l’epidemia in Italia

Coronavirus: morto uno dei due contagiati nel Padovano. 20 casi accertati in Italia, di cui 16 in Lombardia. Chiusi negozi, scuole e bar

Il virus si espande in Italia: 16 casi positivi in Lombardia, deceduto uno dei due contagiati in Veneto. In isolamento 250 persone e quarantena obbligatoria per chi torna dalla Cina

Coronavirus, cosa fare dopo i primi casi in Italia

12' di lettura

Si aggrava il bilancio del coronavirus in Italia e si registra anche il primo morto. Allo stato attuale si contano 16 casi accertati in Lombardia, di cui 15 nella provincia di Lodi (Codogno, Castiglione D'Adda e Casalpusterlengo) e uno a Cremona, oltre ai due in Veneto (a Vo’ Euganeo, in provincia di Padova) di cui uno, il 78enne Adriano Trevisan, è deceduto nella tarda serata del 21 febbraio. A questi si aggiungono i 3 casi già noti nel Lazio, che portano il totale a 20 contagi più una vittima.

Ex titolare di una piccola impresa edile, Trevisan aveva tre figli, una delle quali, Vanessa, era stata sindaco di Vo'. L'uomo era ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie all'ospedale di Schiavonia (Padova),

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Più in generale, su scala nazionale si contano 250 persone in isolamento, mentre il ministero della Salute ha disposto l’obbligatorietà di quarantena per i viaggiatori di ritorno dalla Cina. Speranza ha annunciato che «l'obiettivo essenziale è quello di circoscrivere quest'area, trattenerlo in una specifica area geografica».

Due treni sono rimasti fermi - nella serata del21 febbraio - nelle stazioni di Lecce e Milano per due casi sospetti di coronavirus in attesa del personale del 118. Si tratta di un Italo da Milano per Torino e di un Freccia in partenza dalla stazione del capoluogo salentino.

Il primo ministro Giuseppe Conte ha annunciato che il governo «ha un piano e lo sta attuando», mentre ritiene «non necessario» sospendere Schengen. Conte ha lasciato il Consiglio Ue a Bruxelles dicendo «sto andando a Roma alla Protezione Civile. Appena arrivo a Roma ho in programma con il ministro Speranza e il commissario Borrelli una riunione di coordinamento e per un aggiornamento sui casi nuovi e per tenere sotto osservazione il fenomeno». Al tavolo del comitato operativo presente anche i ministri degli esteri Luigi Di Maio.

Nel Comune di Vo' Euganeo, luogo d'origine dell’ex muratore deceduto e dell’altra persona contagiata da Coronavirus in Veneto, è stata decisa la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, delle attività commerciali e lavorative, sportive, ludiche e la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Vietate anche le fermate dei mezzi pubblici e deciso l'avvio dello screening a tutta la popolazione. Lo ha deciso la task force riunitasi a Padova. Per i contatti stretti e familiari dei due casi conclamati e' avviato un controllo approfondito a malattie infettive con test e esami e in isolamento fiduciario con sorveglianza attiva: saranno contattati due volte al giorno dal personale medico.

Trenord ha disposto la chiusura delle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo in ottemperanza all'ordinanza delle Regione Lombardia sul Coronavirus. A seguito del provvedimento i treni della Milano-Piacenza non effettueranno le 3 fermate e risultano sospesi i servizi ferroviari tra Pavia e Codogno e tra Cremona e Codogno. Il provvedimento è attivo da domani fino a nuova disposizione e sul sito di Trenord si trovano tutti gli aggiornamenti.

Il provveditore di Cremona, Fabio Molinari, ha disposto che rimangano a casa fino a nuove indicazioni gli studenti, i docenti ed il personale Ata che frequenta gli istituti scolastici di Cremona e provincia ma che risiede nei comuni Lodigiani in isolamento (Castiglione D'Adda, Casalpusterlengo, Codogno, Bertonico, Fombio, Terranova de' Passerini, Maleo, Somaglia e
San Fiorano).

La Federazione Italiana Pallavolo ha determinato la sospensione dei Campionati Nazionali di Serie B Maschile - gironi A, B, Serie B1 Femminile - gironi A e B, Serie B2 Femminile - gironi B, C, della giornata in programma questo fine settimana. La FIPAV - informa una nota - invita inoltre i Comitati Regionali e Territoriali di Lombardia ed Emilia Romagna (in modo particolare dei territori Cremona, Lodi, Piacenza), così come le Leghe di Serie A Maschile e Femminile di voler prendere analoghi provvedimenti, a salvaguardia della salute comune.

