Attualità

Coronavirus, ultime notizie dall’Italia. Vescovi contro stop alle messe. Il governo «prende atto»

A Milano torna a crescere numero contagiati. In Lombardia decessi in forte calo
Venezia, da lunedì a giovedì distribuzione di 600mila mascherine
Ripartono le concerie pisane, export in 112 Paesi

(Sergio Oliverio Imagoeconomica)
  • Vescovi contro lo stop alle messe: «Violata libertà di culto». Il governo prende atto


    Il duro scontro che si è consumato tra l'episcopato italiano e il governo Conte sulle messe, con forti prese di posizione della Cei e di Avvenire contro il permanere del blocco delle celebrazioni, ha portato in serata
    Palazzo Chigi a precisare che nei prossimi giorni ci saranno “protocolli per messe”. Anche alle luce delle posizioni contrarie all'interno dell'Esecutivo (la ministra Bonetti ha chiesto di rivedere la decisione) la Presidenza Consiglio in tarda serata ha reso noto di aver “preso atto” della comunicazione della Cei fatta dopo la conferenza stampa del premier.

  • Conte: inizia la fase 2, ora convivenza con il virus

    “Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi: Non bisogna mai avvicinarsi, al distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi annunciando l’avvio della “fase 2”. E ricorda che“se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l'Italia mantieni le distanze”.

    (Foto Ufficio stampa Palazzo Chigi)

  • Governatore Fontana: servono regole chiare e inequivocabili per 4 maggio

    “Per Regione Lombardia è fondamentale che da qui al 4 maggio, scadenza ormai prossima, ci siano regole chiare, certe e inequivocabili. E penso a quelle per l'utilizzo delle mascherine o a un protocollo univoco da applicare a chi, rientrato al lavoro, risultasse poi positivo al Covid-19”. E' quanto spiega in una nota il governatore della Lombardia Attilio Fontana, aggiungendo che “le proposte del Governo, con l'accordo delle Regioni, vanno verso una graduale riapertura delle attività a partire da cantieri e produzioni legate all'export”. “Sulla base dei dati sanitari e con l'obbiettivo primario della tutela della salute dei cittadini - ha concluso Fontana - bisogna prevedere puntualmente anche la riapertura di tutte le altre attività produttive e commerciali e le modalità del lavoro in smartworking. Il tempo a disposizione e' pochissimo, i cittadini non possono essere avvisati' all'ultimo momento”.

  • Garante detenuti: in carcere nessuna situazione di allarme

    “Notizie false e gonfiate, con dati disomogenei sommati tra loro in maniera da rappresentare una situazione di allarme sulla diffusione del Covid-19 negli Istituti penitenziari che allo stato non c'è”. E' quanto afferma in una nota il Garante nazionale per le persone detenute che smentisce i dati pubblicati oggi da un quotidiano nazionale secondo cui in alcune carceri ci sarebbero centinaia di persone detenute positive, intere ali di alcuni Istituti isolate e oltre 500 operatori della Polizia penitenziaria contagiati dal virus. I dati riportati, alcuni aggiornati a 20 giorni fa, mescolano le persone riscontrate positive al virus a coloro che sono in isolamento precauzionale: due situazioni ben differenti tra loro”.

  • Messina (Intesa) a Bonomi: rientro capitali darebbe un contributo al Paese

    Il rientro di capitali dall'estero o la sottoscrizione di titoli di Stato che sostengano progetti privati darebbe un sostegno al Paese. Lo afferma l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina commentando le parole del presidente designato di Confindustria. “Condivido, ovviamente, l'affermazione di Carlo Bonomi: le tasse vanno pagate da tutti - afferma Messina - Resta il fatto che il rientro in Italia di capitali detenuti all'estero, anche lecitamente, e il loro investimento nelle aziende per ridurre il ricorso alle garanzie statali, o la sottoscrizione di titoli di stato che sostengano progetti sociali che contrastino l'aumento della povertà, darebbe un importante contributo al Paese”. “Quanto ai titoli di Stato detenuti dalle banche, - aggiunte toccando un altro tema trattato da Bonomi - per quanto riguarda il Gruppo Intesa Sanpaolo siamo il principale investitore privato, con titoli in portafoglio per complessivi 85 miliardi di euro: confermiamo il nostro impegno nei confronti del debito pubblico del Paese”.

