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Cospito, appello di Meloni alla responsabilità: uniti contro le minacce. Delmastro, Ostellari e Donzelli sotto scorta

Il sottosegretario Delmastro rilancia le accuse al Pd: «Inchino alla mafia». I dem: cosa pensa Meloni degli atacchi dell’esponnete Fdi? La premier: domani risponderò

di Nicola Barone

Cospito, studenti occupano La Sapienza

6' di lettura

I sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro (con delega alle carceri) e Andrea Ostellari (con delega al trattamento dei detenuti) e il vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli finiscono sotto scorta in seguito alle tensioni degli ultimi giorni in merito alla detenzione in regime di 41-bis dell’anarchico Alfredo Cospito. Ma lo scambio di accuse sul piano politico sembra non calare di tono. Interviene da Berlino la premier Giorgia Meloni che sulla vicenda dell’anarchico al 41 bis e delle minacce che sono state ricevute da politici e funzionari da parte degli “anarchici” lancia un appello a tutte le forze politiche: su questi temi «dobbiamo essere uniti» e ci deve essere «responsabilità da parte di tutti». Il Partito democratico chiede alla premier Giorgia Meloni di prendere posizione sulle accuse che il suo partito ha rivolto ai parlamentari dem, per quanto accaduto in occasione della visita all’anarchico in carcere. Lei, però, fa sapere che le risposte arriveranno domani.

Scorta per Delmastro e Ostellari

La scorta per Delmastro sarà disposta il 10 febbraio, in via precauzionale tuttavia il ministero della Giustizia ha già provveduto con una tutela provvisoria. Stessa misura per l’avvocato padovano Andrea Ostellari, 48 anni, leghista e sottosegretario alla Giustizia. Sulla vicenda il 15 febbraio avrà luogo alla Camera una informativa del governo circa gli esiti degli approfondimenti prospettati dal ministro della Giustizia Carlo Nordio.

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Cospito: non c’entro con la mafia, 41-bis toglie libertà

«Non c’entro nulla con la mafia, voglio che venga cancellato il 41-bis per tutti perché è uno strumento che toglie le libertà fondamentali, ho visto mafiosi che sono anziani e malati, persone non più pericolose». Questo, in sostanza, il pensiero che Alfredo Cospito ripete in queste ore a chi ha avuto modo di vederlo nel carcere milanese di Opera. A proposito delle azioni di protesta come forma di sostegno, l’anarchico, in sciopero della fame da oltre 106 giorni, chiarisce che nella ideologia anarchica «non si giudicano le azioni degli altri» e che i suoi scritti sono tesi «individualiste, perché non c’è una organizzazione».

«Se peggioro non voglio l’alimentazione forzata»

Cospito ha fatto pervenire al Dap una dichiarazione nella quale esprime la sua volontà perché non si proceda con l’alimentazione forzata, nel caso in cui le sue condizioni peggiorassero al tal punto e fosse incosciente. Da quanto si è saputo, è la prima volta, almeno a Milano (il 55enne si trova nel centro clinico del carcere di Opera), che arriva una dichiarazione di questo tipo da parte di un detenuto nelle sue condizioni. Ci saranno diversi profili giuridici da valutare, dunque, nel caso si arrivasse ad una situazione critica dal punto di vista sanitario.

Magistrati in visita, monitoraggio costante salute

La presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano Giovanna Di Rosa e la giudice Ornella Anedda sono andate a visitare ieri Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da oltre 106 giorni. A quanto si è saputo, la Sorveglianza, attraverso colloqui coi medici, sta effettuando d’ufficio un controllo continuo e costante delle condizioni di salute del 55enne, che ha deciso di sospendere anche gli integratori, beve molto e assume sale e zucchero. Al momento il monitoraggio costante da parte dei magistrati si basa anche sulle relazioni sanitarie dei medici del penitenziario.

Manifesti choc a “La Sapienza” di Roma

Manifesti e scritte inneggianti a Cospito sono apparse sui muri della città universitaria de “La Sapienza” di Roma. In particolar modo un manifesto con scritto «Chi sono gli assassini di Cospito?» con i volti su sfondo nero del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro della Giustizia Carlo Nordio e dell’ex Guardasigilli Marta Cartabia, del presidente del consiglio Giorgia Meloni. E ancora il volto di Anna Maria Loreto, procuratore capo di Torino, di Giovanni Russo, capo del Dap e del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo. L’Università si è adoperata immediatamente per la cancellazione delle scritte, apparse anche sui muri del Rettorato, e la rimozione dei manifesti all’interno della città universitaria. Al momento sono rimaste solo alcune scritte sui muri della Facoltà di Lettere.

Delmastro: Pd deve spiegare l’inchino ai mafiosi

Intanto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro in un’intervista a Il Biellese dichiara che il Pd «dovrà spiegare all’opinione pubblica quell’inchino ai mafiosi» riferendosi alla visita che quattro parlamentari avevano fatto nel carcere di Sassari per vedere in quali condizioni di salute fosse l’anarchico Alfredo Cospito in sciopero della fame. Delmastro, citando quanto detto da Walter Verini, ricorda che Cospito aveva detto ai Dem di non voler parlare con loro se prima non avessero parlato con gli altri. E tra questi altri c’erano i due boss De Maio e Presta. «Una richiesta - dice Delmastro - che la delegazione del Pd non ha rifiutato, accettando di fare quel’inchino parlando con i due criminali».

