Attualità

Coronavirus ultime notizie. Francia, fonti: dopo AstraZeneca, seconda dose con vaccino mRna

Ema: trombosi possibile effetto "molto raro" di AstraZeneca
  • Francia, le autorità sanitarie: usare il vaccino mRna come richiamo di AstraZeneca

    L’Haute Autorite de la Sante, la massima autorità sanitaria francese, dichiarerà domani che i destinatari under 55 di una prima dose di vaccino AstraZeneca dovrebbe ricevere la propria seconda dose con un vaccino mRna, cioè Pfizer o Moderna. Le autorità italiane invece al momento confermano che la seconda dose può essere somministrata sempre con AstraZeneca.

  • Toti, per under 60 consideriamo disponibilità Pfizer

    La programmazione della campagna vaccinale in Liguria “continua seguendo ovviamente le nuove indicazioni date dal ministero della Salute. Come consigliato, somministreremo AstraZeneca principalmente agli over 60, ma chi ha già fatto la prima dose potrà in ogni caso ricevere anche la seconda dello stesso vaccino. Per le persone under 60 che rientrano nelle categorie prioritarie si dovrà considerare la disponibilità di vaccini Pfizer, Moderna o di altri che dovessero essere forniti”. Lo ha scritto il governatore ligure Giovanni Toti stasera su Fb. “La nostra priorità - ha sottolineato - resta completare il prima possibile le vaccinazioni di ultravulnerabili e over 80. Mettere al sicuro i più fragili è il nostro primo obiettivo”.

  • Arriva Pfizer ma Calabria ancora ultima con 68,2% dosi inoculate

    L'arrivo delle fiale di Pfizer e Moderna hanno fatto ripartire la somministrazione delle prime dosi di vaccino in Calabria. Ma i ritardi accumulati, nonostante le rassicurazioni e l'ottimismo del presidente della regione Nino Spirlí, sono difficili da recuperare. A dimostrarlo sono i dati che vedono ancora la Calabria ultima tra le regioni, ferma al 68,2% di dosi inoculate. A incidere negativamente è sicuramente l'alto numero di rifiuti di AstraZeneca. Su 461.590 dosi ricevute, infatti, ne sono state somministrate 314.628. L'apertura di nuovi centri vaccinali non ha ancora risolto i disagi legati, soprattutto, alla prenotazione.

  • In Turchia virus corre, oltre 55 mila casi in 24 ore

    È sempre più allarmante la diffusione del Covid in Turchia. Il ministero della Salute di Ankara ha registrato stasera il nuovo record di 55.941 contagi in 24 ore. Le nuove vittime sono invece 258. Dall'inizio della pandemia, i casi totali salgono a oltre 3,6 milioni, i decessi a 33.201. Questa nuova ondata del virus sta colpendo il Paese in maniera drammatica, nonostante l'avanzata della campagna vaccinale. Le dosi somministrate, quasi tutte del siero cinese Sinovac, sono oltre 18,2 milioni, di cui quasi 7 milioni e mezzo di richiami.

  • Oggi in Lombardia dosi a 3.801 over 80 senza prenotazione

    “Oggi 3.801 cittadini over 80 senza prenotazione sono stati vaccinati e si aggiungono a quelli che avevano una prenotazione. Un grande lavoro per proteggere rapidamente i nostri concittadini più anziani così come ieri: 34.804 vaccinazioni agli over 80, di queste 22.167 prime dosi”. Così su Twitter la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti.

  • In Spagna 453.682 vaccinati in un giorno

    La Spagna accelera nella campagna di vaccinazione contro il covid con un nuovo record: le dosi somministrate nelle ultime 24 ore sono state 453.682, secondo gli ultimi dati del Ministero della Sanità, ripresi dall’agenzia di stampa Efe. Il record precedente era di 336.846 dosi in un giorno. Superata adesso anche la soglia dei tre milioni di vaccinati con due dosi (il 6,4% della popolazione).

  • Francia accelera sulle vaccinazioni: quasi 500mila in un giorno

    Quasi cinquecentomila dosi somministrate in un giorno: dopo una partenza a rilento, la Francia accelera sui vaccini anche se la situazione legata al coronavirus resta allarmante. Secondo quanto annunciato questa sera dal ministro della Salute, Olivier Véran, sono 437mila le dosi somministrate nelle ultime 24 ore, un record, «equivalente a un intero dipartimento», scrive Véran. in un messaggio pubblicato su Twitter.

  • Tamponi prenotati da medici di Medicina generale, Asl Bari raddoppia disponibilità

    “In riferimento alla segnalazione della Fimmg sulla impossibilità a prenotare i test molecolari da parte dei medici di Medicina generale, la Asl di Bari precisa che il Dipartimento di prevenzione, in accordo con la Protezione civile, è già intervenuto per potenziare la capacità di erogare tamponi molecolari in tutte le attuali sedi presenti sul territorio, dedicati esclusivamente ai medici di Medicina generale”. Lo comunica la Asl di Bari in una nota. “Da lunedì 12 aprile - si legge - si passerà da 6mila a 15mila disponibilità di tamponi, grazie ad una estensione degli orari delle postazioni attualmente attive solo la mattina che saranno operative anche di pomeriggio e con un rafforzamento del personale nelle postazioni che già sono attive tutto il giorno”, conclude la Asl di Bari.

  • L'Elba si candida a diventare 'isola Covid free' già dalla fine di maggio

    “Noi abbiamo un orizzonte preciso e speriamo che l'obiettivo si possa realizzare: vaccinare entro la fine di maggio tutta la popolazione vaccinabile per rendere l'isola d'Elba sicura per i suoi abitanti e per i turisti”. Lo ha detto all'Adnkronos il sindaco di Portoferraio, Angelo Zini, presidente della Conferenza dei sindaci elbani, a proposito della proposta del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, di procedere con una vaccinazione di massa nelle isole minori. Ma non è solo un'idea quella di rendere l'Elba un'isola 'Covid-free' nella primavera avanzata, facendo raggiungere alla sua popolazione in tempi record l'immunità di gregge. L'isola d'Elba, annuncia il sindaco Zini sempre all'Adnkronos, è destinata, infatti a prendere parte al progetto che “si sta concretizzando” con la struttura del Commissario Figliuolo e con la Protezione civile di vaccinare la popolazione di tutte le le isole minori.

    “Anche noi faremo parte di quel progetto - aggiunge Zini - e ci aspettiamo che venga messo in atto rapidamente. Potremmo riuscire infatti a vaccinare tutti i nostri abitanti in tempi rapidi e nel frattempo arrivare ad azzerare i contagi”. La popolazione elbana da raggiungere dalle vaccinazioni è di circa 20mila persone, considerando coloro che hanno già ricevuto le dosi di vaccino e i minorenni che sono esclusi per ora dalla campagna vaccinale. “Se arriveranno le dosi necessarie, potremmo davvero arrivare vicini all'immunità di gregge a fine maggio - spiega Zini - La nostra isola darebbe così un messaggio importante per la ripresa del turismo a tutta l'Italia, dimostrandosi un territorio sicuro, consentendo di poter svolgere tante attività all'aria aperta, senza assembramenti e di poter offrire agli ospiti oltre 200 spiagge”.

