Coronavirus, ultime notizie: parte Garanzia Italia per i finanziamenti alle imprese, 48 ore per ottenerla. Inps, Tridico: pagamento Cig entro fine aprile
Fipe: «A rischio fallimento 50mila esercizi»
● Speranza: «Prima salvare le vite, poi il calcio»
● Essilux taglia i compensi ai dirigenti
● Patuanelli: «Verso una regionalizzazione delle aperture».
● L’Oms prende le distanze da Ricciardi
● Contagi in crescita dell’1,7%, decessi al +1,9%
Parte Garanzia Italia, 48 ore per ottenerla
Parte “Garanzia Italia”, il nuovo strumento straordinario per sostenere, attraverso la garanzia di Sace e la controgaranzia dello Stato, la concessione di finanziamenti alle attività economiche e d'impresa danneggiate dall'emergenza Covid-19, come previsto dal Decreto liquidità dell'8 aprile. Lo annuncia la Task Force Sace-Abi. Le garanzie arriveranno in tempi brevi: per la “procedura semplificata” (dedicata alle imprese con fatturato inferiore a 1,5 miliardi e con meno di 5.000 dipendenti) e per tutti i finanziamenti di importo fino a 375 milioni avverrà entro 48 ore.
Catalfo, per il reddito di emergenza 400-800 euro a famiglia
Per il reddito di emergenza “stiamo pensando ad una misura a tempo, che possa durare qualche mese. L'erogazione sarà sulla base del nucleo famigliare, con una base di partenza che potrebbe essere di 400 euro e potrebbe risalire in base ai componenti del nucleo fino ad un tetto massimo di 800 euro”. Lo ha detto la ministra del lavoro Nunzia Catalfo a Fanpage, precisando che “siamo alla fase di verifica della platea che nei prossimi giorni verrà definita del tutto”.
Mattarella firma il Decreto elezioni
Il presidente Sergio Mattarella ha firmato il “decreto elezioni” approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Lo si è appreso da fonti del Quirinale.
Per approfondire: per il voto alle Regionali si studia una finestra dal 12 luglio al 1° novembre
Spadafora: al momento non vedo la ripresa del calcio
“Al momento non do per certo nè la ripresa degli allenamenti il 4 maggio né del campionato” Lo ha detto, al Tg2 Post il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora. “Lo sport non è solo il calcio e non solo la serie A - ha aggiunto -. La Serie A è una industria economica, ci concentriamo anche su calcio di serie A. Mercoledì incontro la Figc che presenterà il protocollo per gli allenamenti. Valuteremo insieme”. “Dobbiamo capire - ha aggiunto - se calcio pronto a ripartenza con gli allenamenti, valuterò con molta attenzione ma questo non deve dare illusione che riprendere allenamento vuol dire riprendere campionato”.
Di Maio: serve l’accordo in Europa, fallimento impensabile
“L'Italia punta al miglior accordo possibile” in Europa, “non bisogna nemmeno pensare a un possibile fallimento” perché “senza l'Italia l'Ue non ce la può fare. Ora l'Europa ha una grande opportunità”, quella di “segnare il proprio riscatto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervistato in diretta da Al Jazeera, in merito alla trattativa Ue sulla risposta alla crisi coronavirus.
Sileri: gli stadi non potranno riaprire
“Da medico e da Viceministro della Salute sostengo che le regole per l'attività all'aperto dovranno essere ancora le stesse per alcune settimane e poi con l'avvio della fase 2 mi auguro possano essere modificate, ma solo se i dati ci consentiranno di farlo. Pertanto gli stadi non potranno riaprire, il rischio tra i giocatori anche per partite a porte chiuse resterebbe troppo alto”. Così il Viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri.
Intesa Sanpaolo: 70mila domande per il decreto liquidità
Nel corso della giornata odierna Intesa Sanpaolo ha già provveduto ad erogare i primi finanziamenti fino a 25 mila euro previsti dal decreto Liquidità. In aggiunta, fonti della banca sottolineano come siano state «oltre 70 mila le domande scaricate tramite la piattaforma online predisposta dall'istituto per agevolare la raccolta e l'elaborazione delle richieste».
8 club contrari alla ripresa della Serie A, i calciatori “vogliono tornare al più presto”
Quali effetti giuridici potrebbero subire calciatori o club se il campionato si interrompesse di nuovo per il contagio da coronavirus? È uno dei tre quesiti per la Figc che 8 club contrari alla ripresa hanno sollevato alla vigilia dell'assemblea della Lega Serie A. “L'assunzione del rischio di un fatto non più imprevedibile potrebbe ricadere sul club che si è assunto il rischio di prosecuzione pur in presenza di un rischio incalcolabile”, si legge nel documento. A quanto si apprende, dopo il Consiglio che si è riunito nel pomeriggio, la Lega sta preparando un documento tecnico unitario.
I calciatori italiani vogliono tornare “al più presto in campo con le più ampie garanzie di sicurezza per tutti gli addetti ai lavori”, ma anche “senza apparire privilegiati o usufruire di corsie preferenziali sui controlli medico sanitari”: è la conclusione del direttivo Aic, il sindacato calciatori, che valutato il protocollo per la ripresa degli allenamenti definito dalla commissione medica della Figc, e sottoposto al Governo. Il riferimento, nella nota Aic, è alle polemiche per l'alto numero di tamponi che sarebbero necessari secondo il protocollo
Morti altri due medici, il totale sale a 140
Altri due medici sono deceduti. Lo si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). Sono Oscar Ros (specialista in Igiene e Medicina preventiva), colpito da Covid-19, e Andrea Farioli, le cui cause del decesso sono ancora da accertare ma segnala la Fnomceo, era un medico epidemiologo impegnato nella ricerca su Covid-19. Il totale dei medici deceduti dall'inizio dell'epidemia, rileva la Fnomceo, sale così a 140.
Nelle Rsa del Trentino 145 morti “certe” da coronavirus
Dal primo marzo a 15 aprile il dato complessivo sulla mortalità nelle Rsa del Trentino è di 484 decessi. «All'interno di questo numero ci sono dei decessi che nulla hanno a che fare con la patologia Covid. Poi c'è un dato certo, che è il numero dei tamponi e delle morti riconducibili ai tamponi, che alla stessa data è di 145». Lo ha detto il dirigente generale dell'Apss, Paolo Bordon.
Raggi: a Roma sanificazione straordinaria cassonetti
«A Roma in corso sanificazioni straordinarie cassonetti. A oggi oltre 200 mila interventi con igienizzante a base di enzimi naturali. Più di 100 i giri di sanificazione assicurati ogni giorno con nuovi mezzi Ama acquistati nel 2019». Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Riunione Boccia-Pisano-Arcuri-Regioni su app “Immuni”
È in corso in videoconferenza dalla Protezione civile una riunione tra i ministri Francesco Boccia (Affari regionali) e Paola Pisano (Innovazione), il commissario all'emergenze Domenico Arcuri e le Regioni per un raccordo sulla app “Immuni” per il tracciamento dei positivi nella fase 2,
Comune di Milano, acquistate 350.000 mascherine per i dipendenti
Il Comune di Milano dal 7 al 14 febbraio ha speso oltre 643 mila euro per acquistare circa 350 mila mascherine e altri dispositivi di protezione per i dipendenti, su uno stanziamento complessivo di 700 mila euro. Lo ha chiarito l'assessore al Bilancio del Comune, Roberto Tasca, durante il Consiglio comunale riunito in video conferenza, rispondendo ad una interrogazione del capogruppo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale.
Richeldi (Cts): misure riapertura saranno nazionali, ma non escludo interventi regionali
«Prevedo un network di misure sul territorio nazionale, se poi a livello regionale il ministero della Salute e i presidenti raccomandino misure specifiche non posso escluderlo». Così Luca Richeldi del Comitato tecnico scientifico (Cts) in conferenza stampa sull'ipotesi di riaperture regionalizzate. «Il modello proposto prende in considerazione diversi scenari - aggiunge -, il decisore politico dovrà considerare costi e benefici» di ognuno.
Banco Bpm, 8.000 richieste prestiti fino a 25 mila euro
Banco Bpm ha ricevuto circa 8.000 richieste di prestiti garantiti dallo Stato fino a 25 mila euro per un ammontare complessivo di circa 140 milioni di euro. L'istituto, che sta controllando la regolarità formale delle richieste e sta istruendo le pratiche di fido, prevede di poter erogare i primi finanziamenti già domani mentre il potenziamento in atto delle strutture dedicate e l'affinamento dei processi interni consentirà di velocizzare giorno per giorno le erogazioni. È quanto fanno sapere dalla banca.
