Innovazione

Covid e consulti medici, Epicura triplica i ricavi con i dottori a domicilio

Un nuovo round per il poliambulatorio digitale. Che con il Covid segna numeri da record grazie all'assistenza a domicilio e alla telemedicina

di Alessia Maccaferri

Una visita domiciliare di un medico del network Epicura

4' di lettura

Gli schemi ineludibili della finanza abbinati a quel pizzico di azzardo che serve per vincere a poker. Nasce dall’incontro di queste due anime Epicura, la startup torinese che con il Covid ha sbancato: il primo ambulatorio digitale italiano ha erogato circa 6mila prestazioni nel secondo trimestre di quest’anno, con +225% rispetto allo stesso trimestre del 2019. «Abbiamo triplicato il fatturato in quel periodo» racconta il ceo Gianluca Manitto, 29 anni, che fino a tre anni fa era un giocatore di poker professionista a livello internazionale, con il pallino del marketing. Poi con l’amico di sempre Alessandro Ambrosio, stessa età, una carriera iniziata in una boutique d’investimento per quotazioni di Borsa, ha deciso di creare un poliambulatorio medico digitale. «L’idea iniziale è venuta da un nostro amico, Alessandro Picatto (ora socio di minoranza ndr.), che si era reso conto di come fosse difficile trovare un fisioterapista a domicilio e pensava di fare un sito di ricerca» racconta Manitto. «Noi abbiamo preso questa intuizione e l’abbiamo sviluppata. SocialFare ci ha aiutato a trasformare una idea nata da due ragazzini in un salotto in un vero e proprio progetto di business mentre I3P ci ha sostenuto nella raccolta di capitali». Nell’acceleratore di innovazione sociale di Torino, la startup era una delle 4 su 200 selezionate tre anni fa, mentre la collaborazione con l’incubatore del Politecnico ha contribuito alla scalata. Così dopo l’aumento di capitale per un milione dell’anno scorso attraverso la piattaforma di crowdfunding Mamacrowd, Epicura ha aggiunto di recente due milioni di euro: 1,45 milioni di finanziamento sono stati messi a disposizione dalle banche (UniCredit, Cassa di Risparmio di Savigliano, Banca di Cherasco e Bcc Casalgrasso e Sant’Albano Stura) e 500mila dall’aggiudicazione del bando Sc-Up di FinPiemonte (interamente a fondo perduto) dedicato proprio alla realizzazione di progetti di sviluppo di startup tecnologiche che abbiano già raccolto dal mercato capitali di rischio.

E la crescita non si ferma qui. «Siamo pronti per un nuovo round - annuncia Manitto - Dobbiamo investire ancora sulla tecnologia, in particolare sulla piattaforma che abilita i servizi». Perché qui sta molto del successo di Epicura: poter accedere in modo semplice e diretto a servizi sanitari e socio–assistenziali accessibili 7 giorni su 7 e con un tempo medio di attesa inferiore alle 24 ore.

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«Quando una persona ha un problema di salute, che sia prenotare una visita medica o aiutare una madre anziana, oltre ad avere il problema, deve affrontare una serie di questioni complicate del tipo: come faccio a prenotare o come faccio ad andare alla visita fuori dall’orario di lavoro. Noi vogliamo risolvere queste inefficienze» racconta Manitto, che si avvale di uno staff di 30 persone.

Un network di 700 professionisti offre in dieci città (Torino, Milano, Roma, Firenze, Napoli, Bologna, Brescia, Genova, Catania e Verona) sedute di fisioterapia, prestazioni infermieristiche e servizi di assistenza diurna e notturna per anziani, malati, disabili, in casa, in ospedale, presso case di riposo. Oppure massaggi terapeutici, trattamenti osteopatici, visite mediche generiche, pediatriche o veterinarie.

Appena è scattata l’emergenza Covid, Epicura è andata a coprire le carenze della sanità pubblica sul territorio, sfruttando al massimo il digitale. «Quando gli altri hanno cominciato a chiudere, noi siamo stati aperti ed efficienti come sempre. Si sono rivolte a noi le persone che non riuscivano a contattare il medico di base oppure coloro che si sono visti posticipare una visita in una struttura ospedaliera o in ambulatorio. L’incremento maggiore è stato dunque sulla medicina generale e i servizi infermieristici - spiega Manitto - È cresciuta abbastanza l’assistenza domiciliare agli anziani e parallelamente abbiamo incrementato la telemedicina grazie a consulenze telefoniche e video-consulti a distanza con il medico, il pediatra, il veterinario. Quei pazienti, per esempio, che stavano vedendo lo psicologo in studio, li abbiamo spostati sul digitale. Insomma tutto il possibile per ridurre gli spostamenti non indispensabili». Sono oltre cento tra medici, infermieri, veterinari, nutrizionisti e psicologi, i professionisti disponibili che rispondono al bisogno di tutti coloro che necessitano di un confronto o di un consiglio sulla gestione di una terapia in corso, sull’insorgenza di sintomi che potrebbero destare preoccupazione ma anche di dialogo. L’intenzione è di espandere ulteriormente questi servizi di telemedicina, che con Covid hanno mostrato tutte le loro potenzialità.

Per i servizi di assistenza domiciliare per anziani, il poliambulatorio digitale risponde con programmi di assistenza di lunga durata tramite l’impiego di figure socio-assistenziali anche con badanti e family tutor dedicati.

Prima di Covid Epicura aveva già colto due fenomeni: l’invecchiamento della popolazione e le carenze delle sanità pubblica e del welfare. In tre anni di attività, ha erogato più di 27mila ore di interventi domiciliari, prendendosi cura di oltre 3.500 famiglie in tutta Italia (di cui 5oo tra Piemonte e Liguria). Lo zoccolo duro sono Torino, Milano e Roma . Al 10 ottobre scorso, solo in Piemonte e Liguria, 170 professionisti (su 700 a livello nazionale) hanno erogato oltre 2.600 (sulle 6mila nazionali). In Valle d’Aosta Epicura non ha professionisti fissi ma è disponibile per attivare videoconsulti e programmi di assistenza domiciliare a distanza (badanti), come in tutti i territori a livello nazionale.

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