  • Gb, 53 decessi e 3.030 contagi

    Nelle ultime 24 ore, in Gran Bretagna vi sono stati 3.030 nuovi contagi per il coronavirus e 53 decessi. Il totale dei morti entro 28 giorni dal test del covid-19 sale così a 126.980. Lo rende noto il bollettino giornaliero delle autorità sanitarie. Sono 31.807.124 le persone che hanno ricevuto una prima dose di vaccino anti covid, 6.091.905 delle quali hanno avuto anche la seconda.

  • Olanda, preparava attentato a centro vaccini, arrestato un uomo

    Le autorità olandesi hanno annunciato l'arresto di un uomo di 37 anni, sospettato di voler preparare un attentato con un ordigno artigianale contro un centro di vaccinazione anti covid nella città di Den Helder. Secondo la procura, l'uomo “voleva terrorizzare la popolazione e disgregare le strutture economiche e sociali del paese”, ma anche “sabotare” in maniera violenta “il programma nazionale di vaccinazione”. L'arresto è avvenuto il 18 marzo, ma è stato reso noto solo oggi, riferiscono i media olandesi. In Olanda vi sono già stati attacchi e minacce contro centri per i test del covid-19. A marzo vi è stata un'esplosione a Bovenkarspel davanti ad un centro per i test, mentre un altro è stato dato alle fiamme a Urk. A Hilversum è stato trovato materiale infiammabile e due persone sono state arrestate dopo aver minacciato sui social di dare alle fiamme un centro per i test a Eindhoven.

  • Altroconsumo, favorevoli a vaccino tre italiani su quattro

    Il 76% degli intervistati favorevole al vaccino Covid, ma rispetto a gennaio calano le persone che non hanno dubbi a riguardo. A pesare è soprattutto la vicenda AstraZeneca. I più informati sono anche più disponibili, per questo è importante trasparenza e corretta informazione sul piano vaccini. Più della metà è favorevole al passaporto vaccinale. È quanto emerge da un'indagine condotta da Altroconsumo nel mese di marzo (26-30 marzo 2021) su un campione di 1.002 italiani di età 18-74 anni, distribuito come la popolazione generale per genere, età, livello di istruzione e area geografica. A loro Altroconsumo ha chiesto la posizione sul vaccino contro il Covid, inclusa l'opportunità di istituire un passaporto vaccinale, che consenta a chi ne è in possesso di ritrovare la libertà di spostamenti e la ripresa di almeno alcune attività. “Dopo la prima inchiesta, realizzata a gennaio - spiega l'associazione in una nota - abbiamo voluto verificare gli effetti sull'opinione pubblica delle vicende degli ultimi mesi, tra cui in particolare la sospensione temporanea del vaccino AstraZeneca, legata alla possibile presenza di rari effetti indesiderati gravi”. La percentuale di chi non ha remore e vorrebbe vaccinarsi il prima possibile, benché alta, è scesa dell'8% rispetto all'inchiesta di gennaio, effetto probabile delle preoccupazioni relative al vaccino AstraZeneca

  • Inps, 160 mila richieste per reddito emergenza al sito in meno di 2 giorni

    A meno di due giorni dall'apertura da parte dell'Inps della procedura per l'accesso al Reddito di Emergenza, determinata dall'articolo 12 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, sono state registrate circa 160.000 domande, sia con accesso diretto degli utenti al sito dell'Istituto sia attraverso la mediazione dei patronati. Lo rende noto l'Inps in un comunicato. La richiesta del beneficio sarà possibile fino al 30 aprile e i pagamenti della prima mensilità, sulle tre previste dal nuovo decreto, saranno erogati dalla metà di maggio e conclusi nelle settimane successive.

  • Covid: 1 adulto su 4 completamente vaccinato, ma avanza variante inglese

    Ieri, il numero di nuovi casi di coronavirus registrati negli Stati Uniti è aumentato rispetto al giorno precedente, secondo i dati della Johns Hopkins University. Registrati oltre 75.000 nuovi casi, con la media giornaliera mobile dell'ultima settimana a 65.936, sopra i 64.984 della media giornaliera mobile sui 14 giorni, segno che i casi sono in aumento, a causa della diffusione della variante scoperta inizialmente nel Regno Unito. Il numero dei morti, ieri, è stato di oltre 2.500 (ma il dato include un significativo numero di decessi avvenuti nei giorni precedenti in Oklahoma e comunicati solo ieri), per un totale di oltre 559.000. Negli Stati Uniti, finora, somministrate 171,5 milioni di dosi di vaccino, con 110 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose, secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention. Il 42,4% degli adulti e il 76,4% degli over 65 hanno ricevuto almeno una dose, il 24,9% degli adulti e il 57,4% degli over 65 è completamente vaccinato. Nell'ultima settimana, somministrate in media 3 milioni di dosi al giorno, con una giornata record di oltre 4 milioni di dosi iniettate nel corso del fine settimana.

  • Acli Sardegna: -50mila posti di lavoro nel settore privato

    Dopo la crescita del 10% nel triennio 2017-19, le assunzioni nel settore privato in Sardegna a causa del Covid si sono bloccate. Il presidente delle Acli dell'isola, Franco Marras, sollecita l'immediata previsione di un paracadute sociale. “Nel 2020 sono state 33.000 in meno rispetto all'anno precedente e a queste si aggiungerà chi perderà il lavoro dopo lo sblocco dei licenziamenti. Almeno 50.000 persone rischiano di infoltire le fila dei poveri”, dice Marras. In base ai dati di Unioncamere, le Acli rilevano che i più sensibili alle variazioni del mercato del lavoro sono coloro in possesso di una qualifica o diploma professionale, ma si osservano difficoltà anche tra i diplomati e i laureati. Il turismo è il settore in cui è concentrato il dato più negativo (-42%), qualunque sia il titolo di studio.

  • Salvini dopo incontro con Draghi: «Riaprire da metà aprile. Almeno 6 regioni fuori pericolo»

    “E' un dovere riaprire la seconda metà di aprile, se i dati lo permetteranno. Non si può stare in rosso a vita”. Così Matteo Salvini dopo l'incontro con il premier Mario Draghi. “Abbiamo avuto un incontro utile positivo e costruttivo su salute e lavoro. Abbiamo condiviso che devono essere i dati e la scienza a dettare cosa fare. Già oggi ci sono almeno 6 regioni fuori rischio. Non credo al rosso a vita. Con Draghi abbiamo parlato di dati: dove è tranquillo è un dovere riaprire. Draghi lo ha condiviso”.