È possibile presentare domande reddito e pensione cittadinanza anche sul sito Inps
Le domande di reddito e pensione di cittadinanza possono essere presentate anche attraverso il sito internet istituzionale www.inps.it. Si tratta, spiega una nota Inps, di un'ulteriore misura adottata dall'Istituto per venire incontro alle esigenze della cittadinanza e per meglio fronteggiare l'emergenza sanitaria Covid-19, evitando gli spostamenti delle persone. Finora, le domande di Reddito e Pensione di cittadinanza potevano essere presentate tramite Poste Italiane, accedendo, tramite Spid, al sito www.redditodicittadinanza.gov.it, presso i centri di assistenza fiscale e presso i patronati. Come per tutte le richieste di prestazione, Reddito e Pensione di cittadinanza possono essere richiesti all'Istituto con Pin dispositivo, Spid, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica.
Cdm: ok ad altri 900 milioni per gestione emergenza
“Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, a norma dell'articolo 122, comma 9, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, in considerazione dell'evoluzione del contesto emergenziale e al fine di consentire la prosecuzione degli interventi previsti (acquisto di dispositivi di protezione individuale, di attrezzature medicali e di ogni genere di bene strumentale utile a contrastare l'emergenza, nonché all'ampliamento delle strutture ospedaliere sia temporanee che definitive destinate alla cura dei pazienti affetti da coronavirus), ha deliberato un ulteriore stanziamento per complessivi 900mila euro in favore del Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali”. Lo rende noto Palazzo Chigi nella nota diffusa al termine del Consiglio dei ministri.
Cts: l’app sarà efficace se la userà il 70-80%
Per il tracciamento dei positivi “molto si baserà su questa App, che se sarà utilizzata dal 70-80% dei cittadini sarà efficace, dicono gli epidemiologi. Credo sarà un momento in cui si vedrà la responsabilità degli italiani” nello scaricarla e usarla. Così Luca Richeldi del Comitato tecnico scientifico (Cts). “Carenze nel tracciamento nella prima fase? La nostra curva epidemica è stata in parte diversa da altri Paesi, molto veloce e crescente nei primi momenti: non so se siamo stati carenti nei tracciamenti, potremo dire però se lo saremo nei prossimi mesi”.
Su treni lombardi ipotesi «sedili alternati»
Un vademecum con le regole su come comportarsi in viaggio, che si rifarà alla normativa anti-contagio. E una campagna informativa in cui si chiederà la collaborazione dei passeggeri per assicurare il distanziamento sociale a bordo dei treni. Sono i progetti a cui sta lavorando Trenord, l'azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia. In vista della 'fase due' dell'emergenza Covid, la società - a quanto apprende l'ANSA - ha già avviato un'analisi dei flussi, inviando a oltre 500 mila clienti profilati, principalmente abbonati, un sondaggio in cui si chiede con quali modalità pensano di spostarsi nei prossimi mesi. Un vademecum sarà poi stilato con le regole per salire sul treno, che comprenderà, ad esempio, l'obbligo di indossare la mascherina, se la normativa statale o regionale lo prevederà. Per mantenere il distanziamento sociale saranno definiti nei prossimi giorni le modalità su come poter salire a bordo in sicurezza. Tra le ipotesi per mantenere il distanziamento sociale c'è quella dei 'sedili alternati', con delle etichette che indicheranno i posti che non sarà possibile utilizzare. Inoltre saranno studiati, insieme ai gestori dell'infrastruttura, dei percorsi nelle stazioni per facilitare la salita sui convogli. Fondamentale sarà poi allungare le fasce di punta. In questo senso è in corso un dialogo con istituzionimondo industriale e università, per capire come riorganizzeranno le proprie attività.
Si ferma la crescita dei contagi: oggi -20 gli attualmente positivi
Per la prima volta si ferma la crescita dei nuovi casi positivi al coronavirus nelle 24 ore con una diminuzione del totale delle persone attualmente contagiate di 20 unità a quota 108.237 rispetto ai 108.257 di ieri. I dati sono stati comunicati dal Capo della Protezione civile Angelo Borrelli. I ricoverati con sintomi scendono di 127 unità (24.906) e quelli in terapia intensiva di 62 (2.573). Sono 1.822 i pazienti guariti mentre i decessi sono stati 454.
Tridico: in prossimo decreto 25-30 miliardi per cig
“Abbiamo speso 15 miliardi per la cig, credo alla luce delle relazioni tecniche che stiamo predisponendo, che nel prossimo decreto serviranno 25 miliardi, non meno, 25-30 miliardi e penso che il governo si stia orientando questa cifra”. Lo ha annunciato il presidente Inps Pasquale Tridico in audizione. “L'intenzione del governo è di proporre reddito emergenza per gli esclusi dalle misure” finora previste nell'emergenza coronavirus, “che potrebbero essere non meno di un milione di nuclei”, quindi “una platea di circa 3milioni” di persone, “per una spesa importante che potrebbe aggirarsi sui 2 miliardi, ma bisogna vedere la soglia del beneficio per singolo e per nucleo”, ha aggiunto il president e dell'Inps.
Cottarelli: servono sia Mes che Eurobond
“Io credo che servano sia il Mes, sempre che non ci siano sorprese, se questi sono i termini prendiamolo, che gli eurobond, perché lì l'emissione potrebbe essere molto più ampia, 500-1000 miliardi di euro per tutta l'area, ma mentre per il Mes arriverebbero 36-37 miliardi all'Italia, con una emissione di recovery bond i soldi potrebbero essere molto più ampi, anche 3 volte di più”. Lo ha detto l'economista ed ex commissario alla Spending review, Carlo Cottarelli, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000. “I recovery bond - ha spiegato Cottarelli - sono soldi che si prendono a prestito insieme e poi si decide insieme come spenderli, il Mes sono pure soldi che il Mes prende a prestito dai mercati e poi dice 'te li do ma devi usarli in un certo modo. Per fare fronte alla sanità o quanto meno alla crisi'. Sono soldi presi a prestito insieme e insieme si decide come utilizzarli. In una caso gli eurobond, proprio insieme, nell'altro in una discussione bilaterale che comunque è già chiaro come devono essere utilizzati per la sanità e per cose indirettamente legate alla sanità”. “È chiaro - ha proseguito Cottarelli - che deve essere fatto di più. Lo stesso governo ha detto che dovrebbe esserci adesso il decreto di aprile, per ora quello che il governo ha stanziato è poco più dell'1% del Pil circa 20-25 miliardi un po' di più adesso con il decreto liquidità. Ricordiamoci che il decreto liquidità fornisce 400 miliardi alle imprese come prestiti, di cui lo Stato da soltanto la garanzia alle imprese su questi prestiti. Bisogna fare di più, poi ci sarà una fase nella quale il governo deve spendere credo con un programma di investimenti pubblici per rilanciare l'economia, per ora si sta soltanto attenuando l'impatto negativo dello shock subito per famiglie e imprese”.
Oltre 22.800 casi in Emilia-Romagna, 307 in più
In Emilia-Romagna sono 22.867 i
casi di positività al Coronavirus, 307 in più rispetto a ieri. Aumentano le guarigioni - 281 in più di ieri - ma anche i decessi che sono 56 per un totale di 3.079. I test effettuati hanno raggiunto quota 129.530, 4.614 in più. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Regione su dati alle ore 12 di oggi. Calano le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (complessivamente 9.141, 63 in meno rispetto a ieri). Sono 283 i pazienti in terapia intensiva: sei in meno di ieri. E diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-22). Le persone complessivamente guarite salgono a 6.266 (+281).Blocco voli, soffre anche distretto aerospazio
Il settore aerospazio, in quanto strategico per la sicurezza e la difesa, non ha subito le conseguenze del lockdown da coronavirus, ma ha comunque dovuto fronteggiare una flessione produttiva dovuta al blocco della mobilità internazionale. Il distretto industriale che in Puglia raggruppa insediamenti come General Electric e Leonardo, continua a lavorare seppur nelle difficoltà provocate da un calo delle richieste per la produzione di componenti per aerei visto il crollo del numero dei voli, la chiusura di diversi aeroporti e la diminuzione degli ordini da parte di Boeing che è tra i principali committenti delle aziende pugliesi. Secondo quanto riferisce il presidente del Distretto tecnologico aeropaziale, Giuseppe Acierno, Leonardo, che è presente a Brindisi, Foggia e Grottaglie, ha annunciato che non vi saranno tagli al personale per tutto il 2020, GE Avio Aero ha ha ridotto le attività affidate all'esterno . A differenza del resto del comparto, riferisce ancora Acierno, è andata avanti senza problemi la produzione per il settore militare e della sicurezza che non ha subito interruzioni di sorta. “A subire l'impatto maggiore della crisi produttiva potrebbero essere le piccole e medie imprese che necessiteranno di un sostegno mirato, con una particolare attenzione ai bisogni di liquidità” spiega il presidente del Distretto tecnologico aerospaziale e presidente del distretto produttivo aerospaziale pugliese, Giuseppe Acierno. Sono all'incirca una 70ina in Puglia le aziende che si occupano produzioni nel settore aerospaziale. Potrebbero subire danni gravi dalla situazione attuale: “È necessario - aggiunge Acierno - che venga loro garantita la possibilità di sopravvivere per trovarsi pronte alle sfide del futuro. Si tornerà a volare, e già oggi bisogna prepararsi alla ripartenza con strategie di sostegno che aiutino le aziende a resistere; seppur oggi appare uno tra i settori più colpitiquello dell'aerospazio è certamente uno di quelli che ripartirà per primo”.
