Cosmetica, Cina strategica per il made in Italy e le aziende vanno su Alibaba
di Marika Gervasio
3' di lettura
È il secondo mercato al mondo per la cosmesi dopo gli Stati Uniti con un potenziale di di 1,5 miliardi di consumatori: tanti sono, infatti gli abitanti della Cina, una piazza strategica per le aziende della bellezza made in Italy i cui prodotti sono molto apprezzati dal pubblico asiatico per qualità, innovazione e capacità di anticipare i trend. L’analisi arriva da “The Colours of Italian Beauty”, la prima conferenza europea organizzata dal marketplace B2C Tmall di Alibaba e dalla sua divisione di consumer-trend Tmall Discovery ieri a Milano in collaborazione con Deborah Group, Diego dalla Palma Milano, Rvb Lab (Diego dalla Palma Group) e Kiko che di recente hanno aperto il proprio flagship store su Tmall Global aggiungendosi ai già presenti Pupa, Ganassini, Bottega Verde e Giorgio Armani Beauty.
Un’occasione che le imprese non devono lasciarsi sfuggire, come spiega Rodrigo Cipriani Foresio, managing director Southern Europe di Alibaba Group. «Il nostro obiettivo - dice il manager - è favorire l’ingresso dei brand della cosmetica italiani ed europei nel complesso mercato cinese contando sui 552 milioni di consumatori attivi sulle nostre piattaforme, di cui circa il 50% con meno di 30 anni. Per dare un’idea del nostro business, basti pensare che ogni giorno 60 milioni di pacchi sono consegnati in Cina da Alibaba che ha chiuso l’esercizio fiscale 2017/18 con 768 miliardi di dollari».
L’industria cosmetica è uno dei settori commerciali più promettenti in Cina ed è il primo segmento di attività per Alibaba. «Il consumatore tipo è sempre più giovane e con maggiore capacità di spesa, con preferenza verso marchi stranieri di ricerca e innovativi - afferma Alvin Liu, general manager of Tmall Import and Export, Alibaba Group -. Un fenomeno interessante è la crescita della cosmesi maschile nella fascia di età tra i 18 e i 26 anni: ad esempio, molti studenti delle scuole superiori sviluppano già la loro routine quotidiana di cura della pelle di base, che diventa più complessa e si arricchisce di più prodotti una volta entrati nel mondo del lavoro».
Promettenti anche le previsioni per quanto riguarda lo shopping online: per il 2020 si stima, infatti, che la penetrazione dell’e-commerce sul retail totale arriverà al 33% con il 40% di acquirenti online che scelgono prodotti stranieri. «In Cina gli utilizzatori di Internet sono 772 milioni - aggiunge Liu -: più del numero di abitanti totali dell’intera Europa. E i consumatori della classe media, che attualmente sono 300 milioni, raddoppieranno nel 2020. Inoltre non bisogna dimenticare che l’economia cinese si sta aprendo sempre di più ai marchi esteri tanto che si prevede che nei prossimi cinque anni importerà prodotti e servizi per un valore di 10 trilioni di dollari».
Un giro d’affari di 50 milioni di euro in tre anni dall’e-commerce in Cina è l’obiettivo di Kiko, come racconta il suo ad Cristina Scocchia: «Uno dei nostri mercati strategici è proprio la Cina, dove vogliamo accelerare la nostra crescita attraverso la nostra presenza su Tmall». Per arrivare al meglio sul marketplace cinese Diego dalla Palma Group, con i suoi marchi Diego dalla Palma e Rvb Lab, ha anche studiato prodotti dedicati non dimenticando il dna made in Italy, spiega il ceo Micol Caivano. Approda in Cina anche la cosmetica democratica di Deborah Group: «Da sempre siamo vicini alle donne con un concetto di bellezza non elitaria, che vogliamo portare anche alle consumatrici cinesi - conclude l’ad Antonio Vanoli - e vogliamo farlo attraverso l’esperienza di Alibaba e il suo modello di integrazione delle vendite online-offline».
Alibaba sta, infatti, sviluppando la strategia del “new retail” che prevede l’integrazione dell’offerta dei canali tradizionali e online sfruttando la tecnologia per offrire al consumatore una shopping experience sempre migliore. Un esempio è il Magic Mirror, uno schermo digitale con la tecnologia della realtà aumentata che permette agli utenti di provare diversi prodotti di make-up sull’avatar virtuale da loro creato, ordinare il prodotto scelto dal flagship store presente su Tmall per poi riceverlo a domicilio.
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