Borse, Europa chiude cauta con frenata Cina. Petrolio oltre 90 $ per la prima volta nel 2023
Arabia Saudita e Russia estendono i tagli alla produzione di greggio fino a fine anno. I dati sui servizi confermano il rallentamento di Pechino e dell'Eurozona. Euro sui minimi da tre mesi contro il dollaro
di Eleonora Micheli e Stefania Blasioli
Le ultime da Radiocor
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Borsa: Europa positiva in attesa inflazione Usa, a Milano (+0,3%) rally Leonardo e St
*** BTp: spread stabile a 175 pb, rendimenti ancora giu' con Bund ai minimi da luglio
7' di lettura
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta fiacca per le Borse europee, nonostante lo sprint del comparto petrolifero spinto dalla performance al rialzo del greggio innescata dalla decisione di Arabia Saudita e Russia di prolungare i tagli alla produzione. Milano ha chiuso sui valori della vigilia, con lo spread a 172,68 punti (da 171 punti) e il rendimento dei Btp a dieci anni al 4,32% (dal 4,29%). Mentre si avvicinano le date clou di settembre delle riunioni dei consigli direttivi di Federal Reserve e Banca centrale europea, gli investitori preferiscono tirare i remi in barca, nell’attesa di conoscere le mosse sui tassi. Se l’istituto Usa dovrebbe prendere una pausa di riflessione, l’Eurotower dovrebbe invece procedere con nuovi ritocchi al rialzo del costo del denaro per frenare la corsa dell’indice dei prezzi. L’economia europea, però, ristagna, creando preoccupazione: l’attività del settore terziario ad agosto ha iniziato a registrare una contrazione, portandosi ai minimi da 30 mesi. Segnali poco confortanti sono arrivati anche dalla Cina, dove l’attività dei servizi, pur rimanendo in espansione, è peggiorata. Così la Borse europee sono partite deboli e poi hanno tentato un timido recupero nel corso della giornata. Se Milano ha chiuso invariata, hanno terminato in negativo Parigi (CAC 40), Francoforte (DAX 40), Madrid (IBEX 35). Ha difeso le posizioni Amsterdam (AEX), mentre Londra ha limato (FT-SE 100). Pochi spunti sono arrivati da Wall Street, dove gli indici si muovono poco sotto la parità, dopo la buona performance della scorsa settimana (lunedì erano chiusi per festività).
E20: Pmi servizi scende a 47,9 ad agosto, minimi da 30 mesi
In Europa è evidente un rallentamento dell’economia: proprio oggi è emerso che l'indice Pmi sull'attività dei servizi nell'Eurozona, realizzato da S&P Global, ha registrato una flessione a 47,9 punti nel mese di agosto dai 50,9 punti di luglio. Si tratta del valore minimo da 30 mesi. Per la prima volta da dicembre l'attività terziaria è entrata in fase di contrazione. L'indice composito, che unisce terziario e manifatturiero, è sceso ad agosto a 46,7 dai 48,6 di luglio: si tratta del terzo mese consecutivo di contrazione della produzione ed il calo più rapido da novembre 2020. Peraltro, escludendo il periodo di pandemia, l’attività è crollata ai minimi da marzo 2013, quando si è avuta la crisi del debito sovrano.
Petrolio: da Arabia e Russia tagli produzione fino a fine anno
L'Arabia Saudita ha deciso di estendere il taglio alla sua produzione di greggio di 1 milione di barili al giorno di ulteriori 3 mesi, da ottobre fino alla fine di dicembre. A stretto giro di posta anche la Russia ha annunciato di estendere i suoi tagli alla produzione pari a 300.000 barili al giorno. Così il prezzo del petrolio sale sopra i 90 dollari al barile per la prima volta nel 2023.
Wall Street chiude negativa dopo lunedì festivo
Wall Street chiude negativa. Il Dow Jones perde lo 0,56% a 34.642,10 punti, il Nasdaq cede lo 0,08% a 14.020,95 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,42% a 4.496,79 punti., dopo la giornata festiva di lunedì, quando si è celebrata negli Stati Uniti la festa del Lavoro.
