Attualità

Coronavirus ultime notizie Italia. Altri 5 medici morti: 51 in totale. Sono oltre 6.400 gli operatori sanitari contagiati

Il live di giovedì 27 marzo
Coronavirus in Italia, i dati e la mappa
Nuovi positivi a Codogno dopo riapertura “zona rossa”
EssilorLuxottica ritira outlook 2020, significativo impatto virus sul II trimestre
Fontana (Lombardia): picco di ieri dovuto all’aumento dei tamponi
Istat: a marzo forte calo fiducia consumatori e imprese
Autorizzato l’uso di antimalarici, a carico Ssn
Di Maio (Esteri): partner Ue siano leali. Senza azione decisa, l’economia non si risolleverà
Cardani (Agcom): privilegiare linee telefoniche fisse
Brusaferro (Iss): curva nuovi casi sembra in calo, ma non abbassare la guardia
Fontana, ospedale in Fiera pronto all’inizio della settimana. Dinamica contagi penso sia in discesa

Al lavoro all’Istituto Ospedaliero Poliambulanza di Brescia. (ANSA/FILIPPO VENEZIA)
  • Il ministro Boccia: arrivate 3500 domande infermieri volontari

    «Dopo i medici volontari, anche gli infermieri stanno rispondendo in maniera generosa e straordinaria alla chiamata dello Stato. Per le 500 posizioni da infermieri volontari che andranno a comporre l'Unità infermieristica per il Covid-19, sono arrivate nelle prime ora già 3.500 domande. Le domande stanno arrivando da tutte le regioni italiane, in particolare dal centro-sud». Così il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. «Grazie fin da ora da parte del governo e delle regioni in difficoltà a tutto il mondo infermieristico italiano. Nelle zone con maggiori criticità il bisogno di operatori sanitari è sempre forte, per questo motivo abbiamo deciso di estendere la call fino alle 20 di domani per avere una riserva ampia di operatori volontari dalla quale attingere in ogni momento così come avvenuto con i medici. La task force di infermieri, coordinati dalla Protezione civile, raggiungeranno, dopo essersi sottoposti ai controlli sul Coronavirus, i medici volontari arrivati ieri in Regione Lombardia e sul territorio di Piacenza».

  • Venezia: il Salone Nautico slitta al 2021

    Il Salone nautico di Venezia previsto all'Arsenale è stato spostato al 2021. Lo ha reso noto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ha rilevato come fosse poco opportuno fare la manifestazione in un periodo incerto per l'emergenza Coronavirus e al sovrapporsi, proprio per i vari slittamenti di manifestazioni del genere e non solo, a causa dell'emergenza sanitaria.
    Brugnaro ha rilevato che in primo piano viene la salute e, per quanto riguarda altri aspetti bisogna rispettare «il momento delicato in cui stiamo vivendo».

  • Aifa autorizza 3 nuovi studi su farmaci


    L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato tre nuove sperimentazioni cliniche su farmaci per il trattamento della malattia Covid-19. Si tratta di uno studio su 2 farmaci biologici (emapalumab e anakinra), uno su un farmaco già in uso per l'artrite reumatoide (sarilumab) ed uno studio con il farmaco tocilizumab, anch'esso in uso per l'artrite, in casi precoci e gravi.
    Il primo, rende noto l'Aifa, è lo studio Sobi.IMMUNO-101 di Fase 2/3 per valutare l'efficacia e la sicurezza di somministrazioni endovenose di emapalumab, un anticorpo monoclonale, e di anakinra, un antagonista del recettore per la interleuchina-1(IL-1), a confronto con terapia standard, nel ridurre l'iper-infiammazione e il distress respiratorio in pazienti con infezione da SARS-CoV-2.
    Il secondo è lo studio Sarilumab COVID-19, per valutare l'efficacia e la sicurezza di somministrazioni endovenose di sarilumab, un antagonista del recettore per la interleuchina-6 (IL-6), autorizzato in Italia per il trattamento dell'artrite reumatoide. Il terzo studio è denominato RCT TCZ-COVID-19 ed è uno studio indipendente italiano coordinato dall'Azienda Unità Sanitaria Locale-IRCCS di Reggio Emilia. Si tratta di uno studio in pazienti con polmonite da COVID-19, in cui viene confrontata la somministrazione precoce del tocilizumab (già in uso per l'artrite reumatoide) con la somministrazione dello stesso farmaco in una fase di aggravamento

  • Toti: nessun positivo nelle carceri in Liguria

    «Al momento non abbiamo traccia di casi positivi di coronavirus nelle carceri liguri, per quanto riguarda la nostra sanità non ho avuto segnalazioni dalle autorità carcerarie di casi«. Lo riferisce il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stasera nel punto stampa
    sull'emergenza coronavirus.

  • Puglia, 397 medici volontari verso la Lombardia

    Sono 397 i medici pugliesi che hanno presentato domanda per andare in Lombardia ad aiutare i loro colleghi negli ospedali nell'affrontare l'emergenza coronavirus. Di questi, un medico barese è già partito ieri assieme al primo gruppetto di 21 medici e si trova già in reparto a Piacenza. Le partenze avverranno a scaglioni in base alla necessità e
    all'attivazione di nuovi posti letto e rianimazioni nelle strutture lombarde. I primi medici arrivati in Lombardia provengono da Roma, Latina, Bari, Firenze, Cosenza, Potenza, Napoli, Vasto, Messina, Udine, Caserta e Perugia. Ogni giorno partiranno altri volontari fino al completamento del contingente di 300 persone.

  • Medici: tamponi su tutta la popolazione? È impensabile

    «In questi giorni è in corso una forte diatriba sull'uso dei tamponi, su quando e a chi farli. In linea teorica non possiamo che essere d'accordo con l'estensione dei tamponi a quanti più soggetti possibili. Ma come spesso accade, dalla teoria alla pratica, soprattutto in un'emergenza
    di queste dimensioni, c'è un abisso» e «allo stato attuale è già
    difficile riuscire ad effettuarli su tutti i soggetti sintomatici e su coloro ai quali deve essere certificata la guarigione al termine della malattia». Lo affermano il direttore della Scuola di specializzazione in igiene e medicina preventiva dell'Università di Firenze Guglielmo Bonaccorsi insieme ai medici in formazione specialistica in Igiene e medicina
    preventiva Giuseppe Albora e Andrea Moscadelli.

  • Alssandria, record di vittime: 135

    La provincia di Alessandria paga un prezzo altissimo alla pandemia del Coronavirus. Con una popolazione di poco più di 428 mila abitanti, un quinto rispetto alla Città metropolitana di Torino, la provincia di Alessandria piange già 135 vittime - secondo dati aggiornati questa mattina - contro le 193 del Torinese.

  • Piemonte, 35 guariti e altri 144 in via di guarigione

    Cresce, lentamente ma da qualche giorno con costanza, il numero dei pazienti con il Coronavirus guariti in Piemonte: questa sera è salito a 38, nel bollettino diramato dall'Unità di crisi regionale. Altri 144 pazienti sono 'in via di guarigione', cioè risultati negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e attendono ora l'esito del secondo.

    I decessi comunicati oggi pomeriggio sono 29, di cui 17 nella provincia di Torino. Il totale complessivo è ora di 598 deceduti risultati positivi al virus. I ricoverati in terapia intensiva sono 440 Dall'inizio dell'epidemia sono in totale 7.228 le persone finora positive al 'Coronavirus'. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 20.197, di cui 12.581 negativi.

