Mascherine al chiuso: non più obbligatorie, ma si continua a usarle
Da Milano a Roma la quotidianità degli italiani non sembra affatto cambiata: in tanti indossano comunque Ffp2 o chirurgiche
I punti chiave
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In Italia dal primo maggio è stato archiviato il Green pass e sono stati cancellati molti obblighi sulle mascherine. Aldilà della fine delle norme però, il Paese - segnato da oltre due anni di pandemia - si scopre ancora prudente. Da Milano a Roma la quotidianità degli italiani non sembra affatto cambiata: in tanti indossano comunque Ffp2 o chirurgiche nonostante l’uso dei dispositivi di protezione non sia più necessario all’aperto, compresi gli stadi o gli eventi culturali. E in alcuni posti al chiuso, come negozi e supermercati o negli uffici pubblici le mascherine restano soltanto raccomandate.
Protocolli di sicurezza da aggiornare il 4 maggio
Del resto è probabile che dall’incontro il 4 maggio tra imprese e sindacati per aggiornare i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro privati emergerà una linea prudenziale. E che le mascherine resteranno obbligatorie. Anche perché, in caso di contagio sul luogo di lavoro, a rischiare sono proprio esercenti e imprenditori, visto che l’Inail ha già da tempo equiparato l’infezione da Covid all’infortunio sul lavoro.
La prudenza delle imprese
Diverse aziende hanno già deciso di prolungarne l’obbligo: allo stabilimento della Perugina le mascherine dovranno essere utilizzati per tutto il mese di maggio, «per salvaguardare non solo i nostri dipendenti ma più in generale tutti coloro che vengono al nostro shop», spiega l’azienda. Stessa decisione all’Ast di Terni, dove i circa 3 mila 500 dipendenti dovranno ancora indossare i dispositivi di protezione, in attesa dell’aggiornamento delle linee guida in sede ministeriale.
La cautela degli esperti
Resta la prudenza anche in molti uffici e ogni azienda si regola a seconda del protocollo nazionale sottoscritto. Atteggiamenti che sembrano trovare il favore generalizzato dei lavoratori e degli esperti, i quali in generale invitano tutti alla cautela, soprattutto «per preservare i più fragili».
Shopping ancora con la mascherina
Ma anche nei negozi delle principali città italiane commessi, barman e camerieri continuano spesso a lavorare a volto coperto. E non solo loro, visto che a Milano, così come a Roma e a Torino, anche i clienti in molti casi hanno preferito far compere o mettersi in fila alla cassa con la mascherina. Nulla invece cambia almeno fino al 15 giugno sui mezzi pubblici, dove il dispositivo di protezione resta obbligatorio.
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