Coronavirus, ultime notizie Italia. Mef, arrivate 660mila domande per 75 miliardi. Catalfo: nel decreto aprile interventi fino a 800 euro per autonomi e professionisti
● Misiani (Mef): riaperture graduali, in base ai rischi
● Arcelormittal, sindacati: nuovo caso sospetto di coronavirus
● Si studia la possibile riapertura di moda, automotive e metallurgia
● Di Maio all’FT: sfida cruciale per l’Europa, dobbiamo cambiare la storia
● Regione Lombardia, garantita cig a 100mila lavoratori
● Inps, bonus sul conto fra il 15 e il 17
● Gallera: a Milano dati non buoni, servono più controlli
● Borrelli: ipotesi su riaperture sono premature
In Alto Adige sì agli spostamenti da casa a piedi
Sì agli spostamenti dalla propria abitazione a piedi e di muoversi all'interno dell'Alto Adige per visitare i familiari. Lo prevede l'ordinanza, firmata in serata dal governatore altoatesino Arno Kompatscher che parla di «un piccolo, circospetto passo» verso la ripartenza, che però non significa un “liberi tutti”. «Abbiamo sfruttato l'esistente margine di manovra a nostra disposizione e adeguato il più possibile le misure nazionali alla specifica situazione dell'Alto Adige», commenta. Il documento chiarisce che è consentito lo spostamento dalla propria abitazione a piedi, se vengono comunque rispettate le norme di distanziamento sociale - almeno tre metri fra le persone - e se si indossa la mascherina, per evitare così ogni eventuale possibilità di contagio in caso di incontro con altre persone. I sindaci possono tuttavia scegliere di adottare norme diverse e, se necessario, più restrittive, in ragione della maggiore densità abitativa o dei dati relativi all'evolversi dell'epidemia.
Mef, 9.972 domande a Fondo garanzia Pmi per 1,6 miliardi
Mcc, che gestisce il Fondo di garanzia per le Pmi, ha ricevuto 9.972 richieste di garanzia (per un importo finanziato di oltre 1,6 miliardi), di cui 8.697 grazie al decreto Cura Italia (per quasi 1,5 miliardi). Lo comunica il Mef. Le domande accolte sono state 8.571 (per circa 1,3 miliardi), delle quali 7.451 grazie al decreto (per quasi 1,2 miliardi). Il Consiglio di Gestione del Fondo ha quindi stabilito di aumentare il numero delle sedute settimanali per velocizzare l'esame delle richieste e rendere ancora più tempestive le risposte.
Mef, arrivate 660mila domande per 75 miliardi, già sospeso il pagamento di mutui per 3 miliardi
Sono 660mila le domande di moratoria su mutui e prestiti arrivate fino al 3 aprile da parte di famiglie e imprese per un totale di 75 miliardi di euro di finanziamenti residui interessati. Lo comunica il Mef in una nota sui primi dati raccolti dalla task force costituita per promuovere l'attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all'emergenza Covid-19. Si tratta di circa 437.000 domande o comunicazioni delle imprese accolte dalle banche (per 58 miliardi) e 227.000 da famiglie e professionisti (per 17 miliardi). «Il totale delle comunicazioni relative all'accesso al Fondo Gasparrini per la sospensione del mutuo sulla prima casa è pari ad un valore di quasi 3 miliardi di euro», è quanto si legge ancora nella nota del Mef che illustra i primi dati raccolti dalla task force costituita per promuovere l'attuazione delle misure anti-coronavirus, messe in campo con il decreto Cura Italia e con quello sulla liquidità per le imprese, di cui fanno parte Mef, Banca d'Italia, Abi, Mcc e, dopo il decreto liquidità anche Mise e Sace.
Burioni: le mascherine diventeranno un’abitudine come le scarpe
«Si può ripartire, ma solo con le armi che possono bloccare il contagio. In questo momento queste armi sono la mascherina, che tutti dovranno portare, sarà indispensabile e diventerà un'abitudine come portare le scarpe. Seconda cosa sono i test. Dobbiamo essere in grado di identificare immediatamente e immediatamente isolare le persone che sono infettive, per questo ci vorrà la capacità di fare molti più test. Ancora i test sierologici, dovremo capire chi ha avuto e chi no la malattia, altrimenti vaghiamo nel buio. Infine dei sistemi di tracciamento che permettano di identificare e isolare per davvero le persone infette, in strutture apposite, per impedire che il contagio vada avanti». Così a Sky TG24 Roberto Burioni, professore ordinario di Microbiologia e Virologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele. «Con questi passaggi e queste cautele - ha concluso - si può immaginare, con tutte le tutele, una graduale ripresa delle attività».
Lazio, librerie riaperte solo dal 20 aprile
Riapertura delle librerie dal 20 aprile, per garantire le misure di sicurezza necessarie; chiusura delle attività commerciali il 25 aprile e il primo maggio; proroga fino al 3 maggio dell'attuale disciplina oraria dei negozi. Questi i punti salienti dell'ordinanza emanata oggi dalla Regione Lazio. «Con l'ordinanza regionale - spiega l'assessore alle attività produttive Paolo Orneli - viene stabilito anzitutto che le librerie, la cui attività è stata di nuovo autorizzata dal Dpcm del 10 aprile scorso, potranno riaprire a partire da lunedì 20 aprile».
Liguria, riprendono silvicoltura, giardinaggio e controlli sui natanti
Da oggi in Liguria è autorizzata la ripresa delle attività di silvicoltura e giardinaggio, anche per motivi personali, come la cura di orti e frutteti. Lo prevede il decreto firmato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che estende le misure di riapertura previste dal Governo. La Liguria estende la riapertura alle attività di manutenzione straordinaria degli stabilimenti balneari, i piccoli lavori di manutenzione edile privata e pubblica e le attività dei cantieri nautici propedeutiche alla consegna. Le darsene potranno svolgere i controlli ai natanti. Sarà possibile fare manutenzione a campi di calcio e da golf, compiere i ripascimenti delle spiagge.
