Attualità

Coronavirus oggi. D'Amato (Lazio): «Dal 1 marzo vaccini da medici famiglia, si parte con 65enni»

● Sanità lombarda, Moratti cambia direttore generale: via Trivelli, arriva Pavesi
● Liliana Segre vaccinata al Fatebenefratelli di Milano
● Demoscopika, la chiusura degli impianti sci costa 9,7 miliardi
● Inail: 147.875 contagi sul lavoro fino a fine gennaio, 461 morti
● Iss, risultati indagine varianti da Regioni devono essere inviati entro primo marzo
● Fauci: «Usa, vaccini per tutti a luglio»
● Iss: tamponi funzionano su varianti
● Pfizer: variante sudafricana potrebbe ridurre protezione vaccino
● Le notizie sul virus di ieri: ok AstraZeneca fino ai 65 anni

  • Francia, altri 22.501 casi e 271 morti

    Il ministero della Sanità francese ha riferito che i nuovi casi di coronavirus registrati sono 22.501, in calo rispetto ai 25.018 di mercoledì e in aumento rispetto ai 21.063 casi dello scorso giovedì. I nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 271, rispetto ai 310 delle precedenti 24 ore. Il totale dei decessi in Francia è di 83.393

  • Regno Unito, decessi e contagi in calo: 16,4 mln i vaccinati con prima dose

    Le autorità sanitarie britanniche hanno registrato 454 nuovi decessi da Covid-19 tra le persone che si erano ammalate nei 28 giorni precedenti. I nuovi casi positivi sono 12.057, con oltre 578mila test. Ieri, erano stati registrati 738 decessi e 12.718 contagi. Secondo i dati aggiornati al 17 febbraio, le persone alle quali è stata somministrata la prima dose del vaccino sono 16.423.082, mentre 573.724 persone hanno ricevuto entrambe le dosi.

  • Allarme del Pentagono, migliaia di militari contro vaccino

    Le forze armate americane poco inclini al vaccino anti-Covid. Secondo quanto riferiscono i media americani, infatti, migliaia di militari rifiutano di farsi vaccinare. In alcune unità dell'esercito solo un terzo dei soldati è disposto a farlo, destando preoccupazione tra i comandanti visto che spesso le truppe vivono e lavorano in ambienti dove è difficile mantenere il distanziamento sociale.

    “Facciamo fatica a far arrivare il messaggio - ha detto il generale Edward Bailey, responsabile della salute pubblica a Army Forces Command (a Fort Bragg in nord Carolina) e su come convincere le persone a farsi vaccinare”. Di fronte alla difficoltà di far vaccinare, alcuni vertici militari non escludono misure coercitive come ad esempio rendere il vaccino obbligatorio.

    “Al momento non possiamo renderlo obbligatorio - ha spiegato il vice ammiraglio Andrew Lewis, comandante della Seconda Flotta della Marina - ma posso dire che appena possiamo questa sarà la direzione, così come avviene per il vaccino anti-influenzale”.

  • Spagna verso ulteriore appiattimento curva contagio

    Le autorità sanitarie spagnole hanno riferito di aspettarsi che la curva del contagio del coronavirus continui ad appiattirsi dopo che il tasso di incidenza, calcolato su 2 settimane, per 100mila abitanti è sceso giovedì a 320 casi da un picco di quasi 900 alla fine di gennaio. La Spagna ha registrato 3,1 milioni di casi confermati dall'inizio della pandemia e oltre 66mila decessi, inclusi 14.515 nuovi contagi e 388 nuovi morti in 24 ore. Fernando Simon, a capo della risposta della Spagna alla pandemia, afferma che le autorità stimano che la nuova variante rilevata per la prima volta in Gran Bretagna rappresenti circa il 20-25% di tutti i nuovi casi, con variazioni regione per regione.

  • Anche in sede Regione Veneto acquisizione documenti da Nas

    Riguarderà anche la sede della Regione Veneto l'attività di acquisizione di documenti disposta dalla procura di Perugia per accertare le modalità di approvvigionamento dei vaccini anti Covid. Lo si apprende dal Nas, incaricato dai magistrati di procedere in tal senso. L'obiettivo delle acquisizione presso la sede della Regione Veneto - in base a quanto viene riferito - è di accertare i presunti proponenti di forniture di vaccino in deroga agli accordi con le Autorità centrali.

  • Tentata truffa sui vaccini, Pm Perugia acquisisce documenti Commissario Covid e Aifa

    La procura di Perugia ha dato mandato ai carabinieri del Nas del capoluogo umbro di acquisire alcuni documenti presso la struttura del Commissario straordinario per l'emergenza Covid e all'Aifa. In particolare per accertare le modalità di approvvigionamento dei vaccini, il quadro normativo-contrattuale vigente a livello nazionale ed europeo, le modalità e i criteri per la distribuzione tra regioni, nonché se risultino regioni italiane che abbiano inoltrato istanze ai fini dell'approvvigionamento diretto. Lo si è appreso dal Nas.

    L'acquisizione dei documenti è stata disposta dalla procura perugina - guidata da Raffaele Cantone - nell'ambito delle indagini su un tentativo di truffa del quale è accusato un quarantenne incensurato, originario della provincia di Messina. Questi, a gennaio scorso - in base alla ricostruzione degli inquirenti - “accreditandosi falsamente” come intermediario per conto di Astrazaneca Internazionale proponeva alla Regione Umbria l'acquisto di vaccini anticovid-19. Secondo quanto risulta nel fascicolo non risultano altri indagati oltre al quarantenne.

    Il Commissario speciale all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri (foto Ansa/Antimiani)

  • In campo i Nas sul mercato parallelo dei vaccini in Umbria e Veneto

    La Procura della Repubblica di Perugia ha incaricato il Nas umbro di acquisire presso la struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri e presso l'Aifa la documentazione utile al fine di accertare le modalità di approvvigionamento dei vaccini contro il Covid-19. “L'incarico - spiegano i carbainieri del Nas - nasce nell'ambito delle indagini sul tentativo di truffa posto in essere dal 40enne incensurato, originario della provincia di Messina, che a gennaio scorso - accreditandosi falsamente come intermediario per conto di Astrazaneca Internazionale - proponeva alla Regione Umbria l'acquisto di vaccini anticovid-19”.

    Ai Nas spetta acquisire da Commissario per il Covid-19 e Aifa “il quadro normativo-contrattuale vigente a livello nazionale ed europeo, le modalità e i criteri per la distribuzione tra regioni, nonché se risultino regioni italiane che abbiano inoltrato istanze ai fini dell'approvvigionamento diretto”. Analoga attività verrà svolta “presso la sede della Regione Veneto per accertare i presunti proponenti di forniture di vaccino in deroga agli accordi con le Autorità centrali”.

  • Vaccino, nel Lazio oltre 23mila prenotazioni del personale scolastico

    “Alle 18 sono già oltre 23mila le prenotazioni per la vaccinazione anti Covid-19 del personale scolastico e delle Università, docente e non docente (non studenti)”. Lo comunica l'Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio.

  • In Francia l'isolamento passa da 7 a 10 giorni

    Da lunedì prossimo, in tutta la Francia, la durata dell'isolamento per le persone risultate positive al coronavirus passerà da 7 a 10 giorni: è quanto annunciato dal ministro francese della Salute, Olivier Véran, precisando che resterà invece di 7 giorni per le persone entrate a contatto con un positivo. “Non è questo il momento di mollare la presa”, la crisi sanitaria legata al coronavirus “non è finita”, ha avvertito il ministro citando, in particolare, il rischio varianti. “Questa incertezza intorno alle varianti ci deve indurre alla vigilanza assoluta”. Véran ha precisato che a Dunkerque e nel dipartimento del Nord, il tasso della variante britannica è al 72%. “L'incidenza - ha precisato - è in regolare aumento, con 500 casi per 100.000 abitanti”. Ha quindi avvertito che “le settimane che si aprono dinanzi a noi saranno settimane chiave”.

  • Studio: causa Covid oltre 20,5 mln di anni di vita persi nel mondo

    Oltre 20,5 milioni di anni di vita potrebbero essere andati persi a causa di Covid-19 a livello globale, con una media di 16 anni persi per ogni morte. Nei Paesi più colpiti dalla pandemia, gli anni di vita persi - la differenza tra l'età di un individuo alla morte e l'aspettativa di vita - possono essere da due a nove volte di più rispetto all'influenza stagionale. È la stima del Center for Research in Health and Economics, Pompeu Fabra University, Barcelona, in uno studio pubblicato su 'Scientific Reports'.

    L'équipe ha analizzato i dati su oltre 1.279.866 decessi in 81 Paesi, quelli sull'aspettativa di vita e le proiezioni sui decessi totali per Covid-19 per Paese. E stima che in totale 20.507.518 anni di vita potrebbero essere andati persi a causa di Covid-19 negli 81 Paesi inclusi in questo studio. Il 44,9% riguarderebbe persone tra 55 e 75 anni, il 30,2% 'under 55' e il 25% soggetti con più di 75 anni. Nei Paesi per i quali erano disponibili i conteggi dei decessi per sesso, gli anni di vita persi sono risultati il 44% in più negli uomini che nelle donne.

    I ricercatori precisano che i risultati vanno inquadrati nel contesto di una pandemia in corso: forniscono un'istantanea dei possibili impatti di Covid-19 sugli anni di vita persi dal 6 gennaio 2021. E i dati possono essere sovrastimati a causa della difficoltà di registrare accuratamente i decessi correlati a Covid-19.