In Lombardia frenano contagi e decessi
Frenano i contagi da Coronavirus con 737 casi in più di ieri per un totale di 66.971 positivi. Cala anche in numero di decessi in un giorno (comunque 163) per un totale di 12.376 deceduti. Sono poi diminuiti anche i ricoveri: in terapia intensiva sono 901 (-21) e negli altri reparti Covid 10.138 (-204). Sono invece stati 6.331 i tamponi, per un totale ad ora di 270.486.
Boccia: a breve linee guida per le riaperture
“Serve una nuova normalità, le date per le riaperture ci sono e ora stiamo lavorando per stilare le linee guida insieme alle Regioni e ai Comuni”: lo ha reso noto il ministro per gli Affari Regionali e l'Autonomia, Francesco Boccia, intervenendo a 'La vita in diretta' su Rai 1. In settimana “si terrà una nuova Cabina di Regia - ha proseguito il ministro - e poi effettueremo una analisi dei gradi di rischio per i lavoratori, penso soprattutto alla manifattura. Servono garanzie che al primo contagio la rete ospedaliera non vada in sofferenza”, ha sottolineato Boccia.
Operatrice Trivulzio: reparti senza più personale
“Continuano imperterriti a trasferire pazienti dai reparti e i reparti sono anche scoperti di personale, perché più di 200 dipendenti, tra operatori e infermieri, sono a casa in malattia o in quarantena e due colleghi sono in terapia intensiva”. Così un'operatrice, che da “16 anni” lavora al Pio Albergo Trivulzio di Milano, racconta all'ANSA ciò che a suo dire sta avvenendo all'interno della struttura al centro delle indagini della Procura di Milano, che ha iniziato a sentire i primi testimoni, tra lavoratori e parenti degli anziani. Da marzo in avanti, racconta l'operatrice, “ci sono stati già più di 200 decessi, i tamponi e finalmente le mascherine Ffpp2 per tutti sono arrivati solo dal 16 aprile”. Qualche giorno fa, ha detto ancora, “hanno trasferito in altri reparti pazienti del 'Pringe'”, il pronto intervento geriatrico per degenti provenienti da altri ospedali. “Non si può mettere la testa sotto la sabbia”, racconta la donna, in quarantena e che oggi ha fatto il tampone. “I nostri colleghi dentro - conclude - sono distrutti psicologicamente”.
Lazio, 60 casi, numero più basso da un mese
Registrati oggi 60 nuovi casi nel Lazio, il numero più basso da oltre un mese e trend in frenata a 1%. IL numero dei guariti, otto, e dei decessi si equivalgono, calano i ricoveri e le terapie intensive. Questi i dati del contagio diffusi dalla Regione Lazio. “UNa giornata simbolica: quando vengono dimessi, dopo la riabilitazione fatta al San Filippo Neri, i coniugi di Wuhan, registriamo il dato più basso dal 12 marzo. Non dobbiamo ora vanificare gli sforzi, è il momento di stabilizzare questa discesa e continuare a lavorare e mantenere alta l'attenzione sulle case di riposo e le RSA -spiega l'assessore alla Sanità del Lazio Alessio d'Amato- Aumentano i controlli sulle RSA e le strutture socio-assistenziali private accreditate. Sono ad oggi 384 le strutture per anziani ispezionate su tutto il territorio”. Oggi sono partite le USCAR unità mobili con medici e infermieri a bordo che serviranno per interventi tempestivi sul territorio e a Genzano è stato aperto insieme al Presidente Nicola Zingaretti la prima RSA pubblica dedicata a COVID-19. Una struttura importante sul territorio e ospiterà gli anziani fragili, che non necessitano di cure ospedaliere, in assoluta sicurezza con percorsi separati e personale formato. “Abbiamo raggiunto un duplice risultato: il riutilizzo di un ex ospedale e un'attenzione agli anziani oggi colpiti dal COVID -spiega D'Amato- Abbiamo bisogno di un grande investimento pubblico nell'assistenza agli anziani in maniera appropriata”. Si amplia inoltre la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (17.647) e coloro che sono entrati in sorveglianza (10.716) più di 7 mila unità. Per quanto riguarda i guariti salgono di 8 unità nelle ultime 24h per un totale di 1.101, e stesso numero di decessi sempre 8 nelle ultime 24h e sono stati eseguiti un totale di 98 mila tamponi.
Cnr: dibattito aperto su legame a inquinamento
Dibattito ancora aperto sulla possibile correlazione tra inquinamento dell'aria e Covid-19. In base alle attuali conoscenze scientifiche, non è possibile stabilire un collegamento diretto tra l'influenza di fattori atmosferici e naturali come la temperatura e l'umidità, o antropici come l'inquinamento, e la diversa trasmissibilità e mortalità della malattia. È quanto emerge dallo studio dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Lecce e Roma, pubblicato sulla rivista Atmosphere e coordinato da Daniele Contini e Francesca Costabile. Per gli autori dello studio, “la diffusione in tutto il mondo del virus sembra presentare, nei diversi focolai, differenze in termini di tassi epidemici e di mortalità. Queste differenze sollevano importanti questioni relative all'influenza dei fattori ambientali. È plausibile - rilevano - che l'esposizione di lungo periodo all'inquinamento atmosferico possa aumentare la vulnerabilità degli esposti al Covid-19 a contrarre, se contagiati, forme più importanti con prognosi gravi. Tuttavia - precisano gli esperti del Cnr - dev'essere ancora stimato il peso dell'inquinamento rispetto ad altri fattori concomitanti”. La conclusione degli esperti è che “la complessità del tema lo rende ancora lontano dall'essere risolto, una sfida ancora aperta: molti aspetti della questione richiedono, infatti, ulteriori approfondimenti con approcci multidisciplinari”.
Consulta, stop rinvii udienze pubbliche
Niente più rinvii delle udienze pubbliche davanti alla Consulta dettati dall'emergenza Coronavirus. Anche la cause in udienza pubblica saranno discusse con gli avvocati e decise da remoto, cioè in videoconferenza. Lo ha stabilito il Decreto della Presidente della Corte costituzionale Marta Cartabia, emanato oggi per lo svolgimento delle attività della Corte fino al 30 giugno 2020, durante l'emergenza epidemiologica da COVID-19. Si tratta di una delle prime Alte Corti in Europa a ricorrere alla video-conferenza per le udienze pubbliche.
Napoli, nessun nuovo contagio nelle ultime 24 ore
Per la prima volta da quando c'è la pandemia, a Napoli non si sono registrati nuovi casi di contagio da coronavirus nell'arco di 24 ore. E' quanto emerge dal resoconto pubblicato dal Comune di Napoli secondo cui il totale dei positivi è di 833, esattamente lo stesso numero di ieri. Rispetto a ieri si contano anche 11 nuovi guariti e 10 persone che sono in isolamento domestico.
In Lazio apre prima Covid-Rsa pubblica
Apre a Genzano, in provincia di Roma, la prima Rsa del Lazio dedicata in esclusiva ai malati di Covid-19. All'inaugurazione, trasmessa in video-diretta Facebook, il presidente della Regione Nicola Zingaretti e l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato. “Nell'ex ospedale di Genzano - ha spiegato il dg della Asl Roma 6 Narciso Mostarda - abbiamo realizzato un primo modulo di 20 posti letto Rsa dedicati al Covid: è la prima Rsa pubblica che gestirà i casi Covid positivi. Abbiamo problematiche importanti da affrontare e abbiamo reclutato personale - ha detto ancora il dirigente - Siamo pronti, e penso che da domattina saremo in grado di accogliere i primi venti pazienti. Il criterio di arruolamento sarà solo clinico”. “Questa Rsa Covid di Genzano è l'inizio della costruzione del futuro - ha commentato Zingaretti - Quello che ci serve per vivere sicuri nel futuro, anche prima che arrivi il vaccino”.
Inps: a oggi 9,5 milioni di beneficiari
Fino ad oggi l'Inps “ha raccolto oltre 5 milioni di domande per circa 9,5 milioni di beneficiari”: così il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, in audizione presso la commissione Lavoro della Camera sui problemi di funzionamento del sito dell'Istituto in particolare il primo aprile, parlando delle richieste per le prestazioni legate all'emergenza coronavirus arrivate all'Inps.
