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Corre Philips ad Amsterdam, cauta Exor. Per la holding nuovo colpo da 2,6 miliardi

di Andrea Fontana

(AFP)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - L'ingresso di Exor nel capitale fa fare uno scatto in Borsa ai titoli del gruppo olandese Philips mentre le quotazioni della holding della famiglia Elkann-Agnelli restano al palo: ad Amsterdam Philips è arrivata a guadagnare oltre il 5% mentre Exor cede circa mezzo punto percentuale. Con un investimento che ai valori attuali è di 2,6 miliardi di euro e attraverso acquisti fatti sul mercato e in asse con «un'importante istituzione finanziaria» la cassaforte guidata da John Elkann ha rilevato il 15% del capitale nel gruppo olandese che nei primi sei mesi dell'esercizio ha registrato ricavi per 8,636 miliardi (8,095 un anno fa) con un margine operativo rettificato di 812 milioni (da 459 milion) pari a più del 9% delle vendite. Il gruppo - che ha un business focalizzato su Diagnostica e ultrasuoni, 'Connected Care' e prodotti consumer per la cura personale - prevede una crescita di circa il 5% dei ricavi (nel 2022 sono stati pari a 17,8 miliardi) con una marginalità lorda vicina alla doppia cifra. Contestualmente Exor, che intende supportare le strategie di sviluppo del gruppo, ha siglato un accordo con la società per essere investitore di minoranza a lungo termine e per proporre un proprio rappresentante nel consiglio di sorveglianza. L'intesa prevede anche la possibilità per Exor di salire fino al 20% anche se non è in programma nel breve termine un nuovo acquisto di titoli.

Con l'ingresso in Philips, Exor porta a circa 4 miliardi il primo investimento nel settore dell'healtcare, dopo le operazioni fatte su Institut Mérieux e Lifenet, confermando l'interesse su gruppi in fase di trasformazione delle proprie attività caratteristiche. In base alle stime sulla generazione di cassa al 2024 fatte dal management nello scorso autunno, Exor mantiene una capacità di investimento, senza ricorso al debito, per oltre 2 miliardi a valle del deal Philips. Secondo Equita Sim, la partecipazione nel gruppo olandese dovrebbe rappresentare l'8% del net asset value di Exor e la posizione finanziaria netta della holding dovrebbe passare da 1,3 miliardi di cassa netta a circa 1,3 miliardi di debito. Secondo Intermonte invece si dovrebbe attestare un debito netto di 1,68 miliardi. Lo sconto sul Nav a cui tratta il titolo Exor è attualmente vicino al 44%, secondo la stessa sim.

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