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Cosmesi, spray e online: il valore dell’olio d’oliva non è solo in bottiglia

Usi innovativi e confezioni alternative permettono di diversificare l’utilizzo di un prodotto storico del made in Italy dalle elevate proprietà

di Manuela Soressi

Dalla Monini lo Zefferino d'oro per incentivare chi produce olio

3' di lettura

L’olio d’oliva da bere al cucchiaio come un integratore “inventato” in Grecia e le bevande a base di olio e caffè a cui sta lavorando Starbucks negli Usa: sono solo due delle innovazioni che valorizzano in modo nuovo e audace “l’oro giallo”.

Le novità non mancano neppure in Italia, dove l’olivicoltura sta soffrendo una difficile congiuntura tra siccità, xylella e concorrenza spagnola: l’olio extravergine 100% italiano in versione spray è uno dei top seller di Fratelli Mantova, storica azienda laziale che ha creduto in questo nuovo modo di proporre e consumare l’olio, adottando una tecnologia del mondo farmaceutico (bag on valve) che consente di fornire un prodotto 100% naturale, privo di additivi e propellenti.

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L’extravergine piace spray e nella air fryer

«Un approccio innovativo che ci ha anche permesso di crescere all’estero, dove realizziamo il 70% del nostro fatturato», spiega Adriano Mantova, direttore generale dell’azienda di famiglia, storica copacker di private label (soprattutto per il mercato nordamericano) ma da un paio di anni impegnata a valorizzare anche il proprio brand, appena sottoposto a restyling.

Il mercato degli oli spray è una nicchia interessante, trainata dall’attenzione per il salutismo (perché consente di ridurre le quantità usate senza rinunciare al gusto) ma oggi alimentata anche dalle possibilità di risparmiare sulla spesa (a parità di condimenti si spende almeno sei volte di meno rispetto al classico olio di oliva) e dall’abbinamento con elettrodomestici di successo, come la friggitrice ad aria, per cui la Fratelli Mantova ha realizzato un olio spray specifico, venduto anche nelle catene di casalinghi e di elettronica.

Nelle farmacie e nelle erboristerie

In effetti la ricerca di canali alternativi alla Gdo è un altro tassello della strategia di diversificazione attuata da tante aziende olearie per sfuggire a un mercato dove a farla da padrone è il prezzo tout court e dove la pressione promozionale rimane alta.Significativo il caso di Frantoio Salvagno, azienda centenaria, pioniera del biologico, che ha scelto di puntare sull’export (40% del fatturato) e di fornire farmacie, erboristerie e botteghe di prodotti naturali, dove realizza il 30% del fatturato. Poi è arrivato il web. «Dieci anni fa abbiamo iniziato a vendere online e oggi il nostro e-commerce veicola il 10% dei volumi e continua a crescere», spiega Francesca Salvagno, titolare dell’azienda insieme alla sorella Cristina.

Online ed empori monomarca

Fuori dalla Gdo c’è da sempre anche Fratelli Carli, che è diventato anche retailer con una rete di empori monomarca (20 punti vendita in Italia), dove offre una gamma di specialità alimentari italiane. In parallelo l’azienda ligure ha anche sviluppato il marchio di cosmetici Mediterranea, che dal 2024 diventerà un’azienda indipendente.

Il mondo della cosmesi sta dando grandi soddisfazioni a Benvolio 1938, azienda trevigiana nata durante l’autarchia per produrre olio di vinacciolo (ancora oggi un best seller), che da un paio di anni si è specializzata in oli vegetali dal duplice utilizzo, in cucina e nel beauty case.

Oli alternativi per la cosmesi

«Siamo partiti nel 2016 con una visione nuova, ossia con la proposta di oli alternativi a quelli di oliva per rispondere a nuovi bisogni salutistici e posizionarci in un segmento premium, diventando leader in Gdo negli oli speciali e biologici – afferma la cofounder Martina Manna –. Poi, monitorando con l’intelligenza artificiale le query più frequenti sui motori di ricerca e sui marketplace, abbiamo deciso di puntare sul total body food, proponendo oli a uso sia alimentare sia cosmetico, come quelli di mandorle, avocado o canapa». Il più venduto resta l’olio di cocco vergine biologico, molto usato come alternativa vegana al burro, mentre la prossima novità in arrivo è l’olio di arachidi a zero residui.

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