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Covivio giù dopo conti, in 2023 atteso calo risultato netto ricorrente

L'operatore immobiliare ha visto salire risultato netto ricorrente e ricavi per il 2022, ma per l'anno in corso attende un Epra Earnings rettificato in discesa di circa il 5%

di Stefania Arcudi

Foto: Covivio

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta in netto ribasso per Covivio, che è arrivata a lasciare sul campo oltre quattro punti a Piazza Affari dove il FTSE MIB è in ribasso più contenuto, all'indomani della pubblicazione dei conti 2022. L'operatore immobiliare nell'anno ha visto salire i ricavi (968,1 milioni di euro, di cui 633 milioni di pertinenza del gruppo, +5% sull'anno precedente e +12,7% a perimetro costante) e il risultato netto ricorrente (+4,8% a 430 milioni di euro), ma ha previsto per l'anno in corso un rallentamento. Covivio infatti, pur prevedendo di realizzare le priorità strategiche fissate a dicembre scorso, ha fissato per il 2023 un obiettivo di risultato netto ricorrente (Epra earnings rettificato) di circa 410 milioni, in calo del 5% circa, ma "stabile al netto dell’effetto del deleveraging". Inoltre, il dividendo resta invariato a 3,75 euro per azione.

Da segnalare che Covivio si è posta l'obiettivo di raggiungere 1,5 miliardi di euro di vendite entro la fine del 2024 e che da novembre 2022 sono stati siglati accordi di cessione per 200 milioni, con un aumento del 3% rispetto ai valori di perizia a fine 2021. Parallelamente a questo piano di cessioni, il gruppo ha annunciato una riduzione del piano di investimenti, che consentirà di risparmiare 100 milioni di euro di capex all’anno. Nel segmento immobili a uso ufficio, la pipeline avviata si è ridotta di 500 milioni di euro in 6 mesi, per un costo totale di 2 mld di euro, di cui 1,2 miliardi già spesi. Il resto degli investimenti capex, 200 mln di euro all'anno, sarà speso entro il 2026. Questi progetti sono situati per l'80% nei centri città di Parigi, Berlino e Milano, e per il 67% sono già prelocati.

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