Così il rilancio industriale di Torino passa dal Politecnico
Nel piano il polo del manufacturing a Mirafiori e la Città dell’aerospazio in corso Marche:dall’università prende il via lo sviluppo della città
di Filomena Greco
3' di lettura
Una scommessa da 300 milioni di euro, che incrocia le nuove opportunità derivanti dal Pnrr e i due dossier principali per il rilancio industriale della città di Torino, con il polo del Manufacturing a Mirafiori e la Città dell’aerospazio in corso Marche. In questo contesto si inserisce il masterplan del Politecnico di Torino che rappresenta uno dei più ambiziosi progetti di rigenerazione urbana. «Il nostro gruppo di lavoro è nato sei anni fa – racconta Carlo Deregibus direttore operativo del Masterplan – per dare una “concretezza” nello spazio urbano delle strategie di sviluppo e di rigenerazione del Politecnico di Torino. Il progetto si è tradotto nel Piano strategico 2018-2024».
Il piano
Con un impatto su 100mila metri quadri, il piano punta a cambiare la concezione stessa del Politecnico che oggi ha 4 sedi, come spiega Deregibus, «e si presenta come un campus diffuso dove i diversi dipartimenti e corsi di laurea hanno occupato gli spazi che hanno trovato, spesso in situazioni di emergenza». La riorganizzazione prevede la creazione di due Campus principali, quello di Ingegneria, nella sede storica, e quello di Architettura, nel cuore del Parco del Valentino: qui si concentrano le iniziative principali che si affiancano ad una corona di luoghi dedicati alla collaborazione con le imprese e il terzo settore su temi specifici. «Vanno a localizzarsi – spiega Deregibus – in aree a specifica vocazione storica, come Mirafiori per il Manufacturing center o corso Marche per la Città dell’aerospazio, con i poli attualmente attivi dell’Energy center e di Envy Park per l’economia circolare».
Campus
Il primo intervento, tra i più significativi, è stata la riqualificazione degli spazi aperti di Ingegneria. «Abbiamo provato a invertire la prospettiva e partendo dagli spazi vuoti abbiamo cercato di trasformarli in spazi di qualità come viene sempre più richiesto ai campus internazionali» spiega Deregibus. Questo intervento è iniziato dall’ingresso della sede principale del Poli, con un progetto che ha interessato anche gli spazi pubblici e il controviale di corso Duca degli Abruzzi, per passare poi alle corti storiche fino all’area del vero e proprio raddoppio. Tra gli interventi già conclusi ci sono quelli per realizzare nuove aule mentre è in fase di chiusura anche il cantiere per la nuova Biblioteca centrale di Ingegneria.
In futuro si svilupperanno due progetti del valore di circa 15 milioni di euro. Si tratta del Learning center, in collaborazione con la Fondazione Cottino, dedicato agli studi sull’impatto sociale e sulla didattica innovativa e che definirà la nuova soglia urbana verso Ovest del Politecnico e contribuirà ad aprire il Poli alla città. Il secondo intervento riguarda le Case del Welfare, doppio edificio da 1.800 metri quadri dedicati a servizi per la comunità politecnica, con alle spalle una significativa bonifica del terreno.
Per quanto riguarda il campus di Architettura, ospiterà il più importante intervento di rigenerazione sull’area di Torino Esposizioni dove sorgerà la nuova biblioteca civica di Torino, in fase avanzata di progettazione, per un valore di 50 milioni.
Tre dunque le piattaforme in via di realizzazione. Il polo della Digital Revolution –35 milioni, in fase di assegnazione dei valori – con spazi dedicati ai team studenteschi e laboratori per le collaborazioni con le imprese; il progetto di rilancio del polo di Mirafiori con servizi destinati all’innovazione nella manifattura; infine la Città dell’aerospazio, progetto destinato a breve alla Conferenza dei servizi. Si inizierà negli spazi di corso Marche con un fabbricato da 12mila metri quadri che ospiterà i laboratori per le imprese, in parte finanziato con fondi del Pnrr.
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