Tridico, impegno a pagare cig entro fine aprile
C'è “l'impegno a rispettare la data della fine di aprile per pagare anche la cassa integrazione”. Lo ha detto il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, in audizione presso la commissione Lavoro della Camera, parlando delle richieste per le prestazioni legate all'emergenza coronavirus, dopo aver sottolineato che per i bonus autonomi si è partiti dal 15 aprile con i pagamenti.
Detenuti Taranto, mille mascherine a Tribunali
Le prime mille mascherine prodotte da 15 detenuti nel laboratorio sartoriale del carcere di Taranto sono state donate alle autorità giudiziarie locali: Tribunale, Corte d'Appello, Tribunale di Sorveglianza, Tribunale per i Minori, Procura della Repubblica, Procura Generale e Procura per i Minori. Lo rende noto la direttrice della struttura penitenziaria, Stefania Baldassari, spiegando che l'istituto, oltre a fronteggiare l'emergenza sanitaria con le misure volte al contenimento del contagio a salvaguardia dei detenuti e di tutti gli operatori penitenziari, ha “sin da subito voluto fornire anche il proprio contributo solidaristico”. “Attesa la difficoltà di reperire dispositivi di protezione individuale - aggiunge la direttrice - si è provveduto a stipulare un protocollo d'intesa con la Asl di Taranto in ordine all'autoproduzione di mascherine protettive, realizzate nell'ambito del laboratorio sartoriale della struttura penitenziaria, che ad oggi vede coinvolte 15 unità di manodopera detentiva”. Il laboratorio è stato riconvertito per la produzione dei dispositivi, “che - conclude Baldassari - vengono successivamente sottoposti a sterilizzazione presso il quartiere operatorio dell'ospedale SS. Annunziata. La Direzione è a disposizione delle Autorità, degli Enti e dell'intera provincia di Taranto per venire incontro alle esigenze che ciascuno intenderà rappresentare in ordine all'approvvigionamento gratuito delle mascherine protettive”.
Sileri: ripartenza calcio solo a porte chiuse
“Il numero dei contagi scende, come quello in terapia intensiva, per questo l'opera di contenimento sta avendo l'effetto desiderato. Pensiamo alla Fase 2. Bisognerà sempre tenere la distanza sociale e l'uso della mascherine. Il problema sono gli sport di gruppo perché tornare alla normalità dipenderà soprattutto dai focolai che si osserveranno nelle prossime settimane. Serve una posizione scientifica sul calcio, gli stadi non possono riaprire al pubblico. È verosimile far ripartire il calcio a porte chiuse, ma da medico dico che potrebbe esserci comunque qualche problema”. Pierpaolo Sileri, vice-ministro per la Salute, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli parla della possibile ripartenza del calcio. “Niente spettatori, ok, ma i calciatori entrerebbero in contratto tra loro - aggiunge - Il protocollo è stato stilato in maniera appropriata, ma aspetterei ancora un po' di tempo per valutare l'andamento del'epidemia. Il numero di tamponi necessario potrebbe essere più alto di 1.400. Per quanto riguarda gli stadi, invece, è un problema relativo perché se non ci sono i tifosi non ci sarebbero rischi da questo punto di vista. Dove giochi giochi, va bene uguale”. “Il 4 maggio è la data di apertura prevista - continua Sileri - ma avremo bisogno di adottare delle misure di sicurezza come la distanza sociale e le mascherine. Lo sport individuale si potrà praticare anche a livello amatoriale, ma non più di 40 minuti”.
Pendolari Lombardia: imprescindibile 100% corse
Nel dibattito su fase 2 e riapertura, anche i viaggiatori pendolari della Lombardia vogliono “dire la loro”: chiedono non solo che sui treni venga garantito il distanziamento, utile per limitare il contagio da coronavirus, ma anche che ci siano task force “competenti, in grado di programmare i servizi in modo da poter raggiungere le attività riaperte garantendo la giusta disponibilità di mezzi e in sicurezza” e ritengono “imprescindibile” la garanzia del “100% delle corse sull'intero arco del servizio giornaliero e settimanale”. Sono queste le principali richieste del Comitato dei pendolari che riunisce i viaggiatori delle principali direttrici della Lombardia. Tra le preoccupazioni dei viaggiatori anche quella degli ingressi contigentati: “chi e come sarà garantito l'accesso ordinato ai treni”, quanto “influirà su eventuali ritardi” e “come verrà rivisto l'orario a fronte di una probabile espansione degli orari di lavoro verso le prime ore del mattino e le ultime della sera?”, chiedono i pendolari in una nota. Una possibile riorganizzazione del lavoro richiederà, spiegano, “più servizi in un arco più grande della giornata” e “quel 60%” ipotizzato dall'ad di Trenord Marco Piuri “potrebbe risultare stimato per difetto” con il rischio che i pendolari si trovino “ad avere una riduzione dei posti offerti a meno di un quarto, sui medesimi treni ove in tempi normali si superava frequentemente, e di molto, la capacità”.
Sentinel: pronto test con diagnosi in 90 minuti
Novanta minuti per sapere se una persona è positiva al coronavirus. È il tempo richiesto dal test “pronto all'uso” per la diagnosi dell'infezione da Covid-19 (Stat-Nat Covid-19, certificato CE-IVD a fine marzo), disponibile in Italia e in Europa. È stato sviluppato da un'azienda milanese, Sentinel Diagnostics, in collaborazione con alcuni dei più importanti laboratori ospedalieri italiani impegnati nell'infezione da coronavirus. “È un test di diagnostica molecolare, da eseguire in laboratorio – afferma Maurizio Gramegna, Chief Technology Officer di Sentinel Diagnostics -. Il tecnico estrae dal tampone rinofaringeo l'acido nucleico Rna, che poi viene inserito nella provetta di reazione. Il tempo per il risultato finale è di circa un'ora e mezza”.
Uffizi: persi 10 milioni ma non posti lavoro
“In circa due mesi di stop abbiamo perso alcuni milioni di visitatori e oltre 10 milioni di euro. Gli Uffizi hanno le spalle larghe: se questa situazione non durasse molto a lungo, possiamo senz'altro gestirla. Una chiusura fino a tre mesi possiamo reggerla”. Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt durante una diretta con l'Associazione stampa estera in Italia. “Nessuno alle Gallerie degli Uffizi - ha aggiunto - ha perso il posto di lavoro. Tutti lavorano da casa, coinvolti in progetti di smart working”. “Tutte le mostre programmate e ora sospese si terranno - ha detto -. Non verrà cancellata una singola esposizione. Già adesso ne abbiamo tre pronte a essere ricalendarizzate”. Sulla riapertura dei musei Schmidt ha detto che “siamo tutti al lavoro su misure e tempistiche a stretto contatto e con il coordinamento del ministero e ci sarà una comunicazione unificata del Mibact che, proprio per evitare eventuali ogni incertezza o fraintendimento, fornirà a tempo debito tutte le informazioni per tutti” su tempistiche e modalità.
Occhialeria, nel Bellunese riaprono aziende
Quasi tutte le aziende dell'occhialeria bellunese risultano aver riavviato le produzioni, benché con un regime mediamente compreso fra il 25% e il 30% di quello ordinario. È la valutazione delle organizzazioni sindacali relativamente al distretto, e con una visibilità sulle imprese maggiori in cui sono presenti le Rappresentanze interne. Rispetto alle realtà minori e di natura per lo più artigiana, dalla data in cui i codici Ateco del comparto sono stati classificati fra quelli indispensabili, a limitare la produzione è solo la dinamica degli ordini e non le restrizioni alle attività industriali introdotte dai decreti. Per quanto riguarda in particolare Sàfilo, società sulla quale da mesi si concentrano le maggiori attenzioni per le ricadute del piano industriale del dicembre scorso, ad oggi l'attività è disciplinata dalla cassa integrazione a rotazione con una produzione intorno al 50%. Anche in questo caso, tuttavia, la quota sarebbe legata alle richieste del mercato e non a rallentamenti dovuti a misure precauzionali per il Covid 19.
Cna: caos riaperture, Governo faccia chiarezza
L'associazione degli artigiani Cna chiede al Governo di fare chiarezza sulle riaperture delle attività economiche dato in questi giorni hanno avuto autorizzazioni dai prefetti per le riaperture industrie “anche non funzionali ad assicurare la continuità delle attività non sospese”. “Nomi importanti del Made in Italy - si legge in una nota della Cna - operanti in prevalenza nel comparto del lusso, godrebbero di una autorizzazione specifica per riavviare l'attività. Eppure tutte le imprese, a cominciare dalle più piccole, appartenenti a tutti i settori produttivi, hanno espresso il bisogno di riaprire e sono in attesa di indicazioni chiare. Assistiamo invece ad un processo disordinato e incomprensibile, apparentemente scollegato dai principi del DPCM del 10 aprile, affidato all'iniziativa dei singoli e alle valutazioni discrezionali. Non è questo di cui c'è bisogno per contenere l'angoscia che sta assalendo gli imprenditori e per ridare speranza al Paese”. “È necessario che il Governo - conclude la nota - riprenda in mano la gestione della politica economica, sottraendola all'improvvisazione delle Regioni e all'arbitrio dei Prefetti, e definisca, con la massima urgenza e chiarezza, tempi e principi tesi a garantire la sicurezza cui attenersi per consentire all'Italia di riavviare i motori”.