I casi in Lombardia
Il focolaio è la Lombardia: l’allarme è scattato dopo che un 38enne di Castiglione d’Adda (Lodi) è stato ricoverato all’ospedale di Codogno. Poco dopo sarebbero risultati contagiati anche la moglie, un conoscente e altre tre persone accomunate dal frequentare lo stesso bar. L’annuncio di otto nuovi casi ha portato al bilancio attuale. Tre dei sei contagiati provenienti dalla Lombardia hanno un’età compresa tra i 70 e gli 80 anni e frequentavano «lo stesso bar, molto frequentato dal padre del podista»: cioè l’amico dell’uomo di 38 anni ricoverato per primo a Codogno.

I casi in Veneto
Sono di età avanzata anche i casi registrati in Veneto: i due cittadini, rispettivamente 78 e 67 anni, sono stati trasferiti all’ospedale di Padova. «Uno è in condizioni critiche in terapia intensiva» ha detto Zaia, prima che morisse qualche ora dopo. Sono attesi per il 22 febbraio gli esiti del tampone sulla donna di 38 anni, collega dell’uomo di Codogno ricoverata nel reparto malattie infettive di Piacenza.

A Castiglione d’Adda (Lodi) il sindaco Costantino Pesatori ha deciso di chuiudere gli uffici comunali e la biblioteca comunale. A Codogno saranno chiusi un’ottantina tra bar e ristoranti che somministrano bevande. In aggiunta, due ordinanze del Comune di Casalpusterlengo prevedono la chiusura fino a martedì dei locali (come bar e ristoranti) e anche «la chiusura al pubblico con effetto immediato» anche degli uffici comunali. Le scuole saranno chiuse anche a Piacenza e provincia il 22 febbraio, dopo i casi di contagio avvenuti nel Lodigiano.

Le strutture per la quarantena
È il centro ospedaliero militare di Baggio a Milano la struttura per la quarantena dei pazienti affetti da coronavirus. L'altra struttura, a Piacenza, sarebbero gli alloggi dell'aeronautica militare di San Polo collegati all'aeroporto San Damiano

Trenord ha invitato il proprio personale a «indossare prontamente le mascherine» se in presenza di «un caso ragionevolmente sospetto». È quanto si legge in un avviso indirizzato, «coerentemente con le indicazioni emanate dal ministero della Salute», al personale di bordo e di assistenza e, per conoscenza, a tutti i dipendenti dell'Azienda
ferroviaria.

«Seguiamo ora dopo ora l'evolversi della situazione, in contatto con il Commissario Borrelli e il Ministro Speranza - ha detto Zaia - Per noi l'allerta è massima e ci stiamo preparando a un'eventuale emergenza più importante. Combattiamo un virus, per cui l'attenzione è totale».

Il ministero della Salute ha disposto l’obbligo di quarantena «fiduciaria» domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e «sorveglianza attiva» per chi è stato nelle aree a rischio, cioè nel paese asiatico così come indicato dall'Oms, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali al proprio rientro in Italia. È salito da 12 a 16 il numero di cittadini cinesi ospitati in quarantena volontaria come precauzione al coronavirus nelle ex caserme austro-ungariche alle Viote del Bondone, a circa venti chilometri da Trento, dove la Protezione civile del Trentino ha allestito una ventina di stanze e dove è presente un presidio della Croce rossa.

Castiglione e Codogno chiusi per Coronavirus

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Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha invitato a «non drammatizzare e diffondere il panico», precisando che «nessuno pensa di chiudere le città».

La situazione del primo contagiato
La situazione si sta evolvendo, dopo che le prime cronache avevano parlato di tre dati certificati. Il primo caso, ricoverato in prognosi riservata, è un 38enne, che si era presentato nei giorni scorsi al pronto soccorso dell'ospedale e ha avuto contatti con un suo amico, recentemente tornato dalla Cina, durante una cena. Il 38enne «è in terapia intensiva, sta meglio di ieri sera, sta leggermente migliorando», spiega Gallera.

Negli ultimi 4 giorni, il 38enne è andato a correre e poi al lavoro, ha giocato a pallone e ha preso parte a tre cene. Questo secondo quanto ricostruito dai medici che da giovedì lo hanno in cura. L'uomo è un manager che lavora per Unilever, che ha una sede a Casalpusterlengo. Nell'azienda è scattata la procedura di emergenza e si stanno eseguendo i tamponi sui dipendenti per capire se qualcuno possa essere stato contagiato.

La moglie, anche lei contagiata, è un’insegnante incinta e al momento non sta lavorando e quindi non ha avuto contatti con studenti. Un terzo possibile contagiato è invece recentemente ritornato da un viaggio in Cina. Lavora alla Mae di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza), una società specializzata in impianti per fabbricazione di fibre sintetiche e polimeri per l'edilizia. L’azienda oggi è rimasta chiusa. Il paziente è tuttavia risultato negativo al tampone, afferma la Regione Emilia-Romagna in una nota. «Nonostante l'esito negativo che attesta l'assenza di infettività secondo il principio della massima precauzione, sono in corso ulteriori ricerche per capire se può essere risultato infetto nei giorni passati».

