Costa Smeralda, con il Covid le ville guadagnano l’11,5%
di Davide Madeddu
2' di lettura
Il trend è positivo. E riguarda il valore delle ville della Costa Smeralda che nel 2020, è diventato il più alto d'Italia. Un dato che emerge da uno studio effettuato dal Consorzio Costa Smeralda sulla base dell'aggiornamento 2020 dei valori immobiliari pubblicato dalla Banca dati delle quotazioni immobiliari. Ossia l'organo dell'Agenzia delle Entrate.
Lo studio ha messo a confronto i i dati relativi alle principali località turistiche di mare. «Nell'anno più difficile dal secondo Dopoguerra, con la pandemia sanitaria e il lockdown – chiariscono dal Consorzio –, le ville nell'area del Consorzio Costa Smeralda, a Porto Cervo, Cala di Volpe, Romazzino, La Celvia – hanno visto incrementare il loro valore massimo al metro quadro dell'11.5%». I numeri assoluti relativi alla crescita parlano chiaro: il valore di mercato massimo delle ville in Costa Smeralda, in ottimo stato di conservazione, è passato i da 13.000 euro a metro quadro a 14.500 euro. Se il dato si confronta con quello del 2007, l'anno che ha preceduto la grande recessione mondiale, si scopre che il valore delle ville della Costa Smeralda (che all'epoca era di 10.960 euro a metro quadro) è cresciuto del 32.3%.
«Questa straordinaria crescita - rimarcano gli autori dello studio -: ha permesso alle ville della Costa Smeralda di superare il valore delle altre destinazioni italiane del lusso, che fino al 2020 la precedevano e che hanno invece subìto una flessione».
Nella graduatoria stilata in base allo studio, emerge che “le ville di Santa Margherita Ligure (il cui valore è passato da 14.300 euro al mq del 2019 ai 13.400 del 2020) hanno perso il 6.3 %, quelle di Capri (passate da 12.200 a 11.500 euro a mq) il 5.7% e quelle di Forte dei Marmi (quotazioni scese da 14.000 a 13.900 euro a mq) lo 0.7%».
Osservando la crescita degli ultimi dieci anni, i responsabili dell'ufficio tecnico del Consorzio sottolineano che «l'incremento di valore è ancora più considerevole perché nel 2020, per via delle restrizioni, i rogiti nell'area consortile sono stati 90, di molto inferiori ai 312 del 2019 e ai 271 del 2018».
In Costa Smeralda, a crescere non sono solamente i valori delle ville ma anche delle case di civile abitazione. L'incremento dei valori, per quelle in buono stato di conservazione, la crescita, dal 2007 al 2019 è stata del 21%. Nella valutazione si è passati dagli iniziali 6.200 euro a mq agli attuali 7.500 euro, dato che questo valore è stato mantenuto anche nel 2020. «La Costa Smeralda ha così superato altre destinazioni italiane- dice Mario Ferraro, vice presidente del Consorzio -, che, invece, hanno subito un calo perdendo posizioni e si conferma al vertice di questa classifica: natura e mare incontaminati, spazi esclusivi e di quiete sono elementi che la nuova dimensione del turismo post Covid sta affermando e consolidando sempre più e che rendono la nostra destinazione unica e senza eguali nel mondo».
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