Coronavirus oggi.Recovery, Conte: deciderà Cdm, coinvolgeremo Parlamento. Cyber attacco all’Ema: rubati dati del vaccino Pfizer. Fontana, da domenica Lombardia zona gialla.
● Regno Unito, nuovi casi di nuovo sopra quota 16mila
● Rischio quasi triplo di terapia intensiva per i maschi
● Boccia, oggi impugnativa su ordinanza Abruzzo
● Vaccino cinese Sinopharm efficace all'86%
● Nei Paesi più poveri 9 persone su 10 rischiano di non riuscire a vaccinarsi
● Arrivato primo volo Alitalia Covid-tested New York-Roma
● Canada dà il via libera a vaccino Pfizer
● Le notizie di ieri, 8 dicembre
Recovery: Conte, deciderà il Cdm, coinvolgeremo Parlamento
La struttura del Recovery plan “servirà per garantire la realizzazione degli interventi ed evitare che si sprechino risorse ma la responsabilità rimane sempre nel governo perché servirà l'autorizzazione del Cdm”. Lo dichiara il premier Giuseppe Conte parlando con i giornalisti e assicurando che ci sarà il coinvolgimento del Parlamento.
Arcuri, in paesi Ue vaccino arriverà simultaneamente
“Non ci sarà qualche paese europeo che vaccinerà prima e qualche altro che vaccinerà dopo. Questa informazione che sta circolando in queste ore è destituita di ogni fondamento perché tutti partecipiamo a questo accordo europeo di acquisto. Le case produttrici via via che saranno autorizzate manderanno simultaneamente i vaccini in tutti i paesi. Quando i vaccini arriveranno inizieremo anche noi a vaccinare i nostri concittadini”. Così il Commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus Domenico Arcuri intervenendo stasera alla puntata di “Accordi&Disaccordi”, in onda sul Nove.
Abruzzo, il ricorso del Governo: dall’ordinanza rischio per la salute
«Le misure ampliative introdotte dalla Regione Abruzzo anticipando gli effetti o gli eventuali e, al momento non ancora adottati, provvedimenti di riclassificazione della Regione da zona rossa a zona arancione rischiano nell’attuale, delicato, contesto di portare a un’improvvisa impennata della curva dei contagi e gravissime e incalcolabili conseguenze nella salute delle persone e per la tenuta dei sistemi sanitari regionali». È uno dei passaggi del ricorso presentato al Tar dell’Aquila dall’Avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio. Nel ricorso presentato, per conto del premier, Giuseppe Conte, e del Ministero della Salute, nella persona del ministro Roberto Speranza, si chiede l’annullamento della ordinanza con cui il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia, dallo scorso 7 dicembre ha cancellato la zona rossa reintroducendo la zona arancione. Il documento è nella mani del presidente del Tar, Umberto Realfonzo, che potrebbe decidere con un «decreto di inaudita altera parte», senza andare in Camera di consiglio quindi senza fissare la udienza, di concedere o meno la sospensiva. Il pronunciamento sarebbe atteso nelle prossime ore.
Cyber attacco a Ema: rubati documenti sul vaccino Pfizer
Documenti legati al vaccino anti Covid Pfizer-BioNtech sono stati rubati nel corso di un cyber attacco contro l’agenzia europea del farmaco (Ema). Lo ha reso noto la Pfizer. «È importante sottolineare che né il sistema BioNtech né quello di Pfizer sono stati violati in relazione a questo incidente e che non abbiamo conoscenza dei dati personali che sarebbero stati violati», ha precisato la casa farmaceutica.
“Attendiamo ulteriori informazioni sull'indagine dell'Ema e risponderemo appropriatamente e in accordo con la legge Ue”, ha proseguito la Pfizer. “Date le considerazioni cruciali di sanita' pubblica e l'importanza della trasparenza, continuiamo a fornire chiarimenti su tutti gli aspetti dello sviluppo del vaccino e il processo regolatario”, aggiunge.
In Francia ancora alti i contagi, oltre 14mila
Sono ancora alti i contagi in Francia, 14.595 più di martedì, e lontani dal limite di 5mila quotidiani fissati dal presidente Emmanuel Macron per poter decretare il 15 dicembre la fine del lockdown. Il tasso di positività dei tamponi è del 6,4%, secondo Santé Publique France, mentre i decessi nelle ultime 24 ore sono stati 296. In calo le terapie intensive (3.031 questa sera) e i ricoveri (25.526).
Aifa, validazione vaccino quasi immediata dopo ok Ema
“Ancora non c'è una tempistica precisa per l'inizio delle vaccinazioni in Italia. La data è legata ai tempi di autorizzazione dell'Agenzia Europea die Medicinali (Ema) e la validazione italiana sarà pressoché immediata rispetto a quella europea ma, ad ora, non ci sono basi per indicare un giorno preciso rispetto a un altro”. Lo fa sapere l'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), in merito alle presunte date in cui il vaccino di Pfizer/Biontech potrebbe essere disponibile per la somministrazione nel nostro Paese.
Bce: rendimento Btp a 5 anni per la prima volta negativo
Scivola sotto zero per la prima volta il rendimento dei Btp quinquennali, alla vigilia della riunione della Bce che, secondo le attese del mercato, dovrebbe ampliare la potenza di fuoco del Qe pandemico e allungarne la durata. Il Btp a cinque anni ha chiuso la seduta offrendo un rendimento pari al -0,003%. Record anche per il Btp decennale, i cui rendimenti hanno toccato il minimo storico dello 0,58%. L’attesa per nuovi interventi della Bce sta schiacciando i tassi di tutti i titoli sovrani: da ieri anche i decennali del Portogallo - un «Pigs» durante la crisi del debito sovrano - sono negativi.
Richeldi (Cts): misure adeguate per le feste. Il calo dei numeri è lento
«Siamo in una traiettoria di controllo della circolazione del virus che però ci dimostra come le misure che abbiamo messo in atto sono da una parte efficaci e dall’altra anche piuttosto lente nell’avere gli effetti perchè vediamo che il numero dei positivi, dei decessi e dei ricoveri vanno nella giusta direzione ma molto lentamente quindi è prevedibile che saremmo nei giorni di festa in una fase in cui non avremo azzerato la circolazione del virus e questo è il primo elemento». Lo ha detto Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, e membro del Comitato Tecnico Scientifico (Cts). Il secondo elemento, ha spiegato «è che nei giorni di festa le persone hanno tutti i diritti e la voglia di stare insieme ma è in pieno periodo invernale e sappiamo che in questo periodo circolano, con la massima diffusione, i virus respiratori, in particolare il virus dell’influenza». Quindi il motivo di queste precauzioni e del fatto di non abbassare la guardia in nessun modo «è nato dalla combinazione del rischio del periodo festivo e dall’altra parte di essere in una situazione in cui questi virus sono in agguato. Questo fa sì che le misure che il governo sta ponendo siano assolutamente adeguate», ha concluso Richeldi.
De Micheli: confermati i collegamenti ferroviari con la Svizzera
Confermati i collegamenti ferroviari tra Italia e Svizzera: è l’esito del colloquio tra la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e la sua omologa e presidente di turno della Confederazione elvetica, Simonetta Sommaruga. Nel corso della telefonata c’è stata ampia convergenza sulla necessità di assicurare la continuità del trasporto passeggeri tra i due Paesi. Al colloquio è seguita una riunione tecnica in videoconferenza, alla quale hanno partecipato, oltre al Mit, i rappresentanti del Ministero dell’Interno, delle società ferroviarie italiane ed elvetiche.
Biontech, seconda generazione vaccino pronta per metà 2021
La seconda generazione del vaccino di Biontech potrebbe essere pronta già nella seconda metà del 2021: lo ha detto il co-fondatore di Biontech Ugur Sahin in un’intervista a Rtl, riporta Bild. L’azienda è già al lavoro sul nuovo vaccino, che potrebbe essere trasportato a temperatura ambiente, piuttosto che agli attuali -70 gradi, condizione che rende il trasporto logisticamente complicato. Il ricercatore inoltre «ritiene che entro l’estate saranno disponibili dosi sufficienti di vaccino affinché circa il 60-70% della popolazione tedesca sia immunizzata».
