Protesta nelle carceri, un morto a Modena. Alitalia: voli sospesi su Malpensa dal 9 marzo
● Previste inoltre limitazioni in tutta Italia per eventi pubblici e manifestazioni
● Il ministro Speranza: «Pugno duro per condotte intollerabili»
● Confindustria: il decreto non blocca il lavoro e la circolazione delle merci
● Ippolito (Spallanzani): fuggiti ieri notte sono un rischio potenziale
● Il Viminale: ordinanze regionali non coerenti, in arrivo una direttiva
● Siri (Lega): maxi piano per la terapia intensiva
● L’8 marzo i casi totali di persone affette dal Covid-19 ammontano a 6.387, 1.326 in più rispetto al giorno precedente, con 622 guariti (+33). 366 i morti, 113 in più. I malati ricoverati in terapia intensiva per coronavirus sono 650, 291 in più rispetto a ieri
Protesta nelle carceri, un morto a Modena
Prima Salerno, poi Modena, Napoli e Frosinone, ma anche Vercelli, Alessandria, Foggia. L'onda lunga del coronavirus arriva nelle carceri italiane e si trasforma in protesta, quando non in aperta rivolta. Il fatto più grave è accaduto a Modena, dove un detenuto è morto in circostanze che sono da chiarire. Nel primo pomeriggio i detenuti, protestando per le misure di prevenzione per il Covid-19, si erano barricati nell'istituto della città emiliana. Due agenti sono rimasti lievemente feriti nelle fasi più concitate, prima che il personale del carcere - una ventina tra poliziotti e sanitari - fosse fatto uscire. Sul posto è arrivato anche il prefetto, assieme alle forze di polizia che si sono schierate di fronte alla struttura da cui è stato visto uscire del fumo, probabilmente a causa di un incendio di materassi. Poi, in tarda serata, la notizia della morte del detenuto.
Armani dona 1,2 milioni di euro a ospedali e Protezione civile
Il gruppo Armani, a fronte dell'emergenza coronavirus, ha deciso di donare 1 milione e 250mila euro agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, Spallanzani di Roma e a supporto dell'attività della protezione civile. Lo comunica lo stesso gruppo Armani.
Liguria: Regione blocca in case vacanza turisti in arrivo dalle zone arancioni
La Regione Liguria ha adottato una ordinanza con cui obbliga chi è arrivato dalla Lombardia e dalle province dichiarate zona arancione a rimanere nelle loro case di vacanza. «Devono seguire le indicazioni del decreto come se fossero nelle loro abitazioni di residenza», ha detto il
governatore Giovanni Toti. L'ordinanza, che entrerà in vigore dalle 14 di domani, fa divieto alle strutture ricettive di accogliere chi è arrivato da zone arancioni e fa obbligo a chi ha lasciato una zona arancione di segnalare la presenza.Il presidente Toti ha anche sottolineato che chi proviene da quelle zone e si trova in Liguria per motivi di lavoro non avrà limitazioni. «Vogliamo evitare assembramenti sulle nostre spiagge», ha detto Toti. Il governatore ha rinnovato l'appello ai cittadini a rispettare le limitazioni per bloccare l'espansione del virus. «Ogni provvedimento è inutile se succede quello che è accaduto oggi sulla spiaggia di Boccadasse o in corso Italia, il lungomare di Genova, e in altre passeggiate delle riviere,affollate come se non si fosse in emergenza. E' inutile chiudere scuole cinema e teatri se poi facciamo giocare i bambini sulle spiagge o affolliamo i luoghi. Guardate - ha detto Toti - quelli che hanno avuto oggi questo atteggiamento non erano solo “foresti”, c'erano molti liguri. Chiudere tutto e poi affollarsi in luoghi anche all'aperto rende i provvedimenti inutili per fermare il virus. Più persone si incontrano, più si espande il contagio, più ci sarà bisogno di letti negli ospedali. Facciamo passeggiate, ma evitiamo situazioni in cui siamo tutti appiccicati».
Valle d’Aosta: ipotesi rinvio per le elezioni regionali
Le elezioni regionali della Valle d'Aosta, previste il 19 aprile prossimo, saranno sicuramenterinviate a causa dell'emergenza coronavirus. Lo ha confermato oggi il presidente della Regione, Renzo Testolin. La nuova data sarà stabilita nei prossimi giorni. Un'ipotesi è lo slittamento al 10 maggio, ma la Regione sta effettuando degliapprofondimenti tecnici per verificare la possibilità di un rinvio ulteriore.
Borrelli: le nuove limitazioni non si applicano al trasporto merci
Il capo della Protezione Civile, e commissario per il coronavirus, Angelo Borrelli, ha firmato una nuova ordinanza in seguito al dpcm di ieri. Il provvedimento, ha spiegato in conferenza stampa, prevede che «non ci sono limitazioni agli uffici pubblici», che il decreto «si applica solo alle persone fisiche» delle zone indicate (Lombardia e altre 14 province) e non «alle merci».
Speranza: cittadini aiutino a contenere il contagio
«Dobbiamo provare a limitare il più possibile le occasioni di contagio. I numeri sono significativi e quindi anche se richiedono sacrifici sono misure giuste e i cittadini devono aiutarci con il loro comportamento a vincere questa sfida». Così il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa alla Protezione civile con il commissario Angelo Borrelli e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: «Il servizio sanitario è forte, acquisteremo delle nuove strumentazioni, ma non basta se non c'è un forte contenimento» dell'epidemia.
Boccia: in arrivo un’ordinanza della Protezione civile valida per tutte le Regioni
Un'ordinanza unica di Protezione civile per tutte le Regioni per chiarire alcuni aspetti fondamentali che è necessario trasmettere» del Dpcm sul coronavirus. Lo ha annunciato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in conferenza stampa alla Protezione civile. «L'ordinanza riguarda tre punti su un passaggio a nuova fase per l'intero Paese, esplicitati per le Regioni specie del Sud che hanno ritenuto di dover approvare, riguardano circolazione merci, lavoratori e specie di chi ha legami continui e su più territori, così come apertura uffici pubblici».
Mattarella firma decreto legge su misure per sanità e tribunali
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena firmato il decreto legge recante misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell'attività giudiziaria. È quanto ha comunicato il Quirinale.
Mattioli (Confindustria): serve trasparenza e gioco di squadra
«Dal punto di vista delle imprese è sempre più forte l'esigenza di un piano con misure concrete urgenti. Un piano per il quale Confindustria può e deve dare un contributo di conoscenza e di condivisione», avverte la vicepresidente Licia Mattioli. «Il decreto del governo è stato tempestivo e adeguato alle richieste degli esperti sanitari. Ma mi domando se sia corretto bloccare le attività economiche di un intero Paese rischiando conseguenze che tra qualche mese saranno molto più gravi di quelle chevediamo oggi. Gli imprenditori non sanno come interpretare le misure del governo: serve una 'operazione chiarezza' su cosa si può fare e cosa no. E su come lo si può fare», rileva Mattioli, vicepresidente di Confindustria con delega all'internazionalizzazione.
«Serve innanzitutto chiarezza. E misure urgenti», sottolinea. «Il sistema economico si trova in grande difficoltà: non c'è più gente che vola e che si muove, le attività commerciali sono chiuse da giorni e quelle industriali rischiano di chiudere. Dobbiamo garantire liquidità alle imprese, precondizione essenziale per aiutare le aziende in questa fase di transizione e criticità economica». E «dobbiamo fare in modo che, compatibilmente con l'emergenza sanitaria, l'attività lavorativa sia il più regolare possibile. Dobbiamo far sì che le merci possano circolare liberamente dalle zone più colpite, non avendo queste alcun impatto sull'epidemia». Occorre inoltre, dice ancora Licia Mattioli, che con Carlo Bonomi è una dei due industriali in corsa per la prossima presidenza di viale dell'Astronomia, «avviare un nuovo programma di semplificazioni per liberare e fidelizzare investimenti. Bisogna che il governo e i territori, Regioni, Comuni, Prefetture e Questure, si coordinino per una comune procedura di gestione dell'emergenza. Ultimo ma non per importanza, bisogna facilitare le procedure per garantire la continuità di passaggio tra Paese europei ed extra europei».
Emilia Romagna: palestre, piscine e attività ricreative chiuse in tutta la Regione
«Il primo impegno è contrastare la diffusione del virus e l’Emilia- Romagna è in prima linea in questo sforzo. A dimostrazione del fatto che non abbiamo alcuna intenzione di indebolire i provvedimenti del Governo, d’accordo con i sindaci dei territori esclusi dalle misure più restrittive, ho appena assunto un’ordinanza che estende la sospensione dell'attività di palestre, piscine, attività ricreative anche alle zone che il Governo aveva escluso e che quindi varranno in tutto il territorio regionale». Ad annunciarlo è il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Con la stessa ordinanza, prosegue, «metteremo in protezione quella parte della popolazione più fragile che oggi frequenta i nostri centri diurni: parliamo di persone non autosufficientiche trovano in questi servizi un supporto molto importante per sé e per le proprie famiglie, ma che in questo momento rappresentano un rischio troppo alto per la loro salute. Per questo, sospendiamo l'attività dei centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna, chiedendo ai Comuni di rafforzare l'assistenza domiciliare. Come Regione, li sosterremo in questo sforzo».
Veneto: 16 nuovi casi di coronavirus nella Regione positivi
Crescono ancora i casi di positività in Veneto, che stasera raggiunge la quota di 686 malati, 16 in più del report precedente, stamane. È quanto ha reso noto la Regione Veneto. C’è stata anche una nuova vittima, una persona che si trovava ricoverata all’ospedale di Chioggia. Così sale a 19 il numero dei deceduti. Le persone con Sars-CoV-2 ricoverate in ospedale sono salite 221; di queste 50 in terapia intensiva.
