Attualità

Coronavirus oggi. Vaccini: arrivate in Italia prime dosi Astrazeneca. Speranza: «Autorizzati gli anticorpi monoclonali». Cina, via libera a un secondo vaccino

● Francia, 20.586 nuovi contagi, 191 vittime
● In Lombardia 1.923 nuovi casi e 50 morti
● Portogallo primo al mondo per numero di casi su popolazione
● Cina, via libera a un secondo vaccino
● AstraZeneca chiede l’approvazione in Giappone
● Arrivano in giornata le prime 249.600 dosi di AstraZeneca
● La Sardegna diventa gialla: è l’unica regione a cambiare colore
● Italia, oltre un milione di vaccinati con la seconda dose

Coronavirus, i vaccinati alla data del 5 febbraio 2021
  • Positivo presidente Consiglio regionale Calabria

    Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Giovanni Arruzzolo, è positivo al Covid 19. Arruzzolo è in isolamento domiciliare e le sue condizioni, secondo quanto si è appreso, non destano preoccupazione. Il presidente della massima assemblea calabrese avrebbe dovuto partecipare oggi, a Reggio Calabria, ad una conferenza stampa alla presenza del deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro per la presentazione di interventi riguardanti il porto della città dello Stretto. All'incontro con i giornalisti a Reggio Calabria, in rappresentanza del Consiglio regionale, ha partecipato il vicepresidente dell'Assemblea, Luca Morrone.

  • Francia, 20.586 nuovi contagi, 191 vittime

    In Francia sono stati riscontrati oggi 20.586 nuovi contagi, il calo rispetto ai 22.139 di venerdì. Forte calo anche delle vittime: 191 contro 651. Il numero delle perosne spedalizzate è di 27.369 (ieri 27.614), di cui 3.225 in terapia intensiva (ieri 3.245).

  • In Francia vaccinate 1,86 milioni di persone

    Il ministero della Salute francese ha dichiarato che nel Paese transalpino le persone vaccinate sono ad oggi 1,86 milioni. 247.260 hanno già effettuato il richiamo.

  • Locale aperto a cena, multato per terzo venerdì fila

    Un ristorante di Montelupo Fiorentino (Firenze) è stato sanzionato per il terzo venerdì di fila dopo aver aperto a cena, non rispettando il decreto ministeriale. Il controllo è stato eseguito dai carabinieri ieri sera. I militari hanno inoltre multato i sette clienti presenti nel locale. Il venerdì precedente furono 21 gli avventori che erano stati sanzionati. «Per noi aprire è una necessità - ha detto il gestore del ristorante, Mirko Di Carlo - gli incassi della cena sono essenziali per restare in piedi e pagare tutti, dai dipendenti ai fornitori. Non pagheremo le sanzioni, abbiamo aderito alla campagna 'Io apro' e stiamo usufruendo della relativa assistenza legale. Non siamo dei criminali e contesteremo queste multe».

  • Vaccini: 2,5 milioni di dosi somministrate, avanti anche i richiami

    Sono 2.487.314 le dosi di vaccino somministrate alle 18.50 secondo i dati forniti dal sito del ministero della Salute. Il totale delle persone vaccinate anche con il richiamo è salito a 1.078.035. Il sito riporta il totale di 2.899.935 vaccini distribuiti (dato che non tiene conto dell'arrivo odierno di AstraZeneca): al momento sono stati utilizzati l'85,8% delle dosi date alle regioni.

    Lab24: aggiornamento sui vaccini in tempo reale

  • Toti (Liguria), nuovo Governo dia risposte a palestre e piscine

    «Per alcune categorie il ritorno in zona gialla purtroppo non ha fatto alcuna differenza: parlo di piscine e palestre, che da mesi ormai sono costrette a restare chiuse, senza ristori adeguati né certezze per il futuro. Attività che tanto avevano investito per adeguarsi alle norme anti Covid e garantire la sicurezza dei loro clienti». Lo scrive in un post sui social Giovanni Toti, governatore della Liguria. «Lo sport non solo porta lavoro a tante famiglie ma contribuisce alla nostra salute e per le persone con disabilità rappresenta una vera e propria terapia - ha scritto -. In Liguria per oltre 6.300 microimprese, tra cui anche piscine e palestre, abbiamo previsto un contributo a fondo perduto 'una tantum', fino a 3 mila euro per le categorie più colpite, ma questo non basta e di certo non consente a chi ha un'impresa ferma da mesi di andare avanti. Mi auguro - ha concluso - che il Governo che arriverà dia finalmente risposte certe a queste attività, che tanto si sono sacrificate e che, al pari delle altre, hanno diritto di tornare al lavoro in sicurezza. Impariamo a convivere con il virus non solo a parole ma nei fatti: con soluzioni e regole precise ripartire si può e si deve».

    Il presidente ligure Giovanni Toti. (ANSA - CE/ APE XQKT)

  • Assembramenti, chiuse alcune piazze della movida a Roma

    Folla in alcune zone della movida della Capitale. La polizia locale ha fatto scattare chiusure e isolamenti temporanei per far defluire le persone. Chiusure a soffietto nelle piazze principali di San Lorenzo e a piazza Bologna per sciogliere affollamenti. Nell'area del Tridente, oltre via del Corso anche via Sistina, Trinità de Monti e nelle aree intorno piazza Navona.

  • Raggi, ora non vanificare sforzi fatti

    «Invito tutti al rispetto delle regole: indossiamo la mascherina e manteniamo il distanziamento previsto. Ricordiamoci che l'emergenza non è finita, continuiamo ad essere responsabili così come abbiamo fatto finora. Non vanifichiamo gli sforzi fatti. #NonAbbassiamoLaGuardia». Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi nel giorno in cui tanti romani, complice il bel tempo si sono riversati fuori casa, tra parchi, lungomare e ristoranti.

