Europa

Coronavirus, ultime notizie. Vaccini, 4,8 milioni di italiani over 50 non hanno fatto la prima dose

Gli aggiornamenti in tempo reale per seguire l’andamento della pandemia

Draghi risponde alle parole di Salvini: "L'appello a non vaccinarsi significa invitare a morire"
  • Dl recovery: Camera, ok al testo, passa al Senato

    Sì dell’Aula della Camera al dl Recovery. Il testo, su cui il governo ha anche incassato la fiducia a Montecitorio, passa ora al Senato per il via libera definitivo. I sì sono stati 265, 14 i no, 21 gli astenuti. Sul decreto si sono astenuti i deputati di Fdi. Giovanni Vianello di Mt5S ha annunciato voto contrario in dissenso dal suo gruppo. “I nostri figli pagheranno i danni di questo provvedimento”, ha detto.

  • Tunisia: prorogato di sei mesi lo stato di emergenza

    Il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied, ha deciso di prorogare di sei mesi, fino al 19 gennaio 2022, lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale. Lo dispone un decreto presidenziale pubblicato oggi sulla gazzetta ufficiale di Tunisi. Lo stato di emergenza era stato proclamato in tutto il Paese dal defunto presidente Beji Caid Essebsi in seguito all’attentato terroristico al bus delle guardie presidenziali nel novembre 2015 e successivamente sempre prorogato.

  • Di Maio: credo nei vaccini, è tutela di vita e libertà

    «Ho sempre creduto nei vaccini. La libertà è tutela della vita, se ci vacciniamo tuteliamo la vita e la libertà». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenendo alla festa di LeU a Bologna. «L’altro ieri - ha detto Di Maio - mi sono vaccinato. Adesso aspettiamo la seconda dose. Sia perché sono ministro sia perché ho 35 anni, ho atteso il più possibile perché prima tutti gli altri si vaccinassero. Poi c’è stato un momento in cui se eri un politico e ti vaccinavi eri additato, adesso è il contrario, adesso c’è la caccia al politico non vaccinato». «Noi se vacciniamo - ha spiegato - è per tutelare la vita e tutelando la vita ci assicureremo la libertà. Tutto il resto delle polemiche credo che siano superflue».

    Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)

  • In Lombardia oggi 62.606 prenotazioni: un terzo 12-19enni


    Salgono a 62.606 le prenotazioni per il vaccino anti Covid in Lombardia nelle ultime 24 ore: di queste 22.488 sono di persone in età scolare tra i 12 e i 19 anni. È quanto emerge dall’aggiornamento dell’assessorato al Welfare della Regione alle 20 di oggi.
    Le altre fasce d’età vedono 11.667 prenotazioni 20-29 anni; 11.453 nella fascia 30-39 anni; 9.731 40-49 anni; 5.917 50-59 anni; 883 60-69 anni; 346 70-79 anni; 108 80-89 anni; 13 over 90.

  • 4,8 mln italiani over 50 non hanno fatto la prima dose

    Oltre 4,8 milioni di italiani che hanno più di 50 anni non hanno ancora fatto una dose di vaccino anticovid. E’ quanto emerge dall’ultimo report del governo aggiornato ad oggi in base al quale nell’ultima settimana sono state 156.159 le persone over 50 alle quali è stata somministrata la prima dose: 7 giorni fa erano 4.985.650 in attesa di prima dose, oggi sono 4.829.491. Tra gli over 80, sono 319.369 (il 7,01%) quelli che non hanno fatto neanche una dose, nella fascia 70-79 sono 713.124 (11,85%), nella fascia 60-69 sono 1.327.306 (17,57%) e in quella 50-59 sono 2.469.692 (25,59%).

  • Studenti italiani positivi rientrati a Roma da Malta

    Sono rientrati questa sera a Roma da Malta gli studenti italiani finiti in quarantena perché risultati positivi al Covid durante una vacanza-studio. Per permettere il loro rimpatrio, l’ente nazionale del turismo maltese (Mta) ha organizzato un charter per Roma Fiumicino operato dalla Neos Air con un Boeing 787-9 Dremliner che è giunto nello scalo romano poco dopo le 20. I giovani, non transiteranno nell’aerostazione ma verranno presi direttamente sottobordo da personale medico e Protezione Civile, saranno quindi suddivisi e trasferiti in Covid hotel.

  • Figliuolo: incremento prenotazioni da +15% a +200%

    «Oggi abbiamo registrato un incremento delle prenotazioni che va da un +15% a +200% a seconda delle regioni. In Friuli Venezia Giulia abbiamo registrato un +6.000%». Lo ha detto il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo al Tg5 sottolineando che si sta procedendo con 500mila vaccinazioni al giorno. «La macchina viaggia al 100%».

  • Effetto Green pass anche in Emilia-Romagna, impennata prenotazioni vaccino

    Impennata nelle prenotazioni per il vaccino anti-Covid in tutta l'Emilia-Romagna. Dopo le notizie prima sul possibile utilizzo e poi sulla decisione ieri da parte del Governo di introdurre il Green pass – a partire dal 6 agosto – per lo svolgimento di molte attività, dall'accesso a musei e mostre alla presenza a eventi sportivi fino alla consumazione nei bar e ristoranti al chiuso. In poco più di quattro giorni, da lunedì scorso alla mattina di oggi, infatti, sono state oltre 77mila le nuove prenotazioni ricevute dalle Aziende sanitarie: 5.873 nel territorio della Asl di Piacenza, 6.875 a Parma, 6.537 a Reggio Emilia, 9.608 a Modena, 17.583 a Bologna, 1.753 a Imola, 3.746 a Ferrara e 25.969 nei territori di competenza dell'Asl Romagna. Un totale quindi di 77.944 prenotazioni in poco più di quattro giorni: di queste, in particolare, 14.499 sono arrivate dalla fascia di età 12-19 e 4.745 dai 60-69enni, due fasce di età per cui le Asl hanno lanciato o stanno per lanciare iniziative ad hoc, come la vaccinazione sui camper nei mercati o in spiaggia. «Qualunque sia il motivo, per noi ogni prenotazione in più è una buona notizia- afferma l'assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- Sicuramente ha influito la notizia del Green pass e delle limitazioni che saranno imposte a chi non lo ha a disposizione, ma io voglio credere ci sia stata anche una risposta di responsabilità da parte di tanti emiliano-romagnoli che in questi ultimi giorni hanno visto purtroppo aumentare i contagi. E non bisogna sottovalutare le campagne di sensibilizzazione delle aziende sanitarie».

  • Piemonte, oggi quasi 37.600 vaccini, il 95,3% dosi disponibili da inizio campagna

    Sono 37.596 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all'Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 28.873 è stata somministrata la seconda dose. Tra i vaccinati di oggi, in particolare, sono 11.578 i 16-29enni, 5.785 i trentenni, 8.324 i quarantenni, 4.467 i cinquantenni, 3.653 i sessantenni, 1.691 i settantenni, 463 gli estremamente vulnerabili e 285 gli over80. Dall'inizio della campagna si è proceduto all'inoculazione di 4.585.923 dosi (di cui 1.953.442 come seconde), corrispondenti al 95,3% di 4.812.400 finora disponibili per il Piemonte.

  • Turchia, record di contagi

    È record di nuovi contagi di covid in Turchia, dove le misure per il contenimento dell’epidemia sono state sollevate all’inizio di luglio. Nelle ultime 24 ore sono morte 60 persone e sono stati registrati 11.094 nuovi casi, il numero più alto da metà maggio. Il 46 per cento della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino. E poco più di un quarto è completamente vaccinata. La Turchia ha approvato l’uso del vaccino cinese Sinovac e di Pfizer/BionTech.

  • Salvini, mi sono vaccinato ma non è risposta a Draghi

    «Stamani mi sono vaccinato, ma non è una risposta all’appello di Draghi»: a dirlo è il segretario della Lega, Matteo Salvini, oggi a Macerata per sostenere il referendum sulla giustizia. «La mia - ha detto - è stata una libera scelta, ma non ho alcun diritto a imporre niente a nessuno, soprattutto quando si parla di bimbi e ragazzi». «Gli scienziati inglesi e tedeschi non penso che siano matti quando dicono che vaccinare giovani sotto i 18 anni, in salute, non è saggio. Ci sono da vaccinare ancora tanti settanta-ottantenni, senza rinchiudere di nuovo in casa i diciottenni che hanno già tanto sofferto» ha concluso.

  • Green pass, Meloni: parole Draghi efficaci ma imprudenti. Stiamo picconando stato di diritto

    «Le affermazioni di Draghi sono efficaci ma imprudenti. Draghi ieri ha detto che l’invito a non vaccinarsi è invito a morire. Se sei per l’obbligo vaccinale abbi il coraggio di farlo». Così il leader Fdi Giorgia Meloni presentando il suo libro al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca). Meloni ha anche detto: «Stiamo picconando il nostro stato di diritto. Se devo esibire un certificato per esser liberi vuol dire che non sei libero. Questi sono precedenti che pagheremo». Meloni ha anche detto che è intenzionata a vaccinarsi: «Sì mi vaccino, non sono no vax, non sono contraria ai vaccini».

    La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. (ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

  • In Lombardia 691 nuovi casi e un decesso

    A fronte di 36.163 tamponi effettuati, sono 691 i nuovi positivi Covid registrati in Lombardia nelle ultime 14 ore per un tasso di positività dell’1,9%. È quanto emerge dal bollettino della Regione. Un decesso nello stesso arco temporale per un complessivo di 33.815. In calo di uno il totale delle terapie intensive per un complessivo di 27 in regione: in aumento invece i ricoveri in area non critica di 7 pazienti per 142 totali. La provincia che registra più nuovi casi è Milano (203) di cui 98 a Milano città; seguono Varese (+169), Mantova (+53), Brescia (+48), Monza e Brianza (+46), Cremona (+30), Bergamo (+23), Pavia (+22), Como (+21), Lodi (+20), Lecco (+5) e Sondrio (+2).

  • In Usa vaccinazioni aumentano negli Stati più colpiti

    Le vaccinazioni stanno iniziando a crescere in alcuni Stati in cui i casi di Covid-19 sono in aumento. Lo hanno riportato i funzionari della Casa Bianca. Il coordinatore del coronavirus della Casa Bianca Jeff Zients ha affermato che diversi Stati con le percentuali più elevate di nuove infezioni hanno visto i residenti vaccinarsi a tassi più elevati rispetto alla nazione nel suo insieme. I funzionari hanno citato come esempi Arkansas, Florida, Louisiana, Missouri e Nevada. Le vaccinazioni stanno iniziando ad aumentare in alcuni Stati in cui i casi di Covid-19 sono in aumento, hanno detto i funzionari della Casa Bianca come indice del fatto che l’ondata estiva sta attirando l’attenzione degli americani esitanti nei vaccini poiché gli ospedali del sud sono invasi dai pazienti.

