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Così Byd ha costruito i suoi sogni di gloria. Milano sede del primo store italiano

Con la sigla emblematica «Built Your Dreams» conquista il gotha mondiale. In Italia Byd ha appena aperto il suo primo Pioneer store in piazza Duomo a Milano

di Alberto Annicchiarico

Aggiornato il 31 luglio 2023, ore 14:55

Byd Atto 3 è un crossover compatto con 420 chilometri di autonomia

4' di lettura

Sui volumi è lei la vera avversaria di Tesla, creatura del volubile tycoon Elon Musk. Byd tiene fede al motto che è anche l’acronimo (Build your dreams) e fa meglio del competitor made in Usa per la crescita nel 2023: viaggia intorno al +100%, dopo essersi messa alle spalle il sorpasso su Volkswagen in Cina.

Byd non è solo auto. È una conglomerata nata nel 1995, con base a Shenzhen, che nei primi anni di exploit si era segnalata per la produzione di batterie, di cui è secondo produttore mondiale. In realtà la creatura fondata dal presidente e ceo Wang Chuanfu (chimico, 57 anni, numero 89 nella classifica dei miliardari di Bloomberg con un patrimonio di 19,7 miliardi di dollari) è un gigante della manifattura tech, che produce dalle automobili a batteria e plug-in ai pannelli solari, dai treni monorotaia a bus e camion, dalle batterie (per auto, bici e smartphone) ai sistemi di stoccaggio dell’energia.

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Un’ascesa irresistibile

Il gruppo ha visto lievitare il suo giro d’affari dai 6 miliardi di euro del 2010 ai 53 del 2022. In pochi anni Byd, di cui detiene il 10% in azioni la Berkshire Hathaway di Warren Buffett (era al 20% ad agosto 2022 ed ha valorizzato un investimento di 232 milioni nel 2008 diventati 9,5 miliardi), è arrivata a dominare il mercato automobilistico del Dragone, il più grande del mondo con i suoi 25 milioni di veicoli venduti, secondo la stima di AlixPartners per il 2023. Nel 2022 Byd ha ottenuto la leadership nei veicoli a nuova energia (Nev, ovvero elettriche a batteria e plug-in) vendendo più di 1,86 milioni di unità, superando così il totale di 4,3 milioni dal 2017.

Quest’anno, con il titolo che sale del 34,5%, nei primi sei mesi era già a quota 1,25 milioni, + 95% anno su anno. Con la prospettiva di superare l’asticella dei 3 milioni nei dodici mesi e insidiare, quindi, Tesla sulla quota delle elettriche pure. Un’arma ulteriore è Denza, brand della joint venture tra Byd e Mercedes-Benz, 11.058 veicoli venduti a maggio. Ma a Denza D9 Mpv è stato appena aggiunto il suv coupé elettrico puro Denza N7, lanciato con un prezzo competitivo, in Cina, con quello della Tesla Model Y. Al pronti via, già 20mila ordini.

Aperto il primo Pioneer store a Milano

Byd ha esportato i suoi modelli Nev in 53 Paesi. In Europa ha iniziato dalla Norvegia, nel 2021. Attualmente i suoi autobus e taxi completamente elettrici sono in circolazione in oltre 400 città in più di 70 Paesi. In Italia Byd comincerà la sua avventura con cinque punti vendita. Il primo “Pioneer store” è stato appena inaugurato in piazza Duomo 18, alle spalle della cattedrale, con il gruppo Autotorino. Gli altri quattro saranno a Bergamo e Tavernerio (Como) per Lombardia, Modena per l'Emilia-Romagna e Tavagnacco (Udine) per Friuli-Venezia Giulia e Veneto. Il colosso cinese punta per il nostro mercato su quattro modelli: il suv compatto Atto3 (prezzi a partire da 41.900 euro) e la berlina di lusso Han (da 70mila euro), a cui sono affiancati la compatta Dolphin (disponibile da ottobre, prezzo 30mila euro) e la berlina sportiva di segmento D Seal (da 45-55mila euro, diretta avversaria di Tesla Model 3).

I prezzi relativamente più contenuti si spiegano con la e-Platform 3.0 e con la tecnologia proprietaria Blade delle batterie, che si integrano nel telaio. Byd in Europa progetta una fabbrica e sta già realizzando una rete globale di concessionari per fornire servizi di vendita e postvendita.

Nio, Xpeng, Zeekr: le altre pretendenti

Byd è certamente il fenomeno da seguire con maggiore attenzione. Ma non è l’unico. A notevole distanza, con ordini di grandezza delle vendite almeno dieci volte inferiori, viaggiano due marchi elettrici nativi come Nio e Xpeng, alfieri della mobilità tech made in China. E subito dopo c’è anche Zeekr, marchio premium del gruppo Geely, che in Europa controlla Volvo, Polestar e Lotus. Nio, guidata dal ceo William Li (48 anni) e famosa per il suo servizio di ricarica con sostituzione della batteria in pochi minuti, punta sul mercato europeo anche perché la concorrenza sui prezzi in Cina ha compresso i margini, tanto che lo swap della batteria non è più gratuito.

L’obiettivo è raddoppiare le vendite nel 2023 (è il goal anche di Zeekr, fermo a 72mila nel 2022 con l’unico modello 001), superando le 200mila vetture consegnate per tagliare così il nastro del break-even. Nio è nata 9 anni fa a Shanghai. L’ultimo modello atterrato in Europa è la ET5 Touring, una station wagon che vede lievitare il prezzo dai 38mila euro in Cina a quasi 70mila.

Quanto a Xpeng, fresca di un accordo con il Gruppo Volkswagen per la produzione di due modelli in Cina (dove la concorrenza sta mettendo in difficoltà il gigante europeo), ha lanciato nei mesi scorsi nel nord Europa due modelli, la berlina P7 e il suv G9, che sulla base dei prezzi proposti vorrebbero entrare direttamente in concorrenza con Tesla Model 3 e Model Y. Una caratteristica importante: la batteria passa dal 10% all’80% di carica in appena 20 minuti e 100 km di autonomia si ottengono in soli cinque minuti. Quest’anno però le vendite sono in calo. Nell’intero 2022 la casa di Guangzhou ha venduto oltre 120mila vetture.

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