  • In calo i nuovi positivi in Calabria (+197), 4 decessi

    In lieve calo i nuovi positivi in Calabria. Nelle ultime 24 ore sono stati 197 (ieri erano 239) i contagi riscontrati nella regione con quattro decessi in più che portano il totale delle vittime dall'inizio della pandemia a 617. Diminuiscono i ricoveri nei reparti di area medica:12 e uno più nelle terapie intensive (27). Calano anche gli isolati a domicilio (-194), mente i guariti crescono di 398 (25.305). I casi attivi sono 8.142 e quelli chiusi 25.922. In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 504.906 soggetti per un totale di 534.256 tamponi eseguiti, di cui 34.064 risultati positivi e 465.794 negativi.

  • In Lombardia 1.923 nuovi casi e 50 morti

    A fronte di 36.092 tamponi effettuati, sono 1.923 i nuovi positivi nelle ultime 24 ore in Lombardia (5,3%). Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva (-5) e nei reparti (-9) mentre i morti sono stati 50 (totale complessivo: 27.395). Per quanto riguarda le province, i nuovi casi sono a Milano: 515 di cui 230 a Milano città, a Bergamo 146, a Brescia: 369. A Como sono invece 105, 38 a Cremona, a Lecco 78, a Lodi 35, a Mantova 81, in Monza e Brianza 218, a Pavia 145, 37 a Sondrio e a Varese 100

  • Due morti e 278 nuovi casi in Trentino

    Due persone decedute in ospedale, 278 nuovi positivi su 3.332 tamponi analizzati (di cui 1.724 molecolari e 1.608 sierologici), 159 persone ricoverate in ospedale e altre 28 in terapia intensiva. Sono questi i dati sul coronavirus delle ultime 24 ore in provincia di Trento, secondo quanto riferito in conferenza stampa dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Dei nuovi positivi, sette hanno tra 0 e due anni, sette tra tre e cinque, 13 tra sei e dieci, dieci tra gli undici e i 13, sei tra i 14 e 19 e 50 con più di 70 anni. I nuovi ricoveri sono undici, mentre le dimissioni 24. Le classi in quarantena sono 36. Un nuovo focolaio, con dieci persone risultate positive, è avvenuto al termine di un funerale. I vaccini somministrati sono 25.165, di cui 9.668 le 2/e somministrazioni. Nelle Rsa, dove si registrano 45 casi di malattia (a fronte dei circa 200 di inizio gennaio), sono state somministrate 6.174 dosi. “Dopo la conferma della permanenza in zona gialla arrivata ieri, ribadiamo la volontà di aprire le piste da sci il prossimo 17 febbraio, confidando nella responsabilità dei trentini”, ha detto Fugatti.

  • Folla in centro Roma, chiusure su via del Corso

    Folla al centro di Roma nel primo weekend 'giallo'. La polizia locale sta effettuando chiusure a soffietto su vari punti di via del Corso per far defluire le persone. Si tratta di chiusure temporanee 'stop & go' effettuate in vari punti della strada, tra cui largo Goldoni.

  • Liguria, in calo nuovi casi e ospedalizzati, 28 morti

    Sono in calo, in Liguria, il numero dei nuovi casi di positività al Covid19. Secondo il quotidiano bollettino emesso da Regione Liguria sulla base dei dati flusso Alisa-Ministero, i nuovi positivi sono 276 su 3.850 tamponi molecolari e 2.526 test antigenici processati. La percentuale tra positivi e tamponi e del 4,32%. È ancora la zona della Asl 3 Genova ad avere il maggior numero di casi (94) seguita da Asl 1 Imperia (64), Asl 5 La Spezia (51), Asl 2 Savona (44) e Asl 4 Tigullio (19). Quattro casi non sono riconducibili alla residenza in Liguria. In calo anche gli ospedalizzati che oggi sono 670, 23 in meno rispetto a ieri. 61 i pazienti in Intensiva. Ancora alto il numero delle persone decedute: oggi ne sono segnalate 28, di età compresa tra i 48 e i 97 anni. Le persone in isolamento domiciliare sono 130 (3.924 da inizio pandemia) mentre in sorveglianza attiva ci sono ancora 5.709 persone. Per quanto riguarda i dati della campagna vaccinale, sui 95.620 vaccini consegnati sono state somministrate 73.237 dosi, pari al 77%. A ieri hanno completato il ciclo vaccinale con l'inoculazione della seconda dose 29.471 persone.

  • Portogallo primo al mondo per numero di casi su popolazione

    Da Paese esempio durante la prima ondata della pandemia al boom di contagi. Il Portogallo era riuscito a contenere i casi di coronavirus, ma a quasi un anno dalla pandemia, il Paese di oltre 10 milioni di abitanti è in testa al pianeta nel numero dei contagi e nella media giornaliera dei morti. Lo riferisce El Pais. I dati sono terrificanti. La metà dei decessi per covid in Portogallo è avvenuta a gennaio e l'incidenza dei casi per 100.000 abitanti in 14 giorni raggiunge cifre mai viste prima nel Paese: 1.438, seguito da Israele con 1.060 e Repubblica Ceca con 902, secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University. Il Comune di Penedono, nel nord del Paese, è quello che ha registrato più casi: 7.400. Il Paese è anche il primo al mondo come numero di morti ogni 100.000 abitanti registrati nell'ultima settimana, seguito da Libano e Regno Unito, sempre secondo la Johns Hopkins University. Secondo gli epidemiologi, il fattore scatenante è dipeso dal fatto che il Portogallo, insieme alla Spagna, ha rallentato le restrizioni a Natale. Durante le feste, la mobilità era totale, il coprifuoco ridotto al minimo e non c'era nemmeno un limite di persone nelle case. «Salvare il Natale è stato un grosso errore, lo sapevamo ma non ci aspettavamo che fosse di questa portata», ammette Ricardo Mexia, presidente dell'Associazione nazionale dei medici della sanità pubblica del Portogallo.

