Coronavirus, si studia lo stop a tasse, bollette e mutui per famiglie e imprese delle zone rosse
Dopo il primo provvedimento per isolare i comuni focolaio, i tecnici del ministero del Tesoro sono al lavoro per scrivere un secondo decreto con le misure di sostegno all’economia
di Mariolina Sesto
3' di lettura
Sospensione degli adempimenti fiscali, dal pagamento dei tributi a quello delle rate della riscossione, ma anche dei pagamenti delle forniture di energia elettrica. Sono alcune delle misure che dovrebbero essere contenute nel secondo decreto per fronteggiare l’emergenza coronavirus, con gli interventi economici a sostegno di famiglie e imprese delle “zone rosse'”. I tecnici, secondo fonti del Mef, stanno predisponendo il provvedimento, che dovrebbe essere varato «in tempi molto rapidi».
Contatti Mef-Abi per sospensione rate mutui
La sospensione dei pagamenti dovrebbe riguardare sia i tributi erariali che quelli locali, oltre al versamento dei contributi previdenziali. Il Mef punta a inserire nel decreto anche facilitazioni per l’accesso delle imprese coinvolte dall’emergenza Coronavirus al Fondo di garanzia per le Pmi. E si sta valutando la fattibilità anche di altri interventi, come contributi per la ripresa delle attività una volta accertati i danni. In più sono in corso contatti con l’Abi per siglare un accordo che consenta anche la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui bancari.
Tavolo Catalfo-imprese e sindacati per gli ammortizzatori
Intanto la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha riunito un tavolo con i sindacati. «Stiamo predisponendo una serie di strumenti a tutela dei lavoratori delle aree interessate» dall’emergenza Coronavirus - ha riassunto - dalla «cassa integrazione ordinaria, al fondo di integrazione salariale o la Cig in deroga per le aziende con meno di 6 dipendenti». Catalfo al termine dell’incontro con imprese e sindacati, ha precisato che le tutele andranno anche «ai non residenti che si recano nelle zone interessate» per lavoro. Il tavolo sarà «permanente per monitorare l’evolversi della situazione». Prossimo incontro martedì 25 febbraio.
Il primo decreto firmato da Mattarella
Il primo decreto, che dispone una serie di misure per contrastare l’emergenza sanitaria, è stato varato dal consiglio dei ministri sabato 22 febbraio, firmato dal presidente della Repubblica, e dovrebbe essere pubblicato sulla gazzetta ufficiale straordinaria di domenica 23 febbraio. Il provvedimento prevede che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona si adottino misure di contenimento come: il divieto di allontanamento e quello di accesso al comune o all’area interessata; la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, ad eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e l’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l'adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale; la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.
Il governo stanzia altri 20 milioni
Per fronteggiare l’emergenza coronavirus il governo stanzia altri 20 milioni. «Per far fronte agli oneri derivanti dallo stato di emergenza sanitaria - si legge all’articolo 4 del decreto approvato dal Cdm - lo stanziamento previsto è incrementato di 20 milioni di euro per l’anno 2020 a valere sul Fondo per le emergenze nazionali». I 20 milioni sono
stati recuperati dal fondo predisposto per i premi della lotteria degli scontrini.
Conte: firmato decreto attuativo misure
«Ho appena firmato il decreto attuativo che dispone queste misure per i prossimi 14 giorni» annuncia il premier Giuseppe Conte in collegamento con Domenica In sottolineando che si tratta del provvedimento per
rendere operativi i provvedimenti decisi dal Consiglio dei ministri di sabato 22 febbraio. «Chiediamo dei sacrifici ai cittadini, che dovranno subire delle restrizioni personali - ha aggiunto - ma li ripaghiamo con l’assistenza e la massima attenzione per la loro salute».
L’attesa dei sindaci
Finché però il decreto no sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale, non potrà essere applicato. Da qui l’appello di alcuni sindaci come quello di Codogno a fare in fretta: «Stiamo aspettando che il governo pubblichi il decreto annunciato 14 ore fa. Quel che è in vigore attualmente è la direttiva Speranza-Fontana, quindi non ci sono blocchi ma solo pattuglie per strada. Noi stiamo andando avanti come ieri perché non abbiamo ancora avuto indicazioni precise».
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