Coronavirus: vaccinazioni a scuola, ecco i test che potrebbero dare l’ok
Per la somministrazione nelle scuole bisognerà però arrivare prima al vaccino per bambini e adolescenti. Sono due, entrambe in dirittura d'arrivo, le sperimentazioni dei vaccini anti Covid in corso
I punti chiave
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«Fare la vaccinazioni nelle scuole ai ragazzi? Ci stiamo pensando, come si faceva una volta negli anni ’70». Così il commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, a margine della sua visita all’università di Porta di Roma. «Il prossimo step sarà sulle classi produttive, i vaccini arriveranno e maggio sarà un mese di transizione. Dopo pensiamo all’estate», ha aggiunto il Commissario straordinario per l’emergenza Covid.
Bianchi: «Dopo insegnanti e personale dosi ai ragazzi»
Anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è sulla stessa lunghezza d’onda. «Innanzitutto bisogna completare la vaccinazione degli insegnanti, siamo arrivati al 70%, dopodiché arriveremo a vaccinare anche i più piccoli. La vaccinazione nelle scuole è una strada da percorrere, ma completiamo la vaccinazione degli insegnanti e di tutto il personale, poi affrontiamo il problema anche dei ragazzi più grandi e progressivamente di tutti quelli che hanno meno di 16 anni» ha detto il ministro a Sky tg24.
Il vaccino per bambini e adolescenti
Per la somministrazione nelle scuole, bisognerà però arrivare prima al vaccino per bambini e adolescenti. Sono due, entrambe in dirittura d'arrivo, le sperimentazioni dei vaccini anti Covid in corso nei bambini e negli adolescenti. Alcuni risultati preliminari stanno arrivando e ci sono i presupposti per ipotizzare che «la loro autorizzazione da parte delle attività regolatorie possa arrivare in tempo per la riapertura delle scuole», ha detto l’immunologo Sergio Abrignani, dell’Università Statale di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico.
Moderna
Tutti e due i vaccini che si stanno sperimentando in bambini e adolescenti si basano sulla tecnica dell’Rna messaggero e a condurre gli studi sono le aziende Moderna e Pfizer/BioNTech. La prima sperimentazione in fase 2/3, condotta da Moderna, è iniziata negli Stati Uniti nel dicembre 2020 su 3.000 ragazzi fra 12 e 17 anni e la stessa azienda ha appena avviato un secondo studio, chiamato KidCove, anche questo in fase 2/3 su 6.750 bambini da sei mesi a 11 anni.
Pfizer
Negli Stati Uniti e in Germania è giunta alla fase 3 la sperimentazione condotta dalla Pfizer/BioNTech su 2.260 ragazzi di età compresa fra 12 e 15 anni. Alla luce dei risultati positivi ottenuti, l’azienda si sta preparando a presentare la richiesta di autorizzazione alle autorità regolatorie di Stati Uniti (Fda) ed Europa (Ema) e prevede che il suo vaccino possa essere disponibile già in giugno. Un’altra sperimentazione, di fase 1/2/3 è in corso sui bambini a 6 mesi a 11 anni.
Gli over 65
La campagna vaccinale in Italia avanza, supera il mezzo milione di dosi al giorno, procede bene anche nel weekend del 1 maggio e punta a completare, in tempi rapidi, la fascia degli over 65: «Quando avremo fatto loro, potremo aprire in maniera multipla e parallela a tutte le classi di età», dice il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. Entro fine maggio si potrebbero quindi fare le vaccinazioni a tutte le classi di età sotto i 65 anni, ovvero la campagna di massa e quella nelle aziende.
Le dosi Pfizer in arrivo
Tra il 5 e il 7 maggio arriveranno in Italia oltre 2 milioni e 100 mila dosi di Pfizer, che si andranno ad aggiungere alle quasi 3 milioni di dosi già consegnate e la cui distribuzione alle Regioni partirà nelle prossime ore. Nel mese di maggio è in programma l’arrivo di 15-17 milioni di dosi e a giugno se ne attendono 30 milioni.L’indicazione data alle Regioni è di utilizzare sempre almeno il 90% delle fiale, lasciando una riserva dell’8-10% per i richiami. Il resto va somministrato, il più velocemente possibile, perché il virus continua a correre, spinto dalle varianti, e l’uscita dall’incubo epidemia sarà davvero a portata di mano solo con l’immunità di gregge.
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