Catalfo (Lavoro): nel decreto aprile interventi fino a 800 euro per autonomi e professionisti e “reddito di emergenza”
Intervento su Facebook della ministra del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, che riportiamo per intero:
«Avevamo preso un impegno con i lavoratori dei settori più colpiti dall'emergenza Coronavirus: quello di pagare loro gli indennizzi previsti dal decreto Cura Italia entro la metà di aprile. Ebbene, grazie al lavoro che anche nel weekend appena trascorso ha portato avanti senza sosta, l'INPS ha disposto per oltre un milione di partite Iva, lavoratori autonomi, stagionali il pagamento del bonus 600 euro con valuta dal 15 al 17 aprile. Per tutti gli altri, i sussidi arriveranno comunque prima della fine della settimana.
Non solo. Infatti anche per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, mentre sta ancora ricevendo dalle singole Regioni le domande (11 al momento quelle che le hanno inviate), l'Istituto di previdenza ha già predisposto i primi versamenti sui conti correnti dei beneficiari.
Risultati concreti che si sommano alla piena operatività della convenzione fra Associazione bancaria italiana (Abi) e parti sociali, sottoscritta due settimane fa alla mia presenza e su mio invito, grazie alla quale i lavoratori sospesi dal servizio a causa del Covid-19 possono chiedere un anticipo della cassa integrazione alle banche: ad oggi, come ha fatto sapere la stessa Abi, il 94% di loro ha aderito all'accordo. Una risposta molto importante che testimonia lo spirito di grande collaborazione che si è sviluppato tra i principali player del Paese per fronteggiare la situazione.
Sappiamo che siamo chiamati a fare ancora di più e meglio. Non intendiamo tirarci indietro.
Proprio per questo, stiamo lavorando al prossimo decreto che in termini di risorse sarà più consistente rispetto a quello di marzo, in modo tale da poter aumentare l'importo dell'indennità per autonomi e professionisti fino a 800 euro e introdurre un Reddito di emergenza per le fasce più deboli della popolazione. Obiettivi che porteremo a termine perché in questa crisi, l'ho detto e lo ribadisco, nessun lavoratore e nessun cittadino deve rimanere indietro».Sicilia, nuova ordinanza proroga misure severe
Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha emanato una nuova ordinanza che entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi fino al 3 maggio e che di fatto proroga in Sicilia misure più restrittive recependo alcune disposizioni previste dall'ultimo Dpcm sull'emergenza coronavirus, cone ad esempio la riapertura di cartolibrerie. Il Governatore conferma dunque chiusura dei negozi di generi alimentari la domenica e nei giorni festivi (come avvenuto per Pasqua e pasquetta), il divieto di attività motoria e di passeggiate con i figli anche nei pressi della propria abitazione e ribadisce l'obbligo soft della mascherina.
Rezza: non arriveremo a contagi zero
«Non arriveremo a contagi zero». L'ha detto Giovanni Rezza dell'Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico nella conferenza stampa alla Protezione civile. «Il virus non stopperà purtroppo la sua circolazione. A Wuhan ci sono riusciti prendendo misure incredibili - spiega - ma ora hanno un effetto ritorno. Da noi c'è una tendenza alla diminuzione. Però il virus continuerà a circolare e dovremo mettere toppe in continuazione». «Perciò dobbiamo essere molto preparati nella fase due - ha aggiunto Rezza - Ogni volta che ci saranno nuovi focolai, dovremmo essere prontissimi a bloccarli e contenerli. Va rafforzata la sorveglianza sul territorio, ci devono essere le app ma anche gli uomini che fanno i tamponi». Riguardo all'evoluzione dei numeri e dei casi, ha precisato: «Abbiamo avuto un aumento dei casi, non un picco. Poi un calo grazie agli interventi, sennò la curva avrebbe continuato a crescere. Ora i nuovi casi sono di meno rispetto a quelli di una settimana fa, ma abbiamo un andamento ondulante perché dipende se un giorno vengono fatti tamponi o più notifiche».
Borrelli: ipotesi su riaperture sono premature
«Al momento qualsiasi ipotesi è prematura». Così il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha risposto a una domanda sulla possibile riapertura di alcune filiere produttive nelle prossime settimane. «La task force è al lavoro su un report - ha detto -, poi una valutazione sarà fatta dal decisore politico».
Rezza: calo decessi sarà l’ultimo a diminuire
«Quando potremo vedere gli effetti delle misure di contenimento anche sui decessi? Credo sia l'ultimo indicatore a diminuire perché il tempo che intercorre tra contagi e decessi è il più lungo, purtroppo è l'ultimo degli indicatori che vedremo deflettere». L'ha detto Giovanni Rezza componente del Comitato tecnico-scientifico nella conferenza stampa alla Protezione civile. «Sicuramente c'è stata una diminuzione, ma prima vedremo diminuire i casi e poi i decessi. Ecco perché dobbiamo consolidare i dati e resistere».
Fontana: in Lombardia i numeri non scendono, proseguire con rigore
«In Lombardia i numeri sono sempre costanti. Abbiamo avuto un momento in cui si sono abbassati, poi sono rimasti in piano, non salgono ma non scendono». Così il governatore Attilio Fontana a Pomeriggio Cinque, parlando dei contagi Covid19. «Credo si sia vicini all'inizio della discesa, se continueremo a mantenere comportamenti virtuosi e rigorosi e a rispettare le regole. Proprio perché pensiamo che sia vicino il giorno in cui potremo allentare le misure, in questi ultimi giorni dobbiamo cercare di essere più rigorosi possibile».
Rezza: non sarei favorevole alla ripresa del campionato di calcio
«Se dovessi dare un parere tecnico non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d'accordo. Poi sarà la politica a decidere». Lo ha detto Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità e componente del comitato tecnico scientifico, rispondendo a una domanda sulla ripresa del campionato di calcio.