Il coronavirus domina le ricerche degli italiani su Google nel 2020
Coronavirus, amuchina, congiunti, contagi, nuovo Dpcm, smart working, Weschool per la didattica a distanza, Rsa, Protezione civile, come fare il pane in casa e lo Spid. Nell’anno segnato dalla pandemia in tutto il mondo ecco cosa gli italiani, inevitabilmente, hanno cercato su Google. La società pubblica come di consueto «Un Anno di Ricerche 2020», uno sguardo a personaggi, domande, argomenti che spiccano rispetto allo scorso anno dando un punto di vista sui tempi che viviamo. Tra le parole più digitate negli ultimi 12 mesi anche Diego Armando Maradona e Gigi Proietti. E il Covid è presente pure nel 2020 di Twitter, assieme alla politica italiana e internazionale. Le parole chiave della pandemia ci sono tutte nelle ricerche emergenti degli italiani su Google, così come le domande in tema coronavirus che gli utenti hanno rivolto al motore di ricerca in quest'anno che sta finendo.
Regno Unito, nuovi casi di nuovo sopra quota 16mila
Tornano a crescere oltre quota 16mila - secondo i dati giornalieri - i contagi da coronavirus nel Regno Unito, contro i 12.282 censiti martedì. Mentre i morti conteggiati nelle 24 ore passano a 533 dopo il rimbalzo a quota 616 del giorno precedente, anche se sui decessi pesa la consueta raccolta ritardata di parte delle statistiche durante il weekend, che alleggerisce i numeri diffusi la domenica e il lunedì e li appesantisce invece il martedì e il mercoledì. In totale le vittime certificate nel Regno dall’inizio della pandemia, calcolando le persone decedute entro 28 giorni dalla prima diagnosi di Covid, salgono così a oltre 62.500: record europeo in cifra assoluta, ma inferiore a Belgio, Italia o Spagna in rapporto alla popolazione. Fra gli esperti si sottolinea in ogni modo con preoccupazione il nuovo aumento di casi in diverse zone di Londra, dopo la fine del lockdown nazionale bis imposto per quattro settimane dal governo di Boris Johnson in Inghilterra fino al 2 dicembre. Un elemento che spinge alcuni specialisti a sollecitare una nuova stretta immediata delle restrizioni locali in atto nella capitale: dal tier 2 (allarme arancione) al tier 3 (allarme rosso con conseguente richiusura di ristoranti. pub e hotel).
Scuola: Regioni, rischio caos senza rafforzamento trasporti
«Occorre agire con decisione dal lato dell'offerta (dei trasporti, ndr), con potenziamento dei servizi, e della domanda, con diversificazione degli orari d'ingresso alle scuole secondarie di secondo grado, ponendo fine ad una situazione non gestibile, che ha lasciato il tema orari nella discrezionalità dei singoli dirigenti scolastici. È chiaro che così non si programma niente, se non il caos». Lo ha detto Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente della Campania e coordinatore della Commissione Infrastrutture e trasporti della Conferenza delle Regioni, durante un'audizione in Commissione Istruzione del Senato.
Cardinale Bassetti: la salute sta tornando
«Cari sacerdoti, cari fratelli e sorelle, ormai da qualche giorno sono convalescente qui in episcopio, e vedo che lentamente la salute sta tornando, e certi guai causati dal Covid stanno, un po' alla volta, scomparendo»: lo sottolinea il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, reduce dal virus, nel primo messaggio di Avvento alla comunità diocesana, diffuso con un audio-video sul canale Youtube del settimanale La Voce.
Recovery: Conte, spiragli positivi su negoziato in Ue
“Vi anticipo, doverosamente ma con la massima cautela, che nelle ultimissime ore sembrerebbe che si intraveda uno spiraglio positivo nel negoziato” con Polonia e Ungheria sul Recovery fund. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel suo intervento in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo.
Abruzzo supera i mille morti, 53% in seconda ondata
Con nove decessi recenti, l'Abruzzo supera la soglia delle mille vittime. Sono infatti 1.003, nel complesso, le persone decedute con il Covid-19 dall'inizio di marzo, quando ci fu la prima vittima, ad oggi. Più della metà dei decessi - il 52,9%, pari a 531 persone - sono avvenuti nella seconda ondata e, in particolare, dal 14 settembre, data in cui si registrò la prima morte dopo oltre 40 giorni di tregua estiva. I nove decessi segnalati nell'ultimo bollettino della Regione Abruzzo - uno dei quali risalente ai giorni scorsi ma comunicato solo oggi dalla Asl di competenza - riguardano persone di età compresa tra 50 e 91 anni: quattro in provincia dell'Aquila, quattro in provincia di Pescara e uno in provincia di Chieti.
Bonaccini, mobilità Comuni,deroghe a Natale per casi estremi
“Non dico di togliere” il divieto di mobilità tra Comuni a Natale, Santo Stefano o Capodanno. “Dico almeno di derogare per chi va dal papà o dal nonno, per non lasciarlo solo, casi estremi. L'abbiamo chiesto proprio in termini di buon senso”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini a Oggi è un altro giorno su Raiuno, parlando del decreto sugli spostamenti natalizi
In Giappone nuovo record di infezioni giornaliere
Il Giappone aggiorna nuovamente il record di infezioni di coronavirus con 2.810 casi giornalieri a livello nazionale, mentre aumentano i rischi di una implosione del sistema ospedaliero del Paese. Nel frattempo personale medico appartenente alle forze di Autodifesa è stato dispiegato in due aeree a nord dell'arcipelago, dove si sono registrate impennate dei focolai. Ad Asahikawa, nella prefettura dell'Hokkaido, ha riferito il capo della commissione medica governativa, Omi Shigeru, “il sistema sanitario è enormemente sotto pressione”. La capitale Tokyo ha segnalato 572 positività nella giornata di mercoledì, appena sotto il precedente record di sabato con 584 contagi, e i pazienti con gravi sintomi sono aumentati a 59. A Osaka invece, il terzo centro metropolitano del Paese, le autorità locali hanno comunicato che il 70% dei posti letto allocati per i casi gravi nelle strutture ospedaliere sono occupati, e a questo riguardo è stata chiesta l'assistenza delle università. A livello nazionale ad oggi in Giappone sono stati registrati 169.445 casi di coronavirus, con 2.487 morti dichiarati.
Pfizer su allergie, nessun serio allarme
Il vaccino anti Covid di Pfizer/BioNTech, di cui la Gran Bretagna ha avviato ieri - Primo Paese al mondo - la somministrazione su alcune migliaia di persone, è stato “ben tollerato” durante la sperimentazione e non è al centro di alcuna “preoccupazione seria di sicurezza”. Lo ha detto un portavoce della stessa Pfizer citato dai media dopo le notizie sulla reazione allergica non grave manifestata da 2 delle prime persone vaccinate, due operatori sanitari 40enni, e la raccomandazione dell'autorità britannica sui farmaci (Mhra) di non sottoporre a vaccinazione chi abbia “una significativa storia clinica” di allergie alle spalle.
