Il caso

La Lega all’attacco sul virus. Ma gli scienziati: il video di TGR Leonardo non c’entra nulla con il covid-19

Un servizio del TgR Leonardo di cinque anni fa fa riferimento a un coronavirus ingegnerizzato in Cina. Burioni: «Le analisi mostrano chiaramente che il virus non è costruito in laboratorio. Basta con le fake news»

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4' di lettura

Un servizio del Tgr Leonardo di cinque anni fa, che fa riferimento a un coronavirus ingegnerizzato in Cina, diventa improvvisamente virale nelle chat WhatsApp. E diventa anche elemento di polemica politica con la Lega in prima fila ad alimentare dubbi sull’origine del coronavirus.

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«Covid 19 in laboratorio Cina? Di Maio chieda»
«Il ministro Di Maio chiarisca subito con le autorità cinesi l’origine del Covid-19. Si riveda in proposito la puntata di TgR Leonardo del 16 novembre 2015 su Rai 3. Potrà constatare lui stesso la notizia secondo cui un gruppo di ricercatori cinesi aveva creato in laboratorio un super virus polmonare dai pipistrelli e topi. Abbiamo presentato in proposito un’interpellanza urgente», ha affermato il capogruppo della Lega in commissione esteri, Eugenio Zoffili.

Video rilanciato da Salvini sul suo profilo Facebook
Il video era stato rilanciato dal leader della Lega Matteo Salvini sul suo profilo Facebook: «Da Tgr Leonardo (Rai Tre) del 16.11.2015 - si legge in un post dell’ex vicepremier - servizio su un supervirus polmonare Coronavirus creato dai cinesi con pipistrelli e topi, pericolosissimo per l’uomo (con annesse preoccupazioni). Dalla Lega interrogazione urgente al presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri».

Zoffili: «La verità deve venire a galla»
«Nello stesso servizio - ha continuato Zoffili - venivano peraltro sottolineate anche le forti preoccupazioni per questo esperimento da parte della comunità scientifica internazionale». Insomma, l’esponente leghista ha sottolineato che «nonostante le rassicurazioni cinesi, il rischio che potesse contagiare l’uomo era già evidente». Di qui, la conclusione: «Di Maio attivi subito tutti gli accertamenti del caso. La verità deve venire a galla».

Burioni: ultima scemenza che venga da laboratorio
«L’ultima scemenza è la derivazione del coronavirus da un esperimento di laboratorio. Tranquilli, è naturale al 100%, purtroppo», afferma Roberto Burioni che sui suoi profili social replica alla preoccupazioni nate per la circolazione del servizio. Burioni spiega che la notizia del supervirus polmonare creato dai cinesi con pipistrelli e topi è stata smentita già da diversi studi. L’ultimo, ricorda Burioni, è quello uscito recentemente su Nature Medicine «nel quale c’è scritto che le analisi eseguite mostrano chiaramente che il virus non è costruito in laboratorio. Basta con le fake».

Capua: virus deriva da serbatoio selvatico
Sulle polemiche che sono scaturite dal servizio del 2015 è intervenuta anche la virologa Ilaria Capua che dirige l’One Health Center of Excellence, all’Università della Florida. «Assolutamente no. Il Covid-19 è un virus che deriva dal serbatoio selvatico. Non sappiamo ancora quante specie animali abbia colpito prima di arrivare all’uomo. Vorrei dire ai complottisti che il codice a barre, la sequenza, di quel virus di cui si parla nel TgrLeonardo, è parte integrante della pubblicazione», ha detto al Tg1.

Conte: virus in labarotorio?Ho referenze che non è cosi
«Non ho visto il servizio, ma ho referenze che non è così», ha detto il premier Giuseppe Conte rispondendo, mentre lasciava l’Aula della Camera, a chi gli chiedeva dell’ipotesi che il coronavirus sia stato creato in laboratorio.

Open: il video del 2015 non è il Sars-cov-2
A ricostruire la vicenda è il sito Open. «Il video di TGR Leonardo del 2015 e il coronavirus ingegnerizzato in laboratorio: non è il Sars-cov-2» è il titolo dell’articolo. Questa la conclusione: «Attenzione! Il servizio di TGR Leonardo del 2015 non ha nulla a che fare con il Covid-19».

«Il processo di creazione è spiegato all’inizio del servizio dal conduttore Daniele Cerrato e per chi ha seguito bene la vicenda del nuovo coronavirus Sars-cov-2 comprenderà che non è affatto collegabile». Cerrato - si legge ancora nel testo dell’articolo - spiega come è stato creato facendo subito comprendere che non si parla del Sars-cov-2: «Un gruppo di ricercatori cinesi innesta una proteina presa dai pipistrelli sul virus della Sars, la polmonite acuta, ricavato da topi». Perché basta questa spiegazione? Perché del nuovo coronavirus Sars-cov-2 si conosce come prima fonte il pipistrello, mentre nulla riporta a quello dei topi. Nessuno degli esperti che hanno studiato il genoma del Sars-cov-2 lo ha identificato con il virus del 2015 di cui parla TGR Leonardo. Di qui la conclusione dell’articolo di Open: non si può dire che il servizio di TGR Leonardo sia inciampato in una fake siccome si tratta dello studio di cui si era a conoscenza, soprattutto nella comunità scientifica, nel 2015 quando era stato mandato in onda il servizio stesso. Infine, il virus di cui si parla nel servizio non ha nulla a che fare con il nuovo coronavirus e non è una prova che l’attuale Covid-19 sia nato in laboratorio. Insomma: una fake.

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