Sardegna: via a piano straordinario assunzioni sanità
La Giunta della Regione Sardegna ha approvato un piano straordinario di assunzioni nella sanità per fronteggiare l’emergenza coronavirus: medici, infermieri e oss saranno reclutati immediatamente a contrattolibero professionale a tempo determinato. In particolare, il personale medico sarà assunto a contratto anche attingendo dalle graduatorie di precedenti concorsi: saranno contrattualizzati specialisti in anestesia, infettivologia, cardiologia, pneumologia, medicina d'urgenza e tutte le figure che si renderanno necessarie, nel numero che si renderà necessario. Lo ha fatto sapere la Regione in una nota. «La delibera - ha chiarito il governatore Christian Solinas - consente di superare il piano di fabbisogno regionale. Stiamo attivando ogni strumento, anche straordinario, nella nostra disponibilità per fronteggiare inmodo efficace l'emergenza Covid-19, anche attraverso disposizioni straordinarie per la salvaguardia della salute pubblica». Ancora una volta il presidente Solinas raccomanda a tutti i cittadini «la rigidissima osservanza delle norme di comportamento utili a prevenire la diffusione del virus».
Puglia: in stazioni avviso ad hoc per i passeggeri in arrivo dal Nord
«Si comunica ai passeggeri provenienti dal Nord Italia che hanno l’obbligo di comunicare l’arrivo al proprio medico di base o al presidio sanitario locale di competenza, secondo quanto stabilito dall'ordinanza emanata dal presidente della Regione Puglia». È la comunicazione diffusa dagli altoparlanti nelle stazioni pugliesi, che da questa mattina accoglie i passeggeri in arrivo dalle aree a rischio di diffusione del coronavirus. L’avviso prosegue invitando «i passeggeri provenienti dalle zone rosse» a «recarsi presso l’ufficio di Polizia per un questionario».
Brennero: controlli sanitari al valico italo-austriaco dal 10 marzo
Scattano martedì 10 marzo i controlli sanitari delle autorità austriache al Brennero. Al valico italo-austriaco opereranno due squadre per effettuare controlli a campione sull'autostrada, sulla statale e sui treni, ha annunciato il governatore tirolese Guenther Platter all’agenzia Apa. Sarà rilevata la temperatura corporea e ai viaggiatori sarà chiesto da dove sono partiti. Controlli sono previsti anche a passo Resia e Prato alla Drava. Platter ha rinnovato l’appello ad evitare il più possibile viaggi nelle zone a rischio.
Torino: stop ai processi il 9 e il 10 marzo
Udienze sospese il 9 e il 10 marzo (con alcune eccezioni), ingressi autorizzati solo in casi particolari. Sono le principali misure prese dai vertici della magistratura piemontese e torinese per il Palazzo di giustizia di Torino in relazione all'emergenza Coronavirus. L’accesso principale sarà chiuso; sarà aperto quello secondario, da corso Ferrucci, dove il personale addetto alla vigilanza si occuperà della selezione degli ingressi. Le attività giudiziarie saranno ridotte ai soli servizi essenziali.
Sindaco Monza: il contagio si sta estendendo anche qui
«La situazione è molto seria e il contagio si sta estendendo anche nella nostra città». Lo ha scritto su Facebook il sindaco di Monza, Dario Allevi, con un post di aggiornamento sull'emergenza coronavirus. «Chiedo l'aiuto di tutti per contenere l'emergenza sanitaria: seguiamo alla lettera le indicazioni delle autorità e limitiamo al minimo i contatti sociali», ha aggiunto Allevi, concludendo con gli hashtag #proteggiamoci e #restateacasasepotete.Commercialisti: indifferibile provvedimento a carattere generale per l’intero territorio nazionale
«È evidente che, alla luce delle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio con decreto, è ormai indifferibile un provvedimento a carattere generale per l'intero territorio nazionale che, oltre a sospendere i termini di tutti i versamenti e gli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali, sospenda altresì tutti i termini procedimentali e processuali, nonché i termini legali connessi alle procedure esecutive in corso, prevedendo una moratoria anche nella riscossione ordinaria, straordinaria, coattiva e in pendenza di giudizio. Urgente anche la proroga dei termini per la convocazione delle assemblee di approvazione dei bilanci societari e dei consuntivi degli enti pubblici e privati». È quanto afferma in una nota il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani.Secondo Miani «l’emergenza epidemiologica nel nostro Paese e la notevole estensione delle zone in cui sono fortemente limitati gli spostamenti delle persone fisiche mostrano in maniera incontrovertibile le sempre più gravi ricadute che l'emergenza sta provocando anche sul tessuto socio-economico nazionale». La straordinarietà della situazione, prosegue Miani, «richiede misure altrettanto straordinarie volte a garantire liquidità a famiglie, imprese, professionisti e lavoratori dipendenti ed è per questo che il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili rivolge un accorato appello al Governo affinché possa intervenire, in via di necessità ed urgenza, già nei prossimi giorni nel senso più sopra auspicato».
Siri (Lega): “Serve un piano da 10 miliardi per la terapia intensiva”
«Serve la realizzazione immediata di 50 mila nuovi posti letto da adibire a terapia intensiva. 5 miliardi di investimento e 5 miliardi per la gestione. embrano tanti soldi, ma sono molto meno di quello che altrimenti ci costerà il blocco totale del Paese se lo usiamo come unico strumento per fronteggiare il virus». A sostenerlo è Armando Siri, senatore della Lega Nord. «È un investimento - dice - che ci mette al sicuro anche per qualunque, non auspicata, eventualità futura. La Lombardia si sta già attrezzando, ma serve un piano nazionale».Il senatore leghista ribdisce anche un invito a rispettare le regole senza cadere nel panico. «Come è già stato ampiamente detto dagli esperti, siamo di fronte a un virus che, a differenza dell'influenza stagionale con cui conviviamo ogni anno può creare in alcuni casi complicazioni più serie. Per questo serve un piano straordinario per realizzare in tempi record almeno 50 mila posti letto di terapia intensiva scongiurando l'effetto imbuto e potendo così garantire a chi ha bisogno l'adeguata assistenza. Se in condizioni normali ci vorrebbero 3 mesi per completare i lavori (come è stato ipotizzato) con procedure commissariali potremmo impiegarci meno tempo». Siri infine attacca il governo per la mancanza di seri interventi a sostegno dell’economia.
Confindustria: buona l’interlocuzione con governo, avanti con azioni di sostegno all'economia
«Con la scelta di derogare alle restrizioni per “comprovate esigenze lavorative” il Governo riconosce l'importanza per l'intero Paese della continuità di tutte le attività economiche, produttive e lavorative e testimonia la sensibilità verso il sistema economico e la consapevolezza della sua centralità per garantire la funzionalità del paese, delle famiglie e delle imprese». Così in una nota Confindustria che invita il Governo a «proseguire con l'azione di sostegno all'economia sia attraverso provvedimenti urgenti volti a gestire l'emergenza», sia con le azioni suggerite dall’associazione degli industriali « per compensare l'arretramento della domanda privata».
Per approfondire: Coronavirus, Confindustria: serve un piano massivo di investimenti per rilanciare l'economia
Sindaco Gori ai bergamaschi: «La situazione è seria, stiamo a casa»
Il sindaco Giorgio Gori fa un appello a tutti i bergamaschi perchè stiano «a casa il più possibile», dal momento che l'emergenza coronavirus è «molto seria» e «già oggi il sistema è allo stremo». «Le previsioni - aggiunge -, se non agiremo drasticamente perfermare la diffusione del visus, è che da qui alla fine di marzo il fabbisogno di posti letto per malati di coronavirus si moltiplichi per dieci, e così il numero dei malati bisognosi di terapia intensiva. Potete immaginare cosa può accadere».
Sindaci del Lodigiano: Governo chiarisca articolo 1 del Dpcm
I sindaci dei dieci Comuni della”zona rossa” del Lodigiano hanno chiesto al governo «urgentemente interpretazioni autentiche» del decreto firmato oggi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con le nuove disposizioni per il contenimento del coronavirus.Considerando che il Dpcm «si presta a moltepliciinterpretazioni, al fine di fornire risposte certe ai cittadini, nonché alle varie attività produttive presenti sul territorio», i sindaci nella Pec inviata al premier hanno chiesto inparticolare di risolvere i dubbi interpretativi sull'articolo 1, quello che riguarda lo spostamento delle persone, in riferimento a quanto disposto alla lettera a) del comma 1 («Nonché all'interno dei medesimi territori, salvo per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative»).
Brusaferro (Iss): nessuno immune dal contagio, contano i comportamenti
«Non c'è una parte d'Italia completamente immune, ci sono parti d'Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà». Così il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa alla Protezione Civile ribadisce l'importanza cruciale delle «misure di distanziamento sociale». «Non è che se uno si sposta il tema cambia», ha detto rispondendo sull'esodo di ieri sera dal Nord Italia.
Spadafora (Sport): scelta della Lega di A di giocare irresponsabile
«Oggi si è giocato per un gesto irresponsabile della Lega di serie A e del suo presidente DalPino». Così il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora intervenendo a “90 minuto” (Rai 2). «È vero che nel Dpcm c'è ancora la disposizione delle porte chiuse, ma stiamo consigliando agli italiani di stare a casa. Il mondo del calcio si sente immune da regole e sacrifici».
Borrelli (PC): in Italia 6.387 malati, 1.326 in più ieri, 366 i morti (+113), guariti a quota 622
Sono 6.387 i malati per coronavirus inItalia, con un incremento di 1.326 persone rispetto a ieri, e 366 i morti, 133 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario all’emergenza Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. I guariti sono invece 622, con un incremento di 33 unità rispetto all’ultima rilevazione. In dettaglio, i malati ricoverati in terapia intensiva per coronavirus sono 650, 291 in più rispetto a ieri. Di questi, ben 399sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 40 casi. Sono invece 3.557 i malati con sintomi ricoverati e 2.180 quelli in isolamento domiciliare.
Aziende dispositivi medici: pronte a fare sistema
«Le aziende dei dispositivi medici sono pronte a collaborare e a intensificare la capacità produttiva, o riconvertirla laddove possibile, per far fronte alla necessità di respiratori sempre più richiesti dagli ospedali alle prese con l'emergenza coronavirus». A spiegare la risposta delle imprese alla decisione del Governo di puntare sul “made in Italy” per far fronte alla necessità di tecnologie per le terapie intensive è Massimiliano Boggetti, presidente Confindustria Dispositivi Medici. Secondo una mappatura «sono circa 10-12 le aziende del comparto che hanno how specifici e una produzione residua da sfruttare. Meno probabile è invece la riconversione produttiva di aziende che producono dispositivi».