  • Mattarella: stiamo vivendo pagina triste della storia

    «Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia. Abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare. Alcuni territori, e in particolare la generazione più anziana, stanno pagando un prezzo altissimo». Così il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio alla Nazione in cui esprime «rinnovata riconoscenza nei confronti di chi, per tutti noi, sta fronteggiando la malattia con instancabile abnegazione: i medici, gli infermieri, l'intero personale sanitario, cui occorre, in ogni modo, assicurare tutto il materiale necessario. Numerosi sono rimasti vittime del loro impegno generoso. Insieme a loro ringrazio i farmacisti, gli agenti delle Forze dell'ordine, nazionali e locali, coloro che mantengono in funzione le linee alimentari, i servizi e le attività essenziali, coloro che trasportano i prodotti necessari, le Forze Armate. A tutti loro va la riconoscenza della Repubblica, così come va agli scienziati, ai ricercatori che lavorano per trovare terapie e vaccini contro il virus, ai tanti volontari impegnati per alleviare le difficoltà delle persone più fragili, alla Protezione Civile che lavora senza soste e al Commissario nominato dal Governo, alle imprese che hanno riconvertito la loro produzione in beni necessari per l'emergenza, agli insegnanti che mantengono il dialogo con i loro studenti, a coloro che stanno assistendo i nostri connazionali all'estero. A quanti, in ogni modo e in ogni ruolo, sono impegnati su questo fronte giorno per giorno».

  • Mattarella: iniziare a pensare alla ricostruzione

    «Mentre provvediamo ad applicare, con tempestività ed efficacia, gli strumenti contro le difficoltà economiche, dobbiamo iniziare a pensare al dopo emergenza: alle iniziative e alle modalità per rilanciare, gradualmente, la nostra vita sociale e la nostra economia. Nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo esprimere il meglio di sé». Questo uno dei passaggi fondamentali del messaggio del presidente Sergio Mattarella agli italiani sull'emergenza coronavirus.

  • Mattarella: non lasciare indietro nessuno

    «Nel nostro Paese, come ho ricordato, sono state prese misure rigorose ma indispensabili, con norme di legge, sia all'inizio che dopo la fase di necessario continuo aggiornamento, norme, quindi, sottoposte all'approvazione del Parlamento. Sono stati approntati, e sono in corso di esame parlamentare, provvedimenti di sostegno per i tanti settori della vita sociale ed economica colpiti. Altri ne sono preannunciati. Conosco, e comprendo bene, la profonda preoccupazione che molte persone provano per l'incertezza sul futuro del proprio lavoro. Dobbiamo compiere ogni sforzo per non lasciare indietro nessuno». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un video messaggio. «Ho auspicato, e continuo a farlo, che queste risposte possano essere il frutto di un impegno comune, fra tutti: soggetti politici, di maggioranza e di opposizione, soggetti sociali, governi dei territori. Unità e coesione sociale sono indispensabili in questa condizione».

  • La Germania curerà 73 pazienti italiani

    Sono 73 i pazienti italiani che la Germania è pronta ad accogliere nei reparti di terapia intensiva dei suoi diversi Laender. Stando a fonti diplomatiche, finora ne sono arrivati sei: 4 a Lipsia e 2 a Dresda. Mentre i due pazienti, che sarebbero dovuti partire oggi, non lasceranno il paese, le loro condizioni sono troppo gravi. Fra i laender che si sono fatti avanti finora per accogliere pazienti italiani, oltre alla Sassonia, ci sono Berlino, Brandeburgo, Baviera, e Nordreno-Vestfalia. La Turingia invierà un team medico e materiale sanitario.

  • Geox, vendite retail -20% a causa coronavirus


    Geox prevede di registrare «vendite complessive del canale retail diretto» in calo del 20% nel primo trimestre a causa delle chiusure e delle limitazioni imposte dalla pandemia di coronavirus. Lo comunica la società, fornendo un aggiornamento sulle stime dell'impatto del virus, come raccomandato dall'Esma. «Le vendite comparabili dei negozi a gestione diretta del gruppo, alla settimana XII, evidenziano una diminuzione cumulata vicina al -15% - si legge in una nota - fortemente condizionata dalla sospensione temporanea dell'attività dei negozi sperimentata prima in Italia da fine febbraio e poi estesa all'Europa e al Nord America con il susseguirsi dell'estensione del contagio ai vari paesi e delle ordinanze emanate progressivamente dai vari governi». Geox, d'altra parte, «ritiene parimenti opportuno confermare la validità strategica delle linee presentate nel business plan di novembre 2018» e quindi sta «dando corso ai progetti ritenuti essenziali per l'evoluzione del business model di Geox verso la perfetta integrazione tra negozi fisici e digitali con anche una perfetta integrazione dei magazzini tra canali». Il gruppo «ritiene pertanto di dover minimizzare gli impatti nel breve e rimane molto positivo nel medio periodo sia per il settore che per Geox». La società, infine, «forte della sua solida situazione patrimoniale e finanziarie», sottolinea di disporre di «risorse di liquidità adeguate a fronteggiare le esigenze aggiuntive richieste da questa situazione temporanea di carattere eccezionale».

  • Sono 6.414 gli operatori sanitari contagiati

    Salgono a 6.414 gli operatori sanitari contagiati dal nuovo coronavirus secondo gli ultimi dati resi noti dall'Istituto superiore di sanità (Iss). L'età media è di 49 anni ed il 35% è di sesso maschile. Si tratta di circa il 9% dei casi totali segnalati. È «evidente - afferma l'Iss - l'elevato potenziale di trasmissione in ambito assistenziale di questo patogeno».

  • Altri cinque medici morti: in totale sono 51

    Si allunga di ora in ora la lista dei medici morti per il Covid-19 dal Nord al Sud Italia. Il totale ha raggiunto i 51 decessi, si apprende dalla Federazione degli ordini dei medici, con altri 5 camici bianchi che hanno perso la vita. Sono Abdel Sattar Airoud, medico di famiglia di Piacenza; Giuseppe Maini, medico di famiglia di Piacenza; Luigi Rocca, pediatra di Piacenza; Maurizio Galderisi, cardiologo e docente di medicina all'Università Federico II di Napoli; Leone Marco Wischkin, medico internista di Pesaro-Urbino.

  • Papa: Dio guarda la nostra dolorosa condizione

    «Dio onnipotente e misericordioso, guarda la nostra dolorosa condizione: conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza, perché sentiamo in mezzo a noi la tua presenza di Padre». Così il Papa, visibilmente commosso, ha cominciato in una piazza San Pietro vuota la preghiera speciale per questo tempo di emergenza legato alla pandemia del coronavirus.

    Coronavirus, benedizione straordinaria del Papa in una piazza San Pietro deserta

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  • Arcuri, elicotteri per consegne materiale sanitario

    «Da domani l'esercito ci aiuterà con i propri elicotteri per le consegne del materiale sanitario per combattere l'emergenza coronavirus». Lo ha detto il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri nel corso della conferenza stampa alla Protezione civile aggiungendo «che faremo il più presto possibile grazie anche agli uomini, oltre ai camion, che saranno messi a disposizione per rafforzare il personale nei magazzini». «Negli ultimi giorni - ha aggiunto - abbiamo consegnato 9,6 milioni di mascherine, di cui 2,8 milioni di Ffp2 e Ffp3 destinate al personale sanitario» Inoltre «oggi sono stati consegnati 136 impianti per l'ossigenazione». Arcuri ha assicurato «un impegno a 360 gradi per l'acquisto di dispositivi medici da Francia, Germania, Cina e Russia».

