Coronavirus : ecco cosa si può fare e cosa no, dalla passeggiata al giro in moto
La nuova stretta imposta per frenare il contagio da coronavirus ha indicato regole più stringenti nella vita quotidiana di tutti
di Nicoletta Cottone
31' di lettura
Questo articolo è stato aggiornato martedì 31 marzo
Cosa posso fare e cosa no? La nuova stretta imposta per frenare il contagio da coronavirus ha indicato regole più stringenti nella vita quotidiana di tutti. La regola di base che ha consentito di abbassare i contagi è: stare a casa. Consentiti gli spostamenti solo in tre casi: andare al lavoro, ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l'acquisto di beni essenziali. Chiusi bar, ristoranti, mentre si può andare in lavanderia, acquistare un elettrodomestico o una lampadina. Molte le curiosità. Si può andare in moto in due? In smart working si ha diritto al buono pasto? Si può fare una passeggiata con i figli minoti? Ecco le regole in vigore.
AUTODICHIARAZIONE
La regola numero uno è restare a casa. I cittadini potranno spostarsi solo per tre motivi: lavoro, salute o necessità. É necessario compilare l’autodichiarazione, un modulo che è stato aggiornato (scaricalo da qui). Si tratta di un documento che certifica perché un cittadino si sta muovendo nonostante le limitazioni fissate dalle autorità e la raccomandazione a rimanere a casa il più possibile. La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli».
ZONE INTERESSATE
Dal 9 marzo le regole introdotte dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri sono uguali su tutto il territorio nazionale.
ATTIVITÁ COMMERCIALI
I negozi di generi alimentari sono aperti?
Sì, sono aperti. Sono aperti gli esercizi commerciali di vicinato e quelli della media e della grande distribuzione (ipermercati, supermercati, discount, minimercati di alimentari, negozi di surgelati). Nessun problema di approvvigionamento. In questi negozi è necessario rispettare la distanza interpersonale di un metro. Previste sanzioni per gli esercizi che non rispetteranno le regole. Gli orari di apertura sono stati ridotti.
Nelle attività che vendono generi alimentari o beni di prima necessità possono consentre ai clienti l'acquisto anche di beni diversi come, ad esempio, abbigliamento, calzature, articoli sportivi, articoli di cancelleria, giocattoli?
No. Non è consentita la vendita di prodotti diversi rispetto a quelli elencati nelle categorie merceologiche autorizzate (allegato 1 al Dpcm 11 marzo 2020, integrato dall’articolo 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020). Pertanto, il responsabile di ogni attività commerciale, comunque denominata (ipermercato, supermercato, discount, minimercato, altri esercizi non specializzati di alimentari vari), può esercitare esclusivamente l'attività di vendita dei generi alimentari o di prima necessità ed è, comunque, tenuto a organizzare gli spazi in modo da precludere ai clienti l'accesso a scaffali o corsie in cui siano esposti beni diversi dai predetti. Nel caso in cui ciò non sia possibile, devono essere rimossi dagli scaffali i prodotti la cui vendita non è consentita. La regola vale per qualunque giorno di apertura, feriale, prefestivo o festivo.
Nelle giornate festive e prefestive, sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita e gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali?
No, non c'è più la differenza tra giorni feriali, prefestivi e festivi, né quella tra strutture di vendita a seconda delle dimensioni. Pertanto, anche i supermercati e gli ipermercati presenti nei centri commerciali, così come tutti gli altri esercizi commerciali, possono essere aperti tutti i giorni, ma comunque sempre limitatamente alle vendita di prodotti consentiti. In tutte le strutture deve essere in ogni caso garantita la distanza interpersonale di 1 metro, anche attraverso la modulazione di accesso e di apertura. Resta vietata ogni forma di assembramento.
Sono aperti i mercati?
Il decreto ha imposto la chiusura dei mercati, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, salvo le attività dirette alla sola vendita di beni alimentari e prodotti agricoli. In tutte le strutture deve essere in ogni caso garantita la distanza interpersonale di 1 metro, anche attraverso la modulazione di accesso e di apertura. Resta vietata ogni forma di assembramento.
I negozi e gli altri esercizi di commercio al dettaglio che vendono prodotti diversi da quelli alimentari o di prima necessità e che quindi sono temporaneamente chiusi al pubblico, possono proseguire le vendite effettuando consegne a domicilio?
Sì, è consentita la consegna dei prodotti a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, ma con vendita a distanza senza riapertura del locale. Chi organizza le attività di consegna a domicilio - lo stesso esercente o una cosiddetta piattaforma - deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro (i prodotti di prima necessità sono elencati nell'allegato 1 al Dpcm 11 marzo 2020).
Farmacie e parafarmacie saranno sempre aperte?
Certamente. Il decreto prevede che farmacie e parafarmacie rimangano aperte. Aperti anche esercizi specializzati che vendono articoli medicali e ortopedici. É necessario rispettare la distanza interpersonale di un metro. Previste sanzioni per gli esercizi che non rispetteranno le regole.