  • In Campania scende la curva dei contagi, ma aumentano i ricoverati

    È in calo la curva dei contagi in Campania. Secondo i dati delle ultime 24 ore dell'Unità di Crisi regionale i positivi sono 1.546 (di cui 147 casi identificati da test antigenici rapidi) e 80 sono sintomatici, su 19.325 tamponi effettuati (3001 antigenici). Il rapporto positivi/test scende all'8% dal 9,84% precedente. I deceduti sono 9, i guariti 616. I posti letto di terapia intensiva occupati sono in crescita, 108 (103 precedenti), su una disponibilità di 656. In aumento anche i posti di degenza occupati che sono 1.499 (su una disponibilità di 3.160).

  • Piemonte; 717 positivi, in calo ricoverati

    Ricoverati in calo negli ospedali piemontesi: - 7 in terapia intensiva dove il totale scende a 140, - 14 negli altri reparti (2007). Sono i dati diffusi dall'Unità di crisi della Regione. Il bollettino giornaliero riporta nuovi 717 casi positivi, su un totale di 19.359 tamponi (13.121 antigenici). Il rapporto positivi/tamponi è del 3,7%, la quota di asintomatici 39.3%. I morti sono 21 (nessuno relativo a oggi). Le persone in isolamento domiciliare sono 10.018, i guariti +709.

  • Ordinanza sindaco Pescara, chiuse tutte le scuole

    Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha firmato un'ordinanza che prevede la sospensione della didattica in presenza in tutte le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città, dall'8 al 16 febbraio. All'origine del provvedimento, spiega all'Ansa il vicesindaco e assessore alla Pubblica istruzione, Gianni Santilli, ci sono il rapido aumento dei contagi e, soprattutto, i dati forniti oggi dalla Asl, “che non fanno pensare a nulla di buono”. Per le scuole superiori era già prevista la chiusura, dall'8 febbraio, con Dad al 100%, in tutto l'Abruzzo, per effetto di un'ordinanza regionale.

  • Vaccini: arrivate in Italia prime dosi Astrazeneca

    Sono arrivate all'aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma) le prime 249.600 dosi del vaccino AstraZeneca, a quanto fa sapere la Difesa. Nei prossimi giorni, salvo imprevisti, saranno distribuite nei centri di somministrazione nelle varie regioni. Inizialmente era previsto che le dosi arrivassero in Italia il prossimo 15 febbraio.

  • Emilia Romagna, altri 1.383 casi e 44 morti

    Sono 1.383 - 225.545 dall’inizio dell’epidemia - i nuovi casi di positività al coronavirus registrati in Emilia Romagna nelle ultime 24 ore. Dei nuovi contagiati - spiega la Regione - 585 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening. La situazione sul fronte provinciale vede in testa Bologna con 344 nuovi casi seguita da Rimini con 191, poi Modena (181), Reggio Emilia (122), Ferrara (104), Cesena (86), Ravenna (84), Imola (81), Piacenza (73), Parma (61) e Forlì (56). Da venerdì sono stati effettuati 15.016 tamponi molecolari, cui si aggiungono anche 283 test sierologici e 13.380 tamponi rapidi. Le persone guarite sono 1.825 in più rispetto al giorno precedente - per un computo complessivo che raggiunge quota 173.085 - mentre i casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 486 in meno rispetto a venerdì per un totale di 42.648: di questi, le persone in isolamento a casa, sono complessivamente 40.509 (-453 rispetto al giorno precedente). Nel corso delle ultime 24 ore si sono registrati 44 decessi, compresi tra i 57 anni di un uomo nel Bolognese e i 99 anni di una donna nel Ravennate. Dall’inizio dell'epidemia le morti in regione sono state 9.812.

  • Esperto Oms: non è detto che il virus provenga da Wuhan

    Il mercato ittico Huanan di Wuhan potrebbe aver reso possibile la diffusione del nuovo coronavirus ma ciò non significa necessariamente che il virus abbia avuto origine in questa località. E l’opinione espressa dallo scienziato russo Vladimir Dedkov, membro del gruppo di esperti inviato in Cina dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), in un’intervista concessa il 4 febbraio a Sputnik. «Non ci sono prove che il nuovo coronavirus abbia avuto origine qui», ma «ipoteticamente, nel mercato vi sono tutte le condizioni per la diffusione del virus», ha ammesso Dedkov.

    Il pool di Oms a Wuhan (Afp)

    «Il mercato del pesce di Wuhan è stato collegato a uno dei primi focolai di contagio da Covid-19 ma gli scienziati devono ancora giungere a una conclusione inequivocabile sul ruolo che questo ha svolto nella diffusione dell’epidemia. Dedkov ha anche confutato la teoria di una fuga del virus da un laboratorio durante la visita compiuta il 3 febbraio all'Istituto di Virologia di Wuhan insieme ad altri nove esperti dell’Oms. «Naturalmente, era importante per la nostra missione visitare questa struttura, parlare con i nostri colleghi e vedere come qui sia tutto organizzato», ha sottolineato l’esperto. «Il laboratorio è perfettamente attrezzato», ha spiega Dedkov. «È difficile per me immaginare che qualcosa possa essere trapelato da tale struttura».

  • Raggiunto il milione di contagiati in Olanda

    Oggi nei Paesi Bassi è stato raggiunto il milionesimo caso di contagio fin dall’inizio della pandemia. Le nuove infezioni - riporta l’Istituto per la salute pubblica Rivm - sono state nelle ultime 24 ore 4.075, cifra che ha portato il totale a 1.001.826. La popolazione complessiva olandese è intorno ai 17milioni di persone.

