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Continua il rally di Tim, girandola di rumors sul riassetto

Azione in recupero tra cessione rete e ipotesi di Opa

di Eleonora Micheli

(REUTERS)

3' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Continua a salire Telecom Italia a Piazza Affari. Dopo il rialzo di oltre il 4% della vigilia, i titoli sono tra i migliori del listino. In prima battuta erano arrivati a guadagnare oltre il 3%, sull’ipotesi speculativa che Cassa Depositi e Prestiti possa scendere in campo per conquistare l’intera compagnia telefonica.

A dare corpo a tale scenario è stata la nomina di Alessio Butti a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega all'Innovazione tecnologica. Il senatore, già coordinatore di Fratelli d'Italia per le strategie sulle telecomunicazioni, nei mesi scorsi aveva ideato il così detto Progetto Minerva, che ipotizza un'offerta pubblica di acquisto di Cassa Depositi e Prestiti sulla società di tlc e una contestuale cessione degli asset retail, in modo da scongiurare un blocco da parte dell'Antitrust. In più, di recente, lo stesso Butti aveva anche dichiarato: «Open Fiber non ha più la credibilità né la capacità di essere il perno dell’operazione sulla rete unica», dimostrando di avere poca fiducia per il progetto al quale si sta lavorando in questi giorni di integrazione della rete Telecom con quella di Open Fiber.

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Comunque la scorsa settimana è stato firmato un Memorandum of Understanding che dà tempo quattro settimane per esplorare l’acquisizione della rete Tim da parte di Cdp in squadra con Macquarie e Kkr, con Open Fiber che gioca nel ruolo di pivot. Al termine del processo sarà presentata un'offerta non vincolante. Per l'offerta vincolante, invece, sarà probabilmente necessario attendere fino al 2023. Numerose, intanto, sono le indiscrezioni che circolano. Secondo alcuni rumors di stampa, Cdp, Macquarie e Open Fiber sarebbero in procinto di presentare un’offerta per la rete Tim da 22 miliardi di euro, in sensibile aumento rispetto a quanto di recente trapelato sulla stampa, ossia di una cifra attorno a 15-18 miliardi di euro. Per altro la mancanza di esclusività del Memorandum of Understanding offre la possibilità a Telecom di trattare parallelamente con altri fondi per l’eventuale cessione di una quota di minoranza della rete. E sarà fondamentale a quel punto scoprire le valutazioni che saranno poste sul piatto. In base ad alcune indiscrezioni, Kkr, che conosce bene la rete Tim, potrebbe diventare anche un potenziale acquirente della quota di minoranza, nonostante il fondo figuri anche tra i sottoscrittori del MOU con Cdp, Macquarie, Open Fiber e Tim.

Tuttavia, se tale progetto non riuscisse ad andare in porto, è possibile - secondo altre ipotesi - che entri in gioco Cdp, lanciando un'opa sull'intera compagnia di tlc, come ipotizzato appunto nel piano Minerva. D'altra parte gli esperti del settore ammoniscono sulla fattibilità dell'operazione che innanzitutto dovrebbe fare i conti con l'Antitrust europeo, essendo Cdp già controllante di Open Fiber. Inoltre il lancio di un'opa potrebbe rivelarsi estremamente gravoso per Cassa Depositi e Prestiti. Proprio oggi alcune indiscrezioni di stampa insistono sul fatto che il prezzo proposto dovrebbe avvicinarsi a quello messo sul piatto un anno fa da Kkr, di 0,5 euro per azione. A quel punto l'operazione costerebbe oltre 11 miliardi, anziché oltre 3 miliardi (quest'ultimo è il valore di Borsa delle azioni ordinarie). Repubblica, però, ritiene possibile il lancio di un'opa e si spinge a indicare anche un coinvolgimento della stessa Vivendi.

Altri esperti del settore, tuttavia, fanno notare la necessità di verificare sul tema anche la posizione del Governo: se è noto il progetto di Butti, non è invece chiaro il pensiero in proposito del premier, Giorgia Meloni. Tanto più che fa riflettere il tweet che a settembre scrisse il ministro di Fratelli d'Italia, Guido Crosetto, «inventarsi un modo per classificare gli investimenti di Cdp come debito pubblico sarebbe come un atto terroristico». Tutto, comunque, dipenderà da come procederanno in queste settimane le trattative per la rete Tim. Il Sole 24 Ore, intanto, ricorda anche che è in atto la potenziale cessione di una quota di minoranza di EnterpriseCo e in lizza ci sarebbero Advent, Apax, Permira e Cvc. Quest’ultimo già a inizio anno aveva manifestato il proprio interesse per la divisione, valorizzandola, stando a indiscrezioni, circa 6 miliardi di euro. Un valore ritenuto non adeguato.

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