Rinnovo del contratto collettivo nazionale dei bancari: sindacati chiedono aumento di 435 euro. Abi si prende una settimana per rispondere
I sindacati hanno presentato ufficilamente ai banchieri la piattaforma sindacale. Il 26 luglio il prossimo incontro. Il presidente del Casl, Dalla Riva: «Lavoriamo per una convergenza»
di Cristina Casadei
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La trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei 264mila bancari è partita con la presentazione ufficiale all’Abi della piattaforma dei sindacati. Per la risposta dei banchieri, però, servirà ancora una settimana: arriverà il 26 luglio, quando è stato programmato il prossimo incontro. Nel frattempo, data la scadenza del 31 luglio, si lavorerà all’intesa per il congelamento dei termini del contratto scaduto a fine 2022.
Nella riunione di stamattina Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin hanno affrontato i punti principali della piattaforma che nelle scorse settimane è stata approvata dal 99,5% dei lavoratori. Per sostenere la richiesta di aumento di 435 euro al livello medio di riferimento, che rappresenta il cuore di questo rinnovo, i sindacati hanno sottolineato i buoni utili conseguiti dal comparto a fronte di costi del personale in progressivo calo.
Sulla richiesta i sindacati hanno già incassato un sostanziale via libera da Carlo Messina , ceo e consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, che partecipa al negoziato con la formula dell’invito permanente, dopo la revoca del mandato di rappresentanza sul contratto ad Abi. Nell’ultima assemblea dell’Associazione bancaria italiana, il presidente Antonio Patuelli ha rinosciuto la necessità di ammodernare il contratto e di riconoscere ai lavoratori il recupero del potere di acquisto. Per il 26 luglio è attesa la sintesi delle posizioni che porterà nel vivo del negoziato, con l’obiettivo di arrivare a un accordo in tempi rapidi. «L’invio ufficiale ad Abi della articolata piattaforma e l’incontro di oggi – dice Ilaria Maria Dalla Riva, presidente del Comitato Affari Sindacali e del Lavoro dell’Abi (Casl) – rappresentano un passo fondamentale e non solo formale utile ad entrare nel vivo del confronto per il rinnovo del ccnl». «Sulla base della tradizionale costruttiva e matura interlocuzione tra le Parti – aggiunge Dalla Riva – lavoreremo per realizzare una convergenza e quindi definire il nuovo contratto collettivo nazionale di categoria in grado di fornire a tutte le lavoratrici, a tutti i lavoratori e a tutte le imprese bancarie un quadro certo di regole e di trattamenti al passo con i tempi per continuare ad affrontare positivamente i profondi e complessi cambiamenti in atto».
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