Dopo aver chiuso, giovedì, il mese di agosto in calo, gli indici hanno chiuso positivamente la settimana: venerdì il Dow Jones ha guadagnato l'1,4%, lo S&P 500 il 2,5%, il NASDAQ COMP il 3,3%. Per lo S&P, miglior settimana da giugno; per Dow Jones e Nasdaq, migliore da luglio. Nell'ultima settimana di agosto, ci sono stati segnali di un rallentamento dell'economia e dell'inflazione, che fanno credere che la Federal Reserve manterrà i tassi d'interesse invariati alla prossima riunione.
Sull'azionario, il titolo di Walgreens Boots è in ribasso: venerdì ha perso il 7,3% dopo che Rosalind 'Roz' Brewer si è dimessa da amministratrice delegata della società. Brewer ha inoltre lasciato il consiglio di amministrazione, con effetto immediato. Brewer era a capo della società dal marzo 2021, quando aveva preso il posto di Stefano Pessina, in carica per sei anni e passato poi al ruolo di presidente esecutivo del Board. Perde anche il titolo di Nvidia Corp, che la settimana precedente ha registrato tre chiusure record consecutive, per una capitalizzazione sopra i 1.200 miliardi di dollari. Balza il titolo di Airbnb dopo che lo S&P Dow Jones Indices ha annunciato, venerdì, che il titolo della società per gli affitti brevi entrerà nello S&P 500 il 18 settembre. Guadagna il titolo del private equity Blackstone, che a sua volta entrerà nello S&P 500 tra due settimane. Le due società prenderanno il posto di Lincoln National e Newell Brands, che viaggiano in rosso.
A Milano recupera Mps, banche deboli
A Piazza Affari l’attenzione rimane concentrata sulle banche e in particolare su Banca Mps, in vista di una cessione del capitale da parte del Tesoro, in modo da rispettare anche gli accordi presi con Bruxelles, che prevedono l’uscita del ministero entro il giugno 2024. La tempistica e le modalità, tuttavia, appaiono ancora incerte, soprattutto dopo le dichiarazioni contrastanti tra i ministri. Giancarlo Giorgetti ha infatti messo in chiaro che «i tempi saranno decisi dal suo ministero a seconda delle condizioni di mercato», come botta e risposta alle dichiarazioni con cui invece il vicepremier e ministro degli esteri, Antonio Tajani, sostenuto anche dal ministro Adolfo Urso, aveva invece aperto alla possibilità che il governo italiano potesse accelerare sulla vendita della quota nella banca senese. Fatto sta che per adesso nessun istituto si è fatto avanti per una eventuale fusione, per cui il mercato continua a temere che alla fine le azioni saranno cedute in Borsa. Ipotesi che ha fatto capitolare le quotazioni la vigilia. Mps a parte, ribassi per Banco Bpm, Banca Pop Er, Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sono invece salite le Mediobanca, mentre circolano mille ipotesi sul rinnovo del board che avverrà nel corso dell’assemblea del 28 ottobre. Intanto il cda ha fatto sapere che depositerà una propria lista di candidati e la renderà pubblica almeno 30 giorni prima dell'assemblea.
Sul listino principale, si è mossa al rialzo Leonardo - Finmeccanica con la migliore performance del Ftse Mib, proseguendo nella via del rialzo che la sta spingendo sui valori del 2017: la società beneficia di una girandola di ipotesi secondo le quali il ceo, Roberto Cingolani, punta ad «aumentare il peso di Leonardo nei settori più competitivi e hi-tech, in particolare la manifattura dei satelliti con Thales Alenia Space Italia e i servizi con Telespazio», come riportato nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore. Si sono poi mosse al rialzo le azioni oil, da Eni, a Saipem, a Tenaris, beneficiando dell’andamento del greggio. Sono andate bene le Prysmian, premiate per un nuovo progetto in Australia. Moncler ha invece risentito con tutto il lusso dei timori che l’economia cinese batta la fiacca. I riflettori sono inoltre rimasti puntati sulle azioni di Telecom Italia (invariata), nell’attesa dello scorporo della rete. Entro fine mese Kkr dovrà presentare un’offerta vincolante per rilevare il 65% di Netco. Nella società entrerà anche il Mef, che si è già impegnato a spendere fino a 2,2 miliardi. Somma che attingerà dal fondo Patrimonio e Rilancio. Della partita dovrebbero essere anche il fondo F2i e forse la stessa Tim. Rimane da capire quale sarà la posizione dell’azionista della compagnia di tlc, Vivendi. Sono andate male anche le Diasorin e le Erg.Fuori dal paniere pricipale, Visibilia Editore è volata di oltre il 10%.