  • Alto Adige: Kompatscher firma ordinanza per lockdown di Carnevale

    Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha firmato l'ordinanza contingibile e urgente numero 6 del 2021 che prevede il lockdown in Alto Adige. Il provvedimento, che sarà in vigore a partire da lunedì 8 febbraio sino a domenica 28 febbraio compreso, prevede una serie di misure più rigide in materia di contrasto ai contagi da Covid-19. Vietati gli spostamenti in entrata e uscita dal proprio comune di residenza se non per motivi di lavoro, studio, salute o esigenze di necessità. All'interno del comune, gli spostamenti dalla propria abitazione saranno consentiti (sempre con autocertificazione, che potrà essere compilata direttamente sul posto in caso di controlli) solo per motivi di lavoro, di studio, di salute, per effettuare acquisti o per esigenze di necessità come, ad esempio, recarsi presso persone bisognose di cura, presso il domicilio del partner o della partner, o raggiungere la più vicina area cani. L'attività motoria all'aperto sarà consentita, ma non tra le ore 20 e le ore 5, però sempre in forma individuale e nel rispetto delle norme su distanziamento (due metri da persone non conviventi) e mascherine. Muovendosi a piedi o in bicicletta, sarà possibile anche superare i confini comunali. Bar e ristoranti continueranno ad essere chiusi. Consentita la vendita da asporto sino alle ore 20 e la consegna a domicilio sino alle ore 22.

  • Tenta di vendere vaccini a Regione Umbria, denunciato

    Avrebbe tentato di vendere vaccini anti-Covid alla Regione Umbria, un uomo, sedicente intermediario di AstraZeneca, che è stato denunciato dal Nas. Nelle prime ore di oggi, in provincia di Messina, i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Perugia, con la collaborazione dei colleghi del Nas di Catania e del comando provinciale di Messina, hanno eseguito una perquisizione disposta dalla procura della Repubblica di Perugia nell'abitazione dell'uomo che avrebbe tentato di proporre la vendita nei giorni scorsi, addirittura prima dell'approvazione da parte di Ema (Agenzia Europea del Farmaco). L'indagato, che avrebbe falsamente dichiarato l'interesse di altre Regioni italiane all'acquisto, ha fornito anche - secondo quanto riferiscono i militari - credenziali e documentazione certificativa di Paesi stranieri, sulle quali sono in corso indagini. Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno sottoposto a sequestro materiale informatico e numerosi documenti ritenuti di interesse investigativo. L'azienda abusivamente coinvolta dal sedicente intermediario, ha disconosciuto ogni rapporto contrattuale al di fuori di quelli stipulati con le autorità governative e starebbe valutando di procedere per le vie legali.

  • Due vaccini cinesi vicini ad approvazione Oms

    Due vaccini cinesi contro il Covid-19 hanno raggiunto «una fase molto avanzata» della valutazione da parte dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) nell'ambito della procedura di autorizzazione alla somministrazione in stato di emergenza. Lo ha reso noto ieri in conferenza stampa Mariangela Simao, vice direttrice generale dell'Oms responsabile dell'accesso a farmaci, medicinali e vaccini. Secondo la funzionaria brasiliana, i vaccini prodotti da Sinovac e Sinopharm sono tra i quattro ad aver raggiunto una fase molto avanzata della procedura di approvazione alla somministrazione d'emergenza. Un gruppo di esperti dell'Organizzazione mondiale della Sanità, ha ricordato Simao, si trova già in Cina, dove «avvierà le ispezioni la prossima settimana», visto che attualmente è ancora in quarantena. Questo potrebbe comportare l'approvazione alla somministrazione dei vaccini in un lasso di tempo relativamente breve perché, come mostra un documento pubblico aggiornato su base settimanale sul sito web dell'Oms, Sinovac e Sinopharm hanno già completato diversi studi di fase 3. La procedura di somministrazione in stato di emergenza, necessaria per l'autorizzazione dei nuovi vaccini da parte dell'Organizzazione mondiale della Sanità, è importante per molti motivi, non ultimo l'approvazione all'utilizzo nell'ambito dell'iniziativa internazionale COVAX promossa dall'Oms per garantire un equo ed efficiente accesso globale ai farmaci contro il Covid-19.

  • Marcegaglia, guerra non ancora vinta ma ora è questione di quando

    «La guerra alla pandemia non è ancora vinta, abbiamo i vaccini, abbiamo nuove cure» e ora «il tema è quando la vinceremo», non se la vinceremo, e questo è un «elemento nuovo». Lo ha affermato Emma Marcegaglia, chair B20 e ceo Marcegaglia Steel, intervenendo alla tavola rotonda in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor, durante il 27esimo congresso Assiom-Forex, sottolineando che comunque «la pandemia non è ancora sconfitta, siamo ancora in situazione economica molto problematica».

  • Coldiretti,nel weekend 7 italiani su 10 a pranzo fuori

    È boom di prenotazioni con molti ristoranti che registrano il tutto esaurito per il primo fine settimana in giallo del 2021, con ristoranti, pizzerie e agriturismo aperti in gran parte dell'Italia. Un rito atteso dai quasi 7 italiani su 10 (67%) che andavano a pranzo fuori almeno un sabato o una domenica al mese, prima dell'emergenza Covid. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti in riferimento alla ripartenza con servizio al tavolo o al bancone di 293mila fra ristoranti, pizzerie, bar ed agriturismo sopravvissuti alle chiusure. Con l'eccezione dei pubblici esercizi in Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e la Provincia di Bolzano che restano ancora zone arancioni. «Le riaperture rappresentano - sottolinea la Coldiretti - una opportunità per 47,8 milioni di italiani residenti nelle regioni gialle che sono stati costretti a rinunciare al pranzo fuori casa nel fine settimana, ma è anche una importante boccata di ossigeno per le attività di ristorazione che si classificano tra quelle più duramente colpite dalle misure restrittive per la pandemia: quasi dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro, secondo le stime Coldiretti su dati Ismea. Adesso possono restare aperti più di otto locali su dieci presenti nell'intera Penisola (81%) ma tra le regioni che possono beneficiare maggiormente della nuova fase - ricorda Coldiretti - c'è sicuramente la Lombardia che si classifica come la regione con maggior numero di attività presenti con circa 51mila locali, seguita dal Lazio con quasi 39mila e dalla Campania con oltre 33mila. Importanti i riflessi su tutta la filiera agricola, in particolare per vino e pesca che hanno nell'Ho.re.ca il principale canale di consumo».