“Siamo stati informati di due cartellini gialli (di potenziale allerta medio bassa) che potrebbero essere associati a reazioni allergiche” legate alla somministrazione del vaccino anti-Covid, ha detto la portavoce di Pfizer interpellata dall'agenzia Pa, precisando che le cautele adottate dalle autorità del Regno Unito sono al momento temporanee. “Come misura precauzionale, la Mhra ha emesso una linea guida temporanea destinata all'Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico)” con la raccomandazione a non vaccinare chi abbia una storia clinica di allergie “significative” alle spalle, ha proseguito, chiarendo che queste cautele varranno mentre la Mhra “condurrà un'indagine per comprendere appieno le cause di ciascuna di queste due reazioni”. La rappresentante del colosso farmaceutico ha sottolineato che Pfizer intende dare tutta la collaborazione necessaria, non senza puntualizzare come “nella cruciale fase 3 di sperimentazione clinica del vaccino (elaborato da BioNtech) non sia emersa alcuna seria preoccupazione di sicurezza da parte del Data Monitoring Committee”, organismo indipendente di controllo dei trial. La portavoce ha tra l'altro ricordato che la sperimentazione di questo prototipo è stata condotta in totale finora su “44.000 partecipanti, 42.000 dei quali hanno ricevuto già la seconda dose del vaccino”Covid: Ucraina, lockdown dall'8 al 24 gennaio
L'Ucraina introdurrà il lockdown dall'8 al 24 gennaio del 2021 per contrastare l'epidemia di Covid-19: lo ha annunciato il premier Denis Shmyhal precisando che le nuove misure restrittive comportano la chiusura di scuole, ristoranti, bar, palestre e il divieto di assembramenti. “Chiamiamole vacanze invernali nel nome della sicurezza”, ha detto Shmygal in una seduta del governo. Lo riporta l'agenzia Interfax.
Marche, a gennaio vaccino per 40mila operatori sanità
Nelle Marche “a gennaio le prime 80mila dosi di vaccino Pfizer-Biontech per 40mila operatori del settore sanitario, della sanità privata e delle Rsa”. Lo ha detto l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della seduta del Consiglio regionale, premettendo che “è previsto che entro fine anno l'agenzia europea e quella americana dovrebbero validare” il vaccino mentre la validazione di quello di Moderna dovrebbe avvenire all'inizio di gennaio. Il commissario Arcuri ha già predisposto o sostanzialmente il programma per l'arrivo del vaccino. “Abbiamo già individuato i punti di allocazione, - ha ricordato Saltamartini - abbiamo anche acquisito i frigo a -80° e saremo in grado di intervenire subito”. Quanto alla screening di massa previsto nelle Marche con test antigenici rapidi dal 18 dicembre, iniziando dalle città sopra i 20mila abitanti, ha detto l'assessore, “saremo la prima regione eseguire un test di queste dimensioni: stiamo predisponendo tutta la organizzazione. L'Asur metterà a disposizione il personale necessario - ha annunciato -: oggi pomeriggio incontriamo i tecnici del servizio sanitario regionale quindi tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia; venerdì c'è l'incontro con tutti i sindaci delle 5 Aree vaste per verificare in quali strutture eseguire il test”. Il metodo, ha preannunciato, è “eseguirli in drive-in Covid. Se non ci sono queste aree, ne verranno predisposte comunque alcune all'aria aperta dove i cittadini possono parcheggiare le auto e incanalarsi per eseguire il tampone”. L'obiettivo è “sottoporre 900mila persone a questo screening per riscontrare la positività: ci serve per vedere l'estensione della pandemia e per verificare qual è la domanda, il fabbisogno per i vaccini”. “A seguito dell'esecuzione dello screening di massa - ha affermato l'assessore - saremo in grado di predisporre anche la macchina per l'esecuzione dei vaccini”.
Morto un altro farmacista, è la 23/ma vittima
Un altro farmacista, Lauro Cervi, è stato vittima della Covid-19 Si è spento ieri a 67 anni, era titolare di farmacia a Villa di Chiavenna. È il ventitreesimo farmacista deceduto per Covid-19 contratta in servizio. La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani e la Federfarma partecipano al dolore della famiglia e degli amici di questo collega che, fino all'ultimo, ha tenuto fede ai valori della professione operando al servizio della sua comunità. Quella di Lauro, affermano le associazioni, “è una perdita incolmabile che deve essere anche un monito a non abbassare la guardia nei confronti della pandemia che, purtroppo, non è certo stata sconfitta”.
Fontana, da domenica Lombardia sarà in zona gialla
“Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla”. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Attilio Fontana. “Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l'ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore”, ha spiegato Fontana, in un post sui social.
Riuscito trapianto fegato da donatore a paziente positivo
È stato eseguito in Sicilia il primo trapianto di fegato su una paziente già affetta da coronavirus che ha ricevuto l'organo prelevato da un donatore Covid-19 positivo. Un intervento effettuato all'Ismett di Palermo, ma che ha visto la collaborazione attiva di tante aziende del Sistema sanitario siciliano, a partire dal Centro regionale trapianti e dall'equipe dell'ospedale San Marco di Catania, dove è stato eseguito il prelievo dell'organo. Un intervento unico nel suo genere come sottolinea il presidente della Regione, Nello Musumeci, definendolo “un evento di rilievo etico e scientifico, che fa onore alla Sicilia”.
Covid, trovato in bimbo 4 anni a Milano nel novembre 2019
Aveva i sintomi del morbillo e invece era Covid-19, solo che ancora non lo si poteva immaginare perchè era il primo dicembre del 2019. A dimostrare che il virus SarsCov2 circolava in Italia già dal tardo autunno dell'anno scorso è uno studio dell'università Statale di Milano, pubblicato sulla rivista Emerging Infectious Diseasese. Il tampone fatto a un bambino di 4 anni, che già dal 21 novembre aveva iniziato a stare male con tosse e rinite, ha rivelato infatti la presenza del virus, almeno 3 mesi prima del paziente 1 di Codogno.
Germania: più morti e terapie intensive che in primavera
Il numero delle vittime e dei pazienti nelle terapie intensive in Germania è decisamente più alto che nella scorsa primavera “e a questo non ci si può rassegnare”. Lo ha detto la portavoce del governo tedesco Martina Fiez, in conferenza stampa, a Berlino, tornando sul discorso di stamattina di Angela Merkel al Bundestag. “I dati sono troppo alti, finora non sia è riusciti a farli calare e non si intravvede un'inversione. Addirittura in alcune regioni aumentano”, ha detto. “Anche il triste numero delle presenze nelle terapie intensive (4200 posti occupati) e quello delle vittime è decisamente più alto che in primavera”. “Con 590 in 24 ore, e non ci si può rassegnare”, ha aggiunto.
Recovery: accordo con presidenza tedesca per superare veto
Il vicepremier polacco Jaroslaw Gowin ha parlato di “un accordo nel triangolo Varsavia-Berlino-Budapest” per superare il veto di Polonia e Ungheria sul bilancio Ue 2021-2027. “Aspettiamo una conferma definitiva”, ha indicato un diplomatico tedesco. Gowin ha indicato a Varsavia che «le ragioni di una posizione diversa di polacchi e ungheresi rispetto agli altri Stati Ue sono praticamente scomparse” aggiungendo che “per ora c'è un accordo Varsavia-Berlino-Budapest, sono fiducioso che questo accordo si estenderà alle altre 24 capitali”.
Gallera, ora stiamo meglio di altre regioni
“Quello che succede oggi vede la regione Lombardia secondo tutti gli indicatori, dal tema dei ricoveri alla mortalità, assolutamente in linea con altre regioni, anzi a volte meglio. La percentuale di mortalità di chi è ricoverato in terapia intensiva è del 20% in regione Lombardia, in altre regioni è del 50%”. Lo ha detto l'assessore regionale al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera a l'Aria che tira, su La 7. “Nella nostra regione - ha spiegato Gallera - è scoppiata la bomba atomica come primo luogo nel mondo occidentale, questo è il dato di fatto. Quello che è successo tra febbraio e marzo nella nostra regione non ha paragoni né in Italia nella prima fase ed è arrivata qualche settimana prima che nel resto del mondo, cioè l'America, la Francia e la Spagna. Noi siamo stati colpiti alle spalle da tutto questo. Ma questa è stata la prima fase”.