A Francoforte giù Commerzbank, Barclays taglia rating
Commerzbank arretra vistosamente alla Borsa di Francoforte dopo il declassamento da parte degli analisti di Barclays. Gli esperti di Barclays hanno abbassato il consiglio su Commerzbank da equal weight a underweight, riducendo l’obiettivo di prezzo da 12,50 a 10,80 euro. Gli analisti della banca britannica prevedono in particolare un andamento deludente per il margine netto di interesse di Commerzbank e ritengono che nell’insieme pesino rischi rilevanti sulle stime del mercato. Secondo alcuni operatori, peraltro, l’abbassamento della raccomandazione da parte di Barclays non basta da solo a spiegare la netta flessione del titolo, che è sceso sotto la soglia dei 10 euro. A pesare sarebbero anche il contenuto livello delle transazioni, che amplifica le oscillazioni del prezzo e anche flussi di vendite automatizzate legate alla soglia dei 10 euro.
Euro sui minimi da tre mesi contro il dollaro
Sul mercato dei cambi, la debolezza dei dati cinesi ed europei hanno riportato gli acquisti sul dollaro, salito sui massimi da tre mesi contro l'euro. «Il cambio euro/dollaro si è portato sotto 1,08 un livello che se non recuperato rapidamente proietterebbe il cambio verso
il successivo supporto 1,07», dicono gli analisti di Mps. In calo, invece, il dollaro australiano, «data la stretta relazione con l’economia cinese e dopo che la Banca Centrale australiana ha lasciato, come previsto, i tassi fermi per valutare l’impatto sull’economia del ciclo di rialzi fin qui compiuto. Questo mossa - spiegano da Mps - è stata interpretata come la probabile conclusione del ciclo di rialzi».
Spread in rialzo a 173 punti, rendimento decennale a 4,33%
Chiusura in aumento per lo spread tra BTp e Bund in un contesto di moderato rialzo per i rendimenti sulla curva euro. A fine seduta il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) e il titolo tedesco di pari durata si è attestato a 173 punti, due in più della chiusura. Rialzo per sensibile per il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un'ultima posizione al 4,33% dal 4,29% del closing della vigilia.
Cina: attività servizi rallenta a 51,8 punti, minimi da 8 mesi
In Cina l’attività dei servizi rallenta nettamente nel mese di agosto segnando i livelli minimi da otto mesi. L’indice Caixin realizzato sui responsabili acquisti delle aziende si è attestato a 51,8 punti nel mese scorso rispetto ai 54,1 punti del mese precedente, pur restando al di sopra della soglia dei 50 punti e quindi in espansione. Le previsioni erano per una lettura dell’indice a 53,6 punti. I sottoindici sull’andamento del business e sui nuovi ordini restano sopra i 50 punti, ma rallentano rispetto a luglio, quelli sugli ordini di esportazione entrano in fase di contrazione per la prima volta da dicembre. In espansione anche l’occupazione pur con un rallentamento rispetto a luglio.
Country Garden evita il default. Borse cinesi in calo
Country Garden evita il default. Il primo sviluppatore immobiliare privato cinese, alle prese con una grave crisi finanziaria, ha detto ai suoi creditori di aver effettuato il pagamento di cedole su due bond in dollari per 22,5 milioni totali entro la scadenza del 5-6 settembre del periodo di grazia di 30 giorni. Lo riporta Bloomberg, ricordando che i coupon erano in pagamento agli inizi di agosto e che gli obbligazionisti hanno parlato dell’episodio chiedendo l’anonimato.
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