Costi, esuberi e business: i tre nodi sul destino di Mps
Non è escluso che l’ad Bastianini decida comunque di rimanere all'interno del Cda fino alla scadenza, fissata a primavera, scelta che però renderebbe più complicata la cooptazione di un nuovo amministratore
di Luca Davi e Gianni Trovati
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Sono tre gli ostacoli principali sul cammino della nuova intesa con la commissione Ue per la sorte di Banca Mps: il peso dei costi sulle entrate, le ricadute occupazionali degli obiettivi indicati da Bruxelles e la revisione del modello di business con il ripensamento del perimetro. Tre punti strutturali, alla base della richiesta di uscita dell’ad Guido Bastianini che sarà discussa nel cda di lunedì prossimo, preceduto da un collegio sindacale del Monte per rimettere sotto esame alcune poste di ...