  • In Israele aumento casi tra bambini e adolescenti

    In Israele sono in aumento le infezioni tra i bambini e gli adolescenti. Lo indicano recenti dati del ministero della sanità secondo cui nello scorso gennaio i casi in quelle due fasce di popolazione sono stati più di 50 mila, superiori a quelli registrati in ciascun mese della prima e seconda ondata di coronavirus e che sta mettendo a rischio la ventilata riapertura delle scuole. «Abbiamo ricevuto una lettera dall'Associazione israeliana dei pediatri - ha detto di recente il ministro della sanità Yuli Edelstein citato dal Jerusalem Post - in cui si dice molto preoccupata del tasso di malattia nei giovani studenti. Un fatto a cui non abbiamo assistito nelle precedenti ondate della pandemia». Per questo il governo nei giorni scorsi ha autorizzato la vaccinazione - nell'ambito di quella più generale della popolazione - dei giovani dai 16 anni in su.

  • Focolaio in ospedale a Bologna, «sono varianti»

    Dieci casi di coronavirus sono emersi al Policlinico Sant'Orsola di Bologna, si tratta di «varianti» - fa sapere l'ospedale - su cui sono in corso analisi ad hoc. Il focolaio è stato rilevato in seguito dello screening sui pazienti ricoverati che viene eseguito tramite tampone ogni tre giorni. I casi emersi, tutti asintomatici, sono nel reparto di Gastroenterologia: si tratta di quattro operatori e sei pazienti. «Una seconda analisi ha poi evidenziato che si tratta di varianti del coronavirus, ancora in fase di definizione il tipo di variante», si legge nel comunicato del Sant'Orsola. Immediate le misure di precauzione adottate per evitare la diffusione del contagio: in Gastroenterologia non sono stati più ricoverati altri pazienti e i casi positivi sono stati trasferiti nei reparti Covid dell'ospedale. Sono stati anche eseguiti nuovamente i tamponi ai pazienti e agli operatori, risultati tutti negativi. Il tampone verrà ripetuto anche nei prossimi due giorni. Potenziata la dotazione di dispositivi di protezione individuale fornendo a pazienti e operatori le maschere Ffp2 e limitate le possibilità di accesso ai parenti.

  • In Basilicata 87 positivi e sei decessi

    In Basilicata ieri sono stati analizzati 1.181 tamponi molecolari: 87 sono risultati positivi al coronavirus, ma solo 82 appartengono a residenti in regione. Lo ha reso noto la task force regionale, specificando che nelle ultime 24 ore sono stati registrati sei decessi (cinque di residenti in Basilicata), con il totale delle vittime lucane salito a 326. Sono 85 (ieri erano 86) le persone ricoverate negli ospedali, delle quali però solo una in terapia intensiva, al San Carlo di Potenza. A seguito «di verifica e riallineamento tra le piattaforme della Regione Basilicata e dell'Istituto superiore di Sanità, sono state registrate - è scritto nel comunicato - ulteriori 97 guarigioni relative al periodo antecedente, in precedenza non conteggiate» e di conseguenza, con le 46 registrate nelle ultime 24 ore, il numero dei lucani attualmente positivi è sceso da 3.124 a 3.058 (2.973 in isolamento domiciliare). Dall'inizio dell'epidemia in Basilicata sono stati analizzati 215.657 tamponi molecolari, 199.758 dei quali sono risultati negativi e sono state testate 132.669 persone.

  • Giani (Toscana), somministrazione over 80 dal 14 febbraio

    Partirà il 14 febbraio la vaccinazione degli over 80 in Toscana, con dosi Pfizer e Moderna somministrate dai medici di famiglia. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, durante una conferenza stampa. «Inizia la vaccinazione degli over 80 - ha detto Giani - e sarà il nostro regalo di san Valentino. Partiremo il 14 febbraio e questo consentirà a tutti di prenotarsi due giorni prima». Per la somministrazione, ha aggiunto Giani, è stata prevista «un'alleanza con soggetti importanti come i medici di famiglia con cui è stata sottoscritta un'intesa, loro avranno un ruolo determinante per gli over 80, e con i farmacisti dove i medici di famiglia andranno a prendere le dosi. Quindi una vera e propria integrata rete che vede protagonisti il sistema sanitario pubblico, i medici di famiglia, e le farmacie, perché tutti abbiamo quell'obiettivo, essere al servizio dei cittadini per contrastare il coronavirus».

    Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana. (Ansa)

  • Ciclismo, positivo Peter Sagan

    Il tre volte campione del mondo Peter Sagan, suo fratello Juraj e l'altro slovacco Erik Baska, loro compagno di squadra, sono risultati positivi al Covid-19 nel ritiro della Bora Hansgrohe alle Canarie. I tre ciclisti sono stati messi immediatamente in quarantena e ora sono assistiti a distanza dal personale medico. «Peter, Erik e Juraj sono risultati positivi al virus Sars-Cov-2 dopo aver ripetuto più volte i test - ha spiegato Christopher Edler, responsabile medico del team tedesco -. Tutti e tre mostrano sintomi di malattia lievi e generali e in questo momento sono in quarantena domestica, fino al momento in cui non si saranno ripresi del tutto. Una volta completata la quarantena, sono previste ulteriori valutazioni mediche». «Da alcune settimane, mio fratello Juraj, il nostro compagno di squadra Erik Baska, e io ci stavamo allenando a Gran Canaria - il commento di Sagan doiffuso dal team -. Il 29 gennaio abbiamo fatto un test Pcr in un laboratorio locale per poter tornare a casa. Sfortunatamente i risultati non sono stati quelli che speravamo e siamo risultati tutti e tre positivi al Covid-19. Ci sentiamo tutti bene ma, ovviamente, da quel giorno siamo rimasti in quarantena. Dal momento in cui abbiamo ricevuto il risultato positivo dei test, abbiamo avuto il pieno supporto del team. Nonostante il fatto di essere a migliaia di chilometri di distanza e isolati, ci siamo sempre sentiti come se fossimo vicini a loro».