Florovivaisti: creare un fondo per l'emergenza
È necessario costituire un fondo ad hoc per l'emergenza nel florovivaismo che dia sostegno in conto capitale alle imprese, consentendo gli investimenti per i nuovi cicli produttivi e garantendo il prosieguo delle attività. È la proposta che il presidente dei Florovivaisti Italiani, Aldo Alberto ha illustrato al presidente della Commissione finanze della Camera Raffaele Trano, in un incontro dove ha fatto il punto sulle strategie necessarie per far ripartire il settore dopo l'emergenza Covid-19. Il blocco della commercializzazione, infatti, ha causato danni al settore nel periodo strategicamente più importante per i produttori di piante e fiori. Senza un sostegno, secondo Alberti si verrebbero a perdere importanti fette di mercato che hanno fatto diventare, negli anni, l'Italia secondo produttore europeo dopo l'Olanda. In un momento in cui i fatturati aziendali sono stati azzerati, Alberto ha espresso al presidente Trano la sua viva preoccupazione per il futuro delle imprese florovivaiste che potrebbero essere costrette a cessare la propria attività senza misure adeguate a superare una situazione così disastrosa. Proprio l'Olanda, ha ricordato Alberto, ha annunciato un pacchetto di sostegno di 650 milioni di euro per la floricoltura del Paese, coprendo fino al 70% della perdita di fatturato delle aziende in difficoltà post covid-19. Il presidente dei Florovivaisti si è detto fiducioso che “anche in Italia si possano creare misure di tale rilievo, permettendo una veloce ripresa delle competitività del settore di cui beneficerà non solo il florovivaismo ma tutta l'agricoltura nazionale”.
Morto neurologo di Cremona: è il 138esimo
La sanità cremonese è di nuovo in lutto: nella notte si è arreso al Coronavirus il dottor Luciano Abruzzi che sarebbe quindi il 138 fra i medici. Neurologo all'ospedale Maggiore di Cremona, 58 anni, era stato trasferito al Policlinico di Milano. Contagiato presumibilmente in corsia, era intubato dal 23 marzo e gli sono state fatali alcune complicazioni proprio quando sembrava avesse superato la fase più critica. Responsabile del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze e Ambulatorio Malattia di Parkison all'ospedale di Cremona, aveva lavorato nella casa di riposo Cremona Solidale.
Fincantieri: a Castellammare in 60 al lavoro
Doppio ingresso, controllo della temperatura a chi varca i cancelli e, prima di ripartire, un'ora di formazione sui comportamenti e il distanziamento precauzionale da tenere nei reparti. La sirena della Fincantieri ha segnato questa mattina l'ingresso del primo scaglione di tute blu nello stabilimento di Castellammare di Stabia (Napoli) che ha ricevuto subito un opuscolo in cui sono riassunte le regole dello stare insieme con lo spettro del Coronavirus, più tre mascherine a testa da utilizzare nell'orario di lavoro. Su tre turni, sono stati distribuiti una sessantina di operai che hanno anche pranzato in mensa. ''La nostra impressione è stata positiva - commenta Francesco D'Auria, rappresentante Fiom della Rsu di Fincantieri a Castellammare di Stabia - l'azienda ha recepito le indicazioni del sindacato, discusse durante le riunioni effettuate nel periodo di chiusura e alle quali hanno partecipato gli ingegneri, l'azienda, i sindacati e le rsu''. Fincantieri ha adottato un protocollo per la salvaguardia dell'igiene degli ambienti di lavoro e della salute di ogni operaio. C'è una ditta che provvede al termorilevamento a cancelli, ed è stata rafforzata l'impresa delle pulizie che lavora a ciclo continuo per disinfettare maniglie delle porte e oggetti nei luoghi di lavoro. Poi, sanifica i bagni ogni ora e appone in bacheca la certificazione del lavoro svolto. ''È stata effettuata un'accurata mappatura del cantiere e sono state stabilite le regole per consentire a tutti di lavorare con serenità - aggiunge D'Auria - Certo, la preoccupazione resta. Perché è molto semplice gestire una struttura con i pochi operai che eravamo oggi. Ma tra una settimana entrerà un secondo scaglione e via via il resto. Dopo il 3 maggio rientrerà anche l'indotto e andremo a saturazione, circa mille operai nel cantiere''. Percorso separato per gli autotrasportatori che non dovranno scendere dagli automezzi. Sanificazione delle cabine di lavoro alla fine di ogni turno, contenitori per lo smaltimento di guanti e mascherine e, infine, in ogni reparto, megafoni che ripetono ogni quarto d'ora le istruzioni in lingua italiana, inglese, romena e bengalese.
Lombardia, 3 miliardi spalmati al 2022
“È il piano Marshall messo a punto dalla Regione Lombardia, spalmato tra quest'anno e il 2022”. La giunta Fontana cita lo storico piano per la ricostruzione in Europa nel secondo dopoguerra per descrivere il suo progetto da “tre miliardi di investimenti in opere pubbliche in tutta la regione, di cui 400 milioni per Comuni e Province per opere immediatamente cantierabili”. Si tratta di un “investimento senza precedenti e che punta a far lavorare le aziende dopo l'emergenza innescata dal Covid19”. Quanto ai dati per singole province, relativi a opere cantierabili entro il 31 ottobre, in testa c'è Milano con 60.550.000 euro, seguono Bergamo a cui andranno 52.950.000 euro e Brescia (49.800.000 euro). Le altre sono Como (27.750.000 euro), Cremona (16.950.000 euro), Lecco (15.550.000 euro), Lodi (9.700.000 euro), Mantova (17.000.000 euro), Monza e Brianza (25.350.000), Pavia (28.050.000 euro), Sondrio (10.900.000 euro) e Varese con 34.100.000 euro.
Polfer: 962 viaggiatori sanzionati in settimana
La polizia ferroviaria ha ulteriormente intensificato l'attività di monitoraggio nei principali scali ferroviari, in relazione alle disposizioni governative per l'emergenza sanitaria: nell'ultima settimana sono stati 68.699 i viaggiatori controllati, di cui 34.992 in partenza e 33.707 in arrivo. Circa 962 quelli sorpresi in viaggio senza un giustificato motivo.
Abi, circolare su finanziamenti a imprese
L'Abi ha diramato una circolare a firma del Presidente, Antonio Patuelli, e del direttore generale, Giovanni Sabatini, con la quale chiede di conoscere con urgenza dagli Associati gli adempimenti posti in essere e attivati con riferimento in relazione alla concessione dei finanziamenti fino a 25mila euro con garanzia al 100%. In particolare, si legge in una nota, l'Abi chiede di conoscere se sono state “fornite linee guida alle filiali”, date “indicazioni con riguardo all'accoglimento delle domande, definite le “modalità di comunicazione dell'operatività, individuate “le date per la piena operatività della misura e “quantificate le domande finora pervenute”. Abi e le banche stanno profondendo il massimo impegno nel rendere immediatamente operative le misure previste dai decreti approvati il 17 marzo e l'8 aprile, sollecitando costantemente gli associati, sottoposti ad un enorme sforzo vista la platea dei potenziali beneficiari che supera diversi milioni di soggetti.
Gallera: da Regione 82 milioni ai medici
“Finora il Governo ha stanziato 300 milioni, 40 destinati alla Regione Lombardia, per sostenere gli straordinari e il grande lavoro svolto dai medici in questi due mesi. Noi come Regione Lombardia vogliamo fare di più”. Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera in un video su Facebook, parlando del progetto di legge con gli interventi per la ripresa economica che sarà presentato oggi dalla Giunta lombarda, come annunciato dal presidente Attilio Fontana. “Riteniamo assolutamente necessario che il personale che con grande professionalità e pazienza in questi due mesi ha fatto da argine, salvando a vita alle persone, possa avere un segno concreto della vicinanza della Regione Lombardia. In questo progetto di legge prevediamo lo stanziamento di 82 milioni di euro. Lo Stato ne ha stanziati 40, noi ne stanziamo 82 per dare un contributo preciso, specifico, diretto, una tantum al personale che si è impegnato” ha spiegato Gallera. L'assessore ha anche precisato che per questo progetto di legge “vi è la necessità di un emendamento nel decreto Cura Italia che consenta alla Regione di destinare queste risorse e quindi di fare in modo che questo pdl abbia piena legittimità. Siamo assolutamente convinti che il Governo farà propria questa proposta di emendamento”.
