Variante Pirola in aumento in Italia, DV.7 sotto monitoraggio Oms
Si continua ad osservare la circolazione di discendenti di BA.2.75, Centaurus, «ed in particolare della variante sotto monitoraggio DV.7 la cui prevalenza In Italia è calcolata al 4,1%, globalmente in crescita»
I punti chiave
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La variante di Eris di Sars-CoV-2 (EG.5) è ancora quella dominante in Italia (segnalata da 87 Paesi). Secondo la flash survey di ottobre pubblicata dall’Istituto superiore di sanità (Iss) «risulta prevalente e in leggero aumento». È al 51%, rispetto 44,7% della precedente indagine. L’altra variante Covid sotto i fari, BA.2.86 - battezzata Pirola dagli esperti sui social e sotto la lente per il suo elevato numero di mutazioni - ha una prevalenza che risulta in aumento a quota 1,3%, rispetto allo 0,2% della precedente rilevazione. Sono in calo invece i valori di prevalenza di Arturo XBB.1.16, che continua il suo declino ed è adesso all’8.6%, contro il 12,8% della precedente indagine, di XBB.1.9 (9,5% contro 13,2% della precedente indagine) e di Acrux XBB.2.3 (6,3% contro 10% della precedente indagine). Questo il quadro che emerge dalla valutazione dei campioni notificati dal 16 al 22 ottobre 2023, nell’ambito delle indagini periodiche eseguite con la rete di laboratori per stimare la prevalenza delle varianti del virus Sars-CoV-2 circolanti nel Paese.
Il monitoraggio dell’Iss
«Si conferma, anche in questa indagine, la predominanza di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB e una elevata variabilità dei ceppi virali circolanti come suggerito dal numero dei lignaggi identificati», analizza l’Iss. Quanto a Pirola, «la sua presenza in Italia cresce, come viene segnalato anche a livello europeo, con una prevalenza nelle regioni/province autonome che si colloca in un range compreso tra lo 0% e il 6,3%. BA.2.86 viene monitorata per la presenza di numerose mutazioni nella proteina Spike che la distinguono dal lignaggio parentale BA.2 (Omicron 2) e dai lignaggi attualmente circolanti, e non sembra attualmente essere associata ad una maggiore gravità della malattia», ricorda l’Iss.
DV.7 nuova variante sotto monitoraggio Oms, in Italia al 4,1%
La variante DV.7 di Sars-CoV-2 è stata designata dall’Organizzazione mondiale della sanità come «variante sotto monitoraggio», per via dell’aumento della sua prevalenza a livello globale osservato nelle ultime 5 settimane. Aumento fotografato anche in Italia dalla flash survey di ottobre, pubblicata oggi dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e relativa ai campioni notificati dal 16 al 22 ottobre, in cui si segnala che «si continua ad osservare la circolazione di discendenti di BA.2.75», Centaurus, «ed in particolare della variante sotto monitoraggio DV.7» la cui prevalenza nella Penisola tricolore è calcolata al 4,1%, «globalmente in crescita».
La Commissione Ue autorizza il nuovo vaccino Novavax
Intanto la Commissione europea ha autorizzato Nuvaxovid, il vaccino Novavax contro il Covid adattato alla sottovariante XBB.1.5. Ieri era arrivata la raccomandazione dell’Agenzia europea del farmaco. Si tratta del primo vaccino adattato a base proteica autorizzato per questa stagione autunnale e invernale. L’autorizzazione della Commissione è avvenuta con procedura accelerata, in modo che gli Stati membri abbiano tempo sufficiente per prepararsi alle campagne di vaccinazione per l’autunno e l’inverno. Adulti e adolescenti dai 12 anni di età sono invitati a ricevere una singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale contro il Covid.
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