  • Oggi 5.143 nuovi casi e 17 decessi

    Sono 5.143 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Lo stesso giorno di una settimana fa erano stati 3.121, dunque l'aumento è del +64,8% su base settimanale. I decessi sono 17.

    I numeri di oggi

  • Banche: Bce autorizza ritorno a dividendi e buyback da 1 ottobre

    La Bce ha deciso di non estendere oltre la fine di settembre 2021 la sua raccomandazione alle banche di limitare il pagamento dei dividendi. Le autorità di supervisione valuteranno invece le posizioni patrimoniali di ogni singolo istituto e i piani di distribuzione degli utili come parte del processo di supervisione. La vigilanza Bce aveva introdotto la raccomandazione nel 2020 per rafforzare la tenuta delle banche a fronte dell’impatto della pandemia. «Le ultime proiezioni macroeconomiche confermano la ripresa economica e indicano una minore incertezza, che sta migliorando l’affidabilità delle traiettorie di capitale delle banche - recita il comunicato Bce - I supervisori hanno esaminato le pratiche di rischio di credito delle banche durante la pandemia. Di conseguenza, è opportuno ripristinare la precedente prassi prudenziale di discutere con ciascuna banca le traiettorie patrimoniali e i piani di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie nel contesto del normale ciclo di vigilanza. Tuttavia, le banche dovrebbero rimanere prudenti nel decidere i dividendi e il riacquisto di azioni proprie, valutando attentamente la sostenibilità del loro modello di business. Non dovrebbero inoltre sottovalutare il rischio che ulteriori perdite possano in seguito avere un impatto sulla loro traiettoria di capitale alla scadenza delle misure di sostegno».

  • Green pass: presto provvedimento, riconosce ciclo fatto in UK

    È in arrivo a breve un provvedimento del ministero della Salute che, secondo quanto si apprende, riconosce l’espletamento del ciclo vaccinale effettuato in Gran Bretagna. «In Gran Bretagna - ha spiegato il direttore generale della Prevenzione del ministero, Gianni Rezza, in conferenza stampa - viene effettuato il ciclo vaccinale con due vaccini che sono riconosciuti da Ema, ovvero Pfizer e AstraZeneca, e non c’è motivo per cui perduri questa situazione. Il problema del green pass agli italiani che abbiano effettuato un ciclo vaccinale completo all’estero è in via di risoluzione, tra oggi e domani probabilmente».

  • D’Amato (Lazio): «55mila prenotazioni dopo conferenza Draghi»

    «Alle ore 17 sono state 55mila le nuove prenotazione dalla conferenza stampa del presidente del Consiglio, Mario Draghi, di ieri sera sul Green pass. Un risultato davvero incoraggiante, che spinge la campagna vaccinale del Lazio con una proiezione a regime di copertura con i nuovi prenotati di oltre l’80%. In prevalenza c’è un’ottima adesione anche della componente giovanile». Così in una nota l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, che aggiunge: «Confermo l’obiettivo di immunizzare con doppia dose il 70% della popolazione vaccinabile entro l’8 agosto». D’Amato sottolinea poi la necessità «che siano garantite le forniture corrispondenti alle nuove prenotazioni». E ricorda che «le prenotazioni possono essere effettuate sul sito https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/main/home».

  • Kluge (Oms): «Obbligo vaccinale non è prima scelta»

    L’Organizzazione Mondiale della Sanità «incoraggia qualsiasi misura per aumentare la copertura vaccinale, sempre che siano misure legalmente e socialmente accettabili». E l’obbligo vaccinale «non dovrebbe essere la prima scelta». Lo dice, in un’intervista a Euronews che andrà in onda questa sera, il direttore generale dell’Oms per l’Europa Hans Henri Kluge. Perché, spiega Kluge, «prima dobbiamo tentare di capire cosa c’è nella testa delle persone, e interagire con le comunità che esitano a vaccinarsi. Abbiamo molta esperienza - aggiunge - con l’analisi comportamentale per convincere le persone, utilizzando gli influencer, guardando a chi esita e pensare a chi possa influenzarli, in un dialogo».

  • Germania mette Spagna e Olanda in zone a alto rischio

    Il governo di Berlino inserisce la Spagna e l’Olanda tra le zone ad alta incidenza coronavirus e questo prevede ulteriori restrizioni ai viaggiatori in arrivo da quei paesi, secondo le indicazioni del Robert Koch institut. Chi rientra da zone ad alta incidenza senza aver completato il ciclo di vaccinazione o senza poter provare di essere guarito da un’infezione da coronavirus dovrà rimanere 10 giorni in quarantena, che potranno essere ridotti a 5 giorni presentando un test negativo. Le restrizioni entreranno in vigore da martedì prossimo. La Germania sta vivendo nelle ultime settimane una rapida impennata dei casi dovuta al diffondersi della variante Delta. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 2.089 nuovi casi, 34 nuove vittime e un’incidenza settimanale di 13,2. Ieri la cancelliera Angela Merkel aveva parlato di una «crescita esponenziale» e di «una dinamica preoccupante».

  • In Piemonte 140 nuovi positivi e nessun decesso

    Oggi l'Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 140 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 19dopo test antigenico), pari allo 0,7% di 18.879 tamponi eseguiti, di cui 15.597 antigenici. Dei 140 nuovi casi, gli asintomatici sono 55 (39,3%).
    I casi sono così ripartiti: 28 screening, 73 contatti di caso, 39 con indagine in corso, 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali; casi importati 5 casi (3 dall'estero, 2 da altre regioni italiane). Il totale dei casi positivi diventa quindi 368.366 così suddivisi su base provinciale: 29.757 Alessandria, 17.550 Asti, 11.564 Biella, 53.166 Cuneo, 28.433 Novara, 197.059 Torino, 13.784 Vercelli, 13.017 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.510 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.526 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall'Unità di Crisi della Regione Piemonte.
    Il totale rimane quindi 11.699 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

  • Rezza, ’situazione si complica, rischio blocchi per chi viaggia’

    La situazione epidemiologica di Covid-19 “si sta un po’ complicando perché certamente in Europa ci sono Paesi con un’incidenza molto elevata” e “questo fa sì che gli italiani che vanno all’estero, anche per motivi di vacanza, rischiano di essere bloccati, com’è successo con Malta, e ci si sta adoperando per i rientri. Sono sempre situazioni un po’ complicate”. Lo ha detto il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid della Cabina di regia.

  • Campania; ricoveri in crescita, +14 in due giorni

    Cresce per il secondo giorno consecutivo il numero dei ricoveri in Campania per il Covid: al +9 di ieri si somma oggi un +5, con le degenze ordinarie che si attestano a 189. Cala invece lievemente l’occupazione delle terapie intensive (-1), a quota 11. Nel bollettino odierno dell’unità di crisi si segnalano 261 positivi su 7.275 test molecolari, con un tasso di incidenza del 3,58% in lieve calo rispetto al 4,17 di ieri. Sette le nuove vittime, di cui due risalenti ai giorni scorsi ma registrate ieri.

  • Rezza, Gran Bretagna precauzione di troppo, spero problema presto risolto

    “Il mancato riconoscimento del green pass in Gb agli italiani non riguarda solo i nostri connazionali. E’ come se si volesse in qualche misura prendere delle precauzioni che sembrano però di troppo perchè proprio nel Regno Unito c’è un aumento dei casi. Spero che questi problemi di reciprocità vengano risolti a breve”. Così il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni rezza in conferenza stampa.

  • Brusaferro (Iss), ’Rt proiettato a 1,55 prossima settimana’

    “C’è stata un’evoluzione rapida” dell’epidemia di Sars-CoV-2. L’indice di contagio “Rt è in crescita. Attualmente è a 1,29 nel nostro Paese. E quando guardiamo a quello proiettato avanti di una settimana, ci mostra come la crescita sia netta e sia proiettato a 1,55. Parliamo sempre dell’Rt sintomatici, cioè non solo positivi ma le persone che oltre a essere positive hanno anche sintomi”. Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid della Cabina di regia.

  • Rezza, la variante delta corre il doppio dell’alfa ma non è più aggressiva

    «La variante delta che è ormai dominante è il doppio più contagiosa ma non più aggressiva della alfa ed è questo che determina il maggior aumento tra i giovani. In ogni caso auspichiamo che a fronte dell’impatto dei vaccini sia possibile determinare una mancanza di congestione delle strutture ospedaliere». Lo ha detto il responsabile della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza nella presentazione dei dati settimanali della Cabina di regia.

  • Governatrice Alabama, «colpa nuova ondata è di non vaccinati e disinformazione»

    “E’ il momento di dare la colpa ai non vaccinati, sono i non vaccinati che ci stanno affossando”. Lo ha detto Kay Ivey, governatrice repubblicana dell’Alabama, uno degli Stati americani con il più basso tasso di vaccinazione anti Covid, e quindi più duramente colpito dalla nuova ondata di variante Delta. La repubblicana, che si è vaccinata a dicembre, non ha mancato poi di puntare il dito contro i media di orientamento conservatore e sulla disinformazione diffusa sui vaccini. “Media, voglio che iniziate a riportare i fatti - ha aggiunto - i nuovi casi sono provocati dai non vaccinati, quasi il 100% dei ricoveri interessano persone non vaccinate, e certamente i decessi avvengono tra i non vaccinati”. Parole che sono suonate come un affondo a commentatori di Fox News, come Tucker Carlson, che stanno mettendo in dubbio l’efficacia dei vaccini e definiscono “non vero” che negli Stati Uniti si sta vivendo una nuova pandemia di non vaccinati.

  • Brusaferro, crescono casi,trainano giovani da 10 a 29 anni

    “Crescono da 2267 a 2958 i comuni con almeno un caso di Covid e l’incidenza mostra come in quasi tutte le regioni vi sia una marcata crescita. La crescita è caratterizzata 10-19 e 20-29 anni e quindi è la popolazione piu giovane che alimenta i nuovi casi dell’epidemia. I casi crescono anche in Italia come in molti paesi europei”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

  • Ausl Bologna, da pochi casi arriveremo a 100 al giorno

    “Stiamo osservando che dai pochissimi casi della settimana dal 21 al 27 giugno, siamo cresciuti fino ai 253 della scorsa settimana. Oggi comunichiamo 76 casi, in un paio di giorni arriveremo purtroppo a un centinaio di casi al giorno. Era prevedibile questo aumento, soprattutto per la variante Delta, prevalente rispetto ad altre forme del virus”. Lo ha detto il direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna, Paolo Bordon.

