Coronavirus, a Pasquetta droni e posti di blocco per stanare chi tenta di eludere i controlli
Sugli schermi della “Sala dei Mondi connessi” della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato scorrono le immagini dei controlli in atto, delle sale operative, degli elicotteri, dei droni
di Nicoletta Cottone
4' di lettura
Sugli schermi della “Sala dei Mondi connessi” della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato scorrono le immagini dei controlli in atto, delle sale operative delle questure, degli elicotteri, dei droni, delle autovetture, dei tablet e degli smartphone degli agenti connessi. I controlli in atto, le targhe delle auto controllate.
La parola d’ordine è controllare. Controllare che la voglia di una grigliata o il richiamo del mare non sia più forte dei divieti. Italia dunque sorvegliata speciale per l’emergenza coronavirus, con il Viminale che ha chiesto accertamenti rigorosi per vincere la lotta contro il coronavirus ed evitare che il weekend di Pasqua vanifichi gli sforzi del lockdown in vigore dal 9 marzo.
Controllate 582mila persone
Rafforzati i controlli su tutte le arterie stradali e ferroviarie: nei primi due giorni di Pasqua sono state controllate 582.425 persone. Sono state 13.756 le persone sanzionate dalle forze dell’ordine nel giorno di Pasqua. Lo rende noto il Viminale, spiegando che i controlli sono stati 213.565. Sono state 100 le persone denunciate per falsa dichiarazione o attestazione. I controlli alle attività o eserciti commerciali sono stati 60.435: 121 sanzioni e 47 provvedimenti di chiusura.
Collegamenti blindati e lunghe code per chi tenta di evadere
E allora strade di collegamento blindate, imponenti posti di blocco, elicotteri in azione. E droni in grado di scovare anche chi si nasconde nel bosco per una gita fuori porta improvvisata. Posti di blocco “anti-gite” che nella Capitale, per esempio sulla via Pontina, ma anche su altre consolari, hanno creato lunghe code. Ai posti di blocco le vetture sulle strade di uscita dalle grandi città vengono incanalate su una corsia per effettuare i controlli e verificare la motivazione dello spostamento e l’eventuale violazione alle misure di contenimento per la diffusione del coronavirus.
Dalla Sala dei Mondi connessi si osservano le criticità
«Dalla sala di controllo della Polizia di Stato - spiega Vincenzo Nicolì, direttore controllo del territorio della Polizia di Stato - è possibile coordinare le attività che vengono effettuate su tutto il territorio nazionale, dalle telecamere sulle volanti, verificare situazioni critiche con la possibilità di spostare equipaggi dove necessario. E da qui viene definita l’attività dei droni della Polizia di Stato, dotati di termocamere, usati generalmente per la protezione automatizzata dei siti tecnologici e dei punti critici, dalle centrali elettriche a quelle di telecomunicazione. E in questo periodo anche per i controlli legati all’emergenza Covid». Dagli schermi scorrono le immagini dei ponti di Venezia dove la sorveglianza è effettuata con i motoscafi, dei boschi baresi, controllati con i droni per evitare picnic ingiustificati. Si osservano le pattuglie che effettuano i controlli su strada.
Interventi per mantenere le distanze in coda
«La maggior parte dei cittadini è assolutamente rispettosa, ma circa il 10% dei controlli producono contestazioni amministrative o penali. Il numero può sembrare alto, ma è legato ai controlli specializzati che effettuiamo, grazie anche all’utilizzo di banche dati. Prima di Pasqua c’è stato un aumento degli spostamenti per acquistare generi alimentari. Il giorno prima di Pasqua siamo dovuti intervenire spesso per far rispettare le distanze nelle code ai supermercati. Quello che preoccupa sono le persone che vanno in giro senza motivo o, peggio ancora, dichiarando falsi motivi».
I furbetti, dal travestimento da paramedico al ladro di auto al volante
Non sono mancati i casi eclatanti. «Un cittadino - racconta Nicolì - che si è travestito da paramedico, affermando di dover raggiungere una sede della Protezione civile dove avrebbe dovuto prestare la sua attività. Fatti gli accertamenti al terminale, l’uomo è stato multato perchè non girava per motivi di necessità, ma è stato anche deferito all’autorità giudiziaria per le false dichiarazioni rilasciate. Molte le scuse “alimentari”, la ricerca di un prodotto introvabile che c’è solo in un paese vicino. Poi ci sono gli sportivi esagitati: abbiamo dovuto inseguire un podista che sentiva l’esigenza di correre in riva al mare. E poi le scuse di lavoro, che ai controlli si sono rivelate non veritiere». Insomma, i furbetti sono sempre in agguato. Addirittura a Mariglianella, in provincia di Napoli, un pregiudicato di 43 anni è stato pizzicato al volante di un’auto rubata, multato e arrestato, oltre che per essere risultato fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo, anche per furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e guida senza patente.
Controlli a tappeto nella Capitale
Controlli a tappeto nella Capitale per far rispettare i divieti di spostamento. «La cittadinanza in generale ha percepito e compreso il senso delle restrizioni - spiega Massimo Improta, dirigente della Questura di Roma - non stiamo segnalando una presenza ingiustificata in strada di persone. Alcuni sono stati pescati con lo stesso prodotto nelle vicinanze di casa in orari diversi o con false indicazioni di genitori anziani che a una verifica anagrafica anziani non erano. Non bisogna vanificare lo sforzo fatto finora. I numeri parlano chiaro, siamo in una fase constante dell’epidemia. Una costanza osservanza delle regole dettate dal governo consentirà di sanare questa situazione». Sotto la lente per evitare picnic vietati anche i grandi parchi da villa Borghese a villa Ada, dal parco degli Acquedotti alla pineta di Castefusano.
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