Consiglio dei ministri

Dpcm, feste blindate nei confini comunali. Scuola, dal 7 gennaio superiori in presenza al 50%

Dal 21 dicembre al 6 gennaio vietati gli spostamenti tra Regioni. Il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio non si potrà uscire neppure dal proprio Comune. Sulle persone da ospitare a cena o a pranzo a casa non arriveranno regole e divieti, ma raccomandazioni e l'invito a evitare di stare con persone non conviventi. Dal 7 gennaio riaprono gli impainti sciistici

Nuovo Dpcm, Speranza: "Limitazione a spostamenti e occasioni di contatto"

5' di lettura

Divieto di uscire dal proprio Comune a Natale e Capodanno. No ai viaggi verso le seconde case fuori Regione. Niente sci, niente crociere. Ritorno a scuola in presenza per le superiori a partire dal 7 gennaio (non dal 14 dicembre). Mentre dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si potrà più spostare neppure tra regioni gialle.

Sono le misure della linea dura che il governo si appresta ad inserire nel nuovo dpcm anti-Covid, che sarà in vigore dal 4 dicembre. E che resterà in vigore «sicuramente oltre l'Epifania» secondo quanto riferito dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. I ristoranti potranno restare aperti a pranzo, nelle zone gialle, il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio.

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Niente cenone negli hotel

Ma il governo ha deciso di inserire nel pacchetto di divieti anche l’apertura dei ristoranti negli hotel la notte dell'ultimo dell'anno. Una scelta fatta dopo aver verificato che molti cittadini avevano prenotato stanze negli alberghi di tutta Italia con cena compresa. Un modo per aggirare i divieti di organizzare feste e cenoni. Negli alberghi, il veglione di fine anno sarà in camera, Sulle persone da ospitare a cena o a pranzo a casa non dovrebbero arrivare divieti sul numero massimo dei commensali, ma l'invito a evitare di stare a tavola con persone non conviventi.

Intanto, dopo la conferma della Valle d'Aosta in zona rossa e il no del Governo Conte all'apertura dello sci a Natale, è ancora scontro tra Roma e Aosta, dove il 2 dicembre il Consiglio regionale ha approvato una legge che rivendica l'autonomia rispetto ai poteri statali nella gestione dell'emergenza sanitaria del coronavirus. Norma che il Guardasigilli Alfonso Bonafede chiede di impugnare.

A Natale ristoranti aperti a pranzo

I ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l'Epifania. La bozza del nuovo Dpcm non prevede infatti restrizioni ulteriori rispetto all'orario limitato dalle 5 alle 18 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. «Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi» si legge nel testo,

Crociere sospese fino al 6 gennaio

Crociere sospese dal 21 dicembre fino alla Befana. Il testo del Dpcm prevede che «a decorrere dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani». Dal 20 dicembre al 6 gennaio, inoltre, è vietato fare ingresso nei porti italiani alle società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera.

Le tensioni nel governo

Come confermato dal ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento nell'aula del Senato sulle misure per l'emergenza Covid, nel prossimo Dpcm l'intenzione del governo è di riconfermare l'impianto a tre colori per le regioni, con fasce arancioni, rosse e gialle, che «ha creato le condizioni per rimettere sotto controllo l'epidemia». L'obiettivo è portare entro metà dicembre tutto il Paese in fascia gialla, la meno rigorosa, ma rafforzata da divieti di mobilità e altre restrizioni valide per il periodo delle festività.

Il decreto legge con lo stop agli spostamenti a Natale e Capodanno

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Un decreto legge per i divieti agli spostamenti tra regioni

Nella riunione notturna del Cdm il Governo ha approvato solo un decreto legge per estendere fino a un massimo di 50 giorni le misure del Dpcm, che entrando in vigore il 4 non potrebbe andare oltre il 3 gennaio (il Dpcm ha di solito validità di un mese, ndr). Ma soprattutto per affidare a un provvedimento di rango superiore, qual è il decreto legge, il compito di limitare lo spostamento tra Regioni. Dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si potrà più spostare infatti neppure tra regioni gialle. Spostamenti vietati anche tra comuni nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021. Il decreto («Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus Covid-19») è stato subito pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 299 del 2 dicembre 2020 con il numero 158.

Saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza e/o di domicilio (con esclusione delle seconde case ubicate in altra Regione). Restano le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute. Secondo quanto previsto dal Dl, con i Dpcm, nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, si potranno adottare misure restrittive per tutto il territorio nazionale indipendentemente dalle fasce di rischio caratterizzate dai diversi colori.

Sempre possibile tornare a casa propria

Il blocco degli spostamenti non impedirà comunque nel periodo natalizio di tornare a casa propria. È quanto dal decreto legge Covid, composta da due soli articoli, varato dal Cdm. Nel testo si legge infatti una formula che compariva già nei precedenti Dpcm del governo: “È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”, con la sola esclusione delle seconde case.

Il ritorno a scuola

Ritorno in classe al 50% per gli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio. La bozza di Dpcm prevede che «le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l'attività didattica in presenza». Quanto alle università, tornano possibili esami e lauree in presenza. Continua invece lo stop ai concorsi tranne che quelli relativi all’ambito sanitario.

Dpcm: bozza alle regioni dopo Cdm, firma entro giovedì sera

Il Dpcm con le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid sarà approvato invece il 3 dicembre. La bozza dovrebbe essere inviata alle Regioni in tempo per formulare rilievi prima della firma del premier Giuseppe Conte, attesa nel pomeriggio del 3 dicembre ed essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale in serata. Le misure saranno in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio.

Coprifuoco sempre dalle 22 alle 5. A Capodanno fino alle 7 di mattina

In tutto il periodo, compreso il Natale, resterà il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino (per Capodanno sarà prolungato fino alle 7 del mattino) e l'apertura dei negozi fino alle 21 per permettere di 'spalmare' la clientela lungo un arco di tempo più ampio possibile e ridurre il rischio di assembramenti. I centri commerciali saranno aperti nei fine settimana fino al 20 dicembre, ma chiusi nelle festività natalizie.

Impianti sciistici chiusi. Riaprono il 7 gennaio

La messa di Natale - ma su questo valuta la Cei - dovrebbe svolgersi alle 20. Altri nodi restano da sciogliere e lo saranno solo dopo il confronto con il Parlamento e con le Regioni: qualcosa potrebbe cambiare. Ma ci sono alcuni punti fermi: gli impianti sciistici restano chiusi fino al 6 gennaio (Francia e Germania dovrebbero fare come l'Italia, avrebbe detto il premier nel pomeriggio) e per evitare il contagio di ritorno da altri Paesi che hanno gli impianti aperti, dovrebbe esserci obbligo di quarantena. Le crociere dovrebbero subire uno stop, per evitare che le feste vietate a terra, si svolgano in mare.

Consentiti solo eventi sportivi di “alto livello”

Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. Il nuovo Dpcm introduce una modifica rispetto al precedente decreto sullo svolgimento degli eventi sportivi. «Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di alto livello e di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) - si legge nel testo - riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico”».

Stop centri commerciali nei weekend

Niente riapertura per i centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e negozi aperti fino alle 21. Lo prevede la bozza del Dpcm inviato alle Regioni. “Fino al 6 gennaio 2021 l'esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all'interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole”.

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