  • Verso nuove regole Ue per minacce transfrontaliere

    Il Consiglio Ue ha definito il proprio mandato negoziale sul rafforzamento del ruolo dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e sul regolamento in materia di minacce transfrontaliere alla salute pubblica. In particolare, si prevede di istituire una task force sanitaria europea che possa, su richiesta, assistere gli Stati membri a pianificare la risposta ad un’epidemia; all’Ecdc verrà dato anche l’incarico di sviluppare piattaforme digitali per la sorveglianza epidemiologica. Il regolamento sulle minacce transfrontaliere dovrebbe, invece, prevedere la stesura di un piano pandemico europeo: stendendo i rispettivi piani, gli Stati dovranno consultarsi reciprocamente e cercare di essere coerenti con il piano Ue. Secondo il mandato, l’Ue potrà dichiarare un’emergenza sanitaria a livello europeo, innescando così meccanismi per monitorare le carenze di farmaci. I provvedimenti verranno negoziati con il Parlamento. Il Consiglio ha già definito la posizione negoziale per rafforzare il mandato dell’Ema a metà giugno. Per la commissaria alla Salute Stella Kyriakides, l’accordo tra gli Stati membri è “un passo fondamentale per rafforzare la nostra preparazione, nell’ambito di un’Unione della salute più robusta. Conto su una rapida approvazione nel trilogo”, il negoziato legislativo tra le istituzioni Ue, “entro fine anno”.

  • D’Amato (Lazio), ’Ponza e Circeo fortemente attenzionate’**

    “L’?Isola di Ponza e San Felice Circeo” sono “fortemente attenzionate dalla Asl di Latina. E' necessario evitare assembramenti”. E’ l’avvertimento dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, che arriva dopo la videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l'ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

  • Sala, «da analisi Ats no correlazione tra contagi studenti e utilizzo Tpl»

    Non ci sarebbe un legame tra i contagi degli studenti e l'utilizzo dei mezzi pubblici per andare a scuola. E' quanto è emerso – ha fatto sapere il sindaco di Milano Giuseppe Sala a SkyTg24 – da un'indagine di Ats. “Ho parlato oggi con il direttore generale di Atm Arrigo Giana, che mi ha dato una buona notizia: ieri è uscita un'analisi di Ats che dice che non è mai stata trovata una correlazione tra infezione di studenti e utilizzo del trasporto pubblico”, ha detto Sala, spiegando che “quindi presumo che le azioni che abbiamo messo in campo - cioè sanificazione continua e controllo delle mascherine - abbiano funzionato”. Nonostante questo, “se si può fare qualcosa di più - ha promesso Sala – io da sindaco mi attiverò”. Il primo cittadino non sarebbe contrario all'ipotesi di green pass per accedere ai mezzi pubblici: “Si può ragionarci. Credo che tecnicamente dipenda anche da quanto tempo ci si rimane, come per i bar. Questa è una valutazione tecnica. Io dico che tutte le volte che con buon senso si può utilizzarlo, va bene farlo e per quanto riguarda Milano, io farò la mia parte”.

  • In Liguria in arrivo nuovo monoclonale

    Arriverà in Liguria un nuovo anticorpo monoclonale anti-sars-cov-2 denominato Sotrovimab. Si tratta di una nuova terapia, sempre a singola infusione, dotata di una maggiore attività in vitro contro le varianti conosciute.
    Il nuovo anticorpo si aggiunge agli altri già disponibili, aumentando le armi terapeutiche a disposizione contro il Covid. “
    “Il ministero della Salute - spiega Barbara Rebesco, direttore delle Politiche del farmaco di Alisa - ci ha anticipato che in Liguria ne arriveranno 103. Questo anticorpo si lega a un punto della proteina spike di SARS-CoV-2 che è meno soggetto a mutazioni e i dati provenienti da studi in vitro pubblicati hanno dimostrato che il nuovo anticorpo mantiene l’attività contro tutte le varianti circolanti, compresa quella brasiliana, californiana e non solo”.
    La Liguria ha già ricevuto oltre 1.300 trattamenti: “Nella nostra regione, ad oggi, ne abbiamo già somministrati 335 - commenta Matteo Bassetti coordinatore del Diar Malattie infettive di Alisa - destinati a pazienti non ospedalizzati, con patologia lieve o moderata, che rientrano nei criteri di eleggibilità stabiliti dall’Agenzia italiana del farmaco. Gli anticorpi monoclonali sono dei farmaci che si utilizzano nelle fasi precoci della malattia, grazie alla sinergia tra i medici di base che intercettano i casi da trattare e ai medici specialisti in malattie infettive che garantiscono l'appropriatezza dei piani terapeutici”.

  • Nel Lazio 5.827 casi positivi, 30 in terapia intensiva

    Sono 5.827 gli attualmente positivi a Covid-19 nel Lazio, di cui 183 ricoverati, 30 in terapia intensiva e 5.614 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 338.574 e i morti 8.390, su un totale di 352.791 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.

  • Ministra Salute spagnola, ’vaccino sarà necessario ogni anno’

    Il governo spagnolo prevede di somministrare alla popolazione una terza dose del vaccino contro il Covid-19 il prossimo anno e nuovi richiami negli anni successivi. Lo ha sottolineato la ministra della Salute spagnola, Carolina Darias, nel corso di un’intervista a ’Onda Cero’. “Tutto sembra indicare che sarà necessario vaccinarsi ogni anno”, ha dichiarato la ministra, aggiungendo che “senza dubbio” gli spagnoli dovranno fare il vaccino annualmente. Nei giorni scorsi l’Agenzia europea per i medicinali ha sostenuto che “al momento è troppo presto per confermare se e quando ci sarà bisogno di una dose di richiamo”.

  • In Umbria raddoppiano i contagi, ma stabili i ricoveri

    121 casi di positività in Umbria nelle ultime 24 ore, contro i 61 segnalati giovedì. Questo aumento porta a 943 il numero totale degli attualmente positivi, a fronte di 18 guarigioni segnalate nella giornata di oggi. Lo riferiscono i dati forniti dalla regione Umbria in tarda mattinata sull’evoluzione del quando pandemico. Per quello che riguarda le ospedalizzazioni, si registra un aumento di due unità, mentre restano invariati i ricoveri in terapia intensiva. Sotto osservazione i comuni di Città di Castello e Marsciano, che contano rispettivamente 51 casi e 42, in larga parte emersi negli ultimi due giorni.

  • Ordine Medici Firenze, «Sul personale no vax troppo lenta l’istruttoria dell’Asl»

    “Ci lascia perlomeno perplessi la data indicata dall'Asl, il 31 agosto, per la conclusione della fase istruttoria che accerti chi, fra gli operatori sanitari, non si sia vaccinato. Un tempo che riteniamo eccessivamente lungo. Confidiamo di ricevere la lista il prima possibile”. Lo dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, Pietro Dattolo. “Noi non possiamo fare alcuna indagine - spiega il presidente Dattolo -. E' stato chiarito che l’accertamento spetta all'Asl. Da quello, poi, discende la sospensione per i non vaccinati, come previsto dalla Legge. L’ordine procede quindi a una delibera che, di fatto, dichiara di prendere atto della sospensione da parte della Asl. Tutto questo, però, dovrebbe avvenire prima possibile: viste le varianti, il 31 agosto è troppo lontano”. “Comprendiamo la complessità dei processi di accertamento – aggiunge Dattolo – e i disagi nelle strutture di cura che potrebbe provocare la mancanza al lavoro degli operatori, nel caso in cui i non vaccinati risultassero in numero consistente. Ma ci sono delle regole: un operatore sanitario è libero di non vaccinarsi, però non può lavorare in quel sistema sanitario che impone la vaccinazione come tutela dei pazienti e degli stessi professionisti. Siamo grati al presidente Draghi per le sue parole: ’L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire’”. “I medici devono garantire la salute che non è solo del singolo ma dell’intera comunità. Il vaccino, prevede la legge, non è un obbligo ma un requisito necessario per svolgere l’attività lavorativa. Considerando - conclude Dattolo - gli obblighi di legge e la diffusione delle varianti, ci aspettavamo maggiore rapidità negli accertamenti”.

  • Ceo Moderna, «aiutiamo ragazzi a ripresa scuola in sicurezza»

    “Mentre contribuiamo a combattere la pandemia, speriamo di essere in grado di aiutare gli adolescenti a tornare a scuola in sicurezza questo autunno”. Lo dichiara Stéphane Bancel, Ceo di Moderna, dopo che il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco Ema ha raccomandato di estendere l’uso del vaccino anti-Covid Spikevax* dell’azienda americana anche negli adolescenti dai 12 ai 17 anni. “La raccomandazione del Chmp di autorizzare il nostro vaccino Covid-19 per l’uso dai 12 anni in su nell’Unione Europea è un positivo passo in avanti verso l’autorizzazione del vaccino in questa fascia di età”, afferma Bancel. In seguito al parere positivo del Chmp - ricorda infatti Moderna - la Commissione Europea prenderà in considerazione l’autorizzazione all’uso del prodotto negli over 12.

  • Francia, variante Delta in 83,5% casi

    La variante Delta è responsabile di più di 4 casi di positività al Covid-19 su 5 sull'insieme del territorio francese. A renderlo noto è Santé Publique France, secondo cui la mutazione L452r - presente nella variante isolata la prima volta in India - è stata identificata nell’83,5% dei test Pcr esaminati. In questo contesto di “importante aumento della circolazione virale e di forte diffusione della variante Delta”, le autorità sanitarie francesi hanno lanciato un appello perché venga favorita al massimo la vaccinazione dei più anziani e dei fragili per “raggiungere il più rapidamente possibile un livello sufficiente di immunità collettiva”.

  • Giani: In Toscana Obiettivo 5 mln somministrazioni entro settembre

    “In questo momento, con 3.730.000 dosi di vaccino anti covid già somministrate in Toscana, l’obiettivo è arrivare a superare 5 milioni di somministrazioni entro il 30 di settembre”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, nel corso di una diretta Facebook per aggiornare i cittadini sull’andamento dell’epidemia di coronavirus.
    Giani ha sottolineato che “è essenziale vaccinarsi perché dal 5 di agosto il green pass consentirà di entrare nei luoghi di spettacolo, nelle palestre, nelle piscine, nei luoghi dove si tengono eventi, e sarà l’unica condizione”, e “come Regione Toscana, anche per questo ci siamo preparati a consentire un aumento delle disponibilità di vaccino nel mese di agosto. Complessivamente mi sono premunito con il generale Figliuolo perché ad agosto in Toscana ci siano 820mila dosi”.