Bonafede, su ripartenza serve compattezza istituzioni
«Quella che abbiamo di fronte sarà una settimana fondamentale per l'elaborazione della cosiddetta “fase 2”, una ripartenza in piena sicurezza per tutti i cittadini. Alla base della ripartenza deve esserci la compattezza di tutte le istituzioni coinvolte: dal Governo, insieme al Comitato tecnico scientifico e alla task force, alle Regioni e i Comuni. Bisogna essere uniti e coordinati nell’applicare e declinare le misure nei singoli territori. Ogni divisione rallenterebbe la ripartenza». Lo scrive su Facebook il capo delegazione M5S Alfonso Bonafede.
Coronavirus: Di Stefano, rimpatriati 60mila italiani
“Ad oggi abbiamo rimpatriato oltre 60.000 italiani. Dietro ognuno c'è un lavoro enorme di accordi per lo spazio aereo, per il volo, per la lista d'attesa, per i casi speciali e altro''. Lo afferma in un tweet il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano. “Il mio grazie alle nostre rappresentanze che svolgono questo ruolo con abnegazione” aggiunge.
Liguria: Toti, non riapriremo solo grandi aziende
“Il 4 maggio, se i dati del contagio lo consentiranno, non possono riaprire solo le grandi aziende, ma anche il resto del tessuto economico e sociale. Gradualmente e con regole ben precise”. E' l'obiettivo indicato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stamani via fb. Toti ha sottolineato che “la Liguria non vuole morire né di coronavirus né di fame”. Per la ristorazione “lavoreremo sulle distanze dei tavoli, le modalità di servizio, sulla possibilità di concedere ai locali più spazio all'aperto gratuitamente - spiega - sull'allungamento degli orari di apertura per evitare assembramenti, sui metri quadri necessari per ogni cliente, sulla formazione professionale per il personale e sull'informazione dei cittadini. Lo stesso vale per alberghi e stabilimenti balneari, marine resort, agriturismo, bed and breakfast”
Dl imprese: Patuelli, norme complicate, banche non possono salvare Italia
Le banche chiedono norme più semplici per poter dare il loro contributo a spegnere l'incendio legato al coronavisur. Lo indica il presidente dell'Abi Antonio Patuelli in un intervento a Radiocapital aggiungendo che la normativa del Dl imprese si è rivelata “molto complicata”. “Le banche affrontano le emergenze di tutte le moratoria e ora le anticipazioni di liquidità. Non vorrei che fosse diffusa una errata sensazione: Le banche da sole non salvano l'Italia, non sono le delegate a salvare l'Italia, noi da soli non riusciamo noi portiamo i secchi per spegnere il fuoco dell'emergenza coronavirus e degli effetti economici ma non ci montiamo la testa, siamo umili e per fare questi lavori dobbiamo essere agevolati da normative più semplici perche' queste sono complicate e creano complicazioni a cittadini e banche”
A Vo' asintomatico il 43,2% dei casi confermati
A due mesi dal primo caso registrato a Vo', vicino Padova, i tamponi eseguiti sulla popolazione indicano che la maggior parte delle nuove infezioni sono avvenute prima del lockdown o da persone asintomatiche con cui vivevano insieme. Il 43.2% dei casi confermati dai tamponi erano asintomatici. Lo indica la ricerca coordinata dall'infettivologo Andrea Crisanti, dell'università di Padova, pubblicata su MedRxiv, il sito che raccoglie i lavori non ancora validati dalla comunità scientifica.
Dopo il primo morto a causa del Covid-19, le autorità regionali del Veneto hanno imposto il lockdown sull'intero territorio della municipalità per 14 giorni, mentre i ricercatori hanno raccolto dati su demografia, sintomi, ricoveri, rete di contatti e presenza dell'infezione attraverso tamponi fatti a 6,9 giorni uno dall'altro, il primo all'85,9% e il secondo al 71,5% della popolazione. Il primo giro di tamponi, fatto all'inizio del lockdown, ha rilevato la presenza dell'infezione nel 2.6% delle persone, mentre nel secondo giro, fatto alla fine del lockdown, nell'1.2%.Veneto, 73,9% case di riposo non ha contagi
“Sul totale di 330 case di riposo del Veneto, 244, cioè il 73,9%, sono 'pulite', non hanno registrato casi di contagio da Coronavirus”. Lo ha detto il governatore Luca Zaia, riferendo i dati dello screening effettuato nelle Rsa della regione. L'assessore alla sanità, Lanzarin, ha poi spiegato che il tasso di contagio registrato tra gli ospiti delle Rsa è del 6,4% (2.154 persone) e del 3,2 % tra gli operatori (1.003).
Fincantieri: riapertura in due cantieri liguri, Fiom protesta
Distanza di sicurezza non rispettata negli spogliatoi e rallentamenti all'ingresso dello stabilimento Fincantieri del Muggiano: è la situazione che denuncia la Fiom Cgil questa mattina con la riapertura parziale del cantiere. I lavoratori sono entrati con mezz'ora di ritardo “perché non era possibile rispettare le distanze, dunque passibili di ammenda. Chiediamo all'azienda di soprassedere”.
Fiom annuncia possibili proteste anche per la giornata di domani. Per l'azienda le osservazioni del sindacato sono “destituite di ogni fondamento” sottolineando come da questa mattina fossero previsti “ingressi limitati in tutti i cantieri del gruppo, per la formazione sulle norme di sicurezza da tenere. Sono entrati alcuni dipendenti diretti e i capocantiere delle ditte esterne”. Nel cantiere del Muggiano hanno fatto ingresso al lavoro circa 200 addetti, a Genova 230, a Riva Trigoso meno di 200.
L'azienda sottolinea che, rispetto all'obiezione sollevata sugli accordi sindacali che prevedono uno stop sino al 3 maggio, si tratta “di una ripresa molto graduale, con la cassa prorogata fino alla scadenza dell'attuale decreto. Non ci sarebbe stata apertura senza autorizzazione delle prefetture e senza l'applicazione di protocolli di sicurezza”. Rientro ordinato invece a Riva Trigoso, dove la Fiom Cgil ha aderito al fermo di otto ore, ma dove Uilm-Uil e Fim Cisl confermano ci sia stata “un'ottima organizzazione come presentata dall'azienda”. Nel cantiere sono state distribuite 18 mascherine per addetto, misurata la temperaturaDl lockdown: sì a emendamento che non blocca concorsi sanità
I concorsi per l'assunzione di personale potranno essere limitati o sospesi, ma ad esclusione di quelli per i settori sanitario e socio-sanitario. E' quanto specifica uno degli emendamenti approvati in commissione Affari sociali alla Camera, che ha esaminato il decreto legge del 25 marzo con 'Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19'
Zaia, aperture differenziate? si esprima Comitato scientifico
“Le aperture differenziate per regioni Penso che potrò esprimere una considerazione dopo che avrò visto la presa di posizione ufficiale del Comitato scientifico nazionale”. Lo ha affermato il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Posso dire - ha aggiunto - che noi siamo pronti a tutto, però se i clinici, gli esperti internazionali ci dicono si', bene. Altrimenti noi non mettiamo a repentaglio la vita dei cittadini. La mia personale idea penso è che si debba affrontare il tema, ma sempre in ottica di sicurezza”.
Fontana, 82 milioni per operatori sanitari in attesa governo
Nel pdl che verrà presentato nel pomeriggio in giunta in Lombardia “metteremo a disposizione i fondi per i nostri operatori sanitari. Vi avevamo detto che erano 80 milioni, saranno 82 destinati agli operatori sanitari, in attesa che il governo ci autorizzi a fare i versamenti”. Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana, aggiungendo che “ci portiamo avanti e portiamo avanti il pdl che eventualmente ci consentirà di erogarli a prescindere dall'autorizzazione da Roma”
Fontana, piano investimenti da 3 mld per rilancio Lombardia
“Metteremo a disposizione tre miliardi di euro per un grande piano per gli investimenti”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso di una diretta facebook. A breve, aggiunge, ci saranno 400 milioni per Comuni e Province per realizzare le opere pubbliche.
Operatrice Trivulzio, muovono ancora malati
“Stanno continuando a trasferire i pazienti da un reparto all'altro, senza aver fatto nemmeno i tamponi, lo fanno la sera di nascosto, gli anziani continuano a morire, la situazione non è migliorata”. E' il racconto all'Ansa di un'operatrice sociosanitaria che da “31 anni” lavora al Pio Albergo Trivulzio di Milano. “La prima mascherina nel mio reparto si è vista il 22 marzo”, ha aggiunto, spiegando che lei “il 12 marzo chiese di averne una, ma a me come ad altre colleghe che le avevano portate da casa venne intimato dalla caposala di non usarle”
Veneto, 16.127 positivi (+129), 1.112 morti
Sono 16.127, 192 in più rispetto a ieri, i casi positivi al coronavirus dall'inizio del contagio in Veneto, secondo quanto riferisce il bollettino regionale. Sono invece 10.061 i casi attualmente positivi, 149 in meno rispetto a ieri. Il totale dei deceduti è di 1.112, di cui 939 in ospedale (+21 su ieri); i negativizzati sono 4.954, i soggetti in isolamento sono 11.658. Aumentano (+9) i ricoverati nelle aree non critiche degli ospedali, ora a quota 1.273, mentre continua la discesa nelle terapie intensive, con 180 pazienti (-4); i negativizzati ancora ricoverati sono 328, i dimessi sono 2.117.