  • Figliuolo: «Entro aprile prime 500mila dosi vaccino J&J»

    «I numeri aggiornati di ieri mi dicono che arriveremo a un buon numero di vaccinazioni che si attesta attorno ai 290mila. Dobbiamo arrivare a 500mila. Quello che ho visto nella Marche mi dice che ci possiamo arrivare. Per questo mese ci saranno le prime dosi di Johnson & Johnson, intorno alle 450-500mila, che daranno una mano dal punto di vista logistico alle Regioni perché il vaccino è in dose unica». Lo ha detto il commissario straordinario all'emergenza coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, nel corso della sua visita nell'hub vaccinale di Ancona.

  • Mosca replica alla Slovacchia: «Atto di sabotaggio sullo Sputnik»

    «Purtroppo, in violazione del contratto esistente e in un atto di sabotaggio, l'Istituto nazionale per il controllo dei farmaci (Sukl) della Slovacchia ha fatto in modo che lo Sputnik V fosse testato in un laboratorio che non fa parte della rete dei laboratori ufficiali di controllo dei medicinali dell'Ue (Omcl) anche se questi erano disponibili. Il Sukl ha lanciato una campagna di disinformazione contro lo Sputnik e pianifica ulteriori provocazioni. La dichiarazione che il lotto consegnato alla Slovacchia non ha le stesse caratteristiche del vaccino descritto in Lancet è una fake news». Lo scrive l'account Twitter dello Sputnik.

  • In Slovacchia è giallo sul vaccino Sputnik V: «Consegnate dosi diverse da quelle testate»

    L'agenzia farmaceutica slovacca ha riferito che i produttori del vaccino russo Sputnik V non hanno fornito i dati richiesti sui lotti che, a suo avviso, differivano da quelli esaminati dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dalla rivista medica The Lancet. Lo riporta Reuters sul suo sito. L'agenzia ha affermato che la forma di dosaggio del farmaco - il modo in cui il medicinale viene presentato, ad esempio in una soluzione - differisce dal prodotto in esame all'Ema, e ha dichiarato inoltre che i lotti inviati in Slovacchia hanno caratteristiche diverse da quelle utilizzate negli studi pubblicati sulla rivista Lancet, che erano stati citati da esperti slovacchi che hanno sostenuto gli acquisti.

  • Accordo Twitter-Ministero della Salute per campagna informazioni Covid-19

    Twitter e il Ministero della Salute estendono la funzione di ricerca sul Covid-19 fornendo anche informazioni accurate sui vaccini. Il messaggio realizzato in collaborazione con il Ministero appare quando gli utenti in Italia cercano informazioni sul coronavirus includendo, appunto, anche le informazioni sui vaccini affinchè «i cittadini trovino agevolmente informazioni corrette da fonti autorevoli quando cercano termini e hashtag legati a questi temi» Il nuovo messaggio aggiornato permetterà agli utenti - spiega una nota - di visitare due differenti pagine sul sito del Ministero della Salute in base alle loro esigenze: informazioni generali sul Covid-19 o informazioni sui vaccini.

    Covid e fake news, in un anno rimossi 22.400 tweet. E ora Twitter vigilerà anche sui vaccini

  • Sindacato polizia: «Personale preoccupato chiede rassicurazioni su AstraZeneca»

    «Il nostro personale è fortemente preoccupato dalle notizie che riguardano il vaccino AstraZeneca e chiede rassicurazioni, soprattutto chi si è già sottoposto alla prima dose, che la seconda non crei problemi a chi ha meno di 60 anni». Lo dice all'Adnkronos Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap, il Sindacato italiano appartenenti polizia.

  • Scuola, Gissi (Cisl): «Caso AstraZeneca può spegnere l’entusiasmo degli insegnanti»

    Le diverse e continue raccomandazioni sull'utilizzo del Vaccono Astrazeneca potrebbero mettere a rischio l’entusiasmo e la massiccia adesione alla campagna vaccinale da parte del personale scolastico, una platea di oltre 500mila addetti under 55 e in gran parte donne. Ne è convinta la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, che commentando con l'Adnkrons le ultime «raccomandazioni» invoca «una campagna di informazione dettagliata in vista delle seconde dosi».

  • Vaccini: in Lombardia adesione fascia 75-79 anni sotto le attese

    L'adesione alla vaccinazione anti Covid per la fascia 75-79 anni in Lombardia è stata «inferiore alle attese. Abbiamo avuto buone risposte nei primi due giorni ma poi è andata calando». Lo ha detto il dg Welfare di Regione Lombardia Giovanni Pavesi, durante l'audizione in Comissione Sanità. Alla domanda se la causa fossero i dubbi su AstraZeneca, Pavesi non ha dato una risposta univoca, sottolineando che al momento non c'è ancora una linea precisa per «chi rifiuta il vaccino perché AstraZeneca. In questo caso stiamo ragionando su cosa fare: è un problema».

    Persone in coda in un centro di vaccinazione della Campania

  • Covid: Polonia sfiora i mille morti in un giorno

    Tragico record in Polonia dove si sfiorano i mille morti per covid in un giorno. Il bollettino odierno registra 954 decessi, un numero mai raggiunto in precedenza in questo paese di 38,5 milioni di abitanti. Il dato supera il precedente record di 674 morti del 25 novembre. In realtà il dato odierno comprende anche 350 decessi occorsi nel lungo weekend pasquale, registrati in ritardo. Tuttavia il ministero della Sanità ha sottolineato la sua preoccupazione. «Ci dobbiamo sicuramente preparare ad un trend crescente di morti», ha detto il portavoce Wojciech Andrusiewicz, sollevando anche l'allarme per gli ospedali ormai prossimi al collasso.

  • Giorgetti: «Aperture anticipate solo se i dati lo permetteranno»

    «La volontà da parte del governo è di avere delle riaperture anticipate qualora i dati epidemiologici lo permetteranno e quindi stiamo facendo questo tipo di valutazione e questo tipo di valutazione deve essere diversificata tra settori e operatori». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, al question time al Senato, circa le riaperture delle attività, sottolineando che «il principio della sicurezza sanitaria deve essere un prerequisito per dare certezza altrimenti il rischio è dare incertezze» come «è già stato sperimentato in occasione della riapertura degli impianti sciistici», dove poi ci fu una retromarcia.