  • De Luca, ’obiettivo Campania 3 mln immunizzati a fine luglio’

    “In Campania abbiamo fatto 6,2 milioni di vaccinazioni. Nell’ambito di questi 6,2 milioni, 2,7 milioni sono i cittadini che hanno avuto anche la seconda dose. Abbiamo l’obiettivo per fine luglio di arrivare a 3 milioni di cittadini campani immunizzati”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Dobbiamo proseguire così - ha aggiunto - abbiamo rilevato negli ultimi giorni una ripresa di vaccinazioni per la prima dose, c’era stato un rilassamento anche in relazione a una campagna di informazione a livello nazionale che è stata sconcertante”.

  • Federalberghi Veneto, ’su Green Pass chiarezza per poterlo applicare’

    “Alla luce della crescita globale, in tutta Europa, del numero dei contagi, accogliamo responsabilmente l’istituzione del Green pass. Tuttavia, non possiamo non constatare che al momento non risulterebbe una distinzione tra la ristorazione in generale e la ristorazione delle attività ricettive. Pertanto anche negli hotel sembrerebbe essere necessaria l'esibizione del Green pass per accedere alla sala colazioni o alla sala da pranzo interna; e chi non è ancora dotato dalla Certificazione verde, potrebbe essere soggetto alla limitazione di alcuni servizi dell'albergo”. Così il presidente di Federalberghi Veneto Massimiliano Schiavon commenta il via libera del governo al Green Pass. “Tantissime sono le chiamate che gli hotel stanno registrando, da stamattina in tutto il Veneto, per avere chiarimenti in proposito. Lo stesso problema si sta ponendo sulle piscine. Giova ricordare che anche nella fase più dura del lockdown, i vari Dpcm che si erano susseguiti avevano sempre consentito la ristorazione per i clienti alloggiati negli alberghi e in altre strutture ricettive, perché le procedure di registrazione al check-in consentono il tracciamento dell’ospite - spiega - E’ evidente che, senza una disciplina diversificata, sarebbe un durissimo colpo per il settore ricettivo in questa difficile fase di ripartenza, perché le prenotazioni sono state prese da mesi. E’ necessario, dunque, un dispositivo attuativo urgente che ne determini con chiarezza l’ambito di applicazione. Fermo restando che il connubio tra il protocollo ’accoglienza sicura’ negli alberghi e l'eccellenza mondiale della sanità veneta, in caso di bisogno, garantisce un soggiorno assolutamente sicuro per quanti hanno già prenotato o prenoteranno nelle località turistiche venete”.

  • Ema approva vaccino Moderna per fascia 12-17 anni

    L’Agenzia europea del farmaco Ema ha appena approvato Spikevax, il vaccino Moderna, per la fascia d’età tra 12 e 17 anni. Lo comunica la stessa agenzia. Il vaccino è già autorizzato, ricorda, per l’uso dai 18 anni in su. “Lo studio ha mostrato che Spikevax ha prodotto una risposta anticorpale comparabile nei giovani di età compresa tra 12 e 17 anni a quella osservata nei giovani adulti di età compresa tra 18 e 25 anni (misurata dal livello di anticorpi contro Sars-CoV-2). Inoltre, nessuno dei 2.163 bambini che hanno ricevuto il vaccino ha sviluppato il Covid-19 rispetto a quattro dei 1.073 bambini a cui è stata somministrata un’iniezione fittizia”, si legge ancora nella nota. “Questi risultati hanno consentito al Comitato per i medicinali umani di concludere che l’efficacia di Spikevax nei soggetti di età compresa tra 12 e 17 anni è simile a quella negli adulti”.

  • Vaccini: Salvini si è vaccinato stamane a Milano

    Il leader della Lega Matteo Salvini si è vaccinato stamane a Milano. Un indizio era comparso in una foto sui social scattata, a quanto si apprende, subito dopo la somministrazione del vaccino contro il Covid: nell’immagine compare il QR code stampato sul certificato di vaccinazione. Il leader leghista, come spiegato nei giorni scorsi, aveva una prenotazione precedente per il vaccino fissata per il 28 giugno che aveva dovuto rinviare.

  • Oms: Più test gratuiti e sequenziamento

    “L’Oms raccomanda ai paesi di aumentare l’accesso ai test gratuiti, espandere il sequenziamento, incentivare la quarantena per i contatti e l’isolamento per i casi confermati, rafforzare la tracciabilità dei contatti per interrompere le catene di trasmissione e garantire che le persone più a rischio tra le nostre popolazioni siano vaccinate”. Lo afferma in una nota il dottor Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms/Europa.
    “Siamo tutt’altro che fuori pericolo in termini di fine della pandemia - continua il dirigente dell’Organizzazione mondiale della sanità Europa - e purtroppo in molti paesi della nostra regione stiamo assistendo a un aumento significativo dei casi associati alla diffusione della variante Delta altamente trasmissibile. Nonostante gli enormi sforzi degli Stati membri per vaccinare le persone in tutta la regione, altri milioni rimangono non vaccinati e quindi rischiano di finire in ospedale. La buona notizia è che i dati mostrano chiaramente che ricevere una serie completa di vaccinazioni riduce significativamente il rischio di malattie gravi e morte. Quando chiamati a farlo, le persone dovrebbero essere vaccinate”.

  • Spallanzani, 39 pazienti ricoverati, 4 in terapia intensiva

    All’Istituto Spallanzani di Roma, in questo momento, “sono ricoverati 39 pazienti positivi al tampone per la ricerca di Sars-CoV-2” (uno meno di ieri), mentre sono “4 i pazienti ricoverati in terapia intensiva” (dato stabile). Questo l’ultimo bollettino dell’Istituto per le malattie infettive capitolino. “I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 2.880”.

  • Oms-Ecdc: Completare vaccinazioni vulnerabili e intensificare test

    “L’Oms e l’Ecdc sollecitano i gruppi prioritari, come gli anziani, le persone con malattie croniche e gli operatori sanitari, a ricevere un ciclo completo di vaccinazione Covid-19 per proteggere se stessi e le persone vulnerabili con cui entrano in contatto da malattie gravi”. Lo comunica il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Europa in una nota congiunta.
    “Inoltre, è fortemente raccomandata una rapida diffusione delle vaccinazioni a tutti i gruppi ammissibili. Laddove la variante Delta si sta diffondendo, sarà necessaria un’attuazione intensiva delle attuali misure di salute pubblica, compreso un maggiore accesso ai test, per controllare la trasmissione di Covid-19, in particolare mentre i progressi della vaccinazione non sono ancora sufficientemente elevati in molti paesi”, continua la nota.

  • Vaccini: Mosca, onoreremo gli obblighi sull’export

    Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha affermato che la Russia rispetterà “gli obblighi sui mercati internazionali” per le forniture dei vaccini contro il Covid-19, “anche in Argentina”, e ha ammesso che “si è verificato un ritardo”: lo riporta l’agenzia Interfax. “Il Fondo Russo per gli Investimenti diretti è in contatto con i suoi partner per risolvere i problemi emergenti”, ha detto Peskov aggiungendo - stando a Interfax - che la Russia ha sempre dato la priorità alle necessità dei suoi cittadini per il vaccino. “Sapete che la campagna generale di vaccinazione si è notevolmente intensificata - ha affermato il portavoce del Cremlino - e la consapevolezza della gente cresce costantemente. Il ritmo delle vaccinazioni è andato aumentando sempre di più. Questa è una priorità assoluta”.

  • «Libertà di vaccinarsi, no green pass», mercoledì fiaccolata piazza Popolo

    Il fronte ’no green pass’ manifesterà a Roma mercoledì prossimo. Un evento annunciato sui social dal ’Comitato Libera scelta’, che, a quanto apprende AdnKronos, potrebbe vedere in piazza del Popolo esponenti di primo piano della Lega, come Armando Siri, Alberto Bagnai, Claudio Borghi, Simone Pillon, insieme a Vittorio Sgarbi e Gianluigi Paragone. “Chi tace acconsente! se anche tu sei contrario all’obbligo del green pass, ora è il momento di dimostrarlo”, è lo slogan nella pagina Facebook del comitato che si definisce “di liberi cittadini, apartitico e apolitico, aperto a chiunque intenda sostenere la piena libertà di scelta in materia sanitaria”. Un concetto che il senatore della Lega, Simone Pillon declina così: “È giusto informare correttamente le persone e invitarle a vaccinarsi - dice all’AdnKronos - ma non si possono costringere le persone a vaccini che sono ancora nella fase sperimentale”. Il leghista ricorda poi che “risulta che il comitato di controllo sulla sicurezza vaccinale da covid19 non si riunisca da mesi, se così fosse, ci sarebbe da chiedersi perché...”.

  • Cirio: In Piemonte da lunedì senza prenotazione per 12-19 anni

    «Da lunedì sarà possibile per tutti i ragazzi dai 12 ai 19 anni recarsi in tutti gli hub vaccinali del Piemonte senza prenotazione ed essere vaccinati». Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

  • Slovacchia, polizia usa lacrimogeni contro manifestanti anti green pass

    Scontri tra polizia e dimostranti no vax davanti al Parlamento in Slovacchia. Per impedire a centinaia di dimostranti di fare irruzione nella sede del Consiglio Nazionale di Bratislava, la polizia ha lanciato lacrimogeni. Negli scontri una poliziotta è rimasta ferita. La protesta contro il “fascismo dei vaccini” era diretta contro una proposta di legge tesa a permettere solo ai vaccinati in possesso di green pass di accedere in locali e negozi. «Stiamo adottando misure per proteggere la vita di tutti i cittadini, anche di chi protesta», ha dichiarato il primo ministro Eduard Heger, il cui governo spera con queste misure di far aumentare il numero dei vaccinati. Al momento sono circa 1,9 milioni, su circa 5,5 milioni di abitanti, le persone pienamente vaccinate in Slovacchia.

  • Zaia (Veneto): con il Green pass assalto alla diligenza per vaccinarsi

    «Per vaccinarsi, dalle telefonate ricevute dai call center, registriamo un assalto alla diligenza». Lo ha detto Luca Zaia, governatore del Veneto su un possibile effetto vaccinazione rapportato con l’obbligo del Green pass. «Le forniture restano costanti - ha aggiunto - ma il nostro ’tran tran’ sul livello vaccinale ha visto un impennarsi delle richieste».

    Il governatore del Veneto Luca Zaia

  • Cerimonia Tokyo, un minuto di silenzio per le vittime covid

    Un minuto di silenzio con tutti i presenti in piedi, compresi l’imperatore Naruhito e il presidente del Cio, Thomas Bach, è stato osservato allo stadio Olimpico di Tokyo in conclusione della parte iniziale della cerimonia di apertura, quando è stata ricordata la pandemia - con personaggi vestiti di bianco, medici, infermieri, pazienti - e i suoi momenti più drammatici.

