Corrono i finanziari, occhi su Mediobanca e Generali dopo conferma impegno Delfin
Le parole del presidente del consiglio, Mario Draghi, fanno sperare gli investitori sulla tenuta del governo e i finanziari - dopo un avvio di seduta turbolento - tornano a salire
di Flavia Carletti
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le parole del presidente del consiglio, Mario Draghi, fanno sperare gli investitori sulla tenuta del governo e i finanziari - dopo un avvio turbolento - tornano a salire a Piazza Affari. Quando il FTSE MIB viaggia a corrente alternata, Unicredit e Banco Bpm sono tra le migliori, insieme a Intesa Sanpaolo. Dopo il rafforzamento nel capitale di Fondazione Cariplo al 4,812%, indiscrezioni di stampa riportano che le Fondazioni principali azioniste della banca (Compagnia di Sanpaolo ha il 6% e la stessa Cariplo) potrebbero decidere di alzare le loro partecipazioni e portarsi al 20%. Intanto anche Banca Pop Er è in progresso.
Tra i finanziari, riflettori puntati anche su Mediobanca e Generali. Martedì Francesco Milleri, presidente di Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio azionista delle due società rispettivamente con oltre il 19% e quasi il 10%, ha precisato che «l’obiettivo è far crescere tutte le attività» aggiungendo: «Non prevedo dismissioni nel breve periodo anzi non escludiamo nuovi investimenti per supportare la crescita delle aziende di cui siamo azionisti». Come noto, Delfin nell'assemblea Generali di fine aprile ha votato per la lista presentata da Francesco Gaetano Caltagirone, in alternativa a quella del cda, (sostenuta da Mediobanca) che alla fine ha prevalso con la conferma di Philippe Donnet come Ceo per il terzo mandato di fila. Al tempo stesso, anche in Piazzetta Cuccia, Leonardo Del Vecchio puntava a un ulteriore rafforzamento - nelle scorse settimane erano circolate indiscrezioni di colloqui in corso con la Bce per arrivare al 25% - e a una discontinuità nella governance.
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