Coppa America, sarà New Zealand a sfidare il defender Oracle
di Antonio Vettese
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Gli all backs della vela sono ancora una volta i migliori: Emirates Team New Zealand ha battuto Artemis per 5 a 2 conquistando il diritto a sfidare Oracle da sabato prossimo sul campo di regata delle Bermuda.
È stata una vittoria relativamente facile che dimostra come lo squadrone australe abbia ancora una volta centrato con il suo kiwi mood, quel modo di procedere con una disincantata grinta che porta risultati.
Dietro la squadra che corre con il guidone del Royal New Zealand Yacht Squadron un appassionato armatore di origini italiane, Matteo De Nora, che segue il team da tempo, da quando dopo la sconfitta del 2003 è stato necessario ricostruire la squadra. De Nora ha voluto affidare il comando del team a Grant Dalton, una eroe nazionale per le sue partecipazioni e vittorie attorno al mondo. Il timoniere si chiama Peter Burling il tattico e regolatore dell'ala è l'australiano Glenn Ashby. A bordo c'è un po' di Luna Rossa: dopo il ritiro del team italiano lo skipper Max Sirena e alcuni designer hanno raggiunto la squadra neozelandese e hanno portato in dote una delle idee chiave della barca, quella di produrre potenza con quattro uomini che pedalano come fossero in bicicletta e non con la forza delle braccia con i coffee grinder.
Disporre di un poco di potenza in più non guasta: in questa edizione è consentito l'accumulo di energia, significa che il sistema idraulico che controlla le derive e l'ala viene “caricato” nei tempi morti e restituisce la potenza quando serve, soprattutto durante le fasi di movimento e regolazione delle derive. Se si esclude la edizione del 2010 della Coppa America la squadra neozelandese disputa le regate del match con il ruolo di sfidante o defender fin dal 1995, anno in cui sotto la guida di Peter Blake e con Russell Coutts al timone hanno strappato la Coppa agli americani. Nel 2000 hanno difeso la Coppa con successo, nel 2003 hanno dovuto cedere la Coppa ad Alinghi che ha portato la Coppa in Europa. Nel 2007 a Valencia hanno sfidato Alinghi e nel 2013 hanno sfidato Oracle nello sventurato confronto di San Francisco dove sono stati rimontati dall 8 a 1 fino al 9 a 8.
I ragazzi di Artemis in questa finale sfidanti sono stati bravi a mettere in difficoltà i kiwi qualche volta ma non avevano la velocità che serve per portare a casa il risultato. Qualche miracolo del fortissimo tattico Iain Percy che ha teleguidato il timoniere Nathan Outridge non è bastato. Non è chiaro se il loro finanziatore Torbjörn Törnqvist vorrà tornare, molto dipende da chi vincerà.
I grandi sconfitti delle regate di selezione sono gli inglesi di Land Rover BAR guidati dal medagliatissimo sir Ben Ainslie: un budget dichiarato di 110 milioni di sterline, una campagna fatta senza badare a spese anche se iniziata un poco in ritardo, l'appoggio della famiglia reale. Sono finiti inchiodati nelle semifinali proprio da Emirates Team New Zealand. Erano partiti con l'idea di riportare la Coppa America a casa, nel Solent e al Royal Yacht Squadron vicino al luogo in cui la Regina Vittoria si è sentita dire (leggenda) “maestà non vi è secondo”. Di tutti gli sfidanti sono indubbiamente i più delusi. Gli altri, Team France con Frank Cammas , Team Japan SoftBank con Dean Barker hanno svolto bene il loro ruolo di team satellite in sostanza di Oracle che ha fornito loro tecnologie e suggerimenti. Per gli aiuti forniti dagli americani e agli americani (in termini di osservazione degli avversari) sono stati molto criticati ed è criticata la formula di questa Coppa America, dove il defender non viene isolato dai challenger come in passato ma partecipa al gioco.
Sabato prossimo inizia la “vera” Coppa America: defender Oracle e challenger Emirates Team New Zealand. Non si scontrano solo due avversari ma due etiche, due modi di vedere lo sport e il più antico trofeo della vela. Se vince Oracle lo spettacolo resta più o meno questo. Se vincono i kiwi cambia e tornano in campo Luna Rossa con Patrizio Bertelli Challenger of Record designato e Alinghi con Ernesto Bertarelli che nei prossimo giorni arriverà come osservatore e partecipante delle regate dei superyacht.
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