ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’anarchico al 41 bis

Cospito, la decisione sui domiciliari non prima di lunedì. Da Procura generale parere negativo

È attesa non prima di lunedì la decisione dei giudici della Sorveglianza di Milano sull’istanza di differimento della pena ai domiciliari presentata dalla difesa dell’anarchico Alfredo Cospito per ragioni di salute

Cospito, presidio anarchici davanti Tribunale Milano

2' di lettura

È attesa non prima di lunedì la decisione dei giudici della Sorveglianza di Milano sull’istanza di differimento della pena ai domiciliari presentata dalla difesa dell’anarchico Alfredo Cospito per ragioni di salute. Il collegio di cui fanno parte la presidente del Tribunale di Sorveglianza Giovanna Di Rosa, il magistrato Ornella Anedda e due esperti, ha tempo cinque giorni per sciogliere la riserva. L’udienza di questa mattina si è tenuta all’ospedale San Paolo di Milano, dove il detenuto è ricoverato per alcune complicazioni dovute allo sciopero della fame contro il regime di 41 bis

Da Procura generale parere negativo ai domiciliari

La procuratrice generale di Milano Francesca Nanni e il sostituto pg Nicola Balice hanno dato parere negativo alla richiesta di differimento pena, con detenzione domiciliare, presentata da Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame contro il 41 bis da oltre 5 mesi. E ha chiesto che Alfredo Cospito rimanga collocato “stabilmente” nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo, sempre in stato di detenzione carceraria e in regime di 41bis. La richiesta, avanzata ai giudici della Sorveglianza, si basa sulle condizioni di salute “invariate ma gravi” dell’ideologo della Fai, ricoverato nell’ospedale ma come soluzione temporanea e non stabile. Il parere negativo ai domiciliari, invece, si basa sul fatto che la sua condizione grave è “autoindotta” e su questo c’è già giurisprudenza della Cassazione.

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Cospito a giudici: stop digiuno se liberate altri al 41 bis

Cospito, davanti ai giudici della Sorveglianza ha detto che sarebbe «disposto a recedere dallo sciopero della fame purché il tribunale di Sorveglianza liberasse altri detenuti attualmente sottoposti al 41 bis, persone anziane o malate che vogliono soltanto tornare a casa dopo 30 anni di 41 bis». Lo ha spiegato il legale Flavio Rossi Albertini chiarendo che l’anarchico interromperà lo sciopero della fame anche se otterrà i domiciliari

Presidio davanti al palazzo di Giustizia di Milano

Una cinquantina di manifestanti si è riunita davanti al Palazzo di Giustizia di Milano per un presidio in solidarietà di Alfredo Cospito e contro il regime di 41 bis. All’ospedale San Paolo, dove l’esponente anarchico si trova ricoverato per complicanze dovute allo sciopero della fame, era in corso l’udienza sull’istanza presentata dalla difesa per il differimento della pena alla detenzione domiciliare. Davanti all’ingresso principale del tribunale sono stati appesi alcuni striscioni a sostegno del detenuto. Tra questi “fuori Cospito dal 41 bis” e “Cospito, immigrati, guerra, governo assassino”. La scalinata del palazzo è stata presidiata dalla polizia in tenuta antisommossa. «Siamo qui davanti al tribunale perché è il luogo deputato a scegliere se salvare vita di Alfredo o no», hanno detto i manifestanti al megafono. «Abbiamo scelto di mantenere presidio qua e di non andare al San Paolo perché lì c’è la sofferenza di tanti e non solo quella di Alfredo».

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