anac nel mirino sul dossier appalti

Conte sente Cantone: rafforzare la lotta alla corruzione

di Andrea Gagliardi

Cantone: "Parlare di corruzione fa bene, da Italia passi avanti"

3' di lettura

«Negli ultimi anni sul fronte dell'anticorruzione l'Italia ha fatto grandi passi avanti come non avveniva da tempo e senza nascondere la spazzatura sotto il
tappeto». Quando Raffaele Cantone, il presidente dell'Anac, pronuncia queste parole nel corso di un convegno alla Luiss, ha da poco ricevuto la telefonata del premier Giuseppe Conte. Un colloquio telefonico «cordiale», secondo quanto riferisce una nota di Palazzo Chigi in cui si spiega che i due presidenti hanno convenuto sulla «necessità di rafforzare la lotta alla corruzione, individuando specifici percorsi di legalità nell'ambito Pubblica Amministrazione, operando, tuttavia, una semplificazione del quadro normativo vigente, in modo da consentire il riavvio degli investimenti nel settore dei contratti pubblici».

Le critiche di Conte all’Anac
Il «disgelo» è arrivato dopo le frizioni di ieri, quando il premier Conte, nel corso della replica prima del voto di fiducia alla Camera, aveva aperto il dossier del codice degli appalti, mettendo nel mirino Anac e dirigenti che non avrebbero dato i risultati attesi. Conte ha spiegato nel suo intervento che occorre «valutare bene il ruolo dell’Anac che non va depotenziato. In questo momento però non abbiamo i risultati che ci attendevamo, e forse avevamo investito troppo». Insomma, l’Anac, diventata anche un simbolo dell’anticorruzione, potrebbe fare di più.

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Cantone oggi ha comunque assicurato che continuerà a fare anticorruzione, visto che «il mio incarico scade nel 2020». E in merito alle parole pronunciate ieri dal premier Giuseppe Conte alla Camera, a chi gli chiedeva se si sentisse sotto assedio, ha risposto laconico prima di entrare ad un convegno alla Luiss : «No, sono tranquillo».

V alorizzare la «prevenzione»
Il premier nel suo discorso ha spiegato ieri alla Camera che «possiamo valorizzare Anac anche in prospettiva di prevenzione, e rafforzare la fase di prevenzione in modo di avere una sorta di certificazione anticipata degli amministratori pubblici». Ma l’Anac, hanno fatto osservare dall’Authority, non dà bollini: sono le amministrazioni pubbliche che devono assumersi la responsabilità delle loro scelte, «senza cercare “coperture” dell'Anac». Quanto al riferimento di Conte alla prevenzione, non va dimenticato che il rafforzamento del ruolo dell'Anac è passato proprio per un potenziamento dei poteri della soft law, cioè prevenzione e chiarimenti anticipati alle amministrazioni. Tra le altre idee lanciate da Conte, anche quella di «una sorta di certificazione anticipata» per «procedere più speditamente alle gare». Un istituto che in realtà - hanno fatto notare all'Anac - c'è già: è la vigilanza collaborativa, una verifica preventiva degli atti di gara già adottata per Expo come per la ricostruzione post-sisma.

La ripresa degli appalti pubblici
Quanto alla necessità di ridare slancio agli appalti pubblici, i dati 2017 mostrano che sono già in ripresa, hanno sostenuto all’Anticorruzione, dove si sottolinea che «senza intenzioni polemiche, è probabile che il Presidente del Consiglio non conosca tutto ciò che l'Anac fa per prevenire la corruzione». Questo spiega la reazione dell'Autorità anticorruzione che, in una nota ha espresso «stupore» per le critiche e ha invitato il premier a partecipare alla Relazione annuale il 14 giugno, per vedere i risultati conseguiti ed eventualmente valutare dove intervenire.

Toninelli: collaborazione con Cantone
Con il presidente dell'Anac Raffaele Cantone «c'è stata una forte comunione d'intenti e abbiamo deciso di instaurare fin da subito una collaborazione proficua e
continuativa» ha aggiunto oggi il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli in un video su Facebook in cui spiega di un incontro appena avuto con Cantone. «L'obiettivo - ha spiegato - è mettere maggiore trasparenza e maggiori controlli di legalità
in ambiti importanti come gli appalti pubblici e il codice dei contratti, e obiettivo è di cercare rilanciare investimenti pubblici e dare una mano al rilancio economia senza mai dimenticare che solo con la trasparenza e la legalità e i controlli di qualità finalmente riusciremo a dare una spallata ancora più forte alla corruzione e la lotta alla corruzione è e rimane sempre una delle stelle polari del M5s».

Cantone: grandi passi avanti su lotta corruzione
«Negli ultimi anni sul fronte dell'anticorruzione l'Italia ha fatto grandi passi avanti come non avveniva da tempo e senza nascondere la spazzatura sotto il
tappeto» ha detto invece il presidente dell'Anac Raffaele Cantone intervenendo a un convegno della Luiss sul tema Legalità e merito. «Non è vero - ha aggiunto Cantone - che parlare di anticorruzione fa male al paese e che se ne parliamo troppo diamo un'immagine sbagliata del paese: la spazzatura non va nascosta sotto il tappeto».

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