  • Confindustria Alberghi, urge road map ripartenza turismo

    La situazione del settore alberghiero è drammatica, il governo programmi subito la ripartenza. Così in una nota Confindustria Alberghi sulla scia dei dati Istat che indicato un crollo del comparto. «Noi siamo pronti, il settore è in grado di fornire tutte le garanzie in termini di sicurezza e capacità di fare come ha ampiamente dimostrato anche nei momenti più bui della pandemia. Ha fatto investimenti importanti per essere pronto ad accogliere in sicurezza gli ospiti. Al Governo chiediamo una road map per la ripartenza ed un tavolo per le misure di supporto al settore che stiamo chiedendo da mesi», sottolinea Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

  • Allarme Fauci, aumento casi negli Usa inquietante

    Il numero dei nuovi casi di Covid negli Stati Uniti ha raggiunto negli ultimi giorni un livello inquietante e allarmante, e il Paese rischia seriamente una nuova ondata di contagi. Lo ha detto il virologo Anthony Fauci in una una intervista alla Cnn. «È quasi una corsa tra vaccinare più gente possibile e un nuovo balzo dei contagi peggiore del previsto dagli esperti», ha aggiunto Fauci.

  • Protesta palestre, 20% riapre nonostante le multe

    Il 30% delle palestre non riaprirà più dopo un anno di chiusura causa pandemia. Da martedì scorso però qualcosa è cambiato, dopo la manifestazione in piazza Montecitorio a Roma, in cui ci sono stati anche tafferugli, molti titolari di strutture sportive hanno deciso di riaprire in barba ai decreti anti-Covid, sarebbero già il 20%. E' quanto emerge da una stima dell' Associazione Nazionale Palestre e Lavoratori Sportivi (Anpals). «È più facile contagiarsi all'aperto andando in un parco, prendendo un autobus pubblico, andando in una farmacia piuttosto che andando in una palestra», dice il presidente Anpals Giampiero Guglielmi

  • Spahn, ieri in Germania record vaccini con 656.000 dosi

    La Germania ha segnato un record dei vaccini somministrati nella giornata di ieri, con 656.000 dosi: lo ha scritto il ministro della Salute, Jens Spahn, su Twitter. Da martedì sono operativi nella campagna vaccinale anche migliaia di medici di base, ricorda il ministro. Finora 11,5 milioni di persone in Germania hanno ricevuto la prima dose di vaccino, e cioè il 13,8% della popolazione. Sono 4,7 milioni, invece, coloro che hanno ricevuto anche la seconda dose, e cioè il 5,7% .

  • Yellen (Tesoro Usa), servono significativi nuovi stimoli per la ripresa

    «Mettere fine alla crisi sanitaria è il prerequisito per una robusta ripresa economica. L'outlook globale è migliorato in modo significativo rispetto allo scorso anno grazie agli stimoli di bilancio e monetari». Ma il «lavoro non è finito data l'elevata incertezza e il rischio di cicatrici permanenti. Le maggiori economie non solo dovrebbero evitare di ritirare gli stimoli troppo presto, ma dovrebbero dispiegare un ammontare significativo di nuovi stimoli di bilancio per assicurare una ripresa robusta». Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, nel discorso depositato all'Imfc, il braccio esecutivo del Fmi.

  • Fontana (Lombardia), entro domenica prima dose a tutti over 80

    «Sono assolutamente convinto, anche tenendo conto dei dati emersi anche oggi, che tutti gli over 80 entro domenica potranno ricevere almeno una dose». Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato dal Tgr della Lombardia.

    Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana. (ANSA / MATTEO BAZZI)

  • In Basilicata 169 casi e 5 decessi

    Sono 169 i nuovi casi di contagio registrati in Basilicata nelle ultime 24 ore, a fronte di 1.440 tamponi processati. È quanto si legge in una nota della task force della Regione Basilicata. I residenti nel territorio lucano tra i nuovi positivi sono 163.

  • D’Amato (Lazio): da domani via alle prenotazioni per 62 e 63enni

    «Da domani notte i nati nel 1959 e nel 1958 (ovvero chi ha 62 e 63 anni) assistiti dal Servizio sanitario regionale potranno prenotare il vaccino anti Covid secondo le consuete modalità online. Nel Lazio la campagna vaccinale procede regolarmente, nonostante le forti turbolenze relative alle decisioni sul vaccino Astrazeneca, e oggi abbiamo superato abbondantemente il milione e 200 mila somministrazioni». Lo dichiara l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

  • Svezia, 7.822 nuovi casi e 17 decessi

    La Svezia, che ha evitato i lockdown durante la pandemia, ha registrato oggi 7.822 nuovi casi di coronavirus, secondo le statistiche fornite dall'agenzia sanitaria. Il Paese, che ha di 10 milioni di abitanti, ha registrato 17 nuovi decessi, portando il totale a 13.595.
    Il tasso di mortalità pro capite della Svezia è molte volte superiore a quello dei suoi vicini nordici, ma inferiore a quello della maggior parte dei altri paesi europei che hanno optato per i lockdown.

  • In Tunisia ok a vaccino Johnson & Johnson, «in arrivo 1,5 mln di dosi»

    La Tunisia autorizza l'uso del vaccino monodose contro il coronavirus di Johnson & Johnson. Il ministro della Salute, Faouzi Mehdi, ha precisato che verranno acquistate 1,5 milioni di dosi del siero per accelerare la campagna vaccinale, come riporta il sito di notizie TunisieNumerique. Con una popolazione di meno di 12 milioni di persone, la Tunisia ha sinora confermato circa 265.000 casi di Covid-19 con oltre 9.000 decessi. Nel Paese sono già stati autorizzati i vaccini di Pfizer/BioNtech, AstraZeneca, il cinese Sinovac e il russo Sputnik V.

  • Bce: minute, debolezza Pil può andare oltre II trimestre

    Durante il Consiglio direttivo della Banca centrale europea del 10 e 11 marzo, da parte di alcuni partecipanti «è stata sollevata la domanda se sia realistico assumere che le misure di contenimento sociale siano ridotte già nel secondo trimestre». Alcuni partecipanti, inoltre, hanno rilevato che «a seconda dell'evoluzione della pandemia, la debolezza dell'attività economica potrebbe continuare nel secondo trimestre e oltre». Lo si legge nei verbali della riunione pubblicati dalla Bce.

  • 350 i medici morti di Covid in Italia

    Sono saliti a 350 i medici morti in Italia durante la pandemia di Covid-19. Gli ultimi 'caduti' ricordati dalla Fnomceo, la Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, sono Mitì Iachello, cardiologa in pensione; Maria Morelli, medico di medicina generale e neuropsichiatra infantile; Paolo Viglierchio, ex primario di Medicina, in pensione; Marco Toccafondi, medico di medicina generale in pensione.