  • Italia: 969 morti, è record

    In Italia si registrano al 27 marzo 589 guariti in più, 10.950 totali. I morti sono 969, di cui 50 non registrati giovedì. Nel Paese, alla data del 26 marzo, i casi totali erano 80.539 e il numero di morti 8.165. Sono 541 i morti registrati venerdì 27 marzo in Lombardia, un numero che porta il totale delle vittime a 5.402, con un incremento del l'11,1% rispetto a giovedì 26 marzo.

  • Gualtieri: il pagamento delle pensioni va avanti regolarmente

    «Pur nell'emergenza e con le vigenti restrizioni, il pagamento delle #pensioni sta avvenendo in modo regolare. Lo scaglionamento in ordine alfabetico funziona. Grazie a tutte le lavoratrici e i lavoratori che, in sicurezza, consentono l'operatività di migliaia di uffici postali». Lo scrive il ministro dell'economia Roberto Gualtieri in un tweet.

  • Coronavirus, morto dipendente 44enne di una municipalizzata di Bari

    Un lavoratore dipendente della Multiservizi Spa, azienda municipalizzata del Comune di Bari, Luca Tarquinio Coletta, 44 anni, in servizio come usciere alla sede del Municipio 2 di Bari, è deceduto oggi dopo essere risultato positivo al Covid-19. Quando è stato accertato il contato il 44enne non era in servizio, ma in malattia da diversi giorni e subito la sede del Municipio è stata chiusa per la disinfezione.

  • Di ritorno gli 11 italiani curati in India

    Stanno rientrando nelle loro case gli undici turisti italiani che, partiti per un viaggio in India il 28 di febbraio, in gruppo con Andrea Carli, il medico di Codogno morto il 19 marzo a Jaipur, sono risultati positivi al coronavirus e curati in India, in un ospedale privato di New Delhi.

  • Unindustria: persi 3 miliardi di Pil al giorno

    «C'è, purtroppo, una seconda epidemia che sta crescendo molto in fretta: quella di una lunga e profonda depressione economica», avverte il presidente di Unindustria, Filippo Tortoriello, che in un messaggio agli imprenditori associati stima le «perdite giornaliere» per il sistema produttivo «fino a 3 miliardi di Pil» nel Paese e «più di 300 milioni nel Lazio». «Servono almeno 200 miliardi, per salvaguardare gli stipendi e dare garanzie illimitate per prestiti e liquidità alle imprese», aggiunge.

  • Reuters: Lombardia, 2.409 nuovi casi e 541 morti

    La regione Lombardia ha registrato 2.409 nuovi casi di coronavirus nell’arco di 24 ore, portando il totale a 37.298, mentre il totale delle vittime sale di 541 unità (a 5.402). Lo scrive l’agenzia Reuters, citando fonti interne alla Regione.

  • Liguria, assunti 89 medici e 86 infermieri

    In Liguria prosegue il piano di assunzioni straordinarie di personale sanitario per fronteggiare l'emergenza Coronavirus: ad oggi sono stati assunti 247 professionisti, di cui 89 medici e 86 infermieri, ma anche
    operatori sociosanitari, tecnici di laboratorio e altre figure indispensabili per coprire il crescente fabbisogno. Fra gli assunti, anche 40 specializzandi e 3 medici e infermieri in pensione e rientrati in servizio.

  • Bonaccini: i numeri di Italia ed Emilia-Romagna non sono confortanti

    «I numeri del Paese e dell'Emilia-Romagna non sono confortanti» e «ancora di meno lo sono quelli della diffusione globale». E' l'analisi di Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia-Romagna, espresso in un
    intervento al consiglio regionale. «Permane la preoccupazione che molti Paesi abbiano abbondantemente sottovalutato l'emergenza e che tardivamente si siano attrezzati per farvi fronte sia sotto il profilo della
    prevenzione, sia sotto il profilo della risposta sanitaria», ha detto Bonaccini, riconoscendo l'importanza «di una grande infrastruttura pubblica, che può organizzare il servizio di prevenzione e di profilassi, di analisi e di risposta, di organizzazione del servizio».

  • Coronvirus: 1.700 denunce, 129 per violazione quarantena

    Sono 1.515 le persone denunciate nella giornata di ieri per non aver rispettato le limitazioni negli spostamenti e 69 quelle per false dichiarazioni alle autorità. Lo rende noto il Viminale sottolineando che sono invece 129 le persone che sono state denunciate per aver violato
    il divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione perché in
    quarantena o positive al virus.

    Complessivamente sono state controllate nella giornata di
    ieri 183.578 persone e 95.073 attività commerciali.

  • Raggi: a Roma oltre 250mila controlli dall’8 marzo

    «A Roma dall'8 marzo effettuati oltre 250 mila controlli dalla Polizia locale in tutta la città. Più di 460 gli illeciti contestati. Verifiche su spostamenti di auto e scooter e su rispetto regole per negozi, locali, parchi e ville storiche». Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.

  • Martella, sanzionare con efficacia le fake news

    «Dobbiamo studiare seriamente un'iniziativa istituzionale, forse anche un meccanismo sanzionatorio più efficace per evitare il diffondersi delle fake news. Sono convinto che queste vadano combattute con forza, intervenendo a vari livelli». Lo afferma il sottosegretario all'Editoria, Andrea Martella, rispondendo, in un'intervista a Articolo 21, ad alcune domande sulla diffusione delle fake news nel corso dell'emergenza legata al Coronavirus. «Ciò significa ad esempio rafforzare il già importante ruolo della Polizia postale nell'individuazione delle 'fonti tossiche' e, al tempo stesso, fare leva sull'attività di debunking, di smascheramento delle notizie false - prosegue Martella -. I responsabili di questa informazione nociva devono sapere che, a fronte di un danno procurato alla comunità, corrisponde un dazio certo da pagare».

  • Locatelli, presidente Css: inevitabile prolungare misure di contenimento

    Ad oggi è inevitabile il prolungamento delle misure di contenimento. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), Franco Locatelli, nella conferenza stampa dell'Iss. Ciò perchè, ha spiegato, «non siamo in una fase marcatamente declinante ma in una fase, sia pure incoraggiante, di contenimento». Inoltre, anche dopo, «dovremo immaginare alcuni mesi in cui adottare misure attente - ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro - per evitare una ripresa della curva epidemica».