Consulenti, per 6 milioni di addetti lavoro cambierà
Il Coronavirus farà un 'restyling' all'attività di 6 milioni 145.000 lavoratori di 'prossimità', ovvero “camerieri, commessi, operatori sanitari e infermieri, parrucchieri ed estetiste”, addetti, cioè, che “per svolgere le mansioni necessitano del contatto diretto, in alcuni casi fisico”, coi clienti. “Non soltanto mascherine e guanti, obbligatori per tutti”, dunque, ma anche “dispositivi specifici di protezione e una riorganizzazione dell'attività per garantire quel distanziamento sociale destinato ad accompagnarci ancora per i prossimi mesi”, osservano i consulenti del lavoro, in uno studio che esamina una “quota importante dell'occupazione italiana (il 26,5%) concentrata maggiormente nel Nord del Paese (48,7%) che man mano che il 'lockdown' inizierà ad alleggerirsi” si troverà a cambiare il modo di eseguire gli incarichi
Delrio (Pd), per app serve una legge
“È importante che si stia procedendo con la scelta del contact tracing come parte della strategia per condurre in sicurezza la 'fase due'. Ma un terreno tanto delicato, che riguarda i diritti e le libertà costituzionali delle persone, non può essere affrontato esclusivamente con lo strumento dell'ordinanza commissariale”. Lo afferma il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio
Lombardia e Marche ultime per casi zero
Prime Basilicata e Umbria, a fine aprile, ultime Lombardia e Marche, a fine giugno. In Toscana e Emilia-Romagna non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l'azzeramento dei contagi potrebbe avvenire già tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio. Nel Lazio dopo il 12 maggio. Queste le date entro le quali sarà possibile attendersi zero nuovi contagi da coronavirus, secondo la mappa fornita dall'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi
Controlli: ieri 8.700 denunciati, oltre 17mila nel weekend
Sono 17.500 i denunciati nel fine settimana per il mancato rispetto delle prescrizioni per il contenimento del Coronavirus. Agli 8.800 di sabato si aggiungono gli 8.700 di domenica, secondo i numeri forniti dal Viminale. Ieri in 8.641 sono stati sanzionati ieri per spostamenti non legittimi, 74 per false dichiarazioni e 9 per violata quarantena.
ok Cdm a slittamento amministrative
Via libera, a quanto si apprende, del Consiglio dei ministri allo slittamento delle amministrative. Nel testo del decreto è attesa la definizione delle finestre entro le quali ciascuna Regione chiamata al voto potrà indire le elezioni. L'ipotesi approdata sul tavolo all'inizio della riunione era quella di una finestra larga che andasse dalla metà di luglio al mese di novembre.
ispezionate da Nas novanta Rsa nel Bresciano
Sono una novantina a ora le Rsa del Bresciano ispezionate in via amministrativa (non penale) dai carabinieri del Nas in tandem con il personale di Ats su incarico della Procura di Brescia. Domani i carabinieri potrebbero presentare un primo rapporto al procuratore aggiunto Carlo Nocerino che si sta occupando dell'inchiesta. In una riunione, nei giorni scorsi tra i pm, i Nas e il direttore di Ats di Brescia era emerso che erano piu' di 500 gli ospiti delle case di riposo bresciane deceduti in poco più di un mese tra gli oltre 9400 ospiti delle Rsa del territorio bresciano. I carabinieri devono ultimare il lavoro nelle strutture della Vallecamonica
Trasporti: Asstra, agire a monte per ridurre passeggeri
“Non potendosi applicare nel settore regole di distanziamento, occorre incidere a monte attraverso la combinazione di misure (di coordinamento con le aziende e di regolazione dei flussi di mobilità) sulla capacità di trasporto rendendola coerente con le esigenze di sicurezza sanitaria da un lato e con la necessità di garantire un servizio universale dall'altro”. E' quanto afferma un 'documento' dell'Asstra, l'associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico, in vista della Fase 2 e 3. Il documento evidenzia difficoltà nei controlli e nell'arrivo (18-36 mesi) di nuovi mezzi.
Ispezione Nas in una struttura Trivulzio
E' in corso da stamani un'ispezione dei carabinieri del Nas all'Istituto Frisia di Merate (Lecco), residenza per anziani che fa capo al Pio Albergo Trivulzio di Milano. Da quanto si è appreso, i militari si trovano nella sala riunioni della struttura insieme ai dirigenti e stanno acquisendo documentazione. Oggi proseguono anche i controlli, come avvenuto nei giorni scorsi, del Nucleo antisofisticazione e sanità di Milano, guidato dal tenente colonnello Salvatore Pignatelli, in altre Rsa di 4 province lombarde: oltre a Milano, anche a Monza, Como e Varese
Sala,per scuole e negozi orari scaglionati
Per la fase 2, quella della ripartenza, “bisogna ragionare in termini di diversi orari. Il tema degli orari della città è fondamentale: nelle scuole bisogna entrare scaglionati e i negozi devono aprire in modo scaglionato, probabilmente dovranno tenere aperto di sera alcuni”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato delle ipotesi per la ripartenza e dei pre-requisiti che secondo lui ci dovranno essere in città.
Bankitalia e Ivass: il locdown aumenta il rischio di truffe online
Lo smart working e in genere il ricorso ai canali online a causa del lockdown per il coronavirus è positivo ed è una trasformazione che resterà ma «aumenta contestualmente il rischio di attacchi informatici» e per questo Banca d’Italia e Ivass, assieme ai gruppi del comparto, stanno «irrobustendo le difese del sistema finanziario nazionale». In una nota congiunta le due autorità sottolineano come «siano particolarmente esposte le persone e le imprese che in passato facevano ricorso alla rete in misura modesta e non sempre sono consapevoli delle insidie del mondo digitale».
Bonaccini: «Mascherine obbligatorie con sanzioni»
«Abbiamo chiesto al Governo di dare linee guida sul tema dei dispositivi di protezione individuali. Faccio un esempio: le mascherine servono per evitare il contagio? Bene, si dica che servono, sono obbligatorie a livello nazionale, mettendo anche a fianco una sanzione per chi non rispetta il suo utilizzo». Lo ha detto il governatore della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in collegamento con Rai News24.
Cei, altri 2,4 milioni per le strutture sanitarie
Continua l’opera di sostegno della Conferenza Episcopale Italiana alle strutture ospedaliere, molte delle quali stanno radicalmente modificando la propria organizzazione interna per rispondere all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19. Ai 6 milioni di euro già stanziati nelle corse settimane in risposta alle esigenze di 7 presidi sanitari e socio-sanitari cattolici, distribuiti sul territorio nazionale, la Cei mette a disposizione altri 2 milioni e 400mila euro - provenienti dai fondi dell’otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica - a beneficio di altre cinque realtà.
Pregliasco: «A scuola non prima di settembre»
«La soluzione migliore è quella più protettiva, cioè rimanere chiusi fino a settembre. Riaprendo ci sarebbero milioni di bimbi, genitori, docenti e addetti alle che si spostano, aprendo un rubinetto che determinerebbe un gran numero di contatti». Così a Circo Massimo su Radio Capital il virologo Fabrizio Pregliasco sulle scuole. Che aggiunge: «Non abbiamo un’indicazione scientifica» su quanto e come aprire questi rubinetti. Certo, dice, «bisogna far ripartire le attività strategiche. L’aspetto sociale può essere un po’ ritardato. Richiudere sarebbe devastante».
Appendino: «Fase 2 non senza il Piemonte»
«Il mio auspicio è che il Piemonte, la mia città, possa ripartire insieme alle altre regioni, perché dal punto di vista economico credo che la ripartenza magari della Lombardia e del Veneto senza il Piemonte potrebbe creare grandi difficoltà economiche al nostro territorio, sempre in sicurezza». La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ospite della trasmissione Agorà su Rai Tre, parla così della fase 2.
Fipe: «Cinquantamila esercizi rischiano di fallire»
Il settore dei pubblici esercizi - bar, ristoranti, pizzerie, catene di ristorazione, catering, discoteche, pasticcerie, stabilimenti balneari - «con 30 miliardi di euro di perdite è in uno stato di crisi profonda con il serio rischio di veder chiudere definitivamente 50mila imprese e di perdere 300 mila posti di lavoro». È l’allarme di Fipe-Confcommercio secondo cui «già molti imprenditori stanno maturando l’idea di non riaprire l’attività perché le misure di sostegno per il comparto sono ancora gravemente insufficienti e non si intravedono le condizioni di mercato per poter riaprire».
