ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL'avanzata degli operatori virtuali

Cosa sono le eSim, quali operatori le offrono ma soprattutto, convengono?

Breve guida per capire se davvero ne vale la pena. Tra gli svantaggi, il fatto che la sim virtuale è strettamente legata al cellulare: se lo rompiamo non possiamo usare nemmeno il numero

di Alessandro Longo

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3' di lettura

Immaginate la comodità di cambiare operatore online e ricevere la “sim” via mail, in formato codice, da caricare subito sullo smartphone inquadrando il qr-code con la fotocamera. In un attimo abbiamo l'offerta che volevamo, senza perdere tempo. È una possibilità presente da tempo, si basa su tecnologia eSim, e pian piano - con varie resistenze da parte dei nostri operatori che preferiscono non rendere nota quest'alternativa agli utenti - si sta diffondendo anche da noi.

Un ruolo alla sua diffusione la stanno svolgendo gli operatori virtuali, che rendono molto comoda l’attivazione delle eSim. Storicamente lo fa Spusu (su rete Wind 3 e caratterizzato da tariffe molto economiche); più di recente ViaNova e CoopVoce (entrambi su rete Tim).

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Quali operatori offrono la eSim

A parte questi, anche Tim e WindTre hanno la eSim ma obbligano a un’attivazione in negozio. Un controsenso - costringere al fisico per avere il digitale - a conferma della volontà di frenare un fenomeno che favorisce il cambio operatore e quindi il calo dei prezzi. Very Mobile però (marchio low cost di Wind Tre) consente l’attivazione online, così come Spusu, ViaNova e Coopvoce. Niente ancora eSim da Iliad o dal nuovo virtuale EliMobile, ma a quanto emerso in più annunci pubblici la novità dovrebbe arrivare (prima o poi). Fa eccezione Vodafone, pioniere della eSim in Italia, che ne permette l’attivazione anche online.

I costi della eSim

Un aspetto da considerare sono i costi. Gli operatori tendono a rendere disponibile l’eSim su tutte le normali offerte, quindi quest’aspetto non cambia. In teoria l’eSim non dovrebbe avere costi iniziali (non è “fisica”), ma Tim la fa pagare ben 15 euro, Wind Tre, ViaNova e CoopVoce 10 euro. Gratis invece Spusu, Vodafone.

Come attivare l'eSim

In pratica, poi, l’eSim funziona come una sim normale. Possiamo quindi fare tre cose verso una eSim: attivazione di nuovo numero, cambio operatore, passaggio da sim a eSim con il proprio operatore. In questo terzo caso spesso gli operatori chiedono di seguire una procedura diversa di attivazione: tramite la loro app. Attenzione, però. Bisogna prima accertarsi di avere uno smartphone compatibile, ossia dotato del chip utile a ospitare i dati (protetti) della sim. Lo sono quasi tutti quelli degli ultimi due-tre anni. Certo sono compatibili gli smart watch che supportano sim (per motivi fisici, questa può essere solo virtuale). Ci sono anche computer e tablet compatibili eSim, come i nuovi Microsoft Surface, iPad Air, Ipad Pro. Per essere prudenti al massimo, meglio vedere però sul sito dell'operatore scelto la lista dei modelli compatibili col suo eSim.

Vantaggi e svantaggi dell'eSim

Oltre ai casi (smartwatch) dove non c’è alternativa, il vantaggio dell’eSim è la rapida attivazione, a costi bassi o nulli (salvo quegli operatori che la fanno pagare e magari persino chiedono di andare in negozio). Altro vantaggio è la possibilità di avere più numeri di telefono e più piani tariffari sullo stesso smartphone nello stesso tempo. Senza necessità di smartphone dual sim o di cambiare di volta in volta la sim. Infine è una scelta più ecologica rispetto alla sim fisica. Come svantaggio, c'è che la sim è così strettamente legata al cellulare. Se lo rompiamo al punto da renderlo inutilizzabile, non possiamo usare nemmeno il numero. Una sim fisica possiamo spostarla invece su un cellulare di riserva. Dobbiamo allora chiedere all'operatore una nuova attivazione della eSim.In ogni caso, tutto lascio pensare che l'eSim sono il futuro. E già si pensa al prossimo passo (annunciata da Qualcomm, l'iSim, integrata nei sistemi, senza bisogno di avere un chip specifico. Ancora più miniaturizzata, insomma).


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