Il sindaco di Codogno, con due diverse ordinanze, ha disposto per il pomeriggio di venerdì e per la giornata di sabato la chiusura delle scuole e, «almeno fino a domenica», di tutti «gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico» come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. La misura, ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini, è stata presa in via precauzionale.

In isolamento una donna a Piacenza
Intanto, è ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale di Piacenza una donna, sintomatica, collega del paziente positivo al coronavirus alla Unilever di Lodi. Lo afferma la Regione Emilia-Romagna in una nota. Di questa paziente è atteso l'esito del tampone esaminato presso il laboratorio di riferimento regionale del Sant'Orsola.

La dottoressa Maria Gramegna, dirigente dell'assessorato al Welfare, ha parlato di sintomi «importanti di polmonite». per altre 3 persone. «Stiamo indagando, sono 3 persone che si sono presentate con quadro clinico di polmonite all'ospedale di Codogno, stiamo cercando di capire se ci sono stati contatti con i primi 3 casi», ha detto.

A Vercelli
È risultato negativo il caso sospetto di coronavirus a Vercelli. I test sono stati effettuati a Torino. Il paziente è un uomo di una quarantina d'anni che, come si apprende in ambienti sanitari, potrebbe essere dimesso dall'ospedale Sant'Andrea già nelle prossime ore.

Coronavirus: immagini dal mondo

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Tutti i contagiati verranno ricoverati al Sacco
«Tutte le persone positive vengono portate al Sacco (ospedale di Milano, ndr) quando sono in grado», ha spiegato ancora Gallera alla conferenza stampa per fare il punto sul coronavirus. Il paziente ricoverato in terapia intensiva a Codogno dovrebbe venire spostato nel primo pomeriggio.

Al Sacco ingresso vietato ai parenti
«È assolutamente vietato l'ingresso ai parenti». È quanto segnala un cartello appeso alla porta di ingresso del Padiglione G 56 dell'Ospedale Sacco di Milano, dove sono ricoverati alcuni dei contagiati da Coronavirus in Lombardia. Il cartello, affisso alla porta con solo due pezzi scotch, non era presente questa mattina e infatti parenti e pazienti potevano accedere all'edificio liberamente».

Gallera: difficile valutare il “caso indice”
Gallera ha detto che la Regione «ha dato una risposta efficace, diventando un caso peculiare in Europa visto che è stato isolato subito anche il cosiddetto 'caso indice'», ovvero la persona con cui sarebbe entrato in contatto il 38enne ricoverato in terapia intensiva a Codogno e che è stato il primo caso confermato in Lombardia. «La difficoltà che stiamo registrando al momento è valutare il caso indice, che attualmente risulta negativo ai test. Questo può verificarsi perché a un certo punto il virus viene eliminato e il test potrebbe non rilevarlo più».

250 persone in isolamento
«A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo; circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone», prosegue Gallera. Non è ancora stato definito se i giorni sotto controllo sanitario verranno trascorsi in una struttura ad hoc o nelle proprie abitazioni, ma nel frattempo si stanno valutando eventuali strutture militari di supporto per la quarantena. Lo si apprende da fonti della Difesa, che opera in stretta collaborazione con le altre istituzioni per affrontare l'emergenza.

Coronavirus, Gallera: 6 casi in Lombardia, in corso 150 test

Conte: isolamento per tutti coloro che sono venuti a contatto con i tre casi
«È stata disposta una nuova ordinanza che dispone il trattamento di isolamento per tutti coloro che sono venuti a contatto» con i tre nuovi contagiati a Codogno. Lo ha detto da Bruxelles il premier Giuseppe Conte, che ha comunque sottolineato che la linea di massima precauzione adottata dall'Italia sulla vicenda Coronavirus «ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale e qualsiasi panico».


«Dovete fidarvi - ha poi detto Conte - di quelle che sono le indicazioni ufficiali del ministero della Salute. Perché abbiamo un comitato tecnico scientifico che ci offre la base tecnica e scientifica di valutazione. Ovviamente un attimo dopo, conseguentemente - ha detto ancora Conte - adottiamo tutte le iniziative e le indicazioni anche sul piano politico che sono necessarie per la popolazione. Siamo già a livello di massima precauzione».

L’ordinanza è stata emanata dal Ministro della Salute Roberto Speranza dopo la riunione del comitato tecnico scientifico che ha vagliato le segnalazioni dei nuovi casi di Coronavirus. «A seguito della riunione mattutina del comitato tecnico scientifico che ha approfondito le segnalazioni di nuovi casi di coronavirus Covid-19, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha provveduto ad emanare una nuova ordinanza. Essa prevede misure di isolamento quarantenario obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali». Il ministro Speranza si recherà nella giornata di venerdì in Lombardia. Con lui è in partenza anche il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri.