Mit: turisti nelle zone “chiuse” rientrino a casa
Il ministero dei Trasporti chiede «che i turisti italiani e stranieri che già si trovano» nelle zone “chiuse” individuate dal decreto «devono limitare gli
spostamenti allo stretto necessario, in particolare perrientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione odomicilio». Lo si legge in una nota secondo cui nelle zoneelencate «tutti gli spostamenti per motivi di turismo sono da evitare». «Poichè gli aeroporti e le stazioni ferroviarie
rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prenderel'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case», si legge.
Assessore Gallera: in Lombardia 4.189 positivi (+769), 267 decessi (+113)
Sono 4.189 i soggeti postivi al test coronavirus registrati in Lombardia, +769 rispetto al dato di ieri, di cui 2.217 (+556) ricoverati in terapia non intensiva, ed altri 399 (+40) in terapia intensiva (nel 65% dei casi ultrasessanticinquenni); 756 le persone in isolamento domiciliare. A Milano, in particlare, i casi di contagio sono giunti aquota 406, 171 in più. Questo il bilancio del contagio in Lombardia fornito dall’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. In forte crescita i decessi: 267 (+113). I guariti sono 550 (+26). «L'unica arma che abbiamo contro ilcontagio è rimanere a casa», ha ribadito Gallera, che considera la lettera A del decreto emanarto dalla presidenza del Consiglio «un forte monito» . In Regione, ha sottolineato, «siamo contenti che il Governo abbia presouna posizione forte e formale», stabilendo che sono consentitisolo «spostamenti dal lavoro al domicilio» e viceversa.
in Emilia Romagna 1.180 casi, altri otto morti
In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.180 i casi di positività al Coronavirus, 170 in più rispetto all'aggiornamento di ieri pomeriggio. E passano da 3.604 a 4.344 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richiesteistituzionali. In circa la metà dei casi le persone hanno sintomi modesti oassenti. Salgono anche le persone in terapia intensiva: sono 75 (11 in più rispetto a ieri) e i morti, passati da 48 a 56. Degli 8 nuovi decessi, due riguardano cittadini lombardi di 81 e 85 anni, poi un paziente bolognese di 85 anni e cinque pazienti piacentini con età comprese tra i 71 e 91 anni. Tutti avevano
patologie pregresse, mentre sono in corso approfondimenti epidemiologici sull'uomo di Bologna. Salgono anche le guarigioni, che sono 27.Nove presidenti di Regione chiedono tavolo immediato con il Governo
«Attivare subito, con assoluta urgenza, un tavolo di confronto tra il Governo, le Regioni e le Province autonome». Lo chiede il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con i presidenti di Lombardia, Veneto, Liguria, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Umbria e delle
Provincie autonome di Trento e Bolzano. Insieme, infatti, hanno sottoscritto una «richiesta di confronto immediato, in videoconferenza, con il premier Conterelativamente alle disposizioni dell'ultimo decreto
sull'emergenza coronavirus». Tra i promotori della domanda di attivare
immediatamente un tavolo con il Governo si è poi aggiunta la Regione Piemonte. Sono dunque nove le Regioni (Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria, Sardegna, Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Umbria) insieme con le Provincie autonome di Trento e Bolzano.
Governatore De Luca: pronti a chiudere bar, pub e locali
Pronti a chiudere bar, locali, pub. Contro «posizioni» irresponsabili di chi, anche questo weekend, ha disatteso le disposizioni per evitare la diffusione del coronavirus, «saremo obbligati a fare ordinanze di chiusura di pub, bar, ristoranti e quant'altro». Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, prende di mira la movida: «Nella nottata di ieri, sabato notte, i baretti della zona della movida a Napoli e i centri storici delle principali città campane erano gremiti di ragazzi ammassati l'uno sull'altro. Non guarderemo in faccia a nessuno, se continua così». Mancano all'appello «1.600 unità di personale» tra medici, infermieri, oss. Soprattutto servono anestesisti, infettivologi, pneumologi, medicina interna, farmacia, nefrologi, medici di pronto soccorso. «Partiremo - fa sapere - con contratti a tempo determinato con medici impegnati in quelle scuole di specializzazione». Contemporaneamente, si lavora per lo scorrimento graduatorie non solo per queste specializzazioni, ma anche per gli infermieri.
L'appello di due sindaci campani: rientrati da “zona rossa” comunichino gli spostamenti
Appello dei sindaci di Minori (Salerno), Andrea Reale, e di Somma Vesuviana (Napoli), Salvatore di Sarno perché quanti sono rientrati o stiano rientrando nelle zone d'origine dalle cosiddette “zone rosse” del Nord Italia comunichino i propri spostamenti alle autorità competenti - ai sensi del Dpcm emanato dal Governo – per il monitoraggio della quarantena per il possibile contagio da coronavirus. Per Minori il recapito da contattare sono 089 69 39 60/348 999 14 11; per Somma Vesuviana l'081 893 1049.
Nella nota congiunta i due sindaci ricordano anche i Numeri Verdi regionali «attivati per l'emergenza coronavirus utili a decongestionare le linee di emergenza e garantire rapida risposta a chi ha bisogno immediato di aiuto». Questo l'elenco:Calabria: 800 76 76 76
Campania: 800 90 96 99
Emilia-Romagna: 800 033 033
Friuli Venezia Giulia: 800 500 300
Lazio: 800 11 88 00
Lombardia: 800 89 45 45
Marche: 800 93 66 77
Piemonte: 800 333 444
Provincia di Trento: 800 86 73 88
Sicilia: 800 45 87 87
Toscana: 800 55 60 60
Trentino Alto Adige: 800 751 751
Umbria: 800 63 63 63
Val d'Aosta: 800 122 121
Veneto: 800 46 23 40Assolombarda, Bonomi: «Servono trasparenza e chiarezza». Garantire libera circolazione merci
«Ci attendono giorni e settimane difficili, in cui tutto il Paese è chiamato a un grande sforzo di cooperazione nazionale per il rispetto di misure straordinarie, che hanno un impatto enorme sulla vita e il lavoro di milioni di italiani». È quanto ha dichiarato Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda, sull'emergenza legata al Coronavirus e alle misure restrittive volte a contenerne la diffusione.
«Per attrezzarci al meglio davanti a questa sfida, chiediamo solo due cose - ha detto Bonomi - . La prima è una grande trasparenza nell'assumere provvedimenti che appaiono necessari, ma sono molto invasivi . Significa evitare assolutamente annunci di misure che rimbalzano nel mondo prima di essere adottate e che di fatto vengono assunte prima che i corpi intermedi possano dare il loro contributo alla valutazione sugli effetti economici e sociali che ne conseguono.
La seconda è la necessità urgente di garantire e favorire la libera circolazione delle merci in entrata e in uscita dalle vaste aree interdette in cui si originano quote decisive del Pil, del lavoro e dell'export italiano».
Aic: giocato per senso di responsabilità, ma serie A va fermata
«I campionati vanno fermati. Ilsegnale che le istituzioni sportive danno è pessimo. Èpericoloso viaggiare da e per le “zone rosse”, è pericoloso
giocare a calcio, è pericoloso salutarsi. Le squadre oggi stanno purtroppo scendendo in campo per dovere nei confronti di chi nonha il coraggio di decidere che il calcio non può avere deroghecontro il coronavirus». Così in una nota l'Assocalciatori ribadisce la sua posizione in merito all'emergenza coronavirus.«Martedì ci sarà il consiglio federale - conclude l'Aic - ci aspettiamo una cosa sola, la sospensione dei campionati fino a quando non ci saranno le condizioni per giocare».Alitalia: da domani sospesi voli su Malpensa, a Linate solo voli nazionali
Alitalia sospende, da domani 9 marzo, l'attività su Milano Malpensa. Lo si legge in una nota dellacompagnia aerea secondo cui l'attività sarà sospesa dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40. Da Milano Linate - specifica una seconda nota diffusa dalla compagnia - verranno operati «solo collegamentinazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite,mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma». Da Venezia «la compagnia continuerà ad operare con un numero minore di frequenze i collegamenti da/per Roma». Ipasseggeri coinvolti nelle cancellazioni per la sospensione dei voli su Milano Malpensa e la riorganizzazione di quelli a Linate e Venezia, «potranno modificare gratuitamente le loro prenotazioni sui voli confermati o richiederne rimborso secondo le modalità indicate sul sito alitalia.com», conclude la nota.
Primo morto da coronavirus in Toscana
Primo decesso in Toscana di un paziente positivi al coronavirus. Lo conferma la Regione. Si tratta di un uomo di 79 anni, ricoverato tre giorni faall'ospedale di Pisa, nel reparto di malattie infettive. Secondo quanto spiegato l'uomo soffriva anche di altre patologie.
Ippolito (Spallanzani): fuggiti ieri notte sono un rischio potenziale
«La gente che è fuggita questa notte é un potenziale rischio per il Paese: chiunque sia fuggito devecontattare la propria Asl e comunicare di essere tornato, dare il proprio numero e dichiarare di essere pronto all'eventuale
isolamento». É l'appello lanciato da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma, dalla trasmissione “Mezz'ora in +” (Rai3), in riferimento ai tanti che la scorsa notte hanno affollato i treni per lasciare Milano.Viminale: ordinanze regionali non coerenti. In arrivo una direttiva
«Ferma restando l’autonomia di ciascun ente nelle materie di competenza nei limiti della legislazione vigente», le ordinanze delle Regioni contenenti delle direttive ai prefetti relative all’emergenza coronavirus «non risultano coerenti con il quadro normativo». Lo afferma il Viminale sottolineando che i prefetti, «in quanto autorità provinciale di pubblica sicurezza, rispondono unicamente all'autorità nazionale». Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sta lavorando a una direttiva ai prefetti «per dare attuazione uniforme e coordinata delle disposizioni del Dpcm» con le misure per il contenimento del coronavirus «che investono profili di ordine e sicurezza pubblica».