  • Azzolina: sicura proroga ritorno a scuola dopo 3 aprile. Nessun motivo per arrivare a luglio con le lezioni

    «Sicuramente ci sarà una proroga: si andrà oltre la data del 3 aprile, l'obiettivo è garantire che gli studenti ritornino a scuola quando stra-certo e stra-sicuro che possono tornare salute è prioritaria». Così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina a La vita in diretta. Azzolina ha anche detto che «notizie sulla didattica a distanza a luglio non hanno alcun fondamento: significherebbe dire che il personale della scuola non sta lavorando e non è così. Se la didattica a distanza funziona come sta funzionando non c'è alcun motivo per andare a luglio o agosto: le strutture scolastiche non sono idonee tra l'altro. Se ci sarà necessità lo si farà in un secondo momento. Scenari troppo oltre sono irresponsabili, bisogna guardare gli scenari attuali e poi assumere decisioni». A chi doveva essere rimandato, ha continuato la ministra, «si permetterà di recuperare gli apprendimenti, laddove fosse necessario. Sono decisioni che stiamo vagliando sulla base di quando e se si tornerà a scuola. Esiste l'autonomia scolastica, i docenti conoscono molto i loro studenti. Il percorso di uno studente è lungo, se parliamo dei maturandi è iniziato 5 anni fa, gli apprendimenti degli studenti i docenti sanno valutarli».

  • Le forze dell’ordine presidiano alcuni centri commerciali a Palermo

    Poliziotti del reparto mobile, carabinieri e militari della Guardia di Finanza stanno presidiando alcuni centri commerciali di Palermo. Una misura adottata dopo che ieri alcune persone avevano riempito i carrelli di spesa nel supermercato Lidl di via Regione Siciliana tentando di fuggire senza avere pagato alle casse. Le forze dell'ordine stanno controllando i più importanti centri commerciali della città - Conca D'Oro, La Torre e Forum - anche in seguito all'allarme circa l'eventualità di nuovi possibili tentativi di saccheggio. «Si tratta solo misure preventive», sottolineano i responsabili dei centri commerciali.

  • Si riduce il tesoretto raccolto in Fontana di Trevi e destinato alla Caritas

    Si è fermato a quasi 190 mila euro il 'tesoretto' che la Caritas ha ricavato finora dalle monetine lanciate dai turisti nella fontana di Trevi e destinato ad aiutare migliaia di famiglie in difficoltà, senzatetto, migranti. L'anno scorso il gesto di chi affida a pochi centesimi o euro la speranza di tornare a vedere una delle fontane più famose al mondo, aveva totalizzato un milione e 400 mila euro. Tra gli effetti collaterali e impensabili della pandemia c'è pure la mancata disponibilità di quei soldi. Con il lockdown, i turisti sono spariti. E se continuasse così fino a dicembre, potrebbero esserci oltre un milione di euro in meno.

    La Fontana di Trevi ( ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

  • Ok a congedo parentale anche se l’altro genitore è in smart working

    Il congedo parentale straordinario per prendersi cura dei figli a casa a causa della chiusura delle scuole per l'emergenza coronavirus può essere chiesto anche se uno dei due genitori è in smart working e quindi al lavoro da casa. E' quanto emerge dalla circolare dell'Inps sul congedo parentale previsto dal decreto del 17 marzo. Non si può chiedere il congedo invece se l'altro genitore è disoccupato o titolare di un sostegno al reddito (come ad esempio la Naspi o il reddito di cittadinanza).

  • Fontana, tampone a anziani con sintomi nelle rsa. Ospedale in Fiera pronto all’inizio della settimana

    Il problema del contagio da Coronavirus nelle case di riposo, o meglio nelle rsa (residenze sanitarie assistenziali) «è sicuramente all'attenzione della nostra direzione». Lo ha assicurato il presidente della Lombardia Attilio Fontana in un punto stampa. «Si pensa di arrivare alla soluzione della questione individuando le persone» con uno e più sintomi e «verranno sottoposte a tampone» e poi «eventualmente allontanate» a seconda della situazione e degli spazi delle singole strutture. «Le valutazioni dovranno essere distinte - ha aggiunto - casa di riposo per casa di riposo». Fontana ha anche accennato alla tempistiche per l’allestimeno dell’ospedale da campo in zona Fiera: «non subirà alcun tipo di rallentamento circa l'inaugurazione. La previsione è che all'inizio della prossima settimana ci sia l'inaugurazione stessa», ha detto.

  • ArcelorMittal, a Taranto Cig per tutti

    ArcelorMittal ha comunicato alle organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Usb e Ugl e a Confindustria Taranto di essere «costretta suo malgrado» a ricorrere alla cassa integrazione ordinaria con la causale Covid-19 per 8.173 addetti dello stabilimento siderurgico di Taranto (5.626 operai, 1.677 impiegati e 870 equivalenti), cioè per l'intera forza-lavoro, a partire dal 30 marzo e per 9 settimane. L'impiego giornaliero dei lavoratori sarà valutato secondo le esigenze.

    Operai davanti alla fabbrica Arcelor Mittal a Taranto, 5 novembre 2019. ANSA/RENATO INGENITO

  • Fontana: penso stia iniziando la discesa della linea dei contagi

    «Sicuramente non sta crescendo la linea di contagi ma penso stia per iniziare la discesa»: è quanto ha detto il governatore della Lombardia Attilio Fontana. «Anche oggi c'è stato un processamento di maggiori tamponi rispetto ai giorni precedenti - ha detto - e oggi si assiste a una riduzione del numero dei contagi. La cosa ci fa piacere ma è la dimostrazione che evidentemente bisogna fare la media di almeno 5 giorni per avere una visione, la visione ci conferma che quello di ieri è stato determinato da situazione assolutamente particolare».

  • Morto cardiologo, docente alla Federico II di Napoli


    È morto Maurizio Galderisi, cardiologo e docente di Medicina Interna all'Università di Napoli Federico II e responsabile del programma Infradipartimentale di Emergenze Cardiovascolari e Complicanze Onco-ematologiche dell'Azienda Ospedaliera Universitaria. Il professore, 65 anni, era ricoverato all'ospedale Cotugno perché contagiato dal coronavirus. “Perdiamo un uomo straordinario che lascia un grande vuoto nelle vite di quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo”, ha detto Anna Iervolino, direttore generale dell'Azienda universitaria ospedaliera Federico II.

  • Sindaco Nembro: non è stato ascoltato l’Iss

    «La decisione doveva essere di Governo e Regione. Dovevano dare maggior peso alle valutazioni tecniche-epidemiologiche dell'Iss che dicevano che era opportuno fare anche qui luna zona rossa. Dovevano prendersi la responsabilità. Invece hanno continuato a rimandare e ritardare e intanto il contagio si allargava a tutta l'area. Alla fine hanno adottato misure restrittive per tutta la Lombardia». Lo dice Claudio Cancelli, sindaco di Nembro, uno dei paesi della Bergamasca più colpiti dal Coronavirus sulla mancata istituzione della seconda zona rossa lombarda.

  • Iss,vicini a picco, ma non ci siamo ancora

    Il picco dell'epidemia di coronavirus in Italia si sta avvicinando, ma non ci siamo ancora. Lo ha detto oggi a Roma il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa organizzata dall'Iss. Dal 20 marzo si nota un'apparente riduzione della curva contagi, ma “non siamo in una fase calante, ma di rallentamento della crescita”. Al momento non è possibile dare una stima di quante siano in Italia le persone asintomatiche, che pur avendo l'infezione da coronavirus non hanno sintomi o ne hanno molto lievi. In futuro si prevede uno studio per identificarli, da condurre in varie aree del Paese.

  • Cirio: Rischiamo di non farcela, servono ventilatori»

    «Stiamo arrivando al livello di saturazione della terapia intensiva, nonostante la Regione Piemonte abbia raddoppiato i posti letto. Se questa curva non si abbassa rischiamo davvero di non farcela, di qui il mio appello accorato a Roma di inviare ventilatori in base alle effettive urgenze e agli effettivi bisogno». Così il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ai microfoni di Centocittà, su Radio Uno Rai. Sugli approvvigionamenti di materiale sanitario, Cirio conferma che col governo “c'è molta tensione”. “Qualcosa inizia ad arrivare ma è ancora poco”.

  • Coronavirus: Amazon dona 3,5 milioni euro in Italia

    Amazon dona 3,5 milioni di euro per l'emergenza Covid-19. La cifra - fa sapere l'azienda - include una donazione di 2,5 milioni alla Protezione Civile Italiana e una di 1 milione “per sostenere gli sforzi delle tante organizzazioni no profit e degli enti che operano nei territori e nelle comunità in cui vivono e lavorano i dipendenti Amazon e con cui l'azienda lavora da tempo”. La società, inoltre, lancia un 'pulsante per donare sul sito' e una funzione di Alexa, il suo assistente vocale, per semplificare le donazioni alla Protezione Civile.

  • Brusaferro (ISS): curva nuovi casi sembra in calo, ma non abbassare la guardia

    «La curva dei nuovi casi dal 19-20 marzo sembra attenuarsi nella sua ascesa, ma non dobbiamo illuderci che un rallentamento possa farci allentare le misure di contenimento». Così il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro nel presentare a Roma insieme al presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli il primo report epidemiologico realizzato attraverso il sistema di sorveglianza e basato sulle segnalazioni che arrivano dalle Regioni. «La scommessa - ha detto Brusaferro - è fare in modo che nelle aree del Paese dove c'è una circolazione ancora limitata il trend evolutivo non aumenti e quindi non bisogna abbassare la guardia rispetto alle misure di contenimento e distanziamento sociale». L'età media dei contagiati supera i 60 anni delle persone con infezione. «Oltre l'80% dei deceduti sono ultra 70enni - ha detto Locatelli -. L'infezione da Covid-19 per alcuni è stata la causa di morte e per altri ha contribuito in maniera significativa alla letalità».

  • Nuovo ponte di Genova: 50 lavoratori in quarantena dopo un caso di positività

    Dopo il primo caso di Covid-19 al cantiere del nuovo ponte di Genova i lavori hanno già subito un contraccolpo. L'operaio, un uomo di Reggio Emilia, è dipendente della Fagioli, una delle aziende principali in azione sul viadotto. L'uomo è isolato e in cura in albergo, i 49 colleghi sono stati rintracciati e messi in quarantena per due settimane. Intanto un secondo operaio, dipendente di una ditta di pitturazioni, ha la febbre: sono scattati ulteriori controlli. Sul ponte, è intervenuto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: «Ci auguriamo che per il mese di giugno il ponte per Genova sia pronto, avevamo detto prima dell'estate, prima del 21 giugno, può darsi che qualche ora in più serva visti i guai di questi giorni».

  • Dalla Cina altri 2 milioni di mascherine e 64 ventilatori polmonari

    È decollato nel pomeriggio dall' aeroporto internazionale di Pechino il secondo cargo speciale per il trasporto in Italia di due milioni di mascherine (chirurgiche ed N95) e di altro materiale medico-sanitario per l'emergenza del Covid-19. A bordo dell'aereo, curato dall'ambasciata d'Italia e diretto a Milano Malpensa, ci sono 64 ventilatori polmonari, 16.000 tute speciali, guanti e occhiali protettivi, nell'ambito di un lotto composto quasi per metà di beni acquistati dalla Protezione Civile e messi a disposizione da donatori privati.

  • Cardani (Agcom): privilegiare linee telefoniche fisse


    Il presidente di Agcom, Angelo Marcello Cardani, in occasione dell'aumento del traffico telefonico per l'epidemia di coronavirus, invita i consumatori italiani a privilegiare, ove possibile, l'uso delle linee telefoniche fisse «in modo da alleggerire la pressione sulla rete mobile». Inoltre, esorta gli operatori di tlc perché continuino a fare la loro parte e considerino le esigenze degli utenti in questo momento particolare. Sono i messaggi principali dell'intervista a Cardani che apre il report DigitEconomy.24, realizzato da Radiocor e Luiss Business School, e pubblicata sul sito del Sole 24 Ore. Dal monitoraggio effettuato da alcuni operatori, precisa Cardani, «risulta che se da un lato la rete dati, seppur molto sollecitata, sostiene adeguatamente il consistente aumento dei volumi, qualche problema dovuto ad un anomalo incremento del traffico è invece stato riscontrato sulle linee voce mobili». Facendo un quadro complessivo della situazione, il presidente dell'Autorità ricorda poi l'importanza fondamentale di una rete performante per il Paese e sottolinea come «tutti gli operatori che svolgono servizi essenziali debbano impegnarsi affinché i cittadini non vengano abbandonati, specialmente se soli, dentro le proprie case».

  • Fontana, ora tamponi anche a chi ha un solo sintomo

    «Noi rispettiamo le regole che ci sono state dettate dall'Iss che con una delibera del proprio comitato tecnico-scientifico del 27 febbraio ci ha detto che noi dovevamo fare i tamponi solamente ai sintomatici. In un primo momento dovevano essere plurisintomatici, avere due sui tre classici sintomi, adesso basta anche essere monosintomatico. Negli ultimi giorni anche chi ha un solo sintomo, o febbre o raffreddore o tosse, può essere sottoposto a tamponatura». Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, a Mattino Cinque, a proposito del picco dei contagi registrato ieri in Lombardia. «Vedendo i dati e tenuto conto che la nostra capacità media giornaliera massima è di 5 mila, visto che ieri eravamo a 6 mila evidentemente qualche laboratorio era in arretrato» con l'elaborazione dei test, ha sottolineato Fontana.

  • Nasce “Infermieri per Covid”, task force di 500 volontari

    Nasce l'Unità infermieristica per il Covid-19: 500 infermieri volontari per le zone più colpite. A darne notizia in una nota è la Fnopi, Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. Una task force di infermieri volontari (selezionati in base alle esperienze professionali “ritenute necessarie” tra le domande che arriveranno entro le 20 del 28 marzo) farà parte di “Infermieri per Covid” e il personale sarà destinato dalla Protezione civile alle Regioni più colpite. A questi infermieri, dipendenti del Ssn, di strutture private anche non accreditate o liberi professionisti, verranno corrisposti 200 euro al giorno oltre allo stipendio o al guadagno già percepito e se non assicurati in modo specifico la Fnopi spiega che “ci penserà la Protezione civile, che rimborserà loro anche le spese di viaggio”. Per far parte della task force non serve l'autorizzazione del servizio sanitario regionale di appartenenza, ma per i dipendenti, con contratti di qualunque tipologia, l'assenso della struttura di riferimento.(

  • Martella (sottosegretario Pres. Consiglio): per avere notizie “vere”, rivolgiamoci ai professionisti

    «Il coronavirus impone la fine del ‘tutti sanno fare tutto'. Se per curarsi bisogna rivolgersi ai medici, per avere notizie vere, 'sane', rivolgiamoci ai professionisti dell'informazione. Chi invece crea notizie false, 'tossiche', deve pagare dazio certo». Lo scrive il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Andrea Martella, su Twitter.