  • Msf: “174 milioni di vaccinati, quasi nessuno in Africa”

    Ad oggi sono più di 174 milioni i vaccinati contro Covid-19 nel mondo, ma quasi nessuno vive in Africa. Lo rileva Medici senza frontiere (Msf), sottolineando come l'accesso e la distribuzione equa dei vaccini sia “adesso più importante che mai”, mentre Covid “continua a diffondersi nell'Africa meridionale e subsahariana, aggravato da una nuova e più contagiosa variante del virus in sistemi sanitari provati e fragili”. Per questo l'organizzazione medico umanitaria chiede ai Paesi ricchi e alle società farmaceutiche di “trovare soluzioni urgenti per garantire un equo e rapido accesso ai vaccini in tutto il mondo prima che sia troppo tardi.

    Anche l'Italia - si legge in una nota - può fare la sua parte: un posizionamento del nuovo Governo italiano, insieme ad altri Paesi dell'Ue, potrebbe rappresentare un'azione concreta per far fronte alla straordinarietà di questa emergenza sanitaria”. “L'emergere di nuove varianti Covid-19 dovrebbe guidare l'assegnazione dei vaccini in tutto il mondo. Abbiamo già visto il Sudafrica costretto a interrompere e adattare la sua campagna di vaccinazione a causa della minore efficacia di un vaccino rispetto alla variante 501Y.V2”, afferma Tom Ellman, direttore dell'unità medica dell'Africa meridionale di Msf. “Una distribuzione equa consentirebbe ai Paesi non solo di acquisire i vaccini, ma di ottenere quelli più efficaci per il loro contesto, al momento opportuno e al giusto prezzo. Se i leader degli stati ricchi e le aziende farmaceutiche non agiranno rapidamente in questa direzione - sottolinea - rischiamo di generare nuove pandemie di Covid-19 resistenti ai vaccini. I divieti di spostamenti non fermeranno la pandemia, l'equità e la solidarietà potrebbero invece arginarla”.

    Msf esorta i governi dei Paesi ricchi che hanno vaccinato gli operatori sanitari in prima linea e le categorie più a rischio ad aiutare i Paesi a basso e medio reddito condividendo le loro scorte di vaccini tramite il meccanismo Covax. La ong chiede inoltre alle case farmaceutiche di sospendere o interrompere gli accordi bilaterali che permettono ai Paesi ricchi di accumulare dosi per dare la priorità al Covax o ai i Paesi che non hanno ancora vaccinato operatori sanitari e categorie a rischio. Msf invita i vertici di Covax, Gavi, Cepi e Oms e gli Stati donatori a prendere provvedimenti immediati per una rapida trasparenza sui programmi di fornitura Covax, affinché i Paesi a basso e medio reddito conoscano prezzo, quantità e data di consegna dei vaccini che riceveranno.

  • Dombrovskis: nodo ora è aumentare capacità produzione

    “Sono stati forniti e approvati dall'inizio della pandemia diversi vaccini, e si tratta di un enorme risultato. Adesso il punto è incrementare la capacità di produzione dei vaccini, questa è la questione fondamentale in questo momento”. Lo ha detto il vice presidente esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per il Commercio, Valdis Dombrovskis, rispondendo in audizione alla commissione Esteri della Camera. “Laddove ci sia una capacità di produzione occorrerebbe divulgare e far circolare le competenze e il know how per rendere quanto più possibile disponibili i vaccini ma è fondamentale rispettare anche la proprietà intellettuale perché c'è un chiaro quadro giuridico di cui si deve tener conto, e che consente forme di cooperazione e il trasferimento di queste tecnologie sulla base di licenze”, ha puntualizzato.

  • D'Amato (Lazio): «Dal 1 marzo vaccini da medici famiglia, si parte con 65enni»

    «Dal primo marzo al via le vaccinazioni dai medici di medicina generale. La novità, in attesa dell'atto ufficiale del ministero, è che si partirà dai nati nell'anno 1956 (65 anni) con il vaccino AstraZeneca». Lo ha precisato l'assessore alla Sanità e l'integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato, nel bollettino al termine dell'odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e aziende ospedaliere, policlinici universitari e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù.

  • Burioni, «90% efficacia vaccino Pfizer contro infezione, primi dati da Israele»

    «Fantastica notizia. Dai primi dati che arrivano da Israele il vaccino Pfizer avrebbe un'efficacia di quasi il 90% nel prevenire l'infezione (avete letto bene, infezione e non malattia). Se questi dati saranno confermati e non ci saranno sorprese, il virus è nei guai». Lo sottolinea su Twitter il virologo Roberto Burioni, commentando i primi, positivi dati di Israele, che ha già immunizzato una larga fetta di popolazione, sull'effetto anti-contagio del vaccino. «Chi vi ha detto dal primo giorno che era molto probabile che un vaccino con una simile efficacia contro la malattia quasi certamente avrebbe avuto un effetto drammatico anche sulla trasmissione? La virologia - come la matematica - non è un'opinione», rimarca Burioni, docente all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

  • In Puglia 844 nuovi casi e 37 decessi

    In Puglia, su 10.033 test per l'infezione da Covid-19, sono stati registrati 844 casi positivi: 326 in provincia di Bari, 88 in provincia di Brindisi, 59 nella provincia BAT, 102 in provincia di Foggia, 75 in provincia di Lecce, 185 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 4 casi di residenza non nota. Sono stati registrati 37 decessi: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 3 in provincia di Brindisi, 4 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.468.882 test; 98.484 sono i pazienti guariti; 35.729 sono i casi attualmente positivi.

  • Nel Lazio 35.638 casi positivi, 232 in terapia intensiva

    Nel Lazio sono 35.638 i casi attualmente positivi a Covid-19, di cui 1.945 ricoverati, 232 in terapia intensiva e 33.461 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono in totale 181.583, i decessi 5.634 e il totale dei casi esaminati è pari a 222.855, secondo il bollettino aggiornato della Regione.

  • Emilia-Romagna, ancora 1.565 nuovi casi e 27 morti, vaccini oltre quota 360mila

    Dall'inizio dell'epidemia da coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 240.650 casi di positività, 1.565 in più rispetto a ieri, su un totale di 29.633 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,3%. Purtroppo, si registrano 27 nuovi decessi: 1 a Piacenza (un uomo di 82 anni); 2 in provincia di Parma (entrambi uomini, di 63 e 72 anni); 4 a Reggio Emilia (2 donne, di 77 e 84 anni, e 2 uomini, di 63 e 92 anni); 3 nella provincia di Modena (una donna di 90 anni e 2 uomini, di 80 e 85 anni); 5 in provincia di Bologna (tutti uomini, di 82, 85, 90, 91, 92 anni). Ancora, 4 nel ferrarese (3 donne, di 88, 94 e 99 anni, e un uomo di 63 anni); 3 nel ravennate (2 donne, di 83 e 86 anni, e un uomo di 89 anni); 5 nel riminese (3 donne, di 86, 91 e 93 anni, e 2 uomini, di 83 e 95 anni). Nessun decesso nella provincia di Forlì-Cesena. In totale, dall'inizio dell'epidemia i decessi in regione sono stati 10.240.

  • In Abruzzo 482 nuovi casi e 11 morti

    Sono 482 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall'analisi di 4.758 tamponi molecolari: è risultato positivo il 10,13% dei campioni. Si registrano undici decessi, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.599. Le zone più colpite sono ancora le province di Chieti e Pescara: nell'area metropolitana dilaga la variante inglese, responsabile almeno di due contagi su tre.

  • In Calabria 166 nuovi contagi, +2 terapie intensive, +230 guariti e 2 morti

    In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 531.096 soggetti per un totale di tamponi eseguiti pari a 562.061 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 36.021 (+166 rispetto a ieri), quelle negative 495.075. Sono questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute, che fanno registrare +2 terapie intensive, +230 guariti e altri 2 decessi.

  • Di Lorenzo, AstraZeneca efficace al 100% contro casi gravi, a marzo 4 milioni di dosi

    «Efficacia al 100% del vaccino per Astrazeneca/Oxford Irbm nell'evitare l'ospedalizzazione: il preprint consegnato a The Lancet di uno studio su 10.290 persone in Inghilterra e 10.300 in Brasile con età dai 18 anni in su e quindi comprensiva degli anziani anche con patologie gravi come diabete, obesità, insufficienze respiratorie e problemi cardiovascolari, chiarisce senza ombra di dubbio che l'efficacia per contrastare la malattia grave è del 100%». Lo afferma Pietro Di Lorenzo, presidente della Irbm. «Ciò significa che la totalità dei vaccinati non rischia più di andare in ospedale o terapia intensiva». Di Lorenzo continua: «Entro fine Febbraio arriverà un milione di dosi del vaccino Oxford/AstraZeneca/Irbm. A Marzo, se non ci saranno problemi particolari, è prevista la consegna di ulteriori 4 milioni di dosi. Nei mesi successivi, considerato lo sforzo organizzativo che sta mettendo in campo Astrazeneca, è credibile che si possa anche ipotizzare un recupero di parte delle consegne mancate».