Ho un sito per la vendita di prodotti online. Posso continuare l'attività di vendita?
Sì, l'attività di commercio di qualsiasi prodotto effettuata online ovvero mediante altri canali telematici è sempre consentita alla luce della disciplina per gli esercizi commerciali prevista dall'allegato 1 del Dpcm 11 marzo 2020, ancora vigente, nonché dell'inclusione dei codici Ateco dei servizi postali, vettori e corrieri tra quelli eccettuati dalla chiusura dell'attività.
Posso comprare il giornale in edicola?
Sì, lo posso comprare. Le edicole, infatti, restano aperte per consentire la massima informazione ai cittadini. É necessario rispettare la distanza interpersonale di un metro. Previste sanzioni per gli esercizi che non rispetteranno le regole.
Le profumerie sono aperte?
Sì, fra gli esercizi per i quali è consentita l’apertura ci sono anche le profumerie e gli esercizi che vendono prodotti da toletta e per l’igiene personale. Aperti anche quelli che vendono articoli igienico-sanitari.
Ho finito il detersivo. Lo trovo?
Certamente. Sono anche aperti i negozi che vendono in modo specifico saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini. Si possono trovare anche in ipermercati, supermercati e discount.
Ho un gatto e un cane, sono aperti i negozi dove acquistare cibo per animali?
Sì, il decreto consente l’apertura di esercizi per il commercio al dettaglio dei piccoli animali domestici.
Posso andare dal tabaccaio?
Anche i tabaccai sono aperti nei consueti orari. É necessario rispettare la distanza interpersonale di un metro. Previste sanzioni per gli esercizi che non rispetteranno le regole.
Bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie sono aperti?
No, le attività dei servizi di ristorazione sono sospese.
Le officine meccaniche per autoveicoli, biciclette e motocicli possono continuare a svolgere la propria attività?
Sì, le attività di riparazione e manutenzione autoveicoli e motocicli (officine meccaniche, carrozzerie, riparazione e sostituzione pneumatici) possono continuare a svolgere la loro attività in quanto considerate essenziali alle esigenze della collettività. Allo stesso modo sono autorizzate le attività connesse a consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione e riparazione quali la vendita, all'ingrosso e al dettaglio, di parti e accessori di ricambio. Tuttavia, al fine di evitare il contagio, l'attività deve essere svolta rispettando alcune precauzioni: a) limitare il contatto con i clienti e adottare le necessarie precauzioni sanitarie (rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, utilizzo di guanti e mascherine sanitarie di protezione); b) favorire, ove possibile, l'attività di vendita per corrispondenza e via internet di parti e accessori di ricambio.
Sono un rivenditore di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione ed esercito l'attività di vendita un piccolo esercizio di vicinato. Quale regime si applica alla mia categoria?
Le rivendite di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione rientrano tra le categorie di esercizi esclusi dall'obbligo di sospensione e/o chiusura rientrando nella definizione di vendita di prodotti per fumatori. La vendita è consentita sia se effettuata in tabaccherie ordinarie sia se effettuata in esercizi di vicinato diversi dalla tabaccherie, a condizione che si tratti di esercizi specializzati nella vendita esclusiva di sigarette elettroniche e prodotti liquidi da inalazione.
Posso acquistare un computer o una lavatrice?
Sì, restano aperti anche i negozi di computer, periferiche, attrezzatre per telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video ed elettrodomestici. Aperti anche esercizi specializzati in apparecchiature informatiche e telecomunicazioni. Aperti anche negozi per ottica e fotografia. Aperti anche i punti vendita al dettaglio di combustibili per uso domestico e per riscaldamento.
Posso andare dal ferramenta a comprare la vernice o le lampadine?
Sì, sono aperti gli esercizi di commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, materiale elettrico e termoidraulico e di articoli per l’illuminazione.
Sono un venditore di prodotti e alimenti per animali domestici. Posso continuare a svolgere la mia attività?
Sì, è consentita la prosecuzione dello svolgimento dell'attività di commercio al dettaglio in esercizi specializzati di piccoli animali da compagnia e di prodotti e alimenti per animali da compagnia.
Posso acquistare prodotti online?
Sì, posso effettuare acquisti via Internet o annunciati in tv. Posso comprare prodotti per corrispondenza, in radio o al telefono.
Le erboristerie sono chiuse?
No. L'attività di erboristeria è da ritenersi assimilabile a quella del commercio di prodotti per l'igiene personale ovvero di generi alimentari.
Sono sospese le attività di somministrazione di alimenti e bevande, anche artigianali, che effettuano il consumo sul posto o prevedono l'asporto (compresi preparazione di pasti da portar via “take-away” quali, ad esempio, rosticcerie, piadinerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio senza posti a sedere)?
Sì, sono sospese, fatta eccezione per gli esercizi che effettuano la somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali. Resta consentito il servizio di consegna a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto. Chi organizza le attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente o una cd. piattaforma – deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.
Quali sono gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che possono continuare la propria attività?
Restano aperti solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande presenti negli ospedali e negli aeroporti, con l’obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali. Sono chiusi invece gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti all'interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante al di fuori della rete autostradale.
