qualità dell’aria

Coronavirus, consigli pratici per usare i condizionatori in sicurezza

Interventi preventivi di manutenzione, sanificazione e pulizia prima dell’uso: il vademecum dell’Iss e della Società italiana di medicina ambientale

(Unsplash)

3' di lettura

Uno studio cinese del Guangzhou Center for Disease Control and Prevention ha analizzato il focolaio di contagio in un ristorante di Guangzhou avvenuto in gennaio, calcolando le distanze tra i contagiati e ipotizzando che il flusso d’aria del sistema di condizionamento abbia favorito la diffusione (e soprattutto aumentato la distanza) del droplet. Lo studio, per ammissione degli stessi medici cinesi che lo hanno redatto, presenta limitazioni: non sono state fatte simulazioni del flusso d’aria né test sierologici sui negativi al tampone presenti nel ristorante. È dunque da prendere con le pinze.

Le linee guida dell’Iss
Le linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità sui condizionatori sono le seguenti: in casa pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%. Negli uffici e nei luoghi pubblici invece gli impianti di ventilazione meccanica controllata (da cui bisogna eliminare il riciclo dell’aria) devono essere tenuti accesi e in buono stato di funzionamento. E vanno tenuti sotto controllo i parametri microclimatici (es. temperatura, umidità relativa, CO2). Infine vanno puliti regolarmente i filtri e verificate le informazioni sul tipo di pacco filtrante installato sull’impianto di condizionamento per eventualmente sostituirlo con un pacco filtrante più efficiente.

Loading...

Sono consigli in linea con quelli della Società italiana di medicina ambientale (Sima). «Negli ambienti confinati aperti al pubblico, seguire le norme di distanziamento e usare tutti la mascherina è doveroso, ma al contempo non possiamo trascorrere i prossimi mesi estivi soffrendo il caldo nelle nostre case o sul posto di lavoro. È quindi necessario seguire poche semplici regole che ci consentano di usare i nostri impianti in sicurezza», spiega il presidente Alessandro Miani.

Interventi preventivi di sanificazione
L’ingegnere Alessandro Volpi, esperto Sima di gestione e manutenzione impianti di trattamento aria, consiglia: «In questo particolare momento di criticità dovuta alla pandemia da Covid-19, ritengo opportuno suggerire a utenti, gestori e manutentori di impianti di climatizzazione, più o meno complessi, di effettuare tutti gli interventi preventivi utili a ridurre il rischio correlato ad una non adeguata sanificazione e pulizia degli impianti prima del loro uso».

Consigli pratici
Per assicurare un miglior e più sicuro uso dei sistemi di raffrescamento, condizionamento e climatizzazione in ambienti indoor, privati o pubblici di piccole o medie dimensioni (come ad esempio abitazioni, uffici, ambulatori, negozi) la Società italiana di medicina ambientale consiglia, prima dell’accensione dell'impianto, di lavare con acqua e sapone liquido i filtri degli split, pulire le parti esposte degli stessi con un prodotto igienizzante e dopo aver lasciato asciugare le superfici esposte e i filtri, riporre questi ultimi nei loro alloggiamenti.

I motori esterni, solitamente posizionati su balconi, terrazzi, tetti o a terra dovrebbero essere sanificati periodicamente (è preferibile che queste attività vengano effettuate da tecnici specializzati e che il sistema di sanificazione usato sia una tecnologia a shock termico per iniezione e contemporanea aspirazione di vapore ad alta temperatura e pressione). Stesso intervento è consigliabile per quegli split o radiatori che presentano evidenti segni di degrado, sporcizia, presenza di polveri e muffe accumulate o incrostazioni.

Impianti canalizzati e multizona
Gli impianti canalizzati devono essere sanificati da personale esperto prima di rendere operativo il sistema. Per gli impianti di condizionamento multizona, destinati al controllo ambientale di umidità e temperatura dei locali serviti (grandi ambienti, pubblici e privati come uffici aperti al pubblico, cinema, teatri, palestre, poliambulatori, fabbricati industriali, ecc.), maggiori attenzioni devono essere dedicate alla corretta pulizia delle sezioni principali di scambio, quali batterie calde e fredde, umidificazione ad acqua e batterie di post-riscaldamento, canalizzazioni di distribuzione aria e dello stato dei filtri ai vari livelli.

La qualità dell’aria in casa
Per garantire la qualità dell’aria in casa rimane consigliabile aprire le finestre per alcuni minuti più volte al giorno o dotarsi di sistemi di Ventilazione meccanica controllata, in grado anche di filtrare l’aria esterna in entrata. Sono utili i sistemi di purificazione o monitoraggio dell’aria indoor sono consigliati, purché dotati di certificazioni che ne attestino il reale potenziale di mitigazione dei contaminanti aero-dispersi (compresi virus e batteri).

Rimane valido anche in questo periodo il consiglio di evitare il flusso dell’aria degli split dall’alto verso il basso e direttamente rivolto verso le persone presenti nell’ambiente, preferendo direzionare le griglie esterne verso l’alto.▪E quello di mantenere tassi di umidità relativa in estate tra il 50% e il 70% e in inverno tra il 40% e il 60%: si può usare un semplice igrometro.

Per approfondire:
Il virus viaggia nell’aria? Guarda il video

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti