Coronavirus oggi. Oms, in tutti i Paesi servizi sanitari essenziali non garantiti
I punti chiave
- Oms, in tutti i Paesi servizi sanitari essenziali ancora non garantiti
- Lagarde: «Forte ripresa economia più avanti nel 2022»
- Costa (Salute): in zona bianca dall’11/2 senza mascherina all’aperto
- Sileri (Salute): da metà febbraio via obbligo mascherine all’aperto
- Giappone punta a un milione di booster al giorno
- Germania: oggi 95.267 nuovi casi, incidenza cresce ancora
- Protesta camionisti in Canada, a Ottawa è stato di emergenza
- I dati sanitari del 6 febbraio in Italia
- Palù (Aifa): “Curva cala ma è presto per dire se sono necessari altri richiami”
Prefetto Roma vieta manifestazioni non autorizzate dal 9 al 14 febbraio in tutta la provincia
Il prefetto di Roma Matteo Piantedosi ha firmato un’ordinanza che vieta di organizzare qualsiasi manifestazione non autorizzata o non preavvisata in tutta la provincia di Roma dal 9 al 14 febbraio. L’ordinanza è in linea con il divieto emesso dal questore di Roma, Mario Della Cioppa, sabato scorso ma lo estende a tutta la provincia e a qualsiasi tipo di manifestazione.
Sensore made in Italy misura livello anticorpi neutralizzanti
Una nuova tecnologia «rapida, efficace, affidabile ed economica» per misurare il livello di anticorpi neutralizzanti contro Sars-CoV-2 presenti nel sangue, ma anche per testare l’efficacia di nuovi vaccini anti-Covid. Presentato su ’Communications Materials’, rivista del gruppo Nature, il dispositivo è stato messo a punto da un gruppo guidato da ricercatori dell’università di Bologna. Si tratta di un ’transistor elettrochimico organico’ (Oect - Organic Electrochemical Transistor) basato su un particolare polimero conduttivo (Pedot:Pss) che permette di monitorare a distanza e in tempo reale l’integrità del tessuto cellulare, riuscendo così a capire se una coltura in vitro infettata dal coronavirus è protetta o meno dagli anticorpi neutralizzanti presenti nel siero sanguigno. È la prima volta che un sensore di questo tipo viene utilizzato su Sars-CoV-2 e lo stesso strumento potrebbe in futuro essere adattato anche per altre tipologie di virus.
Oms, in tutti i Paesi servizi sanitari essenziali ancora non garantiti
A 2 anni dall’inizio della pandemia, i sistemi sanitari devono ancora affrontare sfide significative nella fornitura di servizi sanitari essenziali. Sono state segnalate interruzioni continuative in oltre il 90% dei Paesi intervistati nel terzo capitolo dell’indagine globale dell’Oms sulla continuità dei servizi sanitari essenziali durante la pandemia di Covid-19. I Paesi hanno segnalato interruzioni dei servizi per tutte le principali aree sanitarie, tra cui salute sessuale, riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale, immunizzazione, nutrizione, cura del cancro, disturbi mentali, neurologici e da uso di sostanze, Hiv, epatite, tubercolosi, malaria, malattie tropicali e assistenza agli anziani. Inoltre, se si è accelerato molto sulla vaccinazione contro Covid-19, hanno funzionato a singhiozzo i servizi di immunizzazione di routine. I risultati di quest’ultima indagine, condotta alla fine del 2021, suggeriscono che i sistemi sanitari in tutte le regioni e nei Paesi di tutti i livelli di reddito continuano a essere gravemente sotto stress, con un miglioramento minimo o nullo dall’inizio del 2021, quando è stata condotta la precedente indagine. Gli interventi chirurgici programmati sono stati cancellati o rinviati nel 59% dei Paesi, circa uno su 2 ha segnalato anche interruzioni delle cure riabilitative e palliative.
Austria, ricorso a Corte Costituzionale contro obbligo vaccino
La Corte Costituzionale austriaca ha ricevuto un primo ricorso contro l’obbligo di vaccinazione anti-Covid per tutti gli adulti, approvato dal parlamento. La previsione è che questo sia solo il primo di una serie di ricorsi. Un portavoce della Corte ha spiegato che ogni istanza verrà affidata a uno dei giudici. I ricorrenti avranno 6 settimane per presentare i loro argomenti e poi la Corte studierà il caso durante una delle sue sessioni. La revisione potrà durare dai 4 ai 6 mesi. Al momento sono state presentate 600 istanze contro le restrizioni anti-Covid, di cui 500 risolte. Solo in una dozzina di casi la Corte ha dato ragione ai ricorrenti. In Austria circa il 70% della popolazione è vaccinato. A partire da marzo scatteranno controlli a campione. Chi non potrà dimostrare di essere immunizzato pagherà una multa fra i 600 e i 3.600 euro. Il provvedimento sarà valido fino al gennaio 2024.
Lagarde: «Forte ripresa economia più avanti nel 2022»
L’economia dell’area euro subirà un impatto negativo a causa della variante Omicron del Sars-CoV-2 “all’inizio” dell’anno in corso, ma si “riprenderà con forza” andando avanti nel 2022. Lo prevede la presidente della Bce Christine Lagarde, in video audizione davanti alla commissione Econ del Parlamento Europeo. “La moderazione della spinta alla crescita è principalmente il risultato della diffusione della variante Omicron. Le misure di contenimento associate hanno depresso l’attività, in particolare nei servizi come viaggi, turismo, accoglienza e intrattenimento”, aggiunge. “Tuttavia - continua - l’impatto economico dell’attuale ondata pandemica sembra meno dannosa per l’attività rispetto alle precedenti. In più i colli di bottiglia persisteranno ancora per qualche tempo, ma ci sono segni che potrebbero iniziare ad allargarsi. Questo consentirà all’economia di riprendersi con forza ancora, più avanti nel corso di quest’anno”, conclude.
In Sicilia 3.463 nuovi casi e 25 morti
Sono 3.463 i nuovi casi di Covid 19 registrati oggi in Sicilia su un totale di 28.099 tamponi processati. Sono 25 i morti e 743 i guariti. Nell’isola attualmente sono 273.993 i positivi - 3.054 più di ieri - e di questi 1.539 sono ricoverati in regime ordinario e 126 in terapia intensiva.
Speranza, segnali incoraggianti, -30% casi in una settimana
“Siamo in una fase ancora di lotta contro il Covid anche se ci sono segnali incoraggianti, con una decrescita del 30% dei casi in una settimana. Questo è stato possibile grazie ad una campagna vaccinale straordinaria. In questi giorni stiamo riuscendo a piegare la curva dei contagi senza aver dovuto ricorrere a misure restrittive particolarmente invasive per la vita delle persone”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza ad Agora’ Pd Basilicata sul tema del Pnrr.
Speranza, riusciti a piegare curva senza particolari restrizioni
“Siamo in fase di lotta ma nelle ultime settimane vediamo segnali assolutamente incoraggianti. Questa fase nuova è stata possibile grazie a una campagna di vaccinazione straordinaria che ci sta mettendo in condizione di gestire la stagione del covid in modo diverso. Stiamo riuscendo a piegare la curva senza misure particolarmente restrittive”. Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando a un evento delle ’Agorà democratiche’ sul Pnrr.
Costa, «a scuola nessuna discriminazione, tutelata didattica in presenza»
“Dire che chi si è vaccinato o chi è guarito dal Covid o chi è esente dal vaccino avrà sempre lezioni in aula mi pare più un voler tutelare la didattica in presenza che una discriminazione”, soprattutto a fronte “una platea, quando parliamo della fascia 12-19 anni, in cui oltre l’80% è vaccinato e in cui quella 5-11 anni il 35% ha ricevuto la prima dose, ma se aggiungiamo chi ha contratto il Covid arriviamo al 50%”. Così il sottosegretario Andrea Costa ai microfoni di ’Tagadà’ su La7, replicando a chi accusa il Governo di aver discriminato gli studenti non vaccinati rispetto ai compagni vaccinati. “Sulla scuola abbiamo posto in essere una semplificazione importante - rivendica Costa - quindi mi permetto educatamente di dissentire. Ricordo - aggiunge il sottosegretario - che sia per quanto riguarda la scuola dell’infanzia sia la scuola primaria abbiamo portato a 5 i casi di positività in cui è prevista la didattica a distanza e i dati statistici - sottolinea - ci dicono che tutte le classi che fino ad oggi sono finite in didattica a distanza avevano contemporaneamente non più di 2 o 3 casi. Quindi io a livello pratico credo che sarà molto difficile avere 5 positivi in un’aula anche a fronte del numero di vaccinati che cresce giorno dopo giorno. Quindi - conclude - mi pare un provvedimento che va a tutelare la scuola in presenza”.
In Lombardia in calo ricoveri in intensiva e reparti
Sono 3.116 i nuovi casi di Covid-19 in Lombardia, a fronte di 44.765 tamponi effettuati, con un tasso di positività del 6,9%. Nelle ultime 24 ore - riferisce la Regione - i decessi sono 70, per un totale di 37.713 vittime da inizio pandemia. Continua a calare il numero dei ricoverati: in terapia intensiva ci sono 207 pazienti, 6 meno di ieri; nei reparti Covid ordinari 2.558, 24 meno. Sono 1.055 i nuovi casi nella provincia di Milano, di cui 507 nella città capoluogo. I nuovi positivi nelle altre province: Bergamo 225, Brescia 469, Como 250, Cremona 80, Lecco 60, Lodi 38, Mantova 83, Monza e Brianza 212, Pavia 192, Sondrio 35, Varese 298
Marche, 377 ricoveri (-2), dieci decessi
Sono scesi a 377 (-2 su ieri) i ricoverati per covid negli ospedali delle Marche, dove si sono registrati 10 nuovi decessi nelle ultime 24 ore. I pazienti in terapia intensiva sono 52 (-2), quelli in semi intensiva 67 (-3), quelli in reparti non intensivi 258 (+3), i dimessi sono 18, secondo il bollettino di aggiornamento della Regione Marche. I dieci nuovi decessi portano il totale a 3.473: sono morti 9 uomini e una donna, di età compresa tra 75 e 90 anni, tutti con patologie pregresse. Ci sono inoltre 55 persone in osservazione nei pronto soccorso (non ricomprese tra i ricoverati) e 245 ospiti di strutture territoriali a Campofilone, Galantara, Macerata Feltria, Sant’Elpidio a Mare, Corinaldo, Ripatransone. I positivi alla data di oggi (ricoverati più isolamento) sono 23.551 (-194), le persone in quarantena (positivi in isolamento e contatti con casi positivi) 57.650 (+6.111), di cui 6.311 con sintomi. I dimessi/guariti dall’inizio della pandemia salgono a 259.542 (+1.206),
Liguria, continua calo nuovi casi, stabili terapie intensive
Sono 945 i nuovi positivi al covid in Liguria fronte di oltre 9mila tamponi tra molecolari e antigenici rapidi registrati nelle ultime 24 ore. Questi i numeri del bollettino quotidiano stilato dalla task force regionale per l’emergenza, che aggiorna anche sull’andamento della pandemia negli ospedali del territorio. Ad oggi sono 718 i pazienti ricoverati, 3 in più di ieri, di cui 33 in terapia intensiva. 4 i decessi registrati, i vaccini somministrati nelle ultime 24 ore ammontano a oltre 5mila.
Lagarde, a marzo dati per valutare implicazioni inflazione
“A marzo le proiezioni degli esperti della Bce forniranno una valutazione aggiornata, tenendo conto dei dati più recenti” e ciò “aiuterà il Consiglio direttivo a valutare meglio le implicazioni delle cifre sorprendentemente elevate sull’inflazione di dicembre e gennaio per le prospettive a medio termine”. Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde in audizione alla commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Ue.
Lazio, il numero dei guariti è il doppio dei positivi
“Oggi nel Lazio su 11.500 tamponi molecolari e 33.373 tamponi antigenici per un totale di 44.873 tamponi, si registrano 5.313 nuovi casi positivi (-3.170), sono 16 i decessi (+7), 2.099 i ricoverati (+39), 199 le terapie intensive (+3) e +11.611 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 11,8%. I casi a Roma città sono a quota 2.961. Oggi il numero dei guariti è il doppio dei casi positivi e prosegue il trend in discesa”. E’ quanto afferma l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.
In Piemonte 3.688 nuovi casi e 13 decessi
Sono 3.688 i nuovi casi Covid registrati nelle ultime 24 ore in Piemonte, di cui 3.086 dopo test antigenico, pari al 7,1% di 52.093 tamponi eseguiti, con 47.398 antigenici. Dei 3.688 nuovi casi gli asintomatici sono 3.285 (89,1%). Lo comunica l’Unità di crisi della Regione precisando che i casi sono così ripartiti: 3.049 screening, 487 contatti di caso, 152 con indagine in corso.
Costa, via mascherine all’aperto in tutta Italia dall’11
“In arrivo un provvedimento del Ministero della Salute per togliere le mascherine all’aperto su tutto il territorio nazionale senza distinzione di colore per le regioni a partire dall’11 di febbraio”, lo ha detto all’ANSA il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Questo è un segno di speranza per tutti gli italiani”, ha aggiunto.
Abrignani, «con questi vaccini quarta dose non serve»
“La quarta dose immunologicamente con questo vaccino anti-Covid non serve in questo momento. Diverso potrebbe essere se ci sarà un vaccino specifico contro la variante, ma allora non sarà una quarta dose: come il vaccino contro l’influenza che si fa ogni anno e nessuno mai dice ’ho fatto la decima dose’”. Così Sergio Abrignani, immunologo dell’Università Statale di Milano e componente del Cts, a ’TimeLine’ su Sky Tg24. “Sulla base di quello che sappiamo di tutti gli altri vaccini - ha spiegato - cioè tre dosi, sappiamo che il meccanismo di protezione che si innesca è di anni. Il Green pass illimitato per chi ha la terza dose si basa sull’esperienza che abbiamo con gli altri vaccini”, spiega, rimarcando che “non ci sarà un altro richiamo con questi vaccini anti-Covid basati sul ceppo originario di Wuhan. Se si scoprirà che il vaccino contro Omicron è in grado di protegge contro l’infezione al 97-98%, allora si potrà pensare a una nuova dose”.
Primario Monza, «calo ricoveri lento, ora molti pazienti anziani e malati»
Nell’ultima settimana “prosegue la discesa dei ricoveri anche se molto lentamente. La ragione è da ricercare nella diversa tipologia di pazienti ricoverati in questa quarta ondata. Molti sono infatti pazienti molto anziani, con diverse patologie concomitanti che sono esacerbate dall’episodio infettivo legato a Covid. La cura di queste co-morbidità richiede più tempo rispetto ad un malato Covid più giovane affetto solo da polmonite”. A spiegarlo è Paolo Bonfanti, direttore dell’Unità operativa di malattie infettive dell’Asst di Monza, commentando i dati dell’ultimo bollettino Covid relativo alla situazione della struttura monzese e diffuso oggi. In effetti, il dato che spicca è la differenza minima fra il totale dei pazienti Covid della settimana dal 31 gennaio al 7 febbraio e la precedente: solo 3 ricoverati in meno, si scende a 140 da quota 143. Nel dettaglio 109 pazienti sono in Malattie infettive, 11 in Pneumologia, 8 in terapia intensiva, 8 in Utir (terapia intensiva respiratoria), 4 in altro reparto. “La consapevolezza di essere di fronte a nuove tipologie di malati infetti con Sars-CoV-2, con espressione di malattia molto differente rispetto alle precedenti ondate, dovrà costituire una base di riflessione per rimodulare l’assistenza dei malati Covid”, riflette l’esperto. Gli altri dati del bollettino settimanale segnalano che tra il 31 gennaio e il 7 febbraio 1.540 pazienti hanno avuto accesso al pronto soccorso (contro i 1.358 pazienti della scorsa settimana), 151 dei quali con sintomatologia Covid (contro i 142 della settimana precedente). Di questi sono stati ricoverati 44 (contro i 53 della scorsa settimana). Tredici i decessi. Età media dei 140 ricoverati: 72 anni.
In Sardegna 1440 nuovi casi, 10 i decessi
In Sardegna si registrano oggi 1440 (di cui 856 diagnosticati da tampone antigenico) ulteriori casi confermati di positività al Covid. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 7454 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 31 (1 in meno rispetto a ieri). I pazienti ricoverati in area medica sono 363 (2 in più rispetto a ieri). I casi di isolamento domiciliare sono 28430 (652 in più rispetto a ieri). Si registrano 10 decessi: due donne di 82 e 94 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; tre uomini di 62, 73, 78 anni e una donna di 92, residenti nella provincia del Sud Sardegna; due uomini di 57 e 66 anni e una donna di 70, residenti nella provincia di Sassari; una donna di 83 anni, residente nella provincia di Oristano. Da segnalare, inoltre, un decesso non attribuibile al Covid di una paziente positiva al tampone molecolare: una donna di 31 anni, residente nella provincia di Oristano.
Iss,risultati sierologici non utili a indicare chi vaccinare
Anche se il risultato di un test sierologico può fornire la prova di un’avvenuta infezione o vaccinazione, “non esiste ad oggi un livello di anticorpi misurato secondo standard internazionali che assicuri una protezione nei confronti delle infezioni da Sars-Cov-2 nelle sue varianti e quanto duri”. Quindi, al momento “non è definibile un livello di anticorpi che sia in grado di indicare se una persona debba o meno essere vaccinata o possa o meno avere accesso alla certificazione verde Covid-19”. Lo riporta una relazione tecnica a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicata sul portale del Ministero della Salute, che sintetizza le evidenze scientifiche in merito alla possibilità di esenzione dalla vaccinazione o estensione dalla durata del Green Pass per chi abbia un test sierologico che accerti la presenza di anticorpi anti Sar-Cov-2. In merito all’utilizzo di tali test, l’Iss cita quanto affermato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) nel documento “The Use of antibody tests for Sars-Cov-2 in the context of Digital Green certification”. Ovvero, “anche se il riscontro di anticorpi suggerisce la presenza di una risposta immunitaria, non è noto se tali livelli anticorpali siano in grado di fornire una protezione sufficiente e per quanto tempo sia duratura”. Inoltre “non è ancora noto se gli anticorpi rilevati dai test commerciali in uso possono prevenire l’infezione con le nuove varianti”. Infine, va considerato che in commercio esiste “una considerevole varietà di test sierologici, tale da rendere estremamente difficile un confronto dei risultati”.