  • De Luca (Campania), «Su AstraZeneca comunicazione idiota, cittadini giustamente preoccupati»

    Su AstraZeneca «i cittadini sono giustamente preoccupati» perché «la comunicazione che è stata data è assolutamente idiota». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, questa mattina in visita al centro pubblico regionale per l'autismo di Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino). «Ho sentito ancora ieri - ha aggiunto De Luca - dire che 'i benefici che derivano dal vaccino sono di gran lunga maggiori dei danni che subiamo'. Ma si può dire una cosa del genere alla gente? E evidente che la gente dice 'andate tutti quanti al diavolo’. Allora manteniamoci freddi e razionali: AstraZeneca è stato somministrato a milioni di persone, in Gran Bretagna, in Europa e in altri Paesi del mondo e non abbiamo avuto grandissimi problemi. C'è stata ovviamente qualche emergenza legata a fenomeni di trombosi, ma credo che al 99% si possa andare avanti, con un elemento di prudenza in più questa volta, vacciniamo sopra i 60 anni. Ma andiamo avanti, non ci facciamo condizionare la vita anche da queste notizie».

    Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. (ANSA/CESARE ABBATE)

  • In Umbria ancora calo ricoverati e attuali positivi

    Ancora un calo di ricoverati Covid in Umbria, oggi 338, 19 meno di ieri secondo i dati della Regione. Salgono invece da 42 a 44 i pazienti nelle terapie intensive. Nell'ultimo giorno sono stati registrati 172 nuovi positivi, 290 guariti e sette morti. Gli attualmente positivi sono ora 4.334, 125 meno di ieri. Sono stati analizzati 3.479 tamponi e 4.923 test antigenici. Il tasso di positività è del 2 per cento sul totale (ieri 1,38) e del 4,9 sui soli molecolari (ieri 3,5).

  • Lagarde (Bce): economia si riprenderà con stop lockdown

    «La pandemia e le relative misure di contenimento continueranno a incidere negativamente sull'attività economica dell'area dell'euro a breve termine. Al di là del breve termine, l'attività dovrebbe riprendersi grazie alla revoca delle misure di confinamento una volta che ci sarà una più ampia immunità, misure di politica monetaria eccezionali, un continuo sostegno alla politica fiscale e un rimbalzo della domanda estera». È quanto ha detto la numero uno della Bce, Christine Lagarde, intervenendo alla 43esima riunione del Fondo Monetario Internazionale.

    Christine Lagarde, presidente della Bce. (Olivier Matthys/Pool via REUTERS)

  • Vaccini: Lombardia, adesione 75enni inferiore al previsto

    «Apriamo ai 70enni perché l'adesione della fascia tra i 75 e i 79enni, dopo un primo giorno molto promettente, è inferiore al previsto. E la causa è AstraZeneca». Lo ha detto il direttore generale al Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi. «Se un 80enne rifiuta un vaccino AstraZeneca non sappiamo nemmeno noi come comportarci. È un problema. Ci stiamo pensando, per ora lo mettiamo in coda» ha aggiunto. «Sono preoccupato per i prossimi giorni in cui chiudiamo gli over 80 e iniziamo i disabili e domiciliari - ha detto -. Il rischio di qualche scivolone c'è, ma poi si aprirà la partita più agevole delle fasce anagrafiche».

  • Corte di Strasburgo, obbligo vaccini bambini non viola diritti

    L'obbligo di vaccinare i bambini contro una serie di malattie ben note alla scienza medica, in vigore nella Repubblica Ceca, non viola il diritto al rispetto della vita privata dei minori e dei loro genitori, ed è «necessario in una società democratica». L'ha stabilito la Corte europea dei diritti umani con la prima sentenza definitiva sulla questione 'no vax' che ha riguardato 6 ricorsi presentati da un genitore e cinque minori.

  • Zaia: In Veneto terapie intensive al 30%, ricoveri al 26%, Rt a 0,96

    «Le terapie intensive sono alla soglia del 30%, l'area non critica è al 26% rispetto alla soglia del 40%». Così il governatore del Veneto Luca Zaia in conferenza stampa. Intanto, scende ancora l'indice Rt in della regione, che adesso - ha annunciato lo stesso governatore - si è portato a 0,96, «confermato». Diminuita anche l'incidenza dei contagi sulla popolazione, a 161,3 ogni 100.000 abitanti. «Come si vede, c'è stato un buon calo, anche se qualche preoccupazione comunque l'abbiamo» ha aggiunto Zaia, ricordando che ogni giorno, mediamente, vi sono ancora da 80 a 100 nuovi ricoveri in area Covid - mentre il bollettino giornaliero mostra invece il saldo tra ingressi e uscite - e il 10-15% di questi pazienti finisce successivamente in terapia intensiva.

  • Moderna: anticorpi persistono 6 mesi dopo seconda dose

    Gli anticorpi indotti dal vaccino anti-Covid di Moderna persistono 6 mesi dopo la seconda dose del vaccino. Lo comunica l'azienda farmaceutica. I dati sono pubblicati nella Letter to Editor del New England Journal of Medicine. I risultati più recenti, afferma Moderna, indicano che gli anticorpi attivati da mRNA-1273 sono presenti 6 mesi dopo la seconda dose. Lo studio ha analizzato 33 adulti sani che hanno partecipato allo studio di fase 1 guidato dal NIH sul vaccino Covid-19 di Moderna. Sono invece ancora in corso studi che monitorano le risposte immunitarie oltre i 6 mesi.

  • Covid: in Iran superati i 2 milioni di casi

    È stata superata in Iran la soglia dei due milioni di casi di Covid-19. Lo ha annunciato la portavoce del ministero della Salute di Teheran, Sima Lari, precisando che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 22.586 nuovi contagi, che portano il totale a 2.006.934. I dati odierni rappresentano un nuovo record di casi nella Repubblica islamica per il terzo giorno consecutivo. I decessi, dall'inizio dell'emergenza, sono ufficialmente 63.884. Le autorità imputano l'impennata di casi al fatto che molti iraniani non abbiano rispettato le disposizioni sanitarie durante le due settimane di festa per Nowruz, il capodanno persiano, quando in tanti si sarebbero spostati per andare a trovare i propri parenti nonostante il divieto di assembramenti.

  • Vaccini, la mancanza di dosi frena anche il piano cinese

    Anche l’ambizioso piano della Cina di vaccinare 560 milioni di persone - il 40% della sua popolazione - entro la fine di giugno deve fare i conti con una carenza di approvvigionamento delle dosi di vaccino. I ritardi hanno costretto le autorità sanitarie a prolungare gli intervalli tra la prima e la seconda dose. Si segnalano anche casi di persone che non sono riuscite a prenotare la seconda dose. I problemi sono emersi quando la Cina ha deciso di accelerare il piano al ritmo di quasi 5 milioni di dosi al giorno, il più veloce al mondo. Data la dimensione della popolazione, il tasso di persone vaccinate in Cina resta ad oggi inferiore rispetto a quello raggiunto in paesi come Stati Uniti e Israele.