    La first lady americana Jill Biden osserva il minuto di silenzio alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi

    Lo speaker ha poi invitato tutti ad alzarsi per onorare la memoria delle vittime. In precedenza, erano state mostrate alcune immagini del lockdown in tutto il mondo, tra le quali quelle di una piazza Duomo di Milano completamente vuota.

  • Hahn, vaccinarsi è responsabilità,a rischio ripresa

    Per la ripresa dell’economia europea “le prospettive in generale sono buone e sono molto fiducioso ma posso solo sottolineare quello che il vostro primo ministro e altri hanno detto, che ora è importante vaccinarsi”. Così il commissario Ue al bilancio, Johannes Hahn, all’ANSA. “Ora ci sono molti vaccini disponibili e la gente è riluttante a vaccinarsi, soprattutto tra i giovani. Tutti devono capire che c’è anche una responsabilità individuale nei confronti del benessere della società, questo non può essere dimenticato: sollecito soprattutto i più giovani su questa responsabilità, si rischia la ripresa della società e dell’economia”.

  • Burioni, ’positivi dopo vaccino molto poco infettivi’

    Da uno “studio Usa su pazienti vaccinati” contro Covid-19 “che si sono comunque infettati” emerge “un dato interessante: è che hanno molto meno virus nella loro gola rispetto ai non vaccinati, ed è quindi ragionevole pensare che i vaccinati siano molto poco infettivi. Chi si vaccina protegge se stesso e gli altri”. Così su Twitter il virologo Roberto Burioni, docente all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

  • Pandemia non ferma imprese, +3.296 in Sicilia in secondo trimestre

    L'emergenza Covid-19 non ha provocato fino a oggi numeri negativi tra le imprese siciliane, che, tuttavia, continuano a non navigare in acque serene. Secondo i dati di Movimprese relativi alla nati-mortalità, forniti dall'Ufficio studi di UnionCamere Sicilia, il saldo del II trimestre 2021 resta positivo con +3.296, su un totale complessivo di imprese in Sicilia di 475.736. Le nuove iscrizioni sono state 6.286 mentre le cessazioni 2.990. In testa alla speciale classifica per imprese registrate svetta Catania, seguono Palermo e Messina, seguita da Siracusa. Ecco tutti i dati per provincia: Trapani, registrate 47.956 (+415); Palermo registrate 100.181 (+853); Messina registrate 63.210 (+122); Agrigento 41.114 (+260); Caltanissetta 25.646 (+148); Enna 15.188 (+122); Catania 105.182 (+839); Ragusa 37.675 (+258); Siracusa 39.584 (+279). Il tasso di crescita più importante si registra a Trapani +0,87 per cento, seguono Palermo +0,86 per cento, Enna +0,81 per cento, Catania +0,80 per cento, Siracusa +0,71 per cento, Siracusa +0,71 per cento, Ragusa +0,69 per cento, Agrigento +0,64 per cento, Caltanissetta + 0,54 per cento, chiude Messina +0,19 per cento.

  • A Sydney situazione è diventata ’emergenza nazionale’

    L’epidemia di coronavirus in rapida crescita a Sydney è diventata una “emergenza nazionale”, hanno affermato le autorità australiane ammettendo che il lockdown, in vigore da quasi un mese, non è riuscito finora a fermare un focolaio di variante Delta. Lo stato del Nuovo Galles del Sud ha chiesto a Canberra di inviare urgentemente più vaccini e risorse. Definire la situazione da ’emergenza nazionale’ potrebbe aprire la strada a un maggiore coinvolgimento del governo federale per arginare la crisi. “Abbiamo l’obbligo per conto della nazione di contenere il virus”, ha affermato il premier del New South Wales Gladys Berejiklian. “Non c’è dubbio che i numeri non stiano andando nella giusta direzione”. Solo il 12% degli australiani è stato completamente vaccinato.

  • In Toscana 470 nuovi positivi, età media 32 anni, nessun decesso

    In Toscana sono 470 i nuovi casi Covid (465 confermati con tampone molecolare e 5 da test rapido antigenico), che portano a 247.617 il totale dall’inizio dell’emergenza sanitaria da coronavirus. I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,01% e raggiungono quota 237.344 (95,9% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 6.853 tamponi molecolari e 5.844 tamponi antigenici rapidi, di questi il 3,7% è risultato positivo. Sono invece 6.080 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 7,7% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 3.372, +15,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 98 (8 in più rispetto a ieri), di cui 12 in terapia intensiva (1 in meno). Oggi non si registrano nuovi decessi. Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all’andamento dell’epidemia in regione. L’età media dei 470 nuovi positivi odierni è di 32 anni circa (30% ha meno di 20 anni, 39% tra 20 e 39 anni, 23% tra 40 e 59 anni, 6% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più).

  • Magrini (Aifa), «risolvere ombre sistema Ue acquisto vaccini e accesso globale»

    Sui vaccini anti-Covid “abbiamo visto che c’è stato un problema di accesso globale e c’è ancora. C’è stato - ed ora è parzialmente, ma largamente risolto - un problema di produzione, ma anche di sostenibilità e di acquisto dei vaccini e delle loro consegne. Il prezzo di acquisto nei sistemi pubblici integrati è stato nettamente inferiore rispetto a” quello ottenuto “dai singoli Stati. E questo ha spinto anche l’Italia” in questa direzione, “a essere parte centrale del sistema di acquisto europeo. Il Joint Procurement Agreement ha avuto luci e ombre: i contratti hanno avuto una certa complessità, nell’emergenza erano in larga parte secretati e non dovrebbe essere, e con procedure d’acquisto che andranno migliorate”. Lo ha sottolineato il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, Nicola Magrini, intervenuto oggi alla presentazione del Rapporto nazionale OsMed 2020 ’L’Uso dei farmaci in Italia’. Quella del Joint procurement agreement, ha aggiunto Magrini, “è stata una prima volta, ma queste procedure sono e saranno centrali, verranno rafforzate nei prossimi anni e sono parte di una nuova strategia farmaceutica”. Riguardo all’impegno per migliorare i meccanismi “ci fanno piacere le dichiarazioni di Ursula von der Leyen”, presidente della Commissione Europea.

  • Veneto; +669 contagi nelle ultime 24 ore

    Resta sempre alto il conteggio quotidiano dei nuovi contagi Covid in Veneto. Sono 669 i nuovi positivi registrati nelle ultime ore, con una incidenza dell'1,79% sui tamponi eseguiti. Il totale degli infetti dall'inizio dell'epidemia sale a 431.333. Lo riferisce il bollettino della Regione. Nessun decesso in più rispetto a ieri: il totale delle vittime è invariato a 11.629. Crescono i soggetti attualmente positivi e in isolamento, 8.958 (+316). Migliora invece il report clinico: i ricoverati complessivamente sono 260 (-5), dei quali i ricoverati totali 260 (-5), dei quali 242 (-5) in area medica, e 18, invariato, in terapia intensiva.

  • Discoteche chiuse, gestori ricorrono ai Tar contro decreto

    I gestori delle discoteche ricorrono contro la scelta del Consiglio dei ministri di mantenere chiuse le loro attività. Alcuni di loro hanno deciso di impugnare il nuovo decreto davanti ai propri Tar competenti territorialmente. A riferirlo è l’Associazione Giustitalia, che spiega: “attraverso più ricorsi ai tribunali amministrativi presentati dagli esercenti, i gestori chiedono l’annullamento del nuovo Dpcm nella parte in cui impone il mantenimento della chiusura dei locali”.

  • Meloni: 'da Draghi parole di terrore' green pass mantra da imporre a italiani'

    "È un anno e mezzo - riprende il presidente di Fdi - che a pagare sono sempre gli stessi: bar, ristoranti, discoteche, il settore dello sport, della cultura e dello spettacolo. Mentre a beneficiarne sono sempre i soliti noti. Sembra che il problema a Palazzo Chigi non sia più il virus, ma le attività. "Sottolineare l'incapacità nella gestione della pandemia non significa essere 'novax' o andare contro la campagna vaccinale - che ritengo sia fondamentale se fatta con trasparenza e serietà - ma non è accettabile che l’obbligatorietà del foglio verde, di fatto, costringa subdolamente i cittadini a vaccinarsi, pena l'esclusione dalla vita sociale. Questa non è libertà", conclude Meloni.

  • In regione Madrid aumento casi dell'82% in 7 giorni

    Forte incremento dei contagi nella regione di Madrid: nell'ultima settimana sono saliti dell'82% e oltre il 90% dei nuovi casi — ha detto l'assessore alla Sanità Enrique Ruiz Escudero - è stato provocato dalla variante Delta, molto più contagiosa rispetto al ceppo originale. Gran parte dei contagi si registra tra i giovani, con la media d'età dei nuovi positivi a 27 anni mentre l'80% dei nuovi malati è di non vaccinati. Tuttavia, ha aggiunto Escudero, per ora l'aumento dei casi "non è proporzionale" rispetto ai ricoveri.

  • A Khamenei seconda dose del vaccino, ’orgogliosamente iraniano’

    La Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha ricevuto la seconda dose del vaccino contro il Covid-19 sviluppato in Iran, Cov-Iran Barekat. “Oggi, venerdì 23 luglio, mentre ricevo la seconda dose del vaccino iraniano contro il Covid-19”, si legge in un tweet sull’account ’Khamenei.ir’ con una fotografia della Guida Suprema, 82 anni, al momento della somministrazione del vaccino, e l’hashtag ’#ProudlyIranian’, ’orgogliosamente iraniano’. Una serie di scatti sono stati diffusi anche sul sito web della Guida Suprema. Secondo l’agenzia Mehr, Khamenei ha colto l’occasione per sottolineare l’impegno del personale sanitario in questi mesi di pandemia, degli scienziati che hanno lavorato al vaccino e ha sollecitato la popolazione a rispettare le misure di prevenzione. La Guida Suprema aveva ricevuto il 25 giugno la prima dose del vaccino e all’epoca aveva ammesso che gli era stato consigliato di farlo “prima”, aggiungendo però di “non essere entusiasta all’idea di usare vaccini che non fossero iraniani”.

  • In Israele 81 casi gravi, mai così tanti da maggio

    Sono 81 i pazienti contagiati in modo grave dal Covid-19 e ricoverati in Israele, il numero più alto da maggio. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali accusando la variante Delta, particolarmente contagiosa, del nuovo aumento di casi. Secondo i dati del ministero della Sanità, ieri sono stati registrati 1.263 nuovi casi di coronavirus in Israele. Per tre giorni consecutivi nel Paese sono stati superati i 1.300 casi. Alle 9 di questa mattina erano stati segnalati altri 365 casi, secondo il ministero della Salute. Dati ufficiali indicano che ci sono 10.194 casi di virus attivi nel paese, mentre due mesi fa quella cifra era di circa 200.