  • Verdi: bene Bonomi su economia ed ecologia

    «È la prima volta che sento un presidente di Confindustria parlare su come coniugare economia ed ecologia e di come mettere in sicurezza il nostro territorio: le parole di Bonomi le accogliamo positivamente e speriamo che possano aprire una nuova fase di necessaria cooperazione tra industria e ambiente per il bene dell'Italia, il suo futuro e per superare questa drammatica fase determinata dall'emergenza coronavirus». Lo afferma il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, commentando le dichiarazioni odierne di Carlo Bonomi.

  • 260 vittime in un giorno, dato più basso dal 15 marzo

    Sono salite a 26.644 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 260 in un giorno. È il dato più basso registrato da oltre 40 giorni: il 15 marzo,infatti, ci furono 368 morti in 24 ore mentre il giorno prima sene registrarono 175. Ieri l'aumento era stato di 415.
    Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia - compresi morti e guariti - è di 197.675, con un incremento rispetto a ieri di 2.324. L'aumento ieri era stato di 2.357.
    Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono2.009, 93 in meno rispetto a ieri. Di questi, 706 sono in Lombardia, 18 in meno rispetto a ieri. Dei 106.103 malati complessivi, 21.372 sono ricoverati con sintomi, 161 in meno rispetto a ieri, e 82.722 sono quelli in isolamento domiciliare, 510 in più rispetto a ieri quando si era registrato il primo calo dall'inizio dell'emergenza.
    I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile.

  • A Milano torna a crescere numero contagiati, in Lombardia in forte calo i decessi


    Dopo il calo di ieri tornano al livello di venerdì i dati relativi al contagio nella città metropolitana di Milano. Il totale dei positivi è 18.371 con 463 nuovi casi di cui 241 a Milano città. Ieri c'erano stati 219 nuovi casi di cui 80 a Milano città.
    Sono invece in forte calo i decessi in Lombardia. Il totale dei positivi in regione è 72.889, con un aumento di 920 mentre ieri i nuovi casi erano stati 713. I decessi sono 13.325 con un aumento di 56, mentre ieri erano stati 163. Continuano a calare i posti letto occupati nei reparti degli ospedali: in terapia intensiva sono 706, con un calo di 18 (ieri -34), mentre negli altri reparti ci sono 8481 con un calo di 8 (ieri -302).
    Era dal 7 marzo che in Lombardia non si registrava un aumento così basso di decessi per il coronavirus: in quel giorno il totale dei morti in regione era 154 con un aumento di 19 rispetto al giorno precedente. Dall'8 marzo si è superata la quota di 100 nuovi decessi (113) e solo oggi con 56 si è tornati sotto quella soglia.
    Sono i dati resi noti dalla Regione Lombardia.

  • Conciatori Pisa, domani tornano 3-4mila al lavoro

    «L'ordinanza regionale della Toscana è una buona notizia e questa settimana ci sarà utile per mettere in sicurezza il pellame grezzo, che rischiava di deteriorarsi con lo stop prolungato, anche con conseguenze ambientali, e prepararsi a tornare alla produzione a pieno regime dal 4 maggio». Lo afferma Michele Matteoli, presidente del Consorzio conciatori di Ponte a Egola (Pisa) che rappresenta la metà delle aziende del distretto conciario. «Le nostre aziende compreso l'indotto danno lavoro a circa 6-8mila persone - aggiunge - la metà da domani potrà tornare a lavorare. Raggiungono un fatturato di 2 miliardi di euro l'anno, circa la metà del mercato nazionale del settore».
    La riapertura è una boccata d'ossigeno per queste imprese che, osserva Matteoli, «sono in grado di assicurare distanze di sicurezza e adeguate protezioni per i dipendenti: adesso ci attendiamo certezze dal governo sul decreto liquidità ma ripartire è importantissimo per dare un segnale al mercato internazionale (esportiamo in 112 Paesi) dimostrando che l'Italia è in grado di assicurare la fornitura delle commesse richieste».