Speranza: «Prima salvare le vite, poi il calcio»
«Sono un grande appassionato di calcio ma con più di 400 morti al giorno con sincerità è l’ultimo problema di cui possiamo occuparci». Si è espresso così il ministro della Salute, Roberto Speranza. «Lo dico con il massimo rispetto e da grande appassionato di calcio però viene prima la vita delle persone. Le priorità del Paese oggi sono altre. Lavoreremo perché a un certo punto si possa riprendere la vita normale ma la priorità in questo momento deve essere ancora salvare la vita delle persone», ha detto.
Pregliasco: «Anticipare le partenze significa aprire i rubinetti del contagio»
Anticipare le riaperture, anche delle scuole, vuol dire «aprire i rubinetti dei contatti» e aumentare le possibilità di contagio da Covid-19. A dirlo è il virologo Maurizio Pregliasco che spiega: «Anticipare le aperture vuol dire aprire rubinetti di contatti e le possibilità di infezione. Sono un po’ pessimista sulla necessità di insistere ancora, specie per i due ponti che arriveranno, quelli del 25 aprile e primo o maggio. Dopo, credo che si arrivi a un livello di accettabilità di rischio per riaprire, specie per il lavoro e per le attività strategiche per il Paese. Bar e ristoranti dobbiamo mandarli molto avanti. Solo così riusciremo a ripartire».
Speranza: «Fase 2 il 4 maggio, ma la battaglia non è vinta»
«Abbiamo tutti insieme approvato le norme perché il 4 maggio sia una data attorno alla quale dobbiamo costruire questa fase 2. Mi auguro che al più presto ci possa essere un incontro tra le forze sociali e con loro irrobustire il documento del 14 di marzo che ci ha aiutato in queste settimane difficili per avere sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma voglio essere chiaro su un punto: la battaglia non è vinta». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza alla trasmissione Circo Massimo a Radio Capital. Sulla App Immuni, «è stato già firmato il contratto così che possa accelerare nel più breve tempo possibile. L’app è uno degli strumenti: in questa vicenda non c’è una mossa salvifica. Oltre alla prima funzione essenziale di tracciare i contatti, la app potrà essere molto utile per rafforzare la sanità digitale del nostro Paese - aggiunge - dobbiamo lavorare in questa direzione».
Essilux tagli i compensi ai dirigenti
Per l’emergenza coronavirus EssilorLuxottica sta lavorando a «misure volte a ridurre tutte le spese operative e di cassa, come il taglio o il posticipo dei compensi del gruppo dirigente» e il Cda ha approvato l’applicazione della «misura ai suoi membri, riducendo i loro compensi del 50%». Lo si legge in una nota. Cancellato il dividendo 2019 prima «sospeso», sarà rima valutato nella seconda metà dell’anno. Nasce fondo «anti Covid-19 da 100 milioni che sosterrà i dipendenti in difficoltà e le loro famiglie». Le decisioni del gigante delle lenti e delle montature - come la cancellazione e la rivalutazione nella seconda metà dell’anno del dividendo prima solo «sospeso» - avvengono all’interno di «nuove misure per contrastare la pandemia di Covid-19 e preparare la ripresa», spiega il gruppo italo-francese. «Il business degli occhiali da vista e delle lenti oftalmiche rappresenta circa il 70% del fatturato della società e risponde al bisogno primario in tutto il mondo di vedere meglio. L’esperienza delle precedenti crisi economiche - spiega Essilux del suo comunicato - suggerisce che gli acquisti di beni e servizi per la correzione della vista saranno differiti durante l’emergenza, ma non annullati. In linea con la sua mission di aiutare il mondo a vedere meglio, vivere meglio e godere appieno della vita, la società ha le risorse necessarie per rispondere a una domanda di mercato resiliente che è oggi sospesa ma che si ripresenterà non appena la situazione si stabilizzerà». Su queste basi EssilorLuxottica «intende oggi assecondare il temporaneo calo dell’attività e preservare il suo bilancio aziendale, preparandosi a cogliere le opportunità nel settore dell’eyewear e nell’eyecare che si presenteranno nella seconda metà dell'anno. Il Consiglio di amministrazione ha deciso di non porre alcun dividendo all’approvazione dell’assemblea degli azionisti del 25 giugno. Ha inoltre concordato la possibilità di rivalutare nella seconda metà dell'anno lo stato del business e l’efficacia delle misure adottate per affrontare l’epidemia di Covid-19. Se il recupero sarà sufficientemente solido, il consiglio di amministrazione potrà proporre un dividendo eccezionale da porre in pagamento entro la fine del 2020», conclude Essilux. Il 30 marzo il gigante delle lenti e delle montature aveva già annunciato che in base all’evoluzione dell’emergenza coronavirus avrebbe deciso «se confermare, ridurre o cancellare il dividendo» annunciato il 6 marzo dal gruppo, decidendo anche di rinviare l’assemblea annuale degli azionisti prevista per il 15 maggio appunto al 25 giugno 2020 e di tenerla a porte chiuse.
Gallera: «In Lombardia riaperture solo con la massima sicurezza»
«Se non ci saranno queste cose non si riaprirà, si riaprirà solo nella massima sicurezza». Così l’assessore al welfare lombardo Giulio Gallera ha risposto a Fabio Fazio che a «Che tempo che fa» gli ha chiesto se in Lombardia si riaprirà tutto il 4 maggio in assenza di mascherine, test sierologici e guanti. «Tutti devono avere mascherine e guanti e deve essere misurata la temperatura prima di entrare al lavoro e poi c’è il tema del trasporto pubblico. Se si realizzano queste condizioni riapriamo, sennò no». L’assessore ha anche escluso l’apertura di bar alla sera e dei ristoranti. Quanto alla gestione delle Rsa nella fase peggione della crisi,
«non c’è stata nessuna commistione» tra malati di covid e ospiti, secondo l’assessore. «Non li abbiamo messi nelle stesse stanze e reparti. La nostra strategia è stata quella del Lazio, trovare posti letto che non creassero commistione». Sul fatto che il dg del Pio Albergo Trivulzio, Giuseppe Calicchio, sia indagato per epidemia colposa e omicidio colposo, Gallera ha commentato: «Non devo avere io un’opinione, abbiamo nominato una commissione in maniera tempestiva. Vogliamo la massima trasparenza», ha concluso.Patuanelli: «Verso una regionalizzazione delle aperture»
Patuanelli ufficializza l’idea di una «regionalizzazione delle aperture: nelle zone «con un numero inferiore di positivi è più facile valutare la catena dei contatti», afferma il ministro dello Sviluppo. Conte prepara intanto una nuova riunione della cabina di regia per la Fase2 e lavora a proposte di allentamento per convivere col coronavirus in sicurezza. «È assolutamente troppo presto», commenta Walter Ricciardi.
L’Oms prende le distanze da Ricciardi: «Rappresenta l’Italia»
Walter Ricciardi non rappresenta l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma il governo italiano presso il comitato esecutivo dell’organizzazione». Lo rileva l’Oms in una nota nel giorno delle polemiche sulle affermazioni di Ricciardi sul presidente Usa Trump. Le opinioni di Ricciardi, rileva l’Oms, «non rappresentano necessariamente il punto di vista e-o le politiche dell’Oms e non dovrebbero essere attribuite né all’Oms né ai suoi organi». Nella nota, indirizzata alla stampa italiana, l’organizzazione invita i giornalisti a «evitare espressioni che suggeriscano che il professor Ricciardi lavori per l’Oms o che la rappresenti». Non rappresentano quindi necessariamente il punto di vista dell’organizzazione le opinioni espresse da Ricciardi anche a proposito del Covid-19. Ricciardi, si legge ancora nella nota dell’Oms, rappresenta l'Italia nel comitato esecutivo dell’organizzazione dal 2017 e continuerà a farlo fino al 2020. La sua posizione professionale è quella di docente di Igiene e Medicina preventiva presso l’Università Cattolica di Roma.
Contagi in crescita dell’1,7%, decessi al + 1,9%
Il 19 aprile, secondo i dati comunicati dalla Protezione civile, il totale delle persone che hanno contratto il coronavirus è arrivato a 178.972, con un incremento di 3.047 nuovi casi rispetto a sabato (+1,7%). Il numero totale di attualmente positivi è di 108.257, con un incremento di 486 assistiti nell’arco di 24 ore. I deceduti sono 433 (+1,9%), portando il totale a 23.660.
PER APPROFONDIRE:
● La mappa dei contagi
● Tutto quello che devi sapere