Abruzzo, 1.080 contagi e 10 morti, aumentano ricoveri
Sono 1.080 i nuovi casi di Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Abruzzo. Del totale, 576 sono stati identificati attraverso test antigenico rapido. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari (2.630) e tamponi antigenici (8.176), è pari al 9,99%. Si registrano dieci decessi recenti, che fanno salire il bilancio delle vittime a 2.846. Continuano ad aumentare i ricoveri. E’ record di guariti, che nelle ultime 24 ore sono più di tremila. I nuovi positivi hanno età compresa tra 3 mesi e 100 anni. Gli attualmente positivi, che iniziano a scendere dopo oltre un mese in costante e rapida salita, sono 115.833 (-2163): il dato comprende anche 77.192 casi riguardanti pazienti persi al follow up e sui quali sono in corso verifiche. Del totale, 510 pazienti (+9) sono ricoverati in ospedale in area medica e 34 (invariato) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 115.289 (-2.172) sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 3.231: il totale sale a 113.400. Dei dieci decessi, uno risale ai giorni scorsi ed è stato comunicato solo oggi dalla Asl competente, mentre gli altri nove riguardano pazienti di età compresa tra 64 e 91 anni: tre in provincia di Chieti, due in provincia di Teramo, uno in provincia di Pescara e tre in provincia dell’Aquila. Il totale dei casi accertati dall’inizio dell’emergenza ad oggi sale a 232.079: 49.434 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+257 rispetto a ieri), 63.914 in provincia di Chieti (+335), 55.078 in provincia di Pescara (+269), 57.203 in provincia di Teramo (+169) e 2.984 fuori regione (+21), mentre per 3.466 (+27) sono in corso verifiche sulla provenienza.
Pediatri: “Visitare tutti i bimbi e adolescenti dopo 4 settimane da infezione”
Dal 4% al 60% di under 18 può soffrire di long Covid. Per evitare che la malattia si trasformi in lungo incubo, “visitare tutti i bambini e gli adolescenti con una diagnosi sospetta o provata di Covid dopo 4 settimane dalla fase acuta dell’infezione per verificare la presenza di possibili sintomi di long Covid. E programmare in ogni caso, anche in assenza di questi sintomi, un ulteriore controllo dopo 3 mesi dalla diagnosi di infezione da Sars-CoV-2 per confermare che sia tutto normale o per affrontare i problemi emergenti, attraverso una valutazione approfondita”. Queste le principali raccomandazioni della Società italiana di pediatria, rivolte ai pediatri di famiglia e ai genitori per monitorare e gestire i possibili casi di Covid a lungo termine tra i bambini e gli adolescenti.
Le raccomandazioni sono contenute in un documento di Consenso redatto dalla Sip, su proposta del suo tavolo tecnico Malattie infettive e vaccinazioni e della Società italiana di malattie respiratorie infantili (Simri), in collaborazione con la Società italiana di malattie infettive pediatriche (Sitip), la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip), la Società italiana di emergenza e urgenza pediatrica (Simeup) e la Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). “La reale diffusione del long Covid tra bambini e adolescenti - spiega la presidente Sip Annamaria Staiano - non è determinata, varia dal 4% al 60% a seconda degli studi, peraltro molto eterogenei. Negli Stati Uniti sono stati diagnosticati oltre 6 milioni di casi di long Covid in bambini e adolescenti (al 10 ottobre 2021) pari al 16% di tutti i casi di long Covid segnalati nell’intera popolazione”.
Per la pediatra, “sono necessari ulteriori studi non solo per definire la reale prevalenza del long Covid nei bambini, ma anche per comprendere meglio questa malattia e migliorare il trattamento. Al momento non esistono cure standardizzate; dopo gli accertamenti di routine si praticano le terapie sulla base del sintomo prevalente. Nel frattempo, la vaccinazione appare fondamentale per proteggere bambini e adolescenti dalle possibili conseguenze a lungo termine del Covid-19”.
Costa (Salute): in zona bianca dall’11/2 senza mascherina all’aperto
“L’ordinanza sulle mascherine da tenere all'aperto in zona bianca sicuramente non verrà prorogata, quindi dall’11 di febbraio (l'ordinanza scade il 10) toglieremo le mascherine all’aperto in zona bianca”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Enrico Costa. “Subito dopo sarà l'occasione per decidere se toglierle anche in zona gialla e arancione con un provvedimento del Ministero condiviso con il Cts. Ma direi che già oggi non vedo grandi differenze tra zone gialle e arancioni perchè i contagi sono in calo e la campagna vaccinale va molto bene. Bisogna dare un segnale positivo ai cittadini”.
Spagna, da giovedì stop alle mascherine all’aperto
Sarà giovedì 10 febbraio il giorno in cui è prevista l’entrata in vigore in Spagna della misura che elimina l’obbligo di indossare la mascherina in spazi aperti. Lo si apprende dal ministero della Sanità. La decisione era stata già preannunciata dal governo la settimana scorsa; oggi è stata convalidata dal Consiglio sanitario interterritoriale, composto dal ministero e dalle regioni, mentre domani verrà approvata in Consiglio dei ministri, spiega una nota ufficiale. Resterà obbligatorio indossare la mascherina in luoghi pubblici chiusi. Rimarrà anche vigente la raccomandazione di mettersela anche all’aperto in caso di assembramenti.
Papa, pandemia ha accresciuto disuguaglianze, preti le azzerino
“In questo contesto di disuguaglianze, che la pandemia ha accresciuto, vi troverete a vivere e operare come preti del Concilio Vaticano II, come segni e strumenti della comunione degli uomini con Dio e tra di loro. Siate perciò tessitori di comunione, azzeratori di disuguaglianze, pastori attenti ai segni di sofferenza del popolo. Anche attraverso le conoscenze che state acquisendo, siate competenti e coraggiosi nel levare parole profetiche in nome di chi non ha voce”. Così Papa Francesco nel corso dell’udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, in cui ha ricevuto la Comunità del Pontificio Seminario Lombardo in Roma.
In Puglia 2.345 nuovi casi, 4 morti
Oggi in Puglia si registrano 2.345 nuovi casi di contagio da Covid-19 su 31.744 test giornalieri eseguiti (positività 7,3%). Sono 4 le persone decedute. I nuovi casi sono così ripartiti per provincia: Bari, 706; Bat,187; Brindisi, 193; Foggia, 375; Lecce, 645; Taranto, 209 e residenti fuori regione, 17 Per 13 persone la provincia di appartenenza è ancora in fase di definizione. Delle 105.994 persone attualmente positive, 750 sono ricoverate in area non critica (ieri 751), 70 in terapia intensiva, come ieri.