  • Trivulzio, terminati i camici monouso per i medici. Da lunedì primi test sierologici sul personale sanitario

    Da domani comincerà l'esecuzione dei test sierologici «sul personale sanitario in servizio in tutte le tre sedi dell'Azienda ». Lo si legge nell'ultimo bollettino interno firmato dalla direzionedel Pio Albergo Trivulzio di Milano e inviato ai dipendenti questa mattina.
    Allo stesso tempo, la situazione al Pat rimane molto difficile, tanto che lo stesso istituto in un bollettino interno spiega che le “divise monouso” per i medici “sono esaurite in struttura e irreperibili sul mercato”.
    Intanto, il 'Comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio', che ha già raccolto l'adesione di oltre 100 parenti di anziani morti o ancora ricoverati nella casa di riposo, ha deciso di lanciare una campagna sul web “per raggiungere il maggior numero possibile” di familiari “e raccogliere le loro testimonianze”.

  • A Roma nessun morto nelle ultime 48 ore

    «Oggi registriamo un dato di 85 casi di positività e prosegue un andamento stabilmente sotto i 100 casi. A Roma città nelle ultime 48 ore non si registrano decessi». Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato.

  • Via a cabina regia governo-enti locali su fase 2

    E' iniziata alle 16:20 la cabina di regia, in videoconferenza, tra il premier Giuseppe Conte e le delegazioni di Regioni, Anci e Upi. Alla riunione partecipano anche il ministro della Sanità Roberto Speranza e il titolare degli Affari Regionali Francesco Boccia.

  • Bonomi: Il fatidico 4 maggio è vicino e manca un metodo per la riapertura

    «È dal 5 aprile che io chiedo qual è il metodo per arrivare alla riapertura e non tanto la data della riapertura e a oggi non ho ancora avuto una risposta. Stiamo arrivando alla fatidica soglia del 4 maggio senza sapere ancora quale sarà il metodo». Lo ha detto il presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi a “Mezz'ora in più” su Rai3. Bonomi ha inoltre detto:
    1) «questo voler contrapporre salute e lavoro non è mai stato nelle nostre corde» aggiungendo di percepire su questi temi un «sentimento fortemente anti-industriale». Aggiungendo: «non è che si mette in salvaguardia la salute delle persone chiudendo le imprese. Ma è come modifichiamo e mettiamo in sicurezza le imprese per garantire la salute dei lavoratori. Credo che bisogna dare risposte concrete alle esigenze delle persone»;
    2) «ci aspettiamo che domani mattina almeno le imprese che hanno la capacità di rispondere agli accordi di sicurezza» siglati con governo e sindacati «e sono nelle grandi catene del valore aggiunto dell'export possano riaprire perché stanno perdendo quote di mercato e molte imprese saranno fuori» se non ripartono;
    3) che «nessuno sta progettando la fase 3 degli investimenti» aggiungendo che su questo tema il progetto di Confindustria arriverà a settembre: «per la Fase 3 servono il rilancio di Industria 4.0, massimo investimento sulle tecnologie e sbloccare opere pubbliche ferme per 35 miliardi»;
    4) «noi abbiamo sempre dichiarato di non essere d'accordo con il metodo di indebitare le imprese. Ma si è scelto questa strada, io vorrei una liquidità intelligente, il vero nemico oltre al virus è il tempo, abbiamo necessità che i soldi arrivino velocemente al sistema economico, quindi a imprese e lavoratori. La realtà è che se devo presentare 19 documenti per avere il prestito, qualcosa non funziona»;
    5) sul piano proposto dall’ad di Intesa, Carlo Messina, per i social bond Bonomi ha dichiarato: «Ci sono due sfumature in questa proposta: comprendo che le banche abbiano la necessità di frazionare il loro rischio; la seconda cosa è il rientro dei capitali dall'estero. Io personalmente, ma Confindustria sempre si è battuta per coloro che pagano le tasse, non credo che sia questa la strada: il rientro dei capitali dall’estero con uno scudo per chi ha evaso le tasse per comprare i titoli di strada non mi piace».