Possibile test negativo dopo l’infezione
È possibile essere negativi al test dopo avere avuto un'infezione da coronavirus SarsCoV2. Lo rileva Giorgio Palù, ordinario di Microbiologia e Virologia dell' Università di Padova, dopo il caso del dipendente della Mae di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) attualmente isolato nell'ospedale Sacco di Milano, risultato negativo al tampone. Ci sono diversi motivi per i quali questo può accadere e al momento non ci sono elementi sufficienti per preferire un'ipotesi a un'altra, dice l'esperto.

L’assessore Gallera: i cittadini di Castiglione d'Adda, Codogno e Casalpusterlengo restino in casa
«Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali»: questo è l'invito dell'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, dopo i casi di Coronavirus nel lodigiano. Invito poi esteso anche ai residenti a Casalpusterlengo «in via assolutamente precauzionale».

Anche a Castiglione d’Adda, nella bassa lodigiana, dove risiedono i genitori di uno dei contagiati, sono state prese delle misure precauzionali: come ha spiegato il vicesindaco Stefano Priori, c' è «preoccupazione ma non ci sono situazioni drammatiche». Sono stati sospesi i festeggiamenti per il carnevale e che è allo studio la chiusura delle scuole. Nel paese della Bassa lodigiana che ha circa 4600 abitanti è stato diffuso un invito a non uscire di casa.

Medici di famiglia: triage telefonico per evitare contatti a rischio
«Prima di fare una visita domiciliare o di ricevere in studio un paziente con sintomi sospetti da nuovo Coronavirus, i medici di famiglia faranno un triage telefonico. L'obiettivo è quello di evitare contatti a rischio».
Lo annuncia il segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale, Silvestro Scotti. Il triage prevede domande sui contatti, sulla capacità respiratoria del paziente, su eventuali episodi di dispnea. Tutti i medici di famiglia riceveranno entro oggi per e-mail una scheda con le modalità del triage telefonico.
Il medico di famiglia che visita un paziente con sintomi sospetti da COVID-19 dovrà essere dotato di sistema di sicurezza: mascherine FPP2 e FPP3, tuta e occhiali (forniti dall'Asl) per evitare di diventare lui stesso soggetto contaminante. Nel caso in cui abbia visitato un paziente risultato poi positivo senza sistema di sicurezza, dovrà essere messo lui stesso in quarantena.

Italia quarto Paese europeo con contagi “interni”
Fino a questo momento sette paesi Ue e la Gran Bretagna hanno segnalato casi di coronavirus, ma solo tre ne avevano avuti di 'secondari', che si sono verificati cioè sul suolo europeo e non sono stati importati. Lo afferma l'ultimo bollettino dell'Ecdc, il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie. L'Italia quindi con i casi in Lombardia diventa il quarto paese con contagi interni.

Spallanzani, il ricercatore italiano è «negativo al test»
Intanto, il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, parlando del ricercatore italiano contagiato ha detto: «In questi giorni decideremo se dobbiamo, come probabile, metterlo in osservazione in un'altra stanza». A chi gli chiedeva se fosse guarito ha risposto: «Di fatto, è persistentemente negativo al test». Nell’ospedale romano sono stati valutati, ad oggi, 68 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. «Di questi, 63, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Cinque pazienti sono tutt'ora ricoverati: tre sono i casi confermati di COVID- 19 (la coppia cinese ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), due pazienti rimangono ricoverati per altri motivi» recita il bollettino medico.

Ricciardi (OMS): casi largamente attesi
La possibilità di un caso non importato in Italia «era largamente attesa, si sapeva che la guardia andava tenuta alta per mesi. Ora bisogna procedere con sangue freddo con misure dettate dalle evidenze scientifiche, senza esagerare nè in un senso nè nell'altro». È il commento di Walter Ricciardi, membro del Consiglio Esecutivo dell'Organizzazione mondiale della sanità ed ex presidente dell'Istituto superiore di sanità, ai casi di positività al coronavirus rilevati in Lombardia. Ricciardi specifica anche che il coronavirus «è ora presente anche in Italia e la fase nuova è segnata dalla presenza di casi di trasmissione secondaria dell'infezione» come quelli rilevati in Lombardia. La trasmissione secondaria, ha chiarito, si determina con l'acquisizione della malattia in un soggetto non proveniente direttamente dalle aree a rischio, ovvero dalla provincia cinese di Hubei. (f.s.)

Per approfondire:
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L'epidemia ha davvero raggiunto il suo picco?
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