ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùle misure di emergenza

Coronavirus, stop agli esami della patente nelle province più a rischio

Nel Dpcm del 25 febbraio c’è la sospensione delle sessioni di teoria e pratica, con proroga della validità dei fogli rosa. Accessi limitati alla Motorizzazione per le altre pratiche

di Maurizio Caprino

3' di lettura

Blocco degli esami per la patente, nelle province del Nord più a rischio coronavirus. E, di conseguenza, proroga della durata del foglio rosa. Ma per tutte le altre pratiche automobilistiche i termini restano invariati, almeno per ora. L’ultimo provvedimento del Governo per fronteggiare l’emergenza (un Dpcm firmato il 25 febbraio) dovrebbe occuparsi - sia pure solo in parte - anche della burocrazia che ruota intorno all’auto.

Nel testo del Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) ci sono le misure per fronteggiare i rischi legati all’accesso negli uffici della Motorizzazione nelle 14 province finora più colpite dal virus. Si trovano tra le zone est e sud della Lombardia, quella ovest dell’Emilia e buona parte del Veneto. Precisamente sono:

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- Bergamo
- Brescia
- Cremona
- Lodi
- Milano
- Padova
- Parma
- Pavia
- Piacenza
- Rovigo
- Treviso
- Venezia
- Verona
- Vicenza.

Blocco degli esami nelle sedi a rischio

Il blocco degli esami
La misura di maggiore impatto è la sospensione degli esami per la patente programmati presso le sedi della Motorizzazione. Il blocco riguarda sia le sessioni di teoria sia quelle di pratica.

D’altra parte, entrambe le prove normalmente si svolgono con modalità tali da comportare un certo affollamento di candidati ed esaminatori in spazi ristretti e per questo più a rischio di contagi. I test di teoria si tengono sui banchi di aule attrezzate informaticamente, sotto la vigilanza non solo del personale della Motorizzazione ma anche delle forze dell’ordine, per evitare brogli. Per le prove pratiche, in un abitacolo di fatto devono trovarsi tre persone.

La sospensione aggraverà il problema della carenza di esaminatori, che già da tempo rende difficile riuscire a prenotare l’esame prima che scada il foglio rosa. Per questo il Dpcm prevede una proroga della validità del documento che consente di esercitarsi alla guida. La durata di questo prolungamento non è nota: il testo la rimette a un «apposito provvedimento dirigenziale».

La limitazione degli accessi agli uffici
Sempre per evitare affollamenti, il Dpcm prevede che i dirigenti della Motorizzazione di quelle 14 province fissino un numero massimo di persone che possono entrare e individuino «idonei spazi di attesa esterni alla sede».

Dunque, ciascuno dovrebbe regolarsi in base all’ampiezza e alla conformazione degli uffici. Sarà da vedere se ci saranno fondi per allestire gli spazi d’attesa all’esterno.

Accessi programmati

SEDE ACI

Le altre pratiche
Per il resto, i termini entro cui le pratiche vanno espletate restano quelli previsti dal Codice della strada e dalle altre norme sulla materia.

Quindi, per esempio, le revisioni dei mezzi pesanti (per ora riservate alla Motorizzazione, anche se la legge di Bilancio 2019 ne aveva previsto l’affidamento anche ai privati) restano da effettuare ogni anni entro la fine del mese corrispondente all’immatricolazione del veicolo o al controllo precedente. E i passaggi di proprietà continuano a dover essere trascritti entro 60 giorni dalla data dell’atto di vendita.

Proprio i passaggi di proprietà sono fra quelle pratiche possibili anche in caso di chiusura totale degli uffici pubblici: sono pratiche espletabili presso un qualsiasi Sta (Sportello telematico dell’automobilista, istituito con il Dpr 358/2000). Una qualifica che, oltre agli uffici di Motorizzazione e Pra, hanno anche le agenzie private di pratiche automobilistiche munite di collegamento ai sistemi informatici di Motorizzazione e Pra e depositarie di targhe e documenti in bianco.

In pratica, sarà difficile che le agenzie private chiudano per coronavirus: in genere, non hanno bilanci tali da potersi permettere un’inattività più o meno prolungata. E già normalmente, soprattutto da quando - lo scorso anno - l’accesso al Pra è stato reso su appuntamento, gli utenti vengono “dirottati” su vicine delegazioni Aci (agenzie private a tutti gli effetti, che espongono le insegne dell’ente).

Lo stesso è accaduto il 25 febbraio, quando gli uffici del Pra di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sono stati tutti chiusi al pubblico a causa del coronavirus, con una decisione dell’Aci che è stata revocata nel giro di 24 ore.

Va ricordato che le agenzie private, rispetto agli Sta pubblici, percepiscono un compenso che si aggiunge al costo puro della pratica ed è stabilito dai loro titolari. Il suo ammontare dipende dal tipo di pratica e dal fatto che il cliente sia un commerciante di veicoli (in questo caso, ci si ferma a poche decine di euro) o un semplice cittadino (si possono superare i 100 euro).

Per approfondire

Patente, il foglio rosa si può prorogare senza visita medica

https://www.ilsole24ore.com/channel/soleonline5/type/articolo/uuid/AC2i0Sc?uuid=AC2i0Sc

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