  • Tavio (Simit): fase 2 del virus iniziata da settimane

    Per il virus «la fase 2 è iniziata da qualche settimana. Per la fase 2 di risposta all'epidemia perquanto riguarda l'essere umano non abbiamo ancora cambiato leregole di ingaggio. Questa fase 2 non dipende da noi ma dallapolitica. Noi medici abbiamo già registrato la fase 2 del contagio, con i posti in terapia intensiva che si sono ridotti emolti reparti legati al Covid che sono stati chiusi».Lo ha detto il presidente della Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit), Marcello Tavio. «I medici - ha sottolineato - chiedono che si conservino le buone abitudini, dall'igiene delle mani al distanziamento, alla mascherina». Tavio ha ricordato poi che «dobbiamo essere pronti a convivere con questa problematica per diversi mesi, finché non sia disponibile un vaccino, non solo efficace ma anche sicuro e in grado di una copertura globale, o una cura eradicante». Ciò, sottolinea Tavio, non significa «restare sempre in assetto di guerra ma essere pronti a riarmarci, con la formula attenti e flessibili».

  • Università, slittano di un mese le date degli esami di abilitazione e dei tirocini

    A causa dell’emergenza Covid la data della prima sessione degli esami per l'abilitazione professionale è spostata dal 16 giugno al 16 luglio e per i tirocini dal 22 giugno al 24 luglio. Lo stabilisce con un provvedimento il ministro dell'Università, Gaetano Manfredi, anche se il testo, per essere operativo, deve essere validato come da prassi alla Corte dei Conti. La data di presentazione delle domande è spostata al 22 maggio al 22 giugno. In particolare il provvedimento riguarda l'abilitazione all'esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, commercialista ed esperto contabile, chimico, ingegnere, architetto, psicologo, geologo, agronomo, assistente sociale e altri.

  • Gentiloni: spetta a Italia decidere se usare o no il Mes


    «Il Mes è una delle questioni più semplici tra tutte quelle che abbiamo davanti. È una linea di credito fino al 2% del Pil di ciascun Paese che può essereaccesa a una sola condizione: che questi quattrini che vengonoprestati siano usati per la spesa sanitaria». Lo ha detto il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni alla trasmissioneMezz'ora in più di Lucia Annunziata. «Se usarla o no è una decisione che spetta al governo italiano», ha aggiunto.

  • Province al Governo: indicazioni certe su riaperture scuole

    «Per la scuola le Province, che gestiscono le 7.400 istituti superiori, hanno bisogno di indicazioni certe sulla loro riapertura, per potere iniziare subito a riorganizzare gli edifici in linea con le indicazioni anti Covid 19 in modo da poter essere pronti per il nuovo anno scolastico. Ma siamo anche a piena disposizione per trovare soluzioni sia per assicurare ai ragazzi maturandi la possibilità di svolgere le prove orali di persona, sia a ragionare su possibili esigenze immediate». Lo sottolinea in un quadro di richieste avanzate dalle Province al governo, prima della cabina di regia odierna alle 15, il presidente dell'Upi Michele de Pascale. Ma la richiesta principale riguarda le risorse per un piano di investimenti di due miliardi su strade, ponti, gallerie e scuole superiori .

  • Fornaro (Leu): Piemonte prima regione per positivi


    Il Piemonte è la prima regione per positivi al coronavirus in rapporto al numero di abitanti. Sitratta di 355,9 casi ogni 100mila abitanti, più del doppio della media Italia di 175,4. Al secondo c'è la Lombardia, con 342,7, seguita dall'Emilia Romagna (276,9), dalla Liguria (221,5) e dal Veneto (192,3).Lo rende noto il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro, che aggiunge: «Dal primo aprile l'indice di positivi su 100mila abitanti è cresciuto in Italia del 31,4%, mentre inPiemonte l'incremento è stato dell'83,1%, in Lombardia del33,8%, in Liguria del 29,8%, in Veneto del 14,7% e in EmiliaRomagna del 7,4%».