I distributori automatici continuano a funzionare?
Sì, continuano a funzionare e i commercianti possono rifornirli.
Mense e catering sono aperti?
Sono aperte solo se si tratta di mense e catering continuativo su base contrattuale. É necessario rispettare la distanza interpersonale di un metro. Previste sanzioni per chi non rispetta le regole.
Le aziende che preparano cibi da asporto preconfezionati, anche all'interno di supermercati o comunque in punti vendita di alimentari, possono continuare la loro attività?
Sì, ma possono soltanto effettuare la vendita o la consegna a domicilio dei cibi preconfezionati, senza prevedere alcuna forma di somministrazione o consumo sul posto.
Posso farmi portare il pasto a domicilio?
Sì, è consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per il confezionamento che per il trasporto.
Nelle aree di servizio posso fare benzina e rifocillarmi?
Sì, il decreto dispone che restino aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento di carburante lungo le strade statali e autostradali e all’interno di stazioni, aeroporti, stazioni lacustri. E anche negli ospedali. É necessario rispettare la distanza interpersonale di un metro. Previste sanzioni per chi non rispetta le regole.
Posso andare dal parrucchiere, dall’estetista o dal barbiere?
No, questo tipo di attività di servizio alla persona sono chiuse.
Banche a assicurazioni sono aperte?
Sì, sono garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi.
Le attività del settore agricolo funzionano?
Sì, il decreto prevede che restino in funzione le attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
La consegna a domicilio di alimenti e bevande è consentita solo alle attività di ristorazione o vale anche per le altre attività di produzione e vendita di alimenti e bevande, come per esempio un bar o una pasticceria?
Tutti gli esercizi autorizzati alla commercializzazione e somministrazione di cibi e bevande, compresi i prodotti agricoli, possono consegnare a domicilio tali prodotti. Devono essere rispettati i requisiti igienico sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto. Chi organizza l'attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente o una cd. piattaforma – deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.
Gli stabilimenti balneari sono soggetti a chiusura?
Sì. Gli stabilimenti balneari devono restare chiusi o l'apertura deve essere sospesa, ove siano già aperti, perché sono pubblici esercizi destinati ad attività ricreative, sportive e perché sono luoghi di aggregazione.
Le concessionarie di automobili rimangono aperte?
No, rientrano tra gli esercizi commerciali la cui attività è sospesa.
ATTIVITÁ PRODUTTIVE E PROFESSIONALI
Gli studi privati devono restare chiusi?
No, non è prevista in generale la chiusura delle attività professionali. In ogni caso, è fortemente raccomandato il massimo utilizzo di modalità di “lavoro agile” o lavoro a distanza e che siano incentivati le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
Le strutture sanitarie private, ivi compresi gli studi e le cliniche odontoiatriche, possono continuare ad operare e a erogare i propri servizi?
Sì, ma esclusivamente per le prestazioni che i professionisti giudichino non rinviabili e sempre previo appuntamento, per evitare la permanenza nelle sale d'attesa. I professionisti e gli operatori si attengono scrupolosamente ai protocolli di sicurezza anti-contagio, garantiscono l'accesso di un solo paziente per volta e sono tenuti ad avvalersi di strumenti di protezione individuale.
Sono incluse nella sospensione le attività dei call center?
No. Tuttavia si raccomanda il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile e resta fermo il rispetto delle misure di prevenzione e di protezione indicate dalle competenti autorità sanitarie e di protezione civile.
Società di spedizioni e agenzie di operazioni doganali chiudono? Un'azienda che consegna pacchi e fa logistica chiude, non essendo un'attività produttiva?
No, non è prevista la chiusura per questo tipo di attività. È comunque fortemente raccomandato il massimo utilizzo di modalità di “lavoro agile” o lavoro a distanza e che siano incentivati le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
I soggetti che svolgono attività di riparazione e manutenzione di materiale rotabile ferroviario, tranviario, filoviario e per metropolitane, possono continuare la propria attività?
Sì. L'attività può continuare ad essere espletata laddove posta in essere direttamente da un operatore economico esercente anche attività di trasporto di merci o di persone (attività espressamente autorizzata dall'Allegato 1 e qualificabile come servizio essenziale di cui alla lettera e) dell'articolo 1, comma 1, del Dpcm del 22 marzo 2020). Laddove l'attività venga invece espletata da un operatore economico diverso da quello esercente l'attività di trasporto, essa è autorizzata in quanto qualificabile come funzionale ad assicurare la continuità dell'attività di trasporto medesima, fermo restando l'obbligazione di comunicazione al Prefetto.
Le attività di noleggio di auto, veicoli e furgoni (anche collegati alla filiera alimentare) rientrano tra quelle sospese?
No, possono proseguire, sempre nel rispetto delle prescrizioni stabilite per il contenimento e il contrasto alla diffusione del COID-19. Naturalmente, per l'utilizzatore del veicolo preso a noleggio valgono le stesse regole previste per gli spostamenti.
Le autoscuole e gli studi di consulenza automobilistica sono considerati soggetti che svolgono attività assimilabile ai “servizi assicurativi”? Possono quindi proseguire le proprie attività?
Le autoscuole devono sospendere l'attività formativa, eccetto quella a distanza. Possono continuare a svolgere le altre attività (servizi di agenzia, di assicurazione e simili). Anche gli studi di consulenza automobilistica possono continuare a svolgere la propria attività, inclusa quella di tipo assicurativo.
Le agenzie immobiliari sono da considerare servizio necessario?
Le agenzie immobiliari non sono un servizio essenziale e devono quindi sospendere le proprie attività.
Sono consentite anche attività collegate a quelle essenziali? (Per esempio, un commercialista esterno che lavora per una ditta di trasporti)
Le attività professionali non sono soggette alla sospensione. Di conseguenza, un commercialista può lavorare per una società di trasporti come per qualsiasi altro cliente. È comunque fortemente raccomandato il massimo utilizzo di modalità di “lavoro agile” o lavoro a distanza e che siano incentivati le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti, nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva.
Le attività professionali, come per esempio quella di amministratore di condominio, devono essere sospese se svolte nella forma di impresa?
Tutte le attività professionali, a prescindere dalla forma con cui vengono svolte, sono espressamente consentite in quanto prevale la natura dell'attività non la forma con cui la stessa si esercita.
È possibile far fare lavori urgenti di riparazione nella propria abitazione principale?
È possibile esclusivamente nel caso in cui i lavori di riparazione siano effettivamente indispensabili.
Colf, badanti e babysitter possono continuare a prestare servizio solo se conviventi?
Possono continuare a prestare servizio, a prescindere dalla convivenza. Tale attività è infatti ricompresa nell'allegato 1 del Dpcm 22 marzo 2020, codice Ateco 97 (Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico.
È consentito all'imprenditore o a un suo preciso delegato accedere a un'azienda o a un cantiere chiuso, per verificare lo stato dei beni o per per motivi di sicurezza?
È consentito nel caso di eventuali sopralluoghi indifferibili, finalizzati ad accertare la regolarità del funzionamento di alcune attrezzature o apparecchiature rimaste “accese”, ovvero “sotto pressione” (come gli impianti idraulici) o in altre situazioni simili, e ciò per evitare danni maggiori.
È stata resa critica la figura del manutentore per il mantenimento in funzione dei beni aziendali. Pacifico quando esso è esterno, ma se è un dipendente a occuparsene? Come ci si comporta?
Se tali funzioni sono svolte da personale interno all'azienda, ciò deve risultare da documentazione interna, anche perché il manutentore interno dovrà essere altresì in possesso della necessaria formazione e addestramento specifico. Qualora dovesse recarsi in azienda per esigenze indifferibili, sarebbe opportuno che tali elementi specifici risultino dall'autocertificazione appositamente predisposta.
Le filiere critiche ora si riferiscono al sistema Italia. Se un'attività non critica sta realizzando beni per un ente critico europeo (es. ospedali) può tenere aperto?
Per la produzione, valgono le regole nazionali: quello che si può produrre per il mercato nazionale si può produrre per l'estero. La filiera a monte (materie prime e semilavorati, servizi accessori) e a valle (commercializzazione e trasporto) si può trovare in 3 circostanze: sta nei codici Ateco permessi (ad esempio trasporto o produzione di prodotti chimici) o è produzione a ciclo continuo: può continuare liberamente; non sta nei codici Ateco ma sta producendo beni per la filiera “garantita”: può continuare limitatamente a tale ambito, previa dichiarazione al prefetto e finché non sopravvenga, eventualmente, una diversa valutazione sul punto di quest'ultimo; non sta nei codici Ateco permessi: se deve continuare a produrre, può chiedere deroga solo ai sensi del precedente n. 2. Naturalmente, se ci sono altre attività che possono essere svolte in smart working o a distanza, possono continuare.
La mia attività prevalente non rientra tra i codici Ateco indicati ma, invece, vi rientra il codice Ateco di una delle mie attività secondarie, per la quale, pertanto, posso continuare ad operare. Devo preventivamente darne comunicazione al Prefetto?
No, la comunicazione al Prefetto non è necessaria in quanto l'attività ricade tra quelle essenziali riportate nell'allegato. Tale comunicazione è invece richiesta per continuare a svolgere una attività non ricompresa fra i codici Ateco indicati nell'allegato, ove se ne assuma la necessità per la continuità di una delle filiere prioritariamente e assolutamente garantite, ed è appunto sulla verifica di tale necessità che dovrà appuntarsi il controllo prefettizio.
Un'impresa che svolge un'attività funzionale può operare nei confronti di un cliente straniero?
Sì. Avendo l'emergenza Covid-19 una dimensione sovranazionale, come peraltro evidenziato nelle premesse del Dpcm del 22 marzo 2020, e non essendoci nel Dpcm stesso limiti territoriali alle attività funzionali, appare ragionevole ritenere che le stesse possano essere svolte nei confronti di clienti sa italiani, che stranieri.
Le attività di produzione di prodotti cosmetici e per l'igiene personale possono proseguire?
Si, tali attività possono proseguire, in quanto finalizzate alla commercializzazione di prodotti per l'igiene personale.
I cantieri rimangono aperti?
Sì, se riferibili alle attività la cui prosecuzione è esplicitamente autorizzata dal dpcm 22 marzo 2020 ed individuate attraverso il riferimento ai codici Ateco. Al riguardo, occorre precisare che l'allegato 1 al Dpcm del 22 marzo 2020 richiama la categoria “ingegneria civile”, identificata con il codice Ateco n. 42 all'interno della quale rientrano, a titolo esemplificativo, le attività costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali, costruzione di linee ferroviarie e metropolitane, costruzione di ponti e gallerie, costruzione di opere di pubblica utilità per il trasporto di fluidi, costruzione di opere di pubblica utilità per l'energia elettrica e le telecomunicazioni, le costruzione di opere idrauliche. Il 19 marzo il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha condiviso con Anas Spa, Rfi, Ance, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil un apposito protocollo di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nei cantieri edili, a disposizione dal 20 marzo sul sito istituzionale del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO E PESCA
Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?
No, non sono previste limitazioni.
Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni.
Il decreto prevede la continuità, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. La continuità dell'attività è garantita anche per il settore della pesca?
Sì, la continuità dell'attività è garantita anche per il settore della pesca
LAVORO
Posso uscire per andare al lavoro?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l'autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova, la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Lo smart working può essere applicata dal datore di lavoro pubblico e privato a tutti i lavoratori?
Sì. Sono previste modalità semplificate e temporanee di accesso al lavoro agile e non ci sono limiti, considerato che anche la normativa vigente prima dello stato d’emergenza sanitaria non prevedeva una soglia massima di lavoratori in questa modalità. Lo smart working è la modalità di ordinario svolgimento della prestazione lavorativa nel pubblico impiego fino alla fine dello stato di emergenza. Si applica anche al privato, ai lavoratori dipendenti disabili con connotazione di gravità e ai lavoratori dipendenti che abbiano nel proprio nucleo familiare una persona con disabilità con connotazione di gravità. Ai lavoratori del settore privato affetti da gravi e comprovate patologie con ridotta capacità lavorativa è riconosciuta la priorità nellaccoglimento delle istanze di svolgimento dello smart working.
Le attività indifferibili devono essere svolte necessariamente in presenza?
No. La direttiva n. 2/2020 del ministro per la Pubblica amministrazione chiarisce che le attività indifferibili possono essere svolte sia nella sede di lavoro, anche solo per alcune giornate, quando il dipendente fa parte del contingente minimo posto a presidio dell’ufficio, sia con modalità agile.
Il periodo di prova del dipendente assunto dalla Pubblica amministrazione può essere svolto in smart working?
Si. Il periodo di prova non è incompatibile con lo smart working che, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da coronavirus, è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa. Per il compimento del periodo di prova si tiene conto del servizio effettivamente prestato che, nel caso dello smart working, è svolto in modalità agile. Le Pa garantiscono che i dipendenti in smart working non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera.
Il personale in smart working ha diritto al buono pasto?
No. Le amministrazioni, nel rispetto della disciplina normativa e contrattuale vigente, con riferimento allo smart working definiscono gli aspetti di tipo organizzativo e i profili attinenti al rapporto di lavoro, tra cui gli eventuali riflessi sull'attribuzione del buono pasto. Ciascuna Pa, dunque, assume le determinazioni di competenza sull’attribuzione del buono pasto ai dipendenti in smart working, previo confronto con le organizzazioni sindacali.
Il datore di lavoro pubblico o privato è tenuto a fornire a tutti i lavoratori la strumentazione necessaria a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile?
No. Se l’amministrazione pubblica o il datore di lavoro privato non può fornire la strumentazione necessaria, il lavoratore può comunque avvalersi dei propri supporti informatici per svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile. Tuttavia, l’amministrazione pubblica (o il datore di lavoro privato) è tenuta ad adottare ogni misura organizzativa e gestionale per assicurare lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in modalità agile. Ove non sia possibile ricorrere al lavoro agile le amministrazioni possono motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio solo a seguito dell'utilizzo di strumenti alternativi: ferie pregresse, congedo, banca ore, rotazione e altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva.
I rapporti di lavoro di colf, badanti e baby-sitter rientrano nella sospensione delle attività inerenti “i servizi alle persone”?
No. Queste prestazioni lavorative non rientrano tra i servizi alla persona, oggetto di sospensione. Restano chiusi, per esempio, parrucchieri e barbieri.
Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
In questi casi lo spostamento è giustificato per esigenze lavorative, se non è possibile lavorare da casa o fruire di ferie o congedi.
Quali precauzioni devono essere adottate in azienda?
Le aziende dovranno attivare protocolli di sicurezza anti-contagio e rispettare la distanza interpersonale di un metro. Qualora non fosse possibile rispettare questa distanza devono essere adottati strumenti di protezione individuale. Vanno incentivate operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando forme di ammortizzatori sociali. Per le attività produttive si raccomanda che siano limitati gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso a luoghi comuni. Per tutte le attività non sospese il decreto invita a fare il massimo utilizzo dello smart working.
Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”?
É sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l'autodichiarazione vincolante o con ogni altro mezzo di prova. Firmare una falsa dichiarazione costituisce reato ed è punibile con pensanti sanzioni. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l'adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.
Come si devono comportare i transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo.
CONTROLLI
Ci sono posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
Ci sono controlli. In presenza di regole uniformi sull'intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell'ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull'osservanza delle regole.
TRASPORTI
Sono previste limitazioni per il transito delle merci?
No. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.
I corrieri merci possono circolare?
Sì, possono circolare.
Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorative?
No, non sono previste limitazioni al transito e all'attività di carico e scarico delle merci.
Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
Sì, le Regioni possono disporre la programmazione del trasporto pubblico locale finalizzata alla riduzione e alla soppressione di corse, garantendo i servizi minimi essenziali. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l'attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
SCUOLA
Cosa prevede il decreto per le scuole?
È sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
I servizi educativi sono sospesi solo per i bambini della fascia 0-6 anni o anche per quelli di età superiore?
Al fine di limitare rischi specifici di contatto, sono sospese tutte le attività socio-educative erogate nei confronti dei minori, quindi anche per bambini e ragazzi sopra i sei anni.
UNIVERSITÀ
Cosa prevede il decreto per le università?
È sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l'attività di ricerca..
Si possono tenere le sessioni d'esame e le sedute di laurea?
Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.
Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?
Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.
Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?
Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l'esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l'attività di ricerca.
Cosa succede a chi è in Erasmus?
Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.
SPOSTAMENTI
Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, come l’acquisto di beni necessari. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione da rendere su moduli prestampati in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi. Chi non dice la verità commette un reato. Senza una valida ragione, si deve restare a casa, per il bene di tutti. Per fermare la proliferazione dei contagi.
Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
Vige il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. Sono previste pesanti sanzioni per chi non rispetta le indicazioni.
Gli spostamenti sono limitati per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
Si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.
Posso muovermi in città?
I divieti e le raccomandazioni valgono anche per gli spostamenti all’interno del proprio comune, comprese le regole fissate per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze di lavoro o di salute ovvero di necessità, nonché per il rientro alla propria abitazione.
Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
No, a meno che il rientro non sia un’assoluta urgenza o non sia motivato da ragioni di lavoro o di salute. È considerata un’assoluta urgenza il rientro a casa propria di chi non ha un'abitazione nel comune dove si trovava a titolo temporaneo (ad esempio per lavoro) il 22 marzo. Non è invece consentito lo spostamento dei lavoratori nelle attività temporaneamente sospese o di chi attualmente è in smart working.
È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari?
Si può uscire per acquistare generi alimentari e non c'è alcuna necessità di accaparrarseli questi generi perché saranno sempre disponibili. Si può uscire per assolvere a una necessità della vita quotidiana della persona o del suo nucleo familiare o per motivi di salute. Lo spostamento, in caso di controllo, deve essere giustificato, sottoscritto con l’autocertificazione. Si deve comunque rispettare la distanza interpersonale di un metro.
È possibile fare la spesa in un Comune diverso da quello in cui si abita?
Gli spostamenti verso comuni diversi da quello in cui si ha la residenza o il domicilio sono vietati. È possibile spostarsi in altri Comuni solo ed esclusivamente per comprovate esigenze lavorative o in casi di assoluta urgenza o per motivi di salute. Se il comune non ha punti vendita, o è necessario acquistare con urgenza generi di prima necessità non reperibili nel comune di residenza o domicilio, lo spostamento è consentito solo entro tali stretti limiti, che dovranno essere autocertificati.
Si può fare attività all’aperto?
Il Viminale ha precisato che gli spostamenti sono consentiti per
comprovate esigenze primarie non rinviabili tra le quali:
approvvigionamento alimentare, gestione quotidiana degli
animali domestici e per svolgere attività motoria e sportiva all'aperto, rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro.
Posso andare a comprare un giornale o un periodico?
L’acquisto dei quotidiani e dei periodici è ritenuto una “necessità”, quindi anche gli spostamenti da e per le edicole, che li vendono, sono possibili.
È possibile raggiungere la seconda casa?
No. È vietato trasferirsi o spostarsi, con qualsiasi mezzo, in un comune diverso da quello in cui ci si trovava alla data del 22 marzo, salvo che per comprovate esigenze lavorative o in casi di assoluta urgenza o per motivi di salute. Anche all’interno del Comune gli spostamenti sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, o in casi di assoluta urgenza o per motivi di salute. L’accesso alla seconda casa può essere consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a queste situazioni.
Posso andare a fare visita o a mangiare dai parenti?
No, non è uno spostamento necessario e, quindi, non rientra tra quelli ammessi dal decreto.
Posso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, bisogna ricordare che sono categorie più vulnerabili e quindi cercare di proteggerle dai contatti il più possibile.
Posso fare una passeggiata con i miei figli?
Un solo genitore può camminare con i figli minori «purché in prossimità della propria abitazione». Lo ha chiarito il Viminale in una circolare ai prefetti per fornire “chiarimenti” sul divieto di assembramento e
spostamenti. Il ministero ha precisato che a un “solo genitore” è consentito «camminare con i propri figli minori in quanto questa attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute».
Sono un volontario della protezione civile: posso spostarmi dal comune in cui attualmente mi trovo per prestare la mia attività nell'ambito della gestione dell'emergenza?
Sì, il divieto di spostarsi dal comune in cui ci si trova non riguarda coloro che svolgono attività di volontariato nell’ambito del Servizio nazionale di protezione civile o che siano comunque impegnati come volontari per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso, come per esempio i volontari della Croce Rossa Italiana.
Sono separato o divorziato, posso andare a trovare i miei figli?
Sì, gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l'affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.
É possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all'inizio o al termine della giornata di lavoro?
É ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. É però fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da Covid-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. È quindi assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori in smart working o in congedo.
È possibile uscire di casa per gettare i rifiuti?
Sì, seguendo le normali regole già in vigore in ogni Comune. Allo stesso modo, proseguono le attività di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti.
Posso uscire con il mio animale da compagnia?
Sì, per le sue esigenze fisiologiche, ma senza assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.
Si possono portare gli animali domestici dal veterinario?
Sì, per esigenze urgenti. I controlli di routine devono essere rinviati. Visite veterinarie necessarie e non procrastinabili possono avvenire solo su prenotazione degli appuntamenti e comunque garantendo la turnazione dei clienti con un rapporto uno a uno, così da evitare il contatto ravvicinato e la presenza di clienti in attesa nei locali. Il professionista e il personale addetto dovrà indossare idonei dispositivi di protezione individuale, dunque guanti e mascherina.
Si può uscire per fare una passeggiata?
Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute o per necessità o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. É giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, per acquistare beni necessari per la vita quotidiana. É giustificata ogni uscita dal domicilio per l'attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita con l’autocertificazione. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.
È consentito fare attività motoria?
L’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Sono sempre vietati gli assembramenti.
L'accesso a parchi e giardini pubblici è consentito?
No. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici è vietato.
É possibile usare la bicicletta?
L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto nella prossimità di casa propria. In ogni circostanza deve comunque essere osservata una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
Quanti passeggeri possono viaggiare in automobile?
Le auto possono essere utilizzate da più passeggeri solo se si rispetta la distanza minima di un metro. Questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi.
Si può andare in due in moto?
Non è possibile andare in due in moto, non essendo possibile la distanza minima di un metro. Questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi.
È consentito spostarsi per raggiungere un’azienda o un cantiere, anche se l’attività d’impresa è stata chiusa o sospesa?
Solo per urgenze e, comunque, solo per esigenze sopravvenute o impreviste, perchè le altre devono essere state già risolte entro il termine assegnato dall'articolo 2 del Dpcm del 22 marzo 2020. È comunque consentito spostarsi solo per necessità lavorative per far fronte a urgenze non differibili di messa in sicurezza, anche in cantiere, e ciò negli stretti limiti temporali necessari per far fronte alle urgenze stesse. Queste esigenze dovranno essere comprovate con autodichiarazione completa di tutte le indicazioni per consentire le verifiche sulla sussistenza di queste necessità e il compimento del lavoro.
Sono in rientro dall'estero. Posso chiedere ad una persona di venirmi a prendere in macchina all'aeroporto, alla stazione ferroviaria o al porto di arrivo?
Sì, ma è consentito a una sola persona convivente o coabitante nello stesso domicilio del trasportato, possibilmente munita di dispositivo di protezione. Lo spostamento in questione rientra tra le fattispecie di “assoluta urgenza”, che dovrà essere autocertificato, segnalando il tragitto percorso e il domicilio ove la persona si reca. Resta fermo l’obbligo di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione, per la sottoposizione a sorveglianza sanitaria e a isolamento fiduciario, nonché l'obbligo di segnalare con tempestività l'eventuale insorgenza di sintomi da Covid-19 all'autorità sanitaria.
SERVIZI SOCIALI
I servizi sociali saranno funzionanti (consultori, sert, centri diurni, centri per senza tetto)?
Sì, non è prevista alcuna sospensione per questi servizi.
Nei centri sociali per i quali è prevista la sospensione di attività, sono compresi quelli che erogano servizi sociali di settore come i centri diurni per persone con difficoltà di carattere sociale (comprensivo dei servizi di mensa, igiene personale), gli empori sociali per persone in povertà estrema, i centri polivalenti per anziani e diversamente abili e i centri di ascolto per famiglie che erogano, tra l'altro, consulenze specialistiche, attività di mediazione familiare e spazi neutri su disposizione dell'autorità giudiziaria e, infine, i centri antiviolenza?
No. Sono sospese soltanto le attività dei servizi diurni con finalità meramente ludico ricreative o di socializzazione o animazione che non costituiscono servizi pubblici essenziali. I centri elencati, che assicurano servizi strumentali al diritto alla salute o altri diritti fondamentali della persona (alimentazione, igiene, accesso a prestazioni specialistiche ecc.), possono proseguire la propria attività. Devono comunque garantire condizioni strutturali e organizzative che consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Le associazioni di volontariato che somministrano pasti o servizi alle fasce di popolazione debole, possono continuare ad erogare i loro servizi alla luce delle previsioni contenute nel Dpcm dell'11 marzo 2020?
Sì. Il Dpcm dell'11 marzo 2020, sospende le attività di ristorazione, ad eccezione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, purché garantiscano la distanza di sicurezza inter personale di un metro. È da ritenersi che pur essendo a titolo gratuito, tali servizi, possano rientrare nella fattispecie indicata. È comunque opportuno che tali attività vengano sottoposte a coordinamento da parte dei servizi sociali pubblici territoriali.
Vi sono servizi sociali svolti da organizzazioni di volontariato anche in convenzione con Enti locali a favore di persone impossibilitate a muoversi dal proprio domicilio che comportano lo spostamento dei volontari sia all'interno del proprio Comune e a volte anche in comuni limitrofi. Si tratta di servizi di distribuzione alimentare a domicilio per disabili o anziani senza assistenza oppure di consegna di farmaci o altri generi di prima necessità, o anche del disbrigo di pratiche o del pagamento di bollette. Sono servizi che spesso vengono svolti in accordo con gli assistenti sociali di riferimento e quindi inderogabilmente necessari per la salute e la soddisfazione di bisogni primari degli utenti. Servizi sociali con queste caratteristiche possono essere considerati “necessari” consentendo quindi ai volontari di muoversi senza incorrere in sanzioni e senza interrompere l'attività?
Sì, rientrano tra i servizi che si possono continuare a erogare, sempre mantenendo la distanza interpersonale di 1 metro dagli altri operatori e dagli utenti, o, comunque, utilizzando i presidi sanitari necessari, ove questo non sia possibile.
UFFICI PUBBLICI
Gli uffici pubblici rimangono aperti?
Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. É prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.
Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull'intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?
Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell'ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
Le attività da rendere in presenza possono essere attivate dal cittadino su appuntamento telefonico?
Sì. Nella direttiva n. 2/2020 del ministro per la Pubblica amministrazione si evidenzia che le attività di ricevimento del pubblico o di erogazione diretta dei servizi al pubblico, fermo restando quanto detto nella stessa direttiva relativamente alle attività indifferibili, sono prioritariamente garantite con modalità telematica o comunque con modalità tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici (ad es. appuntamento telefonico o assistenza virtuale). Nei casi in cui il servizio non possa essere reso con le predette modalità, gli accessi nei suddetti uffici devono essere scaglionati, anche mediante prenotazioni di appuntamenti, e deve essere assicurata la frequente areazione dei locali. Le amministrazioni curano che venga effettuata un'accurata disinfezione delle superfici e degli ambienti e che sia mantenuta un'adeguata distanza (c.d. distanza droplet) tra gli operatori pubblici e l'utenza.
CERIMONIE, EVENTI E ATTIVITÁ RICREATIVE
Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d'esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).
Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.
I Circoli ricreativi per persone anziane restano aperti?
No, le attività ricreative dedicate alle persone anziane autosufficienti sono sospese.
Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
Sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica. Sono consentiti l'apertura e l'accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.
Sono consentite le tumulazioni e le sepolture?
Sì, sono consentite rispettando la distanza interpersonale di un metro ed evitando ogni forma di assembramento. Il dpcm 11 marzo espressamente consente i servizi di pompe funebri e le attività connesse.
RIUNIONI
Sono vietate le assemblee condominiali? Sono da considerarsi assembramenti di persone?
Sì, le assemblee condominiali sono vietate, a meno che non si svolgano con modalità a distanza, assicurando comunque il rispetto della normativa in materia di convocazioni e delibere.
E le assemblee per il rinnovo di organi elettivi in scadenza delle associazioni?
Sono vietate, a meno che non si svolgano con modalità a distanza, assicurando comunque il rispetto della normativa in materia di convocazioni e delibere.
TURISMO
Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull'intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono vietati.
Come si svolge il servizio di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande all'interno degli alberghi e delle altre strutture ricettive?
I bar e i ristoranti all'interno degli alberghi e delle strutture ricettive possono continuare a svolgere la propria attività esclusivamente in favore degli ospiti di dette strutture e nel rispetto delle precauzioni di sicurezza vigenti.
Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.
QUARANTENA
Chi è in quarantena può uscire di casa?
É previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.
Quali sono le sanzioni previste per chi esce di casa pur essendo in quarantena?
Se chi è sottoposto a quarantena o è positivo al virus lascia la propria abitazione rischia fino a 12 anni di carcere per delitto colposo contro la salute pubblica.
Aggiornato il 31 marzo alle ore 20,30
Per approfondire
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