Prefettura di Alessandria: ecco le regole per spostarsi
«Sono consentiti gli spostamenti per: comprovate esigenze lavorative, effettiva necessità, motivi di salute. I trasporti pubblici non subiranno limitazioni». Lo precisa la Prefettura di Alessandria, una delle 14 province italiane interessate dalle nuove misure restrittive imposte dall’ultimo Dpcm. Allo scopo di agevolare i controlli, i datori di lavoro dovranno fornire ai dipendenti un’attestazione o un documento (tessera o simili) per comprovare il rapporto di lavoro; liberi professionisti o artigiani, invece, dovranno avere con sé idonea documentazione.
La Prefettura sottolinea inoltre che è un’effettiva necessità quella, ad esempio, degli abitanti di centri senza negozi di recarsi in quello più vicino per gli acquisti fondamentali per la vita quotidiana. Rientrano tra i motivi di salute che autorizzano gli spostamenti, invece, le cure ospedaliere, ambulatoriali, l’approvvigionamento di farmaci e simili.
Confesercenti: per le imprese rischio danni incalcolabili
«La salute pubblica è la priorità assoluta. Con i nuovi provvedimenti anche l’emergenza per l’economia ha cambiato passo e i danni per le imprese rischiano di essere incalcolabili». Lo dice la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, commentando l’ultimo decreto del Governo e ricordando l’«altissimo tasso di micro, piccole e medie imprese» delle province isolate.
Confesercenti aveva già stimato l’impatto sull’economia dell’emergenza coronavirus (perdita fino a 6,5 miliardi di consumi, interni e turistici, e 8 miliardi di Pil nel semestre), se la “fase acuta” dell’allarme da contagio fosse durato fino ad aprile. Queste previsioni andranno ora riviste.Speranza: useremo pugno duro per condotte intollerabili
«Sono anche per avere un pugno duro rispetto ad atteggiamenti che non sono tollerabili. Per esempio persone che risultano positive che se ne vanno in giro. Io sono perché le istituzioni abbiamo un pugno molto duro». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla trasmissione di Lucia Annunziata “Mezz’ora in+” su Rai3. «Il virus non è uno scherzo - ha detto Speranza - abbiamo bisogno di comportamenti
corretti dappertutto».Paura contagio, proteste nelle carceri di Modena e Frosinone
Sarebbe una rivolta, definita «molto violenta», quella che è scoppiata nel primo pomeriggio in carcere a Modena. Dalle prime informazioni molti sarebbero i detenuti coinvolti e i danni alla struttura. Alla base della rivolta la protesta dei detenuti per questioni relative alla protezione per il
coronavirus. Tensioni anche nel carcere di Frosinone, dove un centinaio di detenuti, impauriti dal rischio di contagi e chiedendo provvedimenti ad hoc, sono usciti dalle sezioni raggiungendo l'area passeggi e salendo sulle mura. Al momento non ci sarebbe stata alcuna evasione e sul posto sono intervenuti il direttore del carcere e il comandante del reparto degli agenti della penitenziaria.
Toscana: obbligo quarantena per chi viene dalle “zone rosse”
Anche in Toscana quarantena obbligatoria per chi arriva in regione dalle zone rosse. Questo in estrema sintesi, spiega una nota, «il contenuto di un'ordinanza cui sta lavorando la Regione e che il presidente Enrico Rossi firmerà nelle prossime ore». «Per limitare al massimo la diffusione del contagio - si legge in una nota della Regione -, in sintonia con il nuovo
decreto del governo che istituisce misure speciali» per Lombardia e 14 province, anche la Toscana dispone che «chiunque, proveniente da queste zone, entri nella nostra regione da oggi in poi o vi sia entrato negli ultimi 14 giorni, debba mettersi in autoisolamento ed informare le autorità sanitarie».Chiusi Musei Vaticani e Ville pontificie
«In coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorità italiane, in data odierna sono state adottate alcune misure volte ad evitare la diffusione del Covid-19 da osservarsi nei Dicasteri e negli altri Enti della Santa Sede o ad essa collegati e nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano», comunica la Sala stampa della Santa Sede. Tali misure «includono la chiusura precauzionale, fino al 3 aprile 2020, dei Musei Vaticani, dell'Ufficio Scavi,del Museo delle Ville Pontificie e dei centri museali delle basiliche pontificie».
Panucci (Confindustria): il Dpcm non blocca lavoro e circolazione delle merci
«Il Dpcm non determinerà il blocco delle attività produttive, delle attività lavorative, né tantomeno il blocco dei trasporti e della circolazione delle merci da e per le aree richiamate». Lo scrive il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, parlando del provvedimento anti-contagio del governo in un messaggio inviato a tutte le strutture territoriali. «Cari colleghi -scrive Panucci- abbiamo seguito tutta la notte i vari passaggi che hanno portato all'approvazione del dpcm che entra in vigore oggi e fino al 3 aprile prossimo». Il decreto, all’articolo 1, prevede l'estensione di una serie di restrizioni a tutta la Lombardia e a 14 Province tra Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche, e misure di restrizione più severe a carattere nazionale. '«In queste ore -sottolinea Panucci- abbiamo ricevuto moltissimi quesiti interpretativi e abbiamo sentito sia il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che gli uffici di palazzo Chigi, nonché il capo di Gabinetto del ministero degli Interni, i quali confermano tutti che rientrano tra le “comprovate esigenze lavorative” tutte le attività di impresa». «A breve -assicura il dg-dovrebbero essere forniti chiarimenti interpretativi, nonché le linee guida ai Prefetti da parte del ministero dell'Interno. Vi terremo aggiornati tempestivamente su tutte le novità delle prossime ore rimanendo a disposizione con i colleghi della task force per tutti i necessari chiarimenti», conclude.
Figc convoca consiglio per martedì
«Vista la richiesta del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, sentito il Presidente del Coni Giovanni Malagò e preso atto della volontà del Consiglio della Lega di Serie A, titolata ad organizzare il campionato, di seguire le prescrizioni inserite nel DPCM sull'emergenza Covid19 e quindi di volere disputare le gare in programma a porte chiuse, il Presidente della Figc Gabriele Gravina ha convocato un Consiglio Federale straordinario per martedì 10 marzo». Lo dichiara all’Ansa una fonte qualificata della Federcalcio.
Germania, evitare viaggi zone Italia soggette a restrizioni
Il ministero degli Esteri tedesco ha aggiornato gli avvertimenti dei viaggi in Italia e viene adesso «sconsigliato» ai tedeschi di recarsi nelle zone soggette a restrizioni, «se non necessario». Vengono indicate: Lombardia, Emilia Romagna, la provincia di Bolzano, la città di Vò e la provincia di Padova. I cittadini vengono inoltre invitati a controllare che le eventuali manifestazioni, a cui intendono partecipare nel Nord Italia, non siano state disdette, e a verificare la disponibilità delle compagnie di volo.
Assolombarda, nessun blocco a produzione o merci
«Alcuni chiarimenti al Dpcm che impatta su imprese e lavoratori: rientrano tra 'comprovate esigenze lavorative' tutte le attività di impresa”. Lo chiarisce in un tweet Assolombarda dal suo account ufficiale. «Nessun blocco ad attività produttive e lavorative nè a trasporti e circolazione delle merci».
Bonaccini: in Dpcm ambiguità, hanno creato incertezze
«Ribadisco la necessità di unità nel Paese per affrontare tutti insieme l'attuale emergenza. Per questo serve piena collaborazione tra tutte le istituzioni e noi, come sempre, siamo qui per questo». Lo scrive il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini su Facebook.
«Il testo del Dpcm emanato nella notte dal Governo contiene alcune ambiguità che hanno creato incertezze fra cittadini, imprese e lavoratori e il nostro compito è dare risposte». «Urgente fare chiarezza», scrive.
Prefetto Lodi, sono positivo
Il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, è risultato positivo al test del Covid-19. Come si legge in una nota della Prefettura di Lodi, sono risultati positivi “il prefetto Marcello Cardona, il Vicario della Prefettura, il Capo di Gabinetto e gran parte del personale”. I positivi “sono stati tutti posti in quarantena nei loro domicili” e “la Sala operativa, il CCS sono stati chiusi in data odierna”. “Il prefetto continua a lavorare dal proprio alloggio sitoall'interno del Palazzo di Governo”, conclude la nota.
Confcommercio, forniture alimenti regolari. Non ammassarsi nei supermercati
«Non vi è nell'immediato il rischio di non reperire prodotti alimentari e i nostri lavoratori stanno garantendo questo servizio essenziale. Occorre però prestare attenzione alle misure previste dal Dpcm che i nostri associati hanno tutta l'intenzione di rispettare». Così Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio e presidente della federazione italiana dettaglianti alimentari, sulla situazione del settore alla luce delle nuove disposizione su coronavirus.
«Chiediamo ai consumatori di attenersi alle linee guida, evitando inutili ammassamenti perché il servizio sarà garantito per tutta la settimana, ininterrottamente, e molti punti vendita stanno anche predisponendo servizi di consegna a domicilio» afferma Confcommercio in una nota -. L'accesso ai supermercati e negozi alimentari sarà controllato per fare in modo che non vi siamo assembramenti e che venga garantita la distanza minima di sicurezza di 1 metro».
Parma-Spal per il momento non si gioca
Parma-Spal per il momento non si gioca. Le due squadre erano pronte a entrare in campo, ma sono state fatte rientrare negli spogliatoi.
Al Tardini le squadre sono state fermate pochi minuti prima del fischio d'inizio alla luce della richiesta del governo attraverso il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, di sospendere subito il campionato. Lega e Figc sono ora in contatto e la decisione sarà presa entro trenta minuti.Per saperne di più / Gravina: campionato di calcio a rischio stop se un giocatore risulta positivo
«Comprovate esigenze lavorative», in arrivo le norme interpretative
Di fronte alla grande confusione ingenerata dal decreto il mondo imprenditorie sta chiedendo chiarimenti ufficiali. Sia il ministro Patuanelli che gli uffici di Palazzo Chigi nonché il Capo di Gabinetto del Ministero degli Interni confermano che rientrano tra le “comprovate esigenze lavorative” tutte le attività di impresa, quindi il DPCM non determinerà il blocco delle attività produttive, delle attività lavorative, nè tantomento il blocco dei trasporti e della circolazione delle merci da e per le zone arancioni.
A breve dovrebbero essere forniti chiarimenti interpretativi, nonché le linee guida ai Prefetti da parte del Ministero dell'Interno.Oms, da Italia passi coraggiosi, solidali
«Il governo e i cittadini italiani stanno compiendo passi audaci e coraggiosi per rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro paese e il mondo. Stanno facendo autentici sacrifici. L'Oms è solidale con l'Italia ed è qui per continuare a sostenerla». Lo scrive su Twitter il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, ripostando il tweet del governo con la foto del premier Giuseppe Conte che firma il decreto.
Coldiretti, in area un terzo Made in Italy alimentare
Nelle aree interessate dal nuovo decreto sul Coronavirus si produce «un terzo del Made in Italy agroalimentare”. Per questo Coldiretti chiede che si dia “continuità alle attività produttive nelle campagne” e offre “piena disponibilità a collaborare con le autorità regionali e di governo per non compromettere la mobilità di merci e persone necessarie all'attività produttiva, nel rispetto delle norme di sicurezza”.
“Per assicurare le necessarie forniture alimentari al Paese - ha osservato in una nota il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - è importante che siano stati recepite nel decreto le nostre sollecitazioni al Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova per dare continuità alle attività produttive nelle campagne dove vanno seguiti i cicli stagionali, dalla semina alla raccolta e garantita la cura delle piante e l'assistenza e l'alimentazione degli animali allevati nelle stalle, ma anche i mercati di vendita diretta, la trasformazione industriale e le consegne per la distribuzione commerciale”.Campania, Sicilia, Molise e Basilicata, quarantena per chi viene da zona «arancione»
Obbligo di isolamento domiciliare per le persone che rientrano dalla zona arancione: Lombardia e le 14 province del Nord citate nel Dpcm dell’8 marzo. Lo prevedono le ordinanze che sono state emanate in queste ore da Campania, Sicilia, Molise e Basilicata.
Borrell chiama Di Maio, solidarietà Ue all’Italia
L'alto rappresentante Ue Josep Borrell, secondo quanto si apprende, ha chiamato stamattina il ministro degli Esteri Luigi Di Maio per esprimere solidarietà al popolo italiano colpito dall'emergenza coronavirus. Il ministro Di Maio, apprezzando il messaggio di Borrell, ha ribadito che in questa fase è fondamentale la solidarietà di tutta l'Europa evitando qualsiasi tipo di discriminazione.
Lombardia, Fontana: avrei voluto misure più rigide
«Personalmente sarei stato un pochino più rigido nelle misure che attengono al cosiddetto distanziamento sociale, avrei cercato di impedire occasioni di contatto»: il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha commentato in questo modo, all'Indignato speciale su Rtl il decreto sul Coronavirus firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Purtroppo - ha aggiunto - la gente a ieri non si è resa conto della situazione. Mi hanno mandato foto di code interminabili di piste da sci, fotografie di assembramenti nei bar. La gente non ha ancora capito che è una situazione in cui tutti dobbiamo fare uno sforzo, rinunciare a una parte della nostra libertà» per bloccare il contagio.
«Forse - ha concluso - ci sarebbero dovuti essere più impegni
per mettere davanti a una realtà oggettiva i nostri cittadini».Milan-Genoa; Scaroni, «Non vado a S.Siro»
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, non sarà oggi a San Siro per la partita dei rossoneri con il Genoa, in programma, come tutti gli eventi calcistici, porte chiuse. Lo annuncia al telefono con l'Ansa, e spiega:
«Come club stiamo applicando e applicheremo tutte le disposizioni delle autorità con il massimo rigore e attenzione. Per la partita di oggi abbiamo ristretto al massimo gli accessi. Anche io seguirò la partita da casa, così come tutti i nostri tifosi».Mibact, chiusi musei, scavi, cinema e teatri
In base alle nuove misure per la lotta alla diffusione del coronavirus, sono chiusi in tutta Italia musei, parchi archeologici, archivi, biblioteche, cinema e teatri: a precisarlo è il ministero dei Beni culturali e del Turismo.
«La presidenza del Consiglio ha adottato a partire dall'8 marzo 2020, nuove misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica COVID-19 nelle cosiddette zone rosse e sull'intero territorio nazionale», si legge da questa mattina sul sito e su tutti i canali social del ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. «In tutta Italia è prevista: - la sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; - la sospensione del servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (sono quindi inclusi musei, archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici)».
Enac, tutti aeroporti aperti e operativi
“Enac informa che tutte le infrastrutture aeroportuali, comprese quelle all'interno delle zone soggette a restrizioni, sono aperte e operative, come da indicazioni del Comitato Operativo della Protezione Civile”. Lo si legge in una nota dell'ente nazionale per l'aviazione civile in merito alle indicazioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio del Ministri di questa notte.Ad Asti è assalto ai supermercati
Supermercati presi d'assalto, già dall'apertura, ad Asti. Parcheggi pieni e code alle casse, per far incetta di prodotti di prima necessità in alcuni dei più frequentati store della grande distribuzione. Al momento non si registrano invece grandi afflussi di veicoli in entrata e uscita ai due caselli autostradali di Asti Est e Asti Ovest. La stazione ferroviaria è deserta.
Lombardi disorientati, ma posso tornare a casa?
“Sono andata a Verona ad assistere i miei genitori anziani... torno a Varese nelle prossime ore. Posso far rientro a casa tranquillamente?”. “Ma non ho capito se possiamo andare al lavoro che si trova all'interno della zona rossa”. “Ma camion e merci viaggiano?”. Sono tanti i dubbi dei lombardi sul decreto firmato nella notte dal presidente del Consiglio con le nuove misure e limitazioni per evitare il contagio dal Coronavirus.
E con le loro domande affollano i social, rivolgendosi spesso direttamente ai sindaci. “Se continueremo ad essere obbligati a prendere i mezzi, ad
andare al lavoro, se faremo pausa pranzo al bar... non finirà maiquesto incubo!” c'è chi si lamenta. “Per amor del cielo -qualcuno si rivolge al sindaco di Milano Giuseppe Sala - fermi quegli irresponsabili dei suoi cittadini che in queste ore si stanno riversando in massa al Sud prima che sia troppo tardi”. E se c'è chi gli rinfaccia che il suo invito “a non fermare
Milano era da completo irresponsabile”, c'è anche chi lo ringrazia per l'impegnoEmiliano ordina quarantena per chi rientra in Puglia
Una ordinanza che dispone l'isolamento fiduciario per 14 giorni per chi da ieri è rientrato in Puglia dalla Lombardia e dalle province indicate dal nuovo Dpcm sull'emergenza Coronavirus è stata firmato nel corso della notte dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Lo ha annunciato lo stesso governatore in un post su Facebook dopo le notizie “sulla 'fuga' da parte di centinaia di persone che, in vista dell'entrata in vigore del Dpcm, hanno lasciato” la Lombardia e le Province indicate nel decreto.A Milano supermercati affollati già all'apertura
Hanno aperto alle 9 e si sono riempiti subito: non ci sono assalti né lunghe code nei grandi supermercati di Milano ma è evidente che non è una domenica qualsiasi.
'C'è stata subito tanta gente, sarà una lunga giornata”, spiega un addetto alla sicurezza in un'Esselunga mentre blocca la gente all'ingresso facendola entrare a scaglioni. “Stiamo un po' a distanza”, è la frase che si sente pronunciare tra le persone nelle corsie, mentre fuori i venditori di mimose rimangono con i loro banchetti pieni. Non è un 8 marzo e non è una domenica qualsiasi, infatti, e i milanesi prendono le misure al nuovo decreto, iniziando a fare la spesa. Con le mascherine o coprendosi in qualche modo il viso, con un solo carrello ma riempiendolo per bene e, per ora, senza situazioni di particolare ressa. Ma sarà una lunga giornata, come ben sanno i lavoratori dei supermercati.
Alle 11 a Milano comitato ordine e sicurezza
Alle 11 si riunirà in prefettura a Milano il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, per esaminare il decreto firmato nella notte dal presidente del Consiglio con le nuove misure e restrizioni per evitare il contagio da Coronavirus. A presiederlo sarà il prefetto Renato Saccone.Emiliano, non portate in Puglia epidemia
“Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l'autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l'epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l'entrata in vigore del decreto legge del Governo”. E' l'appello del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un post pubblicato la scorsa notte.Calabria, quarantena obbligatoria per chi arriva da Lombardia e dalle 14 province
“Sto firmando un'ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province, un provvedimento per cui chiedo la collaborazione attiva dei sindaci, subito”. Cosi' Jole Santelli, presidente Regione Calabria.
Autostrade, per laghi e mare poche auto
Poche auto, corsie a tratti deserte: così si presentano le autostrade che conducono da Milano verso i laghi e verso il mare della Liguria. Nonostante il meteo, nel primo giorno da 'zona rossa' abbia regalato alla Lombardia un tempo da gita fuori porta, sono poche le vetture che circolano all'autostrada dei Laghi e sulla Milano-Genova. Scarso traffico anche sull'autostrada del Sole, segno che per ora non c'è un flusso di persone che intendono lasciare la Lombardia in auto.Regione Veneto, misura sproporzionata
Il Veneto si oppone alla creazione delle tre zone di isolamento nella regione previste dal Dpcm. Nelle controdeduzioni inviate al Governo, il comitato tecnico scientifico di supporto all'Unità di crisi aveva chiesto “lo
stralcio delle 3 province di Padova Treviso e Venezia dal decreto”. A fronte di cluster circoscritti, “e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende - è scritto nelle controdeduzioni - il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all'andamento epidemiologico”.
Milano, terminal bus affollato sin dall'alba
È affollato da prima delle 7 il terminal di Lampugnano, a Milano, il principale scalo per i pullman di linea diretti in tutta Italia e all'estero.
Sono circa in 150 ad attendere gli autobus soprattutto stranieri, preoccupati di non poter tornare al loro Paese, e studenti, che per lo stesso motivo vogliono rientrare in famiglia. In genere, a quest'ora della domenica mattina lo scalo è quasi deserto.
Fontana, a Roma si sono mossi in ritardo
La bozza del Decreto del presidente del Consiglio “sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, con misure più incisive che invitano i cittadini alla prudenza. Ma non posso non evidenziare che il testo è, a dir poco, pasticciato e necessita chiarimenti da parte del governo stesso per consentire ai cittadini di capire cosa si può fare o meno”. Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“A Roma qualcuno non ha capito bene la situazione o quantomeno l'ha capita con un certo ritardo - spiega, prima dell'arrivo del documento -. Noi abbiamo sempre cercato di rendere chiaro il quadro, con numeri, dati scientifici e proiezioni, ma non ci hanno creduto”. Le misure restrittive, che “sono necessarie”, stanno sottoponendo i lombardi a “una prova difficile. Ma so anche che supereremo questo momento se tutti quanti ci impegniamo a collaborare”.Il testo del Dpcm firmato da Conte
Il decreto firmato dal premier Conte - che sarà in vigore dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, quasi sicuramente oggi, - è diviso in 5 articoli più un allegato sulle misure igienico-sanitarie.
Media esteri, la «Lombardia in quarantena»
Le misure prese dal governo italiano per cercare di fermare la diffusione del coronavirus nel Paese dominano oggi i siti web dei principali media mondiali. La Bbc apre la sua pagina 'Mondo' con un articolo dal titolo 'Il Nord Italia mette in quarantena 16 milioni di persone' e definisce “drammatica” l'escalation degli sforzi nel Paese per contenere il virus.
Anche il quotidiano francese Le Monde dedica l'apertura del suo sito all'Italia titolando 'Coronavirus: l'Italia mette in quarantena milioni di abitanti nel nord del Paese'. L'Italia, “Paese più colpito d'Europa dal coronavirus - scrive il giornale - innalzerà rapidamente il suo livello di allerta”. E poi: “Il governo ha deciso di mettere in quarantena, 'nelle prossime ore', tutta la Lombardia”. Il belga Le Soir apre la sua homepage
con un articolo intitolato 'Coronavirus: l'Italia metterà in quarantena Milano, Venezia e altre zone'. Il giornale precisa poi che “Milano ha poco meno di 1,4 milioni di abitanti e la Lombardia conta 10 milioni di persone”.Il quotidiano spagnolo El Pais titola: 'L'Italia decreta l'isolamento di 16 milioni di persone' e pubblica l'immagine di due poliziotti con la mascherina. Nell'articolo il giornale scrive che l'Italia “ha deciso di prendere le misure più radicali rispetto a quelle finora adottare fuori dalla Cina” per contenere il coronavirus. Sempre in Spagna, il quotidiano La
Vanguardia scrive che il “coronavirus sta per paralizzare il motore economico italiano”, spiegando che “l'intera Regione della Lombardia, la locomotiva del Paese, diventerà una zona rossa a causa del coronavirus”.
Il quotidiano britannico Guardian apre la sua edizione online con una fotografia del premier Giuseppe Conte sotto al titolo: “Il primo ministro italiano firma un decreto di lockdown che interessa milioni nel nord”. Le nuove misure, sottolinea il Guardian, riguardano “più di un quarto della popolazione italiana”. Sulla stessa linea l'Independent, che titola 'Coronavirus: l'Italia prevede di mettere in quarantena l'intera
regione della Lombardia'. Si tratta, prosegue, della “più grave escalation delle misure di prevenzione del coronavirus che verranno adottate fuori dalla Cina”. L'emittente americana Cnn titola sulla homepage del proprio
sito 'L'Italia del nord sotto lockdown'. Un “lockdown”, scrive da parte sua il New York Times, imposto “a rischio dell'economia per combattere il virus”.
Il nuovo Dpcm: vincoli per tutta Italia, controlli dei prefetti, sanzioni
Il monitoraggio della quarantena è affidato al prefetto, che può utilizzare per i controlli anche le Forze armate e i Vigili del Fuoco. L'articolo 4 del Dpcm detta poi il riferimento all'articolo 650 del Codice penale per quanto riguarda le sanzioni; - l'articolo 5 detta la decorrenza e la durata (8 marzo - 3 aprile) e dispone il superamento di quanto dettato con i Dpcm dell'1 e del 4 marzo; - l'allegato al Dpcm ripropone le misure di cautela da osservare nei rapporti interpersonali, quali la distanza di almeno un metro, l'evitare abbracci e strette di mano, usare la mascherina solo se si è malati.
Anche nel Dpcm dell'8 marzo si richiama quindi l'articolo 650 del Codice penale per l'aspetto delle sanzioni. L'articolo recita: «Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro». La stessa previsione era già contenuta nel decreto legge n. 6 del 23 febbraio e può essere riferita a tutte le disposizioni fin qui emanate: decreti legge (n. 6 e n. 9) , Decreti della presidenza del Consiglio, Ordinanze del ministero della Salute ecc.
Decreto in 5 articoli, oggi pubblicato in Gazzetta
Il decreto firmato dal premier Conte - che sarà in vigore dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale - è diviso in 5 articoli più un allegato sulle misure igienico-sanitarie: 1) misure urgenti di contenimento del contagio in Lombardia e le 14 province 2) misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus 3) misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale 4) monitoraggio delle misure 5) disposizioni finali
La lista delle 14 province in quarantena, insieme alla Lombardia. Consentito il ritorno al proprio domicilio
I provvedimenti stringenti per combattere il coronavirus saranno applicati oltre che alla regione Lombardia alle province di Modena, Parma, Piacenza,Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.
“Sarà consentito il rientro al proprio domicilio”. Così il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, spiegando l'estensione del regime di zona rossa.Conte firma Dpcm, chiude la Lombardia e 14 province
«Vincolo di evitare ogni spostamento' in Lombardia e in 14 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche». Il premier Conte firma un decreto del presidente del Consiglio che limita le possibilità di movimento nelle zone più colpite dal contagio Coronavirus. «Non è un divieto assoluto», spiega il premier: «sarà possibile muoversi per lavoro, emergenze e motivi di salute. Ma la polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando nei territori più a rischio». «Mi assumo la responsabilità politica» di queste decisioni: «Ce la faremo», dice Conte a notte fonda.
I Governatori: parti del decreto dubbie e pasticciate
I Governatori di Lombardia ed Emilia Romagna hanno chiesto modifche alla bozza del decreto. Non tanto nella sostanza quanto nella forma per chiarirne l’applicazione e rendere chiaro a cittadini e imprese quali saranno i reali divieti. Così nella serata di sabato non si era ancora arrivati alla firma del decreto che sarà quindi firmato domenica 8 dal presidente del consiglio ed entrerà in vigore lunedì 9.
«Alcune parti del provvedimento - ha detto il presidente della Regione
Emilia-Romagna Stefano Bonaccini- possono risultare di dubbia interpretazione e di difficile applicazione. C'è addirittura chi ci sta chiedendo se lunedì potrà recarsi o meno al lavoro o se verrà introdotto il fermo produttivo».
«Ben comprendendo - ha aggiunto Bonaccini - che queste nuove limitazioni sono dettate da indicazioni imprescindibili del Comitato tecnico-scientifico e condividendo l'obiettivo di contenere con ogni mezzo la diffusione del virus, riteniamo necessario poter meglio valutare la coerenza dei provvedimenti, che impattano peraltro in modo disomogeneo sul nostro territorio regionale».
Anche il governatore della Lombardia Fontana ha detto che “siamo sulla strada giusta” ma ha parlato di bozza “pasticciata”.
L’assessore regionale lombardo Gallera ha aggiunto: “Evitare gli spostamenti significa che è un obbligo o non è un obbligo?”. Ha poi spiegato durante una trasmissione tv: “ Sulla “dizione 'evitare' noi ci siamo confrontati con il ministro; questo termine evita il fatto che ci debbano essere certificazioni o un controllo militare del territorio che in questo momento sarebbe incomprensibile; è un forte invito con un controllo che si verificherà immagino con dei posti di blocco”.
In pratica secondo l’assessore “il decreto dice ai milanesi che da lunedì possono muoversi per andare a lavorare anche fuori regione o dove devono andare, poi tornano e devono stare a casa. Possono andare a Brescia o Concorezzo, ma devono rimanere a a casa per il resto del tempo”.Il governatore del Veneto Zaia ha annunciato che se il decreto resterà così chiederà modifiche: “Per applicarlo le norme devono essere chiare”.
Insomma, dubbi che hanno portato al rinvio della firma a domenica 8.
In province contagio stop matrimoni-funerali
In Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche dall'8 marzo al 3 aprile “sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri”. Lo prevede la bozza di dpcm, ancora in fase di elaborazione da parte del governo. L'apertura di chiese e luoghi di culto è condizionata alla possibilità di evitare assembramenti.
In province contagio scuole chiuse fino al 3 aprile
In Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche le scuole di ogni ordine e grado e le università sono chiuse fino al 3 aprile. Lo prevede la bozza di nuovo dpcm, ancora suscettibile di modifiche, che dovrebbe essere adottato nelle prossime ore.
Norme più stringenti per tutta Italia
Nella nuova versione del decreto - nel quale sarebbe confluito un secondo dpcm - ci sarebbero nuove restrizioni per tutta l’Italia, senza limitazioni geografiche. «Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari», si legge nella bozza , ancora soggetta a possibili modifiche da parte di Palazzo Chigi. Sempre con roferimento alle regole applicabili a livello nazionale, il Dpcm prevede che sull'intero territorio nazionale «sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati». Ancora: «sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Stop anche a discoteche e pub in tutta Italia.
Nuovo decreto: restrizioni in Lombardia e 11 province fino al 3 aprile
In base alla bozza di Dpcm le misure urgenti di contagio - fino al 3 aprile - si applicano alla Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Paova, Treviso, Asti e Alessandria. Ecco le restrizioni: evitare ogni spostamento in entrata e uscita dai territori indicati, a meno che no si tratti di spostamenti motivati da indifferibili esigenze di lavoro o situazioni di emergenza. Sono sospesi eventi sportivi (ammessi solo quelli a porte chiuse o senza pubblico). Chiusi gli impianti nei comprensori sciistici, sospese tutte le manifestazioni (cinema, teatri, pub, scuole di ballo, eccetera). Sono sospese le scuole (dai servizi educativi per l’infanzia alle scuole di ogni ordine e grado) e le università, ferma restando la possibilità di didattica a distanza. Sospesi anche i concorsi (ad eccezione di quelli con valutazione sulla base del curriculum o in modalità telematica): inclusi gli esami di Stato e di abilitazine all’esercizio della professione di medico chirurgo e quelli per il personale della protezione civile. Consentite le attività di ristoranti e bar (a distanza di un metro) e le attività commerciali sono ammesse ma con accessi contingentati.
Nuovo decreto: Lombardia zona arancione, in arrivo forti limiti agli spostamenti ma niente chiusure totali
Entrare in Lombardia e, probabilmente, in alcune zone di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte potrebbe essere consentito solo per motivi «gravi e indifferibili». A quanto si apprende il nuovo decreto al quale sta lavorando il governo - e ora all’attenzione della Regione Lombardia - dovrebbe contenere l’istituzione di una zona arancione in tutta la Lombardia con una serie di limitazione agli spostamenti.
Previste limitazioni molto stringenti: sospensione attività pubbliche, chiusi musei, palestre, piscine, teatri, stop ai concorsi pubblici ad esclusione del personale sanitario.Le riunioni di lavoro dovranno essere rinviate e si dovrà privilegiare lo smart working. Nel decreto c'è un invito a limitare la mobilità interna alle «zone di sicurezza».
Il decreto - che dovrebbe essere varato questa sera - dovrebbe prevedere anche la proroga della chiusura delle scuole fino al 2 aprile.
Assessore Gallera: le misure per la “zona rossa” danno risultati
«È necessaria una rarefazione della nostra vita sociale ma quel messaggio non è passato. Quindi chiediamo delle misure per far capire a tutta la popolazione che c'è la necessità assoluta di rallentare la nostra vita per rallentare la diffusione del virus»: è quanto ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera in una diretta Facebook. Le misure auspicate da Gallera sono state condivise con i sindaci «che vedono con mano la sofferenza dei nostri ospedali e abbiamo trovato in loro una grandissima solidarietà rispetto alle nostre preoccupazioni, all'evidenza della grande complessità di questo fenomeno».
I dati del contagio da coronavirus nel Lodigiano continuano ma «sono sempre più contenute», ha aggiunto Gallera in un altro passaggio della sua diretta Fb sottolineando che è un «segno che le misurenella “zona rossa” danno alcuni risultati». Al momento i contagiati nel Lodigiano sono 811, 761 quelli in provincia di Bergamo, 413 a Brescia, 361 nel Milanese (di cui 158 in città), 221 a Pavia, 562 a Cremona, 71 a Monza, 27 a Varese, 23 a Como, 35 a Lecco, 27 a Varese e sei a Sondrio..
Assessore Gallera: contagi cresciuti in modo esponenziale
«Il 28 febbraio le persone in terapia intensiva per coronavirus erano 50, oggi sono 359: sono i numeri che per l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera testimoniano come il contagio «sia cresciuto in maniera esponenziale», «ed è ciò - ha detto - che ci preoccupa di più».
Regione Piemonte: reparti ad hoc in ogni ospedale idoneo
Il Piemonte sta attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti da destinare all'emergenza, «in modo - spiega l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi - da evitare il più possibile la “movimentazione turistica” dei pazienti verso i Covid Hospital». «Secondo la letteratura scientifica - spiega Icardi - a ogni posto di rianimazione corrispondono 5 posti di ventilazione e 20 di ricovero ordinario. Su questo paradigma stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l'obiettivo di mantenere pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital».
In Lombardia ed Emilia il maggior incremento di decessi
Dai dati forniti nel corso del punto stampa quotidiano della Protezione Civile emerge che sono 2.742 i malati di coronavirus in Lombardia, 937 in Emilia-Romagna, 505 in Veneto, 202 in Piemonte, 201 nelle Marche, 112 in Toscana, 72 nel Lazio, 61 in Campania, 42 in Liguria, 39 in Friuli Venezia Giulia, 33 in Sicilia, 23 in Puglia, 24 in Umbria, 14 in Molise, 14 nella provincia di Trento, 11 in Abruzzo, 9 nella provincia di Bolzano, 8 in Valle d'Aosta, 5 in Sardegna, 4 in Calabria e 3 in Basilicata. Le vittime sono 154 in Lombardia (19 in più di ieri), 48 in Emilia Romagna (+11), 13 in Veneto (+1), 6 nelle Marche (+2), 5 in Piemonte (+1), 4 in Liguria (+1), 2 in Puglia (+1) e uno nel Lazio. Complessivamente sono finora 5.883 i contagiati totali, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 42.062, dei quali oltre quasi 30mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
Sindaco Nardella e Governatore Musumeci in autoisolamento dopo incontro con Zingaretti
«Così come previsto dalle autoritàsanitaria mi sono posto in autoisolamento perché sono stato a contatto nei giorni scorsi con il Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti - dichiara il sindaco di Firenze, Dario Nardella intervistato da Radio Radicale - non sono positivo al coronavirus - ha concluso - ma lavorerò da casa in ottemperanza alle disposizioni sanitarie». In isolamento volontario a casa propria, dove dovrà controllare la temperatura corporea due volte al
giorno ed effettuare un tampone mercoledì prossimo, anche il presidente della Regione Sicilia Nello Musmeci. Il Governatore siciliano
è stato seduto accanto a Zingaretti durante il vertice sul coronavirus che si è svolto a Palazzo Chigi ill 4 marzo.Intensivisti lombardi: fenomeno impossibile da gestire
«Nonostante l'enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento degli strumenti disponibili una corretta gestione del fenomeno è impossibile»: questo scrive il Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia in un documento inviato al presidente della Regione Lombardia cui viene chiesto di portarlo all'attenzione del Governo e del commissario all’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli. «In assenza di tempestive ed adeguate disposizioni da parte delle Autorità - si legge - saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria».
«Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine si sono ridotte a livelli prossimi allo zero» e «l'intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall'infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato».
«Anche per questo motivo - concludono gli intensivisti - è assolutamente necessaria l'immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell'epidemia». Al momento, i posti letto in terapia intensiva disponibili in Lombardia sono 859, di cui il 359 (il 42% del totale) sono occupati da persone che risultano positivi al coronavirus.Iss: età media delle vittime 81 anni
«La mortalità riguarda persone molto anziane, con un'età media che supera gli 81 anni. Sono prevalentemente maschi, prevalentemente portatori di più patologie (l'80% ne ha più di due) e solo il 2% non ha più patologie». Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa di aggiornamento sul coronavirus nella sede della Protezione Civile, a Roma. «La sintomatologia - aggiunge - è rappresentata dall'associazione di febbre e difficoltà a respirare. Gli anziani con questi sintomi contattino il proprio medico, il 112, stiano a casa e non affollino i pronti soccorsi o le sale d'attesa dei medici».
Brusaferro (Iss): rispettare misure di contenimento anche dove si registrano pochi casi
«Abbiamo evidenze di atteggiamenti superficiali, servono grande attenzione e consapevolezza» sulle misure contro il coronavirus. Così Silvio Brusaferro dell'Iss in conferenza stampa. «Anche dove ci sono pochi casi bisogna adottare questi comportamenti per far diffondere più lentamente l'infezione. L'andamento mostra oggi una crescita, focalizzata su alcuni poli, serve un supporto perché la circolazione attorno venga rallentata».
Malati aumentati del 29%, vittime +18%
È del 29,24% l'aumento dei malati di coronavirus in Italia rispetto a ieri. Si è passati dai 3.916 di ieri ai 5.061 di oggi. Il numero delle vittime, invece, è salito del 18,27%, dai 197 di ieri ai 233 di oggi. Quello dei guariti è salito del 12,62%, passando dai 523 di ieri ai 589 di oggi. È quanto si evince dai dati diffusi dalla Protezione Civile nella conferenza stampa quotidiana sul coronavirus.
Borrelli (PC): 66 nuovi guariti, 1.115 casi positivi in più, 233 i morti totali (+36, in calo)
I guariti da Covid-19 sono 589, 66 in più rispetto a ieri. In calo di deceduti a causa dei coronavirus, che sono 36 (ieri 49), per un totale di 233. I cittadini che sono ufficialmente affetti dal virus sono attualmente 5.061, 1.145 in più rispetto al dato registrato ieri, ma «in Lombardia si sono aggiunti più di 300 casi positivi che nei giorni scorsi non erano stati conteggiati dal laboratorio di Brescia». Così il commissario all'emergenza coronavirus Angelo Borrelli in conferenza stampa nella sede della Protezione civile a Roma. I malati ricoverati in terapia intensiva sono 567, 105 in più rispetto a ieri. Di questi 567 ben 359 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 50 casi. Sono invece 2651 i malati con sintomi ricoverati e 1.843 quelli in isolamento domiciliare.
Borrelli (PC): potenziare produttori di mascherine in Italia
«Stiamo potenziando la capacità di risposta di fornitura delle mascherine, quella ordinaria che hanno le Regioni, ma stiamo anche studiando azioni di potenziamento di quelli che possono essere i produttori nazionali, potenziando la produzione nazionale che è molto scarsa». Così il commissario all'emergenza coronavirus Angelo Borrelli in diretta su Rai 1. «Abbiamo scandagliato il mercato nazionale e internazionale, abbiamo esercitato in Italia il divieto all'esportazione delle mascherine, su questo ho firmato un'ordinanza una settimana fa - ha aggiunto Borrelli -, stiamo facendo tutto il possibile per preservare i nostri medici e tutti quelli che hanno bisogno di indossare le mascherine».