Rezza (Cts): siamo ancora in fase 1, numeri scendono lentamente
«Siamo ancora in fase uno, non c'è dubbio. Segnali positivi ci sono ma il numero dei morti è ancora elevato perché è da attribuire a contagi precedenti. I numeri diminuiscono lentamente perché si riferiscono ai contagi». È la precisazione di Giovanni Rezza dell'Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico nella conferenza stampa alla Protezione civile. «Il tempo che passa tra il momento del contagio e il momento della notifica dei dati, cioè oggi, può essere anche di 20 giorni, per cui se si legge che 'oggi ci sono 300 nuovi contagi', sono in realtà nuovi casi, quindi che hanno acquisito le infezioni 20 giorni fa», ha aggiunto Rezza. E ha concluso: «Quello che si vede oggi è qualcosa che in termini di contagi è attribuibile a giorni fa, questo è importante per capire bene il senso dei dati».
Lombardia, dal 21 aprile 20.000 test sierologici al giorno
«Saranno effettuati 20.000 test sierologici al giorno, dal 21 aprile, cominciando dagli operatori sanitari e socio sanitari della Lombardia e dai cittadini che devono tornare al lavoro con particolare riferimento alle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi». Lo comunica la Regione Lombardia in una nota. I test, spiega la Regione in una nota, «ideati e testati dall'Irccs pubblico San Matteo di Pavia, certificheranno l'immunità al virus e permetteranno di gestire in modo consapevole la cosiddetta fase 2».
Proroga al 3 maggio per il blocco ai distacchi elettricità, gas e acqua
«Arera, coerentemente con il decreto della Presidenza del Consiglio proroga al 3 maggio i provvedimenti con i quali aveva definito nelle scorse settimane il blocco delle procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua». Lo si legge in un comunicato dell’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente. «Il provvedimento di proroga conferma il blocco dei procedimenti di morosità fino al 3 maggio 2020, per i clienti bassa tensione dell'energia elettrica, i clienti domestici del gas nonché per i non domestici purché con consumo non superiore a 200.000 Smc/anno. Per il settore idrico il provvedimento fa riferimento a tutte le tipologie di utenze domestiche e non domestiche». «Ulteriori proroghe» della sospensione dei distacchi di luce, acqua e gas per morosità, specifica l’Arera, «dovranno essere attentamente valutate per verificarne l'impatto sotto il profilo della sostenibilità economico-finanziaria nell'intera filiera».
Gallera (Welfare Lombardia): a Milano dati non buoni, servono più controlli
Non molla la presa nella provincia di Milano il Covid-19: anche oggi è alto, il numero dei nuovi contagi +481 (ieri 412) per un totale di 14.161. In città i nuovi casi sono 296 (ieri 193) per un totale di 5.857. «A Milano c'e ancora troppa gente che si muove», ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera, nella diretta facebook per fare il punto sulla emergenza coronavirus in Lombardia. Gallera ha chiesto «controlli più incisivi» da parte della polizia locale e delle forze dell'ordine.
Lombardia, 280 decessi in più, ieri erano stati 110
In Lombardia le persone positive al coronavirus sono 60314 con un aumento di 1262. Ieri c'era stato un aumento di 1.460 casi ma oggi sono stati processati circa 4000 tamponi in meno. I decessi sono 10.901, con un aumento di 280 mentre ieri era stato di 110. I ricoveri sono arrivati a 12028, con un aumento di 58, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1143, con un calo di 33. Sono i dati “non molto soddisfacenti” resi noti dall'assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera
In pagamento anche cig in deroga, dati da 11 Regioni
L'Inps sta raccogliendo le domande che iniziano ad arrivare dalle Regioni per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga. Lo si legge in una nota del governo in cui si precisa che al momento sono 11 le Regioni che stanno provvedendo all'invio dei dati. È già in corso il pagamento da parte dell'Inps della cassa in deroga delle prime regioni. A questo proposito, la nota del governo specifica che «è in piena operatività la convenzione siglata da Abi, Inps e organizzazioni sindacali che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell'emergenza Covid-19 di ricevere un anticipo della cassa integrazione ordinaria e in deroga, pari a 1.400 euro. Per ottenere le erogazioni - prosegue la nota - le procedure non richiedono più l'invio di modelli cartacei validati presso sportelli bancari e postali per certificare l'Iban, perché la validità del codice identificativo viene effettuata con sistemi informatici. Nei giorni scorsi, l'Abi ha comunicato che la quasi totalità delle banche italiane (quasi il 94% in termini di attivi) ha già aderito alla Convenzione. È bene ricordare che i tempi ordinari per il pagamento della cassa integrazione sono sempre stati di due o tre mesi. In questo caso, grazie alla normativa semplificata e allo sforzo enorme dell'Inps, i pagamenti arriveranno al più tardi entro 30 giorni dalla ricezione della domanda», precisa la stessa nota.
Inps, bonus sul conto fra il 15 e il 17
«Lavoro senza sosta negli uffici di Inps e banche, aperti anche durante il weekend di Pasqua per velocizzare l'iter di attuazione delle misure» del governo: operativa anche la Ragioneria dello Stato. Lo si legge in una nota del governo. «Quasi 4 milioni di istanze» per il bonus da 600 euro per gli autonomi. «L'Inps ne ha già liquidate oltre 1 milione e continuerà fino a martedì: verranno pagate nei conti correnti con valuta dal 15 aprile al 17, anche grazie alla collaborazione del mondo bancario, con accredito in un solo giorno lavorativo». Inoltre, si legge ancora nella nota del Governo, «I 200.000 congedi parentali richiesti sono stati retribuiti per la grande maggioranza direttamente dalle aziende ai dipendenti, mentre le oltre 40.000 domande per il bonus baby sitting sono al vaglio dell'Inps per andare in pagamento (nel libretto famiglia) il 15 aprile anch'esse».
Raggi: in mattinata a Roma eseguiti 6mila controlli
«Durante fine settimana di Pasqua, potenziati controlli Polizia Locale: oltre 30 mila verifiche, più di 240 gli illeciti. A Pasquetta resta alta l'attenzione degli agenti: solo questa mattina eseguiti seimila controlli». Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.
