Verso i Mondiali di sci 2021

Cortina non si ferma: via alla costruzione della nuova funivia

Assegnata allo specialista mondiale Leitner ropeways la realizzazione dell'impianto che consente il collegamento tra Tofane e Cinque Torri. Spesa: 15 milioni

di Enrico Netti

. Il rendering della stazione del nuovo collegamento tra Pocol e Cinque Torri; in basso, una veduta della Freccia nel cielo, inaugurata a gennaio di quest'anno

4' di lettura

Cortina non si ferma. I Mondiali di sci alpino 2021 portano in dono alla Conca ampezzana un nuovo impianto di risalita. Dopo l’inaugurazione a gennaio del primo tratto della rinnovata funivia «Freccia del cielo» che collega Cortina d’Ampezzo con le Tofane questa estate inizieranno i lavori per la realizzazione della cabinovia «Son dei Prade – Bai de Dones». Collegherà le piste di gara dei Mondiali delle Tofane con quelle dove si svolgeranno le qualifiche sulle Cinque Torri destinate anche agli allenamenti degli atleti nel periodo del Mondiale. Servirà inoltre per raggiungere i comprensori del consorzio Dolomiti Superski tra cui Selva di Val Gardena e Corvara e le centinaia di chilometri di piste che offrono. Un “ponte” che sci ai piedi partendo da Cortina unirà i comprensori delle Tofane con quello delle Cinque Torri verso Selva di Val Gardena, Corvara e il comprensorio Dolomiti Superski. Oltre a collegare le due aree l’impianto consentirà un collegamento diretto via impianti funiviari tra il comprensorio delle Tofane e il giro del Sella.

La cabinovia è in ordine cronologico l’ultimo intervento approvato da Luigi Valerio Sant’Andrea, Commissario incaricato per la realizzazione del progetto sportivo dei Mondiali di sci 2021, e il valore dell’opera è intorno ai 15 milioni di euro. «È un intervento chiave per collegare Cortina con il Cinque Torri e permetterà di raggiungere i comprensori della Val Gardena e Corvara - dice Sant’Andrea -. Avrà inoltre effetti positivi nell’alleggerire il traffico automobilistico nel comprensorio delle Tofane con importanti positivi riflessi in quell’area».

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Erano molti anni che in Veneto si discuteva di questo progetto. «È un impianto da lungo tempo atteso, strategico per i nostri comprensori sciistici e tra poco diventerà una realtà - rimarca Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina -. L’aggiudicazione dei lavori arriva in un momento difficile della nostra storia ma in un prossimo futuro ci aspettano grandi sfide e importanti traguardi come i Mondiali del prossimo anno. Lo sport come la montagna in questo è un grande maestro».

I lavori sono stati affidati a Leitner ropeways, multinazionale tascabile di Vipiteno specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti a fune e partner tecnico della Fondazione Cortina 2021, insieme a Prinoth, che produce battipista e Demac Lenko che realizza impianti per l’innevamento programmato. Complessivamente l’opera sarà lunga 4,5 chilometri, avrà una stazione intermedia e 54 cabine da 10 posti. L’impianto è in grado di trasportare 1.100 persone l’ora ed è stato progettato pensando a un suo futuro potenziamento per portare la portata a 1.800 persone l’ora. Sarà sufficiente aggiungere nuove cabine e non saranno necessati altri interventi sulla parte infrastrutturale, ovvero i piloni e le funi.

Le piste dei Mondiali saranno battute da 13 battipista Prinoth con motori in linea con le ultime normative antinquinamento mentre per la neve programmata gli impianti Demac Lenko non utilizzeranno addittivi mentre l’acqua proviene dal torrente Boite. Tre le nuovi stazioni di pompaggio mentre lungo le piste saranno collegati una quarantina di generatori di neve. «Siamo orgogliosi di affrontare insieme alla Fondazione questo percorso verso i Mondiali - dice Anton Seeber, presidente del Gruppo Leitner -. Sarà un evento che costituisce una grande opportunità per portare Cortina al centro del mondo dello sport e presentare al mondo il suo fascino e l’intraprendenza del suo tessuto economico. Tutti, facendo sistema abbiamo la possibilità di affermare la centralità del nostro Paese». Alessandro Benetton, presidente di Fondazione Cortina 2021, evidenzia quanto sia importante «guardare avanti e continuare ad avere fiducia nel futuro, consapevoli che non esiste un vero sviluppo per le comunità se non facendo sistema territoriale, collaborando e creando sinergie - dice Alessandro Benetton -. Cortina è un anello di una catena capace di generare valore economico e turistico per tutto il Paese solo se tutti gli atout sono sviluppati al massimo delle loro potenzialità. Oggi occorre tenere acceso il motore economico del territorio, confidando anche nella grande voglia di ripartire che la comunità sta dimostrando. Con lo slittamento delle Olimpiadi di Tokyo, i Campionati del mondo di sci saranno il primo grande evento sportivo a livello planetario dopo il Covid-19 e dovranno essere l’icona di un Paese che è riuscito a rialzarsi dopo la pandemia». Oltre al grande evento sportivo si guarda all’eredità che l’impianto lascerà nella conca ampezzana. Marco Zardini, presidente del Consorzio impianti a fune di Cortina tratteggia le ricadute per gli appassionati. «È anche un modo per diversificare e incrementare l’offerta invernale - premette -. Cortina ha un centinaio di chilometri di piste e dopo il collegamento verso il Superski gli ospiti potranno scegliere altre centinaia di chilometri di discese. L’unica limitazione sarà nel rientro perché si dovranno utilizzare dei bus navetta verso il Falzarego, un tratto di circa cinque chilometri, e da qui si riprenderà l’impianto per tornare a Cortina».

Dal punto di vista delle ricadute sul territorio la realizzazione di collegamenti di questo tipo creano sempre un valore aggiunto tra le aree interessante con un aumento dei ricavi che in media è intorno al 20 per cento. Per quanto riguarda il periodo estivo nella cabinovia si potranno trasportare le mountain bike. Una opportunità in più per percorrere i sentieri delle Dolomiti, dichiarate dall’Onu patrimonio naturale dell’Umanità.

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