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Dl unico su Covid, carcere ostativo e rave party. Meloni: Pnrr non a rischio per rinvio riforma Cartabia

Anticipato di due mesi la fine dell’obbligo vaccinale. Nel testo conferma dell’obbligo mascherine in ospedali e Rsa. Il Cdm ha approvato anche la nomina dei sottosegretari e dei viceministri.

I dati dei vaccinati al 31 ottobre 2022

4' di lettura

Il Cdm ha approvato un dl unico su covid, carcere ostativo e Rave party. Tra le misure c’è anche il rinvio al 30 dicembre dell’attuazione della riforma Cartabia. Il Cdm ha approvato anche la nomina dei sottosegretari e dei viceministri. In serata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto. Via libera dal Capo dello Stato anche alla nomina dei nuovi sottosegretari con un Dpr.

Da domani niente più obbligo vaccinale per i medici

Anticipo di due mesi al 1° novembre - rispetto alla scadenza prefissata al 31 dicembre - dello stop all’obbligo per il personale sanitario di vaccinarsi contro il Covid-19. È una delle misure previste dal decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Nel testo sono contenute norme urgenti in materia di giustizia, rinvio dell’entrata in vigore della riforma penale e ergastolo ostativo e la stretta sui raduni pubblici come i rave party.

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Vaccini, Meloni: da 1 novembre recuperiamo 4mila medici

«L’obbligo vaccinale è scaduto lo scorso giugno e sopravviveva fino a dicembre per gli operatori sanitari. Noi abbiamo deciso di anticipare all’1° novembre la fine dell’obbligo e questo ci consente di recuperare 4 mila persone ora ferme in un sistema sotto-organico» ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.

Restano mascherine in ospedali e Rsa, obbligo prorogato

Prorogato invece l’obbligo di utilizzo delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Lo prevede la nuova ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci. Scade infatti oggi la precedente ordinanza che stabiliva l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione nelle strutture sanitarie.

Schillaci: dati bollettino non secretati, aperti ad autorità

«Se ci saranno nuove varianti siamo pronti a intervenire. Quanto al bollettino dei dati sul Covid, i dati sono raccolti tutti i giorni ma avere una stima settimanale dà un quadro diverso. I dati non sono secretati e sono a disposizione delle autorità competenti». Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla conferenza stampa successiva al Consiglio dei Ministri

Rave party, bozza dl: reclusione, multe salate e confische

Nella bozza del decreto legge all’esame oggi del Consiglio dei ministri è contenuta anche una parte che riguarda il contrasto ai rave party. È prevista la reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d’ufficio «se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica». In caso di condanna, «è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione»

Rave, Meloni: stop lassismo, non si viene qui a delinquere

«Noi ci aspettiamo, con la norma sui rave, di non essere diversi dalle altre nazioni d’Europa». In passato «l’impressione che lo stato italiano ha dato è di un lassismo sul tema del rispetto delle regole e della legalità». Ora «la volontà politica fa la differenza» e «il segnale è che non si può venire in Italia per delinquere» perché «ci sono delle norme che vengono applicate». «È un buon deterrente per chi viene da tutta Europa pensando di avere in Italia vita facile» ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm.

Cdm: sì a rinvio riforma Cartabia, plaude l’Anm

C’è anche il rinvio al 30 dicembre dell’attuazione della riforma Cartabia tra le misure decise dal governo con il dl approvato dal Consiglio dei ministri. Plaude l’Anm: «Il Ministro della Giustizia e l’intero Governo hanno fortunatamente dato ascolto alle indicazioni della magistratura associata» sull’ «opportunità di una disciplina transitoria per importanti settori della recente riforma del processo penale». Il rinvio dell’entrata in vigore «si pone infatti come passaggio necessario alla definizione della disciplina transitoria e - questione di non minore rilievo - al riassetto organizzativo degli uffici giudiziari». È quanto dichiara in una nota il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia.

Meloni: con riforma si rischiava paralisi, no rischio per Pnrr

«Il prossimo 2 novembre, sarebbe entrata in vigora la riforma» Cartabia «nella parte sul processo penale ma nei giorni scorsi il ministro della giustizia è stato raggiunto da una lettera di tutti i procuratori generatli che segnalavano come quella disposizione, in assenza di strumenti, rischiava di creare problemi significativi». In pratica gli «uffici giudiziari non sono pronti ad adempiere e questo rischiava di produrre la paralisi di sistema giudiziario» ha spiegato la premier Giorgia Meloni

«Qualcuno ha detto che con questo rinvio rischiamo di far saltare una delle milestones del Pnrr». Invece, «ai fini del Pnrr non cambia nulla. Ci siamo presi 2 mesi mantenendo impegni presi con commissione Ue, per valutare se vi siano questioni da perfezionare. Ma non c’è alcun rischio che venga compromesso» ha aggiunto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il Cdm.

Ergastolo ostativo, Meloni: lotta a mafia obiettivo governo

«Abbiamo approvato un primo decreto molto importante per provvedimenti.Se ricordate, nella relazione che ho fatto in Parlamento avevo detto che la lotta alla criminalità organizzata era uno degli obiettivi del governo, e sono contenta che il decreto contenga una norma che va in questo senso, quella sull’ergastolo ostativo, una materia che ci sta a cuore» ha spiegato ancora la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. E ha aggiunto: «Sono molto contenta delle misure approvate oggi sulla giustizia»

Meloni: spero venerdì prime misure in materia energia

Nel Consiglio dei ministri di venerdì «spero ci saranno alcuni primi provvedimenti sull'energia, al netto di quello che deve essere previsto con la Legge di bilancio». Così in conferenza stampa il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Sottosegretari giurano 2/11, il 4 deleghe viceministri

Il giuramento dei sottosegretari sarà il 2 novembre. Al Consiglio dei ministri del 4 novembre verrà attribuita la delega agli 8 sottosegretari che diverranno vice-ministri. Ecco la lista dei sottosegretari presentata in Consiglio dei Ministri. Esteri: Giorgio Silli Maria Tripodi; Interni: Emanuele Prisco, Wanda Ferro Nicola Molteni; Giustizia: Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari. Difesa: Isabella Rauti e Matteo Perego; Economia: Lucia Albano, Federico Freni e Sandra Savino; Mise: Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci. Mite: Claudio Barbaro. Agricoltura: Patrizio La Pietra e Luigi D’Eramo; Infrastrutture e trasporti: Tullio Ferrante. Lavoro e politiche sociali: Claudio Durigon; Istruzione: Paola Frassinetti. Universita’ e ricerca: Augusta Montaruli. Cultura: Gianmarco Mazzi Lucia Borgonzoni e Vittorio Sgarbi. Salute: Marcello Gemmato. Rapporti con il Parlamento: Giuseppina Castiello e Matilde Siracusano. Sottosegretari alla presidenza del Consiglio: Alessio Butti (Innovazione) Giovanbattista Fazzolari (Attuazione del programma) Alberto Barachini (Editoria) Alessandro Morelli (Cipe)

Ecco invece gli 8 sottosegretari che avranno delega viceministri. Per gli Esteri Edmondo Cirielli (Fdi), per la Giustizia Francesco Paolo Sisto (Fi), al Mef Maurizio Leo (Fdi), al Mise Valentino Valentini (Fi), all’Ambiente Vannia Gava (Lega), alle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami (Fdi) Edoardo Rixi (Lega), Lavoro e politiche sociali, Maria Teresa Bellucci (Fdi).



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