i numeri dell’epidemia

Coronavirus, 2.795 nuovi casi, +175 decessi, +527 guariti. In Lombardia posti terapia intensiva quasi esauriti

Il bilancio aggiornato sull’epidemia in Italia: sono 17.750 i malati di coronavirus, 1.966 le persone guarite e 1.441 le vittime. Sono 1.518 i malati ricoverati in terapia intensiva

Operatori sanificano i treni in arrivo da Milano alla stazione di Messina (Ansa)

4' di lettura

Sono 17.750 i malati di coronavirus in Italia, 2.795 in più di venerdì 13 marzo, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 21.157. Sono 1.966 le persone guarite (+527 in un giorno) e 1.441 le vittime (+175). Sono 1.518 i malati ricoverati in terapia intensiva in tutta Italia, 190 in più rispetto a ieri. Dei 17.750 malati complessivi, 8.372 sono poi ricoverati con sintomi e 7.860 sono quelli in isolamento domiciliare, comunica il commissario per l'emergenza Angelo Borrelli.

Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 9.059 i malati in Lombardia (1.327 in più di ieri), 2.349 in Emilia Romagna (+338), 1.775 in Veneto (+322), 814 in Piemonte (+20), 863 nelle Marche (+165), 614 in Toscana (+159), 320 nel Lazio (+78), 243 in Campania (+30), 384 in Liguria (+80), 271 in Friuli Venezia Giulia (+35), 150 in Sicilia (+24), 156 in Puglia (+35), 199 in Trentino (+42), 106 in Abruzzo (+23), 103 in Umbria (+30), 17 in Molise (+0), 47 in Sardegna (+4), 41 in Valle d'Aosta (+14), 59 in Calabria (+22), 170 in Alto Adige (+47), 10 in Basilicata (+0).

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Le vittime
Quanto alle vittime, se ne registrano: 966 in Lombardia (+76), 241 in Emilia Romagna, (+40), 55 in Veneto (+13), 59 in Piemonte (+13), 36 nelle Marche (+9), 6 in Toscana (+1), 27 in Liguria (+10), 6 in Campania (+4), 13 Lazio (+2), 13 in Friuli Venezia Giulia (+3), 8 in Puglia (+3), 3 in provincia di Bolzano (+1), 2 in Sicilia (+0), 2 in Abruzzo (+0), uno in Umbria (+0) uno in Valle d'Aosta (+0), 2 in Trentino (+0). I tamponi complessivi sono 109.170, oltre 74mila dei quali in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Gli andamenti
Sono aumentati del 36,7% i guariti nelle ultime 24 ore, passando da 1.439 a 1.966 (+527). Il numero dei morti, invece, è aumentato di 175, con un incremento del 13,8%, uno dei più bassi degli ultimi giorni. In Lombardia, in particolare, il numero dei decessi è aumentato di circa l'8%, pari a 76 casi, contro i 146 di ieri. Infine, il numero dei malati è cresciuto di 2.795 con un incremento del 18,6%.

LA MAPPA AGGIORNATA DEI CONTAGI

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Lombardia
“Abbiamo pochissimi posti liberi nelle terapie intensive, ormai siamo nell'ordine di 15 o 20 a disposizione. Ogni giorno ne ricaviamo qualcuno di nuovo, domani ne arrivano liberi altri 3 e il San Raffaele sta creando un'area con 14 posti che sarà pronta però tra una settimana. Oggi li recuperiamo chiudendo le sale operatorie, dove ci sono dei respiratori che possono essere utilizzanti anche per sostenere il respiro”. Lo ha detto a Sky TG24 l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

“Tra poco arriviamo a un punto di non ritorno – ha concluso -, ne abbiamo mandati anche 2 in Sicilia, quindi c'è anche una solidarietà nazionale, ma parliamo di pochi numeri. Se ogni giorno abbiamo 85 persone in più che entrano in terapia intensiva e tendenzialmente ne escono due o tre, perché il dato è il 10% e il 15% considerato chi esce e chi muore, tutto questo non è sufficiente. È difficile per tutti ma, come noi stiamo facendo un grande sforzo, chiediamo la stessa intensità da tutti”.

Le ambulanze
«Non ci sono più ambulanze e quindi qualcuno dovrà aspettare tarda sera» per essere trasferito in altri ospedali da quelli più sotto stress: lo ha detto Gallera spiegando che finora dagli ospedali “caldi” di Crema, Cremona, Lodi, Voghera, Iseo eccetera sono stati spostati 91 pazienti in strutture ospedaliere e 81 meno gravi in residenze socio assistenziali.

«Ogni giorno è sempre più complicato e difficile perché il livello di saturazione dei nostri presidi è estremamente alto ma il sistema sta reagendo con tutte le capacità che ha, con forza e efficienza», ha continuato Gallera: «Spostiamo e svuotiamo gli ospedali con maggiore pressione e portiamo via pazienti in altri presidi, al punto che non abbiamo più autoambulanze» per muovere i pazienti. In due giorni ne sono stati spostati 130 «e non so in quale stato europeo questo sarebbe stato possibile».

Pazienti spostati in altre regioni
Sono una quarantina i pazienti che dalla Lombardia sono stati portati in altre Regioni: lo ha detto in conferenza stampa l'assessore al Welfare Giulio Gallera spiegando che lo smistamento è fatto attraverso il cross di Pistoia, quindi attraverso la Protezione civile. I primi 28 erano pazienti no Covid mentre successivamente sono stati trasferiti pazienti di terapia intensiva positivi al Coronavirus. «Sono stati mandati in Puglia, Toscana. Quando quest'onda sarà passata - ha aggiunto - metteremo i nostri posti
letto a disposizione degli altri».

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