  • Basilicata, 113 contagi e nessun decesso

    Sono 113 i nuovi casi positivi al Sars Cov2, di cui 109 riguardanti residenti, su un totale di 1.262 tamponi molecolari registrati ieri in Basilicata. Lo rende noto la task force regionale con il consueto bollettino. Nelle scorse 24 ore non risultano decessi. I lucani guariti sono 88. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi salgono a 3.253 (+31), di cui 3.174 in isolamento domiciliare, mentre sono 10.541 le persone residenti in Basilicata guarite dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 347 quelle decedute. Le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane sono 79: al San Carlo di Potenza 29 nel reparto di Malattie infettive, 21 in Pneumologia, 8 in Medicina d'urgenza e 4 in Terapia intensiva; all'ospedale Madonna delle Grazie di Matera 9 nel reparto di Malattie infettive, 6 in Pneumologia e 2 in Terapia intensiva. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono stati analizzati 226.744 tamponi molecolari, di cui 209.874 sono risultati negativi, e sono state testate 138.743 persone.

  • Bonaccini (Emilia-Romagna): ristori regionali in arrivo entro Pasqua

    «Coi ristori regionali, in arrivo entro Pasqua, stiamo integrando quelli nazionali, che devono essere garantiti fino all'ultimo centesimo e con grande rapidità». Lo ha annunciato Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, sulla sua pagina Facebook. Il presidente ha poi aggiunto: «Sos bar e ristoranti, uno su due ha chiesto aiuto alla Regione per ricevere i 21 milioni di euro regionali stanziati. La gestione dell'emergenza sanitaria deve essere accompagnata dal sostegno alle attività, ai servizi e alle categorie economiche che devono fare i contri con le restrizioni necessarie a frenare il contagio».

    Il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

  • In Olanda Parlamento discute nuova legge su coprifuoco

    Oggi i deputati olandesi terranno un dibattito sulla legge a sostegno del coprifuoco nel Paese, per il coronavirus, dopo che un giudice ha ordinato la cancellazione della misura all'inizio di questa settimana. La Camera bassa del Parlamento dovrebbe sostenere la legge, che andrebbe poi in Senato venerdì, lo stesso giorno in cui gli avvocati dell'esecutivo si recheranno in tribunale per presentare ricorso contro l'ordine che vieta il coprifuoco dalle 21 alle 4:30.

  • In Valle d'Aosta 11 casi, 98 tamponi e nessun morto da ieri

    Sono 11 i nuovi casi di coronavirus riscontrati oggi in Valle d'Aosta dopo aver analizzato 98 tamponi. Nelle ultime 24 ore non si registrano ulteriori decessi, le vittime da inizio pandemia sono 413.

  • Paesi Ocse: in IV trimestre 2020 pil rallenta a +0,7%, in 2020 -4,9%

    Nel quarto trimestre del 2020 il pil dell'area dell'Ocse ha registrato una frenata attestandosi a +0,7%. Nel 2020 il pil dei paesi più industrializzati ha registrato un calo del 4,9%. Lo rende noto l'organizzazione internazionale con sede a Parigi. Il pil dei paesi del G7 nel quarto trimestre ha registrato una frenata a +0,8% (-5,1% nel 2020) mentre nell'area dell'euro il pil ha registrato un calo dello 0,6% (-6,7% nel 2020). In Italia il pil ha registrato un calo del 2% nel quarto trimestre dell'anno e dell'8,9% nel 2020.

  • Sale pressione su governatore stato New York Cuomo, Fbi indaga su case di cura

    L'Fbi e il procuratore dell'Eastern District di New York hanno aperto un'indagine su Andrew Cuomo e sulla sua gestione delle case di cura durante la pandemia. Lo riportano i media americani citando alcune fonti, secondo le quali l'indagine punta ad accertare le azioni di Cuomo in merito alle case di cura dopo che migliaia di residenti sono morti a causa del Covid. L'indagine mostra come la pressione sul governatore di New York resti elevata dopo le rivelazioni sui dati nascosti sul numero dei decessi per Covid nelle case di cura.

  • Sanità lombarda, Moratti cambia direttore generale: via Trivelli, arriva Pavesi

    Secondo quanto riportato dal sito del Corriere della Sera, ci sarà a brevissimo un cambio al vertice della direzione generale dell’assessorato alla Sanità della Regione Lombardia. Salta infatti Marco Trivelli, e arriva Giovanni Pavesi, già direttore generale della Ulss 5 Ovest Vicentino. Il cambio sarebbe stato disposto dalla stessa assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Letizia Moratti. Trivelli viene così sostituito dopo soli 8 mesi in cui ha occupato la poltrona tecnica di maggiore importanza dell’assessorato.

  • In Africa 1 milione dosi vaccino AstraZeneca in arrivo prossima settimana

    Il Centro di controllo e prevenzione delle malattie dell'Africa ha fatto sapere che il primo milione di dosi del vaccino AstraZeneca contro il Covid-19 dovrebbe arrivare la prossima settimana per la distribuzione in circa 20 Paesi. Le dosi sono le prime di circa 7 milioni provenienti dal Serum Institute in India. Il direttore dell'Africa Cdc, John Nkengasong, e colleghi non hanno detto immediatamente quali Paesi del continente di 54 nazioni riceveranno la prima spedizione, ma Nkengasong ha riferito che le prime dosi saranno inoculate agli operatori sanitari.

  • Inps: nel 2020 due milioni indennità disoccupazione, -3,1%

    Nel 2020 l'Inps ha ricevuto nel complesso 2.001.840 richieste di disoccupazione con un calo del 3,1% rispetto all'anno precedente. Lo rileva l'Inps nell'Osservatorio sulla cassa integrazione. A dicembre l'Inps ha ricevuto 111.286 domande di disoccupazione con un calo del 15% su dicembre 2019. Il dato risente del blocco dei licenziamenti deciso per fare fronte all'epidemia da Covid e alla crisi economica.

  • Vaccini, in Liguria mancano dosi per over 80 in tempi brevi, Toti indice vertice

    Questa mattina gli slot disponibili per gli over 80 che tentavano di effettuare una prenotazione anti Coronavirus sembravano essere esauriti. Per questo il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti ha indetto un vertice con i direttori sanitari con lo scopo di aggiungere nuovi slot. Alisa e Liguria Digitale programmano le vaccinazioni in base alle dosi ricevute e queste dosi, al momento, non sono sufficienti a soddisfare tutte le richieste in tempi brevi, per questo molte prenotazioni sono state fissate a giugno.

  • Inps, per cig Covid autorizzate fino a gennaio 4,2 miliardi di ore

    L'Inps ha autorizzato da aprile 2020 a gennaio 2021 4,2 miliardi di ore di cassa integrazione e fondi di solidarietà con causale Covid. Lo fa sapere l'Istituto. Sono state autorizzate 1.957,4 milioni di cig ordinaria, 1.434,3 milioni per l'assegno ordinario dei fondi di solidarietà e 846,7 milioni di cig in deroga. Nel gennaio 2021 sono state autorizzate 189,8 milioni di ore, facendo registrare un calo del 34,1% rispetto alle ore autorizzate a dicembre 2020.

  • Veneto: identificate 17 varianti, quattro preoccupanti

    A oggi, in Veneto sono stati sequenziati 519 campioni e sono stati identificati 17 gruppi genetici di Covid-19, tra cui 4 varianti definite preoccupanti dall'Ecdc. Lo ha reso noto il direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Antonia Ricci. Tra questi, la variante inglese è presente nel 17,7% dei 182 campioni esaminati sulla base della sorveglianza speciale lanciata dall'Istituto superiore di sanità. E la variante brasiliana è stata riscontrata nel padovano e nel veneziano.

  • Israele, nessun obbligo per chi non vuole vaccino

    «Non c'è e non ci sarà in futuro l'obbligo di vaccinazione in Israele. Non ci saranno sanzioni personali per chi non si vaccina». Lo ha detto il ministro della sanità Yuli Edelstein ammonendo tuttavia che rischiano il carcere tutti quelli che tenteranno di falsificare il Green Pass, la certificazione che testimonia la doppia immunizzazione. Proprio oggi cyber esperti hanno avvisato della facilità con chi si può manomettere i dati.

  • Milano, contro variante Uk stop a Carnevale e giochi in oratori

    La doccia fredda arriva ieri nelle Chiese di Milano. Stop al Carnevale (quello Ambrosiano si celebrerà in questi giorni), ai giochi, ai laboratori e alle attività che erano state pianificate per l'occasione negli oratori. Tutto ancora una volta deve fermarsi. C'è una nuova minaccia da tenere sotto controllo. La nota inviata dall'Arcidiocesi di Milano parla chiaro: «A seguito della diffusione della cosiddetta 'variante inglese' Covid-19, è necessario sospendere immediatamente tutte le attività ricreative e di animazione in oratorio», che siano «pomeriggi animati, giochi organizzati o laboratori». Incluso, prosegue la comunicazione datata 17 febbraio, gli eventi di ogni genere e tipo in presenza legati al Carnevale previsti per il prossimo sabato 20 febbraio». Niente coriandoli, stelle filanti e mascherine, né canti e giochi in oratorio, quindi. Troppo pericoloso. Tanta la delusione di genitori e ragazzi. Ma, del resto, 4 Comuni lombardi già sottoposti a zona rossa e l'allerta scattata per i focolai di varianti Covid non si potevano ignorare.

  • Toti: se arriveranno più dosi saremo pronti ad accelerare

    «Abbiamo un piano che prevede la somministrazione dei vaccini agli ultra ottantenni entro il 30 di maggio. Se qualcuno dice che è troppo in là rispondiamo che questo è il piano in base agli arrivi dei vaccini. Se riusciremo ad averne di più siamo pronti ad implementarlo». L'ha detto il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti in conferenza stampa.

  • Inail, 45,6% contagi su lavoro nel Nord-Ovest, Lombardia prima

    Dall'analisi territoriale emerge una distribuzione delle denunce di contagio sul lavoro da nuovo coronavirus del 45,6% nel Nord-Ovest (prima la Lombardia con il 27,1%), del 23,9% nel Nord-Est (Veneto 10,4%), del 14,2% al Centro (Lazio 5,9%), dell'11,8% al Sud (Campania 5,4%) e del 4,5% nelle Isole (Sicilia 2,9%). È quanto emerge dal nuovo report mensile della Consulenza statistico attuariale dell'Inail. Le province con il maggior numero di contagi da inizio pandemia sono quelle di Milano (10,5%), Torino (7,2%), Roma (4,7%), Napoli (3,8%), Brescia, Varese e Verona (2,7%), Genova (2,5%), Bergamo e Cuneo (2,0%). Milano è anche la provincia che registra il numero più alto di contagi di origine professionale nel mese di gennaio, seguita da Roma, Torino, Verona e Palermo.

    Sono però le province di Fermo, Sud Sardegna, Campobasso, Lecce e Gorizia quelle che registrano i maggiori incrementi percentuali rispetto alla rilevazione del mese precedente. Prendendo in considerazione i soli casi mortali, la percentuale del Nord-Ovest sale al 48,9% (prima la Lombardia con il 35,4%), mentre il Sud con il 20,8% dei decessi (contro l'11,8% riscontrato sul complesso delle denunce) precede il Centro (14,3%), il Nord-Est (11,7% rispetto al 23,9% del totale delle denunce) e le Isole (4,3%). Le province che contano più decessi dall'inizio della pandemia sono quelle di Bergamo (9,5%), Milano (8,9%), Napoli (6,9%), Roma (6,1%), Brescia (5,6%), Cremona (4,1%), Torino (3,7%) e Genova

  • Brindisi, accertati casi di variante inglese a Fasano: focolaio in Rsa

    «Stamattina mi è stata confermata la presenza di casi della variante inglese a Fasano: ne sono stati rilevati 18 fra i residenti e 42 nella residenza socio sanitaria Sancta Maria Regina Pacis». Lo dichiara il sindaco di Fasano (Brindisi), Francesco Zaccaria, dopo il colloquio telefonico con il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Brindisi, Stefano Termite. A Fasano da oggi scuole medie e superiori chiuse per dieci giorni, a causa dell'elevato numero dei contagi.

  • Vaccino AstraZeneca, Ema pubblica dossier valutazione completo

    L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha pubblicato il rapporto di valutazione completo sul vaccino di AstraZeneca contro il Covid-19, insieme alle informazioni sul prodotto in tutte le lingue ufficiali della Ue. Tra le informazioni, quelle sui risultati dei trial che hanno portato al via libera da parte dell'ente regolatorio. «La maggior parte dei partecipanti a questi studi - si legge nel dossier - avevano tra i 18 e i 55 anni. Non ci sono stati risultati sufficienti nei partecipanti più anziani (oltre i 55 anni) per fornire una cifra su quanto efficacemente il vaccino funzionerà in questo gruppo. Tuttavia, si prevede una protezione, dato che una risposta immunitaria si vede in questa fascia di età e si basa sull'esperienza con altri vaccini; poiché esistono informazioni affidabili sulla sicurezza in questa popolazione, gli esperti scientifici dell'Ema hanno ritenuto che il vaccino possa essere utilizzato negli adulti più anziani. Ulteriori informazioni - precisano dall'Agenzia - sono attese dagli studi in corso, che includono una percentuale più elevata di partecipanti anziani». Poiché inoltre il vaccino AstraZeneca ha ricevuto un'autorizzazione condizionale, «l'azienda - aggiungono da Ema - continuerà a fornire risultati dagli studi clinici che sono in corso. Questi e ulteriori studi forniranno informazioni su quanto dura la protezione, anche contro le nuove varianti del virus, quanto efficacemente il vaccino previene il Covid-19, quanto bene protegge le persone anziane, gli immunocompromessi, i bambini e le donne incinte e se previene i casi asintomatici».

  • Zaia: In Veneto risale rt, ma valori ancora da giallo

    «Il nostro Tt è attualmente attorno a 0,78: c'è uno spostamento minimo verso l'alto, che non ci preoccupa, ma va attenzionato. Ma gli altri valori sono decisamente bassi, abbondantemente sotto le soglie, per cui verosimilmente anche domani saremo in giallo». Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia. “«Per quanto riguarda le terapie intensive, siamo al 10% di occupazione rispetto alla soglia del 30%. E in area medica siamo al 15% rispetto al 40%», ha aggiunto.

  • Inail, da 2a ondata impatto più intenso su lavoro, +92mila contagi

    La seconda ondata della pandemia, come rileva il 13esimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell'Inail, pubblicato oggi insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali, ha avuto un impatto più intenso della prima anche in ambito lavorativo e non solo per la presenza di un mese in più. Il quadrimestre ottobre 2020-gennaio 2021, con oltre 92mila contagi, incide infatti per il 62,3% sul totale delle infezioni di origine professionale denunciate dall'inizio della pandemia, rispetto agli oltre 50mila casi registrati nel trimestre marzo-maggio 2020, pari al 34,2%. I casi denunciati sono concentrati soprattutto nei mesi di novembre (25,3%), marzo (19,2%), ottobre (15,9%), dicembre (15,1%), aprile (12,4%) e gennaio 2021 (6,0%), per un totale del 93,9%, mentre il rimanente 6,1% riguarda gli altri mesi del 2020: maggio (2,6%), settembre (1,3%), febbraio (0,7%), giugno e agosto (0,6% per entrambi) e luglio (0,3%), oltre alle 16 denunce del gennaio 2020. Come emerge anche da questi dati, nel periodo estivo tra la prima e la seconda ondata era stato registrato un consistente ridimensionamento del fenomeno, fino alla leggera risalita rilevata a settembre, che lasciava presagire la ripresa dei contagi che ha caratterizzato i mesi successivi.

  • Inail, al 31 gennaio contagi su lavoro a 147.875, +12,8% su mese

    I contagi sul lavoro da nuovo Coronavirus denunciati all'Inail alla data dello scorso 31 gennaio sono 147.875, pari a circa un quarto delle denunce complessive di infortunio sul lavoro pervenute dall'inizio del 2020 e al 5,8% dei contagiati nazionali totali comunicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss) alla fine di gennaio. I casi in più rispetto ai 131.090 del mese precedente sono 16.785 (+12,8%). E' quanto emerge dal 13esimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell'Inail.

  • Malaysia, 25 morti in 24h, nuovo record giornaliero

    La Malaysia ha registrato nelle ultime 24 ore 25 decessi provocati dal coronavirus, il livello giornaliero più alto dall'inizio della pandemia: lo riporta la Cnn. Allo stesso tempo, i nuovi casi sono stati 2.712. I dati portano il bilancio complessivo dei morti a quota 1.030 e quello dei contagi a quasi 275mila.

  • Vaccino over 80, quasi 400mila adesioni in portale Lombardia

    Mentre oggi sono ufficialmente partite le prime vaccinazioni anti-Covid per i cittadini lombardi over 80, continua a crescere anche il numero di anziani che stanno registrando la propria adesione. Secondo il monitoraggio effettuato dalla Regione sul portale messo a disposizione dei cittadini, alle 12 di oggi il contatore segnava un totale di quasi 400mila adesioni (399.843), su una popolazione target che si aggira intorno alle 730mila persone. L'adesione è stata registrata direttamente sul portale cittadini da 281.600 over 80, mentre la procedura è stata eseguita tramite i farmacisti per 106.648, e tramite i medici di famiglia per 11.595. Nessun utente risulta attualmente in coda.

    Le immagini postate su Facebook dall'ospedale Niguarda di Milano raccontano invece la prima giornata di iniezioni scudo: una coda ben distanziata di anziani con un accompagnatore davanti al centro vaccinazioni Covid, l'accoglienza dei medici davanti al simbolo della primula, un anziano con la mascherina seduto nella saletta, la manica arrotolata mentre riceve l'iniezione scudo. Siamo nella sede territoriale di via Ippocrate. Qui, spiegano dall'ospedale, “la campagna vaccinale si apre con la somministrazione di circa 300 dosi per arrivare in breve tempo al traguardo delle 700 vaccinazioni giornaliere. Il centro vaccinale di Niguarda, tra i più importanti della Regione per bacino di utenza (circa 15mila cittadini con più di 80 anni), garantirà le somministrazioni 7 giorni su 7”.

  • Bassetti: no differenze cliniche in pazienti con variante inglese

    «Ho appena finito di vedere tutti i pazienti ricoverati qui nel mio reparto al San Martino, come faccio ogni giorno da oltre un anno. Abbiamo anche qualche caso di variante inglese, che non rappresenta la maggioranza. I pazienti con queste varianti hanno un andamento clinico come tutti gli altri, senza particolari differenze. Trovo Importante vigilare sul problema varianti, ma non terrorizzare la gente. Questa e` la differenza tra chi fa il medico in corsia e chi si considera o è considerato esperto dalla stampa e dalla politica, ma pazienti non ne ha visti e non ne vede. Per affrontare questa infezione, come peraltro per tutte le altre, ci vuole calma, organizzazione e conoscenza». Così il responsabile di Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti sulla sua pagina Facebook.

  • In Veneto oltre mille nuovi positivi e 30 morti in 24 ore

    È di 1.042 nuovi positivi (ieri 492) e 30 vittime (ieri 70) in 24 ore il bilancio della pandemia di coronavirus in Veneto. Lo riporta il bollettino di Azienda Zero di questa mattina, ore 8. I contagiati da marzo salgono a 323.888 e le vittime totali sono 9.651. In calo i ricoverati in area non critica (-45), sostanzialmente stabili in terapia intensiva (-1), dove attualmente ci sono 96 persone.

  • Istat: per covid crollo nozze, unioni, separazioni, divorzi

    La pandemia ha fatto crollare, nel primo semestre 2020, matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi. Lo si legge nel report dell'Istat su 'Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi'. Il vero crollo si delinea nel secondo trimestre per via delle restrizioni relative alla celebrazione dei matrimoni religiosi durante il lockdown, così come per quelle finalizzate a ridurre gli eventi di stato civile che hanno luogo nei Comuni. La diminuzione rispetto al secondo trimestre 2019 è stata di circa 80% per i matrimoni, di circa 60% per le unioni civili e le separazioni/divorzi consensuali presso i comuni e i tribunali.

  • Usa, scende a 77,8 anni la speranza di vita, dato più basso dal 2006

    Cala di un anno la speranza di vita negli Stati Uniti a causa del Covid. È quanto emerge da un rapporto dei Centers for Disease and Control relativo alla prima metà del 2020 che registra una speranza di vita di 77,8 anni, il più basso dal 2006. E il dato è ancora più pesante se si guarda ai gruppi delle minoranze etniche: per i maschi afroamericani, l'aspettativa è scesa di 3 anni. Mentre quelli ispanici di 2,4 anni. In generale per gli afroamericani l'aspettativa di vita è scesa di 2,7 anni, a 72 anni, la più bassa dal 2001. Mentre per gli ispanici è scesa a 79,9, con un calo di un anno e nove mesi. Per gli uomini americani l'aspettativa di vita è di 75,1 anni, mentre per le donne di 80, 5 anni, con un calo di almeno un anno.

  • Pandemia sfiora 110 milioni contagi nel mondo

    Sono ormai quasi 110 milioni le persone contagiate dal coronavirus in tutto il mondo. L'ultimo bilancio globale della Johns Hopkins University, registra 395.451 nuove infezioni nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 109.981.805. I nuovi decessi nel mondo sono 11.392, per un totale di 2.432.197 morti. Le persone guarite sono 61.940.719. Gli Stati Uniti sono sempre il paese più colpito, con 27.826.891 contagi e 490.550 morti, seguiti da India (10.950.201 contagi e 156.014 decessi) e Brasile (9.978.747 contagi e 242.090 morti).

  • Burioni, «no terrore gratuito su variante sudafricana, ecco i dati»

    Attenersi ai dati disponibili sugli effetti della variante sudafricana di Sars-Cov-2, perché «tutto il resto è terrore gratuito». Parola del virologo Roberto Burioni, che su Twitter fa il punto su «quello che a oggi si sa» del mutante. «Non ci sono al momento dati - scrive il docente dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano - che indicano una maggiore contagiosità o una maggiore 'patogenicità' di questa variante. In tre studi clinici preliminari alcuni vaccini sembrano essere meno efficaci contro di essa». Tuttavia, precisa Burioni, «non ci sono evidenze che ci indicano che i vaccini più potenti (quelli a mRna) possano essere meno efficaci. Due report usciti ieri mostrano una diminuzione della capacità neutralizzante del siero dei vaccinati nei confronti di questa variante, ma non si può affermare - puntualizza il virologo - che questo dato di laboratorio sia correlato con minore protezione, per dei motivi molto complessi che è difficile spiegare».

  • Liliana Segre vaccinata al Fatebenefratelli di Milano

    Vaccinazione al Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano per la senatrice a vita Liliana Segre. L'ultranovantenne milanese, sopravvissuta ad Auschwitz, si è presentata al centro vaccinale verso le 11.30 di questa mattina per la somministrazione programmata. Ad accoglierla anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il vice presidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti.

  • 378 nuovi casi e 5 decessi in Alto Adige

    Cinque decessi, 378 nuovi casi e 458 pazienti covid ospedalizzati: sono questi i dati principali dell'ultimo bollettino dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige. Nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 2687 test pcr (265 positivi) e 9145 test antigenici (213 positivi). Nei normali reparti ospedalieri si trovano 253 pazienti, nelle cliniche private 163 e in terapia intensiva 42. Altri quattro pazienti sono ricoverati in terapia intensiva in Austria. Sono 15287 gli altoatesini in quarantena.

  • D'Amato: dati Lazio confermerebbero zona gialla

    «Dai dati in nostro possesso del monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità il Lazio dovrebbe rimanere in zona ‘gialla' con un valore RT a 0.95, una riduzione del numero dei nuovi focolai, una riduzione del tasso di occupazione dei posti letto totali di terapia intensiva e di quelli in area medica entrambi al di sotto delle soglie di allerta. Inoltre vi è una riduzione dell'incidenza per 100 mila abitanti. Come sempre diciamo i colori non sono un concorso a premi, ma il frutto del rispetto da parte dei cittadini delle regole di prevenzione. La zona gialla non è mai un disco verde o un tana libera tutti, anzi aumenta la responsabilità e il rigore. Ovviamente attenderemo le valutazioni finali dell'Iss e del Ministero della Salute». Lo dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

  • Report Gimbe, consegnata 1 dose vaccino su 3 nel primo trimestre

    «Al 17 febbraio sono state consegnate alle Regioni 4,07 milioni dosi di vaccino, il 31,8% dei 12,8 milioni attesi per il primo trimestre 2021». Lo sottolinea la Fondazione Gimbe, nel monitoraggio settimanale indipendente sui numeri di Covid-19 e le vaccinazioni in Italia. «Per rispettare la tabella di marcia delle forniture - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe - entro fine marzo dovrebbero essere consegnate in media 1,45 milioni di dosi a settimana, a fronte delle quasi 600mila attuali». Dal canto loro le Regioni devono essere pronte ad accelerare le somministrazioni, che oggi viaggiano ad una media di circa 480mila per settimana. «Peraltro, se da un lato vengono correttamente accantonate le dosi per il richiamo - puntualizza Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe - dall'altro nell'ultima settimana si rileva un rallentamento delle somministrazioni di quasi il 30%, possibile spia di difficoltà organizzative della campagna vaccinale fuori da ospedali e Rsa».

    Preparazione del vaccino Moderna a Roma. ( Photo Cecilia Fabiano/LaPresse)

  • Fedriga: «nostri dati dicono che Friuli Venezia Giulia può restare zona gialla»

    «Secondo le nostre previsioni, il Friuli Venezia Giulia continuerà a restare in zona gialla». A comunicarlo è il governatore della Regione Massimiliano Fedriga. «Come di consuetudine - spiega Fedriga - attendiamo nella giornata di domani dall'Istituto superiore di Sanità l'indicazione settimanale sul colore delle regioni. Tuttavia, analizzando i dati in nostro possesso con gli esperti che fanno parte della task force sul monitoraggio della pandemia in Friuli Venezia Giulia, l'ipotesi che la nostra regione resti zona gialla al momento è confermata».

  • Al 45,3% i vaccinati in Israele con una dose

    Mentre si allenta gradualmente il lockdown, Israele è arrivata al 45,3% delle persone vaccinate con almeno una dose, ovvero 4.138.000 cittadini. Ad avere avuto anche la seconda dose sono stati in 2.762.000, circa il 30,2% della popolazione. Solo ieri i vaccinati sono stati 135mila (61mila prima dose, 74mila seconda) in un dato che rilancia la campagna, un poco in affanno nei giorni passati. Per ogni cittadino del tutto immunizzato è previsto il cosiddetto 'Green pass' che - in base alle disposizioni - consente a partire da domenica prossima la possibilità di frequentare palestre, piscine, hotel ed altri luoghi. Tuttavia, il 'Green Pass' - scaricabile dal sito del ministero della Sanità, da quello della Cassa mutua che ha registrato la doppia immunizzazione o da una app - sta suscitando, secondo i media, qualche problema di sicurezza poiché secondo alcuni esperti è facilmente modificabile. Intanto prosegue il calo delle nuove infezioni. I dati del ministero della Sanità parlano di 4.076 casi nelle ultime 24 ore a fronte di 64.000 tamponi circa con una percentuale del 6.6%: la più bassa da gennaio. Scende anche il numero dei malati gravi, che si ferma a 928, anche questo il più basso da oltre un mese.

  • Demoscopika, la chiusura degli impianti sci costa 9,7 miliardi

    La decisione di posticipare l'apertura degli impianti sciistici peserà drammaticamente sul turismo bianco italiano: ben 12,4 milioni di turisti in meno che genereranno mancati incassi per il comparto pari a oltre 9,7 miliardi di euro. A fissare il 'conto' della contestata ordinanza che ha stabilito la chiusura degli impianti sciistici fino al 5 marzo è una analisi dell'Istituto Demoskopika, sulla base di un modello previsionale che, partendo dall'andamento dell'imposta di soggiorno, fissa a 785 euro per persona la spesa media stimata per sostenere la settimana bianca. Lo stop «rischia, dunque, di mettere definitivamente in ginocchio il turismo invernale con circa 1.800 impianti di risalita al servizio dei comprensori sciistici che producono lavoro per ben 14 mila persone oltre all'indotto» e le destinazioni turistiche invernali più penalizzate sono Trentino-Alto Adige, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia e Veneto la cui perdita di spesa turistica rappresenta oltre l'86 per cento dei mancati introiti complessivi italiani, pari a 8,4 miliardi di euro.

  • Hong Kong inizia campagna vaccinazioni

    Hong Kong inizierà a somministrare il vaccino contro il Covid-19 ai suoi residenti gratuitamente il 26 febbraio, giorno previsto per l'arrivo del primo milione di dosi di Sinovac Biotech. In una conferenza stampa svolta oggi, Patrick Nip, segretario del servizio civile del governo della regione amministrativa speciale cinese di Hong Kong (HKSAR), ha affermato che le persone nei gruppi prioritari, compresi gli operatori sanitari e gli anziani, possono prenotare online le loro prime dosi a partire da martedì prossimo. Anche il personale delle case di cura, i fornitori di servizi pubblici come gli spazzini, i postini, i membri delle forze di sicurezza, i lavoratori del trasporto transfrontaliero, compresi i camionisti, saranno i primi a ricevere il vaccino. Oltre al vaccino Sinovac, entro la fine di questo mese dovrebbero essere spedite a Hong Kong 1 milione di dosi del vaccino sviluppato da Fosun Pharma e BioNTech. Poiché i vaccini stanno per arrivare in successione, l'inoculazione sarà effettuata in fasi, ha detto Nip. Il governo HKSAR si è assicurato un totale di 22,5 milioni di dosi di vaccini Covid-19, sufficienti a coprire i 7,5 milioni di abitanti di Hong Kong, dal momento che ogni persona ha bisogno di due dosi di vaccino.

  • Cremlino, domanda estera vaccino Sputnik V supera capacità produttiva

    La domanda di vaccino russo contro il coronavirus dagli altri Paesi supera sostanzialmente la capacità di produzione esistente. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Per quanto riguarda la domanda del vaccino russo all'estero, è davvero alta», ha osservato. «È così alta che supera significativamente la capacità di produzione». Lo riporta la Tass.

  • Striscia di Gaza, «in arrivo 20 mila dosi di vaccino da Emirati»

    Gli Emirati arabi uniti hanno inviato verso Gaza, attraverso l'Egitto, 20 mila dosi di vaccino Sputnik. Il loro ingresso nella Striscia sarebbe imminente. Lo ha anticipato la radio pubblica israeliana Kan secondo cui si tratta di una iniziativa di Mohammed Dahlan, un rivale politico del presidente palestinese Abu Mazen, anche in vista delle elezioni legislative dell'Anp nel maggio 2021. Secondo la emittente Dahlan - ex dirigente di al-Fatah nella Striscia e adesso uomo di affari attivo nel Golfo - ha ottenuto dagli Emirati l'impegno di inviare a Gaza altre quantità di vaccini anche nei prossimi mesi. Queste informazioni non hanno per ora conferma a Gaza. Il ministero della sanità locale ha intanto precisato che ieri da Ramallah sono giunte 2.000 dosi di Sputnik inoltrate dall'Anp, e non solo mille come annunciato dalle autorità israeliane. Si tratta dei primi vaccini arrivati nella Striscia dall'inizio della pandemia.

  • Inail: 147.875 contagi sul lavoro fino a fine gennaio, 461 morti

    Sono 147.875 i contagi sul lavoro da Covid denunciati all'Inail fino a gennaio e quasi due terzi (il 62,3%) sono riferiti alla seconda ondata, tra ottobre e gennaio 2021. Lo fa sapere l'Inail sottolineando che solo a gennaio sono arrivate 16.785 denunce di contagio sul lavoro. Le morti sul lavoro per Covid denunciate sono state nel complesso dall'inizio dell'epidemia 461, 38 delle quali nel mese di gennaio.

  • Iss, risultati indagine varianti da Regioni devono essere inviati entro primo marzo

    Ogni Regione/PPAA dovrà inviare entro entro il 1° marzo 2021 alle ore 12 i risultati aggregati relativi all'indagine rapida sulla diffusione delle varianti UK, Brasiliana e Sudafricana in Italia. Il termine è stabilito nella circolare del ministero della salute. Tutti i dati ottenuti per la presenza di una delle tre varianti oggetto della valutazione, si legge, «dovranno essere altresì inseriti dalle Regioni e dalle PPAA nella piattaforma della Sorveglianza Integrata COVID-19 dell'Istituto Superiore di Sanità».

  • Giani (Toscana): nervi saldi, c'è aumento contagi. Dateci i vaccini

    «Indubbiamente dobbiamo avere nervi saldi, perché questo aumento dei contagi è un dato oggettivo». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Toscana, riguardo al picco di 956 nuovi contagi Covid rilevati nella regione nelle ultime 24 ore, sottolineando che «comunque abbiamo conosciuto a ottobre e novembre giornate in cui i nuovi contagi avevano superato i 2.700, quindi io sono convinto che dobbiamo essere sempre molto razionali nel considerare che c'è in questo momento un aumento dei contagi, ma c'è anche un muro che stiamo erigendo attraverso i vaccini. Vaccini, vaccini, vaccini: è necessario trasmettere sempre più questo elemento di sicurezza». Secondo Giani, che ne ha parlato a margine di un evento agli Uffizi, si può ottenere questo risultato «oltre quelle 8.000-9.000 vaccinazioni che possiamo fare ogni giorno come stiamo facendo, se ce ne vengono forniti dall'Europa, e quindi contestualmente lo Stato li trasferisce a noi perché possiamo somministrare la vera arma contro la pandemia, il vaccino. Domenica ero al Mandela Forum: coloro che noi avevamo lì a somministrare i vaccini mi dicevano 'peccato somministrarne oggi 1.000, quando noi fisicamente saremmo in grado di somministrarne 3.000 in giornata'. Non mancano gli ambienti, non mancano gli operatori, anzi la nostra è una macchina che va potenzialmente molto forte, purché ci diano la materia prima: i vaccini».

  • Responsabile vaccini Israele, '90% over 60 già protetto'

    “A 2 mesi dall'inizio del piano vaccinale, 7 milioni di dosi di vaccino Pfizer sono state somministrate, con oltre 2 milioni di israeliani che hanno già ricevuto entrambe le dosi. Il 90% degli over 60 ora sono già vaccinati”. E “nonostante l'ondata di contagi degli ultimi tempi causata dalla diffusione della variante inglese” di Sars-CoV-2, “pochi” infettati “sono over 60. E' la prova dell'efficacia di questo vaccino”. Così Arnon Shahr, responsabile della task force che si occupa delle vaccinazioni anti-Covid in Israele, ospite a 'The Breakfast Club' su Radio Capital.“Dopo aver vaccinato gli over 50 - ha spiegato - ci siamo chiesti dove volevamo andare e abbiamo deciso che la priorità non poteva che essere l'apertura delle scuole. Ora le vaccinazioni includono tutti i cittadini con più di 16 anni. Nell'ultima settimana siamo riusciti così a tornare alle lezioni in presenza per i licei”. “I vaccini per la popolazione palestinese? Hanno l'autorità per gestire in autonomia le vaccinazioni - ha sottolineato Shahr - Abbiamo dosi di Moderna non utilizzate e le stiamo concedendo per gli operatori sanitari palestinese. Abbiamo interesse perché anche i nostri vicini vengano vaccinati”.

    La Città Vecchia di Gerusalemme oggi imbiancata


  • Ue lancia allarme, allevamenti visoni a rischio

    Tutti gli allevamenti di visoni in Europa sono a rischio Covid e i test su personale e animali dovrebbero essere una priorità. Sono le conclusioni di un rapporto congiunto dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Il rapporto raccomanda il rilevamento precoce del nuovo coronavirus negli allevamenti di visoni dell'Unione europea come obiettivo prioritario delle attività di monitoraggio. Fino al gennaio 2021 il virus è stato rilevato in 400 allevamenti di visoni in nove Paesi europei, di cui 290 in Danimarca, 69 nei Paesi Bassi, 17 in Grecia, 13 in Svezia, 3 in Spagna, 2 in Lituania, 1 in Francia e in Italia.

  • Iss, su varianti test funzionano ma seguire indicazioni ministero

    I test per la diagnosi di Covid che si usano attualmente sono in grado di rilevare le varianti di Sars-CoV-2? “In linea generale, i test diagnostici attualmente in uso funzionano correttamente”, scrive l'Istituto superiore sanità in una nuova Faq dello speciale varianti aggiornato online. L'Iss rimanda comunque alle indicazioni diffuse nei giorni scorsi dal ministero della Salute. “Il ministero della Salute - spiega - raccomanda l'uso di test molecolari non esclusivamente basati sul gene S. Si può ricorrere ai test antigenici, ma per le eventuali conferme sono necessari i test antigenici non rapidi (di laboratorio) o quelli rapidi con lettura in fluorescenza (cioè letti con apposite apparecchiature), che garantiscano alta specificità e sensibilità”. Invece, “per potere distinguere se un'infezione è determinata da una variante - precisa l'Iss - è necessario un test specifico altamente specialistico che è detto 'sequenziamento', tramite il quale si determina la composizione esatta del genoma del virus. Il sequenziamento non è un'analisi a disposizione del pubblico, ma è un tipo di test che viene effettuato solo in centri specializzati per motivi di sanità pubblica”.

  • Parigi, sondaggio: un francese su tre conta su ritorno a normalità nel 2021

    Un francese su 3 - il 31% - conta di poter tornare alla normalità nel 2021, il 30% spera in un miglioramento il prossimo anno e il 17% non crede di poter tornare alla vita che faceva prima della pandemia se non dopo il 2022. Secondo un sondaggio Elabe per Bfmtv, il 22% degli interpellati è ancora più pessimista e ritiene che non potrà mai tornare a condurre la vita che faceva prima della crisi. L'effetto pandemia si sente anche quando si chiede dei progetti per il futuro: il 43% sente la propria vita determinata dalla crisi ma non rinuncia a tentare di fare dei piani per il futuro, il 39% ammette di vivere alla giornata, il 17% continua, come se niente fosse, a fare e realizzare progetti. La maggior parte degli interpellati esprime il desiderio di veder allentare le restrizioni sia per ragioni economiche che psicologiche e sociali. Sette francesi su 10 sono favorevoli alla riapertura dei musei (74%), dei ristoranti (72%), cinema e teatri (71%). Un pò più della metà chiede la riapertura dei centri sportivi.

  • Inps: a novembre 664.000 posti lavoro in meno su anno

    Il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a novembre 2020, ovvero la differenza tra quelli registrati nel mese rispetto a quelli di novembre 2019 è negativo per 664.000 unità. Lo rileva l'Inps nell'Osservatorio sul precariato. Nel corso degli undici mesi del 2020 le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 4.755.000 (-30% sullo stesso periodo del 2019 anche per gli effetti legati all'emergenza da Covid-19. Il calo ha riguardato soprattutto i contratti a termine. Le cessazioni negli 11 mesi sono state 5.051.000 (-20%). La variazione netta negli 11 mesi è stata negativa per 295.696 posti di lavoro.

  • Sileri, «lockdown nazionale non necessario»

    “E' possibile che alcune varianti eludano i vaccini, ma è molto più probabile che i vaccini funzionino anche con le varianti. Speriamo di vaccinare tutti i soggetti più fragili entro maggio”. Lo ha detto Pierpaolo Sileri, senatore M5s, intervenendo a Radio Cusano Campus ed ha aggiunto: “E' verosimile che alcune regioni tornino in zona arancione e qualcuna in zona rossa. Lockdown nazionale non necessario, ci saranno stop&go. Va mantenuto il blocco degli spostamenti tra regioni. Ho apprezzato che Draghi abbia usato la parola trincea, perché siamo in guerra e per uscirne servirà tutto il 2021” “Sicuramente c'è una continuità con l'azione di procedere con la vaccinazione nel più breve tempo possibile per osteggiare l'avanzata del virus – ha affermato Sileri - Ho apprezzato che abbia usato la parola trincea, perché siamo in guerra, tutti nella stessa buca a combattere. Servirà probabilmente tutto il 2021 per uscire da questa trincea definitivamente”.

  • Galli (Sacco), «serve reale tracciamento varianti, siamo lenti»

    “Condivido la linea del nuovo governo” Draghi per il contrasto dell'epidemia di Covid-19 in Italia. “Il punto è riuscire a metterla in atto e ad adeguare rapidamente alcune cose che non sono ancora adeguate. Ad esempio la possibilità di avere un reale tracciamento a livello nazionale della presenza delle varianti” di Sars-CoV-2. Segnala una rischiosa lentezza su questo fronte Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco e dell'università degli Studi di Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3. “Carta canta e burocrazia dorme”, ha affermato. “Tocca adeguarsi rapidamente anche in questo Paese ad avere una rapida ed effettiva rilevazione di determinate realtà epidemiologiche, altrimenti siamo nei guai”, ha ammonito l'esperto. “Non è questione di lanciare allarmi - ha precisato - è una constatazione di fatto. E' abbastanza buffo che i dati che vengono visti e prodotti nei laboratori universitari vengano poi ripresi con grande lentezza dai sistemi di sorveglianza che ancora non ci sono e dai laboratori ospedalieri che ancora non stanno al passo. Non ovunque, ma è una realtà da tenere in considerazione - ha sottolineato Galli - perché adesso abbiamo bisogno di stare al passo”.

  • Russia, 480 morti e 13mila nuovi casi in ultime 24 ore

    E' salito a 81.926 vittime il bilancio ufficiale della pandemia in Russia. Lo hanno comunicato le autorità sanitarie locali, dando notizia di altri 480 decessi nelle ultime 24 ore. Secondo quanto riportano i media russi, rispetto a ieri si contano anche 13.447 nuovi casi, 1.950 dei quali a Mosca, per un totale di oltre 4,1 milioni di contagi dall'inizio dell'emergenza sanitaria.

  • Vaccini: mano dura del Vaticano contro i dipendenti no vax

    Mano dura del Vaticano contro i dipendenti che scelgono di non vaccinarsi contro il Covid. La vaccinazione è volontaria ma un decreto del Presidente della Pontificia Commissione dello Stato della Città del Vaticano, cardinale. Giuseppe Bertello, prevede per i dipendenti che non fanno il vaccino (che il Vaticano ha messo a disposizione) fino al demansionamento per chi non può farlo per ragioni di salute, con il mantenimento dello stipendio. Per chi si rifiuta “senza comprovate ragioni di salute” ci sono “conseguenze di diverso grado che possono giungere fino alla interruzione del rapporto di lavoro”. Il decreto è su Vaticanstate.

  • Numeri da zona bianca in Val d'Aosta: «sarebbe la prima»

    La Valle d'Aosta ha i numeri teorici (contagi, pressione sanitaria, terapie intensive) per passare in zona bianca. Sarebbe la prima regione in Italia. La decisione definitiva - che tiene conto anche di altri parametri - sarà presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza. La piccola regione alpina per la terza settimana consecutiva ha meno di 50 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti. I ricoverati in ospedale sono 8, di cui solo 2 in terapia intensiva. Con il passaggio in zona bianca decadrebbero divieti e chiusure (palestre, cinema, teatri) oltre che l'efficacia del Dpcm che blocca lo sci amatoriale fino al 5 marzo.

  • Immunologo Fischer: «vaccino AstraZeneca è efficace e sicuro»

    L'immunologo Alain Fischer, coordinatore della campagna di vaccinazione in Francia, ha difeso il vaccino anti-Covid sviluppato da AstraZeneca dalle critiche per gli effetti collaterali osservati in alcuni pazienti, soprattutto giovani. Quello di AstraZeneca è “un buon vaccino, che protegge bene e che è sicuro”, ha dichiarato 'monsieur vaccin' in un'intervista a Europe 1.

  • Vaccini, Giani: anticorpo monoclonale toscano efficace anche contro varianti

    “Una splendida notizia: l'anticorpo monoclonale prodotto in Toscana sarà efficace anche contro le varianti del Covid. Grazie al grande lavoro del team di giovani ricercatori guidati dal professor Rino Rappuoli avremo presto un'arma in più per combattere il virus anche con un farmaco. Orgogliosi di aver investito fin da subito su una sfida così importante per tutta la comunità”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

    Nel Senese Chiusi è diventa zona rossa


  • Vaccini, D'Amato: nel Lazio già 10mila prenotazioni docenti

    Sono partite bene da questa notte a mezzanotte le prenotazioni riservate ai docenti e al corpo scolastico di scuole e università. Raggiunta già la quota delle 10mila prenotazioni per il vaccino anti Covid. Presto il servizio sarà esteso anche agli over 55 anni dopo la decisone di Aifa sul vaccino AstraZeneca e la formalizzazione del ministero della Salute. Le prenotazioni sono per i docenti delle scuole e delle università e non per gli studenti over 18 che potranno farlo dal loro medico di famiglia quando arriverà il proprio turno. Verranno effettuate verifiche a tappeto”. Lo dichiara l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

  • Pfizer: variante sudafricana potrebbe ridurre significativamente protezione vaccino di due terzi

    Uno studio di laboratorio - riporta Reuters - indica che la variante sudafricana del coronavirus può ridurre dei due terzi la protezione tramite anticorpi del vaccino in commercio Pfizer Inc/BioNTech, e non è neanche chiaro se la somministrazione sarà efficace contro la mutazione, comunicano ieri 17 febbraio le due compagnie.Non ci sono ancora certezze su questo punto e se invece il vaccino riesce a neutralizzare il virus, ma in ogni caso le due aziende hanno deciso di lavorare a una nuova versione del vaccino - con investimenti e colloqui con le agenzie che regolano l’immissione nel commercio - in grado di rispondere anche a questa nuova variante.