  • Spagna, oltre 3.000 morti in una settimana

    La Spagna ha vissuto la peggiore settimana della terza ondata di coronavirus con un bilancio di morti pesantissimo, 3.067. Lo riporta El Pais precisando che ieri, ultimo dato disponibile perché il ministero della Sanità spagnolo non fornisce bilanci nel weekend, sono stati registrati 584 morti per Covid, il secondo peggior dato giornaliero dall'estate, dietro i 591 del 21 gennaio. Calano invece i nuovi casi con 28.565 positivi venerdì, il numero più basso dal 12 gennaio, per un totale di 2.941.990.

  • Altri 12 casi di contagio segnalati nella Cina continentale

    Altri 12 casi confermati di Covid-19 sono stati segnalati in Cina continentale di cui quattro infezioni trasmesse a livello «locale» e otto provenienti dall’estero, oltre a dieci nuovi asintomatici. Lo rende noto il bollettino odierno della Commissione Sanitaria Nazionale cinese. Tra i nuovi casi d’infezione trasmessa a livello «locale», tre sono stati riportati in Heilongjiang e uno in Jilin. Degli otto nuovi contagi arrivati dall’estero, cinque sono stati segnalati a Shanghai e uno ciascuno a Tianjin, in Guangdong e in Shaanxi.

    Wuhan, l’Oms indaga sulle origini della pandemia (Afp=

    Nessun ulteriore decesso correlato al nuovo coronavirus è stato registrato nelle ultime 24 ore in Cina continentale. Un nuovo caso sospetto proveniente dall'estero è stato invece segnalato a Shanghai. Altri 81 pazienti positivi sono stati dimessi venerdì da vari ospedali cinesi dopo essersi ripresi. Fino alla serata di venerdì, la Cina continentale aveva registrato un totale di 4.780 casi di infezione arrivati da altri Paesi. Tra questi, 4.490 sono già stati dimessi da vari ospedali dopo essere guariti e 290 risultano ancora ricoverati. Non si segnalano decessi tra i casi positivi al coronavirus arrivati in Cina dall’estero.

  • Spallanzani, 126 persone ricoverate

    In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 126 pazienti positivi al tampone per la ricerca di Sars-CoV-2 di cui 27 si trovano in Terapia Intensiva. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono fino a questa mattina 1.938. È quanto emerge dal bollettino di oggi dell’istituto.

    Anche allo Spallanzani si eseguono vaccinazioni (Ansa)

  • Ospedale Fiera Milano, «prova cronometro» per le vaccinazioni

    Dalle 9 alle 18 nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 febbraio: sono questi i tempi per fare, all’ospedale in Fiera di Milano, la seconda dose del vaccino anti Covid a circa 2.360 soccorritori. Una prova che servirà a capire quali sono i tempi tecnici in vista della fase 2 della campagna vaccinale. «Cronometreremo i tempi dall’inizio al termine della singola somministrazione», aveva spiegato nei giorni scorsi Guido Bertolaso. «Per capire il totale del numero di vaccini che si riesce ad effettuare nelle 24 ore». Il lavoro, al secondo piano dell’ospedale in Fiera, è dunque regolarmente partito alle 9 di sabato senza resse e senza file. Il percorso è chiaro e ben evidenziato.

    Guido Bertolaso (Ansa)

    Le persone arrivano accolte dal servizio d’ordine gestito dalla protezione civile. Viene loro data l’informativa, attendono in una grande sala di fare l’accettazione, cioè di venire registrate, poi vengono indirizzate in uno delle quattro «stecche vaccinali», quattro parallele in ciascuna delle quali possono essere eseguite 4-5 vaccinazioni in contemporanea. A eseguirle personale sanitario del Policlinico, ma anche di Areu e associazioni, mentre sono farmacisti e infermieri del Policlinico a preparare i vaccini. Poi all’uscita le persone vaccinate consegnano il consenso informato e vengono tenute in osservazione un quarto d’ora prima di andarsene.

  • Speranza: «Firmata l’autorizzazione per gli anticorpi monoclonali»

    «Sulla base delle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco e del parere del Consiglio Superiore di Sanità ho appena firmato il decreto che autorizza la distribuzione, in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali. Così abbiamo, insieme ai vaccini, una possibilità in più per contrastare il Covid 19». L’annuncio su Facebook del ministro della Salute Roberto Speranza.

    Il ministro della Sanità uscente Roberto Speranza (Ansa)

  • Grecia, Atene e Salonicco zona rossa per i fine settimana

    Misure di contenimento inasprite per i fine settimana in Grecia, nelle «zone rosse» dell’Attica (la regione di Atene), a Salonicco e nella vicina penisola Calcidica: sarà vietato persino l’asporto da bar e ristoranti, con un coprifuoco che scatterà alle 18 e durerà fino alle 5 del mattino. Lo scrive Cnn.gr, citando il comitato scientifico che coordina la risposta alla pandemia. Le misure sono finora estese fino al weekend del 13-14 febbraio.

    Atene, piazza Omonia nei giorni del virus (Reuters)

    Gran parte della popolazione ellenica vive nelle aree metropolitane di Atene e Salonicco, Misure di contenimento più rigide, tra cui il divieto di uscire dai comuni, sono nel frattempo scattate per diverse zone del Paese, tra cui Patrasso, Rethymno (Creta) e alcuni comuni della Grecia centrale, designate «zona rossa». Venerdì la Grecia ha registrato 1.195 nuovi casi di Covid-19 e 19 decessi. Le vittime del coronavirus nel Paese sono state finora 5.922.