    In Cina riapre (anche) la Fiera sul Food and Drinks di Chengdu
  • Papa Francesco ai capi di governo: «Serve solidarietà vaccinale»

    «Abbiamo particolarmente bisogno di una solidarietà vaccinale giustamente finanziata, perché non possiamo permettere che la legge del mercato prevalga sulla legge dell'amore e della salute di tutti». Lo scrive Papa Francesco in una lettera inviata ai partecipanti al Meeting di primavera 2021 della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.
    «Qui, ribadisco il mio invito ai capi di governo, alle imprese e alle organizzazioni internazionali a lavorare insieme per fornire vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi», insiste.

  • Figliuolo: «Il piano non cambia: a fine mese 500mila dosi al giorno»

    «Il piano non cambia, a fine mese dobbiamo arrivare a 500mila dosi giornaliere. Da oggi l'inoculazione del vaccino AstraZeneca è aperta alla platea dei 60-79 anni, mentre gli under 60 che hanno già ricevuto la prima dose, riceveranno anche la seconda». Così il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l'emergenza Covid, si è espresso stamani a Piediripa di Macerata di parlando degli ultimi sviluppi sulla somministrazione del vaccino anglo-svedese. «L'Ema - ha sottolineato il generale - ha detto che AstraZeneca è un vaccino sicuro e spero che la vicenda si concluda così».

    «Tra questo trimestre e il prossimo arriveranno 30 milioni di dosi AstraZeneca, che potranno essere destinate, quindi, anche alla platea degli over 60 fino ai 79 anni che è di circa 13 milioni e 275 mila utenti», ha ricordato Figliuolo, aggiungendo che «di questi 2 milioni e 270mila ha già ricevuto la prima dose». Una decisione, ha detto ancora il commissario che è stata anche il frutto di quanto «hanno fatto i nostri vicini e parlo di Germania, Francia, Belgio e Spagna».

  • Sileri: «Verosimile scaletta riapertute tra il 20 aprile e 15 maggio»

    «Credo che tra il 20 aprile e il 15 maggio una scaletta di riaperture sia verosimile». A dirlo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni della trasmissione 'L'Italia s'è desta' su Radio Cusano Campus. «Io - ha spiegato - sono un aperturista con giudizio, il giudizio sono i numeri. Non c'è una data, c'è però la necessità di fare una road map di aperture. L'R0 scende lievemente, io credo che nelle prossime settimane continuerà a scendere in maniera più decisa. Inoltre abbiamo protetto il personale sanitario e molti anziani. Accadrà che nell'ultima decade di aprile diventeranno più chiari i dati che oggi iniziamo a vedere. Il calo dei ricoveri e delle terapie intensive sarà più deciso, non credo il numero dei casi perché il virus continuerà a circolare tra le fasce più giovani non ancora protette, ma questo non comporterà casi di malattia grave».

    Vigili urbani bloccano l’apertura del ristorante Agrodolce di Roma, annunciata per protesta contro le restrizioni anti Covid

  • Giovannini (Trasporti): al lavoro per spostamenti sicuri in vista dell’estate

    Trasporti sicuri in vista dell'estate. È il pensiero del ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini espresso a Radio 24, dove racconta di essere anche al lavoro «con il ministro Garavaglia». «Dobbiamo prepararci all'estate con anticipo - osserva Giovannini - per avere un sistema di trasporti sicuro sia per l'Italia che per l'estero». Inoltre fa presente che si è al lavoro per «altri interventi che possano aiutare a far ripartire le attività in sicurezza».

  • Covid, picco di ricoveri in Puglia: terapie intensive occupate al 46%

    In Puglia è stato toccato un nuovo picco di occupazione dei posti letto Covid in area “Medica”, cioè nei reparti di Malattie infettive e pneumologia. Secondo il report di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari, il 54% dei posti è pieno, 14 punti percentuali oltre la soglia critica e dieci punti sopra la media nazionale (che è del 44%). Situazione complicata anche nelle terapie intensive, dove il tasso di occupazione sale al 46%, 16 punti oltre il limite del 30% fissato dal ministero della Salute (in Italia è del 40%).

  • Piano vaccini, Fondazione Gimbe: 500mila dosi al giorno restano un miraggio

    Le 500mila somministrazioni al giorno di vaccini in Italia «per ora restano un miraggio». Lo sostiene la Fondazione Gimbe, secondo cui è «in grave ritardo la protezione di anziani e fragili: il ciclo vaccinale è completo solo per il 36,8% degli over 80 e per il 2,2% della fascia 70-79 anni. Per il piano Figliuolo la prova del fuoco di aprile resa ancora più ardua dall'affaire AstraZeneca».

    La percentuale di popolazione della Sardegna che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 4,7% e così l'Isola resta ultima fra le regioni, insieme alla Campania, nella classifica stilata dalla Fondazione Gimbe. La media italiana è 6% ma ci sono 10 regioni e le due province autonome di Bolzano e Trento che fanno meglio.

  • Germania pronta a trattare con Mosca per acquisto Sputnik

    La Germania intende discutere con la Russia di un eventuale ordine di acquisto del vaccino Sputnik. Lo ha annunciato il ministro della sanità, Jens Spahn, spiegando che la finalizzazione dell'ordine sarà subordinata all'approvazione del preparato da parte dell'Ema. «Ho spiegato a nome della Germania al consiglio dei ministri della sanità della Ue - ha detto parlando alla radio pubblica Wdr - che avremo delle discussioni bilaterali con la Russia, in primo luogo per sapere quando potrebbero consegnare le dose e in quali quantità». Spahn ha motivato questo passo con la decisione della commissione europea di non negoziare a nome dei 27 un eventuale acquisto dello Sputnik. Ieri una medesima decisione di negoziare direttamente con la Russia per l'acquisto del vaccino era stata annunciata dallo stato regionale della Baviera.

    La Germania vuole trattare direttamente con Mosca per l’acquisto del vaccino Sputnik V

  • AstraZeneca, Aifa: non ci sono trattamenti preventivi per trombosi

    «Alla luce dei dati attualmente disponibili non è possibile esprimere raccomandazioni circa l'individuazione di specifici fattori di rischio, e nel contempo non sono identificabili trattamenti preventivi degli episodi trombotici». Lo afferma la Commissione tecnico scientifica Cts dell'Aifa nel parere sul vaccino di AstraZeneca, in relazione ai casi di trombosi rare segnalati a seguito della somministrazione dello stesso vaccino. Il parere è allegato alla circolare del ministero della Salute che aggiorna le raccomandazioni sul vaccino (leggi la circolare).

  • Morra: Antimafia chiederà nomi dei vaccinati nella categoria “altro”

    «Insieme al collega Paolo Lattanzio, coordinatore in Commissione antimafia del Comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l'emergenza sanitaria, avanzeremo richiesta degli elenchi dei nominativi vaccinati ricadenti nella categoria 'altro' che in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d'Aosta risultano avere numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale». Lo dice il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra. «Auspichiamo massima collaborazione nella trasmissione dei dati alla Commissione antimafia da parte delle Istituzioni competenti», conclude.