  • Infettivologo Gori, «in troppi rifiutano il vaccino AstraZeneca

    “Ma perché non posso scegliermi il vaccino da fare?”. Ad Andrea Gori, direttore di Malattie infettive al Policlinico di Milano, lo stanno chiedendo da giorni in modo pressante al telefono, con messaggini, via mail, e lui non si stanca di rispondere che “AstraZeneca non è il vaccino di serie B”. In un'intervista pubblicata sulle pagine milanesi del 'Corriere della Sera', l'esperto racconta che “in troppi rifiutano” il siero anti-Covid prodotto dall'azienda anglo-svedese, per il quale l'Agenzia italiana del farmaco Aifa ha appena dato il via libera all'uso fino ai 65 anni in persone senza rischi specifici di progressione della malattia verso forme gravi. Dire no a questo vaccino, avverte Gori, è “un errore che può costare caro”. “Molte delle persone candidate a quel vaccino si lamentano di essere state dirottate su un vaccino scadente - spiega l'infettivologo - Si chiedono perché ai medici è stato fatto quello migliore. Che se non lo fanno a così tante categorie, qualcosa dietro ci sarà”. Ebbene, “la sensazione è che in troppi abbiano male interpretato i dati: il fatto che Pfizer e Moderna abbiano efficacia al 94% e AstraZeneca al 65% non significa che quest'ultimo non funziona. E' un ottimo vaccino che evita la malattia”, assicura lo specialista. “Dobbiamo chiederci qual è la finalità di questa vaccinazione: è importante che protegga dallo sviluppo di forme gravi - precisa - quindi dalla morte e dal ricovero in ospedale. E in questo senso l'efficacia è al 100%. Posso avere una forma di infezione lieve se sono sfortunato, ma non è un dramma per nessuno avere un po' di febbre”. Il clima nato intorno al vaccino AstraZeneca “penso dipenda da una certa pubblicità negativa o comunque dalla leggerezza con cui questi dati sono stati illustrati. Si sposta l'attenzione da una certezza che abbiamo: non stare male. Invece c'è chi fingerà una patologia immaginaria per farsi dirottare su un altro farmaco”, prospetta Gori.“Bisogna credere in questo vaccino - esorta l'infettivologo del Policlinico di Milano - E' l'unico che può portarci all'immunità di gregge”, anche perché è quello di cui l'Italia ha opzionato più dosi. “Non solo: se puntiamo a fare una vaccinazione di massa in un breve periodo di tempo, l'efficacia della singola somministrazione non conta sia al 65 o al 94% - sostiene Gori - Quello conterebbe nel caso di una campagna diversa, più ristretta e mirata ad alcune fasce della popolazione”. Ci sono altri vantaggi dello 'scudo' AstraZeneca che la gente sottovaluta? “Rispetto a Pfizer, ad esempio - risponde l'esperto - ha un livello di tossicità inferiore, in particolare in occasione della seconda dose. Significa che può generare reazioni avverse minori e in molti meno casi”.

  • Air France-Klm: rosso di 7,1 miliardi nel 2020, shock «senza precedenti» con Covid

    Air France-KLM ha perso 7,1 miliardi di euro lo scorso anno, uno shock “senza precedenti” causato dal Covid-19 che ha gravemente colpito il settore del trasporto aereo e privato il gruppo franco-olandese di due terzi dei suoi clienti. Il fatturato è crollato del 59% rispetto al 2019, a 11,1 miliardi di euro, ha scritto il gruppo in un comunicato stampa, avvertendo che il primo trimestre del 2021 sarà ancora “difficile” e che la ripresa della visibilità resta “limitata”, anche se si aspetta un aumento del traffico nel secondo e terzo trimestre grazie all'auto deii vaccini. “Sono ordini di grandezza che ti fanno girare la testa”, ha ammesso il ceo del gruppo, Frédéric Gagey. La crisi ha fatto subire ad Air France-Klm “uno shock senza precedenti”, ha sintetizzato la compagnia nel comunicato. La perdita netta è in linea con le aspettative degli analisti finanziari. Include un accantonamento per ristrutturazione di 822 milioni di euro, in gran parte conseguenza dei piani di uscite volontarie intrapresi dal gruppo, ha spiegato Gagey durante una conferenza stampa.

    Covid hotel per passeggeri in quarantena a Heathrow

  • Mascherine con false certificazioni «Ce», Gdf oscura 4 siti internet

    Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Torino ha denunciato il titolare di una ditta per contraffazione di marchi, frode in commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, truffa e sostituzione di persona e oscurato 4 siti internet, effettuando varie perquisizioni, nell'ambito dell'operazione ‘Certame' a contrasto dell'indebito utilizzo del marchio ‘Ce' su dispositivi di protezione individuale. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino, sono state condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, insieme a 2 Reparti Speciali della Guardia di Finanza, il Nucleo Speciale Beni e Servizi e il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche. Gli accertamenti hanno consentito di individuare un soggetto torinese, che presentandosi anche con diversi nomi e sfruttando lo stato di emergenza causato dell'epidemia da Coronavirus, attraverso la propria ditta individuale si proponeva come interlocutore in grado di rilasciare la certificazione di conformità ‘Ce' necessaria alle aziende per commercializzare le mascherine facciali classificabili come dispositivi di protezione individuale o dispositivi medici. Al fine di accrescere la propria credibilità sul mercato e promuovere la propria attività presso le aziende interessate alla produzione e importazione delle mascherine, l'uomo aveva anche creato una serie di siti internet nei quali millantava le proprie capacità professionali e tecniche nel campo della certificazione di conformità delle mascherine facciali, conquistando la buona fede di diverse aziende nazionali.

    I test per la diagnosi di Covid che si usano attualmente sono in grado di rilevare le varianti di Sars-CoV-2? “In linea generale, i test diagnostici attualmente in uso funzionano correttamente”, scrive l'Istituto superiore sanità in una nuova Faq dello speciale varianti aggiornato online. L'Iss rimanda comunque alle indicazioni diffuse nei giorni scorsi dal ministero della Salute. “Il ministero della Salute - spiega - raccomanda l'uso di test molecolari non esclusivamente basati sul gene S. Si può ricorrere ai test antigenici, ma per le eventuali conferme sono necessari i test antigenici non rapidi (di laboratorio) o quelli rapidi con lettura in fluorescenza (cioè letti con apposite apparecchiature), che garantiscano alta specificità e sensibilità”. Invece, “per potere distinguere se un'infezione è determinata da una variante - precisa l'Iss - è necessario un test specifico altamente specialistico che è detto 'sequenziamento', tramite il quale si determina la composizione esatta del genoma del virus. Il sequenziamento non è un'analisi a disposizione del pubblico, ma è un tipo di test che viene effettuato solo in centri specializzati per motivi di sanità pubblica”.

    Il presidente sudcoreano Moon visita una fabbrica di siringhe a Gunsan


  • Vaccini, in Italia somministrate 3.181.659 dosi

    Sono 3.181.659 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, secondo il report del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria. Si tratta del 78,1% delle dosi totali consegnate sul territorio nazionale.

    Coronavirus, i vaccinati al 17 febbraio 2021
  • Contagi in «forte calo» in Inghilterra

    I contagi da coronavirus in Inghilterra hanno registrato un “forte calo” da gennaio: è quanto emerge da uno studio, denominato React, dell'Imperial College London. Lo riporta la Bbc. Nel complesso, in Inghilterra i casi sono diminuiti di due terzi dall'inizio dell'attuale lockdown, con un calo dell'80% a Londra. Tuttavia, i livelli della malattia sono ancora alti, con un tampone positivo ogni 200 effettuati nel periodo 4-13 febbraio. Un livello, questo, simile a quello registrato verso la fine dello scorso settembre. Lo studio è stato realizzato su un campione di oltre 85mila tamponi. (ANSA).

  • Fauci, «negli Usa vaccini disponibili per tutti a luglio»

    A luglio negli Stati Uniti saranno disponibili “circa 600 milioni di vaccini anti-Covid”, sufficienti per l'intera popolazione, ma serviranno almeno altri due mesi perché tutti vengano vaccinati. Lo ha sottolineato Anthony Faucy, il virologo americano che fa parte della task force della Casa Bianca per la lotta al Covid-19. I vaccini “saranno disponibili a luglio. Ci vorranno un paio di mesi in più” per somministrarli e “verso la fine dell'estate tutti saranno vaccinati”, ha dichiarato Fauci alla Cnn.

    Il Presidente Usa Joe Biden con a fianco il Chief Medical Adviser su Covid-19 Anthony Fauci

  • Ciccozzi: «Almeno 5 varianti, fase molto critica»

    “Almeno cinque”. Così Massimo Ciccozzi, ordinario di epidemiologia all'università Campus Biomedico di Roma, in un'intervista al Corriere della Sera. “Quasi tutte hanno la mutazione sul gene che produce la proteina Spike usata dal virus per agganciarsi alle cellule umane - spiega -. La variante cosiddetta inglese, la brasiliana, la sudafricana, una quarta sequenziata a Napoli, identificata per la prima volta in Nigeria. A Viggiù, in Lombardia, è stata sequenziata una variante scozzese. In un lavoro pubblicato su Lancet Infectious Disease col virologo Arnaldo Caruso abbiamo descritto un nuovo ceppo trovato a Brescia in un paziente oncologico che è poi guarito dal Covid-19. Questo episodio è interessante perché sarebbe la dimostrazione che il virus si è evoluto all'interno della persona infettata ed è cambiato”. Le varianti sono più virulente? “Non ci sono evidenze - afferma -. Potremo affermarlo solo dopo aver raccolto dati certi, validati e pubblicati. Mi sembra improbabile”. E ancora: “Le varianti sono il sintomo di una circolazione troppo alta del virus. E questo significa dare all'agente patogeno che da un anno ci tiene sotto scacco l'opportunità di produrre altre mutazioni che prima o poi potrebbero compromettere il funzionamento dei vaccini. Non dobbiamo assolutamente permettere che questo accada. È una fase molto critica”.

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