Stati generali dell’economia, Conte: «Colao relazionerà, ha fatto un buon lavoro». Il centrodestra non va, Von der Leyen interverrà in videoconferenza
Il premier ha chiarito che «sabato c’è una sessione inaugurale dedicata al consesso internazionale». L’obiettivo è arrivare all’incontro con un documento con i capitoli che faranno da architrave al piano di Rilancio del Paese, dalle infrastrutture, alla riconversione ecologica, fino alla sburocratizzazione
4' di lettura
Più si avvicina il giorno di apertura degli Stati generali dell’economia, la kermesse concepita dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte come occasione per ragionare sulle misure che entreranno nel Recovery Plan italiano, passaggio importante per il rilancio dell’economia dopo l’emergenza Covid, più si delinea il parterre che parteciperà all’iniziativa. «Sabato c’è una sessione inaugurale degli stati generali dell’economia dedicata al consesso internazionale», ha spiegato il capo dell’esecutivo.
Si inizia sabato e non venerdì perché Silvio Berlusconi non è riuscito a convincere Matteo Salvini e Giorgia Meloni a partecipare. L’opposizione ha reputato la sede «non istituzionale», e ha respinto espinge l’invito. «Si convinceranno che Villa Pamphili è una sede istituzionale», ha replicato il premier, persuaso che il forfait sia per l’opposizione difficilmente sostenibile.
Conte: Colao relazionerà, ha fatto un buon lavoro
«Da lunedì - ha continuato Conte - inizierà il confronto con le parti migliori del Paese: inizieremo omaggiando il lavoro della commissione Colao, che ci riferirà il senso dell’iniziativa. È un buon lavoro. Ho visto che ha ricevuto varie critiche, ci stanno. Noi ministri stiamo in questi giorni lavorando con molta soddisfazione per mettere su un piano» di rilancio del Paese.
Si tratterà di una sorta di seminario a porte chiuse, nella cornice del seicentesco Casino del Bel Respiro, nel cuore della romana Villa Pamphili. Intanto M5s e Pd sono in pressing per un nuovo scostamento di bilancio nell’ordine degli 8-10 miliardi per avere liquidità in tempi stretti, considerato che gran parte delle risorse del Recovery Fund arriveranno nel 2021. Gli ospiti vanno da Christine Lagarde (Bce) a Cristalina Georgieva (Fmi), da Ursula Von Der Leyen e Paolo Gentiloni (Commissione), a David Sassoli (Parlamento Ue). Potrebbe esserci anche il governatore di Bankitalia Visco.
Conte incontra i ministri
Intanto Conte ha avuto una di incontri bilaterali con i ministri, in vista dell’appuntamento. Tra le persone con cui si è confrontato i responsabili della Salute, Roberto Speranza, della Famiglia, Elena Bonetti, dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, della Giustizia, Alfonso Bonafede, dell’Ambiente, Sergio Costa e dello Sport, Vincenzo Spadafora. Domani mattina, 11 giugno, vedrà prima i capigruppo di Italia viva, quindi quelli del Pd. L’obiettivo è arrivare all’incontro con un documento con i capitoli che faranno da architrave al piano di Rilancio del Paese, dalle infrastrutture, alla riconversione ecologica, fino alla sburocratizzazione. Il testo dovrebbe recepire anche alcune delle proposte della task force di Colao.
Le perplessità del Pd
Dopo i ministri, il capo del Governo sentirà i capigruppo di maggioranza. Perché la kermesse della discordia diventi un momento condiviso da tutti. Ma la strada è tutta in salita, perché le tensioni non sono sopite e i partiti di maggioranza già si dividono sul documento prodotto dalla task force Colao (e non firmato dalla consulente di Palazzo Chigi Mariana Mazzuccato). C’è chi, dalle fila del Pd come del M5s, già invita a riportare in Parlamento il centro della discussione.
No del centrodestra alla kermesse
Chiude agli Stati generali l’opposizione. Dal vertice tra Salvini, Meloni e Tajani è emerso il no compatto del centrodestra alla partecipazione alla kermesse. I tre partiti hanno ribadito di essere pronti a confrontarsi con il governo in qualsiasi momento, ma soltanto in occasioni e sedi istituzionali. All’ipotesi di un centrodestra chediserterà gli Stati generali dell’economia Conte ha commentato: «Si convinceranno che villa Pamphili è una sede istituzionale».
Salvini: confronto in Parlamento, basta show
«Gli italiani - ha detto il leader della Lega Matteo Salvini - non hanno bisogno di altri show e passerelle, c’è bisogno subito della cassa integrazione per milioni di lavoratori, soldi veri per imprenditori e famiglie, scuole aperte e sicure. Il luogo del confronto e della discussione è il Parlamento, non sono le ville o le sfilate. 60 milioni di persone non possono dipendere dall’umore di Rocco Casalino (il portavoce del Presidente del Consiglio, ndr)».
Landini: non ancora invitati per gli Stati generali
Perplessità sull’iniziativa sono state espresse anche dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini. «Non ho ancora capito chi sarà coinvolto, di cosa si discuterà. Ufficialmente ancora non siamo stati invitati», ha detto in un intervento al Festival Sabir, rimarcando la necessità di un confronto del governo con i sindacati. Sul piano Colao, ha aggiunto il sindacalista, «c’è una prima questione di metodo che va risolta, il primo che deve dire come la pensa è il presidente del Consiglio, che ha istituito quella commissione, prima di dire cosa ne pensa il sindacato. Sono le proposte di Colao o del governo? Venerdì scorso Cgil Cisl e Uil hanno scritto al premier per chiedere un incontro. Abbiamo delle proposte da fare». Quindi, ha concluso Landini, «vorrei aspettare cosa dice il governo. Rispetto cosa dice Colao, ma vorrei prima discutere con il governo».
L’intreccio con il Piano nazionale delle riforme
Il documento potrebbe intrecciarsi con il Piano nazionale delle riforme, che il governo deve portare in Consiglio dei ministri entro giugno e che al ministero dell’Economia è pressoché pronto. Poi ci sarà tempo fino a settembre o ottobre per articolare le proposte che dovranno essere presentate all’Unione europea per accedere alle risorse del Recovery Fund, che all’Italia potrebbe portare fino a 172 miliari ma difficilmente prima del 2021.
Parterre composito
Nel Casino del Bel Respiro il premier chiamerà a raccolta da venerdì pomeriggio le opposizioni, i vertici delle istituzioni internazionali, le parti sociali, ma anche archistar e ambientalisti. Nel verde della villa romana, che è tra i palazzi della presidenza del Consiglio, accoglierà gli interlocutori in un’atmosfera da seminario, senza sale stampa o telecamere. Siederanno a un lungo tavolo rettangolare, al centro della sala degli Stucchi, con sedie distanziate e tutt’intorno grandi schermi per i collegamenti in videoconferenza. La sala dovrebbe ospitare non più di trenta persone per volta, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale imposte dal coronavirus. Alcuni degli ospiti parteciperanno di persona, altri in collegamento video. L’idea è organizzare quattro o cinque giorni di lavoro.
loading...