Recovery Plan: compromesso tra Germania, Polonia e Ungheria
Polonia e Ungheria hanno trovato un compromesso con la Germania per sbloccare il Recovery e il bilancio Ue, finora tenuti in ostaggio dalla minaccia di veto posta da Budapest e Varsavia per il dossier sullo stato di diritto . Lo riferisce il vice premier polacco Jaroslaw Gowin citato dall'agenzia Bloomberg. “Per ora abbiamo un accordo tra Varsavia, Budapest e Berlino. Credo che l'intesa possa includere le altre 24 capitali europee” entro venerdì, al termine del Consiglio europeo, ha detto Gowin ai giornalisti.
Zaia, su numero positivi dato Regioni non è omogeneo
“Il numero assoluto di positivi non vuol dire niente. Quel che conta è la percentuale sul totale dei tamponi”. Lo ha specificato il presidente del Veneto Luca Zaia, parlando con i giornalisti sui dati del contagio in regione. “Vorremo capire ufficialmente - ha proseguito - e ne ho parlato anche con il professor Brusaferro, se i dati sono omogenei a livello nazionale. Se si prende il dato assoluto dei positivi devi spiegare che non è confrontabile con altre regioni; alcune fanno solo tamponi molecolari, altre un po' di rapidi, alcune caricano un dato, altre hanno fatto scelte di testare fasce popolazione e non altre. Non è - ha concluso - un dato omogeneo”.
Emilia Romagna: Bonaccini torna in ufficio dopo il covid
“Questa mattina, dopo quasi un mese e mezzo di isolamento e cure per la polmonite bilaterale da Covid che mi ha colpito, sono tornato in ufficio a Bologna. Grazie a tutti coloro che in questo periodo mi sono stati vicini o semplicemente mi hanno inviato un messaggio d'affetto e sostegno, non lo dimenticherò. Si riparte”. Così Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, su Facebook dove pubblica uno striscione di “Benvenuto” che lo ha accolto al rientro in ufficio. “Nessuno è indispensabile - aggiunge - tantomeno io, e gli assessori della Giunta regionale lo hanno dimostrato in queste settimane. Grazie dunque a loro, a tutta la struttura e anche a chi lavora a fianco a me, che oggi mi ha accolto in questo modo”.
In Veneto la curva dei contagi è in crescita
Continua a crescere stabilmente la curva dei contagi in Veneto, con 2.427 casi nelle 24 ore che portanbo il totale a 173.371 casi da inizio pandemia. Lo ha comunicato il presidente regionale Luca Zaia. Si registrano 29 morti, con totale a 4.403 vittime. negli ospedali vi sono 2.815 pazienti nei reparti ordinari (+36) e 346 (+1) nelle terapie intensive. Gli attuali positivi sono 81.018.
Mattarella non terrà cerimonia scambio auguri Natale
L'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica comunica che quest'anno, per le limitazioni imposte dal perdurare della pandemia, non avrà luogo al Quirinale la tradizionale cerimonia di scambio degli auguri di fine anno tra il Presidente della Repubblica e i rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società Civile.
Spallanzani Roma, 243 ricoverati, finora 1.446 dimessi
In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani di Roma 243 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2. In terapia intensiva sono 42 i pazienti ricoverati. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 1.446. È quanto emerge dal bollettino di oggi dell'istituto.
Rischio quasi triplo di terapia intensiva per i maschi
Un'analisi globale indica che in caso di Covid i maschi hanno un rischio quasi triplo di finire in terapia intensiva rispetto alle femmine. Reso noto sulla rivista Nature Communications, lo studio è stato condotto da Kate Webb della University of Cape Town e mostra anche che i maschi hanno un rischio di morte del 39% maggiore per Covid-19. I fattori in gioco potrebbero essere molti, da una differente risposta immunitaria nei due sessi ad altri fattori biologici, ad esempio ormonali, come ha di recente suggerito un lavoro di Graziano Pinna della University of Illinois a Chicago, pubblicato sulla rivista Trends in Endocrinology and Metabolism, secondo cui gli ormoni sessuali femminili (estrogeni e progesterone) proteggono le donne in età fertile dal Covid, evitando che l'infezione si manifesti in forma grave. Il nuovo studio ha esaminato in totale ben 3.111.714 casi di Covid di entrambi i sessi e dimostrato che, sebbene maschi e femmine si ammalino in egual misura, in caso di Covid i maschi hanno in genere la peggio: rischiano quasi tre volte di più di finire in terapia intensiva e hanno un rischio di morte del 39% maggiore. Data l'ampia casistica esaminata, concludono gli autori, questi dati hanno importanti implicazioni per la gestione clinica del Covid e per organizzare strategie di contenimento.
Agenas, -3% terapie intensive e ricoveri in 7 giorni
Scende al 38% il numero delle terapie intensive occupate in Italia da pazienti Covid, ancora l'8% oltre la soglia di allerta. Migliora anche la situazione nei reparti di medicina, dove calano al 45% i posti letto Covid, anche se ancora il 5% oltre la soglia critica. Lo mostrano i dati dell'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativi all'8 dicembre, che evidenziano, per entrambi gli indici, un calo del -1% rispetto al giorno precedente (7 dicembre) e del -3% rispetto a una settimana fa: martedì 1 dicembre, infatti, l'occupazione delle rianimazioni era al 41% e quella dei posti letto al 48%.
Pessimo quadro epidemico per la Croazia
In Croazia, nonostante il lockdown parziale in vigore da dieci giorni, continua la forte diffusione del coronavirus con 4.520 nuovi casi su 13 mila tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, nuovo record giornaliero. Lo ha reso noto l'Unità di crisi della Protezione civile. Da ieri sono decedute 69 persone, numero che porta il totale delle vittime a 2.367. Continuano a crescere anche i pazienti in cura ospedaliera, ad oggi 2.703, dei quali 280 in terapia intensiva. La Croazia è attualmente tra i Paesi europei con il peggior quadro epidemico. L'incidenza settimanale di nuove infezioni su 100 mila abitanti ha raggiunto la media di 582,1, e nell'Ue solo il Lussemburgo registra numeri peggiori. Le regioni a nord di Zagabria con centro a Varazdin hanno un'incidenza superiore a mille, la più negativa in tutto il continente. Dieci giorni fa è stata ordinata la chiusura di tutti i ristoranti e bar, e gli assembramenti in pubblico sono limitati a 25 persone, mentre quelli in casa a dieci. Da alcuni giorni sono in vigore anche multe per coloro che non rispettano le misure, come l'obbligo di indossare la mascherina. Da sabato ci saranno nuove regole restrittive per il comportamento dei consumatori nei centri commerciali, che però restano aperti durante tutto il periodo natalizio, fino al 10 gennaio. Dall'inizio dell'epidemia in Croazia si sono registrati quasi 160 mila infezioni, su 840 mila tamponi e una popolazione di quattro milioni.
Webcam oscurata per nascondere coda a impianti sci
Una webcam oscurata per nascondere un assembramento davanti alla partenza di un impianto di risalita sulle piste da sci di Cervinia. È quanto è avvenuto nei giorni scorsi, secondo quanto riferisce il quotidiano La Stampa. Il comprensorio valdostano è aperto da inizio novembre per ospitare gli allenamenti degli atleti di 'interesse nazionale'. La platea degli agonisti che possono frequentare le piste da sci si è ampliata nelle ultime settimane sulla base di un aggiornamento delle disposizioni della Fisi. Tanto è vero che il 3 dicembre scorso un'immagine della webcam posizionata davanti alla partenza della seggiovia di Plan Maison - pubblicata dal quotidiano torinese - ritrae una piccola folla in attesa. L'8 dicembre la stessa webcam riporta un'inquadratura in cui è stata oscurata la parte corrispondente alla partenza dell'impianto.