Lazio, 125 nuovi casi, trend in frenata al 2,5%
«Oggi registriamo un dato di 123 casi di positività e un trend in frenata al 2,5%, continua la forbice tra coloro che escono dalla sorveglianza domiciliare (16.174) e coloro che sono entrati in sorveglianza (12.367)». Così l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato al termine dell'odierna videoconferenza della task-force regionale per il covid 19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «Rinnovo l'appello a mantenere alta l'attenzione e deve proseguire l'attività di forte vigilanza sulle residenze per anziani con controlli a tappeto su tutto il territorio - ha aggiunto D'Amato -. Questa mattina ho appreso dalla direzione sanitaria dell'Istituto Spallanzani che il poliziotto ricoverato, uno dei primi casi a livello regionale è clinicamente guarito, una bella notizia». L'assessore ha anche ricordato che da domani si concludono le misure restrittive per i comuni di Fondi, Contigliano e Nerola.
Palazzo Chigi: fake news sul Mes rischiavano di dividere il Paese
Il 10 aprile il premier Conte «come ogni volta» in conferenza stampa «ha illustrato i provvedimenti adottati, ha spiegato e chiarito i fatti più rilevanti e ha risposto a tutte le domande dei giornalisti, tanto sull'emergenza coronavirus quanto sul Mes. Nell'occasione ha smentito vere e proprie fake news che rischiavano di alimentare divisioni nel Paese e di danneggiarlo, compromettendo il “senso di comunità”, fondamentale soprattutto in questa fase di emergenza». Lo precisa l'ufficio stampa di Palazzo Chigi.
Palazzo Chigi: mai chiesto conferenza stampa a reti unificate
«Non c'è stata alcuna conferenza stampa a reti unificate. Palazzo Chigi non ha mai chiesto che la conferenza stampa venisse trasmessa a reti unificate; e infatti è stata trasmessa solo da alcuni canali tv e solo per una parte e non interamente». Lo precisa l'ufficio stampa di Palazzo Chigi. «Anche questa volta non c'è stata richiesta, da parte della presidenza del Consiglio, di trasmettere un discorso alla nazione a reti unificate. La decisione spetterà - come è sempre stato - sempre e solo ai responsabili delle singole testate».
Bonaccorsi (sottosegr. Mibact): «Andremo al mare questa estate, stiamo lavorando perché sia possibile»
«Andremo al mare questa estate. Stiamo lavoriamo per far sì che possa essere così». Lo ha detto il sottosegretario del Mibact, Lorenza Bonaccorsi, a Rainews. «Ci stiamo lavorando - ha spiegato - dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico, che contemplano l'ipotesi di un distanziamento».
Regione Lombardia, garantita cig a 100mila lavoratori
«20mila aziende lombarde, per un totale di 57mila lavoratori, hanno fatto richiesta per la Cassa Integrazione in deroga. Questi i numeri registrati prima di Pasqua da Regione Lombardia, e attualmente sono in lavorazione le domande di almeno altri 50mila dipendenti». È quanto si legge in una nota della Regione Lombardia. «Tutti - prosegue la nota - potranno beneficiare dell'anticipo della Cassa Integrazione garantito da Regione Lombardia: i fondi saranno erogati nei prossimi giorni, su richiesta degli interessati alla propria banca».
Di Maio all’FT: sfida cruciale per l’Europa, dobbiamo cambiare la storia
«Non possiamo perdere questa opportunità di cambiare la storia. Lo dobbiamo ai nostri figli, alle future generazioni che verranno. Lo dobbiamo ai valori della democrazia e della libertà che abbiamo sempre difeso e che, mi auguro, continueremo ancora a difendere». Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una lettera al Financial Times. «Come mai prima d'ora - aggiunge - l'Europa si trova di fronte a una sfida cruciale per il suo futuro. Una sfida che non ha precedenti nella storia dell'Unione europea, una sfida che segnerà inevitabilmente il nostro percorso». «In una delle peggiori crisi di sempre, dove nessuno ha colpe, colpiti da una pandemia globale, dobbiamo dirci la verità: l'Europa finora non ha saputo mostrare sufficiente solidarietà», prosegue Di Maio nella sua lettera al Financial Times. «Non ha saputo giocare da squadra - ha sottolineato - anzi non ha voluto. Sono emersi egoismi e personalismi, persino scontri tra i giornali dei diversi Paesi. Uno spettacolo oggettivamente triste, che deve far riflettere non solo tutti gli italiani ma ogni cittadino europeo».
Campania: niente librerie né cibo da asporto
In Campania non riaprono da domani librerie e cartolerie: il presidente della Regione Vincenzo De Luca si smarca dal Dpcm ricordando l'esigenza di non allentare le restrizioni in atto. Via libera limitato ai negozi di abbigliamento per bimbi, che potranno funzionare solo due mattine la settimana, il martedì e il venerdì, dalle 8 alle 14. Non cambia lo stop alla produzione e alla consegna del cibo da asporto, bloccate qui da metà marzo, nonostante le pressanti richieste di pizzerie e pasticcerie. Per chi viola le norme sulle uscite da casa scatta in Campania, oltre la multa nazionale, anche la quarantena domiciliare per due settimane. Fermi anche i cantieri edili, a eccezione delle opere urgenti.
Speranza (Sanità): i sacrifici hanno salvato tantissime vite
«È un giorno di Pasquetta che ricorderemo a lungo e che ci farà apprezzare di più tutti quelli che verranno in futuro. Dobbiamo essere consapevoli che i sacrifici che stiamo facendo hanno salvato la vita a tantissime persone e permesso al nostro Servizio Sanitario Nazionale di prendersi cura di chi è malato. Forza!». Lo afferma su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Si studia la possibile riapertura di moda, automotive e metallurgia
Far ripartire alcune attività prima della fine del lockdown, magari già dalla prossima settimana, partendo da alcune filiere nelle quali il lavoro si può con più rapidità riorganizzare in sicurezza: è una delle ipotesi cui lavora il governo per preparare con gradualità la fase 2. Tra le ”candidate” a riaprire i cancelli, secondo quanto apprende un’agenzia di stampa, ci sarebbero le filiere della moda, l'automotive e della metallurgia. Al momento si tratterebbe solo di ipotesi, da valutare anche con le parti sociali.
Oltre 500 positivi tra personale Rsa bresciane
Oltre 500 persone che lavorano nelle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) di Brescia sono risultate positive ai tamponi effettuati da Ats, l'agenzia territoriale della salute. Più di duemila sono stati i dipendenti, tra medici e infermieri, sottoposti ai test finora. Complessivamente sono circa 7mila gli operatori che a Brescia, tra città e provincia, lavorano in strutture per anziani.
Fico (presidente della Camera): al di là delle polemiche c’è unità nazionale, positivo Parlamento sia sempre aperto
«Al di là delle polemiche che nascono, c'è unità nazionale, tra i cittadini c'è voglia di uscire dall'emergenza. Credo che i dibattiti vadano rinviati a dopo». Così il Presidente della Camera, Roberto Fico, a Un giorno da Pecora su Radio Rai 1. Fico ha anche aggiunto che «Il Parlamento sempre aperto è un risultato positivo: abbiamo garantito l'attività parlamentare. Ma soprattutto c'è il lavoro preparatorio delle Commissioni, molto importante per migliorare le leggi. Sono soddisfatto per il lavoro fatto dai gruppi e il dialogo circa la sicurezza e la legislazione».
In Emilia-Romagna rimane stretta su Piacenza e Rimini
La stretta sulle province di Piacenza e Rimini, e sul paese bolognese di Medicina, rimane la differenza sostanziale fra le misure in vigore in Emilia-Romagna e quelle previste dal dpcm. Per il resto del territorio, infatti, le misure sono quelle previste a livello nazionale, comprese le librerie per le quali non sono previsti divieti.
De Micheli: in fase 2 orari flessibili per gli uffici pubblici
Ci sarà un modo diverso di prendere i mezzi pubblici nella fase 2? «Credo di sì: la fase 2 la stiamo ancora pensando e valuteremo anche in base ai dati sanitari. Ma dovremo immaginare una società dove non tutti vanno e tornano a lavorare allo stesso orario, a orari flessibili soprattutto negli uffici pubblici. E poi dobbiamo immaginare l'applicazione delle nuove tecnologie ad esempio per verificare il livello di riempimento di un bus per valutare le capienze massime». Così il ministro dei Trasporti Paola De Micheli a Un giorno da pecora.
De Micheli (Trasporti), circola meno del 15% dei treni, Traffico tranquillo, gli italiani hanno capito.
«Circola poco meno del 15% dei treni interregionali e ad alta velocità. Mentre le percentuali sono più alte per gli aerei, di corto raggio e lungo raggio, perché abbiamo scelto di riportare gli italiani a casa e quindi abbiamo tenuto aperte alcune tratte, per permettere a studenti, lavoratori che magari perdono il lavoro all'estero, di ritornare». Lo dice il ministro dei Trasporti Paola De Micheli in un'intervista a Un giorno da pecora su Radio1. «I nostri che lavorano sulle questioni del traffico mi hanno mandato qualche messaggio e confermano che tutto è abbastanza tranquillo. Gli italiani hanno capito, anche se è un sacrificio», ha aggiunto anche la ministra dei Trasporti Paola De Micheli.
Lombardia: cresciuto a 31 il numero di laboratori per i tamponi, ma ora mancano i reagenti
“Abbiamo dal 3 aprile un provvedimento che ha autorizzato alcuni laboratori, abbiamo una certificazione su quelli che sono i tamponi che possiamo fare. Siamo partiti dall'inizio dell'epidemia da tre laboratori, e siamo oggi a 31”. Così a Sky TG24 il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala. “La nostra velocità di elaborare c'è, ma mancano adesso i reagenti - spiega Fabrizio Sala -, quindi stiamo lavorando per avere sempre più reagenti, perché i reagenti servono. Servono i tamponi per vedere chi è positivo, ma sono altrettanto fondamentali per vedere chi è negativo. Queste persone che sono, non sappiamo per quanto tempo, immuni, possono tornare a casa loro e ricominciare una vita normale. Sono il dato dei guariti ed è di fondamentale importanza”.
Viminale: a Pasqua quasi 14mila sanzioni
Sono state 13.756 le persone sanzionate dalle forze dell'ordine nel giorno di Pasqua. Lo rende noto il Viminale, spiegando che i controlli sono stati 213.565. Sono state 100 le persone denunciate per falsa dichiarazione o attestazione. I controlli alle attività o eserciti commerciali sono stati 60.435: 121 sanzioni e 47 provvedimenti di chiusura. (ANSA).
Governatore Zaia toglie limite di 200 mt: atto di fiducia verso i veneti
Obbligo dell'uso di mascherina, guanti e gel igienizzante per uscire di casa. Eliminato poi - “è un atto di fiducia verso i veneti” - il limite dei 200 metri per l'attività motoria, che può essere svolta solo “in prossimità dell'abitazione” e sempre singolarmente. Sono alcune delle misure anti-contagio previste nella nuova ordinanza della Regione Veneto, illustrata oggi dal governatore Zaia. Chi presenta una temperatura sopra i 37,5 gradi non potrà uscire di casa.
Ad Alzano solo un contagio nella settimana di Pasqua
“C'è stato un solo contagio nella settimana prima di Pasqua. Ci aspetta ancora un lungo periodo di rigore ma lo affrontiamo con maggiore voglia e forza, perché i dati positivi ci incoraggiano”. Il sindaco di Alzano Lombardo, Camillo Bertocchi parla della sua cittadina di 14mila abitanti, uno dei centri della Bergamasca più colpiti dal coronavirus, che dal 23 febbraio ha registrato “118 decessi, 95 in più dei primi tre mesi del 2019: per noi è tragedia al pari delle grandi guerre, forse ancora più cruenta perché repentina e inaspettata”.
Ronzulli: per Locatelli anno scolastico è finito, Governo che dice?
“Il presidente del Consiglio superiore della sanità, Franco Locatelli, ha prospettato in tv la possibilità di tenere le scuole chiuse fino a settembre. Il governo dica chiaramente se è così, chiarisca subito se per quanto riguarda le lezioni in classe l'anno scolastico può dirsi concluso e se intende dunque accogliere la proposta di Locatelli. Arrivare fino alla scadenza delle attuali restrizioni per prorogarle non aiuta di certo le famiglie a organizzarsi, specie quelle con minori che hanno l'evidente necessità, oltre che il diritto, di sapere in tempo utile se i propri figli dovranno continuare a studiare autonomamente a casa fino alla fine dell'anno scolastico in corso o meno”. Così, in una nota, la presidente della commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, Licia Ronzulli.
A Palermo in campo 1.500 uomini per controlli
Palermo blindata anche oggi. Carabinieri, poliziotti finanzieri e agenti della polizia municipale controllano tutte le vie d'uscita dal capoluogo. Al momento il traffico è molto limitato e le strade sono pressoché vuote. Numerosi i posti di blocco in città ma anche nei pressi delle autostrade e delle strade statali. Controlli e posti di blocco anche nei pressi degli svincoli autostradali. Chiuso il parco della Favorita controllato dai vigili urbani con i droni e con i reparti a cavallo. Un elicottero da questa mattina sorvola Palermo per controllare i tetti dei palazzi dopo quanto successo ieri nel quartiere Sperone dove un gruppo di persone ha organizzato una grigliata sulla sommità di un edificio. Controlli anche a Mondello dove ci sono diverse pattuglie della polizia municipale che utilizzano i droni. Anche oggi sono in servizio circa 1.500 uomini a controllare che tutti rispettino le disposizioni previste dalle ordinanze previste per l'emergenza coronavirus. Il piano è stato coordinato dalla prefettura di Palermo.
Per approfondire: Coronavirus, a Pasquetta droni e posti di blocco per stanare chi tenta di eludere i controlli
A Milano il 5% dei controllati fuori casa senza motivo
I dati della Polizia locale di Milano e della Prefettura, “relativi alle altre forze di Polizia, dimostrano che la grandissima maggioranza dei cittadini che sono in giro per la città sono in giro per lavoro. Io vorrei che questo fosse chiaro”. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social e che oggi ha dedicato ai controlli realizzati dalla Polizia locale in occasione di Pasqua e di Pasquetta. Secondo i controlli della Polizia locale i cittadini che sono fuori casa senza un valido motivo sono il 5 per cento.
Sala ha parlato dalla Centrale operativa dei vigili di Milano dove “si controlla normalmente soprattutto il traffico ma di traffico ce n'è ben poco, per cui ad oggi si controlla il rispetto delle ordinanze e si gestisce il pronto intervento”, ha concluso. Il comandante della Polizia locale, Marco Ciacci, ha spiegato che “della gente in giro effettivamente c'è ma i controlli dimostrano che le persone che fermiamo sono quasi tutte in regola, la percentuale di gente che non è in regola è veramente bassa, quasi il 5%. Sono persone autorizzate per lavoro ed altre esigenze, principalmente lavoro, che si muovono per dare servizi alla città”.
A Pasqua 12mila controlli a Milano, 487 multe
Le forze dell'ordine ieri, nella giornata di Pasqua, hanno controllato a Milano 10.319 persone e ne hanno sanzionate con multe 487 nell'ambito delle verifiche per il contenimento della diffusione del coronavirus. E' stata denunciata una persona per false dichiarazioni. Lo rende noto, in un comunicato, la Prefettura di Milano. Sono stati anche controllati 1704 esercizi commerciali e nessun titolare è stato denunciato. In totale, dunque, ci sono stati circa 12mila controlli nel capoluogo lombardo.
Positivo invita cinque amici per festa: denunciato
Era positivo da qualche giorno al coronavirus e lo sapeva. Nonostante questo ha organizzato, ieri pomeriggio a Lodi una festa in casa sua invitando 5 amici. Loro si sono presentati e la festa è andata avanti fino a quando un vicino di casa non ha capito che qualcosa non andava e ha chiamato la polizia. Intervenuti sul posto, gli agenti non hanno potuto che constatare quanto avvenuto e denunciare per violazione del testo unico delle leggi sanitarie, per non aver osservato l'ordine teso a impedire la diffusione di una malattia infettiva l'uomo e gli amici, tutti tra i 17 e i 24 anni. Questi ultimi hanno dichiarato agli agenti di sapere che l'organizzatore della festa era positivo. Per tutti, infine, le autorità sanitarie hanno imposto la quarantena.
Governatore Fontana: garantiamo Cig se Inps non paga
“Abbiamo raggiunto un accordo che stiamo aspettando l'Abi formalizzi, in base al quale noi garantiamo alle banche il pagamento della cassa integrazione nel caso in cui per qualche ragione non dovesse pagare l'Inps”, ovvero quando “magari c'è qualche persona che non ne aveva diritto o aveva diritto a quota inferiore”. Lo ha spiegato il governatore lombardo Attilio Fontana a Centocittà, su Rai Radio 1, a proposito dell'anticipo della cassa integrazione da parte della Regione. “Noi diamo questa garanzia in modo che la banca possa pagare immediatamente e poi paghiamo eventualmente gli interessi nel caso di ritardo nell'erogazione da parte dell'Inps”, ha detto Fontana.
Veneto: 81 nuovi casi, curva prosegue lenta
Prosegue con nuovi casi di positività (+81) ma senza scossoni nei numeri di contagiati e decessi l'andamento del Coronavirus in Veneto. Il totale di positivi, con l'ultimo bollettino della Regione, sale dall'inizio dell'epidemia a 14.251, anche se i soggetti tuttora affetti da Covid sono 10.766. Si registrano altri 10 decessi, per un dato cumulativo (ospedali e case di riposo) di 882 vittime. Sale di giorno in giorno il numero dei negativizzati, che oggi ammontano a 2.603. Le persone tuttora in isolamento sono 17.902.