  • Venezia, da lunedì a giovedì distribuzione di 600mila mascherine

    Comincerà domani la distribuzione a Venezia di un quantitativo di 600mila mascherine chirurgiche acquistate in Cina dal Comune, per rifornire tutti i nuclei familiari della città. Sono state fatte confezionare in sacchetti sterilizzati ciascuno da 4 pezzi, ha spiegato il sindaco Luigi Brugnaro, aggiungendo che la consegna da parte dei volontari dovrebbe concludersi nella giornata di giovedì.

  • Abbott: 4 milioni di test sierologici in Italia entro fine maggio

    «Entro fine maggio la Abbott conta di distribuire in Italia 4 milioni di test». Lo comunica la Abbott, l'azienda farmaceutica statunitense vincitrice del bando indetto dal governo per la fornitura di test sierologici in Italia nell'ambito dell'emergenza coronavirus. «Il nuovo test ha dimostrato specificità e sensibilità superiori al 99% 14 giorni o più dopo l'insorgenza dei sintomi» spiega la Abbott annunciando che in un migliaio di laboratori di tutta Italia sarà possibile analizzare fino a 200 test per ora.
    Il test IgG Sars-Cov-2 di Abbott identifica l' anticorpo IgG, una proteina prodotta dall'organismo nelle fasi avanzate dell'infezione e che potrebbe persistere per mesi e forse anni dopo la guarigione.

  • L’Anci a Conte: Chiediamo di sapere prima possibile l’elenco delle attività che riapriranno il 4 maggio

    «Conoscere prima del 4 maggio l'elenco delle attività che riaprono per adottare le misure necessarie in materia di mobilità e trasporto, per regolare gli orari di uffici ed esercizi, il corretto utilizzo da parte dei cittadini degli spazi pubblici come i parchi, con eventuale indicazione dell'età». Questa la prima richiesta che l'Anci presenterà al Governo contenuta nella lettera che i sindaci hanno inviato a premier Conte con le loro proposte in vista della cabina di regia» di oggi alle 15. Inoltre l’Anci chiede anche «indicazioni chiare e inequivoche sul corretto utilizzo delle mascherine alla popolazione e ai lavoratori, assicurando disponibilità nelle farmacie a un prezzo fisso calmierato, e su dove i genitori che tornano al lavoro potranno lasciare i bambini».
    Inoltre, «abbiamo chiesto di ampliare il bonus bebè e il bonus babysitter e l’apertura dei campi estivi con oratori e il privato sociale» ha precisato il presidente dell'Anci Antonio Decaro in una diretta facebook. Sul trasporto pubblico ha invece chiesto di definire la capacità massima di bus e vagoni metro e se potranno entrare solo le persone pari al numero
    dei posti a sedere o se pari a un quarto della capacità.

  • Zaia: immagino novità nelle prossime ore

    «Alle 15 abbiamo la cabina di regia con il Governo, alle 19 la Conferenza dei presidenti diregione: immagino che ci saranno novità nelle prossime ore - ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia -: il governo sta accelerando, sta prendendo qualche decisione, immagino che la Fase 2 stia prendendo sempre più corpo».

  • Conte: la scuola riaprirà a settembre. Dal 4 maggio non sarà “liberi tutti”

    “La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre. La ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di Stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un'intervista a Repubblica (Rpt: Repubblica), anticipando alcuni dei contenuti del provvedimento che allenterà il lockdown dal 4 maggio. “Stiamo lavorando per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese”, assicura, ma avverte, “non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, non sarà un 'liberi tutti'”.

  • +227% per food-wine online nel 1° mese lockdown

    È boom di acquisti online per il food-wine nel primo mese di lockdown per il Covid-19: il settore segna un incremento del +227% nel periodo che va dal 9 marzo al 5 aprile. A registrare il dato, a fronte di un aumento di un +70% di transazioni digitali complessive di spesa in Italia, è l’Osservatorio consumi di Payback.