  • Malta, stasera a Fiumicino studenti italiani positivi

    Sono circa 160 gli studenti italiani positivi al Covid e posti in quarantena a Malta che nel pomeriggio saranno imbarcati su un volo speciale organizzato dall’ente nazionale del turismo maltese (Mta), che dovrebbe partire entro le 18 diretto a Fiumicino. Ad essere ammessi sul volo, operato dall’italiana Neos specializzata in charter turistici e sanitari, saranno solo gli studenti di scuole d’inglese, alcuni minorenni del programma Erasmus+ ed uno o due under 18 in vacanza (che tecnicamente risultano come minori non accompagnati): tutti positivi e che ne abbiano fatto richiesta. Nelle prime ore del pomeriggio mezzi della Mta cominceranno la raccolta gli studenti nei diversi luoghi di quarantena, utilizzando percorsi che minimizzino il contatto esterno. All’arrivo a Roma dovrebbero essere diretti allo Sheraton, unico Covid hotel del Lazio, ma i dettagli finali saranno messi a punto in una riunione dell’Unità di crisi della Farnesina, con l’ambasciatore italiano a Malta e responsabili dei dipartimenti italiani competenti. Nelle ultime ore la lista di chi sarà imbarcato sul volo, confrontata dalle autorità maltesi con quella delle richieste arrivate al nostro consolato alla Valletta, ha visto l’uscita di un gruppo che ha terminato la quarantena ieri ed ha scelto di rientrare in Italia con i propri mezzi (ma alcuni sono rimasti in vacanza sull’isola). E’ entrato invece un gruppetto di minorenni che erano arrivati a Malta nell’ambito del programma Erasmus+. Nel pomeriggio è previsto anche analogo volo diretto a Madrid per gli studenti spagnoli (anch’essi circa 160). Ieri è partito quello dei francesi. Non sono previsti charter per gli studenti tedeschi posti in quarantena perché positivi. Lunedì scorso i ragazzi tedeschi quarantenati ma negativi sono stati invece evacuati su Francoforte sullo stesso volo speciale che prima ha lasciato 58 ragazzi italiani a Roma.

  • 12 nuovi casi locali in Cina continentale

    In Cina continentale ieri sono stati segnalati 48 nuovi casi di Covid-19, di cui 36 importati e 12 a trasmissione locale. Lo ha reso noto oggi la Commissione Sanitaria Nazionale nel consueto bollettino quotidiano. Quest’ultima ha inoltre riferito che tutti i 12 casi locali sono emersi nella provincia orientale cinese dello Jiangsu mentre tra gli importati, 14 sono stati identificati nel Guangdong, 13 nello Yunnan, 3 a Shanghai, 2 per provincia nel Sichuan e nello Shaanxi e uno ciascuno a Tianjin e nello Hubei. A Shanghai sono emersi inoltre tre nuovi casi sospetti, tutti provenienti dall’estero. Non vi sono stati ulteriori decessi correlati alla malattia. Alla fine di ieri il totale dei casi importati nella Cina continentale ammontava a 7.161, tra i quali 6.600 dimessi dagli istituti in cui erano in cura dopo essersi ripresi e 561 pazienti tuttora ricoverati. Non sono stati segnalati decessi tra i casi importati. Il totale dei contagi confermati in Cina continentale al 22 luglio ha raggiunto quota 92.462, con 663 pazienti ancora in terapia, 17 dei quali in condizioni gravi.

  • Francia, Assemblea nazionale approva disegno di legge su green pass

    L’Assemblea nazionale francese ha approvato in prima lettura poco prima dell’alba il nuovo disegno di legge anti-Coronavirus che prevede l’estensione del green pass - test negativo, certificazione vaccinale o prova dell’avvenuta guarigione dalla malattia - e l’obbligo vaccinale per i dipendenti dei servizi sanitari. L’adozione del testo - con 117 voti contro 86 - è arrivata al termine di una lunga discussione notturna. La parola passa ora al Senato che dovrà esaminare il provvedimento e stabilire se confermare l’obbligo di certificazione per treni a lunga percorrenza, bar, ristoranti e centri commerciali a partire da agosto. L’esecutivo spera in una rapida approvazione vista la velocità con cui si sta propagando la variante Delta nel paese.

  • Nuova Zelanda revoca ’bolla’ per viaggi con Australia

    “Il covid è cambiato, quindi anche noi dobbiamo cambiare”. Con queste parole la premier laburista della Nuova Zelanda, Jacinda Arden, ha comunicato la revoca della cosiddetta ’bolla’ per i viaggio da e per l’Australia, interrompendo per otto settimane - due mesi- la libertà di movimento fra i due paesi a causa del “maggiore rischio” posto dalla variante Delta del virus. Lo riferisce tra gli altri il Guardian. Arden ha comunque sottolineato che il suo governo resta un convinto fautore della ’bolla per i viaggi’ e che spera si possa ripristinare al più presto.

  • Imprese: aperture accelerano, tornano a livelli pre-Covid

    Accelerano nel secondo trimestre del 2021 le aperture di nuove attività che tornano ai valori pre-pandemia, “anche se è ancora presto per parlare di ritorno alla normalità”. È quanto emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Nel complesso, le aperture di nuove imprese tra aprile e giugno hanno toccato le 89.089 unità, un valore di poco al di sotto della media del triennio 2017-2019, prima dell’irrompere dell’emergenza sanitaria globale, e inferiore di sole 3.061 unità al dato del secondo trimestre 2019, quando le iscrizioni furono 92.150. Il miglioramento del clima di fiducia negli ultimi mesi ha impattato su quasi la metà delle 31.167 imprese in più nate tra aprile e giugno 2021, rispetto allo stesso trimestre 2020. Secondo le analisi del Centro Studi Tagliacarne, infatti, un punto di fiducia in più o in meno influenza la nascita di un’impresa su due.

  • Inail: Al Nord-Ovest primato casi contagi su lavoro, 43%

    L’analisi territoriale evidenzia una distribuzione delle denunce del 43,0% nel Nord-Ovest (prima la Lombardia con il 25,5%), del 24,5% nel Nord-Est (Veneto 10,6%), del 15,2% al Centro (Lazio 6,6%), del 12,7% al Sud (Campania 5,8%) e del 4,6% nelle Isole (Sicilia 3,1%). Le province con il maggior numero di contagi dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono Milano (9,7%), Torino (7,0%), Roma (5,2%), Napoli (3,9%), Brescia, Verona e Varese (2,5% ciascuna) e Genova (2,4%). E’ uno dei dati che emergono dal 18esimo report della Consulenza statistico attuariale dell’Inail.
    Prendendo in considerazione solo l’ultimo mese di rilevazione, la provincia che ha registrato il maggior numero di infezioni di origine professionale è quella di Roma, seguita da Torino, Milano, Firenze, Venezia e Verona. Le province che hanno fatto segnare i maggiori incrementi percentuali rispetto alla rilevazione di maggio, non per contagi avvenuti nel mese di giugno ma per il consolidamento dei dati in mesi precedenti, sono però quelle di Vibo Valentia, Reggio Calabria, Matera, Crotone, Pordenone, Siena, Grosseto, Bologna, L’Aquila e Arezzo.

  • Farmaci: sale uso antipsicotici 2020, in Sardegna consumo doppio Lombardia

    Aumenta l’uso di antipsicotici in Italia nel 2020 rispetto al 2019. “Ciò è probabilmente legato all’effetto delle politiche di lockdown” per Covid-19 “sulla categoria estremamente fragile di pazienti, che include non solo quelli psichiatrici, ma anche quelli affetti da demenza per i quali un uso off label di questi farmaci è ampiamente descritto”. Nei consumi emergono però “importanti differenze tra le regioni”. Un esempio? La Sardegna, con 14,7 dosi definite giornaliere (Ddd), ha un “consumo quasi doppio” rispetto alla Lombardia (14,7 contro 8,3). E’ quanto emerge dal Rapporto 2020 sull’uso dei farmaci in Italia, realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, e presentato oggi. Nel Paese la prevalenza d’uso di farmaci antipsicotici ha raggiunto nel 2020 un valore dell’1,7%, con un minimo dell’1,1% nel Veneto e un massimo del 2% in Sardegna. Le regioni del Centro evidenziano una maggiore esposizione rispetto al Nord (2,0% vs 1,5%). La popolazione che utilizza farmaci antipsicotici è in maggioranza femminile, con un’età mediana di 66 anni (Nord 67 anni, Centro 68 e Sud 64); riceve nel corso dell’anno circa 7 prescrizioni e, anche se in media ogni utilizzatore è trattato per oltre 4 mesi (Ddd per utilizzatore 131,4), metà degli utilizzatori rimane in trattamento per meno di 2 mesi e un quinto riceve una sola prescrizione nel corso dell’anno. In quasi tutte le regioni del Centro-Sud (ad eccezione della Campania) vi è un maggior ricorso a questi farmaci rispetto al Nord. Nel 2020 i maggiori aumenti di consumo rispetto all’anno precedente sono presenti nella provincia autonoma di Trento (+22%) e nelle Marche (+17,8%), mentre la Basilicata è quella che fa registrare la maggiore contrazione (-9,0%).

  • In Alto Adige ripensamento di 33 sanitari no vax

    In Alto Adige continua a crescere, anche se di poco, il numero dei sanitari no vax che tornano sui loro passi. Secondo gli ultimi dati dell’Azienda sanitaria, dei 3.967 sanitari inizialmente non vaccinati, nel frattempo 1.707 hanno ricevuto almeno una dose, ovvero 33 in più rispetto a lunedì.

  • Appendino: Basta ambiguità, chi parla di dittatura ritarda normalità

    “Istituire il green pass, non è una limitazione di libertà ma un ampliamento, non è una forma di chiusura, ma di riapertura che altrimenti non sarebbe possibile.
    Arrivando alla manifestazione di piazza di ieri sera a Torino a chi parla di ’dittatura’, vorrei dire questo: la scelta che rivendicate, di fatto, ritarda e rende più difficoltoso quel ritorno alla normalità che noi tutti auspichiamo avvenga il prima possibile.
    Vaccinatevi, dunque. Io l'ho fatto, fatelo anche voi. Solo così potremo vedere il nostro paese, le nostre città rinascere in tempi brevi”. Lo scrive su Facebook la sindaca di Torino Chiara Appendino. “E vorrei rivolgere un appello - aggiunge - anche a tutte le forze politiche, a tutti i candidati a sindaco alle prossime amministrative: basta ambiguità, basta ricerca del consenso. Siamo di fronte a una sfida che deve vederci uniti, fino alla vittoria”.