  • Oms su trombosi e vaccino: «Ecco i sintomi da non sottovalutare»

    L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) con il suo Comitato consultivo sulla sicurezza dei vaccini ha definito «plausibile ma non confermato» un legame fra il vaccino AstraZeneca e i rari casi di coaguli di sangue con bassi livelli di piastrine osservati dopo la vaccinazione. Si tratta di casi «molto rari», è stato puntualizzato dagli esperti Oms secondo quanto riporta la 'Bbc online', segnalati fra le circa «200 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca a livello globale». «Per caratterizzare ulteriormente questi rari eventi dovrebbe essere presa in considerazione la sorveglianza attiva», suggeriscono gli esperti Oms. L'invito ai vaccinati che da 4 a 20 giorni dopo l'iniezione manifestano sintomi gravi, come «mancanza di respiro, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici come mal di testa grave e persistente o visione offuscata, minuscole macchie di sangue sotto la pelle oltre il sito di iniezione» è a «cercare assistenza medica urgente».

  • Vaccini in fabbrica, le Regioni chiedono chiarezza

    Fare chiarezza sulla fascia d'età a partire dalla quale si può vaccinare nei luoghi di lavoro e fissare numero di vaccinandi e settori produttivi a maggior rischio su cui intervenire. Queste le richieste al Governo, «imprescindibili», inserite nel via libera unanime ma appunto condizionato arrivato ieri dai tecnici delle Regioni sulle “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro”. Il documento - messo a punto dalle stesse Regioni, dai ministeri della Salute e del Lavoro, dal Commissario straordinario e dall'Inail - sarà esaminato giovedì 8 aprile alle 14 dalla Conferenza delle Regioni.

    Fiale vuote del vaccino AstraZeneca

  • Figliuolo: il caso AstraZeneca non avrà impatto sul piano vaccinale

    Il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, nel corso del suo intervento alla riunione ieri sera con i ministri Roberto Speranza, Mariastella Gelmini e le Regioni, ha annunciato che da oggi sarà possibile aprire - attraverso i sistemi di prenotazione - le somministrazioni del vaccino AstraZeneca anche alle persone di età compresa tra i 60 e i 79 anni. «Si tratta di una platea di circa 13,6 milioni di persone, delle quali oltre 2,2 milioni hanno già ricevuto la prima dose», ha specificato Figliuolo. Il commissario straordinario ha poi precisato che tale raccomandazione non avrà impatti sul piano vaccinale, sulla base degli approvvigionamenti in corso, per i quali - nel mese di aprile - potranno esserci consegne superiori del 15-20% rispetto alle previsioni.

  • AstraZeneca: circolare ministero a Regioni, basso rischio in anziani

    Pronta la nuova circolare con cui il ministero della Salute ha aggiornato le raccomandazioni sul vaccino Vaxzevria di AstraZeneca. La circolare - inviata a Regioni, istituzioni ed associazioni - ribadisce che il vaccino è approvato dai 18 anni d'età. «Sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte dell'elevata mortalità da Covid-19 nelle fasce di età più avanzate - si legge - si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone sopra i 60 anni». «Chi ha già ricevuto una prima dose Vaxzevria, può completare il ciclo col medesimo vaccino».

  • Fontana, al via da oggi prenotazioni per over 70

    «Da stamani sono iniziate le prenotazioni per i vaccini per tutti i lombardi dai 70 anni in avanti». Ad annunciare questo anticipo rispetto al piano illustrato la scorsa settimana dal consulente per la campagna vaccinale Guido Bertolaso (l'apertura delle prenotazioni per la fascia 70-75 anni era prevista per il 15 aprile) è stato il governatore lombardo, Attilio Fontana, ai microfoni di Rtl 102.5: «Le prenotazioni possono partire, ma quello che conta è farle. Ieri abbiamo ricevuto altre 250mila dosi di Pfizer e finora abbiamo somministrato il 99% di questo tipo di vaccino che fino a ieri era l'unico indicato per gli over 80».

  • Vaccini: Fontana, chiederò Lombardia passare in zona arancione

    <I numeri che stiamo valutando per mandarli alla cabina di regia di Roma vanno in questa direzione», ovvero il passaggio della Lombardia in zona arancione: il presidente della Regione Attilio Fontana ha spiegato a Rtl 102.5 che «i dati sono in lento ma graduale miglioramento». Di conseguenza «farò di tutto, e chiederò alla cabina di regia che la Lombardia possa essere messa in zona arancione». La decisione sarà presa domani e dovrebbe diventare efficace da lunedì.

    Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana. (ANSA/Mourad Balti Touati)

  • Garavaglia (Turismo), isole covid-free? Possiamo farlo

    «La Grecia ha tante isole e per quello si sta muovendo in quella direzione, noi potremmo farlo. Il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare. La direzione mi sembra abbastanza chiara». Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, rispondendo a Omibus ad una domanda di Alessandra Sardoni sul titolo del Messaggero relativo a un piano del governo per creare isole covid-free anche in Italia.

    Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (ANSA/CESARE ABBATE)

  • Garavaglia (Turismo): «Riaprire attività appena i numeri lo consentono, possibile data il 2 giugno»

    Sulle riaperture bisogna «guardare i dati, monitorarli e sulla base di quelli aprire il prima possibile». Così il ministro del Turismo Massimo Garavaglia a Omnibus su La7. «Ci sono attività che si possono aprire dall'oggi al domani, ce ne sono altre in cui va detto per tempo», aggiunge, sottolineando l'importanza della programmazione e di dare «una prospettiva» alle attività frustrate da oltre un anno di restrizioni. Abbiamo bisogno di programmare per essere veloci, altrimenti gli altri ci superano», ha proseguito Garavaglia, intervenendo a Omnibus. «In Francia si parla del 14 luglio, negli Usa del 4 luglio, il 2 giugno è la nostra festa nazionale e potrebbe essere una data delle riaperture per noi»

  • La Spagna riserva AstraZeneca solo alle persone sopra 60 anni

    La Spagna ha deciso di riservare il vaccino AstraZeneca alle persone oltre i 60 anni, dopo i casi di coaguli di sangue. Lo ha annunciato il ministro della Salute spagnolo Caroline Darias in una conferenza stampa, dopo le valutazioni dell'Ema. Altri paesi europei hanno già adottato misure simili e già la regione spagnola di Castiglia e Leon aveva annunciato la sospensione temporanea della vaccinazione con AstraZeneca a scopo precauzionale. Il governo spagnolo prevede di vaccinare il 70% della popolazione entro la fine di agosto. Ad oggi, il Paese ha vaccinato poco più del 6,2% (2,9 milioni) su 47 milioni di persone con le due dosi e ha somministrato oltre 9,3 milioni di dosi in totale.