  • Spallanzani: i positivi sono 119

    «I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 119. Di questi 20 pazienti necessitano di supporto respiratorio». È quanto emerge dal bollettino medico di oggi dello Spallanzani di Roma. «In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici - prosegue il bollettino - I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 361».

  • Milano, Sala: «In metro da 6mila a 1.500 accessi»

    «Da quello che sappiamo tra oggi e domani uscirà un decreto del governo che spiegherà le logiche, le modalità della riapertura. Sarà probabilmente focalizzato sul 4 maggio, è chiaro che per noi sindaci è importante capire cosa succederà il 4 maggio e cosa dopo. Per noi il tema è organizzarci». Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel consueto video postato sulle sue pagine social parlando del tema della riapertura. «Ad esempio se il 4 maggio si riaprirà la produzione nel tessile e nella moda io presumo che non molto dopo riapriranno i negozi, perché se i negozi non svuotano del campionario estivo e non fanno cassa è difficile che possano fare ordini sull’invernale», ha aggiunto il sindaco di Milano. Il capoluogo lombardo, come le altre città italiane, si dovrà organizzare per la ripartenza e in questa fase il tema più «delicato» sarà quello della mobilità. Il sindaco Giuseppe Sala lo ha ribadito nel video postato sulle sue pagine social, nel quale ha fatto un esempio di come cambierà il trasporto pubblico. «Alla stazione della metropolitana di Cadorna in condizioni normali noi facevamo entrare 6 mila persone all’ora al mattino, con le misure che oggi ci indicano ne faremo entrare probabilmente 1.500, cioè il 25% - ha detto - e tra l’altro potremo farne entrare, per poi disporre bene gli utenti sulle banchine, 75 alla volta. Non se ne esce, se non si trovano altre formule - ha concluso Sala - quindi anche l’idea di parlare di piste ciclabili non è una scelta ideologica, ma è una scelta di visione e anche di necessità».

  • Viterbo, 2 carabinieri positivi: chiude una stazione

    La stazione dei carabinieri di Onano, in provincia di Viterbo «è temporaneamente chiusa a seguito della positività di due militari al covid 19. Ma territorio e cittadini restano protetti dai colleghi della vicina Stazione di Acquapendente che si avvale anche di una Stazione Mobile». Lo rendono noto i carabinieri su Twitter.

  • Ambulanti, 60mila aziende e fatturato da 10 miliardi a rischio

    «La chiusura della quasi totalità delle attività di commercio su aree pubbliche in conseguenza dell’emergenza coronavirus, 176mila imprese con circa 400mila tra titolari, dipendenti e collaboratori su un totale di 183mila, comporterà per il settore, se non si riapre entro luglio, una perdita di oltre 10 miliardi di euro con il rischio che un terzo delle sue imprese chiuda definitivamente». È l’allarme sul «tracollo» per gli ambulanti lanciato da Fiva-Confcommercio che stimano circa 60mila imprese a rischio chiusura.

  • Comitato Trivulzio: «Cerchiamo parenti testimoni»

    Il Comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio ha deciso di lanciare una campagna sul web «per raggiungere il maggior numero possibile dei parenti degli anziani e raccogliere le loro testimonianze. Per avere giustizia e verità - si legge in un post sulla pagina Facebook del Comitato, fondato da Alessandro Azzoni - è necessario il contributo e il supporto di tutti i familiari. Per questo motivo - spiega il portavoce - lanciamo in Rete una campagna per raggiungere il maggior numero possibile dei parenti degli anziani e raccogliere le loro testimonianze. Scriveteci alla mail comitatotrivulzio@gmail.com». Sul caso del Pio Albergo Trivulzio di Milano indaga la Procura per presunte irregolarità nella gestione dell’emergenza coronavirus. Al Trivulzio sono morti da marzo in poi oltre 200 anziani.