  • Alto Adige, 1.003 positivi, 60 decessi (+7)

    Sino a questa mattina e nel corso della giornata di ieri sono stati valutati 776 tamponi, 93 dei quali sono risultati positivi. Sulla base di questi dati, comunicati dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, il numero delle persone positive al test del coronavirus in Alto Adige si attesta a 1003. Complessivamente sinora sono stati effettuati, a livello provinciale, dall'Azienda sanitaria 8.520 tamponi su 5.215 persone. Nei normali reparti dei sette ospedali dell'Azienda sanitaria sono ricoverati 214 pazienti Covid-19 ai quali si aggiungono 71 casi sospetti. Sono 47 le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Il numero dei decessi legati a Covid-19 è di 60 persone, sette più rispetto a ieri. Sono 3.669 le persone che attualmente si trovano in quarantena obbligatoria. Gli operatori dell'Azienda sanitaria positivi al test del Coronavirus sono attualmente 118. A questi si aggiungono 10 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta. Il numero complessivo è quindi di 130 persone. È aumentato anche il numero delle persone guarite che ad oggi sono 64, si legge nella nota.

  • Alitalia, cassa integrazione per altri 2.868 dipendenti causa virus

    Altri 2.868 dipendenti di Alitalia, di cui 206 di CityLiner (finora non coinvolta dalla cassa), da mettere in cigs fino al 31 ottobre per effetto del Coronavirus. Lo prevedono le procedure inviate dall'azienda ai sindacati, che confermano i numeri circolati ieri sera. In particolare per Alitalia si tratta di 2.662 persone aggiuntive che, aggiunte all'iniziale richiesta di 2.785, portano il totale a 5.447 solo per il coronavirus. Considerata anche Cityliner salgono a 5.653 solo per l'emergenza.

  • Di Maio (Esteri): partner Ue siano leali. Senza azione decisa, l’economia non si risolleverà

    Davanti all'emergenza economica «ci aspettiamo lealtà da parte dei partner europei. La parola lealtà per noi ha un peso importante. Ci aspettiamo che l'Europa faccia la sua parte. Anche perché delle belle parole francamente ce ne facciamo poco. Abbiamo imprese, lavoratori e famiglie che devono poter guardare al futuro e che soprattutto oggi hanno bisogno di un sostegno concreto. Noi questo sostegno glielo vogliamo dare. Non è una questione di retorica o slogan politici. Siamo consapevoli che se non interveniamo in maniera decisa, non risolleveremo la nostra economia. E questo non possiamo nemmeno immaginarlo». Lo scrive il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio su Facebook, dopo il vertice Ue di ieri sull'emergenza coronavirus. «Abbiamo detto agli altri Stati membri che l'Italia spenderà tutti i soldi necessari per dare aiuto ai nostri cittadini, non è questo il momento di tener conto di parametri, scartoffie e burocrazia», aggiunge.

    il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. (ANSA / FABIO FRUSTACI)

  • Sala (sindaco Milano): 20.000 mascherine Ffp2 per le residenze per anziani da Salini Impregilo

    A Milano nelle residenze per anziani arriveranno 20 mila mascherine donate al Comune da Salini Impregilo, la società che si sta occupando di costruire la nuova linea della metropolitana M4. «Noi stavamo facendo i lavori per la nuova metropolitana M4 e li abbiamo bloccati. L'azienda costruttrice è la Salini Impregilo e avendo bloccato i lavori ci consegneranno 20 mila mascherine Ffp2, quindi buone - ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social - . E noi le porteremo immediatamente nelle Rsa, nei centri di assistenza per gli anziani, che sono molto a rischio».

  • Patuanelli (Sviluppo economico): non è che in Europa vogliono farci indebitare?

    «L'atteggiamento e l'avversione di alcuni Paesi del Nord Europa alla prospettiva degli Eurobond - ovvero alla condivisione del debito a livello europeo - mi lascia perplesso, per usare un eufemismo. Non vorrei che qualcuno in Europa stesse pensando di lasciar fare debito all'Italia per poi punirla successivamente». Così Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, sulla sua pagina Facebook dopo che il Consiglio Ue ieri non ha trovato un accordo sulle ipotesi di finanziare la risposta alla crisi del coronavirus con i coronabond o gli eurobond.

  • Toti (Liguria): 50 miliardi finiranno presto, è un “bazookino”

    «Se il Paese rimane in queste condizioni per altri due mesi 50 miliardi sono più o meno il fabbisogno di un terzo di un mese, dopodiché finiranno i soldi, come in tempo di guerra tutti devono rimboccarsi le maniche, non possiamo lasciare i nostri medici al fronte e dietro nessuno». Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a 'Mi manda Rai Tre' rimarca l'importanza di non far 'spegnere' il tessuto produttivo del Paese durante l'emergenza coronavirus. Toti definisce «un bazookino» le misure finora annunciate dal Governo.

    Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti . (ANSA/LUCA ZENNARO)

  • Autorizzato l’uso di antimalarici e anti-HIV, del tutto a carico SSN

    Autorizzati in Italia i farmaci antimalarici a base di clorochina e idrossiclorochina: sono a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale per il trattamento dei pazienti affetti da infezione da Sars-CoV2. Si legge nella Gazzetta Ufficiale. Autorizzate inoltre per lo stesso uso le combinazioni dei farmaci anti-Aids lopinavir/ritonavir, danuravir/cobicistat, darunavir, ritonavir, anche queste a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.

  • Boccia (Affari regionali): ventilatori russi resteranno in Lombardia

    «Ieri sera con il commissario all'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, abbiamo dato l'ok alla richiesta di Guido Bertolaso di lasciare in Lombardia la dotazione di ventilatori russi arrivata nei giorni scorsi. I ventilatori sono a disposizione della Regione Lombardia che potrà decidere se destinarli all'hub in Fiera a Milano così come da richiesta di Bertolaso o ad altri ospedali del territorio. Lo abbiamo riferito al Vice Presidente della Regione Lombardia Sala a Bergamo che ne ha preso atto ringraziando il Governo». Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, rientrando da Bergamo dopo aver accompagnato i primi 21 medici della task force del governo.

  • Sardegna, è emergenza in case di riposo

    Anche a Sanluri, nella provincia del Sud Sardegna, dopo i casi di Sassari e Bitti (Nuoro), è emergenza coronavirus in una casa di riposo. Ieri è deceduta una 89enne che era ospite della struttura per anziani, Divina Provvidenza, che era risultata positiva al Covid-19. Lo conferma il sindaco di Sanluri, Alberto Urpi. «Era ricoverata da due giorni in ospedale - sottolinea - era stata ospite a lungo della casa di riposo». «Ieri sono arrivati i risultati dei tamponi eseguiti sugli ospiti della struttura - ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina Facebook - tra anziani e lavoratori, abbiamo 27 positivi al Covid-19 che sommati ai 3 precedenti fanno salire i casi a 30. La maggior parte dei positivi è tra gli anziani in struttura, i quali non ricevevano visite da oltre 14 giorni. Tutti sono in quarantena e seguiti dai medici: con l'aiuto della ATS e forze dell'ordine stiamo ricostruendo la catena dei contatti». Il sindaco adesso aspetta il risultato dei tamponi eseguiti su altri quattro operatori che erano già in malattia.