  • Cina, via libera a un secondo vaccino

    L’autorità per il farmaco cinese ha dato una via libera «condizionato» a un secondo vaccino prodotto dalla Sinovac. Lo ha annunciato la stessa azienda farmaceutica spiegando che l’ok è arrivato dopo una serie di test in Cina e a all’estero, per esempio in Brasile e Turchia. «L’efficacia e la sicurezza» del nuovo vaccino «devono tuttavia avere ulteriori conferme», si legge ancora nel comunicato della Sinovac.

    Pechino, lo stabilimento Sinovac (Epa)

  • AstraZeneca chiede l’approvazione in Giappone

    L’azienda farmaceutica AstraZeneca ha richiesto l’approvazione in Giappone per il proprio vaccino contro il coronavirus: si tratta della seconda azienda dopo la Pfizer a presentare la necessaria documentazione nel Paese del Sol Levante, dove la campagna di immunizzazione non è ancora iniziata. Il governo di Tokyo ha firmato un contratto con AstraZeneca per la fornitura di 120 milioni di dosi, e i test clinici sono iniziati la scorsa estate con 256 volontari. Gli approvvigionamenti di AstraZeneca risultano vitali per il piano di inoculazione della popolazione in Giappone, e giusto in tempo le Olimpiadi di Tokyo, il cui inizio è previsto il 23 luglio.

    La licenza AstraZeneca potrebbe essere decisiva per lo svolgimento delle Olimpiadi di Tokyo (Afp)

    In totale l’esecutivo fino a oggi si è assicurato 564 milioni di dosi da Pfizer, Moderna e AstraZeneca, il maggior quantitativo tra i paesi asiatici, e più che sufficiente per i 126 milioni di abitanti dell’arcipelago. L’inizio del programma vaccinale tuttavia si scontra con le rigide procedure sui test di laboratorio, la completa dipendenza dai mercati esteri, e la tradizionale diffidenza della popolazione a causa di precedenti storici che si sono verificati in passato nel Paese, e che hanno di fatto rallentato lo sviluppo della ricerca medica. Prima di AstraZeneca solo la Pfizer aveva chiesto l’approvazione del suo vaccino anti Covid, in dicembre, ed è ancora in attesa del via libera dalle autorità sanitarie. Secondo il programma del governo le prime somministrazioni potrebbero partire da metà febbraio, riguardando inizialmente il personale medico, poi poi continuare da inizio aprile con le persone con più di 65 anni di età, e successivamente i malati con gravi patologie mediche.

  • In Veneto 831 nuovi casi e 91 decessi

    La settimana in Veneto si chiude con un rialzo dei nuovi casi di Covid-19 registrati dal sistema sanitario regionale: sono 831 nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 316.340 malati. Aumentano rispetto a venerdì anche i decessi, che sono 63 in più, con il totale a 9.253 dall’inizio della pandemia. Prosegue invece la discesa dei dati clinici, con 1.655 ricoverati nei reparti non critici, 91 in meno rispetto al giorno precedente. Le terapie intensive scendono sotto quota 200, con 195 pazienti Covid, 15 in meno nelle ultime 24 ore.

    Venezia durante la seconda ondata (Ansa)

  • Il virus ha dimezzato il trasporto passeggeri del 2020

    Gli effetti delle restrizioni alla mobilità e alle attività produttive nel 2020, a causa del Covid-19, hanno comportato un crollo della mobilità dei passeggeri di quasi il 50%, con cadute del traffico che vanno dal 32,2% per la mobilità autostradale, al 41,7% per quella ferroviaria per arrivare a circa il 73% per il trasporto aereo e quello via mare. È quanto risulta dati dell’Osservatorio Congiunturale Trasporti dell’Ufficio Studi di Confcommercio, realizzato in collaborazione con Conftrasporto. Più contenute, ma pur sempre eccezionali, le variazioni negative relative al trasporto merci che, nel 2020, hanno registrato complessivamente un calo del 18,7%, con punte per il trasporto su gomma (-25,8%) e per quello aereo (-23,6%). «I dati confermano il ruolo fondamentale del settore dei trasporti e della logistica nell'economia del nostro Paese - dichiara il presidente di Conftrasporto», Confcommercio Paolo Uggè.

    Roma, l’accesso bloccato ai treni nella stazione Spagna della metro A durante la chiusura (Ansa)

    «Un ruolo che, per tutto il 2020, e in prospettiva, diventerà sempre più vitale. L’appello è al premier incaricato Mario Draghi perché ne tenga conto: bisogna incentivare le imprese nella transizione «green» e digitale, e con politiche fiscali di sostegno. Perché, se è vero che i trasporti hanno consentito l’approvvigionamento delle merci anche durante la pandemia, non si possono ignorare i costi e le ingenti perdite che stanno comunque subendo. Il nuovo governo dovrà anche impegnarsi da subito per ottenere che l’Europa ponga fine al contingentamento delle merci che attraversano l’Austria».

  • Russia, 16.627 nuovi casi e 497 morti

    La Russia ha segnalato 16.627 nuovi casi di coronavirus nella giornata di sabato 6 febbraio che portano il numero complessivo di infezioni dall’inizio della pandemia a quota 3.951.233. Il Centro di crisi sull’emergenza fa sapere che 497 pazienti sono morti nelle ultime 24 ore, con un totale di vittime ufficiali che sale a 76.229 unità.

    Mossa, vaccinazioni di massa con Sputnik V (Epa)

  • Japan Airlines coprirà i costi della quarantena per i passeggeri che si ammalano all’estero

    I passeggeri che utilizzano i voli internazionali della Japan Airlines (Jal) avranno i costi della quarantena e delle cure mediche rimborsate nel caso dovessero contrarre il Covid durante il viaggio all’estero. Lo ha reso noto la compagnia aerea, spiegando che il servizio sarà offerto gratuitamente con i biglietti acquistati fino al 30 giugno 2021, e riguarderà i viaggiatori che sono risultati positivi fuori dai confini nazionali ed entro 31 giorni dalla data di partenza del primo volo.

