Conti pubblici, Moody’s non aggiorna rating Italia
Allo stato attuale i report delle principali agenzie di rating sull'Italia vedono il nostro Paese godere di un BBB con outlook stabile da parte di Fitch e Standard & Poor's, Baa3 per quanto riguarda Moody's e BBB+ da parte di Scope
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Moody’s fa slittare l’aggiornamento sul rating sovrano dell’Italia. L’agenzia di rating, che aveva fissato per oggi 19 maggio l’eventuale revisione del merito di credito, in una nota include l’Italia fra gli emittenti il cui rating non è stato aggiornato pur essendo in calendario.
Il giudizio di Moody’s sull’Italia era molto atteso dopo che Fitch e S&P hanno confermato la loro valutazione. In una nota Moody’s elenca gli emittenti per il quale il rating non è stato aggiornato nonostante fossero in calendario e, oltre all’Italia, ci sono Malta e la città di Zagabria. Il rating del Portogallo invece è stato aggiornato come previsto, con Moody’s che ha confermato il suo giudizio Baa2 e rivisto al rialzo l’outlook a positivo d stabile
Allo stato attuale i report delle principali agenzie di rating sull'Italia vedono il nostro Paese godere di un BBB con outlook stabile da parte di Fitch e Standard & Poor's, Baa3 per quanto riguarda Moody's e BBB+ da parte di Scope.
Fitch conferma BBB con outlook stabile
Il 12 maggio l’Italia ha superato la prova di Fitch. L’agenzia di rating ha confermato il suo giudizio BBB con outlook stabile e, prevedendo un debito pubblico in calo nel 2024, ha rivisto al rialzo le stime di crescita per il 2023.
«Il recente Programma di Stabilità fissa credibili obiettivi di bilancio, in una continuita’ della politica fiscale del precedente governo di unità nazionale», ha affermato Fitch, sottolineando come le stime contenute nel programma - che prevede un risanamento graduale del deficit - sono in linea con le sue proiezioni. Il pil italiano ha «superato le nostre attese nel primo trimestre del 2023» grazie all’allentarsi della crisi del gas, alla forte ripresa del turismo e al rafforzamento della domanda globale, ha continuato Fitch, spiegando come alla luce di queste dinamiche ha rivisto al rialzo le stime di crescita per l’Italia nel 2023 a +1,2% dal +0,5% precedente. «Nel 2024 ci aspettiamo una crescita dello 0,8%, più lenta rispetto all’1,3% previsto in marzo», ha scritto l’agenzia, osservando come la ripresa italiana è comunque più lenta di quella dell’area euro.
S&P: rating BBB con outlook stabile
La decisione di Fitch è risultata in linea con quella di S&P che, il mese scorso, ha a sua volta aveva confermato le sue valutazioni sull’Italia. In particolare il 21 aprile l’agenzia aveva confermato il rating BBB dell’Italia con outlook stabile, dunque due gradini al di sopra della categoria speculativa (junk).
«La crescita economica decelererà nel 2023 con l’inflazione e la stretta delle condizioni di credito, prima di recuperare nel 2024», aveva chiarito S&P, sottolineando che il consolidamento di bilancio sarà probabilmente graduale e contingente alla crescita e alle pressioni politiche. L’agenzia di rating aveva previsto un pil in aumento quest’anno dello 0,4% dopo il +3,7% del 2022. L’elaborazione della legge di bilancio 2024 «sarà importante per valutare l’impegno del bilancio alla prudenza fiscale», aveva sottolineato in quell’occasione. Il rating dell'Italia rischia di finire sotto pressione nel caso in cui il debito non calasse e se «le riforme fossero attuate solo parzialmente, soprattutto quelle legate ai fondi Ue. Questo metterebbe a rischio la crescita e i conti pubblici e quindi metterebbe sotto pressione il debito».
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