  • Cna, crollano furti e rapine nelle case ma ancora 301 al giorno e 13 all'ora

    Il confinamento dettato dalla pandemia dà scacco al ladro ma solo parzialmente e in maniera ancora insufficiente a garantire l'auspicata sicurezza agli italiani. Soprattutto quando sono a casa propria, con i propri affetti. Stando al Rapporto diffuso oggi dalla Cna, nell'anno dell'epidemia furti e rapine nelle abitazioni italiane sono diminuiti in maniera rilevante. Per la precisione, rileva il ministero dell'Interno, nel 2020 rispetto al 2019 i furti sono calati del 34,4% e le rapine del 14,4%. Dati da porre, evidentemente, in relazione alla crescita del lavoro da remoto, ai mancati viaggi e al crollo di uscite serali verso palestre, bar, ristoranti, cinema, teatri. Nonostante il calo, tra furti e rapine in abitazione si è superata quota 110mila. Vale a dire 301 reati al giorno, quasi 13 all'ora. A livello territoriale è a Firenze che va il primato di questa classifica non invidiabile con 536,1 furti in abitazione ogni 100mila abitanti. Sul podio, si fa per dire, la accompagnano Modena (526,7) e Ravenna (523,8). A seguire, nell'ordine, si piazzano Asti, Pisa, Pistoia, Bologna, Monza-Brianza, Savona e Livorno. Tra le grandi città, Torino è 25esima, Milano 30esima, Roma 59esima e Napoli 101esima. Per le rapine in abitazioni Asti, Rimini e Pisa sono le province più colpite, seguite da Prato, Pistoia, Parma, Vibo Valentia, Barletta-Andria-Trani, Mantova e Pescara. La Cna rileva che é abbastanza singolare, come sottolinea il 2° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia redatto dal Censis, che nonostante il calo di questa tipologia di reato verificato dal Ministero dell'Interno nel 2020 (-18,9%) la paura di rimanerne vittima non arretra. E' possibile che una parte dei reati non venga denunciata per sfiducia, e quindi nella percezione comune persista la sensazione di un maggior pericolo rispetto a quella che emerge dai numeri ufficiali. Ed è ancora più probabile che i timori suscitati dal virus e dalle sue conseguenze abbiano ampliato le paure degli italiani.

  • Inail: 682 morti per contagi su lavoro da inizio pandemia

    I decessi sono 682, concentrati soprattutto nel trimestre marzo-maggio 2020 (51,7%) e pari a circa un terzo del totale degli infortuni sul lavoro con esito mortale denunciati all'Inail da gennaio 2020, con un'incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall'Iss alla data del 30 giugno. E’ uno dei dati che emergono dal 18esimo report della Consulenza statistico attuariale dell’Inail. Rispetto ai 639 casi mortali rilevati dal monitoraggio dello scorso 31 maggio, i decessi sono 43 in più, di cui tre avvenuti a giugno, sette a maggio, otto ad aprile, 10 a marzo, quattro a febbraio e due a gennaio di quest'anno, mentre gli altri nove sono riconducibili ai mesi precedenti. A morire sono soprattutto gli uomini (83,7%) e i lavoratori nelle fasce di età 50-64 anni (72,1%), over 64 anni (18,3%) e 35-49 anni (8,9%), con un'età media dei deceduti di 59 anni.

  • Inail, a giugno crollano contagi su lavoro

    I contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all'Inail dall'inizio della pandemia al 30 giugno sono 176.925, oltre un quinto del totale delle denunce di infortunio e il 4,2% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità. Rispetto alle 175.323 denunce registrate fino a maggio, i casi in più sono 1.602 (+0,9%), di cui solo 157 riferiti a giugno, 227 a maggio, 236 ad aprile, 234 a marzo, 135 a febbraio e 169 a gennaio, 444 riconducibili allo scorso anno. Il dato di giugno è il più basso da un anno e mezzo, sensibilmente inferiore anche al minimo di luglio 2020, con circa 500 infezioni su lavoro. (ANSA).

  • Farmaci: Aifa, nel 2020 spesa farmaceutica stabile a 30,5 mld

    Nel 2020 in Italia la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata pari a 30,5 miliardi di euro, stabile rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dal Rapporto nazionale realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, presentato oggi. La spesa pubblica, con un valore di 23,4 miliardi, ha rappresentato il 76,5% della spesa farmaceutica complessiva e il 18,9% della spesa sanitaria pubblica, ed è rimasta pressoché stabile rispetto al 2019 (-0,8%). La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata di circa 13,5 miliardi di euro (222,87 euro pro capite), stabile sia nella spesa (+0,9%) sia nei consumi (+1,5%) rispetto all’anno precedente. Nell’anno segnato dalla pandemia Covid, la spesa farmaceutica pro capite, comprensiva dei medicinali acquistati direttamente dalle strutture sanitarie pubbliche e di quelli erogati attraverso il canale della convenzionata, è stata pari a 385,88 euro, in lieve riduzione rispetto all’anno precedente. I consumi sono stati pari a 1.163,4 dosi Ddd (Dose definita giornaliera) per 1.000 abitanti al giorno, stabili rispetto al 2019. I farmaci cardiovascolari hanno rappresentato la classe terapeutica a maggiore spesa (49,05 euro pro capite) e consumo (484,7 Ddd) nel canale della convenzionata, mentre i farmaci antineoplastici e immunomodulatori e i farmaci del sangue e organi emopoietici sono stati quelli rispettivamente a maggiore spesa (102,88 euro pro capite) e consumo (49 Ddd) tra i prodotti farmaceutici acquistati direttamente dalle strutture pubbliche.

  • Inail, a Nord-Ovest primato casi contagi su lavoro mortali

    Al Nord-Ovest spetta anche il primato negativo dei casi mortali di contagi su lavoro da Covid-19 da inizio pandemia, con il 38,7% dei decessi denunciati (prima la Lombardia con il 26,8%). Seguono il Sud con il 24,8% (Campania 11,7%), il Centro con il 17,4% (Lazio 10,6%), il Nord-Est con il 12,9% (Emilia Romagna 6,5%) e le Isole con il 6,2% (Sicilia 5,4%). E’ quanto emerge dal 18esimo report della Consulenza statistico attuariale dell'Inail. Nel confronto con il dato complessivo dei contagi sul lavoro segnalati all'Inail dall'inizio della pandemia, per i casi mortali si osserva una quota più elevata al Sud (24,8% contro il 12,7% riscontrato nelle denunce totali) e un'incidenza inferiore nel Nord-Est (12,9% rispetto al 24,5%). Le province con più decessi sono quelle di Roma (7,9%), Bergamo, Milano e Napoli (con il 7,0% ciascuna), Brescia (4,5%), Torino (3,8%), Cremona (2,8%), Genova (2,5%), Bari, Caserta e Parma (2,3% ciascuna).

  • Inail, a Nord-Ovest primato casi contagi su lavoro mortali

    Al Nord-Ovest spetta anche il primato negativo dei casi mortali di contagi su lavoro da Covid-19 da inizio pandemia, con il 38,7% dei decessi denunciati (prima la Lombardia con il 26,8%). Seguono il Sud con il 24,8% (Campania 11,7%), il Centro con il 17,4% (Lazio 10,6%), il Nord-Est con il 12,9% (Emilia Romagna 6,5%) e le Isole con il 6,2% (Sicilia 5,4%). E’ quanto emerge dal 18esimo report della Consulenza statistico attuariale dell'Inail. Nel confronto con il dato complessivo dei contagi sul lavoro segnalati all'Inail dall'inizio della pandemia, per i casi mortali si osserva una quota più elevata al Sud (24,8% contro il 12,7% riscontrato nelle denunce totali) e un'incidenza inferiore nel Nord-Est (12,9% rispetto al 24,5%). Le province con più decessi sono quelle di Roma (7,9%), Bergamo, Milano e Napoli (con il 7,0% ciascuna), Brescia (4,5%), Torino (3,8%), Cremona (2,8%), Genova (2,5%), Bari, Caserta e Parma (2,3% ciascuna).

  • Costa,nelle prossime settimane Regioni ancora bianche

    Nelle prossime settimane le Regioni italiane potrebbero rimanere in zona bianca. A dirlo è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa intervenuto a “Radio1 in Campo”. “Fino a ieri l’elemento principale che determinava il cambio di colore era legato ai contagiati - dice parlando dei nuovi parametri di valutazione - E’ ovvio che di fronte a una platea di cittadini vaccinati, e con le evidenze scientifiche che ci dicono che i vaccinati, qualora dovessero contrarre il Covid-19 con la variante Delta, non finiscono in terapia intensiva, l’elemento determinante da qui in avanti deve essere il livello di occupazione dei nostri ospedali. Ciò crea condizioni di serenità e ci permette di dire che nelle prossime settimane le nostre Regioni rimarranno in zona bianca. È un provvedimento di buon senso che fotografa il quadro reale. Siamo di fronte a una pandemia dinamica che cambia gli scenari molto rapidamente”.

  • Garante privacy «avverte» Regione Sicilia per ordinanza su vaccini

    Il Garante per la protezione dei dati personali ha avvertito la Regione Sicilia e tutti i soggetti coinvolti (aziende sanitarie provinciali, datori di lavoro, medici competenti) che i trattamenti di dati personali effettuati in attuazione dell’ordinanza n. 75 del 7 luglio 2021 del Presidente della Regione Sicilia, in assenza di interventi correttivi, possono violare le disposizioni del Regolamento europeo e del Codice privacy. L’ordinanza prevede infatti trattamenti di dati personali relativi allo stato vaccinale dei dipendenti pubblici e degli enti regionali, determinando limitazioni dei diritti e delle libertà individuali che possono essere introdotte solo da una norma nazionale di rango primario, previo parere dell’Autorità. Le disposizioni regionali prevedono che tutti i dipendenti a contatto diretto con l’utenza siano “formalmente invitati” a ricevere la vaccinazione e, in assenza di questa, assegnati ad altra mansione. L’ordinanza prevede, inoltre, trattamenti generalizzati di dati relativi allo stato vaccinale dei dipendenti, anche da parte del medico competente, non conformi.
    Dca

  • Sileri, green pass è arma per tenere tutto aperto

    «Il nuovo Decreto introduce un green pass “alleggerito”, perché basta la prima dose per ottenerlo, e ufficializza la revisione dei parametri tarati sull’attuale scenario epidemiologico». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri in un’intervista su Radio Capital. «Il green pass - sottolinea - è un mezzo straordinario di prevenzione, anche ai fini della diagnostica. Si può ottenere, oltre che con la vaccinazione, anche dopo un test diagnostico e questo può aiutarti a rilevare i positivi. Per Sileri «ora dobbiamo difenderci mantenendo tutto aperto. In questo senso il green pass è un’arma per non tornare a vedere l’Italia a colori». Sull’obbligo vaccinale il sottosegretario invita alla cautela. «Al momento l’obbligo vaccinale nei luoghi di lavoro non serve, ma è una misura che potrebbe essere considerata, condivisa ed eventualmente applicata in caso di mutato scenario epidemiologico e in base all'andamento della campagna vaccini che al momento sta andando molto bene», conclude.

  • Tokyo 2020, altri 19 casi di Covid legati ai Giochi: 3 sono atleti

    Sono 19 i nuovi casi di coronavirus a Tokyo legati alle Olimpiadi, a poche ore dalla cerimonia di apertura. Lo ha annunciato il comitato organizzatore, sottolineando che tre sono atleti, provenienti dall’estero, residenti nel villaggio olimpico. Tra gli altri 16 positivi ci sono tre membri dei servizi in appalto e tre rappresentanti dei mass media.

  • Inail, quasi 177mila contagi su lavoro da inizio pandemia, a giugno minimo storico

    I contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all'Inail dall'inizio della pandemia alla data dello scorso 30 giugno sono 176.925, pari a oltre un quinto del totale delle denunce di infortunio pervenute dal gennaio 2020 e al 4,2% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità (Iss) alla stessa data. E’ uno dei dati che emerge dal 18esimo report nazionale elaborato dalla consulenza statistico attuariale Inail, pubblicato oggi insieme alla versione aggiornata delle schede di approfondimento regionali. Rispetto alle 175.323 denunce registrate dal monitoraggio mensile precedente, i casi in più sono 1.602 (+0,9%), di cui solo 157 riferiti a giugno, 227 a maggio, 236 ad aprile, 234 a marzo, 135 a febbraio e 169 a gennaio di quest'anno, mentre i restanti 444 sono riconducibili allo scorso anno. Il consolidamento dei dati permette, infatti, di acquisire informazioni non disponibili nelle rilevazioni precedenti. Il dato di giugno, ancora provvisorio, è il più basso registrato da un anno e mezzo a questa parte, sensibilmente inferiore anche al minimo osservato a luglio 2020, con circa 500 infezioni di origine professionale.

  • Germania: Ifo, a giugno spesa viaggi torna all’80% livelli pre-crisi

    In Germania la spesa per i viaggi nazionali e internazionali è aumentata rapidamente da marzo 2021, tornando all’80% dei livelli pre-crisi a giugno. “La rapidità con cui l’industria dei viaggi e del turismo in Germania e all’estero potrà riprendersi dipenderà in larga misura dall’andamento delle campagne di vaccinazione, dalla diffusione di ulteriori varianti del virus e, si spera, solo da una piccola quarta ondata”, afferma Oliver Falck, direttore del Centro ifo per l’organizzazione industriale e le nuove tecnologie.

  • appello pediatri Emilia-Romagna ad adolescenti: Vaccinatevi

    Un manifesto in 15 punti per spiegare le ragioni per cui è importante vaccinarsi. I pediatri dell’Emilia Romagna rivolgono un appello agli adolescenti e dicono: “Il vaccino è effficace e sicuro, unica arma contro il virus”. “A fronte dei dati relativi alle coperture vaccinali contro il covid nei ragazzi di età compresa tra i 12 e 17 anni, sicuramente non ottimali in quanto inferiori al 50% in tutta Italia, e di notizie e passaparola basati su paure irrazionali - scrivono - nel nostro ruolo di pediatri che lavorano in Ospe-dale e sul territorio intendiamo fare un appello univoco e convinto a favore della vaccina-zione degli adolescenti, rivolgendoci in primis a loro e augurandoci che i genitori compren-dano l'importanza di vaccinare subito i propri figli”. Il punto di partenza è che i vaccino, ad oggi, “sono l'unico strumento efficace e sicuro per contrastare la diffusione del covid”, virus dal quale non sono al riparo i ragazzi, come dimostrano i dati in base ai quali “molti dei nuovi contagiati hanno un'età inferiore ai 18 anni”. Il covid può “causare una patologia grave anche nei ragazzi e i dati sulle ospedalizzazioni dimostrano che l'infezione non risparmia la fascia più giovane”.

  • E19: a luglio indice Pmi manifatturiero scende a 62,6, servizi sale a 60,4 (RCO)

    A luglio l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona scende a 62,6 punti dai 63,4 di giugno, al minimo da quattro mesi. I servizi invece aumentano a 60,4 punti da 58,3 punti del mese precedente: e’ il picco da 181 mesi. L’indice composito, sintesi dei due indici sale dai 59,5 punti di giugno a 60,6 punti, il piu’ alto da 252 mesi. L’attivita’ economica dell’Eurozona, commenta Ihs Markit, e’ cresciuta al suo tasso piu’ veloce da 21 anni in concomitanza con le riaperture dopo le restrizioni per il Covid.

  • Presidente Consiglio scientifico Francia, ritorno a normalità nel 2022-2023

    Il ritorno alla normalità rispetto all’epidemia da Coronavirus avverrà “forse nel 2022-2023”. Questo il parere del presidente del Consiglio scientifico francese Jean-François Delfraissy. “Vinceremo il Covid, ma non subito”, ha dichiarato intervenendo su Bfmtv, e preannunciando il probabile l’arrivo “di una nuova variante nel corso del prossimo inverno”. “Questo virus - ha spiegato - ha capacità di mutazioni fuori della norma”. L’esperto si aspetta una media di 50mila nuovi contagi al giorno a partire da inizio agosto. Ma per contrastare questa nuova ondata “non ci sono soluzioni miracolose”. “In un contesto di contaminazioni molto ampie, con una variante molto più infettiva delle precedenti”, è opportuno “tornare alle misure di distanziamento sociale”, quali il lavaggio delle mani e l’uso della mascherina, anche all’esterno in presenza di molta gente. Lo scienziato spiega di essere vaccinato da diverse settimane. Ma - conclude - “continuo ad indossare la mascherina quando sono all’esterno”.

  • in Francia 22mila nuovi casi: Situazione sanitaria preoccupante

    ieri in Francia si sono registrati 22mila contagi, il numero più alto dal 5 maggio. “La situazione sanitaria è preoccupante”, ha affermato il ministro della Salute Olivier Veran durante il dibattito all’Assemblea nazionale per approvare il disegno di legge che prevede l’estensione del pass sanitario. “L’epidemia è di nuovo in aumento” ha aggiunto.

  • Francia: da Assemblea nazionale ok a estensione pass sanitario

    L’Assemblea nazionale francese ha approvato in prima lettura il disegno di legge anti-Covid voluto da Emmanuel Macron, che prevede, tra le altre cose, la contestata estensione dell’obbligo di pass sanitario a numerose attività oltre all’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario e caregiver. Lo riporta Le Monde spiegando che il dibattito in aula si è protratto per tutta la notte. Ora la legge dovrà passare al vaglio del Senato. Il governo punta ad un’adozione entro la fine del week-end, al termine di una sessione parlamentare eccezionale.

  • Iss, «alta copertura e vaccinazione completa contro rischio varianti»

    "È necessario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità". E' la raccomandazione contenuta nella bozza del monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute riferito alla settimana 12-18 luglio. "Sulla base dei dati e delle previsioni Ecdc, della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali - si legge ancora - è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale".

  • Gb: a giugno le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,5% su mese

    A giugno i volumi delle vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentati dello 0,5% rispetto a maggio e sono stati del 9,5% in piu' rispetto a febbraio 2020, prima dell'inizio del Covid-19, secondo i dati diffusi dall'Ufficio per Statistiche nazionali. Il maggior contributo all'aumento proviene dai negozi di alimentari, in crescita del 4,2%, forse trainati dall'inizio del campionato di calcio Euro 2020. I negozi non alimentari hanno registrato un calo mensile dell'1,7% dei volumi di vendita a causa del calo dei negozi di articoli per la casa. Le vendite di carburante per autoveicoli sono aumentate del 2,3% mensile ma rimangono del 2,1% al di sotto dei livelli di febbraio 2020.

  • Pregliasco, «green pass? Buona decisione ma non escluderei obbligo vaccinale»

    “Il green pass rimarca oggettivamente e orgogliosamente che ci si è vaccinati per proteggere se stessi e gli altri. Come utilizzarlo è ovviamente una scelta politica. Ma decidere di vaccinarsi è un'azione di solidarietà, che permette di stare più sicuri in situazioni di rischio come ad esempio, stare seduti al tavolo al ristorante o in altri ambienti chiusi, dove i positivi, anche asintomatici, potrebbero infettare”. Ai microfoni di iNews24.it, Fabrizio Pregliasco, direttore dell'Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi, virologo e docente dell'Università degli Studi di Milano, fa il punto sulle decisioni della cabina di regia col premier Mario Draghi, che si è riunita ieri. “La vaccinazione - continua il virologo - dal punto di vista delll’interesse collettivo, è un elemento positivo anche perché, com'è chiaro, stiamo assistendo a una curva di contagi in salita, che però ha un numero esiguo di casi gravi. Ma è anche un elemento utile perché riduce i costi sanitari, dal momento che chi va in terapia intensiva, grava sulla sanità. In più, adesso è più vicino il ritorno alla vita normale. Quindi è giusto che ci sia un dibattito politico sull'utilizzo del green pass”. Pregliasco non esclude la possibilità di istituire l’obbligo vaccinale: “L'utilizzo del green pass anche a livello nazionale, mi sembra una buona decisione per fare in modo che quanti più cittadini possibili si vaccinino - sottolinea - soprattutto in questo contesto dove i no vax non rappresentano più un numero esiguo. La convenienza, come dicevo, c'è ed è dimostrata. Sono sempre del parere che l'obbligatorietà del vaccino non sarebbe un'ipotesi impossibile: basti pensare che i bambini, per poter andare a scuola, hanno già dieci vaccinazioni obbligatorie. Il green pass comunque, è un modo per compendiare una scelta di libertà, che anche se non la si comprende, è più che giusta. E da graduazione del suo utilizzo potrà essere valutata man mano”. Infine, sui nuovi parametri della zona gialla spiega: “Anche questa è una scelta politica. Chiaramente più abbassiamo le soglie, più siamo ’protettivi’. Scientificamente non esiste un manuale esatto rispetto all'applicazione generalizzata. Il principio base è che il l'aumento del rischio dei contagi aumenta è direttamente proporzionale ai contatti tra le persone. Il punto è ragionare su come abbassar