Iran, sanzioni Usa ci ostacolano in acquisto vaccini
Sono 10.223 i casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Iran, dove il totale dei contagi sale a 1.072.620. Le nuove vittime sono 295, diventando in tutto 51.212. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 5.779, mentre i pazienti guariti crescono a 765.639. I test complessivi effettuati sono 6.523.409. Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari. Intanto, il presidente Hassan Rohani ha commentato la situazione dei vaccini, dopo che Teheran ha annunciato che intorno a giugno ne renderà disponibili 4 diversi tipi, di produzione interna. «Oltre alla produzione di un vaccino nazionale, abbiamo concluso accordi per l'acquisto di vaccini dall'estero, ma l'amministrazione Usa uscente è così crudele e spietata che ci costringere ad aspettare settimane o mesi per comprare i vaccini da qualsiasi Paese. Malediciamo Trump per ciascuno dei vaccini che vogliamo ordinare», ha detto Rohani.
Vaccino AstraZeneca, efficacia 90% con mezza dose
Il vaccino AZD1222, sviluppato da AstraZeneca e dall'Università di Oxford, ha mostrato di avere un'efficacia del 62,1% se somministrato in due dosi intere, e del 90% nei volontari che hanno ricevuto mezza dose seguita da una dose intera. È quanto emerge dall'analisi provvisoria degli studi di fase III, pubblicata sulla rivista Lancet. Il vaccino è risultato efficace nel prevenire la malattia Covid-19, senza casi gravi e senza ricoveri oltre 21 giorni dopo la prima iniezione.
Infettivologo Bassetti, rispetto regole ora può mitigare terza ondata
«Che ci sarà una terza ondata Covid è molto probabile. Occorre quindi porre particolare attenzione ai nostri comportamenti: meglio ci comporteremo già da ora e non solo nelle festività, minori saranno i contagi e i problemi ospedalieri post-natalizi». È l'appello dell'infettivologo genovese Matteo Bassetti via Facebook ricordando che «a gennaio si mischieranno le infezioni da SarsCoV-2 con l'influenza stagionale». «Ciò che ha fatto da moltiplicatore per la seconda ondata è stato il ritorno alla vita normale e produttiva del fine settembre fatta di scuola, trasporti affollati e altre attività correlate», sostiene. «Sarebbe ora di finirla di continuare a dare tutta la colpa della seconda ondata a chi è andato giustamente in vacanza - commenta Bassetti - Non è dando la colpa a uno o all'altro che si risolve il problema, ma cercando di imparare da eventuali errori commessi per non commetterli nuovamente».
Marche, 229 positivi test molecolari, 10 'antigenico'
Nelle ultime 24 ore 229 positivi al coronavirus nelle Marche sulla base dei tamponi molecolari. Lo fa sapere il Servizio Sanità della Regione Marche. In tutto testati 2.087 persone: 1.246 nel percorso nuove diagnosi (911 tamponi molecolari, 335 nello screening con percorso antigenico) e 841 nel percorso guariti. Nel percorso antigenico sono invece dieci i contagi rilevati, da confermare con test molecolari. Dei 229 casi derivanti da tamponi molecolari 83 riguardano persone residenti in provincia di Pesaro Urbino, 76 in provincia di Ancona, 38 in provincia di Macerata, 20 nell'Ascolano, quattro in provincia di Fermo mentre otto altri positivi provengono da fuori regione. Tra i contagiati 31 sono sintomatici. Ci sono poi contatti in setting domestico (55), contatti stretti di casi positivi (86), in setting lavorativo (12), in ambienti di vita/socialità (1), in setting assistenziale (4), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (6), screening percorso sanitario (5) e rientri dall'estero (2). Per altri 27 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Rapporto Libera, nella sanità 13% degli illeciti. Del 60% degli appalti Covid non si sa nulla
In Italia negli ultimi tre anni il 13% degli episodi corruttivi hanno riguardato la sanità con casi su forniture di farmaci, apparecchiature mediche, strumenti medicali e servizi di pulizia. Nei primi sei mesi del 2019 sono stati segnalati 35 illeciti dai whistleblower, su nomine, appalti e ospedalizzazioni irregolari, malagestione di reparti ospedalieri o strutture distaccate, “malasanità”, false invalidità, favori elettorali in cambio di prestazioni mediche. Lo segnala il Rapporto “InSanità. L'impatto della corruzione sulla nostra salute” presentato in occasione della Giornata Contro la corruzione da Libera e lavialibera. Inoltre la rivista dell’associazione, nel dossier dedicato all''impatto della corruzione sulla nostra salute, sottolinea che «Dall'inizio della pandemia secondo Anac, sono stati messi a bando per affrontare la crisi sanitaria Covid-19 oltre 14 miliardi di euro. A fronte di questi 14,13 miliardi, le stazioni appaltanti hanno comunicato soltanto importi aggiudicati per 5,55 miliardi di euro. Significa che per oltre il 60% non si sa nulla». Si tratta di un rapporto che attraverso documenti istituzionali e dati delle forze dell'Ordine, delle inchieste giudiziarie punta ad accendere la luce su alcune delle condotte illegali che maggiormente espongono il mondo dell'assistenza alla salute.
Ricerca UniSalute-Nextplora, 53% italiani ha rinviato visite programmate
Negli ultimi mesi il 53% degli italiani ha annullato, o comunque ridotto a quelle indispensabili, le visite mediche che aveva programmato. Una scelta che per un italiano su quattro (23%) è stata determinata dalle decisioni delle strutture sanitarie che, dovendo fronteggiare l'emergenza dettata dalla pandemia, si sono viste costrette a posticipare o addirittura cancellare parte delle visite. Lo rileva l'Osservatorio Sanità di UniSalute realizzato con Nextplora per indagare le abitudini degli italiani in ambito di salute e prevenzione. Il problema del rivio di visite ed esami di controllo avrà strascichi anche nel corso del 2021: due italiani su cinque (41%) secondo l'indagine dichiarano che si sottoporranno solo a visite essenziali e solo in caso di bisogno; a questi bisogna aggiungere un altro 20% composto da quegli italiani che, volendo limitare al massimo le probabilità di venire a contatto con il virus, preferiscono evitare luoghi come cliniche e strutture mediche che considerano “a rischio”. Solo un quinto dei rispondenti (22%) è sicuro di voler mantenere la propria abituale routine medica.
Altri 10 morti, superate le 600 vittime in Alto Adige
Con i dieci decessi nelle ultime 24 ore, segnalati dall'Azienda sanitaria provinciale, è stata superata la soglia delle 600 vittime del Covid-19 in Alto Adige: dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono 604. Aumentano anche i contagi: su 1.611 tamponi Pcr, 478 dei quali nuovi test, ne sono risultati positivi 232. Altri 38 positivi sono stati rilevati sulla base di 297 test antigenici. I pazienti Covid-19 ricoverati sono 251 nei normali reparti ospedalieri, 146 nelle strutture private convenzionate, 67 in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes e 30 in reparti di terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 6.908, mentre i guariti sono complessivamente 14.299 (221 in pù rispetto ad ieri), ai quali si aggiungono 1.427 persone (10 in più) che avevano un test dall'esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate negative al test.
Merkel insiste, dobbiamo ridurre i contatti
«Se avremo molti contatti adesso prima delle feste, e alla fine avremo trascorso l'ultimo Natale con i nonni, avremo trascurato qualcosa. E questo dovremmo evitarlo». Angela Merkel ha espresso così, al Bundestag, la preoccupazione per lo sviluppo della pandemia in Germania, in vista delle prossime vacanze di Natale. Merkel è da giorni irritata per l'andamento del contagio del Covid in Germania, e l'altro ieri ha annunciato alla sua Cdu la necessità di una linea più dura per il contrasto alla pandemia. Anche in Parlamento ha ribadito che il numero dei contagi è ancora troppo alto e la riduzione dei contatti scaturita dalle misure attuali «non è sufficiente». «Dobbiamo fare qualcosa insieme, governo e Laender» ha proseguito, chiedendo di prendere sul serio l'appello di ieri dell'Accademia Leopoldina, che chiedeva un lockdown più severo, per il periodo pre e post-natalizio, dal 14 dicembre fino al 10 gennaio.