Ordine medici: morto medico anestesista
Chiara Filipponi, anestesista dell'ospedale di Portogruaro, è morta in seguito alla sovrapposizione del Covid-19, contratto sembra durante un ricovero in un'altra struttura, a una sua malattia preesistente. A renderlo noto è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. Secondo il presidente dell’Ordine la dottoressa Filipponi dovrebbe essere la prima vittima del coronavirus in Italia. «Purtroppo abbiamo notizia di molti colleghi delle zone rosse e comunque del Nord Italia che si sono contagiati, presumibilmente durante lo svolgimento della professione. Alcuni di loro sono in gravi condizioni» ma non ci sono dati ufficiali.
Borrelli (PC): criticità per rianimazione in Lombardia, ma posti liberi in altre regioni
«C’è qualche criticità per i posti letto negli ospedali della Lombardia, ma abbiamo posti liberi in altre regioni per soccorrere la Regione Lombardia», nel caso la richiesta venga formalizzata. Lo ha detto il commissario della Protezione civile Angelo Borrelli in diretta su Rai 1.
L’Emilia Romagna raddoppia il numero di letti di terapia intensiva
Massimo impegno da parte della Regione Emilia-Romagna per potenziare la rete ospedaliera, incrementando il numero dei posti letto in terapia intensiva, in vista della gestione della diffusione del coronavirus. Questo avverrà, comunica la Regione, in particolare, per le strutture ospedaliere del piacentino dove è previsto - già a partire da oggi con l'ospedale di Castel San Giovanni - il raddoppio delle postazioni di terapia intensiva, che passeranno da 15 a 33 (oltre le 9 postazioni per l'attività ordinaria, extra coronavirus).
Fonti governo: tra stasera e domani nuovo Dpcm di Conte su nuove “zone rosse”
Il nuovo Dpcm che dovrebbe delineare anche le nuove zone rosse potrebbe essere firmato dal presidente del Consiglio - si apprende in ambienti di governo - tra stasera e domani.
Per approfondire: Smart working, distanza tra le persone e scuole chiuse: cosa prevede il Dpcm sul coronavirus
Governatore Fontana al governo: misure stringenti in tempi rapidi
«I sindaci, alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della ”pressione” del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere
puntualmente inviati al Governo e al commissario Angelo Borrelli, hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose in base alle quali si possano chiedere sacrifici alle comunità. È chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime». Così ilgovernatore della Lombardia Attilio Fontana dopo l'incontro con i sindaci dei 12 capoluoghi lombardi.
34 nuovi casi in Toscana, superata quota 100
Dall'ultimo monitoraggio di ieri, venerdì 6 marzo, sono in tutto 34 i nuovi tamponi risultati positivi al test per il coronavirus eseguiti oggi nei laboratori di virologia e microbiologia delle Aou toscane. Ad oggi sono dunque, complessivamente, 113 i tamponi risultati positivi al test del Coronavirus in Toscana: di questi 3 sono clinicamente guariti. Lo rende noto la Regione Toscana. Questa la suddivisione per provincia di segnalazione: 27 Firenze, 6 Pistoia, 3 Prato; 15 Lucca, 16 Massa Carrara, 11 Pisa, 6 Livorno; 2 Grosseto, 19 Siena, 8 Arezzo. Sono 3 i casi clinicamente guariti e 110 quelli attualmente positivi. Ancora, le persone in isolamento domiciliare sono 1.720, di cui 641 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Gli altri 1.079 casi in isolamento sono contatti stretti di casi positivi.
Governatore Musumeci: stop allo sbarco passeggeri da Msc a Messina
«Valutare se impedire lo sbarco a Messina dei 2.250 passeggeri della nave da crociera Opera della Msc, per contenere il diffondersi del coronavirus». È quanto chiede all'Unità di crisi nazionale la Protezione civile della presidenza della Regione siciliana, su disposizione del governatore Nello Musumeci. La nave, già rifiutata da Malta, è appena approdata nella città dello Stretto. «Non conoscendo la situazione sanitaria a bordo - dice Musumeci - bisogna garantire utili misure sanitarie».
In Italia 5,7% dei decessi con Covid-19 del mondo
Il 5,7% dei decessi di persone con infezione da Covid-19 nel mondo sono avvenuti in Italia. Questa percentuale ci rende secondi solo alla Cina, che conta l'88% dei decessi, ovvero 3.044. È quanto si ricava dai dati diffusi nell'aggiornamento “Coronavirus: quello che c'è da sapere”, pubblicato dall'Istituto Malattie Infettive Spallanzani il 6 marzo. Dai dati, basati su quelli dello European Centre for Disease Prevention and Control integrati con quelli della Protezione Civile, emerge che i 197 decessi conteggiati nel nostro Paese rappresentano il 5,7% dei 3.434 decessi totali di persone trovate positive al coronavirus, anche se non necessariamente morte a causa di questo. Molto spesso, infatti, queste persone presentavano contemporaneamente diverse altre patologie concomitanti. Dopo di noi l'Iran con il 3,1% (107) e la Corea del Sud con 1,2% (42).
Per approfondire: Quanto è letale il coronavirus? Cosa insegna all'Italia il caso Corea del Sud
Primo decesso da coronavirus in Friuli Venezia Giulia
La donna di 87 anni ospite di una struttura comunale per anziani di Trieste ricoverata d'urgenza al Pronto soccorso di Cattinara è deceduta
questa mattina. La paziente è risultata positiva al tampone per coronavirus durante un approfondimento diagnostico. Lo rende noto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. I casi da coronavirus in Fvg sono saliti a 42 su un totale di 696 test effettuati. Delle 42 persone positive, otto sono ricoverate in ospedale, una delle quali in terapia intensiva, quelle in isolamento domiciliare sono 34. Gli asintomatici sono 19. Sono 13, quindi, le positività accertate rispetto a ieri e registrate oggi dal Sistema sanitario regionale.Appello ai cittadini del governatore De Luca: la situazione è seria, siate responsabili
«Abbiamo comunicato ai Prefetti della Campania che in molte realtà, nelle ore serali e notturne, vi sono esercizi pubblici, bar e pub, nei quali non si rispettano le misure di prevenzione e di sicurezza previste come la distanza tra le persone, con rischio di contagio. Abbiamo sollecitato le forze di polizia ad attivarsi per procedere alla chiusura di questi esercizi in caso di assembramento di persone». È un passaggio del video in cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, lancia un appello alla responsabilità dei cittadini campani per contrastare con «comportamenti responsabili» il diffondersi del coronavirus.
«Credo sia arrivato il momento di dire con grande chiarezza - ha detto De Luca via Fb - che siamo di fronte a un problema serio. Ho la sensazione che non tutti abbiano capito questa novità elementare, che richiede comportamenti responsabili da parte di tutti, un cambiamento radicale delle abitudini di vita. Dobbiamo evitare al massimo - è l'invito di De Luca - i contatti sociali di rimanere di più a casa, quando si fa la spesa andare una persona per famiglia in un supermercato, o in centrocommerciale, molti nostri concittadini non hanno capito che bisogna evitare luoghi con assembramenti».Per approfondire: L'appello di De Luca: “Problema serio: evitare luoghi affollati”
Seconda vittima del Covid-19 nel Lazio
Seconda vittima nel Lazio per il coronavirus. Una donna di 80 anni, positiva al test per il Covid-19, è morta all'ospedale di Formia. Lo si apprende dagli account social dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio. La donna, viene precisato, «era affetta da pluripatologie preesistenti». All'ospedale di Fondi invece è morta una donna di 93 anni.
Dopo il decesso è stato effettuato il test e si è in attesa del responso. Da quanto si apprende aveva un link epidemiologico con la festa di Carnevale a Fondi che avrebbe favorito il contagio di circa otto persone.
A Messina asilo nido ignora i divieti, vigili lo chiudono
Questa mattina agenti della Polizia municipale hanno imposto la chiusura di un asilo privato in centro a Messina, per non avere osservato l'obbligo imposto dal Dpcm che ha sospeso tutte le attività scolastiche fino al 15 marzo. Gli agenti hanno trovato all'interno una quindicina di bimbi, di varia età, che sono stati consegnati alle famiglie. I proprietari dell'asilo sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per inosservanza delle norme del decreto sulla riduzione del rischio di diffusione del
coronavirus.Positivo al test marinaio Usa di stanza a Napoli
Un marinaio americano di base a Napoli è risultato positivo al coronavirus, divenendo il primo caso fra i militari statunitensi in Europa. Lo comunica il US European Command e la US Naval Forces Europe-Africa. Il marinaio è risultato positivo il 6 marzo, ed è ora in corso un'indagine per determinare se altri marinai sono stati esposti al virus.
Gravina (Figc): con calciatore positivo stop alla Serie A da non è da escludere
«Dobbiamo essere realisti, c'è anche la possibilità, il rischio reale che qualcosa di questo tipo esiste. Adotteremo in quelle circostante tutti i provvedimenti necessari per garantire prima la tutela dei nostri atleti e poi capire che cosa si può fare e che impatto può avere sulla competizione sportiva». Così in una intervista a Dribbling (Rai Radio 2), il presidente della Figc Gabriele Gravina risponde all’ipotesi che si verifichi un caso di coronavirus per un calciatore della Serie A. Prendete in esame eventualmente anche l'ipotesi di sospendere il Campionato? «Non possiamo escludere nulla né possiamo azzardare ipotesi che oggi non riusciamo ancora a prevedere».
Tribunale sorveglianza: Cecchi Gori ai domiciliari anche per coronavirus
Sulla decisione del giudice relatore del Tribunale di sorveglianza di disporre i domiciliari per Vittorio Cecchi Gori ha inciso anche l'emergenza coronavirus. Nel provvedimento il giudice Angela Savio afferma, infatti, che il produttore cinematografico per «l'avanzata età e per le patologie importanti da cui è affetto, rientra nella categoria di persone più esposte, per le quali