  • Altri 3 medici morti, il totale arriva a 44

    Altri tre medici morti per l'epidemia di Covid-19: sono, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), il dottor Dino Pesce di Genova e la dottoressa Anna Maria Focarete, consigliere provinciale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) di Lecco e il dottor Giulio Calvi di Bergamo. Il totale dei decessi tra i camici bianchi sale così a 44.

  • Istat: a marzo forte calo fiducia consumatori e imprese

    L'emergenza coronavirus affossa la fiducia di aziende e famiglie. A marzo l'Istat stima «una forte diminuzione» sia dell'indice di fiducia dei consumatori (da 110,9 a 101,0) sia di quello relativo alle imprese (da 97,8 a 81,7). Il Covid-19 e «le conseguenti misure di contenimento adottate dal Governo per limitare il contagio hanno pesantemente influenzato» gli umori, osserva l'Istituto. Gli indici toccano, spiega, livelli «particolarmente bassi sia per le imprese sia per i consumatori, portandosi sui valori registrati, rispettivamente, a giugno 2013 e gennaio 2015».

  • Fontana (Lombardia): i nuovi contagi a Milano precedenti al blocco

    «Chi viene trovato positivo con queste analisi si è contagiato prima che entrassero in vigore le nuove misure più restrittive» quindi «sono confidente nel fatto che le nuove restrizioni che sono state applicate bloccheranno l'aumento». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Mattino Cinque, a che gli ha chiesto se è preoccupato dall'aumento dei contagi da coronavirus nella città di Milano, che in base al dato di ieri sono stati quasi 900 in più in un giorno.

  • Veneto, positivi saliti a 7.497 (+295), 313 (+5) decessi

    Nuova impennata dei positivi al coronavirus in Veneto: stamane il numero è salito a 7.497, 295 in più di ieri sera. Le persone decedute sono 313 (+5), i pazienti ricoverati in area non critica 1.536 (+46), quelli in terapia intensiva 338 (+2), i dimessi sono 536. A Vo' nessun nuovo caso di covid-19 mentre Verona segna 113 nuovi positivi, Treviso 45, Vicenza 20, Padova 81, Venezia 19, Belluno 3 e Rovigo 5. Per 9 positivi l'assegnazione di area è ancora in corso.

  • Catalfo (Lavoro): in Europa c’è chi non capisce cosa sta succedendo

    «Gli strumenti per affrontare l'emergenza devono essere radicalmente diversi da quelli pensati fino a ora. Siamo fuori dalla normalità. Serve coraggio e servono iniziative comuni» e «se siamo in un Europa unita si deve andare avanti insieme». Lo dice la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo a Circo Massimo su Radio Capital dopo la risposta per ora negativa arrivata da alcuni paesi europei sulle proposte per finanziare congiuntamente, in Europa, la risposta allo shock economico del coronavirus. «Alcuni non capiscono quello che sta succedendo e che, qualsiasi cosa succeda a livello economico, coinvolge tutti».

    La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. (ANSA)

  • Previsioni Prometeia: Pil Italia -6,5% nel 2020

    «Ipotizzando una lenta e selettiva rimozione dei blocchi produttivi a partire da inizio maggio», Prometeia prevede una «contrazione del Pil italiano nel 2020 del 6,5%. Il rimbalzo sarà solo graduale verso l'autunno, portando al +3,3% nel 2021 e al +1,2% nel 2022». «Le politiche della Bce - sottolinea - allenteranno le tensioni sui titoli di Stato nel breve periodo, ma l'intervento fiscale del governo non potrà che essere limitato nel sostenere la domanda. «A fine 2020 il deficit/Pil avrà raggiunto il 6,6% e il debito/Pil il 150%».
    La contrazione del Pil italiano nel 2020, si legge nel rapporto di previsione, è «una recessione di portata equivalente alla caduta del biennio 2008-2009». Prometeia stima nei primi «due trimestri dell'anno una riduzione del Pil superiore al 10% rispetto alla situazione pre-crisi, con differenze settoriali molto ampie: dal -10% della manifattura al -27% dei servizi legati al turismo, fino al -16% dei servizi di trasporto e delle attività legate all'intrattenimento». Prometeia stima inoltre per quest'anno «una recessione dell'economia mondiale (-1,6%), diffusa ai paesi industrializzati e non, dove solo la Cina evita una flessione grazie al rimbalzo positivo già nella seconda parte dell'anno».

  • Fontana (Lombardia): picco di ieri dovuto all’aumento dei tamponi

    «Ieri quando ho fornito il dato avevo a disposizione il numero, non l'elaborazione. Poi nel pomeriggio è stato chiarito che erano aumentati i tamponi» e che «soprattutto nei giorni precedenti erano stati elaborati alcuni dati in meno che si erano quindi sommati a quelli di ieri. Quindi direi che siamo ancora in linea». Lo ha spiegato il governatore lombardo Attilio Fontana a Mattino Cinque, rispondendo a una domanda sull'impennata di casi positivi registrata ieri in Lombardia. «Parlando con uno statistico mi faceva notare come comunque, all'interno di una stabilizzazione, può capitare che in un giorno ci sia un picco, ma che conferma la stabilizzazione. Gli esperti dicono che la valutazione va fatta nell'ambito di cinque giorni almeno per poter fare una conclusione», ha aggiunto Fontana.

  • In Sicilia si autoproducono strumenti di protezione

    La Sicilia progetta e auto-produce i dispositivi anti Covid-19. Il governo Musumeci ieri sera ha dato il via libera ai prototipi 'made in Sicily' consegnati qualche giorno fa dal Distretto Produttivo Meccatronica. «A giorni arriveranno le prime 100.000 mila mascherine, i primi 1.000 schermi protettivi 3D per i chirurghi e più di 25 mila Kg di gel igienizzante per gli ospedali siciliani: questa è solo una prima tranche», annuncia l'assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano. «Ogni settimana - aggiunge l'assessore - ci sarà una fornitura e i siciliani avranno sistemi di protezione che metteranno la loro vita al sicuro». La Protezione civile regionale è stata autorizzata a fare partire gli ordinativi per le forniture di mascherine, gel igienizzante e visiere protettive 3D per i medici degli ospedali pubblici.

  • Nove i decessi a Torre del Greco (Na), 41 i positivi

    Cresce ancora il numero delle persone decedute dopo essere risultate positive al tampone del coronavirus a Torre del Greco (Napoli). A comunicarlo è il Centro operativo comunale presieduto dal sindaco Giovanni Palomba e riunito il seduta permanente a palazzo Baronale. A perdere la vita, stando ai dati forniti al Coc dall'Asl Napoli 3 Sud, è stato S.C. di 80 anni. Stando a questa segnalazione, sale a nove il numero complessivo della persone di Torre del Greco decedute dopo essere risultate positive al Covid-19. Sono invece cinque i nuovi casi di contagio sempre relativi alla città vesuviana. Risultano, sempre stando ai dati forniti dal Centro operativo comunale, complessivamente 41 i cittadini attualmente positivi.