Anticorpi presenti fino a 16 mesi dopo l’infezione
La gran parte delle persone che si sono ammalate di Covid-19, specie se in forma grave, possiede anticorpi neutralizzanti contro il coronavirus per almeno 16 mesi. È quanto emerge da uno studio della Southern University of Science and Technology di Shenzhen pubblicato su Nature Microbiology. Comprendere quale sia la durata della protezione acquisita dopo l’incontro con il virus SARS-CoV-2 è uno dei quesiti che più ha appassionato la ricerca fin dall’inizio della pandemia. “È stato dimostrato che i coronavirus umani stagionali inducono risposte anticorpali di breve durata e la reinfezione con lo stesso coronavirus stagionale si verifica frequentemente nei 12 mesi dopo l’infezione. Tuttavia, i due coronavirus che causano malattie gravi negli esseri umani (il SARS-CoV e il MERS-CoV) inducono risposte anticorpali più forti e che durano fino a 3 anni”, spiegano i ricercatori. Nel caso di SARS-CoV-2 ancora non esistono dati definitivi. La nuova ricerca ha preso in considerazione 214 pazienti seguiti per quasi 16 mesi. 51 di essi avevano avuto un’infezione severa, 134 una lieve e 29 erano stati completante asintomatici. Studiando l’andamento degli anticorpi neutralizzanti (soprattutto di quelli IgG diretti contro la porzione RBD della proteina Spike) i ricercatori hanno scoperto che la risposta immunitaria raggiunge un picco dopo circa tre mesi dall’infezione; successivamente comincia un calo lento seguito da una stabilizzazione a un livello di anticorpi considerato comunque protettivo. Questi livelli si erano mantenuti fino all’ultimo test eseguito sui volontari a 480 giorni da quando avevano contratto l’infezione. Non tutti i pazienti presentavano però la stessa risposta immunitaria: i ricercatori hanno scoperto che dopo 1 anno il 14% di quanti avevano avuto una infezione lieve e il 50% di chi aveva avuto un’infezione asintomatica non avevano livelli rilevabili di anticorpi neutralizzanti. Lo studio ha mostrato inoltre un calo dell’efficacia degli anticorpi contro le varianti Beta, Delta e Mu. Mentre non ha fornito dati sulla variante Omicron.
Green pass: Ricciardi, «ci aiutato, giusto mantenerlo oltre estate»
E’ “giustissimo” prorogare il sistema del Green pass oltre l’estate. “Dobbiamo ricordare che se siamo oggi in questa situazione di miglioramento dei dati” Covid, “ciò è dovuto a due elementi: le vaccinazioni e il certificato verde. Se vogliamo proseguire sulla strada che ci permette di fare ormai quasi tutto, dobbiamo mantenere questi due importanti perni su cui si è fondata la nostra strategia”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute e professore di Igiene all’università Cattolica di Roma. Ricciardi ha ricordato che la ’via italiana’ all’uscita dalla quarta ondata è stata “meno invasiva di quella adottata in altri Paesi, dove ci sono stati lockdown, obblighi vaccinali eccetera. Ora - sostiene - è opportuno non abbassare la guardia e mantenere i due ’perni’ che ci hanno aiutato”.
Brasile, registrati 26,5 mln casi da inizio pandemia
Dall'inizio della pandemia, nel febbraio 2020, il Brasile ha registrato ufficialmente 26.533.010 casi confermati di Covid-19, compresi i 59.737 nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, secondo l’ultimo bollettino epidemiologico diffuso ieri dal ministero della Salute. Il numero totale dei decessi per la malattia è invece salito a 632.193, inclusi i 391 segnalati ieri. In questa edizione del bollettino non sono stati aggiornati i dati degli Stati di Mato Grosso, Distretto Federale e Tocantins, oltre al numero di casi di Goias, le cui rispettive segreterie sanitarie non hanno inviato le informazioni al ministero. Gli Stati con il maggior numero di casi sono San Paolo (4,74 milioni), Minas Gerais (2,87 milioni) e Paranà (2,07 milioni). Per quanto riguarda il numero di morti, San Paolo è in testa con 159.589, seguito da Rio de Janeiro (70.232) e Paranà (41.431).
Bollette, Salvini: “Pnrr a rischio, serve decreto per limitare costi luce e gas”
“Ha ragione il ministro Cingolani! Per non mettere a rischio posti di lavoro, ripresa economica, attuazione del Pnrr e risparmi delle famiglie, occorre un sostanzioso decreto per limitare gli aumenti di luce e gas, come altri Paesi europei stanno già facendo”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini commentando le parole del ministro della Transizione ecologica pronunciate al convegno ’Italia Domani’.
Cartabellotta (Gimbe): “Campagna vaccinale 5-11 anni non decolla”
“Togliendo le persone guarite da almeno 180 giorni e che non devono vaccinarsi, contiamo 5milioni 559 mila non vaccinati, di cui quasi 2 milioni sono nella fascia 5-11, con una campagna vaccinale che per i più piccoli non sta decollando”. Lo afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, intervenuto a ’L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus.
“Rimangono quindi circa tre milioni e mezzo di persone non vaccinate - prosegue - di cui non sappiamo quanti sono gli esenti. Insomma, tolta la fascia 5-11, non abbiamo tante persone non vaccinate. Siamo arrivando allo zoccolo duro, quello che non si vaccinerà mai. Omicron ha aiutato l'immunizzazione della popolazione. Abbiamo avuto nel giro di un mese 7 milioni di contagi, numeri che hanno portato persone in ospedali e decessi. Ma anche tante persone contagiate - rimarca Cartabellotta - che si sono così immunizzate”.
2.858 i nuovi casi in Veneto, 1871 ricoveri, 11 decessi
Sono 2.858 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Regione Veneto alle 8 di questa mattina, in calo rispetto ai 7.470 di ieri. Continua il trend discendente anche del numero degli attualmente positivi 168.750, contro i 173.300 di 24 ore fa. In flessione anche i numeri dei ricoveri: oggi il numero complessivo dei pazienti ospedalizzati è di 1.871, contro i 1.872 di ieri per effetto di un piccolo incremento dei ricoveri in area non critica (1.711 contro i 1.710 di ieri) e di una riduzione dei pazienti in terapia intensiva (160 contro 162 di 24 ore fa). In lieve incremento il numero dei decessi: 11 oggi contro i 9 di ieri.
Olimpiadi Pechino, l’azzurro Dominik Fischnaller positivo al Covid
L’azzurro Dominik Fischnaller è risultato positivo al Covid-19. Lo apprende l’ANSA. Lo slittinista ieri aveva conquistato la medaglia di bronzo nella prova del singolo. Alla vigilia dei giochi era stato trovato positivo al coronavirus anche il cugino, Kevin Fischnaller.
Portogallo, non serve più test per viaggiatori vaccinati e guariti
Chi è vaccinato o guarito dal covid non dovrà più esibire un test negativo per entrare in Portogallo. Decisa la settimana scorsa dal governo del premier Antonio Costa, la misura è entrata oggi in vigore. Il test per tutti i viaggiatori in arrivo era stato imposto il primo dicembre per tutti i maggiori di 12 anni, nel pieno di una nuova ondata di contagi. Allora era stato imposto uno stato di emergenza che rimane valido fino al 22 marzo. Il green pass per vaccinati e guariti rimane necessario per accedere ad alberghi, ristoranti e altri luoghi pubblici. L’abolizione della richiesta del test arriva mentre il numero dei contagi rimane alto - l’incidenza è di oltre 2.800 casi ogni 100mila abitanti - ma la pressione sugli ospedali si è ridotta.
Docente Oxford: “Attacco a AstraZeneca ha causato molti morti”
Il vaccino anti Covid sviluppato all’università di Oxford, e poi prodotto dall’azienda farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca, va considerato “un successo” della ricerca britannica alla luce dell’efficacia nella prevenzione di contagi gravi o mortali dimostrata dai dati sul suo utilizzo di massa nel Regno Unito. Lo afferma oggi alla Bbc sir John Bell, immunologo e genetista canadese di fama mondiale, nonché docente nell’ateneo oxfordiano, non senza denunciare come frutto di scelte “politiche” immotivate le ombre sollevate su di esso anche dalle autorità di controllo di Ue e Usa: ombre che ne hanno marginalizzato l’uso in diversi paesi del mondo fino a causare secondo Bell la potenziale morte di “centinaia di migliaia di persone” in più.
“Io penso che il cattivo comportamento di alcuni scienziati e politici abbia probabilmente ucciso centinaia di migliaia di persone”, ha denunciato il professor Bell, aggiungendo che “coloro che in giro per il mondo hanno danneggiato la reputazione di questo vaccino” (accantonato alla fine nei Paesi Ue e mai approvato negli Stati Uniti) “non possano essere fieri di se stessi”. L’accademico ha puntato il dito in particolare contro l’autorità europea del farmaco (Ema) e contro i responsabili delle politiche vaccinali Ue, avanzando apertamente il sospetto che ad AstraZeneca non abbia giovato il fatto d’essere stato etichettato a Bruxelles come “un vaccino britannico” in tempi di dopo Brexit.
In Russia quasi 172mila nuovi casi e 609 decessi
Sfiorano i 172.000 i nuovi casi di coronavirus confermati in Russia, dove dall’inizio della pandemia sono quasi 13 milioni contagi accertati. Il bollettino riportato dall’agenzia Tass riporta 171.905 nuovi casi confermati nelle ultime 24 ore e altri 609 decessi, a fronte del picco di 180.071 infezioni e dei 661 morti comunicati il giorno precedente. I dati ufficiali parlano di un totale di 12.982.023 contagi accertati dall’inizio della pandemia con 336.023 decessi e la Tass rileva come per la prima volta dal 10 gennaio si registri un calo del dato sui contagi giornalieri rispetto a quello comunicato il giorno precedente. Secondo il direttore del centro Gamaleya, Alexander Gintsburg, tra il 90 e il 95% dei contagi accertati a Mosca sono riconducibili alla variante Omicron del coronavirus. “Al momento il 90-95% delle persone che si ammalano a Mosca, che risultano positive ai test rapidi per il Covid-19, ha Omicron”, ha detto alla tv Rossiya 24, insistendo sulle vaccinazioni.
Agenas: intensive al 15%, in 24h crescono in 11 regioni
Resta al 15%, in Italia, la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid-19. In 24 ore, cala in Piemonte (tornando al 16%), mentre cresce in 11 regioni o province autonome (molte delle quali, nei giorni scorsi, avevano visto un trend in calo): Calabria (al 13%), Campania (10%), Friuli Venezia Giulia (24%), Liguria (15%), Marche (21%), PA Bolzano (12%) Puglia (14%), Sardegna (16%), Toscana (17%), Umbria (9%), Veneto (14%). Stabile in Abruzzo (19%), Basilicata (4%), Emilia Romagna (16%), Lazio (21%), Lombardia (12%), Molise (8%), PA Trento (23%), Sicilia (15%), Val d’Aosta (14%). Questi i dati Agenas del 6 febbraio.
Miozzo: “Allentare restrizioni a scuola, scenderei anch’io in piazza”
Sulla “gestione dei contagi nelle scuole, mi sembra che sia necessaria una laurea in Filosofia della scienza per comprendere e applicare le disposizioni. Immagino i professori, i dirigenti di istituto e i genitori che si devono orientare in questa complessità che è assolutamente ingovernabile e non gestibile. Nella gestione del Covid a scuola siamo ancora a ‘carissimo amico'. Il problema va affrontato dando autonomia alle scuole nel governo della salute”. Così alla Stampa l’ex coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, secondo cui “sarebbe comprensibile” allentare le restrizioni anche nelle scuole.
Che aggiunge: “Fanno bene i ragazzi a protestare, se avessi 50 anni di meno scenderei in piazza anch’ io. Stiamo mettendo una palla di piombo ai loro piedi. Ricordo che ci sono liceali che hanno fatto due terzi del loro percorso tra Dad e altre forme di didattica strane”. “Ci vuole un sistema sanitario dedicato, tornando al medico scolastico oppure, poiché i medici sono preziosi, basterebbero degli infermieri per garantire un adeguato sistema di tracciamento. In tutti gli altri Paesi dell’Ue gli studenti si sottopongono anche a due tamponi a settimana. In Italia invece il tracciamento sembra una sfida insormontabile. Com’ è possibile delegare alla famiglia l’onere in termini di tempo e denaro dei tamponi e dell’auto-sorveglianza? È un incubo”.
Mutilazioni genitali e Covid, un mln di casi in più durante pandemia
Una battuta d'arresto, ai significativi risultati ottenuti a livello globale per contrastare le Mutilazioni genitali femminili (MGF), è stata causata dalla pandemia. Nel 2020 e nel 2021, il confinamento a casa, come misura di contrasto alla diffusione del Covid-19, ha portato ad aumentare di almeno 1 milione il numero delle bambine, nel mondo, vittime della pratica. Un fenomeno da contrastare con ulteriore impegno, con finanziamenti, sensibilizzazione, consapevolezza dell'esistenza della pratica e la necessità di parlarne, operando soprattutto con le comunità per trovare anche soluzioni pratiche. Rafforzare quindi i sistemi sociosanitari di tutela della salute delle donne, anche con il coinvolgimento delle operatrici delle MGF, facendo abbandonare loro questa attività, per certi versi, il loro lavoro, e riorientando la loro “professionalità” a favore della dignità e della salute di donne e bambine.
Giappone punta a un milione di booster al giorno
Il governo giapponese punta a somministrare un milione di booster di vaccino contro il Coronavirus al giorno, per arginare la nuova ondata di infezioni causata dalla variante Omicron. Lo ha detto il premier Fumio Kishida, mentre il Paese del Sol Levante registra percentuali di contagi mai viste prima, con il superamento della soglia di 100mila casi giornalieri. Appena il 4,8% della popolazione di 128 milioni di abitanti ha ricevuto la terza dose del siero, secondo le stime governative, una percentuale di gran lunga inferiore a quella delle nazioni europee.
In una sessione parlamentare Kishida ha riferito di aver discusso col ministro della Salute, Shigeyuki Goto, e altri membri dell’esecutivo per disporre l’apertura di nuovi centri di vaccinazione di massa a Tokyo e Osaka e il coinvolgimento delle Forze di Autodifesa. Secondo il capo della commissione medica governativa, Shigeru Oma, è probabile che la sesta ondata raggiunga il suo picco tra due settimane, anche nelle aree in cui vige lo stato di ’quasi emergenza, che attualmente equivalgono a 34 delle 47 prefetture dell’arcipelago, inclusa la capitale Tokyo. Dall’inizio della pandemia il Giappone ha segnalato 3.300.580 casi di coronavirus, con 19.300 decessi accertati.
Ceo Spotify, rimuovere podcast Rogan non è risposta giusta
Il Ceo di Spotify Daniel Ek ha dichiarato in una nota ai dipendenti che, sebbene abbia condannato l’uso del linguaggio razzista da parte del podcaster Joe Rogan, non crede che tagliare i legami con una personalità così popolare sia la risposta giusta. Ek ha scritto nella sua lettera che non “crede che mettere a tacere Joe sia la risposta”. Il messaggio di Ek è arrivato il giorno dopo che Rogan si è scusato per aver usato insulti razzisti sul suo podcast e aver rimosso alcuni episodi più vecchi. Spotify avrebbe pagato 100 milioni di dollari per concedere in licenza il podcast di Rogan, ma ha affrontato intense critiche per aver ospitato il suo show, che è stato anche criticato per aver promosso lo scetticismo sul vaccino Covid-19.
Per approfondire: Spotify in campo contro i podcast no vax
No vax: “Dar fuoco alla procura di Torino”. Digos indaga
Un appello a dare “fuoco alla Procura di Torino” è stato lanciato su telegram nelle chat di area No Vax. Il messaggio - ora al vaglio della Digos - è stato lanciato dopo la notizia delle archiviazioni disposte dai PM subalpini delle denunce presentate contro Draghi e il governo. La procura, secondo gli anonimi estensori, è “il covo della dittatura che perseguita tutti gli oppositori”. La consegna delle denunce al Palagiustizia continua anche in questi giorni. A provvedere sono degli avvocati. In molti casi si tratta di moduli prestampati - messi a punto da studi legali - che l’interessato deve solo corredare con nome e cognome.
Germania: oggi 95.267 nuovi casi, incidenza cresce ancora
La Germania segnala più di 95.000 nuovi casi confermati di Covid-19 con l’incidenza settimanale dei contagi da coronavirus che supera quota 1.400 e raggiunge i 1.426 casi positivi per 100.000 abitanti, un nuovo massimo. Il bollettino diffuso dall’Istituto Robert Koch indica che nelle ultime 24 ore si sono registrati 95.267 nuovi contagi e altri 49 decessi per complicanze legate all’infezione. Il dato sui contagi è in calo rispetto ai record dei giorni scorsi, ma nel fine settimana è sempre minore il numero di test effettuati. I casi attivi sono circa 2.857.000. Dall’inizio della pandemia il Paese ha registrato un totale di 11.117.857 contagi confermati con 118.766 decessi e circa 8.142.100 persone guarite dopo aver contratto l’infezione. I dati di ieri parlavano di 133.173 nuovi contagi in 24 ore e 41 decessi con un’incidenza pari a 1.400,8 casi per 100.000 abitanti. Lunedì scorso venivano segnalati 78.318 nuovi casi di coronavirus accertati in 24 ore e 61 decessi con un’incidenza pari a 1.176,8 contagi per 100.000 abitanti.
Miozzo (Cts): “Allentare restrizioni e fare più tamponi”
“La situazione è diventata pesante, la gente è stanca e la situazione lo consente, ma allo stesso tempo la comunicazione istituzionale deve indurre un senso di responsabilità per ricordare che non siamo completamente fuori dall’epidemia ma che stiamo uscendo dall’emergenza”. Così alla Stampa il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, secondo cui “sarebbe comprensibile” allentare le restrizioni anche nelle scuole. “Sono sempre stato un fautore degli obblighi vaccinali - aggiunge - Non è stato possibile introdurli per tante ragioni. Il Green Pass e le regole decise del governo sono utili per incentivare il percorso vaccinale e vanno considerate come il libretto giallo delle vaccinazioni che in passato bisognava avere insieme con il passaporto quando si andava all’estero. Lo si portava senza porsi troppi problemi sulle libertà individuali. La scelta di utilizzarlo per accedere nei ristoranti, nei bar e negli altri luoghi dove è richiesto ci ha aiutato a uscire dalla pandemia, mi sembra giusto mantenerla almeno fino al 31 marzo, scadenza dello stato di emergenza”.
Sileri (Salute): da metà febbraio via obbligo mascherine all’aperto
“Da metà febbraio sarà rimosso l’obbligo delle mascherine all’aperto”. Lo ha dichiarato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, intervenuto a ’24Mattino’ su Radio24. “Prima o poi toglieremo anche quelle al chiuso, ma è troppo presto per parlarne. Ci sarà prima una fase di transizione”, ha aggiunto. Sileri ha quindi assicurato che “sarà possibile riprendere in sicurezza alcune attività, come quelle delle discoteche grazie soprattutto al fatto che abbiamo l’85% di vaccinati, il 60% di persone che hanno già fatto la terza dose e una circolazione del virus che tende progressivamente ad essere più bassa”.
Germania: produzione industriale -0,3% a dicembre, -4,1% tendenziale
In Germania a dicembre la produzione industriale ha registrato un calo dello 0,3% su base congiunturale. Lo ha comunicato l’Ufficio federale di statistica tedesco Destatis. Rispetto a dicembre 2020, la diminuzione della produzione industriale è stata del 4,1 per cento. Complessivamente, nel 2021, la produzione è aumentata del 3% rispetto al 2020 mentre rispetto al 2019 si segnala un calo del 5,5 per cento. Rispetto a febbraio 2020, il mese prima dell’imposizione delle restrizioni a causa della pandemia di coronavirus in Germania, la produzione è risultata del 6,9% inferiore in termini destagionalizzati e di calendario.
Vietnam, scuole riaperte dopo un anno
Dopo quasi un anno, il Vietnam riapre le scuole ancora chiuse per l’emergenza Covid. Oltre 17 miilioni di studenti potranno tornare in classe entro metà febbraio, e nella capitale Hanoi già da domani, secondo quanto annunciato dal ministero della Salute, mentre le autorità si preparano ad avviare la campagna vaccinale per i minori a partire da 5 anni e il governo ha annunciato di voler acquistare 21,9 milioni di dosi del siero pediatrico prodotto da Pfizer-BioNTech. Lo riporta il Guardian. Il Paese aveva già revocato molte restrizioni a ottobre. Oltre il 75% dei 98 milioni di vietnamiti ha ricevuto almeno due dosi di vaccino. Dall’inizio della pandemia, le autorità hanno registrato 2,3 milioni di casi (di cui 14.112 ieri) e oltre 38.300 vittime.
Pechino 2022: 24 nuovi casi di covid ai Giochi Olimpici
Sono stati registrati 24 nuovi casi di Coronavirus legati ai Giochi di Pechino 2022 nelle ultime 24 ore. Sono 11 quelli emersi all’arrivo in aeroporto in Cina (7 tra atleti e staff), mentre tredici arrivano dalla bolla olimpica su un totale di 74.603 test Pcr effettuati. Il numero complessivo dei casi, dal 23 gennaio in avanti, sale a 387.
Palù (Aifa): “Curva cala ma è presto per dire se sono necessari altri richiami”
“È presto per dire se il Covid-19 sia in via di esaurimento. Mentre la curva epidemica è in fase di regressione in oltre 20 Paesi del mondo, assistiamo ancora alla rapida crescita dei casi nell’Est Europa e nel Sudest asiatico. Il pianeta è molto più densamente popolato del secolo scorso e esistono aree popolate da comunità ancora suscettibili al virus perché non vaccinate o immunizzate in seguito all’infezione naturale”. Così al Corriere della Sera Giorgio Palù, presidente del cda dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e virologo del comitato tecnico scientifico, che sulla possibilità del virus di riorganizzarsi, precisa che “Omicron presenta il più elevato numero di mutazioni finora riscontrate nel Sars-CoV-2. È diventata più trasmissibile, più attrezzata per evadere la risposta anticorpale innescata da vaccino e infezione naturale e capace di resistere all’efficacia terapeutica della maggior parte degli anticorpi monoclonali. La variante ha però acquisito anche nuove mutazioni che la renderebbero incapace di causare polmoniti gravi. Ma non si può etichettarla come banale raffreddore, specie nei soggetti gracili e non vaccinati”.
Protesta camionisti in Canada, a Ottawa è stato di emergenza
Il sindaco di Ottawa, Jim Watson, ha proclamato lo stato di emergenza dopo che il centro della città è stato paralizzato da giorni dalla protesta dei camionisti contro le restrizioni introdotte per contenere la diffusione dei contagi di Covid-19. Watson chiede così l’aiuto del governo centrale e di altre giurisdizioni. Lo stato di emergenza permette inoltre modalità alternativa per acquistare prodotti di prima necessità e utili a chi lavora in prima linea. Migliaia di manifestanti sono scesi di nuovo in piazza a Ottawa nel fine settimana, unendosi a un centinaio che erano rimasti dallo scorso fine settimana.
I residenti di Ottawa sono furiosi per lo squillo incessante di clacson e interruzioni del traffico, mentre la polizia lo ha definito un “assedio” che non è riuscito a gestire. Il “convoglio dei camion della libertà”, come lo hanno definito i manifestanti, ha attirato il sostegno di molti repubblicani negli Stati Uniti, tra cui l’ex presidente Donald Trump, che ha definito il primo ministro canadese Justin Trudeau un “pazzo di estrema sinistra” che ha “distrutto il Canada con folli mandati anti Covid”.
Australia riapre confini il 21 febbraio a chi ha seconda dose vaccino
Il 21 febbraio l’Australia riaprirà i suoi confini a tutti coloro che hanno un visto, ma soprattutto a coloro che hanno ricevuto almeno due dosi di vaccino. Il primo ministro australiano Scott Morrison ha detto che “sono passati quasi due anni da quando abbiamo deciso di chiudere i confini dell’Australia. Il governo nazionale ha deciso oggi che l’Australia riaprirà i confini a tutti i titolari di visto il 21 febbraio di quest’anno’’. Morrison ha ricordato che ’’sbbiamo progressivamente aperto i nostri confini da novembre dello scorso anno. Quei programmi sono andati avanti con molto successo’’. Ma c’è ’’un condizione’’, ovvero avere ricevuto due dosi di vaccino contro il coronavirus. ’’Questa è la regola. Tutti sono tenuti a rispettarla. Ed è molto importante che le persone capiscano questo requisito se vogliono venire in Australia’’, ha aggiunto.
In Italia da oggi meno restrizioni: curva Covid scende in due terzi delle province
Da oggi in Italia meno restrizioni e più aperture, anche se il governo si mantiene prudente: il Green pass non si tocca. Diminuiscono gli studenti in dad, prove tecniche di normalità in discoteca. La curva dei contagi Covid scende in circa due terzi delle province, solo in alcuni casi si rileva una situazione di stasi o di crescita debole o frenata. I valori dell’incidenza però sono ancora elevati. Tasso di positività stabile all’11,2%, +20 i ricoveri in intensiva e -117 quelli nei reparti ordinari.