  • 80 sindaci cosentini scrivono a Longo e Spirlí: vogliamo chiarimenti, sistema vaccini non funziona

    «È ormai documentato e di dominio pubblico il mancato funzionamento della piattaforma per le prenotazioni dei cittadini e, in aggiunta, la circostanza che quei pochi casi prenotati lo sono soltanto presso sedi di altre Asp (e non in quella di Cosenza) e/o in centri vaccinali distanti centinaia di chilometri dal luogo di residenza, ciò comportando gravi problematiche soprattutto per le persone anziane (spesso senza parenti vicini) e per i cosiddetti fragili (categoria alla quale spesso sono resi difficili spostamenti lunghi)». È quanto scrivono 80 sindaci della provincia di Cosenza in una lettera indirizzata al presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì, al commissario alla Sanità della Calabria Guido Longo, al direttore generale dipartimento Salute della Regione Calabria e al commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 per esigere risposte e chiarimenti. I sindaci saranno oggi in Regione per conoscere l'organizzazione del piano vaccinale e della distribuzione dei vaccini.

  • Saltano la fila per farsi vaccinare, avvisi di garanzia a Biella

    Avvisi di garanzia, una sessantina, per i 'furbetti del vaccino' a Biella. Tra questi qualche dirigente, avvocati e commercialisti, ma anche il commissario dell'Asl Diego Poggio, il direttore sanitario e quello amministrativo. A inizio gennaio, quando la campagna riguardava soltanto i sanitari, avrebbero 'saltato la fila' per farsi vaccinare. Lo riporta il quotidiano La Stampa. I carabinieri, coordinati dal procuratore di Biella, Teresa Angela Camelio, li ha individuati esaminando esaminato i nomi riportati sugli elenchi dei vaccinati, segnando tutte le possibili anomalie.

  • In Brasile 3.829 morti e 92.625 nuovi casi

    Sono ancora alti i dati del contagio di coronavirus in Brasile. Secondo l'ultimo aggiornamento fornito dal ministero della Salute del Paese verdeoro, sono 3.829 i morti per un totale di 340.776 dall'inizio della pandemia. I nuovi contagi ammontano a 92.625 nelle ultime 24 ore per un totale di 13.193.205. Il Brasile è il secondo Stato al mondo più colpito dalla pandemia dopo gli Usa.

  • Zingaretti: Lazio potrebbe raddoppiare iniezioni, se avessimo dosi

    Il Lazio è in cima alla classifica delle Regioni che hanno vaccinato di più. I tagli di AstraZeneca incideranno e in che modo sui piani? «Noi viaggiamo su una media 26-27mila inoculazioni al giorno, ma se ci fossero i vaccini già oggi ne potremmo fare il doppio e arrivare in tempi brevi a 60mila, pari a 1,8 milioni di dosi al mese. Merito di una rete che nel Lazio conta più di 120 centri vaccinali, circa 2.500 medici di base e i grandi hub». Parola del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. In un'intervista a la Repubblica, afferma: «Mi pare evidente che il tema sia l'approvvigionamento. AstraZeneca rappresenta il più importante fornitore della Ue e questo continuo stop and go crea grossi problemi alle Regioni che devono programmare la somministrazione. Noi stanotte abbiamo aperto le prenotazioni ai 64-65enni, nel frattempo stiamo andando avanti con le seconde dosi per quelli più anziani. Se i vaccini non arrivano dovremo spostare gli appuntamenti e non è facile: parliamo di decine di migliaia di persone. Lavoriamo per evitarlo».

  • Giappone, priorità alla vaccinazione degli atleti in vista di Tokyo 2020

    Il governo giapponese ha allo studio un piano che dà la priorità agli atleti sportivi del proprio Paese di ricevere il vaccino anti-Covid in tempo utile per le Olimpiadi. Lo anticipa l'agenzia Kyodo, che cita persone a conoscenza del dossier, spiegando che gli atleti sarebbero immunizzati entro fine giugno, per consentire il tempo di recupero sufficiente prima dell'inizio dei Giochi, previsto per il 23 luglio. La campagna vaccinale in Giappone è partita a metà febbraio a seguito dell'approvazione del siero prodotto dalla Pfizer - finora l'unico nel Paese - e ha incluso il personale sanitario, che equivale a circa l'1% della popolazione. Dal 12 aprile toccherà ai cittadini con più di 65 anni di età, pari a quasi 3,7 milioni di persone, seguiti dagli individui con gravi patologie mediche.

    (Yuki IWAMURA / AFP)

  • Germania, oltre 20mila nuovi contagi e 306 vittime nelle 24 ore

    In Germania nelle ultime 24 ore ci sono stati 20.407 nuovi contagi e 306 vittime. Il totale dall’inizio della pandemia sale quindi a 2.930.852 contagiati con 77.707 decessi. Sono le cifre diramate dal Robert Koch Institute.

  • Venezuela, sindaco fa marcare case malati, aperta inchiesta

    La Procura del Venezuela ha aperto un'inchiesta sull'iniziativa di un sindaco del Paese che aveva iniziato a 'marcare' le abitazioni dei malati di Covid: lo ha reso noto ieri la stessa Procura. Luis Adrian Duque, sindaco del comune di Sucre - una località a 300 chilometri a ovest di Caracas - ha marcato «in maniera macabra le case dei pazienti affetti da Covid-19» nell'ambito di una campagna di prevenzione, ha scritto su Twitter il procuratore William Saab Tarek, secondo il quale si tratta di un atto di “segregazione”. La Procura ha «rimosso gli insoliti manifesti affissi sulle case», ha sottolineato il procuratore. Secondo alcuni video circolati sui social, il sindaco aveva fatto attaccare sulle case dei malati poster con il segnale di divieto del cerchio rosso barrato. «Su tutte le case dove c'è un paziente Covid, voilà! Allarme! La consapevolezza è il miglior vaccino», aveva detto con orgoglio il sindaco davanti a uno dei poster.

  • AstraZeneca, Gb limita l'uso a chi ha più di 30 anni

    Le autorità britanniche hanno raccomandato di non somministrare il vaccino AstraZeneca Covid-19 agli adulti sotto i 30 anni, ove possibile, a causa dell'ipotesi che l'iniezione possa essere collegata a rari coaguli di sangue. La raccomandazione è arrivata quando le autorità di regolamentazione nel Regno Unito e l'Unione Europea ha sottolineato che i benefici di ricevere il vaccino continuano a superare i rischi per la maggior parte delle persone, anche se l'Agenzia europea del farmaco ha affermato di aver trovato un “possibile collegamento” tra l'iniezione e i rari coaguli. Le autorità britanniche hanno raccomandato di offrire alternative ad AstraZeneca alle persone di età inferiore a 30 anni. Ma l'Ema non ha consigliato tali limiti di età, lasciando ai suoi paesi membri la facoltà di decidere se limitarne l'uso.

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