Pd, querele e denunce contro Delmastro-Donzelli

«I democratici nelle prossime ore presenteranno querele e richiesta di risarcimento danni nei confronti del sottosegretario Delmastro Delle Vedove e di Giovanni Donzelli per le gravi affermazioni, ripetutamente effettuate dagli stessi in diversi contesti, diffamanti e lesive della onorabilità dei parlamentari Pd e gravemente offensive della storia e dell’ impegno di una forza politica che ha avuto e continua ad avere come proprio valore fondante la lotta alla criminalità organizzata e a ogni forma di terrorismo». A darne notizia sono i gruppi parlamentari di Camera e Senato che hanno convocato un’assemblea straordinaria.

I parlamentari dem aggiungono: «Siamo certi che Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli si assumeranno la responsabilità delle loro gravi affermazioni senza nascondersi dietro l’immunità parlamentare».

«Meloni dica se condivide gli attacchi di FdI»

«Quello che è accaduto è di gravità inaudita - scrivono Serracchiani capogruppo Pd alla Camera, Malpezzi capogruppo Pd al Senato e tutti parlamentari del Dem - . Il partito della presidente del Consiglio sta scrivendo davvero la pagina più nera di questa stagione politica. Giorgia Meloni non può fare due parti in commedia, da un lato la presidente del Consiglio che chiede unità dello Stato contro violenza e minacce e dall’altro il capopartito che, continuando a tacere, mostra di approvare e condividere questo attacco senza precedenti al principale partito di opposizione, fatto di cui si assumerà tutta la responsabilità politica».

Letta: linciaggio Fdi contro Pd, Meloni acconsente?

«I nostri deputati sono sotto un deliberato linciaggio da parte di deputati di FdI che risponderanno delle loro calunnie nelle sedi opportune. Calunnie che non intaccano la nostra storica posizione a favore del 41bis. Il Capo del Governo continua a tacere, e quindi acconsente?”. Lo scrive su twitter il segretario uscente del Pd Enrico Letta.

Meloni: domani risponderò su Donzelli e Delmastro

Interpellata in conferenza stampa a Berlino al termine dell’incontro bilaterale con il cancelleiere Scholz, Melomi ha detto non ha risposto ma ha rimandato a domani il chiarimento: «Siccome non credo che la stampa estera sia interessata a questi argomenti - ha detto rivolto al cronista che aveva formulato la domanda - le rispondo domani mattina». «Noi ora abbiamo un problema che molti stanno sottovalutando. Lo Stato italiano è oggetto di attacchi da parte degli anarchici con l’obiettivo di rimuovere l’istituto del carcere duro. Un obiettivo al quale punta anche la mafia. Le minacce contro politici e funzionari stanno aumentando. Ma il dibattito in Italia però è su un altro livello», osserva. «Credo - aggiunge - che di fronte a una minaccia così credo che noi dovremmo ragionare su un livello più alto. Ed è per questo che faccio un appello trasversale: non dividiamoci su questo. Se dovessi fare la lista di quello di cui sono accusata non finiremo più...».

Pd, Meloni continua a scappare

Serracchiani e Malpezzi inczano la premier: «La presidente Meloni continua a non rispondere. È d’accordo o no con la campagna di fango orchestrata dai suoi colleghi di partito contro il Pd? Oggi, parlando da presidente del Consiglio, ha fatto un appello alla responsabilità, all’unità del Paese contro le minacce e le violenze: ma questo appello non va rivolto a noi che abbiamo sempre lavorato per la coesione delle forze politiche e sociali contro ogni tentativo violento contro lo Stato e la democrazia ma ai suoi colleghi di partito» che «hanno scagliato verso il Pd menzogne gravissime e inaccettabili».

Berlusconi: ora riformare giustizia, bene impegni Nordio ++

«Le polemiche di questi giorni che riguardano la giustizia, rafforzano la nostra convinzione che è necessario approvare rapidamente una riforma del sistema giudiziario, dando attuazione agli impegni presi dal Ministro della giustizia Carlo Nordio, impegni che noi condividiamo totalmente» ha affermato il presidente di Forza italia, Silvio Berlusconi, intervistato su “Stasera Italia” su Rete 4.

Magi chiede accesso agli atti Dap

Riccardo Magi, presidente e deputato di +Europa annunci che chiederà «formalmente all’ufficio del Capo del Dap di avere accesso alla documentazione relativa ai colloqui tra il detenuto Cospito ed altri detenuti a cui fa riferimento la nota del Ministro emanata ieri sera. Così capiremo quale sia il vero livello di riservatezza e accessibilità di quei documenti. Non è ammissibile che le forzature delle regole e della responsabilità istituzionali messe in atto con fini politici investano le amministrazioni dello Stato e facciano dubitare della loro imparzialità».

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