  • Cei: riaprire le messe, ma serviranno sacrifici

    «Ci aspettiamo una ripartenza anche ecclesiale, mi viene da dire. Ma non immaginiamoci che tutto torni immediatamente come prima. Saremo costretti a ulteriori sacrifici: sacrifici nella liturgia, nell’evangelizzazione, nella testimonianza della carità». Lo afferma in un’intervista ad Avvenire monsignor Mario Meini, vescovo di Fiesole e vicepresidente della Cei per l’Italia centrale. La Chiesa italiana è in attesa di poter riprendere a celebrare i funerali in chiesa e la messa assieme alla comunità, con una serie di accorgimenti ancora da definire: dal rispetto delle distanze anti-contagio alle modalità di distribuzione della Comunione. «La Fase 2 sarà lunga - rileva Meini - e richiederà un grande senso di responsabilità».

  • Bonaccini: «Via l’Iva dalle mascherine»

    «Le mascherine dovrebbero essere rese obbligatorie. Non solo si dovrebbe ridurre, ma togliere l’Iva sulle mascherine». Lo ha detto, parlando a Sky Tg24, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. «Il flusso delle mascherine - ha detto - è aumentato
    stabilmente, abbiamo avuto ulteriori forniture perché sono cominciate le produzioni, che vanno incentivate».

  • Milano, 328 sanzioni e 18 denunce

    Delle 10.008 persone controllate sabato, festività del 25 aprile, per il rispetto delle norme anti Covid sono 328 quelle sanzionate mentre non sono registrate persone denunciate. Lo rende noto la Prefettura di Milano. Dei 2.795 esercizi commerciali controllati, sono stati denunciati 18 titolari.

  • Dl Aprile, si studia lo stop al pignoramento degli stipendi

    Il governo è intanto al lavoro anche su un nuovo pacchetto di misure fiscali per aiutare i contribuenti in difficoltà, da inserire nel decreto di aprile. Allo studio sia interventi sulle compensazioni, sia l’ipotesi di sospendere i pignoramenti su stipendio e pensioni per i debiti col fisco. Restano le divisioni sulle misure attese dall’Ue. Il Pd sostiene il Mes, mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ribadisce il suo no, invitando a concentrarsi sui tempi del Recovery Fund. Il commissario Ue Paolo Gentiloni bacchetta gli euroscettici: «Senza i provvedimenti intrapresi dall’Unione - ha detto in una intervista a un quotidiano austriaco - gli scaffali dei supermercati sarebbero vuoti».

  • In Lombardia il dato migliore dal 6 marzo

    È diminuito per il sesto giorno consecutivo, a sabato 25 aprile, il numero dei malati di coronavirus in Italia. I contagiati sono a quota 105.847, 680 in meno rispetto a venerdì. E per la prima volta si riduce il numero dei contagiati in isolamento domiciliare. In terapia intensiva si sono liberati altri 71 posti. Le vittime sono 415, in linea con il dato di sabato (420), mentre i guariti salgono a 63.120 (+2.622). In Lombardia 713 nuovi casi: è il dato più basso dal 6 marzo, ma le due regioni contano ancora oltre la metà del totale delle vittime della pandemia in Italia.

  • Cabina di regia per la ripartenza: serviranno mascherine, distanza e scanner

    Dovrebbe riunirsi in giornata la «cabina di regia» sulla Fase 2 dell’emergenza coronavirus: il nuovo decreto sulle riaperture potrebbe essere annunciato lunedì o domenica sera. Le misure in atto si allenteranno dal 4 maggio, con qualche possibile anticipo per alcuni settori, come l’edilizia pubblica, più tardi per altri, come i ristoranti. Il Comitato tecnico-scientifico lavora in particolare sulle misure di sicurezza da osservare nei trasporti e sui luoghi di lavoro. Si profilano l’obbligo di mascherina e distanziamento sociale su treni, aerei, bus e traghetti, e termoscanner nei terminal. Nuove norme in vista per i cantieri. Alcune Regioni anticipano le riaperture di mercati e negozi ma il governatore veneto Luca Zaia assicura: «Nessuno firmerà ordinanze alla carlona». Chi abita al mare o in montagna potrà nuotare o passeggiare, purchè non si allontani troppo da casa.

    PER APPROFONDIRE:
    La mappa dei contagi
    Tutto quello che devi sapere

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti