ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùMedio Oriente

Israele: «Striscia di Gaza deve essere più piccola a fine guerra». Ritrovati cadaveri di alcuni ostaggi. Appello di Al Qaeda alla Jihad

Secondo le affermazioni dell’esercito israeliano sono almeno 120 gli ostaggi nelle mani di Hamas nella striscia di Gaza. Dall’inizio del conflitto i morti palestinesi sono circa 1.900

Israele: ucciso un capo di Hamas responsabile dell'attacco
  • Michel: «Martedì vertice straordinario leader Ue in video conferenza»

    Vertice straordinario in video conferenza per i leader Ue martedì alle 17.30 sulla crisi in Medio Oriente. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che nella lettera di invito ai capi di Stato e di governo, sottolinea che “questo conflitto ha molte conseguenze, anche per noi dell’Unione Europea”. “L’Unione deve adoperarsi per fornire assistenza umanitaria ed evitare un’escalation regionale del conflitto e qualsiasi violazione del diritto umanitario”, evidenzia il presidente del Consiglio europeo, indicando ai leader Ue la necessità di “un forte impegno con gli attori regionali” in quanto “sono i più colpiti dal conflitto e possono svolgere un ruolo efficace”. “Non dovremmo mai perdere di vista l’importanza di ricercare una pace duratura e sostenibile basata su una soluzione a due Stati attraverso sforzi rinvigoriti nel processo di pace in Medio Oriente”, sottolinea ancora Michel.

  • Israele, sirene suonano in 2 città a confine con Libano e su Alture Golan

    Suonano in Israele le sirene anche in due città del nord: ad Alma, nei pressi del confine con il Libano, e ad Avnei Eitan, sulle Alture del Golan, al confine con la Siria.

  • Esercito conferma ritrovamento cadaveri di ostaggi a Gaza

    ’esercito israeliano ha confermato di aver trovato “alcuni corpi” di ostaggi durante le irruzioni dei commando ieri a Gaza.

  • Sirene d’allarme a Tel Aviv e nel centro di Israele

    Per la seconda volta oggi le sirene di allarme che segnalano razzi da Gaza stanno risuonando a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele. Lo ha constatato l’ANSA sul posto. In cielo si sono ascoltate alcune esplosioni in aria dovute all’intercettamento dei razzi da parte del sistema di difesa Iron Dome.

  • Ministro Israele: Striscia Gaza deve essere più piccola a fine guerra

    La Striscia di Gaza “deve essere più piccola entro la fine della guerra”. È quanto ha dichiarato il ministro israeliano Gideon Sa’ar in un’intervista a Channel 12 News, rilanciata dalla testata Haaretz. Secondo lo stesso Sa’ar, “ci dovrebbe essere un’area classificata come zona di sicurezza dove chiunque entri viene intercettato”. “Dobbiamo rendere chiaro a tutti coloro che ci circondano il fine della nostra campagna. Chiunque inizi una guerra contro Israele deve perdere il territorio”, ha detto ancora.

  • Protesta famiglie ostaggi: «Netanyahu si dimetta»

    “Netanyahu si dimetta”. E’ la richiesta arrivata da alcuni parenti degli ostaggi israeliani di Hamas, nel corso di una protesta fuori dal ministero della Difesa a Tel Aviv, dove si sono riuniti decine di persone, con le foto dei loro cari di cui non hanno notizie da una settimana.

  • Israele: 279 soldati uccisi da inizio attacco Hamas, 126 rapiti

    Almeno 279 soldati israeliani sono stati uccisi dall’inizio dell’attacco di Hamas, una settimana fa, e 126 sono stati rapiti. Lo ha riferito il portavoce dell’Esercito israeliano Daniel Hagari.

  • Corteo pro Palestina a Milano, manifestante: «Colpite Hamas non i bambini»

    Corteo pro Palestina a Milano, manifestante: "Colpite Hamas non i bambini"
  • Capo Consiglio sicurezza Israele: «Commessi errori enormi nel proteggere cittadini»

    Il capo del Consiglio di sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi ammette che Israele ha commesso errori enormi, nel non riuscire a mantenere in sicurezza i suoi cittadini e rende noto che le forze di sicurezza e lo Shin Bet avevano ricevuto “indicazioni dell’attacco ore prima” ma che avevano ritenuto che non fosse nulla di simile “a quello che abbiamo patito”. Solo due settimane fa, Hanegbi aveva detto che Hamas era stata indebolita dalle precedenti operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza. “E’ il mio errore, e dimostra l’errore di tutte le autorità come la mia per molti anni”, ha dichiarato.

  • Esercito Israele: offensiva a Gaza sarà via aria, mare e terra

    L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato che si sta preparando per espandere la campagna a Gaza per includere attacchi coordinati “dall’aria, dal mare e da terra”. “Ora le forze dell’Idf, sostenute da un ampio sforzo logistico e dal completamento della mobilitazione di riserva di centinaia di migliaia di militari, si stanno preparando ad attuare un’ampia gamma di piani operativi offensivi che includono, tra l’altro, un attacco integrato e coordinato dall’aria, dal mare e dalla terra”, ha comunicato l’esercito di Israele.

  • Esercito: preparativi per significativa operazione di terra

    L’esercito israeliano ha annunciato che sta completando i preparativi per “una significativa operazione di terra” a Gaza. L’esercito ha anche detto che è pronto a “espandere l’offensiva” attraverso una “largo ventaglio di piani operativi” che includono attacchi dall’aria, dal mare e da terra.

    Kibbutz, Gaza, Hamas: ​il vocabolario della guerra tra ​Israele e Hamas – INFOGRAFICA
  • Capo Hamas: i residenti di Gaza non lasceranno la Striscia

    «I residenti di Gaza sono profondamente radicati nel loro territorio e non lasceranno mai. Abbiamo solo una strada che è il diritto al ritorno alle nostre terre in tutta la Palestina». Lo ha detto il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh secondo cui non ci sarà «immigrazione da Gaza in Egitto. Ringrazio il Cairo per averla impedita. La nostra decisione è di restare a Gaza».

  • Appello Al Qaeda alla Jihad: «I musulmani si mobilitino»

    Un appello alla Jihad è stato diffuso da Al Qaeda sui suoi canali Telegram affinché i musulmani si mobilitino in tutto il mondo per colpire obiettivi israeliani e americani. A riportare l’appello sono i servizi di intelligence Usa nei report inviati agli alleati. In particolare, secondo quanto si apprende, nei messaggi si inviterebbero i musulmani a colpire i cittadini di religione ebraica nonché le basi militari, le ambasciate e gli aeroporti statunitensi nei paesi musulmani, dagli Emirati Arabi al Marocco, dell’Arabia Saudita al Bahrein. Si indicano come possibili obiettivi anche gli altri paesi che offrono appoggio a Israele.

  • Libano, 2 civili uccisi in bombardamento israeliano

    Due civili libanesi sono stati uccisi oggi nel sud del Libano da colpi di artiglieria sparati da Israele. Lo riferisce l’agenzia governativa libanese Nna, secondo cui un uomo anziano e sua moglie sono deceduti a seguito delle ferite riportate nel bombardamento israeliano sulle colline di Kfar Shuba, in un territorio contestato tra Libano e Israele.

  • Esercito: attacco su larga scala su obiettivi Hamas a Gaza

    L’esercito israeliano sta conducendo attualmente “un attacco su larga scala” su obiettivi del terrore di Hamas nella Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

    Israele, edifici rasi al suolo dai raid aerei nella Striscia di Gaza
  • L’Ue annuncia 50 milioni per gli aiuti umanitari a Gaza

    La Commissione Ue “triplicherà immediatamente gli aiuti umanitari a Gaza” portandoli a “oltre 75 milioni di euro”. Lo annuncia in una nota la presidente Ursula von der Leyen, dopo un colloquio con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “La Commissione aumenterà immediatamente di 50 milioni di euro l’attuale dotazione di aiuti umanitari prevista per Gaza. Questo porterà il totale a oltre 75 milioni di euro”, sottolinea von der Leyen, indicando la volontà di mantenere una “stretta collaborazione con le Nazioni Unite per garantire che questi aiuti raggiungano coloro che ne hanno bisogno nella Striscia di Gaza”.

  • Crosetto: «Reazione Israele sarà senza precedenti, siamo sull’orlo di un precipizio»

    “Israele ha subito un attacco senza precedenti con una violenza senza precedenti sulla popolazione civile e avrà una reazione senza precedenti”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla festa del Foglio a Firenze. “Israele è in guerra”, ha spiegato. “Quello che può succedere nei prossimi giorni può avere un effetto molto forte dal punto di vista dell’influenza sulla comunità occidentale e immaginiamo quanto può averne sulla comunità araba e islamica, soprattutto in alcune zone limitrofe. La situazione dunque è quella di essere sull’orlo di un precipizio in cui alcuni paesi che non sono intervenuti potrebbero farlo”.

  • Staff ambasciata Usa non di emergenza può lasciare Israele

    Il Dipartimento di Stato Usa ha emesso un avviso di viaggio aggiornato per Israele, Gaza e Cisgiordania, autorizzando la partenza del personale governativo statunitense non di emergenza. Secondo l’avviso, l’autorizzazione della partenza del personale dell’ambasciata americana e dei suoi uffici in Israele riflette “l’imprevedibile situazione della sicurezza” nel Paese. La mossa arriva in vista dell’annunciata invasione di Gaza da parte dell’esercito israeliano.

  • 4mila in corteo per la Palestina a Milano: «Israele terrorista, non ci arrenderemo»

    E’ terminata nel piazzale di ingresso al parco Trotter la manifestazione ‘Milano per la Palestina’, organizzata dalle associazioni Giovani Palestinesi, Unione democratica arabo-palestinese e associazione dei palestinesi in Italia. Circa quattromila i partecipanti, secondo la questura, hanno sfilato pacificamente per le via di Milano gridando sloga e cantando. Qualche fumogeno è stato acceso, ma non si è verificato alcun disordine, né momenti di tensione. “Io parlo nel nome di tutte le persone che hanno morti di serie B - ha gridato una ragazza dal camion degli organizzatori durante il discorso conclusivo - . Oggi, mentre noi siamo qui a manifestare, ci sono persone che stanno morendo, bruciando. Noi non abbiamo chiesto niente. Noi vogliamo bere, mangiare, accendere la luce. Noi vogliamo vivere”. Poi, prima di invitare la piazza ad un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’attacco israeliano a Gaza, ha gridato: “Free, free Palestine. Israele fascista, Stato terrorista. Noi non ci arrenderemo mai”.

    Milano, in migliaia al corteo pro Palestina: le immagini dall'alto
  • Netanyahu ai militari: «Siete pronti? Prossima fase sta arrivando»

    “Siete pronti? La prossima fase sta arrivando”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, in un incontro con i soldati al confine con la Striscia di Gaza, secondo quanto riferito dal suo ufficio, che ha allegato un video che mostra il premier parlare con i militari.

  • Crosetto, oggi rientrerà contingente carabinieri da Gerico. Forse annullata festa 4 novembre

    «Oggi probabilmente faremo rientrare» il contingente di carabinieri che si trova a Gerico. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante un’intervista alla festa del Foglio. «Ieri sera la situazione era tranquilla, oggi non lo è più - ha sottolineato -. Stiamo valutando e oggi dovrebbero rientrare. Si tratta di 22 carabinieri». «Sto pensando di annullare la festa delle Forze Armate che si tiene il 4 novembre» - ha annunciato Crosetto - perché non penso sia giusto aumentare un fattore di rischio, non è una manifestazione normale. Perché devo rischiare di dare un palco ad un pazzo o una serie di pazzi che vogliono fare qualcosa di significativo? Io ho l’obbligo di pensare al peggio”.

  • Sopralluogo di Netanyahu “nei luoghi del massacro”

    Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha compiuto un sopralluogo oggi nei kibbutz di Beeri e di Kfar Aza, nella zona di Israele a ridosso del confine con la striscia di Gaza. ’’Là è passato fra le rovine delle abitazioni in cui è avvenuto il terribile massacro’’. Lo rende noto un comunicato ufficiale emesso dopo che il premier aveva abbandonato la zona. Netanyahu, precisa il comunicato, ha incontrato i combattenti sul terreno, fra cui il comandante della brigata dei paracadutisti. Quei villaggi sono ormai deserti perché gli abitanti sono stati evacuati in località sicure.

  • Torino: al via corteo al grido “Free, Free Palestine”

    “Free, Free Palestine, Palestina Libera”. È lo slogan che accompagna la manifestazione pro Palestina partita poco fa a Torino e a cui partecipano diverse centinaia di persone che sfilano dietro uno striscione che recita in italiano e arabo ‘La Palestina vive, la resistenza vive’. L’iniziativa è promossa dall’Associazione palestinesi in Italia, dal collettivo Progetto Palestina e Bds Torino. Tra i cartelli anche ‘I popoli in rivolta scrivono la storia. Intifada fino alla vittoria’, ‘Libertà per Gaza’, ‘Palestina rossa, Palestina libera’ e slogan contro Israele al grido di ‘assassini, assassini’ mentre dal megafono qualcuno dice “smettetela di mettere sullo stesso piano occupanti e occupati, colonizzati e colonizzatori’. “Abbiamo organizzato questa piazza in solidarietà alla Palestina dove quello che sta succedendo è di portata storica perché da 20 anni non si vedevano fatti di questo genere da parte della resistenza palestinese”, spiegano alcuni dei promotori dell’iniziativa a cui partecipano esponenti della comunità araba e anche numerosi giovani italiani. “Ciò che sta succedendo non si può comprendere se non considerando che da oltre 70 anni siamo di fronte a un tentativo di cancellazione etnica -aggiungono - noi non stiamo supportando Hamas ma un popolo in resistenza e in lotta anticoloniale”.

    Medioriente, il corteo pro-Palestina a Torino: "Libertà per Gaza"
  • Blinken: Cina usi sua influenza per de-escalation

    Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato la Cina, partner dell’Iran, a usare la sua influenza per spingere alla calma in Medio Oriente. Il capo della diplomazia Usa, in visita a Riad, ha avuto una telefonata “produttiva” di un’ora con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ha reso noto il portavoce del dipartimento di stato Matthew Miller. “Blinken, questo il nostro messaggio, pensa che sia nel nostro comune interesse impedire che il conflitto si estenda” e che “sarebbe utile se la Cina potesse usare la sua influenza.”

  • Capo Hamas a Guterres: da Israele “crimini di guerra”

    Il capo di Hamas Ismail Haniyeh - che di solito è nel Qatar - ha scritto una lettera al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres in cui accusa Israele di “crimini di guerra”. Nella lettera - postata sul sito della fazione e ripresa dai media - si accusa Israele anche di impedire l’ingresso nella Striscia di aiuti umanitari.

  • Fazioni a Gaza chiedono a Al Sisi apertura valico di Rafah

    Le fazioni palestinesi a Gaza hanno fatto appello al presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi di agire con urgenza per aprire il valico di Rafah nella Striscia in modo da evacuare feriti e fornire aiuto umanitario. Lo ha riferito Haaretz secondo cui il portavoce del ministero della sanità di Hamas Asraf el-Qudra si è mosso nella stessa direzione. Secondo quest’ultimo, senza una immediata fornitura di attrezzature e generatori, migliaia di pazienti sono in pericolo.

    Medioriente, a Milano il corteo pro-Palestina: "Stop genocidio a Gaza"
  • Cina, gli Usa abbiano un ruolo responsabile nel conflitto

    La Cina chiede agli Usa di “avere un ruolo responsabile” nel conflitto tra Hamas e Israele. E’ quanto ha sollecitato il massimo diplomatico Wang Yi nella telefonata con il suo omologo americano Antony Blinken, su richiesta di quest’ultimo. “Il conflitto si sta intensificando e rischia di sfuggire al controllo e la Cina si oppone a tutte le azioni che danneggiano i civili e condanna qualsiasi pratica che violi il diritto internazionale”, ha detto Wang, nel resoconto della diplomazia di Pechino. “La Cina ritiene che la salvaguardia della sicurezza non debba avvenire a costo di danneggiare civili innocenti”, ha aggiunto.

  • Medioriente: in centinaia ai funerali del reporter ucciso in Libano

    Si sono svolti in Libano i funerali del reporter della Reuters Issam Abdallah, ucciso in un bombardamento israeliano del sud del Paese. Il giornalista ora riposa nel cimitero della sua città natale, Khiam. Al corteo funebre hanno partecipato centinaia di persone, compresi giornalisti e parlamentari libanesi. Abdallah è morto ieri sera vicino al villaggio di Alma al-Shaab, nel sud del Libano, quando un proiettile è esploso vicino a un gruppo di reporter internazionali che seguivano lo scontro a fuoco tra le forze israeliane ed Hezbollah.

  • Chirurgo ospedale Shifa, ’al collasso,rischio epidemia’

    “L’ospedale di Shifa è pieno di famiglie sfollate. Ci sono persone che dormono sui pavimenti, ovunque, anche all’interno dell’ospedale. L’affollamento porterà a un’epidemia, alla diffusione di malattie infettive. I medici hanno portato le loro famiglie in ospedale per sicurezza”. Lo scrive su X Ghassan Abu Sitta, chirurgo ricostruttivo che si trova all’interno dell’ospedale di Shifa, a Gaza.

  • Hamas, ’nove ostaggi uccisi dai raid su Gaza in 24 ore’

    L’ala militare di Hamas ha riferito che 9 ostaggi rapiti in Israele, tra cui 4 stranieri, sono stati uccisi nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riferisce Haaretz.

    I familiari di alcuni degli ostaggi rapiti da Hamas affiggono le immagini su un muro a Tel Aviv. (Photo by GIL COHEN-MAGEN / AFP)

  • Georgieva, conflitto a Gaza è tragedia e fonte incertezza

    Il conflitto a Gaza e in Israele è “una tragedia” per la perdite di civili e “aggiunge una ulteriore forte di incertezza” all’economia globale. Lo afferma la direttrice dell’Fmi, Kristalina Georgieva, in conferenza stampa alla fine dell’Imfc nel corso dell’assemblea annuale.

  • Tajani, reazione Israele sia proporzionata, palestinesi non sono tutti Hamas

    “Descalation è il tentativo di evitare che si infiammi tutto il Medioriente. Speriamo che la questione di Gaza si possa risolvere con la liberazione degli ostaggi, con corridoi umanitari e con una reazione di Israele proporzionata. Bisogna capire che i palestinesi non sono tutti di Hamas ma spesso sono vittime di Hamas che li usa come scudi contro Israele”. Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in collegamento video con la Festa del Foglio, che si tiene a Firenze, in Palazzo Vecchio.

  • Beirut denuncia Israele all’Onu per uccisione giornalista

    Il Libano si prepara a presentare una denuncia al Consiglio di sicurezza dell’ONU per “l’uccisione intenzionale da parte di Israele del giornalista libanese Issam Abdallah” e per altri giornalisti feriti, ha annunciato il ministero degli Affari esteri libanese. In un comunicato diffuso dall’agenzia governativa di notizie libanese, il ministero degli esteri denuncia “una palese aggressione, un crimine contro la libertà di espressione, contro il giornalismo e i diritti umani” e “attribuisce a Israele la responsabilità dell’attuale escalation” nel sud del Libano.

    Libano, funerali del giornalista Reuters ucciso da bombardamento israeliano
  • Parolin a premier Palestina: dolore per quanto accade a Gaza

    Oggi, il Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin ha chiamato il Primo Ministro di Palestina Mohammad Shtayyeh per manifestare “dolore per quanto accade a Gaza”. Ha sottolineato, come espresso ieri a tutte le parti coinvolte, che “i civili, gli ospedali e i luoghi di culto non devono essere coinvolti nel conflitto”. Lo riferisce la Segreteria di Stato vaticana.

  • Sanchez: «Diritto internazionale non autorizza evacuazione palestinesi»

    Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha affermato che il suo Paese “ama la pace e condanna l’attacco terroristico di Hamas in Israele, chiedendo il rilascio urgente degli ostaggi”. Ma il premier ha sottolineato su X che, “sebbene Israele abbia il diritto di difendersi, ciò dovrebbe avvenire nel rispetto del diritto internazionale umanitario, che non autorizza l’evacuazione dei palestinesi. Il conflitto potrà essere risolto solo con il riconoscimento di due Stati”.

    Manifestazione pro-palestinesi a Barcellona. EPA/Toni Albir

  • Msf: medici e pazienti ospedale Al Awda si sono spostati

    “Nel momento in cui scriviamo l’ospedale di Al Awda è ancora in piedi. Dopo aver trascorso parte della notte in strada, con le bombe che cadevano nelle immediate vicinanze, ci risulta che parte del personale medico e tutti i pazienti siano stati in grado di spostarsi”. Così su X Medici senza Frontiere.

    "Nel momento in cui scriviamo l'ospedale di Al Awda è ancora in piedi. Dopo aver trascorso parte della notte in strada, con le bombe che cadevano nelle immediate vicinanze, ci risulta che parte del personale medico e tutti i pazienti siano stati in grado di spostarsi...…ma la situazione rimane estremamente complicata e caotica. CHIEDIAMO ancora una volta a #Israele di cessare lo spargimento di sangue indiscriminato, di ritirare l'ultimatum e di proteggere le strutture sanitarie e i civili". Così su X Medici senza Frontiere.

  • Crosetto, c’è rischio vengano “combattenti” tra migranti

    “Ora diventa fondamentale difendere la sicurezza del Paese e sono convinto che questa necessità aumenterà nei prossimi mesi, sia perché una riesplosione dell’integralismo è possibile, sia perché fenomeni di questo tipo aumentano il rischio di immigrazione. In questo momento il rischio è che non sempre ci sia un’immigrazione di povertà ma anche di soggetti che arrivino per fare del male. Quindi va aumentato ancora di più il controllo perché non possiamo permetterci adesso di far entrare persone che verrebbero a combatterci”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine delle commemorazioni per l’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Cefalonia, che si sono svolte in Grecia.

    Cefalonia, Crosetto: pure in guerra vanno rispettate regole umanità
  • Unrwa, “l’acqua sta finendo a Gaza, a rischio oltre 2 milioni di persone”

    Più di due milioni di persone sono a rischio a Gaza a causa della mancanza d’acqua. Lo ha dichiarato l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), aggiungendo che “è diventata una questione di vita o di morte. È un dovere: il carburante deve essere consegnato ora a Gaza per rendere l’acqua disponibile per 2 milioni di persone”. Secondo Philippe Lazzarini, commissario generale dell’agenzia dell’Onu, “l’acqua potabile sta finendo a Gaza, dopo che gli impianti idrici e le reti idriche pubbliche hanno smesso di funzionare. Le persone sono ora costrette a utilizzare l’acqua sporca dei pozzi, aumentando il rischio di malattie”. L’appello urgente arriva dopo che il governo israeliano ha tagliato l’acqua, il cibo e il carburante all’enclave assediata. Gaza è sotto un blackout elettrico da mercoledì, che ha ripercussioni sulla fornitura di acqua. “Dobbiamo trasportare carburante a Gaza adesso. Il carburante è l’unico modo perché le persone abbiano acqua potabile sicura. In caso contrario, le persone inizieranno a morire di grave disidratazione, tra cui bambini piccoli, anziani e donne. L’acqua è ormai l’ultima ancora di salvezza rimasta. Faccio appello affinché l’assedio agli aiuti umanitari venga revocato adesso”, ha affermato Lazzarini.

  • Egitto e Stati Uniti hanno concordato uscita americani da Gaza

    Egitto e Stati Uniti hanno concordato di consentire ad americani e palestinesi con cittadinanza americana a Gaza di uscire attraverso il valico di Rafah. Lo afferma una fonte egiziana citata dai media. Sempre secondo i media Israele si è detta d’accordo di astenersi da azioni sul valico in modo che resti aperto fino alle 17. Il Qatar, sempre secondo i media, coinvolto nei negoziati, insieme a Egitto e Stati Uniti, ha ricevuto il via libera da Hamas e dalla Jihad islamica.

    Israele, carri armati schierati nel sud dopo l'ordine di evacuazione da Gaza
  • Protesta delle famiglie degli ostaggi, ’Bibi dimettiti’

    “Bibi dimettiti”, “in galera”, “vergogna”. La protesta dei familiari degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sfocia in una manifestazione contro il premier Benyamin Netanyahu, mentre da sabato scorso sono state cancellate le dimostrazioni contro la riforma della giustizia. Di minuto in minuto all’incrocio di Kaplan Street aumentano le persone arrivate in solidarietà con le famiglie in lacrime, sventolando bandiere israeliane, e manifestini con i volti dei rapiti. Almeno 200 persone si sono riunite stamani davanti al ministero della Difesa a Tel Aviv gridando “vergogna”, e innalzando cartelli in ebraico e inglese con la scritta “Riportate a casa i nostri figli”. Tra questi una mamma mostra la foto di sua figlia Lili, militare di 18 anni, che il 7 ottobre si trovava vicino al confine con la Striscia di Gaza. “L’hanno portata via in pigiama”, dice piangendo e lanciando un appello “a tutto il mondo”. La rabbia monta quando la folla grida contro il governo Netanyahu, rimproverando al premier di “non fare nulla per gli ostaggi”.

    Un momento delle proteste delle famiglie degli ostaggi israeliani catturati da Hamas - ANSA/Laurence Figà-Talamanca

  • Papa chiama parrocchia a Gaza, ’sto facendo il possibile’

    Papa Francesco ha chiamato nuovamente, ieri sera, la parrocchia di Gaza, assicurando che sta facendo tutto il possibile per evitare altro spargimento di sangue. Lo ha riferito il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli (che si trova a Betlemme perché non è riuscito a rientrare a Gaza dopo lo scoppio della guerra), alla corrispondente di Tv2000 a Gerusalemme. Il Papa, dopo diversi tentativi, è riuscito a parlare con il viceparroco che è a Gaza, padre Youssef, ha chiesto come stavano, ha chiesto dei tanti bambini, cristiani e musulmani, assistiti dalle suore di Madre Teresa, e ha assicurato che sta facendo tutto quello che può per questa situazione.

  • Esercito, Beirut responsabile degli attacchi dal Libano

    “Israele considera il governo libanese responsabile di ogni attacco che abbia origine dal suo territorio verso il nostro territorio sovrano”: lo scrive su X in arabo il portavoce militare israeliano Avichay Adraee dopo due giorni di ripetuti incidenti di confine. “Chiunque cerchi di varcare il confine sarà ucciso”, ha aggiunto.

  • Sanità Gaza, 2.215 i morti per gli attacchi di Israele

    E’ arrivato a 2.215 il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi israeliani sulla Striscia. Lo ha riferito il ministero della sanità locale, citato dai media.

  • Crosetto, conseguenze guerra arriveranno, prepariamoci

    “Mi rivolgo alla comunità italiana: la guerra in Ucraina già aveva peggiorato il clima nel mondo e la ferita che ora si è aperta sul Medioriente non può che aggravare questa situazione. Le conseguenze di guerre che sembrano lontane a noi alla fine arriveranno in tutto il mondo e noi dobbiamo prepararci perché in un momento così non dobbiamo dividerci, perché se non prevarrà la ragione saranno momenti difficili che possono provocare feriti ed allargare l’incendio ben aldilà della Striscia di Gaza. Prepariamoci ad aiutare la parte più debole del Paese che da questi scossoni rimane più colpita”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine delle commemorazioni per l’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Cefalonia, che si sono svolte in Grecia.

  • Esercito, ucciso capo di compagnia unità di élite di Hamas

    L’esercito ha fatto sapere di aver ucciso Ali Qadi comandante di compagnia dell’unità d’élite di Hamas ’Nukheba’ che ha condotto “l’attacco terroristico alle comunità israeliana a ridosso della Striscia lo scorso sabato”. “Nel 2005 Qadi - ha proseguito l’esercito - fu catturato per l’uccisione e il rapimento di civili israeliani e poi rilasciato nello scambio di prigionieri per il soldato Gilad Shalit”.

    Israele: ucciso un capo di Hamas responsabile dell'attacco
  • Almeno 2.215 le persone uccise da sabato a Gaza, 8714 quelle rimaste ferite

    Sono almeno 2.215 le persone uccise a Gaza da sabato scorso. A riferirlo è stato il ministero della Salute palestinese. I feriti sono stati 8.714. I morti in Cisgiordania sono stati 54, i feriti 11.

  • Crosetto, in guerra ospedali e civili vanno tenuti fuori

    “Non serve a nulla ricordare se non ci consente di imparare: significa capire dalla storia come comportarci su quello che accade oggi. La storia ci insegna che anche nella guerra si possono rispettare o no le regole umane, che quando il nemico si arrende lo si rispetta e non lo si uccide, che le donne, i bambini, gli ospedali e la comunità civile vanno tenuti fuori. Contro il terrorismo si risponde tutti insieme senza riflettere un secondo e lo si fa ricordando che ci sono dei valori anche in guerra, anche contro i nemici”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a Cefalonia per l’anniversario dell’ eccidio degli italiani.

  • Razzi da Gaza, 4 feriti nel kibbutz di Nirim, uno grave

    Negli ultimi attacchi dalla Striscia verso le comunità israeliane a ridosso di Gaza, in particolare nel kibbuts di Nirim ci sono quattro feriti di cui uno in condizioni critiche. Lo riferiscono i media.

  • Belgio, rispettare i diritti umani nell’evacuazione di Gaza

    “Il Belgio si unisce agli appelli del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, e dell’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, riguardo all’evacuazione di un milione di persone a Gaza. Tutte le parti devono rispettare il diritto internazionale umanitario. I civili non possono essere usati come bersagli o scudi”. Lo scrive su X la ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib.

  • Sirene di allarme per razzi da Gaza nel centro di Israele

    Le sirene di allarme per i lancio di razzi da Gaza stanno risuonando nella parte centrale di Israele, compresa l’area grande di Tel Aviv che include anche l’aeroporto Ben Gurion. Lo hanno segnalato i sistemi di rilevazione.

  • Esercito non conferma recupero dei corpi israeliani a Gaza

    L’esercito israeliano non ha confermato le notizie apparse sui media circa il recupero di “corpi” avvenuto ieri durante incursioni di commando israeliani all’interno del territorio di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Richard Hecht in una conferenza stampa con i media internazionali. “Non ne sono al corrente - ha sottolineato Hecht - e non posso quindi confermarlo”.

    Israele, volantini ai civili di Gaza con l'ordine di evacuare
  • Medio Oriente, in corso comitato sicurezza al Viminale

    E’ in corso il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato al Viminale dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Al centro della riunione, a cui partecipano i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence, i riflessi della guerra tra Israele e Palestina su sicurezza e terrorismo in Italia.

    Nuova riunione del Comitato per la Sicurezza al Viminale
  • Iran, la Resistenza è pronta a qualsiasi scenario contro Israele

    “I gruppi della Resistenza sono pronti a qualsiasi scenario possibile contro il regime israeliano, che ha causato una guerra totale nella Striscia di Gaza”: lo ha detto ieri il ministro degli Esteri israeliano, Hossein Amirabdollahian, in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo siriano Faisal al-Mekdad a Damasco. Lo riporta l’agenzia di stampa Mehr. “Il regime sionista e i suoi alleati cercano di creare una carneficina a Gaza attraverso la continua interruzione del flusso di cibo, acqua ed elettricità verso il territorio”, ha aggiunto. Rivolgendosi ai leader degli Stati musulmani e arabi, Amirabdollahian ha sottolineato: “Oggi, il popolo oppresso di Gaza ha bisogno di aiuti internazionali immediati per rimuovere l’assedio e fermare i crimini dei sionisti”. Il ministro ha inoltre criticato la Lega Araba per aver rilasciato una dichiarazione “debole” sui recenti sviluppi in Palestina e ha denunciato la posizione “ambigua” della Lega.

  • Israele ha arrestato 230 membri di Hamas in Cisgiordania

    L’esercito israeliano ha arrestato oltre 230 operativi di Hamas in diverse località della Cisgiordania dall’inizio dell’operazione Spade di Ferro. Lo riferiscono i media israeliani. Tra gli arrestati, aggiunge il Jerusalem Post, ci sono anche due esponenti di spicco dell’organizzazione terroristica, Sheikh Adnan Asfour e Ahmed Awad, catturati a Nablus.

  • Esercito, sventata infiltrazione terroristi dal Libano

    L’esercito ha annunciato di aver sventato un tentativo di infiltrazione di una cellula terroristica dal Libano in territorio israeliano. “Un drone - ha spiegato il portavoce - ha colpito e ucciso i terroristi”. I media parlano di quattro uccisi

  • Onu, oltre 1.300 palazzi distrutti a Gaza

    Più di 1.300 palazzi sono stati completamente distrutti nella Striscia di Gaza. E’ il bilancio dell’Onu, dopo una settimana di intensi bombardamenti da parte delle forze israeliane. L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari ha affermato che 5.540 appartamenti “sono stati distrutti”, mentre quasi altri 3.750 sono stati così danneggiati da essere inabitabili.

    New York, a Times Square manifestanti filo Palestina e pro Israele
  • L’Iran critica l’Occidente per il suo appoggio a Israele

    “I Paesi occidentali cercano di distorcere la realtà di Gaza per giustificare le atrocità dei sionisti e legittimare questi crimini”: lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano, Hossein Amirabdollahian, in un incontro ieri sera con il presidente siriano Bashar Assad. “Esortano tutte le parti in conflitto a dare prova di moderazione, ad eccezione del regime sionista”, ha aggiunto. “Gli Stati Uniti non possono invocare la moderazione e nel frattempo fornire sostegno militare al regime sionista per usarlo contro i palestinesi”, ha affermato Amirabdollahian, arrivato a Damasco ieri sera, alla terza tappa del suo tour nella regione, che lo ha già portato in Iraq e in Libano. “La brutale uccisione di persone a Gaza da parte dei sionisti, i bombardamenti e l’assedio di quest’area sono un crimine di guerra”, ha aggiunto, citato dall’Irna, sottolineando che la Resistenza è in grado di tenere testa a lungo contro Israele. Il presidente siriano, da parte sua, ha detto che “i sionisti e i loro sostenitori, guidati dagli Stati Uniti e dai Paesi occidentali, cercano di riportare la situazione al passato dopo la recente vittoria dei palestinesi o di usare gli attacchi di Hamas come una scusa per annientare la Resistenza”. “La ragione del sostegno dell’Occidente al regime sionista è la loro preoccupazione per il pericolo di un collasso del regime, dovuto alla sua crisi politica ed economica”, ha aggiunto.

  • Olp, ’contatti intensi con fratelli arabi per cessate il fuoco’

    L’Olp è “in intenso contatto con i nostri fratelli arabi e con molti paesi per un cessate il fuoco immediato e per l’apertura di corridoi umanitari per il nostro popolo nella Striscia di Gaza”. Lo ha scritto su X Hussein al-Sheikh, segretario generale del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, aggiungendo che è necessario “risparmiare il nostro popolo dai disastri di questa guerra devastante, proteggere i civili, prevenirne lo sfollamento e fermare immediatamente l’aggressione”.

  • Israele offre 2 itinerari sicuri per evacuazione nord Gaza

    L’esercito israeliano ha offerto una nuova occasione ai palestinesi di abbandonare il nord della striscia di Gaza e di mettersi al riparo oltre il Wadi Gaza, a sud di Gaza City. Stamane il portavoce militare israeliano ha divulgato una cartina che indica loro due itinerari attraverso i quali potranno passare indenni, fra le 10:00 e le 16:00 locali (le 11 e le 17 in Italia), da Beit Hanun, a nord di Gaza, a Khan Yunes, nella zona centrale. “Se avete cura di voi e dei vostri cari - afferma il portavoce - raggiungete il Sud secondo le istruzioni. Siate certi - aggiunge - che i leader di Hamas hanno già provveduto a se stessi e sono al riparo dagli attacchi”.

  • Esercito Israele, attacchi su larga scala a Gaza

    L’esercito israeliano ha affermato che i suoi aerei da combattimento hanno condotto nell’ultimo giorno attacchi su larga scala in tutta la Striscia di Gaza contro decine di obiettivi di Hamas e agenti dell’unità di elite del gruppo palestinese ’Nukhba’. Lo riporta la Cnn. Il ministero degli Interni di Gaza ha confermato che attacchi aerei hanno colpito diverse regioni di Gaza venerdì e sabato mattina. Tra le aree colpite, secondo il dicastero, ci sono il campo profughi di Al Nuseirat, le regioni nel nord di Gaza e Al Shanti nella parte occidentale di Gaza.

    Sono stati segnalati anche bombardamenti navali lungo la costa occidentale e ad ovest di Khan Younis.

    Un uomo palestinese usa un estintore per spegnere un incendio seguito a un attacco israeliano, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, il 14 ottobre 2023 (Photo by YASSER QUDIH / AFP)

  • Alon Bar, attaccheremo cercando di non coinvolgere civili

    “Dobbiamo rimuovere la minaccia costituita da Hamas a Gaza. Non possiamo aspettare fino al prossimo attacco. Le ragioni che per molti anni ci hanno trattenuto da fare una azione simile non esistono più dopo l’uccisione di 1.300 israeliani”. Lo dice in un’intervista a Qn l’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar. “Questa crisi non finirà se non dopo che saranno distrutte le capacità militari e il controllo politico di Hamas a Gaza” aggiunge. Hamas “usa i civili palestinesi come scudi umani, noi diamo la possibilità ai palestinesi di uscire dalla zona degli scontri, mi auguro vivamente che Hamas non glielo impedisca, per questo abbiamo avvisato la popolazione, anche se abbiamo visto che quei terroristi non si preoccupano della vita dei civili. Ma di certo poi attaccheremo, cercando di coinvolgere il minor numero possibile di civili palestinesi, ma faremo quel che dobbiamo”. Il rapimento “di civili, anche bambini, è non solo illegale ma contro ogni decenza umana e ogni valore della comunità internazionale. Chiediamo ad Hamas a rilasciare incondizionatamente questi ostaggi”. Per Bar c’è un “rischio alto” che conflitto si estenda: “E’ Teheran ad avere in mano le chiavi di un eventuale allargamento. La nostra speranza - sottolinea - è che Hezbollah capisca che se ci attaccassero pagherebbero un prezzo pesante”. L’ambasciatore ringrazia “il governo Meloni e l’opposizione per la loro forte solidarietà. Certo, in Italia c’è anche chi critica Israele, lo capisco, anche noi abbiamo fatto scelte sbagliate in passato - osserva -. Ma per me vedere oggi persone che manifestano non a favore dei civili palestinesi, il che va benissimo, ma che esprimono il loro supporto alla cosiddetta resistenza, che poi sarebbero i terroristi di Hamas, è qualcosa di inconcepibile”.

  • Onu, oltre 400mila sfollati in Striscia Gaza

    Oltre 400mila palestinesi hanno lasciato le proprie case nella Striscia di Gaza e risultano sfollati all’interno della regione. Lo ha riferito l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Lo riportano i media internazionali. “La maggior parte delle persone non ha accesso all’acqua potabile dopo che la fornitura attraverso la rete idrica e il funzionamento degli impianti di desalinizzazione/purificazione dell’acqua si sono interrotti”, afferma l’Ocha, secondo cui “come ultima risorsa, le persone consumano acqua salmastra proveniente dai pozzi agricoli, innescando gravi preoccupazioni sulla diffusione di malattie”.

    Gaza, civili in fuga dopo l’ordine di evacuazione
  • Sanità Gaza, circa 1.900 i morti per attacchi di Israele

    Dall’inizio delle ostilità i morti a Gaza per gli attacchi israeliani sono stati 1.900. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità di Hamas, specificando che solo ieri sono stati 256 i morti (compresi 20 minori) e 1.788 i feriti.

  • Esercito Israele, Hamas impedisce l’evacuazione dal nord di Gaza

    Hamas impedisce ai residenti nel nord di Gaza di evacuare la zona. Ad affermarlo è stato questa mattina il portavoce dell’esercito israeliano, tenente Jonathan Conricus. L’esercito, ha detto, ha “anticipatamente avvertito delle proprie intenzioni in modo da garantire che la guerra non incida sui civili”. Il portavoce ha parlato comunque di un “importante movimento di popolazione verso il sud”. Hamas però, ha affermato, “tenta di impedire ai palestinesi di evacuare la zona, mandando loro messaggi o bloccandoli”.

  • Esercto, attacchi su larga scala su Hamas a Gaza

    La notte scorsa l’esercito israeliano ha condotto attacchi su “larga scala” su obiettivi di Hamas nella Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che sono stati “uccisi numerosi operativi” dell’unità dell’elite di Hamas, ’Nukhba’. Tra i dirigenti di Hamas colpiti anche il capo del sistema aereo di Gaza, Merad Abu Merad, ritenuto responsabile “per aver diretto i terroristi durante il massacro di sabato scorso”.

    Medioriente, raid notturni di Israele su Gaza
  • Esercito Israele, i civili palestinesi non sono nostri nemici

    “I civili palestinesi a Gaza non sono nostri nemici e non li prendiamo di mira come tali”. Ad affermarlo questa mattina è stato il tenente Conricus portavoce dell’esercito israeliano. “Stiamo cercando di fare la cosa giusta, stiamo cercando di evacuare i civili per ridurre al minimo il rischio per loro”. “È estremamente triste e deplorevole che così tanti media si concentrino sulle nostre azioni invece di attribuire la responsabilità all’entità che governa la Striscia di Gaza, e cioè Hamas”, ha proseguito. “Tutto questo è opera di Hamas - stiamo rispondendo alla situazione. Stiamo cercando di non colpire i civili o le loro infrastrutture”.

  • Medioriente: membro Hamas, Iran con noi, guerra può estendersi

    “L’Iran sostiene la causa palestinese da 40 anni e sta portando il suo supporto a un livello superiore”. Così Osama Hamdan, membro di Hamas sin dagli anni 90, nel corso di un’intervista a Repubblica. Sulla possibilità di un allargamento del conflitto in corso, Hamdan parla di “chance reali”, perché “l’America vuole la guerra. Vogliono finire Hamas per finire la causa palestinese, così la normalizzazione va avanti e Israele diventa il poliziotto del Medio Oriente. Questo voleva dire Netanyahu con ’cambierò il Medio Oriente’. Ma i palestinesi combatteranno. E se gli americani si uniscono agli attacchi contro di noi, l’Asse della Resistenza reagirà”. Il membro di Hamas spiega che c’è “una differenza tra lo Stato di Israele e gli ebrei. Noi crediamo che lo Stato di Israele, come Stato, non è accettabile, sono occupanti. Gli ebrei hanno il loro diritto di essere ebrei. Ma la terra era Palestina e sarà Palestina. Non stiamo parlando di eliminare le persone, ma di smantellare lo Stato di Israele”. Sulla possibilità di avviare una trattativa per il rilascio degli ostaggi in mano di Hamas, Hamdan spiega: “Non sono ostaggi, sono prigionieri di guerra. Non credo che ci sarà uno scambio di prigionieri fino a quando Israele non cesserà gli attacchi. Non negozieremo sotto il fuoco”.

  • Esercito Israele, smantelleremo Hamas, non potrà più nuocere a civili o soldati

    “Il nostro obiettivo è molto chiaro, il fine di questa guerra è che smantelleremo Hamas e le sue capacità militari, e cambieremo radicalmente la situazione in modo che Hamas non abbia mai più la capacità di infliggere danni ai civili o ai soldati israeliani”. A dichiararlo, in una conferenza stampa delle forze di difesa israeliane, è stato questa mattina il colonnello Conricus.

  • Ministero Sanità, 256 morti e 1788 feriti ieri a Gaza

    Sono 256 i residenti a Gaza rimasti uccisi, 1788 i feriti nella sola giornata di ieri. Tra loro anche 20 bambini. A riferirlo è stato il ministero della Sanità a Gaza, citato dai media.

  • Media, trovati corpi di cittadini israeliani durante raid a Gaza, ’rimossa’ cellula di Hamas

    I corpi di alcuni israeliani sono stati recuperati dall’esercito durante un’incursione di terra a Gaza ieri. A riferirne sono i quotidiani Ha’aretz e Jerusalem Post: le Forze di difesa - scrivono - hanno trovato un numero non specificato di corpi, poi riportati in territorio israeliano. Unità di fanteria e corazzate hanno preso parte al raid, durante il quale una cellula di Hamas responsabile del lancio di missili anti-tank in territorio israeliano è “stata rimossa”, riporta il Jerusalem Post.

  • Esercito Israele, a Gaza 120 civili in ostaggio

    Sarebbero 120 i civili in ostaggio di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo affermano le forze israeliane di difesa (Idf). In un posto pubblicato sul suo account ufficiale X, l’esercito israeliano scrive: “Ad oggi, l’Idf ha confermato che oltre 120 civili sono tenuti prigionieri a Gaza dall’organizzazione terroristica Hamas”. Nelle passate ore nella Striscia si sono svolte incursioni che avevano tra i propri obiettivi la liberazione degli ostaggi.

  • Esercito Israele colpisce postazioni Hezbollah in Libano

    Ancora tensioni nel sud del Libano tra l’esercito israeliano ed Hezbollah nel quadro del conflitto esploso in Medio Oriente. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz l’esercito di Tel Aviv avrebbe colpito postazioni delle milizie del ’partito di Dio’ dopo che un velivolo non identificato si è infiltrato all’interno del territorio israeliano. Il possibile intervento di Hezbollah nel conflitto tra Israele e Hamas è una delle eventualità più temute.

  • Media, diverse vittime in raid notturni su Gaza

    I bombardamenti israeliani di questa notte su Gaza avrebbero provocato numerosi morti e feriti tra i civili. Lo scrive l’agenzia palestinese Maan, sottolineando che i raid avrebbero colpito anche edifici residenziali. Tra le zone più colpite dai missili israeliani ci sarebbero Jabalia (nel nord della Striscia) e Rafah, a sud della regione. I bombardamenti, secondo Maan, proseguono anche nella mattina di oggi, provocando altre vittime.

  • Media, Usa chiedono a Israele di rinviare attacco via terra

    Gli Stati Uniti avrebbero chiesto a Israele di rinviare la sua offensiva via terra nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Jerusalem post citando un rapporto ripreso da altri media israeliani. Gli Stati Uniti vorrebbero che l’attacco via terra venisse rinviato sino alla creazione di corridoi umanitari per favorire l’uscita dei civili dalla Striscia. Non è chiaro, tuttavia, quale sia stata la risposta di Israele alla richiesta americana.

  • Hezbollah, agiremo al momento giusto

    Hezbollah è “pienamente preparato” per unirsi ad Hamas nella sua lotta contro Israele e si muoverà “quando sarà il momento di agire”. Lo ha affermato il vicecapo di Hezbollah, Naim Qassem. Lo riportano i media internazionali. “Gli appelli dietro le quinte delle grandi potenze, dei Paesi arabi e degli inviati delle Nazioni Unite, direttamente e indirettamente, che ci dicono di non interferire non avranno alcun effetto”, ha assicurato Qassem. “Hezbollah conosce perfettamente i suoi compiti”, ha continuato. “Siamo preparati e pronti, pienamente pronti e seguiamo gli sviluppi momento per momento”, ha concluso.

  • Inviato Cina incontra i rappresentanti della Lega Araba

    Zhai Jun, l’inviato speciale cinese per il Medio Oriente, ha incontrato venerdì i rappresentanti della Lega Araba in Cina per una sessione di emergenza sulla crisi tra Hamas e Israele. Zhai, nel resoconto di una nota diffusa oggi dalla diplomazia di Pechino, ha affermato che la Cina sostiene con convinzione la Lega Araba, composta da 22 membri, “nello svolgere un ruolo importante sulla questione palestinese e continuerà a fornire assistenza umanitaria al popolo palestinese”. La comunità internazionale, inoltre, “dovrebbe rafforzare il suo senso di urgenza nel ritornare ai fondamenti corretti della soluzione dei due Stati per realizzare la coesistenza pacifica dei due Stati di Palestina e Israele”, ha aggiunto Zhai. Ieri, il ministero degli Esteri Wang Yi ha annunciato che Pechino avrebbe mandato presto il suo inviato speciale per il Medio Oriente nella regione, nel mezzo dell’escalation del conflitto tra Hamas e Israele.

  • Caccia F-15 Usa arrivati in Medio Oriente

    Gli aerei da combattimento F-15 Strike Eagle sono arrivati in Medio Oriente, nell’ambito degli sforzi degli Stati Uniti “per rafforzare la propria posizione e migliorare le operazioni aeree in tutta la regione in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele. ”L’esercito americano è impegnato a garantire la sicurezza e la protezione durature in tutto il Medio Oriente”, ha affermato il tenente generale dell’aeronautica americana Alexus G. Grynkewich, secondo Haaretz. “Con mezzi di combattimento avanzati e integrandoci con le forze congiunte e di coalizione, stiamo rafforzando le nostre partnership e rafforzando la sicurezza nella regione”, ha concluso.

  • Borrell, piano evacuazione Israele del tutto impossibile

    Il piano di Israele di evacuazione di oltre un milione di persone dal nord di Gaza in un solo giorno è “assolutamente impossibile da attuare”. Il capo della politica estera dell’Ue, Josep Borrell, parlando alla fine della sua missione in Cina, ha detto che, “rappresentando la posizione ufficiale dell’Unione Europea, il piano di evacuazione è assolutamente, assolutamente impossibile da attuare”. Perché “immaginare di poter spostare un milione di persone in 24 ore in una situazione come quella di Gaza può essere solo una crisi umanitaria - ha aggiunto Borrell -. E’ uno scenario da evitare”.

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