Contraffazione, sette italiani su 10 giustificano l’acquisto di un «falso»
La tipologia di prodotti maggiormente contraffatta riguarda il settore dell’abbigliamento e accessori con una percentuale sul totale di circa il 13% a cui segue il settore delle calzature e loro parti (circa il 5% sul totale) e infine il settore dei giocattoli e degli articoli sportivi (circa 1,5%). Queste tipologie di prodotto rappresentano quindi circa il 20% dei prodotti contraffatti nell’anno
di Marco Mobili
2' di lettura
La contraffazione è diffusa e trasversale a tutti i settori. Alimentata da chi acquista in base a «mix di scarse conoscenze e giustificazioni». Da un’indagine dell’agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli sulla percezione della contraffazione in Italia, emerge come il fenomeno sia ben conosciuto e in qualche modo giustificato. «Otto italiani su 10 sono consapevoli del fenomeno, sanno benissimo di cosa si tratta, ma 7 su 10 purtroppo creano meccanismi giustificativi e ritengono possibile acquistare un prodotto contraffatto», ha spiegato il direttore generale dell’Agenzia, Marcello Minenna.
Vespe elettriche taroccate
L’occasione per fare il punto sull’economia del falso è stata l’operazione condotta a Linate con cui i doganieri hanno sequestrato quattro motocicli elettrici di origine cinese che imitano il design della Vespa e per la cui tutela la società Piaggio Spa ha presentato in dogana istanza di tutela. «Un grave danno al made in Italy», ha sottolineato il Direttore generale precisando che «l’Agenzia è presente e contrasterà un fenomeno così grave e che spesso ha dietro la criminalità organizzata». A preoccupare l’amministrazione è anche la mancanza di consapevolezza che il “falso” spesso mette a rischio anche la sicurezza con «giocattoli con materiali tossici e pericolosi per i bambini, pillole blu colorate con la stessa vernice delle strisce di sosta».
L’abbigliamento il più contraffatto
La tipologia di prodotti maggiormente contraffatta riguarda il settore dell’abbigliamento e accessori con una percentuale sul totale di circa il 13% a cui segue il settore delle calzature e loro parti (circa il 5% sul totale) e infine il settore dei giocattoli e degli articoli sportivi (circa 1,5%). Queste tipologie di prodotto rappresentano quindi circa il 20% dei prodotti contraffatti nell’anno. Un danno per le imprese e con non pochi pericoli per i consumatori. Per il procuratore aggiunto presso il Tribunale di Milano, Eugenio Fusco, i quattro motocicli contraffatti possono provocare seri pericoli ai cittadini. «Questi sono mezzi che circolano o meglio che potrebbero circolare - ha spiegato Fusco - e la circolazione di un veicolo che è il clone di quello prodotto dalla ditta che ha tutti i brevetti presenta dei rischi sia per chi lo guida sia per le persone che circolano sulle strade».
La lotta al falso
Il sequestro dei quattro motocicli è stata l’occasione per il Direttore generale Minenna di fare un veloce bilancio sulla tutela del made in Italy. «Una raccolta degli orrori - ha sottolineato Minenna - che purtroppo realizza l’industria della contraffazione». Nel 2021 sono stati sequestrati 6,3 milioni di pezzi, 12 milioni nel 2020, nel 2019 erano stato 3,5 milioni. Al di là dei sequestri, «quello che riscontriamo è che anno dopo anno, in relazione ai nostri interventi, si realizza una diversione dei traffici e dei prodotti contraffatti».
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