Di Maio (Esteri): presto in Ue il tema dei paradisi fiscali
“È un tema che necessariamente deve essere affrontato, in Europa non si può continuare ad andare avanti con questa doppia morale”. È quanto avrebbe riferito, parlando con il suo staff, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che starebbe lavorando per portare il tema dei paradisi fiscali in Europa. Lo confermano fonti vicine al ministro spiegando che la mossa punterebbe a smascherare alcuni Paesi che in Ue “predicano bene ma razzolano male”. Nel corso della trattativa all'Eurogruppo i Paesi Bassi sono stati tra i più strenui oppositori della proposta italiana.
Per approfondire: Coronavirus, l'Olanda ferma l'Eurogruppo sul Mes, l'ira francese. Aperture sul fondo comune europeo
Arcelormittal, sindacati: nuovo caso sospetto di coronavirus
Nuovo caso sospetto di coronavirus nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto. Se confermato, sarebbe il terzo caso di contagio nello stabilimento. Secondo fonti sindacali, un addetto ai convertitori dell'Acciaieria 2, residente a Massafra, sabato 11 aprile ha svolto regolarmente il secondo turno di lavoro ed è rientrato a casa in serata. Domenica 12 ha accusato malore e febbre ed ha chiamato un'ambulanza del 118 che, nel tardo pomeriggio, lo ha trasportato all'ospedale Moscati, uno dei Centri Covid della Puglia, dove è stato sottoposto a tampone e ricoverato. L'azienda ha attivato la sanificazione nel reparto e nello spogliatoio D2 e lasciato a casa il personale in turnazione con lo stesso lavoratore. A quanto si apprende, il tampone è stato effettuato anche ad altri colleghi e per tutti si attendono gli esiti.
Governatore Fontana: errori? Noi abbiamo seguito i protocolli
“Io vorrei che mi facessero delle contestazioni specifiche sugli errori. Purtroppo noi abbiamo seguito i protocolli, abbiamo fatto tutte le scelte in accordo con l'Istituto superiore di Sanità”. Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana a Centocittà, su Rai Radio 1, rispondendo alla domanda se ci siano stati errori nella gestione dell'emergenza Covid da parte della sanità lombarda, alla luce dell'altissimo tasso di mortalità nella regione, superiore a quello di altri Paesi. “Abbiamo dovuto ricorrere alla ospedalizzazione perché da noi la gente se non veniva ospedalizzata purtroppo non riusciva a sopravvivere. Quindi vorrei capire quali possono essere le contestazioni sugli errori commessi” ha replicato Fontana. “Il virus è stato particolarmente violento in Lombardia perché molto probabilmente stava circolando nel nostro territorio già da parecchi giorni (prima della scoperta del primo caso, ndr), come dicono gli esperti. Se no non si spiegherebbe una ondata di una violenza inaudita che non ha potuto in nessun modo essere controllata”, ha aggiunto.
Misiani (Mef): riaperture graduali, in base ai rischi
“È evidente che dovremo convivere con il virus ancora a lungo e la riapertura delle attività dovrà essere graduale e correlata al grado di rischio: prima le attività economiche, sociali e civili con un basso grado di rischio, successivamente le altre tenendo conto dei dati epidemiologici”. Lo ha detto il viceministro all'Economia Antonio Misiani a Mattino 5 (Canale 5), sottolineando che “il dato più significativo è quello dei posti in terapia intensiva, è quello più affidabile che dice che le misure stanno funzionando e che i sacrifici stanno portando risultati”. “Abbiamo insediato la task force guidata da Colao - ha aggiunto Misiani - esattamente per progettare la fase due, per dare preziose indicazioni a governo e parlamento non solo sulle tempistiche ma anche sull'organizzazione”: questione “cruciale la disponibilità dei dispositivi di protezione” come le mascherine, per la quale sta procedendo la riconversione per la produzione interna. Con una riapertura “in blocco non saremmo in condizione di garantire sicurezza a tutti”.
Blog M5S: Dl imprese dà sostegno e spinta contro la crisi
“L'emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova il nostro Servizio sanitario nazionale, ma anche imprese, artigiani, commercianti, professionisti, famiglie, che stanno rispettando scrupolosamente le disposizioni restrittive pagando un prezzo molto alto in termini di mancato reddito. Per questo il MoVimento 5 Stelle e il Governo non smetteranno di essere al fianco delle imprese italiane. Con il decreto Liquidità, già operativo, imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti avranno il sostegno e la spinta di cui hanno bisogno per fronteggiare l'emergenza e ripartire”. Lo si legge sul 'Blog delle Stelle' che riassume oggi le misure messe finora in campo. I pentastellati ricordano, innanzitutto, la trasformazione del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese “in uno strumento capace di garantire fino a 100 miliardi di liquidità. Abbiamo snellito al massimo le procedure burocratiche di accesso al Fondo”, aggiungono precisando “che è stato esteso anche alle aziende fino a 499 dipendenti”.
Per approfondire: Le misure del nuovo decreto sulle imprese
Governatore Fontana: convinto rallentasse più velocemente
“Aspetteremo quello che ci dicono i nostri esperti, i virologi e gli epidemiologi per capire l'andamento di questa curva che sta rallentando ma molto molto adagio. Io ero convinto che rallentasse più velocemente, ma mi auguro che sia una questione di giorni”. Lo ha detto il governatore lombardo Attilio Fontana a Centocittà su Rai Radio 1, rispondendo alla domanda se la Lombardia a maggio sarà in grado di partire con la 'fase 2' dell'emergenza, alla luce del numero di contagi da Covid 19 ancora alto nella regione. “Mi auguro che presto si vedano ancora di più gli effetti benefici di questa chiusura perché probabilmente stiamo ancora vedendo le cose del periodo in cui eravamo semichiusi” ha detto Fontana. “Abbiamo fatto un periodo di discesa moderata - ha aggiunto - io sono convinto che presto inizierà una discesa più intensa, violenta e verticale e si interromperà il contagio”.
Morto un altro medico in Valtellina
Un altro medico ucciso sul fronte della lotta al coronavirus. Si tratta del dottor Fabio Rubino, 55 anni, dal 9 ottobre 2018 primario delle Cure Palliative di Morbegno, Sondrio, Sondalo e Chiavenna. Negli ultimi periodi, prima di essere contagiato, operava con assiduità nella struttura ospedaliera di Morbegno (Sondrio). L'Asst della Montagna, nel dare notizia del decesso, ne ricorda le grandi doti professionali e umane, come tanti suoi colleghi e familiari di pazienti che ha assistito in Valtellina e Valchiavenna. Era attivo da tempo come volontario nell'associazione “Cancro Primo Aiuto” operativa da anni sull'intero territorio della Lombardia. Residente a Cormano, nell'hinterland di Milano, è mancato all'ospedale Niguarda di Milano, dove era stato ricoverato una settimana fa per l'aggravarsi del quadro clinico. Prima di iniziare a lavorare in Valtellina era stato dirigente medico in Anestesia e Rianimazione, sua specialità, proprio al Niguarda.
Misiani (Mef): per Dl aprile più deficit e 10-11 mld fondi Ue
Per il decreto di aprile anti-coronavirus “parte del fabbisogno” sarà coperto “con i fondi europei che sono stati svincolati: si tratta di fondi comunitari della programmazione del bilancio europeo, 10-11 miliardi che grazie a una decisione di qualche settimana fa potremo svincolare e riutilizzare per l'emergenza sanitaria, poi dovremo fare comunque ulteriore deficit”. Così il viceministro all'Economia Antonio Misiani a Mattino 5 (Canale 5). “Chiederemo uno scostamento molto consistente al Parlamento: il prossimo decreto sarà molto consistente, più del decreto di marzo”.
Covid tax, Melilli (Pd): in qualche modo ci si tornerà
La Covid tax non è una patrimoniale, ma un contributo di solidarietà. A difendere la proposta, subito derubricata dal suo stesso partito a semplice ”contributo al dibattito”, è uno dei due proponenti: il dem Fabio Melilli. Intervenuto ai microfoni della trasmissione “L'Italia s'è desta” su Radio Cusano Campus, Melilli spiega: “questo è il tempo dell'improvvisazione e dell'imprecisione quindi non mi stupisce questa polemica. Insieme al capogruppo Delrio e altri colleghi della Camera, pensando alla difficoltà di tante persone in questo momento anche comprarsi da mangiare, abbiamo immaginato un contributo di solidarietà molto progressivo. Siamo partiti da 80mila euro di stipendio, ma chi guadagna 85mila euro versa 100 euro sui 5mila in eccedenza, deve essere deducibile quindi il 40% lo recupera l'anno successivo. E questo gettito, che abbiamo calcolato in 1 miliardo e 300mila euro andrebbe a chi è più in difficoltà”. “Sono convinto - conclude - che in qualche modo ci si ritornerà. Ciò che mi dà maggiormente fastidio è che quando si fa una proposta si dovrebbe avere almeno l'umiltà di leggerla. C'è chi ha detto che tassiamo i redditi del 2019, quando invece la proposta era di tassare i redditi 20-21”.
Locatelli (Css): riaprirei scuole a settembre
“Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, intervenuto ieri sera a ”Che tempo che fa” su Rai 2. Ma la decisione, ha precisato, “spetta al governo”.
Pasquetta in lockdown, Forze dell’ordine pronte a replicare controlli e multe
Dopo la raffica di controlli di ieri, sull’osservanza delle misure anticontagio in tutta Italia nella giornata di Pasqua, anche oggi le Forze dell’ordine si apprestano a svolgere accertamenti sulle strade per garantire una Pasquetta in lockdown.
Papa: governi trovino via del dopo-virus in favore popoli
“Preghiamo oggi per i governanti, gli scienziati, i politici, che cominciarono a studiare la via d'uscita, il dopo-pandemia, questo dopo che già è incominciata, perché trovino la strada giusta, sempre in favore della gente, sempre in favore dei popoli”. Lo ha detto papa Francesco all'inizio della messa del mattino a Casa Santa Marta. Nell'omelia, commentando il Vangelo del giorno, il Papa ha spiegato che “anche oggi, davanti alla prossima, speriamo che sia presto, prossima fine di questa pandemia, c'è la stessa opzione: o la nostra scommessa sarà per la vita, per la resurrezione dei popoli, o sarà per il dio denaro, tornare al sepolcro della fame, della schiavitù, delle guerre, delle fabbriche delle armi, dei bambini senza educazione. Lì c'è il sepolcro”. “Il Signore - ha proseguito -, sia nella nostra vita personale, sia nella nostra vita sociale, sempre ci aiuti a scegliere l'annuncio, annuncio che è orizzonte aperto, sempre, ci porti a scegliere il bene della gente, e mai a scendere nel sepolcro del dio denaro”. “Come sempre, quando non serviamo Dio, il Signore - ha sottolineato Francesco -, serviamo l'altro dio, il denaro. Ricordiamo quello che Gesù ha detto: sono due signori, il Signore Dio e il signore denaro, non si può servire ambedue”. “E per uscire da questa evidenza, da questa realtà (della resurrezione di Gesù, ndr) - ha continuato -, i sacerdoti, i dottori della legge, hanno scelto l'altra strada, quella che gli offriva il dio denaro, e hanno pagato: hanno pagato il silenzio, il silenzio dei testimoni”.
Morti in Italia ancora in calo: “trend affidabile” secondo gli esperti
Ancora in calo decessi e ricoveri in terapia intensiva per coronavirus in Italia: un “trend ormai affidabile”, secondo gli esperti. Resta comunque fino al 3 maggio la stretta agli spostamenti. Piemonte e Campania dicono no alle riaperture. “Posporre la ripartenza delle scuole al prossimo anno”, propone Locatelli del Consiglio superiore di sanità. Ieri una Pasqua in lockdown: boom di eventi religiosi in streaming; controlli e multe nelle strade.