Coronavirus, Costa Atlantica spaventa il Giappone
Sulla nave da crociera italiana, in manutenzione presso i cantieri Mitsubishi di Nagasaki, si sta espandendo un focolaio di coronavirus tra i membri dell’equipaggio.
di Stefano Carrer
2' di lettura
Una potenziale «bomba Covid-19» su Nagasaki allarma il Giappone: sono almeno 48 i contagiati tra i membri dell'equipaggio della nave da crociera Costa Atlantica, ferma per attività di manutenzione nei pressi del cantieri navali Mitsubishi, e il loro numero appare destinato ad aumentare. Quasi tutti i contagiati sono cuochi o camerieri - alcuni dei quali italiani - anche se la nave (che inizialmente avrebbe dovuto essere sottoposta a manutenzione in Cina) non ha a bordo passeggeri. Almeno uno di loro è stato trasportato in ospedale ed è in gravi condizioni.
Il secondo grave caso.
Dopo l'episodio della Diamond Princess a Yokohama di due mesi fa - che fu il primo grande focolaio in Giappone, con oltre 700 contagiati -, il caso riguardante la nave del gruppo Costa Crociere spaventa un Paese che ha dichiarato con molto ritardo lo stato di emergenza nazionale da coronavirus e ha visto questo mese un netto incremento dei contagi (arrivati a oltre 11.500, con piu' di 300 morti, esclusi i casi della Diamond Princess).
Alle 623 persone che compongono il personale della nave - di cui sono una minoranza è stata finora sottoposta a test - è stato richiesto di rimanere in cabina, benché solo 130 membri debbano essere operativi. La nave è arrivata a Nagasaki da un paio di mesi: difficile che possa partire, come da programma, a fine aprile.
Gli sbarchi di personale
A diffondere preoccupazioni sono le indicazioni secondo cui una parte del personale (una novantina di persone) è sbarcata e si sarebbe recata in città, dove potrebbe aver diffuso il coronavirus. Il governatore della prefettura, Hodo Nakamura, ha chiesto l'intervento delle Forze di Autodifesa perché contribuiscano alla gestione dell'emergenza, mentre il governo centrale ha inviato personale specializzato.
Un'altra nave da crociera italiana, la Costa Venezia, anch'essa priva di passeggeri a bordo, è arrivata a Nagasaki per rifornimenti.
Ritardi e problemi
Il primo ministro Shinzo Abe ha ribadito che il Paese si trova in una fase critica per il contenimento dell'epidemia e ha raccomandato ai cittadini di non viaggiare né recarsi ai luoghi di origine durante il tradizionale periodo di vacanze della “Golden Week” a cavallo tra aprile e maggio. Le
misure restrittive introdotte non sono obbligatorie e non comportano sanzioni: non pochi operatori commerciali - a partire dai gestori elle sale giochi di pachinko - non stanno obbedendo alla raccomandazione di abbassare le saracinesche. I casi di contagio potrebbero essere molto superiori a quelli dichiarati, visto che le persone sottoposte a test sono solo 130mila circa, un numero molto minore di quello di altri Paesi a rischio.
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