Gb, stop vaccino a chi ha reazioni allergiche
L'autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) ha raccomandato oggi di non sottoporre a vaccinazione anti Covid chi abbia alle spalle una storia di “significative” reazioni allergiche. L'indicazione ' arrivata dopo che due delle centinaia di persone a cui è stato somministrato il vaccino Pfizer/Biontech nel Regno Unitio - primo Paese ad aver dato il via ieri alla distribuzione pubblica, dopo il via libera dato nei giorni scorsi dalla stessa Mhra - hanno avuto reazioni allergiche.
Da Unicredit più di 13 miliardi a oltre 142 mila aziende
«UniCredit ha erogato più di 13 miliardi di euro a oltre 142 mila aziende italiane che hanno presentato le richieste per un finanziamento con garanzia dello Stato» nell'ambito del decreto liquidità. Lo sottolineano Andrea Casini e Remo Taricani, Co-Ceo Commercial Banking Italy ripercorrendo il percorso di UniCredit per l'Italia, il programma del gruppo lanciato a marzo 2020 per supportare il Paese durante l'emergenza Covid e che oggi si rinnova per affrontare la nuova normalità garantendo il proprio sostegno a imprese, economie locali e con una forte attenzione alle tematiche ESG.
«Le richieste di moratoria, secondo gli ultimi dati disponibili, sono state numerose: più di 77 mila alle famiglie (per 5,7 miliardi) e più di 138mila alle imprese (per 18,2 miliardi)», aggiungono in una nota Casini e Taricani che sottolineano che «grazie a 'UniCredit per l'Italia' abbiamo agito come facilitatori per la canalizzazione dei crediti e la concessione di finanziamenti-ponte a privati e imprese per favorire la ripartenza». La banca ha supportato il Paese nella fase di emergenza anche sul fronte dell'innovazione e della digitalizzazione. L'istituto aveva già incrementato gli investimenti previsti nel precedente piano industriale su questi settori e il processo, già in corso, ha subito un'accelerazione durante quest'anno: gli utilizzatori dell'online banking risultano cresciuti del 6,5% e quelli della App per il mobile banking del 15,9%.15 mila ristoranti rischiano infiltrazione criminale
Sono circa 9.000 i ristoranti resi vulnerabili alle infiltrazioni criminali a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19. Il dato si aggiunge ad altre 6.000 attività che già prima del lockdown erano molto fragili finanziariamente: in tutto 15.000 imprese della ristorazione, quasi la metà delle 33.000 che operano come società di capitale. È quanto emerge da una analisi di Cerved che ha recentemente acquisito Hawk, società specializzata in soluzioni modulari per soddisfare tutti i requisiti previsti dalla normativa italiana. La combinazione dei dati e delle conoscenze di Hawk e di Cerved ha permesso di mappare i ristoranti che potrebbero avere maggiori problemi di liquidità ed essere dunque più facile preda di usurai e di organizzazioni dedite al riciclaggio di denaro sporco. In cifra assoluta i ristoranti oggi a rischio si trovano soprattutto nel Lazio (2.116), in Lombardia (1.370) e in Campania (1.098), mentre in percentuale le regioni più colpite sono Calabria (40%) e Sicilia (38%), dove maggiori sono le infiltrazioni della criminalità organizzata. La percentuale di mancati pagamenti nel comparto, infatti, ha raggiunto il 73% contro il 45% di media (nel picco di maggio) del resto delle Pmi, e secondo le stime i ricavi subiranno un crollo del 56%. L'emergenza da Covid-19 ha introdotto «nuovi rischi di riciclaggio e ne ha accentuati altri già presenti», spiega Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved. «La crisi economica seguita alla pandemia -aggiunge - rappresenta infatti un terreno fertile per la criminalità, che grazie all'ampia disponibilità di denaro contante derivato da attività illegali può acquisire facilmente la proprietà o il controllo di società in difficoltà finanziaria».
Merkel, numeri ancora alti, anche con vaccino I trimestre 2021 sarà difficile
«L'esperienza mostra che la seconda ondata di Covid è più dura della prima» e «il numero di casi di contagio e decessi è ancora troppo alto». La cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato al Bundestag che le autorità della più grande economia europea non saranno «in grado di fornire vaccini contro il coronavirus a un numero sufficiente di persone nel primo trimestre del 2021 tali da determinare un grande cambio radicale del corso della pandemia». Merkel ha sottolineato che intraprenderà tutte le misure possibili per mantenere aperte le scuole ma sarà valutato di anticipare le vacanze natalizie. I contatti personali devono essere ridotti e la cancelliera si è detta d'accordo con le raccomandazioni di chiudere i negozi dopo Natale e fino al 10 gennaio.
Quarta vittima in Rsa a Locorotondo (Ba)
Quarto decesso tra gli anziani ospiti della Rsa “Domus Sancta Familia” di Locorotondo (Bari). Lo rende noto su Facebook il sindaco Antonio Bufano, che si dice «costernato». Nelle scorse settimane nella struttura sono stati accertati 36 casi positivi, 29 ospiti e 7 operatori. Attualmente i positivi nella Rsa sono 29 in totale, 5 dei quali risultano ospedalizzati. «È l'ennesima triste conferma che dinanzi a questa sciagura, non possiamo permetterci nella maniera più assoluta di abbassare la guardia e deporre le armi», dice il sindaco, spiegando che «anche uno dei medici del Dipartimento che prestano servizio a sostegno e monitoraggio dell'evoluzione epidemiologica all'interno della Rsa, pochi giorni fa è risultato positivo al tampone ed è notizia di oggi che sia stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva. A lui ed a tutti coloro ancora positivi, asintomatici e non, auguro una pronta guarigione». «A voi tutti - conclude rivolgendosi ai suoi concittadini - continuo a chiedere collaborazione: nessun tipo di comportamento contrario alle norme sarà tollerato, nella maniera più assoluta, con la convinzione che se serviranno ulteriori misure restrittive le adotteremo, perché è nell'interesse della salute di tutti».
Volo da New York covidtested, passeggeri tutti negativi
Sono risultati tutti negativi i cento passeggeri provenienti da New York sbarcati all'aeroporto di Fiumicino, poco prima delle 8, con il primo dei tre voli settimanali Alitalia Covid-tested. Dopo essere scesi dall'aeromobile di Alitalia i viaggiatori, tra cui anche numerosi italiani, già muniti negli Usa dell'apposita certificazione che attestava la negatività al Covid 19, nello scalo romano si sono tutti sottoposti ad un nuovo test antigenico, eseguito presso le apposite strutture di testing rapido allestite da Aeroporti di Roma e già operative al Leonardo da Vinci con il supporto della Regione Lazio. Dodici in totale le postazioni disponibili nell'apposita nuova area allestita, di cui quattro operative per il volo di oggi.
Russia, oltre 26mila nuovi casi e 559 vittime nelle 24 ore
La Russia ha segnalato 26.190 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, di cui 5.145 a Mosca. Il totale nazionale è quindi salito a 2.541.199 dall'inizio della pandemia. Le vittime nelle ultime 24 ore sono state 559, con il bilancio ufficiale delle vittime dall’inizio della pandemia salito quindi a 44.718.
Camera di commercio Bolzano, settore turistico in grave difficoltà
«La seconda ondata pandemica compromette la debole ripresa del settore turistico altoatesino e impedisce l'avvio della stagione invernale. Poco più della metà delle imprese ritiene di poter concludere il 2020 con un risultato economico soddisfacente e anche per il 2021 le attese sono decisamente modeste, a causa del rinvio della stagione sciistica. La crisi continua inoltre a frenare occupazione e investimenti». Ciò emerge dal Barometro dell'economia dell'Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. I più recenti dati relativi alle presenze confermano come la breve ripresa vissuta dal settore turistico altoatesino ad agosto sia stata solo una parentesi in un anno da dimenticare. Nella stagione turistica estiva 2020, da maggio a ottobre, si sono registrati circa 6,5 milioni di pernottamenti in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con un calo del 30,7%. A partire da settembre, infatti, il divario con lo scorso anno è tornato ad allargarsi, a causa della diffusione della seconda ondata pandemica in Europa e, successivamente, in Italia. Ad ottobre, in particolare, si è registrato un calo delle presenze superiore al 40% rispetto allo stesso mese del 2019. Il presidente della Camera di commercio di Bolzano Michl Ebner ricorda l'importanza di salvaguardare le imprese altoatesine del settore: «Il prolungarsi della crisi sta mettendo in ginocchio anche le imprese più solide del comparto turistico altoatesino. Per proteggerle da possibili scalate ostili, è necessario introdurre nuove forme di compensazione delle perdite».
Dopo 3 settimane solo due anziani positivi in Rssa del Barese
Sono ancora due gli anziani positivi al Covid nella Rssa “Regina Pacis” di Monopoli (Bari), dove a metà novembre è scoppiato un focolaio con 56 contagi che ha causato il decesso di 17 persone. Lo rende noto il sindaco Angelo Annese che, in un post su Facebook, scrive che «nella Rssa finalmente le cose iniziano a girare per il verso giusto». Tutti gli ospiti, 31 quelli che una settimana fa erano ancora positivi al virus, sono stati nuovamente sottoposti a tampone e «i risultati sono stati soddisfacenti - dice il sindaco -, solo due anziani sono risultati ancora positivi al Covid».
Superati in Argentina i 40.000 morti
L'Argentina ha superato i 40.000 morti per coronavirus registrando nelle ultime 24 ore 121 decessi e 3.610 nuovi casi di contagio. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale Telam. Al riguardo l'ultimo rapporto del ministero della Salute argentino ha indicato che con le ultime vittime, il bilancio dei morti da marzo per la pandemia da Covid-19 ha raggiunto quota 40.009. Per quanto riguarda invece i contagiati, il loro totale è ora di 1.469.919, di cui comunque l'88,82% ha definitivamente superato la malattia. Migliora inoltre la situazione dei ricoverati in rianimazione, che al momento sono 3.715, e che generano una occupazione dei letti del 54,4% in tutto il Paese e del 58,2% nell'area metropolitana di Buenos Aires.
D’Amato (Lazio): locali chiusi fino a primavera
«Bisognerà correre ancora 3 mesi, almeno. Perché il virus circola, l'Rt non è sotto controllo e per la campagna di vaccinazione ci vorrà tempo». L'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato, intervistato dal Messaggero, spiega che le restrizioni di oggi, come lo stop a bar e ristoranti alle 18 e il coprifuoco dalle 22, devono durare fino a «primavera. Naturalmente ci saranno interventi per le attività che rimarranno chiuse, come per le palestre, per il mondo della cultura, per il commercio ambulante dei mercati». «Una cosa deve essere chiara: le misure adottate sono e saranno sempre proporzionali alla situazione dell'epidemia. Nel Lazio siamo stati prudenti e Roma oggi è tra le capitali europee che, pur con molte difficoltà, hanno sofferto meno, grazie al rigore dei comportamenti e anche alle misure che abbiamo adottato. Ora bisogna proseguire», sottolinea D'Amato.
«È vero che oggi diminuiscono i ricoveri e i posti occupati in terapia intensiva, ma abbiamo ancora 1.500 casi al giorno. Non sono pochi se pensiamo che quando è partita la seconda ondata, intorno a metà settembre, dovevamo confrontarci con qualche centinaio di positivi al massimo». In merito alla scuola, «la prima cosa da dire è una: in classe bisogna portare la mascherina sempre, anche al banco, basta demagogie. Lo abbiamo detto all'Ufficio scolastico regionale, che dipende dal Ministero. Poi saranno potenziati i bus, ce ne stiamo occupando con l'Astral, l'agenzia regionale, insieme alla Prefettura. Per i tamponi, a gennaio contiamo di avere 150mila test con prelievo salivare», spiega l'assessore. Sul vaccino, «contiamo di avere 8 milioni di dosi per il Lazio, per 4 milioni di cittadini, considerando che servirà il richiamo», dice D'Amato.
«Teniamo d'occhio due date: il 29 dicembre, quando aspettiamo che l'Ema dia l'ok al vaccino Pfizer. Da quel momento in poi possono partire concretamente tutte le iniziative che già stiamo programmando. E il 12 gennaio dovrebbe esserci un passaggio cruciale per il vaccino di Moderna». «Partiremo con i vaccini al personale sanitario negli hub ospedalieri, poi quando arriveremo in tarda primavera al picco della campagna, ci sarà bisogno di tutte le forze possibili, dai 4mila medici di medicina generale alle 1.500 farmacie», aggiunge. Quanto all'obbligo vaccinale, «ci atterremo a quello che dirà il governo».Boccia, oggi impugnativa su ordinanza Abruzzo
«Stamattina presentiamo l'impugnativa», contro l'ordinanza della regione Abruzzo. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ad Agorà, su Rai3. «Serve a tutelare gli abruzzesi», ha aggiunto. «Quella scelta unilaterale del governatore Marsilio - ha sottolineato - ha messo in difficoltà l'intero sistema a partire dai sindaci, agli amministratori, ai dirigenti scolastici. Qualcuno deve preoccuparsi ed occuparsi del rispetto delle regole». Boccia è anche intervenuto commentando le parole della ministra Elena Bonetti che ha ventilato l'opzione dimissioni, durante un'intervista ad Agorà, su Rai3: «Se ne assumerà le sue responsabilità, come il suo partito». «Credo molto nell'alleanza tra la sinistra, il M5S e i partiti che ci credono. Chi non ci crede più se ne assume la sua responsabilità», ha aggiunto.
Coro gospel in circolo privato, 40 senza mascherina
Hanno organizzato una cerimonia gospel in un circolo privato con quaranta persone tutte senza mascherine e senza mantenere le distanze. È successo ieri pomeriggio a Rivarolo, quartiere di Genova. Quando due agenti della polizia sono arrivati in via Roggerone ed hanno trovato il circolo affollatto hanno chiesto l'intervento di altre due pattuglie per identificare le persone, tutti centroafricani. La cerimonia è stata subito interrotta e a quel punto c'è stato un fuggi fuggi di bambini e donne. Sono rimasti gli uomini, 10, che sono stati multati per violazione delle norme anticovid.
Complessivamente, sono state in totale 93, a Genova, le multe tra sabato e lunedì per il mancato rispetto delle norme anticovid. Di queste, 7 sono state comminate ad attività economiche (3 nel centro storico) e le altre 86 a persone (37 nel centro storico).
Ema, il 29 dicembre primo via libera al vaccino in Ue
«Non voglio pregiudicare il lavoro dei nostri esperti sui vaccini di Pfizer e Moderna, ma posso anticipare che la visione preliminare dei dati che abbiamo ricevuto il primo dicembre è positiva per quanto riguarda efficacia e sicurezza». Lo afferma la direttrice dell'Ema, Emer Cooke, in un'intervista a Repubblica e ad altri quotidiani internazionali in cui annuncia: «Probabilmente ci esprimeremo il 29 dicembre per Pfizer e il 12 gennaio per Moderna». «Dobbiamo ancora controllare la qualità della catena di produzione e la capacità delle aziende di preparare il rimedio su larga scala. Su questi aspetti i nostri esperti hanno domandato informazioni addizionali, così come abbiamo chiesto ulteriori dettagli sulla sicurezza. È uno scambio di informazioni costante, che svolgiamo su base giornaliera», spiega Cooke, che assicura: «In Europa il processo di autorizzazione è indipendente, non ci sentiamo sotto pressione politica. La pressione semmai è scientifica perché vogliamo essere certi di fare il meglio per i cittadini». In merito a possibili effetti collaterali, «con l'autorizzazione predisporremo misure stringenti di monitoraggio su tutta la popolazione, inclusi gli anziani», sottolinea Cooke. «I produttori dovranno farci rapporto su qualsiasi evento negativo e ogni mese dovranno inviarci i dati sull'andamento delle vaccinazioni. Così potremo capire se eventuali casi particolari sono legati alla vaccinazione». Chi dovrà ricevere per primo il vaccino «è una decisione che spetta alle autorità nazionali. Ma dobbiamo dire subito che il vaccino non è una bacchetta magica, la popolazione - evidenzia - dovrà continuare a seguire tutte le restrizioni come mascherina, igiene e distanziamento perché all'inizio non ci saranno dosi per tutti e anche dopo, ancora per un certo periodo, fino a quando l'impatto del vaccino non sarà del tutto chiaro».
Vaccino cinese Sinopharm efficace all'86%
Il vaccino sperimentale cinese contro il Covid-19 ha dimostrato di essere efficace all'86% nel proteggere le persone contro il coronavirus, secondo i risultati provvisori di uno studio di fase 3 negli Emirati Arabi Uniti. Un buon risultato per la Cina che concorre con le nazioni occidentali per rallentare la diffusione del coronavirus. Gli Emirati Arabi Uniti hanno fatto sapere, attraverso l'agenzia di stampa ufficiale, di aver registrato il vaccino da Sinopharm di proprietà statale. Gli studi di fase 3 del vaccino di Sinopharm sono iniziati a luglio e, poi è iniziata la somministrazione di emergenza. L'analisi ha mostrato che il 99% dei partecipanti ha sviluppato anticorpi contro la malattia, secondo l'agenzia. Il vaccino candidato di Sinopharm, o China National Pharmaceuticals Group, si basa su un virus inattivato, il che significa che l'agente patogeno è indebolito per l'uso sugli esseri umani. I risultati di Sinopharm contrastano con un altro vaccino Covid-19, il candidato CoronaVac di Sinovac Biotech, che ha mostrato risultati inconcludenti nei primi studi sul suo livello di protezione. Il tasso di efficacia è inferiore a quello dei due vaccini sviluppati da BioNTech insieme a Pfizer e da Moderna. Tuttavia, il livello dell'86% supera la soglia del 50% che gli scienziati internazionali considerano accettabile. Ciò rende il vaccino di Sinopharm un potenziale candidato per molti paesi, specialmente quelli nei mercati emergenti. Il vaccino può essere conservato a temperature di frigorifero regolari, a differenza di quello di BioNTech/ Pfizer. Ciò lo rende un'opzione interessante per i paesi in via di sviluppo.
Mai così tante vittime in Germania: 568 nelle 24 ore
Le morti quotidiane legate al coronavirus in Germania hanno raggiunto un record dall'inizio dell'epidemia: ci sono stati 568 decessi nelle 24 ore fino a mercoledì mattina, portando il totale a 20.002. È stato quindi superato il massimo precedente di 510, toccato a metà aprile. Le infezioni hanno raggiunto 1,23 milioni dopo essere balzate nelle 24 ore a quota 29.263, il secondo più grande aumento dall’inizio della pandemia.
Nei Paesi più poveri 9 persone su 10 rischiano di non riuscire a vaccinarsi
Nove persone su dieci in almeno 70 Paesi a basso reddito rischiano di non potersi vaccinare contro il Covid-19 il prossimo anno perché la maggior parte dei vaccini in arrivo sono stati acquistati dall'Occidente. Questo nonostante Oxford-AstraZeneca si sia impegnata a fornire il 64% delle sue dosi alle persone nei Paesi in via di sviluppo. È quanto denuncia People's Vaccine Alliance, organizzazione che raggruppa Amnesty International, Frontline AIDS, Global Justice Now e Oxfam. Mentre le prime persone vengono vaccinate nel Regno Unito, l'organizzazione avverte che gli accordi conclusi dai governi dei Paesi ricchi lasceranno quelli poveri in balia della pandemia. I Paesi ricchi con appena il 14% della popolazione mondiale si sono assicurati il 53% dei vaccini già pronti. Il Canada ha acquistato più dosi di qualsiasi altra popolazione, abbastanza per vaccinare ogni canadese cinque volte, sostiene People's Vaccine Alliance. «A nessuno dovrebbe essere impedito di ottenere un vaccino salvavita a causa del Paese in cui vive o della quantità di denaro che ha in tasca», ha affermato Anna Marriott, responsabile delle politiche sanitarie di Oxfam, riferisce il Guardian online. «Ma a meno che qualcosa non cambi radicalmente, miliardi di persone in tutto il mondo non riceveranno un vaccino sicuro ed efficace per il Covid-19 negli anni a venire». Le forniture del vaccino Pfizer/BioNTech, approvato nel Regno Unito la scorsa settimana, andranno quasi tutte ai Paesi ricchi: il 96% delle dosi, infatti, è stato acquistato dall'Occidente. Anche il vaccino Moderna, con un'efficacia del 95%, andrà esclusivamente nei Paesi ricchi. I prezzi di entrambi i vaccini sono alti e l'accesso per i Paesi a basso reddito sarà complicato dalle temperature ultra basse alle quali devono essere conservati, denuncia ancora People's Vaccine Alliance.
Arrivato primo volo Alitalia Covid-tested New York-Roma
È atterrato questa mattina poco prima delle 8 all'aeroporto di Fiumicino da New York il primo dei tre voli settimanali Alitalia Covid-tested da e per l’aeroporto “John Fitzgerald Kennedy” programmati in via sperimentale, salvo proroghe, fino al 15 febbraio 2021. A bordo del volo AZ609 un centinaio di passeggeri che, nelle 48 antecedenti la partenza dagli Stati Uniti o direttamente in aeroporto prima dell'imbarco, hanno effettuato il test antigenico comprovante la negatività al Covid. Ultimato lo sbarco, tutti i passeggeri dovranno ora sottoporsi ad un nuovo test antigenico che verrà eseguito presso le strutture di testing rapido allestite da Aeroporti di Roma e già operative al Leonardo da Vinci con il supporto della Regione Lazio. Si tratta quindi di un doppio controllo che esenterà così i passeggeri dall'obbligo di quarantena al momento dell'ingresso in Italia.
Messico, 11mila nuovi casi e 800 vittime
Nella giornata di ieri, martedì 8 dicembre, il ministero della Salute messicano ha segnalato 11.006 nuovi casi confermati di infezione da coronavirus e 800 decessi aggiuntivi, portando il totale nel paese a 1.193.255 casi e 110.874 decessi.
Il governo afferma che il numero reale di persone infette è probabilmente significativamente più alto rispetto ai casi confermati.Cina continentale: 15 nuovi casi nelle 24 ore
La Cina continentale ha segnalato 15 nuovi casi di Covid-19 per l'8 dicembre, rispetto ai 12 casi del giorno prima. Lo ha annunciato oggi l’autorità sanitaria nazionale del paese.
La National Health Commission, in un comunicato, ha affermato che 11 dei nuovi casi sono infezioni importate provenienti dall'estero. Sono state inoltre segnalate quattro nuove infezioni locali nella provincia di Sichuan. I nuovi casi asintomatici, che la Cina non classifica come casi confermati, sono scesi a uno contro cinque del giorno prima.
Il numero totale di casi di Covid-19 confermati in Cina è ora pari a 86.661. Il bilancio delle vittime rimane invariato a 4.634.Oltre 68 milioni di contagi nel mondo
Ha superato quota 68 milioni (68.046.467) il numero dei contagi da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo dall'inizio della pandemia, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins. Il paese più colpito in termini assoluti restano gli Stati Uniti, con oltre 15,1 milioni di casi totali e quasi 286 mila decessi. Seguono l'India e il Brasile.
Le notizie di ieri: Usa, oltre 15 milioni di contagi. Fda: forte protezione dopo prima dose. Mattarella si farà vaccinare