    Aeroporto di Parigi Charles de Gaulle, un cartellone pubblicitario di Japan Airlines (Reuters)

    Il servizio dal nome «Jal Covid-19 Cover», è frutto di una partnership con il gruppo assicurativo tedesco Allianz, e prevede un rimborso fino a 150mila euro per le spese mediche, e fino a 100 euro al giorno per l’alloggio durante il periodo di quarantena, per una durata massima di 14 giorni. Al momento, il servizio - che non è polizza assicurativa riferisce Jal, riguarderà solo i viaggi d’affari, ma non si esclude possa essere allargato ai turisti non appena ci sarà un alleggerimento delle restrizioni. La controllata low cost Zipair fornirà lo stesso servizio per i voli tra Tokyo e Honolulu, nelle isole Hawaii, fino al 31 marzo. Prestazioni simili sono già offerte dalla Emirates e dal vettore britannico Virgin Atlantic.

  • Brasile, sciopero degli insegnanti contro la riapertura delle scuole

    Il sindacato degli insegnanti dello Stato di San Paolo del Brasile (Apeoesp) ha proclamato uno sciopero contro la riapertura delle scuole, prevista per lunedì prossimo. La decisione è stata approvata dal 91,7 per cento dei votanti all’assemblea virtuale promossa dalla Apeoesp. Gli insegnanti sono favorevoli a continuare la didattica a distanza «per preservare la vita di docenti, studenti, funzionari e familiari», sostiene il sindacato di categoria. «Non ci sono le condizioni per un ritorno in sicurezza.

    Un ospedale «galleggiante» in Amazzonia (Afp)

    Le scuole non hanno le infrastrutture necessarie. Abbiamo ricevuto foto scattate da molti insegnanti di scuole con bagni non agibili, rifiuti accumulati, perdite d’acqua, disinfettanti scaduti. Tutto ciò potrebbe avere gravi conseguenze», ha detto la presidente di Apeoesp, la deputata di San Paolo Maria Izabel Azevedo Noronha, del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra). Il sindaco di San Paolo, Bruno Covas, ha autorizzato la riapertura delle scuole, lunedì prossimo, inizialmente con il 35% degli alunni presenti.

  • Arrivano in giornata le prime 249.600 dosi di AstraZeneca

    Arrivano in anticipo in Italia, già oggi, sabato 6 febbraio, le prime 249.600 dosi del vaccino AstraZeneca. Saranno poi stoccate nell’hub di Pratica di Mare e nei giorni successivi, salvo imprevisti, saranno distribuite nei centri di somministrazione nelle varie regioni. Inizialmente era previsto che le dosi arrivassero in Italia il prossimo 15 febbraio.

    Una fiala di vaccino AstraZeneca (Reuters)

  • La Sardegna diventa gialla: è l’unica regione a cambiare colore

    La regione Sardegna da lunedi passerà da arancione a gialla con la scadenza domenica 7 febbraio dell’ordinanza del ministero della Salute del 23 gennaio scorso. E questa della Sardegna è l’unica ordinanza che era in scadenza non essendone previste altre in questo fine settimana. Con il cambio di colore della Sardegna, lunedì la mappa del rischio Covid in Italia si comporrà dunque di 17 aree in giallo (16 Regioni e Provincia autonoma di Trento), tre aree arancioni (Puglia, Umbria, dove la Regione va verso mini zone rosse nel Perugino, e Sicilia) per le quali le ordinanze scadono il 15 febbraio e scade sempre il 15 anche quella della provincia autonoma di Bolzano che però sarà in lockdown da lunedì.

    Tamponi in corso a Carloforte (Ansa)

    Le mini zone rosse nel Perugino vengono decise dalla regione Umbria. Naturalmente la scadenza delle ordinanze, sottolinea la Fondazione Gimbe che ha fatto il punto in base ai dati ufficiali, non implica necessariamente un cambio di colore che viene deciso in base ai risultati del monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità.

  • Italia, tasso di positività al 5,2%

    Sono 14.218 i nuovi positivi al coronavirus alle 17 di venerdì 5 febbraio e portano il totale, dall’inizio della pandemia, a quota 2.611.659 (+0,55% giorno su giorno). I morti, nelle ultime 24 ore, sono stati 377 così da totalizzare le 90.618 unità da febbraio a questa parte (+0,42%). Gli attualmente positivi conteggiati in Italia sono 429.118 (-0,27%) e di questi 19.575 ricoverati con sintomi (168 in meno, -0,85%) e 2.142 in terapia intensiva (nove in meno, -0,42%).

    Roma, un reparto di terapia intensiva (Ansa)

    Le persone sottoposte a isolamento domiciliare sono 407.401 (-0,24%). Dimessi e guariti nelle 24 ore sono stati 14.995. Questo il quadro che emerge a seguito del bollettino quotidiano del ministero della Sanità, elaborato sulla base di 270.507 tamponi effettuati contro i 270.142 di giovedì 4 febbraio. Il tasso di positività si attesta così al 5,2% contro il 5,05% del giorno precedente.

  • Italia, oltre un milione di vaccinati con la seconda dose

    Sono 1.024.271 gli italiani a cui è stata somministrata anche la seconda dose di vaccino. È quanto emerge dal sito del Governo sui dati delle vaccinazioni.

    Somministrazioni in corso in Italia (Ansa)

    Secondo l’ultimo report pubblicato dal commissario straordinario per l’emergenza, in Italia i vaccinati totali hanno raggiunto quota 2.421.403. La regione più «virtuosa» è la Valle d’Aosta che ha somministrato il 93,8% delle dosi ricevute, seguita da Campania (91,9%) e Piemonte (91%). Fanalino di coda la Liguria con il 65,7%.

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