Coronavirus: il salotto buono dell'app Immuni, da Mediobanca ai Berlusconi jr
Le aziende Bending Spoons e Jakala al lavoro: nel loro capitale la holding H14 dei tre figli del Cavaliere ma anche Piazzetta Cuccia e varie imprenditori e famiglie italiane in vista oltre al finanziere Davide Serra
di Cheo Condina
2' di lettura
I tre figli di Silvio Berlusconi e Veronica Lario (Luigi, Eleonora e Barbara), Tamburi e il fondo Nuo Capital, che investe in Italia con capitali cinesi, in Bending Spoons. Famiglie e imprenditori di spicco (tra cui Renzo Rosso, Paolo Marzotto, Giuliana Benetton, i Dompè e i Lucchini), Mediobanca, il finanziere Davide Serra, il fondo internazionale Ardian e sempre la holding H14 dei tre figli di Berlusconi, in Jakala. Nella serata di ieri, il commissario straordinario Domenico Arcuri ha scelto la app “Immuni”, che effettuerà il tracciamento per fronteggiare l'emergenza Coronavirus e le società che si occuperanno del dossier hanno nel proprio azionariato vari esponenti dei salotti buoni della finanza: il progetto del software – la cui licenza verrà concessa gratuitamente – sarà come noto della milanese Bending Spoons, che verrà affiancata dalla società di marketing Jakala e dalla rete lombarda di poliambulatori del Centro Medico Santagostino.
Bending Spoons, oltre ad H14 anche Nuo Capital e Tamburi
La milanese Bending Spoons, che ha chiuso il 2018 con ricavi per 32 milioni e un utile di 3 milioni, è uno sviluppatore di app per smartphone su scala europea e lo scorso luglio i soci fondatori e di controllo Francesco Patarnello, Luca Ferrari, Luca Querella e Matteo Danieli, hanno aperto il capitale: con una quota complessiva del 5,7% sono entrati H14, Nuo Capital (che in Italia ha rilevato anche quote in marchi noti come Tannico e Proraso) e StarTip, veicolo della famiglia Tamburi. A gennaio, peraltro, proprio Bending Spoons era salita agli onori della cronaca per le indiscrezioni su un tentativo di scalata di Grindr, la più popolare app mondiale di incontri dedicata a gay, bisessuali e transgender.
Jakala, da Arnault al club deal di Mediobanca
I figli di secondo letto di Berlusconi si ritrovano anche nel capitale di Jakala, società di marketing fondata e controllata da Francois e Matteo de Brabant che nel 2000 aveva come socio di peso Europ@web, al tempo holding di Arnault. Poi l’azienda si è rifocalizzata sul marketing e negli ultimi due anni ha visto entrare quali soci di minoranza Paolo Marzotto (10,5%), il fondo Ardian (7,5%), la H14 dei Berlusconi (2,5%) e Davide Serra (2,7%). Non solo, nel 2018, l’azionariato di Jakala si è arricchito anche in virtù di un club deal organizzato dal veicolo Epic di Mediobanca: così al suo interno, seppure attraverso una holding, figurano tra gli altri Renzo Rosso, le famiglie Dompè e Branca, i Lucchini, Giuliana Benetton e la stessa Mediobanca.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
loading...