  • 10 neonati positivi a Pavia

    Dieci neonati, contagiati dal coronavirus, sono curati dai medici del reparto di Pediatria del Policlinico San Matteo di Pavia. Nessuno di loro è in gravi condizioni: alcuni di questi bimbi sono già stati dimessi. A darne notizia è oggi il quotidiano La Provincia pavese. Il professor Gianluigi Marseglia, direttore della Pediatria del San Matteo, ha spiegato che «in nessun caso è stata provata la trasmissione del virus per via placentare dalla mamma al bambino. Il contagio avviene sempre nel primo periodo di vita attraverso il contatto con i familiari e, in particolare, con la mamma risultata positiva». Il tampone viene eseguita ai neonati solo in casi particolari: in particolare se la madre è positiva al Covid-19. Alla Pediatria del San Matteo di Pavia è stato allestito un reparto isolato dove vengono ricoverati i bimbi positivi al coronavirus. Un neonato di un mese contagiato dal virus, figlio di una coppia che abita in provincia di Pavia, è ricoverato in un ospedale di Milano in un reparto di terapia intensiva: le sue condizioni sarebbero comunque sotto controllo.

  • Ferrari: la produzione a Maranello ripartirà il 14 aprile se saranno garantite le forniture

    Ferrari prevede «attualmente» di riaprire la produzione il 14 aprile 2020 ma «a condizione che sia garantita la continuità della catena di fornitura». Lo si legge in una nota della società, in cui si precisa che «tutte le attività aziendali che possono essere svolte attraverso il lavoro agile continueranno regolarmente come è stato fatto nelle scorse settimane» e che Ferrari «continuerà a farsi carico dei giorni di assenza di coloro che non possono avvantaggiarsi di tale soluzione». A fronte della «grande incertezza e dell'imprevedibilità causata dal Covid-19, la società sta adottando tutte le misure più appropriate per assicurare il benessere e la salute dei suoi dipendenti, nell'interesse di tutti i suoi stakeholder». Più in generale, rispetto alla crisi generata dal coronavirus, la Ferrari fornirà ulteriori indicazioni sulla guidance finanziaria il prossimo 4 maggio 2020 (durante la conference call con la comunità di investitori relativa ai risultati del primo trimestre). Alla luce «del valore del marchio, della propria solidità finanziaria e del modello di business, Ferrari è fiduciosa nella propria capacità di generare valore per tutti gli stakeholder al di là delle incertezze del breve periodo».

  • EssilorLuxottica ritira outlook 2020, significativo impatto virus sul II trimestre

    EssilorLuxottica rivede l'outlook sul 2020 annunciato solo venti giorni fa alla luce dell'impatto del coronavirus. Lo annuncia una nota del gruppo dell'occhialeria sottolineando che le prospettive dell'azienda per il 2020 «non sono più valide». A gennaio e febbraio, la società ha registrato «una solida crescita, in linea con i suoi obiettivi per l'intero anno - aggiunge la nota - A marzo, si è registrato un rallentamento quando l'impatto del virus sul business, inizialmente predominante in Cina, si è spostato in intere aree di Europa e Nord America». Nel secondo trimestre, EssilorLuxottica prevede che «i ricavi diminuiranno ulteriormente con un impatto significativo sulla redditività»: allo stato attuale, la società «non ha una visibilità sufficiente per fornire una valutazione sulla portata complessiva dell'impatto di COVID-19, data la situazione instabile».

  • Viaggi saltati, anche per l'hotel arriva il voucher di rimborso

    Articolo del Sole 24 Ore: p rotezioni per chi non si può muovere ampliate a musei, spettacoli e altri eventi culturali. La via del dialogo tra le parti: accordi rivedibili o prolungabili al posto della restituzione

  • Nuovi positivi a Codogno dopo riapertura “zona rossa”

    La riapertura dell'ex area protetta di Codogno (Lodi) dove fu scoperto oltre un mese fa il primo contagiato da coronavirus avrebbe causato nuovi casi di positività a Covid-19. Lo scrive il Corriere della Sera secondo il quale dopo settimane di progressivo calo del trend, arrivato anche a toccare l'uno per cento, negli ultimi giorni il trend è in risalita. «Abbiamo sei positivi in più - spiega Francesco Passerini, sindaco di Codogno e presidente della Provincia di Lodi - Nelle ultime giornate eravamo fermi a 268 casi. Un segnale che i divieti introdotti con la zona rossa avevano funzionato».

  • Papa Francesco avrebbe fatto il tampone. Durante la Messa ringrazia chi in questi giorni si preoccupa degli altri

    Dopo che un prelato in servizio alla Segreteria di Stato e residente a Santa Marta, dove abita il Papa, è risultato positivo al Covid19, sono in corso i controlli in tutta la residenza. I dipendenti che possono aver avuto contatti con il monsignore ora ricoverato al Gemelli, sono stati convocati per sottoporsi al tampone. Lo stesso Papa Francesco lo avrebbe fatto, ma ancora non se ne conosce l'esito. Intanto il Papa ringrazia le persone che in questi giorni di emergenza sanitaria si preoccupano degli altri. «In questi giorni sono arrivate notizie - ha detto Papa Francesco nell'introduzione della messa a Santa Marta - di come tanta gente comincia a preoccuparsi in modo più generale per gli altri. Pensano alle famiglie che non hanno il sufficiente per vivere, agli anziani soli, agli ammalati in ospedale e pregano e cercano di fare arrivare qualche aiuto. Questo è un buon segnale. Ringraziamo il Signore che suscita nel cuore dei fedeli questi sentimenti». Intanto.

    Papa Francesco. (ANSA)

  • Sequestrati 900 falsi kit per diagnosi

    Novecento falsi kit per diagnosticare il coronavirus, privi di autorizzazione e certificazione delle autorità sanitarie, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza in un centro di analisi biochimiche di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. I kit venivano venduti on line su un sito web ad ignari cittadini che pensavano di aver trovato in rete la possibilità di effettuare da soli i test per il virus. La Guardia di Finanza è riuscita però ad intervenire prima che partisse la spedizione del materiale. Il Centro di analisi è stato individuato dai finanzieri di Reggio Calabria e Gioia Tauro nell'ambito dei controlli scattati in tutta Italia per individuare chi approfitta dell'emergenza per truffare sia i cittadini sia le stesse amministrazioni. I kit scoperti non avevano né la validazione delle autorità sanitarie nazionali né la certificazione Ce: alcuni erano già stati pagati dai cittadini con un bonifico. Vendere a «cittadini ignari ed impauriti dispositivi per i quali non è provata in alcun modo l'efficacia - dice la Gdf - pone in serio pericolo la salute e l'incolumità pubblica», considerato che «l'eventuale responso di negatività del test, avrebbe potuto consegnare 'patenti' di estraneità al contagio a soggetti» che, invece, «avrebbero potuto contribuire alla diffusione del virus». Al titolare del Laboratorio di analisi è stata contestata la violazione della specifica fattispecie prevista dalle direttive CE, punita con la sanzione amministrativa da 21.400 a 128.400 euro.

    Un fermo immagine tratto da un video della guardia di Finanza mostra il sequestro dei novecento falsi kit per diagnosticare il coronavirus, privi di autorizzazione e certificazione delle autorità sanitarie in un centro di analisi biochimiche di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. (ANSA/GUARDIA DI FINANZA)

  • Coronavirus in Italia, i dati e la mappa

    Aggiornato al 26 marzo 2020, ore 18.00.

  • Il live di giovedì 27 marzo

    Gli aggiornamenti di ieri, giovedì 27 marzo. Oms: italiani in sofferenza, servono norme contro “diserzioni”. Gualtieri (Mef): Ue condivida rischi, servono bond comuni.

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