Coronavirus, Rezza: chiusura scuole dolorosa ma possibile. Iss: salgono a 5 le regioni a rischio alto
Dieci Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Basilicata) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3 (rosso).
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L'Rt nazionale sfiora il valore soglia di 1, restando come la scorsa settimana a 0,99. Si conferma per la quarta settimana consecutiva però un peggioramento nel livello generale del rischio. Aumenta il numero delle Regioni classificate a rischio alto (da una a cinque: Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria) mentre diminuisce il numero di quelle classificate a rischio moderato o basso.
È il dato che emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. L'epidemia dopo un iniziale lento peggioramento, «entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell'aumento dell'incidenza nazionale». Di qui la necessità di «urgenti misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari». Intanto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza avverte: «Cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e cio potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest'ultimo è un elemento di cui tenere conto».
Iss: in 10 regioni Rt maggiore di 1
Dieci Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Basilicata) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3 (rosso). Delle altre nove, cinque hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2 (arancione). E si osserva una chiara accelerazione nell'aumento dell'incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente: 145,16 nuovi positivi per 100.000 abitanti (15/02/2021-21/02/2021) contro 135,46 per 100.000 abitanti (08/02/2021-14/02/2021). Mentre l'età mediana dei casi di Covid diagnosticati è diminuita a 44 anni.
Numeri terapie intensive impongono restrizioni
Non solo. Aumenta il numero delle regioni e delle province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva sopra la soglia critica: 8 contro le 5 della settimana precedente. In alcune regioni il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'incidenza «impongono comunque misure restrittive». Lo si legge nella bozza di monitoraggio settimane della pandemia. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua ad essere alto ma sotto la soglia critica (24%). Aumentano i ricoveri in terapia da 2.074 (16/02/2021) a 2.146 (23/02/2021), stabile l'area medica.
Rezza: primi focolai nelle scuole, tenerne conto
«Il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell'età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e cio potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest'ultimo è un elemento di cui tenere conto». Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa al ministero della Salute.«Quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso. Ma laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti - ha aggiunto - è chiaro che tale decisione dolorosa è assolutamente da considerare».
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